Post on 01-May-2015
Autore: Autore: Piera Loi
LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
Ogni ordinamento giuridico è definito dall’insieme di norme•sulla produzione del diritto e •di produzione del diritto
Le norme sulla produzione del diritto hanno tre funzioni:•identificare le fonti dell’ordinamento•determinare i criteri di vigenza delle fonti e i rapporti tra di loro•indicare i criteri di interpretazione delle fonti
FONTE DEL DIRITTO è ogni fonte qualificata come tale
dall’ordinamento giuridico
Esempio di norma sulla produzione del diritto che definisce, in modo non esaustivo, i tipi astratti di fonte che a loro volta sono identificati: •dai soggetti titolari del potere normativo (fonte come potere)•dalle procedure per esercitare tale potere•dall’atto formale che costituisce la manifestazione del potere
Norme sulla produzione del diritto: sono contenute nella Costituzione,nelle preleggi, nell’art.2 c.p. e in altredisposizioni specifiche
art 1 disp.prel Sono fonti del diritto:1) le leggi 2) i regolamenti3) le norme corporative4) gli usi
“Nessuna fonte può creare altre fonti aventi efficacia maggioreo anche uguale a quella propria, ma solo fonti dotate di efficacia minore “
Quali principi regolano i rapporti tra le diverse fonti?
posizione cronologicaa) Lex posterior abrogat priori(art.15 disp.prel.c.c.)b) irretroattività (art.11 disp.prel.c.c.)(principio derogabile- problemadei diritti quesiti e del diritto penale)
”
posizione sistematicaa) principio di gerarchia •legalità: preminenza della legge rispetto agli atti del potere esecutivo-altro aspetto: riserva di legge•costituzionalità: non contraddizione delle regole costituzionali da parte delle regole legislativeb) principio di competenza- criterio delle materie da regolare
RAPPORTI TRA LE FONTI
ord in am en tocom u n ita rio
o rd in am en ton az ion a le
ord in am en toin te rs in d aca le
ord in am en toin te rn az ion a le
FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
Le fonti internazionali del diritto del lavoro sonocostituite da:
FONTI OBBLIGATORIE FONTI NON OBBLIGATORIE
•Convenzioni ILO
•Carta Sociale Europea
(1961-1991)) •Convenzione ONU sui diritti economici e sociali
•Raccomandazioni ILO
•Carta comunitariadei diritti socialifondamentali dei lavoratori (1989)Dichiarazione Universale• dei diritti dell’uomo-ONU 1948•Carta dei diritti fondamentali (Nizza-2000)
Ogni fonte differisce dalle altre in relazione ai meccanismi di attuazione e gli apparati sanzionatori
ILO ( BIT, OIL)
• E’ UNA DELLE AGENZIE DELL’ONU FONDATA NEL 1919
• FANNO PARTE DELL’ILO x PAESI
• L’ATTO GIURIDICO FONDAMENTALE E’ LA DICHIARAZIONE DI FILADELFIA DEL 1944
• LEGIFERA ATTRAVERSO UN’ORGANISMO ASSEMBLEARE TRIPARTITO CHE SI RIUNISCE A GIUGNO DI OGNI ANNO (CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO)
• STABILISCE GLI STANDARD INTERNAZIONALI DEL LAVORO
CONVENZIONI• LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI DEL LAVORO
HANNO LO STATUS DI TRATTATI INTERNAZIONALI• SONO ADOTTATE DA UNA MAGGIORANZA DI DUE
TERZI DEI DELEGATI DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO
• DEVONO ESSERE RATIFICATE DAGLI STATI MEMBRI CON UN IDONEO ATTO DI DIRITTO INTERNO
• GLI STATI INVIANO PERIODICI RAPPORTI ALL’ILO
SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE CONVENZIONI FIRMATE
CONVENZIONI
LE CONVENZIONI RIGUARDANO TUTTI GLI ASPETTI
LEGATI AL RAPPORTO DI LAVORO O ALLE CONDIZIONI
SOCIALI DEI LAVORATORI:
