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ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Giugno 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
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editoriale
di Maurizio Beraldo
Nel numero precedente abbiamo pubblicato un articolo che riportava i
risultati di una domanda diffusa per mezzo di un social network: “Se poteste
dare UN suggerimento, al titolare di una piccola azienda per vendere di più,
quale suggerimento dareste ? “.
L‟aumento del fatturato per tutti è realizzabile aumentando le vendite, per
tanti recuperando la parte persa a causa delle contraffazioni del proprio
marchio o dei prodotti fabbricati nella propria azienda: ora un applicativo
installato negli irrinunciabili Smartphones consente di verificare l‟autenticità
del prodotto prima dell‟acquisto e altro ancora; la possibilità di ottenere
direttamente i riferimenti dei clienti, anzi, di arrivare a diretto contatto con
questi, apre nuovi modi di valorizzare un brand, di creare un nuovo social
network nel quale i produttori non hanno più intermediari per raggiungere il
cliente.
Forse è una soluzione ad alto valore aggiunto al problema del Made in Italy,
oggetto di un confronto impegnativo a livello comunitario perché sia
riconosciuto come marchio.
Nel mese di maggio abbiamo organizzato Capitani coraggiosi, appuntamento
che si tiene ogni anno su temi vari, questa volta era dedicato espressamente a
come la cultura può trasformarsi in sviluppo economico: il panorama
ricostruito dai relatori è stato sconfortante, poche strategie e in ordine sparso;
in questo numero ospitiamo un articolo su questo evento tenuto a Venezia e
un altro che illustra i risultati di una ricerca in Trentino sui ritorni degli
investimenti in cultura.
Nella rubrica Imprese nuove continuiamo a ospitare articoli sulle
innovazioni sfornate negli incubatori, dalle applicazioni nel campo della
medicina ai servizi per il tessuto economico del territorio: sono indice che se ci
sono le condizioni, lo spirito di inventiva può dar vita a nuove realtà
imprenditoriali, una speranza in un paese fermo.
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Sommario
Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione, di Francesco Di Genova
Imprese nuove
Come ti ‘fiuto’ il tumore, di Giampiero Barbieri, AREA Science Park, Trieste Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l, BIC Incubatori FVG S.p.A Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo, di Davide Modena, Trentino Sviluppo
Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino, di Alessandro Tibaldeschi, I3P, Torino
Al Vega è nato Kid Pass, di Gabriella Parmesan, Vega Le imprese altoatesine in un unico punto d’incontro, di Astrid Brunetti, Heiko Schoberwalter, Eva Pichler, TIS innovation park
InALEA
Capitani coraggiosi: imprenditori e manager della cultura, di Luca
Baseggio
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Younivocal, un nuovo sistema per combattere la contraffazione
Di fronte al noto problema della contraffazione di
prodotti, tipicamente del Made in Italy, arriva una
risposta tecnologicamente avanzata, che introduce, nella
lotta contro la contraffazione, la sicurezza della Firma
Digitale.
E‟ il frutto di un‟applicazione sviluppata da me e Andrea
Pace, due giovani informatici di Ancona, e per questo ad agosto 2013 è stata
fondata Younivocal, una nuova azienda che porta nel nome il suo core business.
Younivocal ha realizzato Etichette Uniche e Irriproducibili che sfruttano la
tecnologia informatica più sicura al mondo, la Firma Digitale: queste etichette
sono un vero e proprio passaporto elettronico del prodotto (con lo stesso livello di
sicurezza del Passaporto Elettronico rilasciato alle persone fisiche).
Tutto è verificabile off-line, gratuitamente, senza quindi utilizzare internet o sms
o telefonate, e non c'è alcuna possibilità di clonare il nostro strumento come
attestato da un Certificato Internazionale (EAL4+), al contrario di tutte le altre
soluzioni attualmente in commercio.
Il sistema è brevettato a livello Internazionale e ad oggi ha ottenuto diversi
riconoscimenti e premi:
abbiamo ricevuto mentorship da parte di Google;
abbiamo vinto un concorso patrocinato da Telecom ed Expo Milano 2015
(dove tra l'altro saremo presenti);
hanno parlato di noi praticamente tutte le testate giornalistiche più
importanti;
siamo stati selezionati da SMAU Milano 2013 come tra i 5 progetti più
cool del panorama italiano;
di Francesco Di Genova,
f.digenova@younivocal.com
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collaboriamo attivamente con la Commissione Europea sia nel fare
informazione che nel dare una soluzione finalmente efficace a questo
problema.
L'etichetta interagisce con i cellulari dotati di tecnologia NFC (tecnologia molto
conosciuta all'estero per la gestione dei micropagamenti), ormai presente sulla
maggior parte degli Smartphone, anche quelli più economici; in questo modo
ogni consumatore, avvicinando lo SmartPhone all'etichetta avrà visibilità del fatto
che il prodotto sia originale ed inoltre, sempre nell'etichetta, potranno essere
veicolate informazioni quali storytelling del manufatto, pubblicità e quant'altro.
