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PARTE II: IMPRENDITORI ESTERNI

Cap. 8:

GLI INCUBATORI D’IMPRESA

«Imprenditori di imprenditori»

Per INCUBATORE D’IMPRESA s i intende un’istituzione che interagisce con potenziali soggetti imprenditori offrendo loro servizi – e a volte anche risorse finanziarie – con lo scopo di supportare nuove attività imprenditoriali.

Introduzione Cap. 8

Definizione incubatore

Essi agiscono come:

• Strumenti di SELEZIONE di idee e abilità imprenditoriali;

• Strumenti di «PROTEZIONE» per aiutare nuove start-up a superare l’accanita competizione;

• Veloce localizzazione di agenti nell’acquisizione di risorse strumentali allo sviluppo;

• Strumenti di «validazione» di idee, modelli d’impresa e business plan. Ciò che può essere incubato è sia una «basic idea» sia una «business idea» che una «product idea»

Gli incubatori, come ogni altra attività, sono caratterizzati da un modello di business che definisce i loro obiettivi, come pure ogni loro modus operandi operativo e organizzativo

L’incubatore e il suo modello di business Cap. 8

L’obiettivo è favorire la nascita di nuove start-up dotate di un business model vincente

Per fare ciò, l’incubatore deve possedere:

v CREDIBILITA’

v COMPETENZE DI BUSINESS

v STRUTTURE FISICHE DI SERVIZIO

! Gli incubatori possono essere o non essere for-profit e ciò determinare il loro modello finanziario

Da dove provengono le risorse finanziarie di un incubatore?

• Commissione per il periodo di incubazione (in base alla durata o ai risultati);

• Una sorta di quota d’iscrizione per entrare nel programma di incubazione;

• Acquisizione di una partecipazione nel capitale azionario dell’impresa incubata;

• Entrate da supporter finanziari e sponsor

L’incubatore e il suo modello di business Cap. 8

La combinazione di queste risorse dipende:

• Dal capitale reputazionale dell’incubatore

• Dal capitale proprio

Gli incubatori devono essere

Il processo di accreditamento all’interno della comunità imprenditoriale

Cap. 8

v  Esperienza accumulata dal team gestionale dell’incubatore

v  Un’offerta di servizi connessa all’esperienza effettiva dell’incubatore, alle sue competenze e risorse disponibili

v  Disponibilità di strutture appropriate e di risorse operative

v  Disponibilità di adeguati mezzi finanziari

CREDIBILI

CREDIBILITA’ REPUTAZIONE Feedback positivi

tempo

A sua volta poi la reputazione dell’incubatore avvalora la credibilità di ogni progetto dell’incubatore

Ci sono anche altri operatori che svolgono un’attività complementare a quella dell’incubatore:

Il processo di accreditamento all’interno della comunità imprenditoriale

Cap. 8

v  I VENTURE CAPITALIST: il loro lavoro principale consiste nell’allocare il capitale in quelle start-up da cui ci si aspetta un aumento del valore nel tempo così da realizzare uno specifico capital gain;

v  I BUSINESS ANGELS: sono investitori «informali». Sono individui che forniscono il loro capitale per il capitale di rischio di piccole start-up o per piccole iniziative alle prime fasi di sviluppo. Il loro investimento deriva da una personale e diretta relazione con il neo-imprenditore.

Incubatore, business angel e venture capitalist si differenziano per il loro obiettivo:

v  L’INCUBATORE ha l’ob. di aiutare a sviluppare un’idea imprend.le

v  Il BUSINESS ANGEL fornisce i mezzi finanziari necessari allo start-up dell’iniziativa imprenditoriale

v  Il VENTURE CAPITALIST mira a contribuire al capitale di rischio per consolidare la start-up

v Gli incubatori sono “sviluppatori di talento”: sviluppano quelle idee che hanno più probabilità di successo

Generazione di nuove idee e identificazione di nuovi imprenditori

Cap. 8

L’incubatore permette ad un’idea imprenditoriale vincente di essere velocemente indirizzata verso il mercato dei potenziali finanziatori. In particolare, gli incubatori devono:

