Carbone 2.12.2017 RUI Roma

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95-97%

Malattia

di

Alzheimer

50-70%

Demenze

Fronto

Temporali

5%

Parkinson

Demenza

5% Demenze

Vascolari

20%

Demenza a

Corpi di

Lewy

15%

DEMENZETermine usato per i sintomi di un gruppo di oltre 100 patologie che

si manifestano con disturbi cognitive e del comportamento.

Le cui cause più comuni sono di seguito riportate

1) Pseudodemenza depressiva

2) Tossici/farmaci: Anticolinergici, Alcool; Altro (es metalli pesanti, CO)

3) Alterazioni endocrino-metaboliche- idroelettrolitiche: Insufficienza

renale/epatica; ipoNa/iperCa; Ipovolemia; Iper - Ipoglicemia;

S. Cushing; Ipo-Iper-tiroidismo, Ipopituitarismo

4) Cerebropatie: ESA cronica, Idrocefalo normoteso, Neoplasie, Traumi

5) Malattie cardiopolmonari: Scompenso cardiaco, Aritmie, BPCO

6) Infezioni: TBC; Endocardite:, Meningiti, Neurosifilide, HIV (la forma

più frequente età < 55 anni), M.Lyme, ascessi,

7) Stati carenziali: Vitamina B12, folati, niacina, S. di Korsakoff-Wernicke,

pellagra, Malattia di Marchifava Bignami

8) Miscellanea: Deprivazione sensoriale (cecità, sordità); da sleep apnea,

ospedalizzazione (anestesia, isolamento); Vasculiti, Sclerosi multipla

9) Anemia

10) Sindromi paraneoplastiche

Demenze potenzialmente reversibili (3-5%)

ADI - World Alzheimer Report 2015

Neuropatologia: M.A. Preclinico

• Sempre maggiori evidenze suggeriscono

che le alterazioni neuropatologiche di

base (AD preclinico o AD-P) precedono

di fino a 20 anni o più l'insorgenza di

AD clinicamente rilevabile (AD-C)

• Le alterazioni della corteccia entorinale

precedono quelle ippocampali.

• Ne consegue che nel momento in cui

viene fatta diagnosi si è già avuta una

massiccia e diffusa perdita neuronale con

conseguente atrofia delle regioni

interessate.

AD preclinico

15

25

0 2 4 6 8 10 12 14

0

5

10

15

20

25

30

Tempo (anni)

Sintomi

Diagnosi

Perdita indipendenza funzionale

Problemi comportamentali

Istituzionalizzazione

Morte

Min

i-M

enta

l S

tate

Exam

ination (

MM

SE

)

MA -

preclinica

Lieve (26-21)

2-4 aa

Grave

(9-0)

1-3 aa

Storia naturale della Malattia di Alzheimer

Modificata da Feldman and Gracon, 1996

Moderata (20-10)

2-10 aa

Forma più comune di demenza

nelle persone con età >65 anni

Decadi

M

C

I

Storia personale (soggetto e familiare)

Esame obiettivo neurologico

Test Neuropsicologici

Stato funzionale

Esami ematochimici (FT3, FT$, TSH, ecc)

Neuroimmagini morfologiche

Neuroimmgini funzionali

Biomarcatori Liquorali

Come si fa diagnosi di demenza da

M. di Alzheimer?

M. di Alzheimer Neuroradiologia

PET con ipometabolismo nelle aree temporo parietali tipico di pazienti MA

Gli individui affetti da MCI presentano un

maggior carico di amiloide

La presenza di depositi di amiloide PIB-PET predice

progressione patofisiologica dei pazienti MCI ad AD

Rischio di sviluppare la M. di Alzheimer

• Per qualsiasi individuo il rischio lifetime di sviluppare una

demenza è di circa 10-12% (Breitner et al Neurol 1999).

• Parenti di primo grado di una persona con AD hanno un

rischio cumulativo di sviluppare AD corso della vita di circa il

15-30%, questo rischio è mediamente di circa 2,5 volte quella

del rischio della popolazione generale (27% vs 10,4%).

La prevalenza della malattia

aumenta con l’avanzare dell’età:

1% <65aa

11% 65-80aa

35% 80-90aa

>40% >90aa

Dementia prevention, intervention, and careLancet: July 20, 2017

Quali terapie farmacologiche?

PER PRENDERSI CURA DI