• I DIRITTI SINDACALI ( LIBERTA’ SINDACALE-N.87/48 E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA N.98/49)
• LA TUTELA DEL LAVORO MINORILE (N.138/73)
• LA PARITA’ DI TRATTAMENTO (N.100/51 E N.103/52)
• L’ORARIO DI LAVORO (N.132/70)
CONVENZIONI PROMOZIONALI :STABILISCONO OBBLIGHI PER GLI STATI DI PREDISPORRE MIGLIORICONDIZIONI SOCIALI PER TUTTI I CITTADINI INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE LAVORINO
Esame del ricorso da parte del Comitato degli Esperti o del Comitato Tripartito
Uno Stato membro, un’associazionesindacale o datoriale denunciano il
mancato rispetto di una convenzione
Formulazione di raccomandazioni nei confronti dello Stato inadempiente
Rispetto dellaraccomandazione
Ricorso alla Corteinternazionale di Giustizia
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
ADOTTATA DALL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU NEL 1948
L’art.23 elenca i diritti fondamentali: •al lavoro, •a giuste condizioni di lavoro•alla tutela contro la disoccupazione•a non essere discriminati•ad avere una retribuzione equa e sufficiente•a fondare e ad aderire ai sindacati •al riposo e a ferie retribuite
Non è stata approvata sotto forma di Trattato e ha pertanto valore di impegno morale o consuetudinario. La commissione dei diritti dell’uomo indaga sulla violazione sistematica dei diritti
CONVENZIONE ONU SUI DIRITTIECONOMICI E SOCIALI
E’ UN PATTO INTERNAZIONALE ADOTTATO NEL 1966, recepito in Italia con la L. 881/77
Gli Stati firmatari si impegnano a rispettare i diritti: •al lavoro liberamente scelto•alla formazione professionale •a giuste condizioni di lavoro•alla retribuzione, pari, equa e sufficiente•alla sicurezza e salute nel luogo di lavoro •al riposo e a ferie retribuite•a costituire sindacati•a svolgere attività sindacale e di contrattazione
•E’ un Trattato firmato a Torino nel 1961 ed emendato nel 1991
•E’ stato firmato e ratificato in 22 stati europei
•Non è ancora stato ratificato da 8 Stati (Ukraina, Macedonia, Svizzera)
La Carta Sociale prevede un meccanismo di supervisione e di controllo sullo stato di attuazione dei diritti da partedegli Stati firmatari
CONDIZIONI DI LAVORO
•diritti sindacali
•diritto di contrattazione
•divieto di discriminazione
•diritto ad una retribuzione suff.
•parità retributiva
•proibizione del lavoro minorile
•tutela della maternità
COESIONE SOCIALE
•diritto all’assistenza sanitaria
•diritto alla sicurezza sociale
•diritto delle famiglie ad una
assistenza economica e sociale
•diritto degli anziani all’assistenza
•diritto dei fanciulli alla protezione
contro danni fisici e morali
Le parti contraenti possono accettare selettivamente i dirittida implementare, garantendo una soglia minima
Rapporti dei governisull’attuazione
della Carta
Osservazioni delleassociazioni sindacali
datoriali e ong
Comitato di Esperti IndipendentiVerifica la corrispondenza delle leggi e pratiche nazionali
con le disposizioni della Carta
Comitato GovernativoSeleziona le situazioni che devono essere oggetto di
raccomandazioni agli Stati interessati
Comitato dei MinistriAdotta risoluzioni alla fine di un ciclo di supervisione
ed emette raccomandazioni a Stati non perfettamente in linea con la Carta Sociale
MECCANISMO DI SUPERVISIONE
RACCOMANDAZIONI• NON HANNO L’OBBLIGATORITA’ DELLE
CONVENZIONI
• NON SONO SOGGETTE A RATIFICA
• SONO SPESSO ADOTTATE CONTEMPORANEAMENTE ALLE CONVENZIONI
• SI INDIRIZZANO AGLI STATI MEMBRI E IL LORO SCOPO E’ DI ORIENTARE LE POLITICHE
• VALGONO LE STESSE REGOLE DELLE CONVENZIONI PER I RAPPORTI PERIODICI ALL’ILO.