L‟innovazione quindi porta ritorni economici all‟azienda riducendo le perdite
dovute ai falsi presenti nel mercato, e consente di attivare politiche di brand e
fidelizzazione perché il consumatore è raggiungibile direttamente.
La contraffazione nel settore abbigliamento vale circa 2,5 miliardi di euro, 1,1
miliardi nel settore alimentare; per quanto riguarda quest‟ultimo settore non è da
sottovalutare il problema della sicurezza, di garantire la certezza della
provenienza, penso a prodotti tipici quali il Grana Padano o il Lacrima di Morro
d‟Alba. Il settore del mobile è un altro toccato dalla contraffazione, il cui livello
sembra particolarmente alto nel triveneto.
Il consumatore, di fronte al
prodotto posto sullo scaffale del
punto vendita, avvicina il proprio
SmartPhone nel quale è stata
preinstallata l‟App Younivocal, e
riceve in risposta dall‟etichetta
speciale se il prodotto è autentico, o
informazioni pratiche come
modello, taglia, tessuto, se
consideriamo un capo di
abbigliamento.
Possiamo inoltre fornire uno
strumento contro i furti: l‟azienda
revoca i certificati delle etichette
applicate ai prodotti rubati, e il
consumatore, interrogando
l‟etichetta riceverà notizia del reato
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commesso, e avrà la possibilità di collaborare con le autorità segnalando in modo
anonimo la posizione del prodotto.
Pensando al marketing, il sistema di Younivocal consente di attivare strategie
innovative di comunicazione per favorire l‟engagement dei consumatori, inviando
contenuti multimediali verso lo SmartPhone del potenziale acquirente.
Abbiamo attualmente stretto accordi di fornitura con aziende calzaturiere
marchigiane (terra di spicco per questa tipologia di settore) e aziende che si
occupano della produzione di materiali odontoiatrici che, anche con nostro
scetticismo, abbiamo scoperto colpiti anche loro dallo stesso problema.
L‟obiettivo è quello di rendere il consumatore cosciente del problema e
consapevole del fatto che oggi ha finalmente uno strumento sicuro al 100% per
conoscere l‟originalità e quindi la provenienza dei prodotti che vuole acquistare.
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Come ti „fiuto‟ il tumore
Grazie a un naso elettronico BAC
Project punta a sfruttare una funzione
vitale come il respiro a caccia di
sostanze gassose che possano diventare
spia del cancro al polmone e altre
malattie.
Trovare un sistema semplice ed efficace per lo screening di massa mirato alla
diagnosi dei tumori ai polmoni e di altre patologie. Questo è l‟obiettivo di BAC
Project (Breath and cancer), un progetto che il Dipartimento di Scienze Chimiche
e Farmaceutiche dell‟Università degli Studi di Trieste e la sua spin off company,
ARCO Solutions s.r.l., stanno portando avanti con il supporto del Dipartimento
di Chirurgia Toracica dell‟Azienda Ospedaliero - Universitaria "Ospedali Riuniti"
di Trieste e dell‟Associazione Esposti Amianto del Friuli Venezia Giulia.
I ricercatori e i tecnici coinvolti nel progetto hanno da subito avuto ben chiara
l‟idea che, per poter dare la maggior diffusione possibile a questo tipo di indagini
e contribuire ad aumentare la capacità di riconoscimento tempestivo dei tumori
operabili, sia necessario disporre di una tecnologia economica e non invasiva. A
portare alla luce una tale esigenza è stata una realtà che tratta e segue
annualmente, con prestazioni di eccellenza riconosciute a livello nazionale e
internazionale, centinaia di pazienti affetti da malattie polmonari, come il
Dipartimento di Chirurgia Toracica dell‟AOU triestina.
Il concetto alla base del progetto è semplice: sfruttare una funzione vitale come il
respiro nel presupposto che le sostanze gassose contenute nell‟espirato possano
diventare spia di alcune malattie. Il respiro dei pazienti viene raccolto all‟interno
di un particolare sacchetto (campionato), grazie a un sistema composto da un
boccaglio e valvole, per essere successivamente analizzato in laboratorio. Al
momento le analisi sui composti organici nell‟espirato vengono condotte con
metodi analitici piuttosto costosi e “lenti”, come la gascromatografia di massa. Ma
il passo successivo prevede di effettuare le analisi con uno strumento definito
“naso elettronico”, dotato di sensori in grado di individuare le molecole
identificabili come l‟impronta chimica del tumore.
di Gianpiero Barbieri,
ARCO Solutions s.r.l.
info@arcosolutions.eu
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Il naso elettronico oltre ad essere utilizzato nella diagnosi precoce troverebbe
anche applicazione nei pazienti operati per identificare eventuali recidive di
malattia evitando esami costosi (TC TC-Pet ecc). Questo abbatterebbe di molto i
costi, rendendo il sistema conveniente per le strutture sanitarie pubbliche e
private.
