Post on 28-Mar-2016
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L’ÀGORÀ Bollettino, stampato in proprio, della LISTA CIVICA - LEGALITA’ e TRASPARENZA
info. 3208597261 - listacivica.labico@gmail.com
PERCHÉ VOTARE LEGALITÀ E TRASPARENZA DI MAURIZIO SPEZZANO
n. 5 - 19 aprile 2012
In questi giorni di campagna elettorale ci capita spesso di parlare
o andare a trovare amici e conoscenti. Quasi tutti restano meravi-
gliati del fatto che le nostre visite servono a chiarire aspetti del
programma e mai una parola contro o denigratoria verso i nostri
avversari. Non ne vediamo la ragione. La Politica di cui siamo portatori è pulita, non è rancorosa verso nessuno e si basa su
ciò che siamo e su ciò che vogliamo fare per Labico. Aristotele
sosteneva che la politica è l’arte di risolvere i problemi. Da
noi la politica è diventata l’arte di complicarci la vita, perché por-
tata avanti in modo approssimativo e a tutela sempre degli stessi
interessi. In tanti ci chiedono i motivi per cui dovrebbero votarci.
Senza perdermi in inutili giri di parole, mi limito ad elencarne
una dozzina: noi siamo coloro che si sono battuti contro l’urba-nizzazione selvaggia e per una politica edilizia rispettosa dell’-
ambiente e non invasiva; noi siamo coloro che si sono prodigati
per cinque anni a favore della consegna delle opere di urba-nizzazione delle lottizzazioni scadute ma senza servizi e senza
certificati di agibilità; noi siamo coloro che hanno incluso i nuo-vi cittadini nel tessuto urbano labicano promuovendo iniziative
culturali; noi siamo coloro che guardano alla scuola come a una fonte di ricchezza, che serve ai nostri figli e a tutta la co-
munità per crescere; noi siamo quelli che non hanno mai taciu-to davanti alle ingiustizie e le hanno sempre combattute; noi
siamo quelli che vogliono cambiare il modo di gestione della cosa pubblica, in cui i diritti vengano riconosciuti a tutti e non
solo agli amici; noi siamo coloro che si sono battuti per la traspa-
renza negli appalti pubblici e contro le furbate; noi siamo coloro
che credono che la pubblica amministrazione debba essere al servizio dei cittadini e non viceversa; noi siamo coloro che vo-
gliono il rispetto anche per gli amici animali creando spazi
idonei per loro; noi siamo coloro che vogliono tutelare il verde pubblico e attrezzare nuove aree a disposizione dei cittadini e
dei bambini; noi siamo coloro che vogliono rinegoziare la con-venzione con Colle Spina per sgravare i residenti di costi che
diventano sempre più insostenibili; noi siamo quelli che combat-
tono per l’affermazione del diritto e della legalità e contro
chi nasconde e non è trasparente nella gestione amministrativa;
noi siamo coloro che si sono battuti per la salvaguardia della dignità delle persone, dei lavoratori, dei meno abbienti, e
per la crescita complessiva di Labico; noi siamo coloro che hanno
avuto il coraggio di essere coerenti fino in fondo e di costruire
una lista vera, di giovani e di donne, di nuovi e vecchi labicani, in
cui non ci sono capi ma tutti lavorano per un unico obiettivo; noi
siamo quelli, infine, che non hanno inte-ressi, perché rappresentano il nuovo dopo
decenni in cui sono stati sulla scena sem-
pre gli stessi, le stesse facce e le stesse fa-
miglie. Forse sono più di dodici ragioni per votare la Lista Civica – LEGALITA’ e TRASPARENZA, sono sempre poche, ma
insieme le moltiplicheremo e le sommeremo ai desideri di o-
gnuno di noi.