Ø  Valutare e «validare» l’idea potenziale;

Ø  Valutare l’imprenditore;

Ø  Quantificare e allocare le risorse necessarie per dare vita al progetto

Ø  Formulare un business plan per la potenziale iniziativa

Ø  Agire come una «vetrina» per ogni idea incubata e aiutare a disseminare informazioni tra i finanziatori;

Ø  Selezionare i potenziali finanziatori in accordo alle caratteristiche specifiche dell’impresa

Quali sono i vantaggi per l’imprenditore?

Cap. 8

v Minimizzazione dei costi d’informazione necessari a scoprire quanto è originale l’idea;

v Minimizzazione dei costi di sviluppo dell’idea per evitare perdite di tempo e di risorse quando non necessario;

v Massimizzazione del tempo in cui l’idea diventa fattibile (time to sector) così come pure del tempo richiesto per introdurre il prodotto nel mercato (time to market).

Generazione di nuove idee e identificazione di nuovi imprenditori

Cap. 8 Generazione di nuove idee e identificazione di nuovi imprenditori

Quali sono le capacità che dovrebbe avere un incubatore?

v Competenza imprenditorialeà profonda comprensione del modo in cui le opportunità crescono dal settore e dalle variabili di mercato;

v Valutazione delle abilità nel probabile neo-imprenditore;

v Abilità nel validare e organizzare il business model dell’impresa incubata e misurare il potenziale dell’idea imprenditoriale;

v Conoscenza del meccanismo che governa la concorrenza dei vari settori;

v Relazioni interpersonali e abilità nel “raggiungere” i vari network necessari per lo sviluppo dell’impresa;

v Selezione dei network rilevanti e introduzione della nuova attività nella capacità imprenditoriale

Cap. 8

•  MISSION e VISION

•  LOCATION ed estensione della portata geografica (in area industrializzata o depressa, vicino all’università o no, …)

•  GRADO DI SPECIALIZZAZIONE (in termini di settore economico)

•  ESTENSIONE DEGLI INVESTIMENTI E DEI SERVIZI OFFERTI: seguire il business potenziale fino allo sviluppo o seguire solo le prime fasi, offrire servizi che spaziano dal know-how al networking, servizi finanziari, ecc.

•  MODALITA’ DI SELEZIONE DELLE INIZIATIVE

•  SISTEMA DI «SCAMBIO» INCUBATORE-STARTUP (per es. costi della performance dell’incubatore)

•  SCADENZA entro la quale la startup dovrebbe lasciare l’incubatore e definire la way-out

Un incubatore si CARATTERIZZA per:

Generazione di nuove idee e identificazione di nuovi imprenditori

Determinare i prezzi dell’investimento

Tra gli incubatori privati e profit-oriented è diffuso il modello EQUITY-ORIENTED

Cap. 8

Generalmente, le principali entrate di un incubatore sono date da: *service fees * special consultancy fees * capital gains

In questo modello tutte le commissioni vengono comprese nella partecipazione al capitale azionario (in sostanza si rinuncia alle commissioni).

La decisione dell’incubatore di optare per la remunerazione azionaria:

A. È motivata da una particolare competenza specialistica che il management intende mettere in mostra durante le attività di incubazione;

B. Presuppone che l’incubatore possa autofinanziare ogni attività di incubazione fino al momento della vendita delle azioni (cioè fino a quando l’impresa lascia l’incubatore);

C. Presuppone che gli incubatori siano disposti a collegare la loro performance con quella dell’impresa incubata.

Gli incubatori si possono distinguere in base a 3 caratteristiche fondamentali

Cap. 8 Tipi di incubatori in Italia

A.  MODALITA’ DI CONTROLLO (pubblici o privati)

B.  ORIENTAMENTO AL PROFITTO (profit-oriented o not-for-profit)

C.  GRADO DI SPECIALIZZAZIONE (specializzati vs multipurpose)

A. Gli incubatori PRIVATI si distinguono in:

ü VENTURE INCUBATORS: offrono tutti i tipi di servizi, con una speciale enfasi sull’assistenza manageriale e i servizi di networking;

