Al museo di Leonardo da Vinci Classe IV Collegio Gallio.

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Al museo di Leonardo da Vinci

Classe IV

Collegio Gallio

Già al mattino presto a letto pensavamo alla misteriosa gita che ci aspettava.

Il treno è partito dalla stazione Como Nord alle 7:40 per Milano. Arrivati a destinazione iniziammo a cercare il museo Leonardo da Vinci.

Era in via San Vittore. Nel cortile del museo aspettando la nostra guida

abbiamo mangiato una piccola merenda.

I lavori di Leonardo

Leonardo da Vinci faceva il radiografo, pittore, architetto, artista, ingegnere, inventore, scrittore, filosofo, scultore, astronomo, botanico e studiava l’anatomia umana per dipingere meglio e per far meglio le sue sculture.

Dove è nato Leonardo

Leonardo è nato in un paese vicino a Firenze nel 1452, non andava a scuola e gli insegnavano a leggere e a scrivere il nonno, il papà e lo zio.

I viaggi di Leonardo

Leonardo è prima andato a Firenze, poi l’ha chiamato il duca di Milano per fargli fare armi da guerra, poi lo chiamò il re di Francia dove morì a 67 anni paralizzato.

L’ultima cena

All’arrivo della guida ci addentrammo nel museo. La prima cosa che ci fece vedere fu un dipinto fatto da Leonardo nel 1884 quando venne a Milano.

Leonardo dipinse l’ultima cena di Gesù con tutti gli apostoli agitati perché Gesù aveva detto che qualcuno di loro lo avrebbe tradito. L’ha disegnata con una profondità molto grande in confronto al dipinto di un altro artista.

La città ideale Leonardo aveva progettato Milano in

somiglianza con Venezia. Visto che nella realtà Milano non ha l’acqua tutta attorno nel progetto Leonardo ha deciso di scavare fiumi. Quel genio scelse di dare più acqua a questa città perché si usava per l’irrigazione, per bere, ma soprattutto per l’igiene e per il commercio.

Poi ha fatto la chiesa con la porta aperta e una torre di sorveglianza: aveva due scalinate, una dove si scendeva e una dove si saliva, perché così i soldati non si scontravano quando salivano o scendevano.

Leonardo si interessava anche agli studi del corpo umano: radiografie di umani e animali. Prendeva cadaveri, li esaminava, li studiava, scriveva vari codici e grazie a questo riusciva a disegnarli bene.

Corpo umano

I progetti

I progetti di Leonardo sono: i proiettili con la punta di ferro, i mulini a centrale, la lama che serviva per tagliare il legno solo che

quando finiva di tagliare rompeva anche il carrello che la reggeva

il ponte che girava con una leva tirata da quattro uomini, serviva per non far entrare i nemici

un altro ponte facile da distruggere che serviva per far cadere i nemici in acqua mentre erano sopra

il telaio meccanico che faceva la tela da solo attraverso alcune leve.

- La nave con punta: serviva per rompere il legno della nave e per farla affondare. Però dopo avere rotto la nave la punta restava incastrata.

- Così Leonardo da Vinci inventò una nave chiamata nave scorpione con la punta mobile, in questo modo la punta non si incastrava.

- La catapulta era un grande cucchiaio, in cui di solito si mettevano grossi massi di pietra. Poi si metteva un altro masso abbastanza pesante, così avevano due colpi.

Leonardo faceva anche le carte geografiche e si interessava soprattutto ai fiumi.

Proviamo a usare le macchine del passato

Leonardo andava a studiare i pipistrelli, così ha inventato una macchina che se tiri in alto una leva una specie di ala a forma di pipistrello cade senza staccarsi dalla leva e sbatte per terra facendo tantissima aria. L’ ala battente, era di legno e stoffa. Secondo me se Leonardo è riuscito a realizzare questa macchina non è riuscito a farla volare perché era troppo pesante.

Poi c’è l’elica, una macchina in cui Leonardo ha copiato i semi dei tigli. L’elica era formata da un grande pezzo di stoffa a spirale sostenuta da un grande cubo di legno. Se tiravi una corda collegata a un sacco un po’ pesante giravano due grosse eliche.

Ci hanno fatto rompere e ricostruire un ponte molto utile per la guerra.

Abbiamo sollevato dei pesi che però, visto che avevano numeri di fili diversi, sembravano pesare diversamente.

La carrucola era formata da tre corde. Ognuna di queste corde aveva agganciati dei sacchetti. Nella parte superiore erano posizionati dei “nodi”, ogni volta diversi: la prima carrucola ne aveva uno, la seconda ne aveva due e la terza tre. Con l’aumentare dei nodi diminuiva la forza necessaria ad alzare i pesi.

Infine c’era la coclea, un tubo che serve per tirare su l’acqua dal fiume.

Conclusione

Così siamo tornati a prendere il treno.

Non vedevamo l’ ora di raccontare questa avventura ai nostri genitori!