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Prof. Piera Loi CONTRATTO DEL COMPARTO UNIVERSITA’

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CONTRATTO DEL COMPARTO UNIVERSITA’. Prof. Piera Loi. LA RIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO. LE FINALITA’ DELLA RIFORMA DEL P.I. AUMENTARE L’EFFICIENZA DELLE P.A. RAZIONALIZZARE IL COSTO DEL LAVORO PUBBLICO PER CONTENERLO ENTRO I VINCOLI DELLA FINANZA PUBBLICA - PowerPoint PPT Presentation

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CONTRATTO DEL COMPARTO UNIVERSITA’

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LE FINALITA’ DELLA RIFORMA DEL P.I.

•AUMENTARE L’EFFICIENZA DELLE P.A.

•RAZIONALIZZARE IL COSTO DEL LAVORO PUBBLICO

PER CONTENERLO ENTRO I VINCOLI DELLA FINANZA

PUBBLICA

•UNIFICARE LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI

LAVORO DEI DIPENDENTI DELLE P.A.

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• E’ stato realizzato un processo di decentramento amministrativo (L. 59/97)-cd-Legge Bassanini•E’ stato “privatizzato” il rapporto di lavoro D.Lgs.29/93 ora D.Lgs.165/2001dei dipendenti pubblici con alcune esclusioni tra le quali i magistrati, personale militare e diplomatico, docenti universitar)-

GLI STRUMENTI DELLA RIFORMA

Scelte alternative:•esternalizzare i servizi pubblici (RU)•rendere competitivo e qualificato il P.I.(FR)•differenziare statuti pubblici e privati a seconda della P.A. (D)

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I CARATTERI DEL P.I. PRIMA DELLA RIFORMA

UNILATERALITÀ DELLA COSTITUZIONE DEL RAPPORTODI LAVORO PUBBLICO

•Il rapporto di P.I. derivava da un provvedimento unilaterale di nomina del dipendente da parte della P.A.•La fonte del rapporto di lavoro era un atto amministrativo che •Rappresentava la fase finale di un procedimento amministrativo

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I CARATTERI DEL P.I. PRIMA DELLA RIFORMA

a) la prestazione lavorativa era a completa disposizione della P.A.c) il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici era disciplinato solo dalla legge e da regolamenti in attuazione della legge (principio della riserva di legge)d) Il giudice che giudicava sulle controversie di lavorotra il dipendente e la P.A. era esclusivamente il giudice amministrativo(il TAR e in appello il Consiglio di Stato)

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I CARATTERI DEL P.I. PRIMA DELLA RIFORMA

•La retribuzione non era corrispondente alla quantità e qualità del

lavoro svolto dal dipendente pubblico ma era collegata

alla posizione del dipendente nella pianta organica (status)

• in caso di distacco o comando l’A. continuava a retribuire il dipendente•Le somme erroneamente corrisposte a titolo di retribuzione e percepite

Dal dipendente in buona fede non dovevano essere restituite

LA RETRIBUZIONE

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I CARATTERI DEL P.I. PRIMA DELLA RIFORMA

STABILITA’ DEL POSTO DI LAVORO

• Indica l’ inamovibilità del pubblico dipendente pubblico che sostanzialmente

non poteva essere licenziato• E’ tipica del rapporto di ruolo, derivante dell’inserimento del dipendente

in una posizione dell’organico determinata da norme legislative

o regolamentari

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Art. 2 D.Lgs.29/93 (ORA d.Lgs. 165/2001)(co. 2)I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubblichesono disciplinati dalle disposizioni del Capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa(co. 3)I rapporti individuali di lavoro di cui al comma 2 sono regolaticontrattualmente. I contratti collettivi sono stipulati secondo i criteri e le modalità previsti nel titolo III del presente decreto

Trasferimento del lavoro pubblico dall’area del diritto pubblico all’area del diritto privato

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Cosa significa che il rapporto di P.I. è stato contrattualizzato o privatizzato?

•Il rapporto di lavoro si costituisce in base al contratto e non più in base ad un atto unilaterale di nomina da parte della P.A.

•Al rapporto di pubblico impiego si applicano tutte le norme che regolano i rapporti di lavoro nel settore privato, fatte salve alcune specificità.