Piccola nota a margine. E’ circolata una lettera firmata da
sedicenti “Noi cittadini”, in cui tra le tante amenità, ce n’è una
che merita almeno una risposta. Si sostiene che Labico “era
fermo e sottosviluppato” e che le campagne circostanti, erano
colme di “catapecchie”, vantandosi di aver sostituito tutto
questo con “quartieri con villette gradevoli e accoglienti”,
chiudendo con l’orgoglio di aver integrato i nuovi cittadini. A
parte la pochezza di argomentazioni e lo squallore di ciò che nella missiva è riportato, offendere in questo modo la
storia e la laboriosità di Labico e dei labicani mi sembra un
colpo da vili. Vantarsi poi di aver distrutto il patrimonio naturale per fare posto a quartieri senza servizi, a case edificate con materiale povero e privi di agibilità, aver mantenuto ai margini quasi 4000 nuovi residenti, aver pensato ad arricchirsi senza pensare ai servizi, è veramen-te disgustoso e oltraggioso. Chi ha ideato tale missiva senza
aver avuto il coraggio di firmarla, non merita né consenso e né
stima. Offendere il proprio paese per il solo gusto di oltraggia-
re la memoria storica è di persona pavida. Labico non merita di essere governata da chi senza vergogna si nasconde dietro frasi anonime e irriguardose verso il sudore dei vec-
chi e nuovi labicani. Il 6 e 7 maggio, Labico può cambiare pagina sul serio, premiando chi, come noi, si batte per l’altra Labico, che rispetta la storia e la memoria, che in-clude e che non denigra.
LA SALUTE VIEN MANGIANDO (E NON SOLO)
Incentivare le produzioni locali e biologiche e promuovere un mercato
settimanale di prodotti a chilometro zero. La filiera corta e i prodotti
biologici dovranno essere una scelta obbligata anche per la mensa
scolastica: per garantire cibo di qualità ai nostri bambini e per dare
opportunità a produttori e commercianti locali. Vogliamo creare un
centro socio sanitario (Casa della Salute), per una medicina più vicina
ai bisogni del cittadino. Promuoveremo la nascita di programmi di
educazione sanitaria, con particolare attenzione ai giovani.
E’ purtroppo sotto gli occhi
di tutti il degrado urbanisti-
co,sociale e morale in cui
versa il nostro comune a
causa di un’amministrazione uscente che in quindici anni
non ha saputo creare le condizioni necessarie per un rea-
le sviluppo e benessere del nostro paese e dei suoi abi-
tanti, concentrandosi unicamente sul perseguimento di
interessi economici e personali di singoli anziché della
collettività. La Lista Civica guidata da Maurizio Spezzano,
fuori dai soliti giochi politici ed accordi trasversali, inten-
de operare per il bene di tutti, portando una ventata di
novità e pulizia, assumendosi l'impegno di concretizzare
un progetto che parta dai bisogni della gente, convinti
che la Legalità, la Trasparenza e la Partecipazione popola-
re siano i requisiti fondamentali ed essenziali per riporta-
re a Labico, ai suoi quartieri e a Colle Spina un giusto,
doveroso e sereno benessere sociale, economico e cultu-
rale. Un paese non sicuro è un paese che non ha prospet-
tive di crescita e più specificatamente un cittadino che
vive nell’insicurezza è un cittadino che non ha voglia né
possibilità di contribuire alla crescita del proprio paese.
Se avrò il consenso che mi permetterà di entrare nel con-
siglio comunale, il mio primo obiettivo sarà quello di far
stazionare in Labico un idoneo mezzo del 118 al fine di
intervenire con tempestività nei confronti di tutte quelle
persone anziane lasciate sole e prive di idonea assistenza.
Altro mio primario obiettivo e quello di migliorare le con-
dizioni della comunità Romena presente sul territorio
labicano, creando un comitato permanente che ascolti le
esigenze della stessa, che è parte integrante del nostro
Comune ,tenendo ben presente tutte le esigenze della
collettività labicana. Sono certa che con la guida del no-
stro candidato sindaco e il contributo di tutti i candidati
della Lista Civica Legalità e Trasparenza, ogni aspettati-
va dei labicani troverà il suo giusto spazio.