ARCO Solutions e l‟unità di Chimica Ambientale dell‟Università di Trieste già da
alcuni anni si sono avvicinati al campo diagnostico medicale, fornendo ai colleghi
di Bari del Dipartimento di Scienze Chimiche dell‟Università di Bari e di un altro
spin off, Lenviros s.r.l., strumenti per il campionamento di esalato finalizzati
all‟individuazione di marker per le patologie tumorali del colon retto. La
sperimentazione, che si è svolta in Puglia in collaborazione con il Policlinico di
Bari, ha interessato circa 200 volontari per tre anni, dando esiti incoraggianti.
ARCO Solutions e l‟unità di ricerca hanno quindi portato avanti le proprie attività
di sviluppo, arrivando a ottimizzare il sistema di campionamento per la raccolta
dell‟espirato e il relativo metodo di analisi. Ad approfondire gli aspetti scientifici
hanno contribuito anche due tesi di laurea e un dottorato di ricerca attualmente
in corso.
Il cosiddetto naso elettronico è uno strumento normalmente utilizzato negli studi
ambientali per l‟individuazione di inquinanti e in generale sostanze che generano
odori. L‟innovazione sta dunque nel sviluppare un nuovo strumento dedicato al
comparto diagnostico medicale sulla base di esperienze in altro settore. Sarà
d‟aiuto al conseguimento del risultato l‟avvio di una collaborazione tecnologica
con Sensigent llc, società americana specializzata nello sviluppo di sensoristica ad
alta definizione, fortemente votata alla ricerca e sviluppo.
Attualmente il gruppo di ricerca di Trieste sta sviluppando in proprio il progetto,
attingendo a fondi interni, pronto a passare alla fase di prototipazione di sensori
dedicati non appena i risultati sul campo daranno i buoni esiti attesi.
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Open Source: la chiave di successo della società Engys s.r.l
Engys S.r.l., insediatasi presso
l‟Incubatore di Trieste da poco
più di 2 anni, è una società di
servizi specializzata nella
consulenza e sviluppo di soluzioni informatiche nel campo della Computer Aided
Engineering (CAE) per la progettazione in ambito industriale.
L‟idea di fondare la società è partita da un gruppo di ingegneri altamente
specializzati con oltre dieci anni di esperienza nella fornitura di servizi e sviluppo
di soluzioni informatiche nell‟ambito della Computational Fluid Dynamics (CFD)
e dell‟ottimizzazione multidisciplinare per l'industria. Tali strumenti
rappresentano una sempre più importante alternativa ai comuni software di
ingegneria commerciali, in quanto consentono di eliminare completamente i costi
di licenza software e si prestano molto efficacemente alle personalizzazioni su
misura per i cliente.
A causa della forte competitività e il considerevole aumento dei contenuti
tecnologici in termini di prestazioni e affidabilità relative al design industriale, i
progettisti si trovano sempre più spesso a utilizzare tecnologie innovative per
ridurre i costi di ricerca e sviluppo nonché i tempi di consegna. In questo
contesto, nel corso degli ultimi tre decenni l'utilizzo di strumenti avanzati per la
progettazione quali la CFD sono diventati un mezzo indispensabile per la
simulazione nell‟ambito automobilistico, aerospaziale, navale e nell‟industria di
processo.
Tuttavia dal punto di vista industriale i software commerciali CFD molto spesso
richiedono elevati costi, soprattutto a causa delle notevoli risorse di calcolo
richieste e dei costi di manutenzione delle licenze software. Pertanto a causa delle
sempre più forti restrizioni in termini di budget per le aziende, i software Open
Source sviluppati da Engys S.r.l. hanno maturato in questi anni un interesse
sempre crescente nell‟ottica di acquisizione di uno strumento professionale
affidabile a costi ridotti rispetto ai software commerciali tradizionali.
Ufficio Relazioni Esterne
info@incubatori.fvg.it
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Figura 1 – Esempi di applicazioni del software sviluppato da Engys per la CFD
Inizialmente i servizi offerti da Engys S.r.l. comprendevano la consulenza
mediante strumenti software CAE Open Source, lo sviluppo software, l‟assistenza
tecnica a supporto degli strumenti software, il calcolo on demand su computer
HPC ad alte prestazioni e infine corsi di formazione software.