E’ stata approvata nel 1989 da tutti gli Stati membri della Comunità ad esclusione del Regno Unito
Ha la forma giuridica della risoluzione , cioè di un atto non vincolante
L’art. 136 del Trattato di Amsterdam cita la Carta dei diritti socialifondamentali:
“La comunità e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentaliquali quelli definiti dalla Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del1989, hanno come obiettivi il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro”
DIRITTO PRIMARIOTrattato Istitutivo Comunità Europea
(Roma 1957-Nizza 2000)
DIRITTO DERIVATOfonti obbligatorie (hard law)
fonti non obbligatorie(soft law)
Sentenze della Corte di Giustizia
Principio di sussidiarietàArt. 5 TrattatoLa Comunità agisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obiettivi che le sono assegnati dal presente TrattatoNei settori che non sono di sua esclusiva competenza, la Comunità interviene secondo il principio della sussidiarietà, soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere realizzati dagli stati membri e possono, dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell’azione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario
Competenze concorrentitra Comunità e Stati membri
Competenze esclusive della Comunità
Principio di supremazia del diritto comunitario
Come si decide un’azione in campo sociale nel TCE
Competenza concorrentetra Unione e Stati membri
Come si decide un’azione in campo sociale nella Costituzione Europea
Nella Costituzione europea ci sono materie di competenza esclusivadell’UE (art.12), materie a competenza concorrente (art.13) e materiein cui è previsto un coordinamento dell’UE tramite atti di indirizzo e diOrientamento (art.14)
Politica sociale
Coordinamentoda parte dell’UE
Politiche dell’occupazione
Norme del Trattato che definiscono i limiti dell’azioneDell’Ue in campo sociale (art.137 TCE e III-104 Cost)
Materie a maggioranza qualificata:• miglioramento, in particolare, dell'ambiente di lavoro, perproteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori,• condizioni di lavoro,• informazione e consultazione dei lavoratori,• integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro• parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunitàsul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro,• lotta contro l'esclusione sociale,• modernizzazione dei regimi di protezione sociale
Norme del Trattato che definiscono i limiti dell’azioneDell’UE in campo sociale (art.137 TCE e III-104 Cost)
•Materie all’unanimità• sicurezza sociale e protezione sociale dei lavoratori,• protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contrattodi lavoro,• rappresentanza e difesa collettiva degli interessi dei lavoratorie dei datori di lavoro, compresa la cogestione•condizioni di impiego dei cittadini dei paesi terzi chesoggiornano legalmente nel territorio dell'Unione,
Norme del Trattato che definiscono i limiti dell’azioneDell’UE in campo sociale (art.137 TCE e III-104 Cost)
•Materie di competenza esclusiva degli Stati
•retribuzioni, •diritto di associazione, •diritto di sciopero,• diritto di serrata.
DIRITTI SOCIALI FONDAMENTALI
Carta sociale Europea (Torino1961): è una fonte di diritto internazionale
Carta Comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori(1989): non è una fonte obbligatoria a causa del veto del Regno Unito
Carta dei diritti fondamentali di Nizza (2000):è nata come fontenon obbligatoria ma ora è parte della Costituzione Europea
DIRITTI SOCIALI FONDAMENTALI
•La Carta dei diritti fondamentali di Nizza è parte della nuovaCostituzione Europea (Parte II, art. II-1; II •I Diritti sociali sono contenuti prevalentemente nel titolo dellaSolidarietà (art.II-27; II-34)