•Il rapporto di lavoro del P.I. è disciplinato dai contratti collettivi come nel settore privato

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Contratto individuale

•Il rapporto di lavoro sorge in seguito alla stipulazione di un contratto tra due soggetti la P.A. e il lavoratore posti in posizione di parità

•La retribuzione è la controprestazione della prestazione lavorativae il dipendente pubblico è retribuito in base alla qualità e quantità del lavoro svolto

•Il giudice competente a giudicare le controversie in materia di lavoronon è più il giudice amministrativo ma il giudice ordinario (Tribunale)

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Art. 97 Cost.

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modoche siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvi i casi stabiliti dalla legge.

Questa norma ci ricorda che una parte dell’attività delle P.A. continuaad essere sottoposta al principio della riserva di legge e come tale nonPuò essere “privatizzata” e regolata dal contratto

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•Le materie per le quali esiste la riserva di legge sono regolate da atti amministrativi pertantoper le controversie relative a tali materie continua ad esserci la competenza del giudice amministrativo

Limiti all’autonomia negoziale delle parti del rapporto di P.I.

•Organi, uffici, modi di conferimento dei medesimi•principi fondamentali di organizzazione degli uffici•ruoli e dotazioni organiche •procedimenti di selezione per l’accesso al lavoro e di avviamento al lavoro•responsabilità nell’espletamento delle procedure amministrative•incompatibilità tra impiego pubblico e altre attività•didattica e ricerca

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•Il contratto collettivo era una parte del procedimento amministrativo per la

determinazione del trattamento economico dei dipendenti

•La contrattazione collettiva era più politica che sindacale

•Le pressioni politico-sindacali avevano creato una micro-legislazione a pioggia

•Spinte rivendicative di alcuni comparti con conseguenti posizioni di

privilegio

•Crescita del sindacalismo autonomo e corporativista

•Perdita di rappresentatività del sindacato confederale

Il contratto collettivo nel P.I. prima della riforma

Ruolo del contratto collettivo e del sindacato nella L. quadro n. 83/93

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La struttura della contrattazione•contratti quadro•contratto nazionale •contratto decentrato

Gli attoriAranRappresentanze sindacali

La procedura

La struttura della contrattazione•contratti quadro•contratto nazionale •contratto decentrato

Gli attoriAranRappresentanze sindacali

La procedura

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Contratto integrativo

Contratto nazionale di comparto

Contratto collettivo quadro

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parte normativa:disciplina il rapporto di lavoro in generale durata quadriennale

parte obbligatoria: disciplina i rapporti tra i soggetti che hanno firmato il contratto collettivodurata quadriennale

parte economica: disciplina il trattamento economico tabellareDurata biennale

Parti e durata del contratto collettivo

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La parte datoriale:Le P.A. sono obbligatoriamente rappresentate dall’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) che è un’Agenziapubblica

Nell’impiego privato ogni datore di lavoro è libero se associarsi ad una associazione di categoria che lo rappresenta in sede di negoziazione del CCNL di categoria

La parte sindacale: l’Aran non può negoziare con chi vuol ma solo con i sindacatiche abbiano i requisiti di rappresentatività fissati dalla legge e siano consideratiaffidabili

Chi partecipa alle trattative per il contrattocollettivo di comparto?

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LA RAPPRESENTATIVITA’ SINDACALE

La legge individua criteri oggettivi di misurazione della rappresentatività ai fini della contrattazione collettiva ai fini dell’attribuzione dei diritti sindacali

5 % come media del dato associativo e del dato elettorale

Dato associativo –percentuale delle deleghe sindacali

rispetto al totale delle deleghenel comparto

Dato elettoralepercentuale dei voti ottenuti

nelle elezioni delle rappresentanzeUnitarie del personale

rispetto al totale dei voti

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Chi verifica la rappresentatività delle Associazioni sindacali?