In seguito, grazie all‟interesse maturato nell‟ambito di svariati campi applicativi,
tra i quali industria automobilistica e aerospaziale, industria di potenza, oil & gas,
edilizia, ingegneria dell'ambiente e industria alimentare, è stato ha avviato un
programma di investimento volto allo sviluppo di prodotti software basati su
tecnologie Open Source da cui sono nati i prodotti HELYX®, HELYX-OS ed
ELEMENTS dedicati alla CFD e al calcolo ad alte prestazioni. I software vengono
sviluppati utilizzando metodi avanzati di programmazione, project management e
controllo qualità basati su metodologie AGILE. Inoltre, al cliente viene offerto un
servizio di assistenza post-vendita mediante un sistema di accesso per la
segnalazione di ticket di assistenza in un contesto di controllo qualità.
Engys S.r.l. inoltre collabora con importanti istituti di ricerca e Università a
livello internazionale e ha ottenuto nel 2012 un finanziamento a fondo perduto
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nell‟ambito del progetto di ricerca FP7 MAAT (Multibody Advanced Airship for
Transport) per lo studio dell‟aerodinamica del sistema di trasporto aereo studiato
nell'ambito del progetto (si rimanda al sito http://www.eumaat.info per ulteriori
informazioni).
Figura 2 – Presentazione del software sviluppato da Engys a una conferenza
tematica in ambito CFD
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Quando la cultura si fa impresa e diventa motore di sviluppo
I risultati di una ricerca svolta in Trentino: ogni euro speso in cultura
genera 2,5
Attenzione a considerare la cultura
cenerentola delle attività economiche: il
sistema produttivo culturale genera il
5,3% del valore aggiunto totale, conta circa 2 mila aziende per un giro d‟affari di
oltre 760 milioni di euro ed in tempo di crisi è tra i pochi settori a registrare un
incremento di spesa delle famiglie. Sbagliato considerare improduttivi i
finanziamenti nei settori artistico e culturale: ogni euro investito in cultura dà
origine a 2,49 euro di ricaduta economica sugli altri settori. Sono questi alcuni dei
risultati emersi dalla ricerca condotta da Trentino Sviluppo. Un‟analisi condotta
sul sistema economico locale ma che indica delle prospettive e traccia dei percorsi
validi per l‟intero territorio italiano, considerato che la cultura e i beni storico-
artistici sono il vero “petrolio” del nostro Paese.
I numeri della leva economica culturale
Tra i dati positivi il patrimonio culturale di partenza. In Trentino ci sono 25
musei, tra cui eccellenze come Muse e Mart, 17 percorsi archeologici, 86
biblioteche, 12 istituti archivistici, un valore di oltre 138 milioni di euro dedicati
alla cultura, di cui il 55% da diretta fonte provinciale, una manifesta propensione
da parte del territorio a sostenere gli ambiti culturali.
Un euro investito in cultura in Trentino darebbe origine ad una ricaduta sugli
altri settori economici pari a 2,49 euro, mentre l‟incidenza del valore aggiunto del
sistema produttivo culturale sul valore aggiunto totale è pari al 5,3%, in linea con
la media europea ed italiana. La Provincia di Trento si colloca al 26° posto, su 110
province italiane, per valore aggiunto generato dal sistema culturale, sempre al
26° posto per incidenza degli occupati del sistema produttivo culturale (5,6% del
totale) e al 33° posto per quota di imprese (7,3% del totale) operanti nel sistema
produttivo culturale.
di Davide Modena,
d.modena@trentinosvil
uppo.it
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Un valore aggiunto, quello prodotto a livello locale dal sistema culturale privato,
pari a 762 milioni di euro l‟anno, in cui a fare la parte del leone sono l‟editoria
(218,4 milioni), l‟architettura (118 milioni), il design (110 milioni), l‟artigianato
(88,6 milioni), la produzione di videogiochi e software (87,6 milioni), il settore
film, video, radio e tv (57,8 milioni), quello della comunicazione e branding (50,7
milioni), le rappresentazioni artistiche, intrattenimento, convegni e fiere (19,8
milioni).
Più di 5.700 piccole e medie imprese trentine sono potenzialmente coinvolte, in
varia misura, al mondo della cultura, che può rappresentare in questo momento
contingente un volano di sviluppo territoriale e di riqualificazione aziendale
molto rilevante.
Creativi al lavoro in 20 aziende
Trentino Sviluppo è anche intervenuto direttamente per mettere la creatività a
servizio delle imprese. Attraverso la realizzazione di una ventina di progetti e la
collaborazione con una decina di enti di ricerca ed esperti di livello
internazionale, l‟agenzia di sviluppo ha supportato un centinaio di aziende
appartenenti a tutti i settori dell‟economia trentina lavorando sullo sviluppo di
prodotto e processo attraverso il design, la creatività e la comunicazione,
favorendo la nascita di nuove iniziative imprenditoriali. Ne sono uscite tante idee
e realizzazioni: nuovi packaging per prodotti agroalimentari, design innovativi
per macchinari hi-tech, l‟uso delle risorse locali, come legno e pietra, nell‟arredo
per interni, percorsi alternativi di web marketing.
