ATTIVITA’ FISICA, SALUTE E ANZIANI · 2005. 12. 22. · 1 Attività fisica come determinante...

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Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni II

Corso integrato di Psicopedagogia LezioneOtto

ATTIVITA’ FISICA, SALUTE E ANZIANI

Paola Ciddio

CeBiSM

Centro Interuniversitario di Bioingegneria e Scienze Motorie

programma del corso

Attività fisica come determinante della salute1

2 Importanza della rilevazione dei dati sull’attività fisica

3 I determinanti dell’attività fisica negli anziani

4 I modelli teorici di riferimento

5 Implicazioni pratiche dei determinanti

6 Analisi e sviluppo di alcuni determinanti fondamentali

programma della lezione

Breve sintesi della settima lezione1

2 Il modello socio-cognitivo

3 Il modello ecologico

Limiti dei modelli psicologici

1

I modelli fin qui analizzati non sono risultati pienamente soddisfacenti nel produrre cambiamenti del comportamento nel campo della promozione della salute, per due motivi:

1. Cambiare un comportamento è un compito molto difficile e complesso

2. Questi modelli si basano su un assunto difettoso: attivando un cambiamento a livello cognitivo, si attiverà necessariamente il comportamento desiderato.

I due modelli successivi

GLI ELEMENTI DI NOVITA’

I modelli teorici successivi hanno introdotto al loro interno la considerazione di fattori quali l’ambiente sociale e fisico.

Sia la teoria cognitiva che il modello ecologico inglobano questi elementi all’interno della loro prospettiva, seppure in modi differenti.

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La teoria socio-cognitiva - SCT

LA TEORIA SOCIO-COGNITIVA

Teorici: Bandura

Data: 1986

Scritto principale: Bandura, A. (1986).

A social foundations of Thoughtand Action. Englewood Cliffs, NJ: PrenticeHall, 1986. 3

Il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Determinismo reciproco:

secondo la teoria socio-cognitiva il comportamento è influenzato sia dall’ambiente che dalla persona ed, in ciascun istante, ogni fattore influenza l’altro. Questa continua interazione viene definita come determinismo reciproco.

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Il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Ambiente:

fattori esterni alla persona che possono influire sul comportamento. L’ambiente viene considerato sia come ambiente fisico che come ambiente sociale e può rendere più facile o più difficoltosa l’adozione del comportamento desiderato.

Situazione (percezione ambiente):rappresentazione mentale dell’ambiente. 5

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Apprendimento attraverso l’osservazione:

secondo la STC uno dei motivi che rendono fondamentale l’influenza dell’ambiente è che questo può fornire dei modelli di comportamento. Molti comportamenti possono essere appresi attraverso l’osservazione senza dover per forza ricorrere ad un apprendimento per tentativi ed errori, cosa che comporta un maggiore dispendio di energie e di tempo. 6

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Abilità comportamentali:

Affinché una persona possa adottare un comportamento è necessario che questa persona conosca il comportamento (che cosa bisogna fare) e come vada attuato (come bisogna fare).

7

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Rinforzo:

nella teoria dell’apprendimento tradizionale il rinforzo è qualcosa che agisce in modo meccanicistico sul comportamento, senza un’elaborazione da parte del soggetto.

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il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Outcome expectations:

aspetti anticipatori del comportamento. Per comportamenti non abituali, le persone possono immaginare molti aspetti della situazione in cui il comportamento si verificherà e possono anticipare quello che sarà il risultato delle loro azioni. Questo comportamento anticipatorio può ridurre l’ansia ed accrescere la capacità di gestire la situazione. 9

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Outcome expectancies:

valutazione dei risultati ottenibili attraverso il comportamento. A parità di condizioni, una persona sceglierà il comportamento che massimizza le conseguenze positive e minimizza quelle negative.

