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Bentivoglio (Bo) 8-11 Aprile 2019

Il prelievo multiorgano nel donatore a cuore battente: principi di tecnica

chirurgica

Prof. Antonio Famulari

Coordinatore Regionale Trapianti Regione Abruzzo-Regione Molise

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Obiettivi

Valutare e programmare la rotazione delle varie equipe chirurgiche durante le varie fasi del prelievo multiorgano;

Investigare i differenti organi potenzialmente prelevabili;

Indagare i differenti tipi di soluzione di perfusione esistenti per la sezione toracica e la sezione addominale;

Organizzazione accurata dei trasporti e dei tempi;

Tracciabilità di tutti i percorsi; Rispetto delle competenze e della sede di

prelievo.

Preparazione dello strumentario prima dell’inizio dell’intervento.

Incisione giugulo pubica, esplorazione cavità addominale e valutazione idoneità degli organi.

Sternotomia, esplorazione cavità toracica e valutazione idoneità degli organi.

Incisione del margine anteriore del diaframma e apertura di pericardio e pleure.

Mobilizzazione del colon destro, visualizzazione del duodeno. Isolamento della biforcazione aortica e della vena cava inferiore.

Legatura della arteria mesenterica inferiore (freccia nera). Isolamento aorta (freccia e linee gialle). Isolamento vena cava (freccia e linee blu). Si stabilisce punto incannulamento aorta (linee nere).

Isolamento vena mesenterica inferiore (freccia blu) per futuro incannulamento, all’altezza del legamento di Treitz (freccia gialla). La vena renale sinistra (linee blu) è identificata.

Identificazione della arteria mesenterica superiore (linee gialle), che viene preparata per escludere la presenza di una arteria epatica destra e per evitare lesioni durante il prelievo di pancreas.

Isolamento del coledoco, che viene sezionato (freccia gialla) e lavato con fisiologica. Lavaggio della colecisti con fisiologica.

Preparazione delle linee di perfusione.

Prelievo di cuore e polmoni oppure prelievo cuore-polmoni en bloc

Prelievo di fegato. Il tripode celiaco viene diviso dall’aorta tramite confezionamento di una cuffia. Legatura di gastrica sinistra e splenica. Legatura della arteria gastroduodenale. Sezione della vena porta.

Prelievo di pancreas. Suo isolamento a partire dalla milza, sezione del piloro (freccia blu) e del digiuno all’altezza del Treitz. Prelievo en-bloc di duodeno-pancreas-milza.

Prelievo di intestino isolato. Isolamento di arteria mesenterica superiore e vena porta (frecce nere).

Prelievo multiviscerale (intestino + pancreas + fegato)

Prelievo en-bloc dei reni, previ isolamento e sezione degli ureteri (frecce nere)

Accurata dissezione di aorta e cava dalla faccia anteriore dei corpi vertebrali e del muscolo psoas.

Divisione dei due reni, con separazione della vena renale sinistra (linee blu a sinistra) e dell’aorta, nel cui contesto si identificano gli osti delle due arterie renali (frecce rosse).

Liquidi di perfusione

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CONCLUSIONI

• La standardizzazione delle procedure di prelievo ottimizza i risultati minimizzando i rischi di errore.

• L’accurata selezione degli organi e delle soluzioni per la perfusione migliora la ripresa funzionale post-operatoria, riducendo le complicanze nel ricevente.