Dal liutaio all’animazione per cartoons
Tra i casi aziendali “raccontati” nel Rapporto c‟è l‟azienda di Giorgio Leonardelli,
specializzata nella realizzazione di arredi in legno, che ha costruito il modello in
scala 1:1 dell‟aereo Ansvaldo SVA esposto presso il Museo dell‟Aeronautica Gianni
Caproni e sta lavorando alla riproduzione di un sofisticato carillon uscito dal
genio di Leonardo Da Vinci.
Il liutaio Stefano Robol, dalla cui bottega escono ogni anno non più di 18
preziosissime chitarre destinate a professionisti di tutto il mondo, dalla Germania
alla Corea.
Mauro Ognibeni, con la sua Eurocoperture, partendo dalle opere di lattoneria in
generale si è specializzato nella lavorazione del rame per coperture storiche ed
artistiche di particolare pregio, come quelle di chiese e campanili.
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Valerio Oss con la sua Pixel Cartoons si è
inventato un lavoro che non esisteva in
Trentino: la realizzazione di grafiche
tridimensionali per l‟animazione
cinematografica. Un‟attività lavorativa che
oggi lo porta a dividersi tra Trento e
Londra, a lavorare per Disney e Marvel,
potendo contare su una rete di artisti e collaboratori che va dagli Stati Uniti alla
Cina, passando per Romania, Russia e Gran Bretagna.
Guardando avanti: alcune piste di lavoro
Lo studio si chiude con alcune proposte concrete che potrebbero permettere di
fare un salto di qualità nella catena di trasmissione che lega gli investimenti
culturali, ma anche turistici, alla produttività e redditività di tante piccole e medie
aziende.
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Tra queste una banca dati da mettere a disposizione delle istituzioni culturali per
individuare le competenze adatte a seconda delle esigenze; un osservatorio di
valutazione economica dell‟impatto degli investimenti culturali sul valore
aggiunto delle imprese del territorio. Ma anche una “borsa dell‟artigianato
culturale”, per far incontrare istituzioni ed imprese, e quindi domanda ed offerta,
di prodotti destinati alla promozione all‟interno dei musei (dal souvenir, al gioco,
alla confezione regalo, al prodotto gastronomico dedicato), incontri di
sensibilizzazione per le aziende che vogliano intraprendere collaborazioni con il
mondo della cultura, workshop tecnici con artisti, iniziative di collaborazione tra
aziende e giovani laureati, ad esempio in design o marketing, per lo sviluppo di
progetti specifici.
Ed ancora una sorta di “ufficio stile” al servizio non di una singola impresa ma di
uno specifico territorio, per tutte le questioni legate all‟indirizzamento di design,
tecnologie e mercati delle produzioni locali, in grado di fornire supporto sulle
ricerche in atto, tendenze, evoluzione delle metodologie produttive e dei
materiali, analisi di mercato, supporto alla partnership e alla
commercializzazione.
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Le imprese altoatesine in un unico punto d‟incontro
Start-up TIS: la Looptec New Media offre informazioni, scambi di idee
e e-commerce
Dove si trova la macelleria più vicina? In quali negozi
di vestiti trovo la migliore offerta e come si mangia
nella nuova pizzeria? Con la piattaforma looptown non
solo è possibile ottenere informazioni sulle aziende
altoatesine di ogni settore, ma si possono visualizzare
le opinioni di altri consumatori e lasciare una propria
valutazione. Looptown è stata sviluppata dall‟azienda
Looptec New Media, appena insediata nell‟Incubatore d‟imprese del TIS. La
novità in casa Looptec si chiama “looptown shops”,con il quale l‟azienda si
affaccia sul promettente mercato dell‟e-commerce.
Più di 33.000 imprese altoatesine provenienti da tutti i settori sono reperibili su
looptown - dall‟abbigliamento, agli alimentari, passando per le agenzie di viaggio
e ristoranti, ma anche medici e consulenti finanziari. Qui si possono cercare i
negozi, visionare le offerte e gli orari di apertura, leggere i commenti di altri
consumatori e commentare a propria volta. Attraverso l‟applicazione gratuita
looptown tutto questo è possibile anche in movimento: la app infatti dispone di
un servizio di localizzazione, che riconosce il punto geografico in cui l‟utente si
trova e mostra informazioni sulle aziende nei paraggi.