Le ricerche nel campo dell’attività fisica hanno mostrato che le persone fanno attività più per ottenere benefici a breve termine che non a lungo termine. 10

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Self-efficacy:

grado di fiducia personale nella capacità di svolgere un dato compito, compresa la capacità di superare le barriere che si oppongono allo svolgimento del compito.

E’ il più importante determinante nel cambiamento del comportamento perché determina il grado di impegno che verrà profuso nello svolgere un dato compito. 11

il modello socio-cognitivo

CONCETTI PRINCIPALI

Self-control of Performance:

con il termine performance si intendono quei comportamenti che si focalizzano sul raggiungimento di un risultato. Percezione del controllo dei comportamenti diretti al raggiungimento di un obiettivo.

Uno degli obiettivi della promozione della salute è di rendere i comportamenti correlati alla salute sotto il controllo degli individui. 12

il modello ecologico

IL MODELLO ECOLOGICO

Teorici: Sallis, Owen

Data: 1997

Scritto principale: Sallis, JF & Owen, N. (1997).

Ecological Models.

In Glanz,Lewis, Rimer (Eds) Health behavior and health educationSan Francisco: Jossey-Bass 13

il modello ecologico

APPROCCIO MULTILIVELLO

Data la complessità delle relazioni esistenti tra le variabili correlate alla partecipazione all’attività fisica, è emersa in modo sempre più stringente la necessità di utilizzare un modello teorico capace di tenere conto dei diversi livelli: intra-personale, interpersonale, socio-culturale e fisico-ambientale.

Considerare solo uno di questi livelli, porta inevitabilmente a risultati distorti, non rispondenti alla realtà. 14

il modello ecologico

ASSUNTO DEL MODELLO ECOLOGICO

A differenza della SCT, secondo la prospettiva ecologica esistono delle sinergie tra ambiente ed individui che influiscono sul comportamento dei singoli a prescindere dalle caratteristiche specifiche del singolo individuo.

Questa influenza dell’ambiente si deve al fatto che l’ambiente esercita un’influenza diretta facilitando alcuni comportamenti ed ostacolandone altri.

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il modello ecologico

ASSUNTO DEL MODELLO ECOLOGICO

Ad esempio, il solo fatto di risiedere in un quartiere benestante accresce la probabilità di praticare più attività fisica. Diversi studi hanno dimostrato che le caratteristiche sociali ed organizzative di un quartiere sono associate a variazioni nei comportamenti degli individui che non si spiegano considerando le caratteristiche dei singoli. Un’ipotesi è che il quartiere di residenza con le sue specifiche caratteristiche genera dei valori e delle qualità comuni che influenzano il modo di agire di chi vi abita. 16

il modello ecologico

ASSUNTO DEL MODELLO ECOLOGICO

Nel caso di un rapporto non produttivo tra ambiente ed individuo, secondo l’approccio ecologico sarà più conveniente migliorare l’ambiente piuttosto che concentrare gli sforzi per indurre cambiamenti a livello individuale, perché in questo modo si possono influenzare più individui.

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il modello ecologico

PRINCIPI PER UN APPROCCIO ECOLOGICO

Differenti livelli di fattori influiscono sul comportamento:

fattori intrapersonali, socioculturali, politici e dell’ambiente fisico agiscono tutti simultaneamente. Un modello ecologico ben sviluppato dovrebbe spiegare non solo quali variabili interagiscono tra loro, ma anche in quale modo interagiscono.

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il modello ecologico

PRINCIPI PER UN APPROCCIO ECOLOGICO

Differenti tipi di influenze ambientali influiscono sul comportamento:

i fattori ambientali possono influire in modo diretto sul comportamento o in modo indiretto agendo sulla percezione individuale dell’ambiente.

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il modello ecologico

PRINCIPI PER UN APPROCCIO ECOLOGICO

I modelli devono essere costruiti per lo specifico comportamento:

i fattori che intervengono nell’attività fisica differiscono, ad esempio, da quelli relativi al consumo di alcol e tabacco.