Art. II-5: Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato Art.II-15: Libertà professionale e diritto dilavorare Art.II-23 Parità tra uomini e donne Art.II-27: Diritto dei lavoratori all’informazione e consultazione nell’ambitoDell’impresaArt.II-28: Diritto di negoziazione e azioni collettiveArt.II-29: Diritto di accesso ai servizi di collocamentoArt.II-30: Tutela in caso di licenziamento ingiustificatoArt.II-31: Condizioni di lavoro giuste e eque Art.II-32: Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogodi lavoro Art.II-33: Vita familiare e vita professionale
POLITICHE DELL’OCCUPAZIONE
Relazione annuale di ogni Stato membro sulle politiche inmateria di occupazione, alla luce degli orientamenti in materiadi occupazione, da trasmettere al Consiglio dei ministrie alla Commissione
Conclusioni del Consiglio europeo in base all’esame annuale della situazione dell'occupazione nell'Unione Europea
Orientamenti di cui devono tener conto gli Stati membri nelle rispettive politiche in materia di occupazione (adottati dal Consiglio dei ministri, in base alle conclusioni del Consiglio europeo, su proposta della Commissione)
Esame delle relazioni nazionali e adozione di eventualiRaccomandazioni da parte del Consiglio dei Ministri
DIRETTIVE, REGOLAMENTI E DECISIONI
• I regolamenti sono direttamente applicabili negli stati membri senza misure di attuazione
• sono obbligatori in tutti i loro elementi
•le direttive sono obbligatorie per gli stati membri relativamente agli obiettivi da raggiungere•gli stati membri sono liberi di scegliere gli strumenti di diritto interno per la loro attuazione•Le direttive in materia sociale possono essere attuate mediante contratti collettivi
•Le decisioni non sono generali come i regolamentisono obbligatorie nella loro interezza •possono essere indirizzate agli stati membri , alle imprese o agli individui
EFFETTO DELLE DIRETTIVE
• EFFETTO DIRETTO: LA CAPACITA’ DI UNA DIRETTIVA DI CREARE DIRITTI E OBBLIGAZIONI
• E’ POSSIBILE ANCHE QUANDO UNA DIRETTIVA NON E’ STATA ATTUATA E PUO’ COMPORTARE
• LA CONDANNA DELLO STATO INADEMPIENTE A RISARCIRE IL DANNO SUBITO DAI PRIVATI PER LA MANCATA ATTUAZIONE (CASO Francovich)
• E’ POSSIBILE QUANDO IL SUO CONTENUTO E’ SUFFICIENTEMENTE CHIARO E PRECISO
RACCOMANDAZIONI, OPINIONI E RISOLUZIONI
• Sono tutte fonti non obbligatorie
• sono strumenti di armonizzazione del diritto nazionale
• possono essere usate come strumenti interpretativi
• Le risoluzioni normalmente sono adottate dal parlamento e dal consiglio ed esprimono le linee di una politica
• molte risoluzioni sono state adottate in campo sociale (carta dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori)
LE NUOVE FONTI PREVISTEDALLA COSTITUZIONE
Legge europea:è un atto legislativo di portata generale. È obbligatoria in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Legge quadro europea:è un atto legislativo che vincola tutti gli Stati membri destinatariper quanto riguarda il risultato da raggiungere,mentre sono liberi di scegliere la forma e i mezzi.
Atti legislativi
LE NUOVE FONTI PREVISTEDALLA COSTITUZIONE
Atti non legislativi
Decisione europea:è un atto non legislativo obbligatorio in tutti i suoi elementi. Se designa dei destinatari, essa è obbligatoriasoltanto nei confronti di questi.
Raccomandazioni e pareri:sono adottati da diverse istituzioni e nonhanno effetto vincolante.
LE NUOVE FONTI PREVISTEDALLA COSTITUZIONE
Atti non legislativi
Regolamento europeo:è un atto non legislativo di portatagenerale volto all'attuazione degli atti legislativi e di talunedisposizioni specifiche della Costituzione. Può essere:a) Obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile inciascuno degli Stati membrib) Obbligare lo Stato membro destinatario per quanto riguarda il risultato da raggiungere scegliendo forma e mezzi.
Regolamenti delegati:Sono adottati dalla Commissione sulla base di una delega di una legge europea o di una legge quadro europea per completarne o modificarne determinati elementi non essenziali.