ü VENTURE ACCELERATORS: hanno il compito di accelerare lo sviluppo della nuova impresa, focalizzandosi sulla consulenza strategica, iniezione di capitale e lancio della start-up sul mercato in tempi molto brevi;

ü VENTURE PORTALS: grazie ai portali web, gli investitori possono accedere ad un vasto n° di progetti suddivisi per settore, dimensione dell’investimento richiesto e fase di sviluppo;

ü VENTURE NETWORKS: investono in iniziative iniziali e nel contempo promuovono l’incremento di cooperazione efficace tra i vari partners.

v  Questi incubatori nascono in seno ad un’impresa (per questo sono chiamati CORPORATE INCUBATORS) e spesso si specializzano in un solo settore.

Tra le caratteristiche che qualificano un incubatore profit-oriented vi sono:

-  Orientamento al profitto attraverso un business model basato su fees e/o equity;

-  Apprezzamento di relazioni molto strette con il mercato del capitale di rischio.

Cap. 8

Le strutture PROFIT-ORIENTED sono solitamente rette da imprenditori individuali, gruppi industriali privati, istituzioni finanziarie o venture capitalist

B1.

Generalmente gli incubatori sono NON-PROFIT quando sono finanziati da istituzioni pubbliche o locali

Tipi di incubatori in Italia

Nello scenario italiano si stanno ora consolidando con ottimi risultati anche gli INCUBATORI UNIVERSITARI.

A differenza di altri tipi di incubatori, questi lavorano in stretta cooperazione con gli istituti di ricerca.

Le principali caratteristiche di queste strutture sono le seguenti:

Ø Forte focus sulla ricerca scientifica; Ø Presenza fisica in università;

Ø Forte enfasi sulle materie universitarie; Ø Incubazione di idee originate da studenti laureati o non e ricercatori;

Ø Stretta relazione con quei business che sponsorizzano la ricerca universitaria;

Cap. 8 Tipi di incubatori in Italia

In generale, gli incubatori NON-PROFIT tendono a fornire un supporto generico per lo sviluppo di aree regionali o locali, focalizzandosi sulla creazione di imprese dotate di ob. socialmente utili (es. creazione di nuovi posti di lavoro). Questi operatori non sono solitamente specializzati in un settore particolare.

B2.

L’esperienza italiana Cap. 8

v Maggioranza non-profit

v Servizi maggiormente offerti: BP, consulenza (SML)

v 85% sopravvivono oltre i 3 anni

v 12 mesi di incubazione in media

Gli incubatori in Italia

Gli obiettivi istituzionali generalmente sono:

v Promuovere start-up innovative

v Risanare aree geografiche depresse

v Sviluppare uno specifico settore industriale

Esempi Cap. 8

v Dal 2001 – sede a Brembate Sopra

v Facilitazione logistica – servizio di tutoraggio e formazione – supporto promozionale

v 2 aree principali:

§  Iniziative volte alla valorizzazione del territorio provinciale e dei suoi prodotti in ottica di sviluppo turistico;

§  progetti a elevato contenuto tecnologico.

v Canone di iscrizione di 1.200 euro + IVA 21%

v Max 36 mesi

Incubatore – Bergamo Sviluppo

I3P – Incubatore Imprese Innovative Politecnico di Torino

v Dal 1999 – sede a Torino (cittadella politecnica)

v No profit – costituito da Politecnico di Torino, Prov. To, Cam Com TO, Finpiemonte, Fondazione Torino wireless e Città di Torino

v Ob: promuovere e sostenere nuove imprese hi-tech

v Servizi logistici centralizzati, promozione, accompagnamento, financing, networking

v Costo: prezzi bassi all’inizio e poi crescenti (o commissione sul fatturato)

v Max 36 mesi