Dietro a looptown e all‟azienda Looptec New Media lavorano i due giovani
imprenditori Johannes Troger e Hannes Staffler di Lana. «L‟idea mi è venuta
qualche anno fa quando stavo cercando un medico specialista, e poco dopo me ne
fu consigliato uno da amici» racconta Johannes Troger «A quel punto pensai che
bisognava trasformare questo sistema in grande scala: una piattaforma
accessibile a tutti con le informazioni di tutte le aziende altoatesine» conclude il
ventisettenne. L‟azienda è stata fondata nel maggio 2013 e già nell‟ottobre dello
stesso anno looptown era online. Oggi looptown conta circa 100.000 utenti, e
l‟azienda ha ampliato il suo team arrivando a 6 collaboratori – un grande
successo per i due giovani imprenditori. Looptown offre alle aziende altoatesine
di Astrid Brunetti, Heiko
Schoberwalter, Eva Pichler,
TIS innovation park
astrid.brunetti@tis.bz.it
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visibilità gratuita sia sul web che sulla app, dove gli utenti della community si
possono registrare, lasciare commenti e valutazioni. «Oltretutto offriamo alle
imprese la possibilità di diventare soci» spiega Staffler «Con una quota
associativa, possono valorizzare il loro profilo aggiungendo foto, loghi e prodotti,
tenendo sott‟occhio le statistiche giornaliere e i report mensili sul numero di
interazioni che il loro profilo ha generato con i visitatori». Inoltre, l‟azienda punta
attivamente sull‟ottimizzazione per i motori di ricerca, per poter offrire alle
aziende associate una buona visibilità su Google e Co. «Più del 70% dei nostri
visitatori ci ha scoperto grazie a Google, che rappresenta un‟importantissima
vetrina per le aziende» conclude Staffler.
L‟ultimo lancio dei due giovani imprenditori si chiama “looptown shops”.
All‟insegna del motto “shop online and local” gli esercizi commerciali altoatesini
hanno la possibilità di vendere i propri prodotti online, evitando il dispendio di
soldi e di tempo che lo sviluppo e la gestione di un proprio online shop
prevedrebbe. «All‟impresa non resta altro che assicurarsi che il prodotto sia
disponibile e pronto per la spedizione. Al resto pensiamo noi, dal caricamento del
prodotto su looptown, passando per le pratiche per il pagamento fino alla
spedizione» spiega Johannes Troger, e aggiunge «e il vantaggio sta nel fatto che
ogni negozio interessato riesce a mettere i suoi prodotti in vendita online dopo
solo due settimane». Una situazione quindi di doppio vantaggio sia per il
venditore che per il compratore: gli imprenditori locali hanno la possibilità di
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distribuire i propri prodotti in tutta Europa e i consumatori possono acquistare i
loro prodotti altoatesini preferiti attraverso un‟unica piattaforma.
«Con le sue offerte nel settore dell‟e-commerce e mobile commerce la Looptec si
inserisce in una nicchia di mercato, accettando una sfida che ancora poche
imprese altoatesine, tantomeno le start-up, hanno azzardato», spiega Petra Gratl,
Manager dell‟Incubatore d‟imprese del TIS «Considerando che in Paesi come
l‟Irlanda le imprese guadagnano quasi un terzo del loro fatturato annuale solo
attraverso l‟e-commerce, la Looptec con il suo concetto di online shop è
certamente sulla strada giusta».
Per maggiori informazioni su looptown: www.looptown.com.
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Al VEGA è nato Kid Pass
L‟incubatore del Parco Tecnologico di Venezia, il
Vegaincube ha supportato il lancio di una nuova start up
Kid Pass: il servizio che migliora la vita con i bambini.
Il 27 Maggio a Milano ed il 29 Maggio a Venezia Mestre,
due conferenze stampa hanno segnato il lancio di Kid
Pas, una piattaforma innovativa che promuove la qualità del tempo fuori casa
vissuto dagli adulti assieme ai bambini, contribuendo alla diffusione di una
cultura di accoglienza dei bambini nei luoghi “dei grandi”.
Il portale Kid Pass rappresenta un sistema informativo gratuito dotato di un
motore di ricerca web per PC, tablet e smartphone, in grado di soddisfare le
esigenze degli adulti che si muovono con i bambini e desiderano trovare quali
luoghi offrono spazi, servizi ed eventi a loro dedicati nelle principali città italiane.
I bisogni che KID PASS soddisfa sono da un lato la necessità degli adulti che
escono di casa insieme ai bambini (famiglia, genitore da solo, nonni, baby-sitter,
insegnante, ecc.) di individuare quali sono le strutture che offrono spazi
attrezzati, servizi dedicati e proposte di eventi. Dall‟altro lato la necessità delle
strutture di incrementare la propria visibilità, farsi trovare dalla potenziale utenza
del target famiglie o in generale dagli adulti con bambini.
KID PASS attirerà l‟utenza per le funzionalità avanzate del motore di ricerca
fruibile da PC, tablet e smartphone, la capillarità di strutture presenti nelle città
selezionate e le informazioni sugli eventi kid-friendly, oltre alle news e agli
approfondimenti. Il servizio sarà completamente gratuito per gli utenti finali.
L‟attenzione verso l‟accoglienza dei bambini in tutti i luoghi e negli esercizi
pubblici sta iniziando a crescere anche in Italia, grazie all‟impulso proveniente
dagli Stati Uniti e dal Nord Europa.