CONTRATTO COLLETTIVO EUROPEO Consultazione delle parti sociali da parte della Commissione, prima di presentare proposte nel settore della politica sociale
Semplice parere o raccomandazione delle parti sociali
Avvio della procedura di contrattazione collettiva da concludersi entro nove mesi
Firma del contratto collettivo e successiva adozione di una direttiva o attuazione del contratto collettivo in quanto tale
SENTENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA
Ricorso diretto o per annullamento
È l’azione intrapresa dalla Commissione o dalle altre
Istituzioni comunitarie contro uno Stato o una Istituzione
comunitaria, quando un atto del diritto comunitario
comporti una violazione delle norme dei Trattati.In alcuni casi vi può essere intrapresa
da soggetti privati
Ricorso in via pregiudiziale
E’ il ricorso dei giudici nazionali quando necessitino di una
interpretazione sul diritto comunitario ai fini della
decisione di unacontroversia. La sentenza
vincola solo il giudice rimettente
FONTI NAZIONALI
NORME COSTITUZIONALIRiparto di competenzeNORME COSTITUZIONALIRiparto di competenze
NORME LEGISLATIVE •codice civile•leggi e atti aventi forza di legge
NORME LEGISLATIVE •codice civile•leggi e atti aventi forza di legge
NORME AMMINISTRATIVE(es. circolari ministeriali) NORME AMMINISTRATIVE(es. circolari ministeriali)
NORME CONTRATTUALINORME CONTRATTUALI
USIUSI
Costituzione e nuovo riparto di competenzeCostituzione e nuovo riparto di competenze
L. Cost. n. 3 del 18/10/2001-Art.117 Cost.
Materie di competenza esclusiva dello Stato in materia di lavoro:a) Ordinamento civile e penaleb) Previdenza sociale
Materie di competenza concorrente Stato – Regioni:a) Tutela e sicurezza del lavorob) Previdenza complementare e integrativa
Materie di competenza esclusiva delle Regioni:Tutte le materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato
Nelle materie a competenza concorrente la potestà legislativaspetta alle Regioni, salva la determinazione dei principi fondamentalida parte dello Stato
Vi sono due categorie di norme costituzionali:•ad efficacia diretta •ad efficacia indiretta ( differita, di principio, programmatiche)
La norma è sufficientemente completa per potere valere come regola di casi concreti- EFFICACIA ORIZZONTALE
ART .36, 1°co., COST.Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione
proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a se’ e alla famiglia
un’esistenza libera e dignitosa
ART .36, 1°co., COST.Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione
proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a se’ e alla famiglia
un’esistenza libera e dignitosa
Norme ad efficacia diretta:
NORME COSTITUZIONALINORME COSTITUZIONALI
L’art.36 COST. è una norma immediatamente precettiva
La sua violazione comporta la nullità della clausola del contratto individuale che stabilisce una retribuzione inferiore a quella considerata sufficiente
La clausola nulla è sostituita dal giudice ex Art. 2099 c.c.
OPERATIVITA’ DEL PRINCIPIO DI SUFFICIENZA
Art.2099, 2°c, c.c.In mancanza si accordo tra le parti ,
la retribuzione è determinata dal giudice, tenuto conto, ove occorra, del parere
delle associazioni professionali
Stabiliscono principi (e non regole)che orientano l’ordinamento giuridico, hanno una funzione sistematica. Hanno una potenzialità espansiva: si pone il problema del conflitto tra principi diversi : es. diritto di sciopero (art. 40) e libertà di circolazione (art. 16)
Norme di principio
Art. 40 Cost., Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano
Art. 40 Cost., Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano
Norme programmatiche
Si riferiscono agli esiti politico -sociali dell’azione normativa. Mentre le norme di principio indicano l’inizio dell’azione,queste riguardano il fine. Esigono interventi statali per il raggiungimento di fini indicati.
Art. 4 Cost., 1°commaLa repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
Art. 4 Cost., 1°commaLa repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
Art.2060-art.2590
Il libro V del codice civile ha presto perduto la sua posizione centrale in quanto impregnato della cultura giuridica corporativa.Presupponeva una fonte esterna ad efficacia generalizzata come il contratto corporativo
È opportuna una raccolta organica delle norme giuslavoriste?Problema della codificazione (teoria di Paul Durand:codificatione consolidation)
continua e rapida evoluzione della materia; mutamento dei principi ,delle tecniche di tutela, delle tecniche normative
maggior omogeneità del sistema; ragioni pratichePRO
CONTRO
CODICE CIVILE
Contrattocollettivo
Secondo una cospicua e autorevole dottrina il contratto collettivo sarebbe una fonte, extra ordinem
Una fonte che pur non essendo prevista espressamente dall’ordinamento come tale, concretamente opera alla stessa stregua delle fonti legali
Principio di effettività
Ordinamento stataleOrdinamento intersindacale
Contrattocollettivo
Per l’ordinamento statale è un contratto di dirittocomune , regolato dal c.c.