E din pacate sub ochii tuturor degradarea urbana,sociala
si morala care predomina in orasul nostru,din cauza admi-
nistrarii defectuasa care,in atatea ani, nu au fost capabili
de a crea conditiile necesare pentru dezvoltarea si pro-
speritatea orasului si locuitorilor sai concentrandu-se e-
xclusiv pe urmarirea unor interese economice personale
si nu ale comunitati.LISTA CIVICA a d-lui MAURIZIO SPEZ-
ZANO este in afara oricarui joc politic,intenzioneaza sa
opereze pentru binele tuturor,aducand un suflu de aer
proaspat si de curatenie,isi asuma angajamentul de a rea-
liza un proiect care porneste de la nevoile oameni-
lor,convins ca LEGALITATEA,TRANSPARENTA si Cerintele
de participare publica sunt fundamentale si esentiale pen-
tru a aduce in Labico,printre altele o bunastare corec-
ta,adevarata, sociala, economica si culturala.Un oras nesi-
gur este un oras care nu are perspective ,si mai precis un
Cetatean care locuieste in nesiguranta este un Cetatean
care nu are nici dorinta si nici capacitatea de a contribui
la dezvoltatea orasului sau.In cazul in care voi intra in
Consiliul Comunal primul scop al meu este de a putea
aduce in Labico un centru 118 in scopul actionarii rapide
pentru toate persoanele mai ales cele in varsta,care in
momentul de fata sunt lasate singure si fara nici o asisten-
ta.Alt scop al meu principal este de a imbunatati conditii-
le comunitatii romanesti din Labico, de a crea un comitet
permanent pentru nevoile noastre,comunitate care este o
parte integranta a comunitatii labicane.Sunt sigura ca a-
vand ajutorul si indrumarea candidatului nostru penru
functia de primar d-ul MAURIZIO SPEZZANO asteptarile
noaste si al labicanilor vor avea valoarea care se cuvine.
IL MIO IMPEGNO PER LABICO - ANGAJAMENTUL MEU PENTRU LABICO DI LUANA SARCU
L’ÀGORÀ pagina 2
Non perdete il TG LOV… una voce di
opposizione! http://vimeo.com/Labico
Un suggerimento per gli elet-
tori che hanno a che fare
con un candidato molto pro-
digo di promesse. Pensiamo
alla promessa più diffusa in assoluto: il posto di lavoro.
Se il vostro interlocutore cerca di imbonirvi con meravi-
gliose prospettive occupazionali proprio per voi, prova-
te a chiedergli dove sta scritto sul programma, quanti
posti, in quale ambito e per quale figura lavorativa. Per-
ché, se non è troppo chiaro sul programma, c’è il ri-
schio che stia facendo una promessa “ad hoc” per voi,
manifestando così una gestione politica poco trasparen-
te. In questo caso delle due l’una: o promette i pochi
posti che è sicuro di garantire e in tal caso sta già po-
nendo in essere una disparità di trattamento tra quelli
che saranno i “suoi” cittadini, oppure (ed è infinitamen-
te più probabile) sta promettendo gli stessi posti a mol-
te più persone. Una cosa così viene definita “un certo
modo di fare politica”. Altri – per semplificare – la chia-
mano con il suo nome: “truffa”.
ELEZIONI: ISTRUZIONI PER L’USO DI TULLIO BERLENGHI
pagina 3 L’ÀGORÀ
“Un cittadino ateniese non trascura i
pubblici affari quando attende alle
proprie faccende private, ma soprat-
tutto non si occupa dei pubblici affa-
ri per risolvere le sue questioni priva-
te. Qui ad Atene noi facciamo così”.
Che cosa voleva dire per un Ateniese della metà del V
secolo a. C. essere un cittadino? Che cosa rappresentava
per lui la città, la polis, la costituzione e le leggi? L’esi-
stenza di un cittadino greco era fortemente comunitaria
e plasmata dalla polis. Ciò significa che ognuno era parte
integrante di questo organismo verso il quale si sentiva
l’obbligo morale di offrire una completa partecipazione e
al tempo stesso si aveva la certezza di ricevere da tale
organismo sostegno, aiuto e la possibilità di condurre
un’esistenza culturalmente e socialmente dignitosa.
Oggi anch’io vorrei cominciare un mio discorso iniziando
con: “Qui a Labico noi facciamo così”. Ma che cosa po-
trei dire di seguito? Un Labicano non può di certo dire
che il suo comune, la sua polis, abbia sostenuto ed inco-
raggiato il miglioramento della sua esistenza, né tanto-
meno affermare di aver avuto la possibilità di risolvere
un problema grazie all’aiuto della sua amministrazione
comunale. E’ questa dunque la nostra situazione, riassun-
ta in due righe: la mancanza assoluta di ogni elemento
che dovrebbe caratterizzare un comune.