Si evidenzia negli ultimi anni una forte crescita nella domanda e offerta di
strutture kid-friendly e di eventi e attività dedicate ai bambini insieme a genitori
o altri adulti.
di Gabriella Parmesan,
g.parmesan@vegapark.ve.it
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Giugno 2014
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Parallelamente cresce la domanda di strumenti rapidi di ricerca su web
geolocalizzati e in particolare da dispositivi mobile, sempre più diffusi. Ed ecco
KID PASS con tre caratteristiche distintive:
focus sulle strutture kid-friendly non solo in ambito turistico, ma rivolto a
tutte le tipologie di strutture in cui gli adulti accedono per le necessità di
tutti i giorni e nel tempo libero;
portale web all‟avanguardia dal punto di vista tecnologico e molto curato
nell‟interfaccia grafica, facilmente fruibile da dispositivo mobile e dotato
di un sistema di voto delle strutture da parte degli utenti iscritti;
notizie ed approfondimenti su tutto ciò che si muove nel mondo dei luoghi
e delle attività a misura di bambino saranno diffuse tramite il blog, le
newsletter e i Social Network. Kid Pass si sta registrando anche come
testata giornalistica.
Il progetto si fonda su un B2B che offre una vetrina web gratuita per la maggior
parte delle categorie di strutture e propone pacchetti di servizi opzionali a
pagamento (redazionali, inserzione eventi, banner, funzionalità aggiuntive, ecc.) e
sponsorizzazioni.
Il lancio ha ottenuto un successo strepitoso da parte della stampa. Quotidiani
locali e nazionali, testate, riviste specializzate così come i magazine on line hanno
pubblicato la notizia. Dal Sole 24 ore a Wired, una rassegna stampa degna di una
nuova storia di successo imprenditoriale che da piccola diventerà grande, proprio
come i bambini a cui è dedicata.
www.kidpass.it
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Le nuove frontiere della telemedicina passano per Torino
La telemedicina rappresenta la
nuova frontiera della sanità.
Grazie alle sviluppo delle
tecnologie legate al web, in
futuro potrebbe non essere più
necessario andare di persona dal
medico per farsi visitare ma
basterà collegarsi con lui da casa
in videoconferenza. La
telemedicina può essere
applicata anche ad alcuni esami diagnostici che potrebbero essere eseguiti in
farmacia senza la necessità di recarsi in ambulatorio oppure in ospedale.
Innovazioni di questo tipo avrebbero indubbi vantaggi sia per malati cronici sia
per persone che abitano in zone rurali lontane dai centri urbani.
A puntare sulla telemedicina c'è lo stesso ministero della Salute che ha
recentemente pubblicato le Linee di indirizzo nazionali sulla Telemedicina. “Con
particolare riferimento all'invecchiamento della popolazione e all'aumento della
cronicità delle patologie – fa sapere il ministero - la sanità in rete può essere
sinergica a interventi di telemedicina nelle attività di prevenzione. Ciò può essere
utile soprattutto per categorie identificate a rischio, in quanto, ad esempio, affette
da patologie cardiovascolari. Questi pazienti, pur conducendo una vita normale,
devono sottoporsi ad un costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, al fine
di ridurre il rischio d'insorgenza di complicazioni”. In quest'ottica si inserisce
CardioPad Pro, l'innovativo sistema che rende possibile l'elettrocardiogramma in
farmacia senza liste d'attesa.
Lo strumento, ideato da Biotechware, start up che opera nel settore biomedicale,
è costituito da un dispositivo portatile per la registrazione professionale di
elettrocardiogrammi (ECG), concepito secondo le tecnologie più innovative che,
sfruttando la piattaforma cloud, permette di memorizzare, archiviare ed
elaborare più velocemente i dati. Con CardioPad Pro, l'elettrocardiogramma viene
inviato immediatamente al servizio di refertazione Biotechware che, avvalendosi
di una squadra di cardiologi selezionati e altamente qualificati, in breve tempo
di Alessandro Tibaldeschi,
ale@agenziapressplay.it
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fornisce l‟esito. Il referto è poi comodamente disponibile e consultabile on line
tramite un portale realizzato ad hoc. Al sito possono accedere con diversi profili
sia il paziente che il medico: il paziente accede al fascicolo degli esami svolti
presso le farmacie, il medico accede ai dati di tutti i suoi pazienti. Inoltre,
trattandosi di dati sensibili (elenco dei pazienti, tracciati, referti, etc),
Biotechware ha posto particolare attenzione alla conservazione delle
informazioni. I dati sono infatti gestiti con il massimo della sicurezza in ogni fase,
dalla registrazione iniziale alla refertazione finale, grazie all‟impiego degli stessi
sistemi di crittografia utilizzati nelle transazioni bancarie.