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il modello ecologico

PRINCIPI PER UN APPROCCIO ECOLOGICO

Cronologia degli interventi:

gli interventi di tipo strutturale che riguardano l’ambiente devono precedere quelli di tipo educativo, rivolti all’individuo.

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il modello ecologico

PRINCIPI PER UN APPROCCIO ECOLOGICO

Gli interventi di tipo multi-livello dovrebbero essere più efficaci:

un intervento educativo mirato a cambiare le credenze e le abilità relative ad un comportamento sarà più efficace se le politiche e l’ambiente supportano il cambiamento desiderato.

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il modello ecologico

POSSIBILI OSTACOLI ALL’APPROCCIO MULTILIVELLO

Scarsità di programmi e tempi di realizzazione:

programmi focalizzati sul cambiamento individuale sono molto più comuni di quelli progettati pensando anche all’ambiente.

I cambiamenti di tipo socio-ambientalepossono richiedere tempi molto lunghi, il che rappresenta forte deterrente per coloro che vogliono ottenere risultati immediati o che lavorano con limiti temporali ben definiti. 23

il modello ecologico

POSSIBILI OSTACOLI ALL’APPROCCIO MULTI LIVELLO

Interventi multi-livello possono essere realizzati più facilmente da gruppi multidisciplinari:

non si può pensare di realizzare interventi di questo tipo senza prevedere la collaborazione di esperti nei diversi settori interessati. Anche questo elemento può trasformarsi in un ostacolo alla realizzazione di programmi multi-livello per la difficoltà di creare un’effettiva collaborazione multisettoriale. 24

il modello ecologico

POSSIBILI OSTACOLI ALL’APPROCCIO MULTILIVELLO

Il monitoraggio e la valutazione di un intervento multi-livello può rivelarsi molto complessa a causa di:

elevato numero di variabili da considerare

difficoltà di misurazione di alcuni tipi di variabili, come ad esempio quelle politiche ed ambientali

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il modello ecologico

POSSIBILI OSTACOLI ALL’APPROCCIO MULTILIVELLO

Le dinamiche politiche possono limitare gli interventi di tipo ecologico:

leggi inadeguate

Interessi economici contrastanti

cambiamenti delle forze politiche

cambiamenti nell’agenda politica26

il modello ecologico

APPLICAZIONE DEL MODELLO ALL’ATTIVITA’ FISICA

Molteplici tipi di influenze sul comportamento:

i risultati di oltre 300 studi hanno dimostrato che esistono fattori legati alla partecipazione all’attività fisica a tutti i livelli di analisi.

Molteplici tipi di influenze ambientali:

il clima, la zona di residenza, l’accesso alle strutture, ecc. In totale il 40-60% della varianzaviene spiegata da questo tipo di fattori. 27

il modello ecologico

LA DIMENSIONE TEMPORALE DEL MODELLO ECOLOGICO

La dimensione temporale:

qualsiasi ricerca od intervento che adotti la prospettiva ecologica deve necessariamente adottare un’ottica longitudinale: alcuni fattori possono manifestare la loro portata solo dopo anni.

Un limite per questo modello è dunque la difficoltà o impossibilità pratica di valutarne obiettivamente tutte le implicazioni. 28

il modello ecologico

APPROCCIO MULTILIVELLO

Avendo riscontrato una carenza di modelli concettuali in grado di guidare interventi di tipo politico ed ambientale, Sallis, Bauman e Prattnel 1998 hanno sviluppato un modello per la razionalizzazione dei passaggi che possono essere necessari allo sviluppo e realizzazione di un intervento di questo tipo.

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Analisi articolo

Subjective theories of exercise courseinstructors: causal attributions fordropout in health and leisure exerciseprogrammes

S Lippke, B Knauper, R FuchsPsychology of Sport and Exercise 4 (2003) 155-173.

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