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SWIFT Business Forum 2013
Milano
Le banche italiane tra crisi economica e
terremoto normativo: possiamo farcela?
Andrea Resti, Professore di Economia dei Mercati
e Intermediari Finanziari, Universita’ Bocconi
Milano, 7 novembre 2013
andrea.resti@unibocconi.it
Le banche italiane tra crisi economica e terremoto normativo: possiamo farcela? Andrea Resti Dipartimento di Finanza, Università Bocconi Banking Stakeholder Group, European Banking Authority
Swift Business Forum 2013 - Milano
Avvertenza
Le analisi presentate nel seguito riguardano il
sistema italiano nel suo complesso
e non fanno riferimento,
nemmeno implicitamente,
ad alcuna banca in particolare.
Traccia di questa presentazione
• Le banche italiane e il conto della crisi
• Il terremoto normativo: alcuni esempi
• Possiamo farcela?
Traccia di questa presentazione
• Le banche italiane e il conto della crisi
• Il terremoto normativo: alcuni esempi
• Possiamo farcela?
La redditività bancaria nelle ultime semestrali
• ROE 2% circa
– stabile yoy
• Gestione denaro ancora in calo, solo in parte compensata da servizi e trading
• Costi del personale in calo
• Costo del credito ancora elevato e in crescita
-7.20%
-4.50%
[VALORE]
4.50%
-14%
-12%
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
Variazione yoy
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche su crediti
La gestione denaro: masse
• Impieghi: -100 miliardi in 2 anni
• Raccolta stabile, obbligazioni in calo -10% yoy set 2013
Fisco e Fitd
• Attivi ponderati giù
– Anche IRB
• Tiene il Core Tier 1
– 11,2% a giu 13, + 30 bps su dic 12
1.04
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2000
Sep-10 Sep-11 Sep-12 Sep-13
Mili
ard
i di euro
I/R Raccolta Impieghi
La gestione denaro: tassi
• Forbice da >3% a <2%
– Ma in ripresa, legata a repricing poste a scadenza
• Impieghi a scadenza: flessione dovuta a rischio di parametro
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Sep-08 Sep-09 Sep-10 Sep-11 Sep-12 Sep-13
Mili
ard
i di euro
Forbice (asse dx) Euribor 3m
Raccolta bancaria Impiegh bancari
Altre voci-chiave (Agosto-Settembre 2013)
• Titoli delle PA: 410 miliardi (+19,5% yoy)
• Passività verso Eurosistema: 244 miliardi (-14%)
• Sofferenze oltre 140 miliardi, tasso di copertura in calo – 6 miliardi di
svalutazioni per tornare al coverage 2011
– Utile netto 2012: 200 milioni
So
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rag
e
ago-11 100 52 52%
ago-12 116 59 51%
ago-13 142 68 48%
Il controllo dei costi
• La riduzione dei costi (-4,5% nel 2013/I yoy) ha reso possibile un utile netto positivo
• Permangono squilibri:
– 55 sportelli ogni 100.000 abitanti, contro i 41 dei primi 15 Paesi UE
• Necessaria maggiore flessibilità nell’impiego delle risorse, perché il C/I ratio si riduca grazie al denominatore
Traccia di questa presentazione
• Le banche italiane e il conto della crisi
• Il terremoto normativo: alcuni esempi
• Possiamo farcela?
