Basta agli sprechi

Post on 18-Jul-2015

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Basta Agli Sprechi!!Federico Caimi

•Secondo la FAO ( l’ Organizzazione delleNazioni Unite per l’Alimentazione el’Agricoltura) ogni anno vengono sprecate circa1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

•Questo provoca annualmente un costo di 750miliardi di dollari per quanto riguarda losmaltimento.

TROPPI SPRECHI!

Asia e America del Sud, che insieme costituiscono l’80% degli sprechi mondiali

di cibo.

I motivi?•Elevata popolazione

•Cattiva conservazione degli alimenti•Problemi alla base della produzione

agricola dovuti alla posizione geografica (intemperie, malattie e infestazioni)

CHI SPRECA DI PIU’?

E IN ITALIA?•Noi italiani sprechiamo circa46 chilogrammi di cibo perfamiglia all’anno!!•Questo spreco è ancheelevato a livello economico:circa 317 euro a testa!!

•Nel 2012 sono stati usati inutilmente 1.226 milioni di m³ di acqua, pari al 2,5% dellaportata annua del Po.

Dove viene sperperato il ciboSecondo uno studio FAO, il 54 % degli sprechi alimentari siverificano "a monte", in fase di produzione, raccolto eimmagazzinaggio. Il 46 % avviene invece a valle, nelle fasi ditrasformazione, distribuzione e consumo.

Il rapporto fa notare, però, che, lungo la catena alimentare, quantopiù avanti un prodotto va perduto, maggiori sono le conseguenzeambientali, dal momento che i costi ambientali sostenuti durantela lavorazione, il trasporto, lo stoccaggio ed il consumo devonoessere aggiunti ai costi di produzione iniziali.

POSSIBILI SOLUZIONI

La FAO presenta un «manuale» per ridurre questi sprechi e trarre dei vantaggi dal cibo che verrebbe

altrimenti sprecato.Esso si sviluppa su tre livelli:

•RIDUZIONE•RIUTILIZZO

•RECUPERO E RICICLAGGIO.

RIDUZIONE•La riduzione degli sprechi dovrebbe diventare una priorità.Limitando le perdite produttive delle aziende agricole dovute acattive pratiche e bilanciando meglio la produzione con ladomanda sarebbe possibile non utilizzare le risorse naturali per la

produzione di cibo non necessario.

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•In caso di eccedenze alimentari, il riutilizzo all'interno dellacatena alimentare umana - la ricerca di mercati secondari o ladonazione del cibo eccedente ai membri più vulnerabili dellasocietà - rappresenta l'opzione migliore.

2RIUTILIZZO

•La seconda alternativa è quella di destinare il cibonon utilizzato all'alimentazione del bestiame,preservando risorse che sarebbero altrimentiutilizzate per produrre mangimi commerciali.

RIUTILIZZO

•Laddove il riutilizzo non fosse possibile, si dovrebbe pensare ariciclare e recuperare l'eccedenza di cibo: riciclaggio deisottoprodotti, decomposizione anaerobica, elaborazione deicomposti e incenerimento.

3RICICLAGGIO

LA GERARCHIA DI RICICLAGGIO

A cura dell’ EPA, l’ Agenzia per la Protezione dell’ Ambiente

Per migliorare il riutilizzo del cibo a livellodomestico vi sono vari livelli consigliati:

1. Evitare surplus di cibo;

2. Donare il cibo extra alle mense dellapropria città;

3. Convertire il cibo eccedente in cibo peranimali;

4. Fornire oli e liquidi sprecati comefonte di energia alle industrie;

5. Creare un terreno ricco di nutrientiutilizzando la tecnica del composting;

6. Come ultima risorsa è consigliatoincenerire o gettare in discarica il cibo.

LA GERARCHIA DI RICICLAGGIO

• Wikipedia.com

• Lifegate.it

• Foodrightnow.it

• FAO.org