E’ l’Aran che raccoglie i dati sui voti esulle deleghe

Un Comitato Paritetico presso l’Aran delibera sulle

contestazioni relative alla rilevazione dei voti e delle deleghe

l’Aran firma il contratto collettivo:

Con le OOSS che rappresentino il 51 % (media elettorale e associativa) O il 60% (dato elettorale) del comparto

LA RAPPRESENTATIVITA’ SINDACALE

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La procedura di contrattazione

Fase di preparazione del negoziato attraverso gli indirizzi che ciascunaAmministrazione fornisce all’Aran attraverso i comitati di settoreche sono delle istanze rappresentative delle P.A.Fase di gestione del negoziato: l’Aran informa i comitati di settore dell’andamentoDelle trattativeFase di raggiungimento dell’accordo:l’Aran ottiene il parere favorevole dei Comitati di settoreFase di controllo della Corte dei Conti: l’Aran invia l’ipotesi di accordo e la Corte entro 15 giorni deve certificare la compatibilità dei costi del contratto con gli strumenti di programmazione e di bilancioFase della firma del contratto:il CCNL di comparto è firmato dal Presidente dell’Aran e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

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Gli effetti del contratto collettivo

Il contratto collettivo nel P.I. deve essere applicato a tutti i dipendenti,ai quali deve essere riconosciuta:• la parità di trattamento • trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi

Nell’impiego privato il contratto collettivo si applica ai datori di lavoro che sono iscritti alle associazioni datoriali che hanno firmato il contratto collettivo di categoria

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Contratto integrativo

Il contratto integrativo è firmato dalle amministrazioniDecentrate.nel caso del comparto Regioni Autonomie Locali:•Da ogni singola Amministrazione (ad es.Comune)•A livello territoriale per enti con un numero di dipendenti non superiore a 30 unità

I limiti del C.C. integrativo sono stabiliti dal Contratto di comparto.Le clausole del contratto integrativo in contrasto con quelle delContratto di comparto sono invalide (nulle)

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La parte economica

Contratto di comparto: stabilisce la retribuzione tabellareo retribuzione base in base all’inquadramento N.B Può essere ricontrattata entro i limiti dell’inflazione programmata

Contratto integrativo: stabilisce le voci retributive legate alla Produttività nei limiti stabiliti dal contratto di compartoN.B Se il contratto integrativo supera gli oneri previsti le clausole retributive sono nulle

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Le disposizioni per l’area di vigilanza e della Polizia locale

Quadro normativo:L. 65/1986 (Legge Quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale)-attribuisce lo Svolgimento delle funzioni di Polizia Locale ai Comuni che devono adottare un RegolamentoChe disciplini le attività del personale addetto a tali funzioni.Principi fondamentali: 1. autonomia del Corpo di Polizia Municipale rispetto al Comune2. autonomia della posizione del Comandante rispetto alle altre figure dirigenziali3. Il Comandante risponde solo al Sindaco e non può interporsi alcuna figura dirigenzialeArt. 117 lett. h) Cost.Attribuisce allo Stato la competenza esclusiva in materia di ordine pubblico e sicurezza ad esclusioneDella polizia amministrativa localeArt. 118 Cost.Principio di sussidarietà amministrativaArt. 118 , co. 3, Cost. coordinamento della legge statale fra Stato e Regioni

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Le disposizioni per l’area di vigilanza e della Polizia locale

Autonomia organizzativaIl nuovo contratto ribadisce l’autonomia organizzativa del Corpo di PoliziaMunicipale quindi gli Enti non possono istituireIl Corpo all’interno di un’altra area amministrativa ma devono individuarla comeStruttura autonoma il cui vertice è responsabile solo nei confronti del sindaco(vedi anche Cons. Stato 2000 n.4663)

Indennità prevista dal CCNL 1995Indennità per il personale dell’area di vigilanza che eserciti le funzioni di poliziaGiudiziaria, polizia stradale, pubblica sicurezza (art. 37 co. 1 lett.b)Indennità di minore importo prevista per l’Area di vigilanzaDeve essere corrisposta anche in caso di assenza per malattia o comandoE’ parte della retribuzione fissa

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Le disposizioni per l’area di vigilanza e della Polizia locale

Progressione verticale:Art. 29 CCNL 14/9/2000: individua i requisiti soggettivi e oggettivi, le procedurePer la progressione verticale nella cat.D,( D1)degli ex sesta qualifica funzionale valeva per il personale che avesse avuto incarichi formali di responsabile del servizio dell’Area di vigilanza (profilo di responsabile dei serviziDi Vigilanza)o che avesse svolto effettivi compiti di coordinamento e controllo di Operatori di pari qualifica (specialista di vigilanza)

Il nuovo contratto (premessa capo III,Titolo III) stabilisce che tra i criteri per la progressione Verticale siano prevalentemente considerati i percorsi di aggiornamento e di qualificazione