Ricerca immigrati (fine cap.8)

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L. Sorrenti L. Sorrenti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA ADATTAMENTO SCOLASTICO E SOCIALE ADATTAMENTO SCOLASTICO E SOCIALE DELL’ALUNNO STRANIERO: DELL’ALUNNO STRANIERO: UNO STUDIO INTERCULTURALE UNO STUDIO INTERCULTURALE

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L. SorrentiL. SorrentiUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINAUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA

ADATTAMENTO SCOLASTICO E SOCIALE ADATTAMENTO SCOLASTICO E SOCIALE DELL’ALUNNO STRANIERO: DELL’ALUNNO STRANIERO:

UNO STUDIO INTERCULTURALEUNO STUDIO INTERCULTURALE

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Scopo della ricercaScopo della ricerca Verificare un’eventuale relazione tra scolarizzazione precedente dei

bambini stranieri e alcuni fattori (cognitivi, relazionali, di personalità e percezione degli insegnanti) che possono essere determinanti per l’adattamento scolastico e sociale.

Esistono differenze nel rendimento scolastico, nelle relazioni sociali e nella personalità tra gli studenti che hanno frequentato in Italia le classi precedenti a quella di inserimento e coloro i quali hanno avuto esperienze discontinue di scolarizzazione o hanno frequentato la scuola nel loro paese di origine?

Esiste una corrispondenza tra rendimento scolastico, relazioni sociali e personalità dei bambini stranieri e la percezione degli insegnanti?

Esiste una relazione tra questi fattori e alcune variabili relative alle famiglie dei ragazzi?

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SoggettiSoggetti

Sono stati selezionati 88 studenti stranieri, frequentanti le scuole

elementari e medie, equamente suddivisi in base al sesso e alla

cultura di appartenenza.

I soggetti sono stati poi suddivisi in studenti che avevano avuto un

iter scolastico continuo e soggetti che avevano avuto esperienze

discontinue di scolarizzazione.

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StrumentiStrumentiPer i ragazzi:

Nuove Prove di Lettura MT per la Scuola Media Inferiore (Cornoldi,

Colpo, 1995) e Prove di Lettura MT per la Scuola Elementare-2

(Cornoldi, Colpo, 1998);

Test di Matematica per la Scuola dell’Obbligo (Amoretti et al., 1993);

T.R.I. Test delle relazioni interpersonali (Bracken,1996);

Big Five Questionnaire (Barbaranelli, 1998)

Per gli insegnanti:

Scheda di valutazione delle competenze in lettura e matematica;

Test SEDS. Test dei problemi comportamentali ed emozionali (Hutton,

Roberts, 1989);

Big Five Questionnaire (Barbaranelli, 1998).

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StrumentiStrumenti Per i genitori: Intervista, composta da alcune domande riguardanti:

titolo di studio; professione; motivo dell’emigrazione; progetto migratorio; conoscenza della lingua italiana; lingue parlate in casa; relazioni sociali; partecipazione a feste della propria tradizione e a feste italiane; partecipazione a funzioni religiose; coinvolgimento con la scuola; percezione della scuola; rapporti con i genitori autoctoni; relazioni sociali dei figli; adattamento nel nuovo Paese.

ProceduraProcedura I ragazzi sono stati testati individualmente. Gli strumenti sono stati

somministrati in due giornate. Agli insegnanti è stato richiesto di rispondere individualmente ai test e di riconsegnarli nell’ultimo giorno di somministrazione delle prove agli studenti. Le famiglie sono state intervistate a casa.

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Risultati relativi alle competenze scolasticheRisultati relativi alle competenze scolasticheAbilità di letturaAbilità di lettura

Prove M.T.Prove M.T.

Dal confronto tra i due livelli scolastici (elementari vs. medie) non sono emerse differenze significative, mentre in seguito al confronto tra i due livelli di iter scolastico (continuità vs. discontinuità) si sono riscontrate differenze nelle prestazioni degli studenti in rapidità [X 2(3)=7.754; p=.05] e comprensione [X 2(3)=13.261; p=.004].

Giudizi degli insegnantiGiudizi degli insegnanti

Sia per quanto riguarda gli studenti in situazione di continuità scolastica sia quelli con un iter scolastico discontinuo, non sono emerse differenze né relativamente alla correttezza [X 2(3)=2.621; p=.454], né alla rapidità [X 2(3)= 3.250; p=.355], né alla comprensione [X 2(3)=3.905; p=.272]. Si evidenziano, quindi, discrepanze tra i risultati dei ragazzi e i giudizi degli insegnanti.