Basilea 3 e le lezioni della crisi
• Subordinati e ibridi non evitano i salvataggi statali
• Il capitale sui rischi di mercato è miope
• Le banche muoiono di illiquidità, prima che di insolvenza
• Gli attivi pesati per il rischio non sono credibili
• I rating producono espansioni procicliche
• Aumentano quantità e qualità del capitale richiesto
• Aumenta la copertura dei rischi di mercato
• Nuovi limiti strutturali a presidio del rischio di liquidità
• Si introduce un limite (3%) anche sul plain leverage ratio
• Nuovi strumenti limitano la prociclicità
Regolamento PRIPS
• Pre-packaged Retail Investment Products – Investimento – non importa con quale struttura legale – in
cui i flussi di cassa per il risparmiatore dipendono dall’andamento di uno o più attivi che non vengono direttamente acquistati dall’investitore
• Obbligo di fornire un KID – Key Information Document,
analogo al KIID della UCITS4 – Su internet (dal produttore) o su carta (dal venditore) – Separato dai documenti commerciali – Privo di tecnicismi inutili o gergo tecnico
• Meccanismi di gestione delle controversie – Processo formalizzato di gestione dei reclami – Obbligo di aderire, a certe condizioni, alle procedure di
composizione stragiudiziali promosse dal cliente
Vigilanza strutturale: il rapporto Liikanen
• Obbligo di scorporo contabile (non di cessione) per le attività di trading oltre €100bn o oltre il 15-25% del totale attivo. – Divisione di trading con un proprio capitale e presidi che le
impediscano di contaminare il business al dettaglio (privati e SME)
– …ma possibili eccezioni / aree grigie: • I derivati di copertura per le piccole imprese potrebbero essere
forniti dalla retail bank
• Individuazione di un cuscino di debito bailinable chiaramente definito – Tema simile, ma impostazione diversa, rispetto alla
Recovery and Resolution Directive
Le remunerazioni
• CRD3 – Obiettivi corretti per il rischio
– Differimento 3-5 anni, meccanismi di “malus”, “clawback”
– Pagamento in azioni con holding period di 2 anni e divieto di copertura
– Pensioni d’oro trattenute per 5 anni e eventualmente decurtate
• CRD4 – Limite massimo alla retribuzione
variabile (2:1 rispetto a fissa) • Raggiungibile solo con delibera
assembleare e maggioranza qualificata (se no: 1:1)
Confessions of a Risk Manager (2008)
“Traders saw us as
obstructive and a
hindrance to their
ability to earn higher
bonuses. Sometimes the
relationship between the
risk department and the
business lines ended in
arguments. I often had
calls forewarning me that
a senior trader was about
to call me to complain.”
La partita delle competenze
• EBA (GL44) – Ogni membro deve avere e
conservare nel tempo esperienze e competenze adeguate con comprensione aggiornata del business, anche delle aree di cui non è responsabile
– L’istituzione deve avere un processo robusto per accertare i requisiti dei singoli e programmi di formazione personalizzati, dettati da una rilevazione dei gap tra competenze richieste e disponibili
• Bankit (11.1.12) – Negli organi di supervisione e
gestione siano presenti soggetti con competenze diffuse tra tutti i componenti e opportunamente diversificate, in modo da consentire che ciascuno dei componenti possa contribuire ad assicurare un governo efficace dei rischi in tutte le aree della banca
Ed è solo l’inizio…
• Recovery and Resolution Directive
• Single Supervisory Mechanism
• Mifid 2 e riforma degli inducements
• IMD2 e trasparenza dei contratti assicurativi
• Financial Transactions Tax
• Riforma della fiscalità delle svalutazioni su crediti
• Riforma della circolare 263 e dei controlli
• …
Traccia di questa presentazione
• Le banche italiane e il conto della crisi
• Il terremoto normativo: alcuni esempi
• Possiamo farcela?
Possiamo farcela? In parte, no
• I servizi bancari diventano un’industria più «povera»
– Minori tutele per i lavoratori
– Quotazioni a sconto e minore redditività per gli azionisti
– Minori guadagni e privilegi per i manager
Possiamo farcela? In parte sì (ma dipende da noi)
• Il terremoto normativo può aprire spiragli importanti verso una maggiore creazione di valore
• Oggi siamo concentrati sui ricavi e sui margini operativi, ma la strada verso una stabile redditività è evitare le perdite – E la perdita più grave è quella della fiducia
• Controllare i rischi, migliorare la governance – Più challenge:
• qualificazione degli organi sociali
• empowerment del risk manager
– Più responsabilità: • presidiare i conflitti di interessi
• fatturare il rischio a chi lo crea, cliente, controparte o manager
andrea.resti@unibocconi.it
Le banche italiane tra crisi economica e terremoto normativo: possiamo farcela? Andrea Resti Dipartimento di Finanza, Università Bocconi Banking Stakeholder Group, European Banking Authority
Swift Business Forum 2013 - Milano