carta cooperazione

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Carta di Napoli per la Cooperazione e il dialogo interculturale

Documento finale della seconda Giornata della Scienza per la pace e lo sviluppo10 Novembre 2012

Noi organizzazioni locali e nazionali - ONG, Associazioni, università e centri di ricerca, etc. -impegnate sul terreno della cooperazione internazionale, dell’educazione alla pace e del dialogointerculturale, riuniti per il secondo anno a Città della Scienza in occasione della GiornataMondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, il 10 novembre 2012

Noi ribadiamo i punti fondanti della Carta sottoscritta l’anno scorso da numerose personalitàe soggetti organizzati, ed in particolare che

- è necessario che la scienza, in quanto linguaggio universale condiviso da culture e civilizzazionidiverse, sia sempre più mezzo di pace tra i popoli e strumento di sviluppo per tutti, percontribuire a sconfiggere le disuguaglianze che sono la principale causa della violenza, dellasopraffazione e delle guerre.

- occorre una cooperazione che si basi sulla ricerca, la formazione ed il mutuo apprendimento,e che promuova uno sviluppo umano collettivo e sostenibile, consentendo di raggiungereobiettivi di miglioramento sociale, ambientale, istituzionale e scientifico di tutti i popoli.

Noi riconosciamo il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi dodici mesi:

- sia al livello nazionale dove la cooperazione allo sviluppo è tornata al centro dell’agendapolitica con il tentativo di avere una visione strategica unitaria e condivisa tra le diverseistituzioni superando la frammentazione. Consideriamo particolarmente importante i contributie gli auspici di numerosi e autorevoli attori convenuti al Forum della cooperazioneinternazionale tenutosi a Milano il 1° e 2 ottobre 2012

- sia al livello locale specialmente in considerazione:

• del tavolo di concertazione regionale sulla cooperazione ed educazione allosviluppo, partecipato da numerosi e diversificati attori della cooperazione, con iseguenti obiettivi comuni: promuovere riflessioni sulle specificità territoriali; favorirela partecipazione e raccogliere le istanze dei soggetti coinvolti; sollecitare il Consiglioregionale della Campania a mettere al più presto nell’agenda politica le proposte diLegge sulla Cooperazione. Tale tavolo ha analizzato le due proposte di legge presentatedai Consiglieri Colasanto e Valiante e, sentito il parere dei partecipanti e delle particoinvolte, ha ritenuto valido ed esaurienti ambedue le proposte, proponendo tuttaviaalcune istanze per migliorare i testi.

LA SCIENZA LINGUAGGIO DI PACE

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• del comitato ristretto della VI Commissione Consiliare della Regione Campania che haproceduto a unificare le due proposte di legge che erano state depositate.

• delle numerose iniziative promosse in Regione Campania sia dalle istituzioni locali,che dalle ONG, Associazioni, centri di ricerca e università per raccontare e sensibilizzarel’opinione pubblica alla cooperazione internazionale, all’educazione alla pace e aldialogo interculturale.

Noi crediamo in

a) una visione strategica unitaria e condivisa della cooperazione internazionale inItalia, da adottare a livello nazionale e locale, in termini di scelte operative, priorità geografichee tematiche trasversali, in una prospettiva di medio e lungo termine e attraverso il coordinamentofra le diverse istituzioni nazionali che operano a diverso titolo nella cooperazione, superandola frammentazione.

b) un’azione di cooperazione integrata tra Istituzioni dello Stato, Enti Locali, università,fondazioni, ONG, sponsor, partner industriali e finanziari, per promuovere assieme programmiambiziosi e nello stesso tempo realistici, che mirino, partendo dal contesto locale ad attivareprocessi virtuosi di crescita e di sviluppo eco-sostenibile.

c) un dialogo interculturale non più promosso unicamente dalla cultura degli autoctoni mainnescato, aperto e partecipato dalle culture dei migranti.

d) una visione politica che persegua l’integrazione politica, sociale, culturale ed economica deicittadini stranieri, operando per l’affermazione e la difesa dei diritti fondamentali della personae garantendo le pari opportunità di accesso ai servizi.

e) un welfare universalistico che si assuma la responsabilità di prendere in carico la diversitàe appronti gli strumenti adatti ad interloquire con le differenze, superando la logicadell’intervento assistenziale causato dall’emergenza e della meritocrazia nell’esigibilità deidiritti.

f) l’eliminazione di ogni forma di razzismo o di discriminazione nei confronti di immigrati alfine di rendere effettivo l’esercizio dei diritti, garantire l’accoglienza e l’effettivaintegrazione sociale

g) la valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizionedi cittadino straniero immigrato.

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Noi chiediamo che

- la cooperazione allo sviluppo occupi un degno spazio nell’agenda politica del Governo italiano

- la cooperazione allo sviluppo sia intesa come contributo allo sviluppo sostenibile dell’interaumanità

- la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale costituiscano una priorità per leIstituzioni della Campania e che la Regione si doti al più presto di uno strumento legislativospecifico

- in questo senso, il testo proposto dal Comitato ristretto lo scorso 31 luglio 2012 sia recepitodalla VI Commissione Consiliare e poi, quanto prima, trasmessa al Consiglio Regionale;

- le istituzioni valorizzino il contributo dei diversi e molteplici soggetti che agiscono inquest’ambito, attraverso il rafforzamento del Servizio civile, la stabilizzazione del 5 per mille,la razionalizzazione del sistema delle detrazioni per le Onlus e procedure che facilitino l’invioall’estero in aspettativa di personale dell’amministrazione pubblica

- l’immigrato venga valorizzato e riconosciuto come portatore di saperi e competenzeche ha acquisito nel suo paese e che si accettino tutte le sue capacità in modo, aperto,costruttivo, creativo

- affinché il dialogo interculturale sia effettivo e contribuisca alla coesione sociale, leistituzioni promuovano interventi di integrazione intesi non come mera assimilazione culturale,bensì come interazione reciproca, pacifica e consapevole, volta alla crescita individuale ecollettiva.

- le istituzioni nazionali e locali lavorino al definitivo superamento della cd. Emergenza NordAfrica - vero vulnus delle politiche di accoglienza in regione Campania e in Italia - affinchéle azioni finora messe in campo rientrino in un programmazione strutturata, ordinaria ecomplessa finalizzata alla reale integrazione socio professionale dei migranti in un quadrochiaro di predisposizione e utilizzo delle risorse e valutazione dell’efficacia degli interventi.

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