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Risultati relativi alle competenze scolasticheRisultati relativi alle competenze scolastiche

Abilità di matematicaAbilità di matematica Prove di matematicaProve di matematica

Tra i ragazzi di scuola elementare e quelli di scuola media non vi sono differenze significative [X 2 (3) = 3.536; p=.316]. Lo stesso risultato si verifica relativamente all’iter scolastico; non sono emerse, infatti, differenze significative dal confronto tra ragazzi con esperienze continue di scolarizzazione e ragazzi con esperienze discontinue [X 2(3)= .736; p=.865].

Giudizi degli insegnantiGiudizi degli insegnanti

Non sono emerse differenze significative né tra i due livelli di scolarizzazione [X 2(4)= 3.226; p=.521], né tra i due livelli di iter scolastico [X 2(4)= 1.498]. Sono invece emerse, ancora una volta, differenze tra i giudizi degli insegnanti e le prestazioni degli studenti [X 2(12)= 25.302; p=.013].

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Risultati relativi alle competenze socialiRisultati relativi alle competenze sociali

In generale, dai risultati di tutti gli studenti (sia di scuola

elementare che di scuola media, sia di entrambi i livelli di iter

scolastico) sono emerse differenze significative tra le cinque scale

del test (relazioni con la madre, il padre, i coetanei dello stesso

sesso e di sesso diverso e gli insegnanti) [F(4,336)=2.714; p=.03].

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Valutazioni degli insegnanti relativamente ai problemi Valutazioni degli insegnanti relativamente ai problemi comportamentali ed emozionali dei propri alunnicomportamentali ed emozionali dei propri alunni

Dall’analisi dei risultati ottenuti dal SEDS, sono emerse differenze significative, sia tra i ragazzi di entrambi i livelli scolastici (elementari vs. medie), sia tra gli studenti con esperienze continue e discontinue di scolarizzazione, nella seconda scala del test (Interazione aggressiva) [F(5,420)=.981; p=.042].

Relativamente agli studenti delle scuole medie, le valutazioni negative degli insegnanti riguardano maggiormente coloro i quali hanno avuto un iter scolastico discontinuo.

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Risultati relativi alla personalitàRisultati relativi alla personalità Autovalutazione dei ragazziAutovalutazione dei ragazzi

Dai risultati ottenuti mediante la somministrazione del Big Five, sono emerse differenze significative tra il livello scolastico, l’iter (continuità vs. discontinuità) e i cinque fattori del BFQ [F(4,332)=3.975; p=.004]. Per quanto riguarda i ragazzi frequentanti le scuole elementari, quelli con esperienze discontinue di scolarizzazione, rispetto agli studenti con un iter scolastico continuo, hanno ottenuto punteggi leggermente più elevati nelle scale: Energia, Amicalità, Coscienziosità, Apertura mentale e più bassi nella scala Instabilità emotiva.

Valutazioni degli insegnanti relativamente alla personalità dei propri allieviValutazioni degli insegnanti relativamente alla personalità dei propri allievi

Le valutazioni fornite dagli insegnanti mediante la somministrazione del Big Five, in generale, hanno fatto emergere differenze significative tra l’auto-valutazione dei soggetti e l’etero-valutazione [F(2,166)=9.467; p=<.001].

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Rapporti tra rendimento scolastico, Rapporti tra rendimento scolastico, relazioni sociali e fattori familiarirelazioni sociali e fattori familiari

Competenze in lettura: la conoscenza della lingua italiana, da parte dei genitori si correla con la correttezza (p= <.05) e con la rapidità (p= <.01); l’utilizzo, in casa, della lingua italiana correla con la rapidità (p= <.05); mentre l’utilizzo, in casa, di entrambe le lingue (L1 e L2) è correlato con la comprensione (p= <.05).

Competenze matematiche: sono correlate con la conoscenza, da parte dei genitori, della lingua italiana (p= <.05).

Competenze sociali dei ragazzi (T.R.I.): le relazioni con i genitori si correlano con la partecipazione della famiglia a feste italiane, con gli incontri con i genitori dei compagni di classe del figlio (p= <.05) e con l’utilizzo, in casa, di entrambe le lingue (L1 e L2) (p= <.01).

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SEDS:- l’Evitamento dell’interazione con i compagni (scala I) e con l’insegnante (scala

III) correlano negativamente (p= <.05) con la presenza di rapporti dei genitori con gli insegnanti e con i genitori dei compagni di classe del figlio;

- l’Interazione aggressiva (scala II) c la presenza di comportamenti inappropriati (scala IV) correlano positivamente con le relazioni dei ragazzi con coetanei appartenenti a culture diverse da quella italiana (p= <.05); mentre correla negativamente con i rapporti dei genitori con gli insegnanti e con i genitori dei compagni di classe del figlio (p= <.05);

- Reazioni fisiche/di paura (scala VI) sono correlate positivamente con le relazioni dei genitori con persone italiane (p= <.01) e con le relazioni dei ragazzi con coetanei italiani (p= <.05), mentre correla negativamente con le relazioni dei ragazzi con coetanei della stessa cultura (p= <.05).