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d Pro, la start up si è aggiudicata il Premio “Innovatori d'Impresa”, concorso
lanciato da Unioncamere per invitare i giovani imprenditori a condividere la
propria esperienza d'azienda e a ricevere un premio finanziario per assumere
nuove risorse in azienda. “Sono molto emozionato nel ricevere il premio - ha
dichiarato Alessandro Sappia, CEO di Biotechware in occasione della premiazione
avvenuta a Roma lo scorso 4 giugno -. Vincerlo è la conferma che stiamo andando
nella direzione giusta. Questo riconoscimento ci darà la possibilità di assumere
una nuova persona e di cominciare a strutturarci come azienda”. Gli obiettivi
della start up sono infatti molto ambiziosi: considerando che le farmacie italiane
sono oltre 18000, Biotechware ritiene di poter raggiungere 1200 dispositivi
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venduti nel triennio 2014-16. I soci dell'impresa, inoltre, stanno valutando la
costituzione di un'azienda fuori Italia, al fine di espandere il servizio anche
all'estero.
“Il merito della vittoria è di tutto il team di Biotechware, delle persone e delle
realtà che supportano chi vuole creare la propria impresa, come l‟incubatore I3P”
ha aggiunto Alberto Sappia. L'innovazione targata Biotechware è infatti frutto di
anni di lavoro ma anche di supporto.
Fin dal suo debutto nel 2011, la start up entrò a far parte dell'Incubatore
d'Imprese Innovative I3P del Politecnico di Torino. “Siamo molto lieti per il
riconoscimento attribuito a Biotechware, che giunge proprio al termine di un
complesso processo di sviluppo, e nel momento in cui i suoi prodotti iniziano a
diffondersi sul mercato" ha aggiunto Marco Cantamessa, presidente di I3P. "In
start up come Biotechware vediamo non solo un significativo potenziale di
crescita anche a livello internazionale, ma anche una importante ricaduta sociale,
permettendo di ottenere diagnosi cardiologiche in modo efficace, rapido e,
soprattutto, economico”.
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Capitani Coraggiosi: imprenditori e manager della cultura
Il convegno annuale di Alea e Ca' Foscari Alumni, tenutosi il 24 maggio scorso a
Ca‟ Foscari, non poteva non avere come sfondo Venezia considerato il tema in
discussione. E forse non perdeva nemmeno esserci momento migliore, dato il
fresco smacco subito, ossia la mancata nomina della città a sentinella mondiale
della cultura per il 2019: una sconfitta amara e ancora bruciante.
Calcisticamente il dibattito si presentava però quale partita dall‟esito già scontato:
come può una città che permette alle navi di crociera di passare per i suoi bacini
pensare di essere annoverata come leader mondiale nella tutela e
valorizzazione della cultura?
Salvaguardia e conoscenza del patrimonio artistico non possono prescindere dalla
promozione del medesimo, ovvero dalla sua sana e lungimirante
fruizione corroborata dall‟amore filantropico dei privati. Ma sia l‟uno che l‟altro
discendono da una precoce ed attenta formazione primaria, indispensabile in un
paese con risorse millenarie.
Come ebbe a dire un grande maestro non è essenziale insegnare ai bambini uno
strumento, ma far loro apprezzare quanta più musica possibile. Allo stesso modo
non è essenziale insegnare a dipingere ma far apprezzare e gustare tutte le
molteplici espressioni artistiche del nostro Paese e non solo. La cultura richiede
cultura altrimenti diventa oblio, incuria e sfruttamento demagogico. Lo
stanziamento di risorse richiede terreno fertile e va opportunamente sostenuto
da enti, assetti organizzativi, organigrammi coordinati tra di loro e sottoposti
a una visione strategica chiara e univoca. Forse non manca la volontà politica, ma
piuttosto la capacità di andare oltre al mero assetto legislativo e tradurre le
disposizioni normative in un coerente progetto manageriale all'altezza dello
status mondiale del nostro patrimonio culturale.
Promozione e formazione, reperimento e gestione delle risorse, organizzazione
e visione strategica: si tratta cioè di economia e management - non di poltrone,
finanziamenti a pioggia, campanili, autoreferenze e sprechi (per non chiamarli in
qualche altro modo).
di Luca Baseggio
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Pure la dicotomia tra turismo di massa e turismo cosiddetto “a valore aggiunto”
deve essere superata.
Chi risparmia sui bisogni essenziali della scala di Maslow con
Couchsurfing o Airbnb è il benvenuto. Perché la stessa sensibilità che dimostra
nel vivere la quotidianità degli italiani è quella che, per esempio, lo porterà a
spendere i suoi soldi nell‟interpretazione di volumi antichi
opportunamente tomografati.
Oggi il profumo d‟Europa si sente soprattutto attraverso i tour che toccano le
capitali. Speriamo che forse un giorno questa stessa sensazione possa anche
passare, per esempio, per Bayreuth, Pienza e Aix-en-Provence.