Per l’ordinamento intersindacale è l’atto fondamentale che regola i rapporti tra sindacati e imprenditori e ha la stessa funzione della legge nell’ordinamento statale
I rapporti tra i due ordinamenti possono essere vari, in alcuni casi le valutazioni normative coincidono, in altri vi può essere un conflitto che sfocia nella ineffettività delle norme in uno o nell’altro ordinamento. ASTENSIONISMO
TEORIA DELL’ORDINAMENTO INTERSINDACALE
Teoria elaborata da G.Giugni negli anni ‘60i rapporti tra organizzazioni imprenditoriali, sindacali e stato(relazioni industriali):•sono caratterizzati da autonomia rispetto alle altre sfere sociali•i soggetti di questi rapporti hanno una certa stabilità•sono regolati da un’insieme di regole- sia sulla produzione delle norme che di produzione delle norme-che costituiscono un
La validità delle norme dell’ordinamento intersindacale,la legittimità dei comportamenti e l’apparato sanzionatorio sono indipendenti dalle valutazioni dell’ordinamento statale Es. inclusione o esclusione di un sindacato dalle trattative
ordinamento intersindacale
Legge e contratto collettivo : è solo un rapporto gerarchico?
Contratto collettivoUn non può abrogare una legge, puòperò
in melius ma anche in peius (vedi art. 4, L.223/91)
Art. 2, co. 2 bis, D.Lgs.29/93Nelle materie non soggette a riserva di legge, ai sensi dell’art. 2, co. 1, lett.c) della legge 23 ottobre 1992, n. 421, eventuali norme di legge intervenute dopo la stipula di un contratto collettivo, cessano di avere efficacia, a meno che la legge non disponga espressamente in senso contrario, dal momento in cui entra in vigore il successivo contratto
Sembra introdurre un meccanismo abrogativo simile a quello tra fonti con la medesima efficacia. L’anomalia è eliminata se il contratto collettivoè visto non come fonte del diritto ma come fatto al verificarsi del qualesi realizza l’effetto abrogativo voluto dalla legge
derogare alle disposizioni stabilite dalla legge, generalmente
Il rapporto tra contratto collettivo e legge è ricco earticolato
Recezione dei contenuti del contratto collettivo da parte della legge•L.604/66 ha recepito la precedente disciplina collettiva•recezione in decreto dei contratti collettivi della L.741/59
Legislazione di sostegno o promozionale Statuto dei Lavoratori-L.300/70
Legislazione contrattataLegislazione della crisi
solo negli ordinamenti di common law esiste l’autorità vincolante del precedente
La giurisprudenzain senso tecnico perché il nostro è un ordinamento di civil law
non è una fonte del diritto
•Elaborazione della nozione di contratto collettivo di diritto comune•Utilizzo dell’art.36 Cost. ai fini dell’estensione dell’efficacia soggettivadel contratto collettivo•Definizione dei limiti al diritto di sciopero
Ruolo storico della Giurisprudenza dei probiviri.In generale la giurisprudenza ha svolto un fondamentale ruolo nella formazione del diritto del lavoro e del diritto sindacale
Magistratura dei probiviri
Collegi dei Probiviri –istituiti nel 1893- Erano composti da:un magistrato togato o onorario Rappresentanti degli industriali e degli operai
Le funzioni erano conciliative e giurisdizionali,ma spesso si tendeva a conciliare le controversie
In assenza di una legislazione sul lavoro i giudizi erano decisi secondo equità
In generale si rinviava alle norme definite dagli accordi collettivie alla prassi
Gli usi aziendali - come quelli negoziali o di fatto si distinguono dagli usi normativi, caratterizzati dal requisito soggettivo dell’ opinio iuris ac necessitatis
sono suscettibili di inserzione automatica, come clausola d'uso, nel contratto individuale di lavoro,
Possono derogare soltanto in melius la disciplina collettiva -
Perché vi sia un uso rileva il mero fatto giuridico della reiterazione del comportamento considerato nei confronti di una collettivita' piu' o meno ampia di destinatari. purche' provvisto del requisito della spontaneita;