Personalità: Tutte le scale “positive” correlano positivamente con il titolo di studio dei genitori, le relazioni dei genitori con persone italiane, con gli insegnanti e con i genitori dei compagni di classe del figlio. Mentre la scala Instabilità emotiva correla positivamente con i contatti con i familiari rimasti al paese (p= <.05) e la partecipazione a feste della propria tradizione (p= <.05). Risultati molto simili, tra tutti i fattori, sono stati ottenuti mediante i dati forniti dagli insegnanti relativamente alla personalità dei propri allievi (etero-valutazione).

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Esperienze migratorie e integrazione delle famiglie straniereEsperienze migratorie e integrazione delle famiglie straniere

13% 14,3%

38,9%42,9% 40,7%

35,7%

7,4% 7,1%

Lic.Elem. Lic.Media Diploma Laurea

Titolo di studio

Padre

Madre

3,4%

44,1%

50,8%

1,7%

47%

33,3%

16,7%

3%

Padre Madre

Professione

Disocc./casal.

Domestici

Commerc./Vendit.

Professionisti

Motivo dell'arrivo in Italia

90%

5%

5%

Lavoro Salute Studio dei figli

Motivo del progetto migratorio

36%

43%

2%

3%

2%

3%

3%3%

5%

Trovarsi bene

Lavoro

Curarsi

Sicurezza

Continuare a vivere

Portare lavoro al paese

Trovarsi male

Razzismo

Causa nuova legge

Conoscenza della lingua italiana

16%

72%

12%

Poco

Abbastanza

Molto

Uso delle lingue (L1 e L2)

4,8%

17,2% 16,1%

41,3%46,9%

54,8%54%

35,9%

29%

Lingua madre Italiano Entrambe

No

Qualche volta

Spesso

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Esperienze migratorie e integrazione delle famiglie straniereEsperienze migratorie e integrazione delle famiglie straniereDifficoltà nel festeggiare tra connazionali

47%

33%

13% 7%

Lavoro Pochi connazionali

Problemi logistici Non voler stare con connaz.

Motivi della partecipazione a feste italiane

34%

17%15%

10%

4%

2%

2%

4%

4%

8%Piacere

Conoscere per integrarsi

Somiglianza alle proprie

Mancanza di alternative

Per uscire

Più divertenti

Sentirsi anche italiani

Mancanza tempo

Diverse nei valori

Motivi religiosi

Motivi di non partecipazione religiosa

52%

18%

12%

6% 6% 6%Lavoro

Probl. logistici

Non religiosi

Differ.rel. in fam.

Assenza luogo

Motivi person.

Motivi della percezione della scuola

36%

28%

20%

6%

4%

2% 4%

Utile

Buoni insegnanti

Trovarsi bene

Imparare lingua

Manc. alternat.

Amicizie

Troppa libertàMotivi della mancata integrazione

50%

25%

25%

Nostalgia Nuova legge Estraneità

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ConclusioniConclusioni

I risultati ottenuti dal presente lavoro confermano lo stretto legame che intercorre tra le competenze scolastiche e le relazioni sociali dei bambini stranieri e l’integrazione delle loro famiglie nella nuova società.

Esistono delle differenze tra i ragazzi che hanno frequentato la scuola in Italia e quelli che sono giunti dopo aver seguito un percorso scolastico più o meno regolare nel loro Paese; differenze riscontrate soprattutto nelle competenze in lettura (come facilmente ipotizzabile), nella personalità e nelle valutazioni fornite dagli insegnanti relativamente alle variabili comportamentali ed emozionali dei propri alunni.

Il dato più evidente che è emerso è la discrepanza tra i risultati e le autovalutazioni dei ragazzi e i giudizi e le valutazioni degli insegnanti.

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La presente ricerca sembra confermare il ruolo esercitato dal coinvolgimento familiare nella vita scolastica e sociale dei figli e dalla partecipazione, da parte della famiglia, alla vita sociale del nuovo Paese; una partecipazione che attraverso il giusto equilibrio tra “le due appartenenze” culturali (in cui un ruolo predominante è svolto dal rapporto tra L1 e L2) conduca ad una soddisfacente integrazione.

Dall’analisi della situazione attuale delle famiglie intervistate, infine, emerge un quadro generale che non si discosta da quanto affermato dalla letteratura e da quanto ciascuno di noi può quotidianamente esperire, in cui appaiono determinanti fattori quali l’identità religiosa, il mondo valoriale e le tradizioni, che influiscono anche nella partecipazione alla vita sociale del nuovo Paese.