Il mio Labico è una società statica e conservatrice, non è
certo l’ambiente ideale atto a produrre il benessere tota-
le di un cittadino. Ma risaliamo alle cause. Qual è il moti-
vo di questo nostro degrado? La risposta è una sola, faci-
le, di chiaro intendimento: l’INTERESSE. Questo è il no-
stro problema fondamentale. L’attaccamento alle cariche
quasi spasmodico di coloro che hanno agito per anni in
modo spregiudicato scavalcando le norme della civiltà,
cercando di ottenere qualcosa sempre e solo per loro
stessi. Il risultato è stato un paese annullato dove non
esiste una biblioteca nella quale studiare o fare una ri-
cerca, dove non sono presenti spazi di verde nei quali
poter fare una passeggiata con i nostri bambini, dove
durante le sere d’estate la nostra piazza sembra sia stata
sottoposta a coprifuoco. La lista potrebbe continuare
ancora per molto. La interrompo perché so che non c’è
bisogno dell’elencazione di tutto quello che non va, che
non c’è o che non funziona. E’ chiaro a tutti. Quello che
va adesso sottolineato è la presenza attiva di questo no-
QUI A LABICO NOI FACCCIAMO (ANZI VORREMMO CHE FOSSE FATTO) COSÌ
DI CHIARA SARACINI
REALIZZEREMO LO SPORTELLO DONNA DI ARGIA SIMONE
Dando attuazione all’ordine del
giorno approvato all’unanimità dal
Consiglio Comunale uscente nella
seduta del 25 novembre 2010, in
occasione della Giornata Mondiale contro la violenza
sulle donne, il Comune, riconoscendo che ogni tipo di
violenza di genere fisica, psicologica, sessuale od econo-
mica tanto nella vita pubblica che privata, rappresenta
una grave violazione dei diritti umani fondamentali
(come sancito dall’ONU) per la vita, la sicurezza, la li-
bertà, la dignità l’integrità fisica e psichica, promuove
attività di sensibilizzazione e prevenzione istituendo lo
Sportello Donna per garantire accoglienza, protezione,
solidarietà, sostegno e soccorso alle donne vittime di
maltrattamenti,di persecuzioni, di stupro, di molestie
sessuali a prescindere dal loro stato civile o dalla loro
cittadinanza, cultura,religione, ecc.
Il Comune si attiva, altresì, per la messa in rete di tutti i
soggetti, istituzionali e non (servizi sociali, ASL, scuole,
forze dell’ordine, associazioni, centri antiviolenza) pre-
senti nel territorio con i quali sottoscrivere convenzioni,
protocolli d’intesa e protocolli operativi al fine di unifi-
care le metodiche di intervento ed offrire idonei servizi
immediati; per sostenere progetti finalizzati a promuo-
vere nelle scuole, nelle famiglie, nella comunità tutta la
cultura ed il rispetto dell’identità sessuale, religiosa e
culturale, alla non violenza. Promuove e sostiene, altre-
sì, progetti antiviolenza proposti da altri enti singoli o
associati, da associazioni iscritte all’albo del volontariato
o di promozione sociale, organizzazioni no-profit di uti-
lità sociale.
stro gruppo di cittadini caratterizzati dalla trasparenza
che vuole scuotere dalle fondamenta quell’essere gri-
gio che diventato ormai il nostro paese. Cittadini tra i
cittadini, che si incontrano per strada in bicicletta, che
si possono trovare in piazza il pomeriggio, che portano
i bambini a scuola e che tifano la squadra al campo
comunale la domenica mattina. Persone normali, sorri-
denti e vive ma, allo stesso tempo, capaci, competenti,
attenti alle problematiche di tutti. Questi siamo noi.
Senza promesse e senza raccomandazioni vogliamo
che Labico sia un paese da vivere al cento per cento.
DICI DICI, BURRO E ALICI! DI STEFANO SIMONELLI
L’ÀGORÀ pagina 4
ci piace “fare comunità”. Adoperarsi per il proprio paese è
senz’altro una forma di politica (sono tentato di aggiungere
“una delle più pulite”), ma definirla in tal modo OGGI, visto
l’accezione negativa, è un po’ inquinare quel desiderio sem-
plice semplice di rendersi utile per gli altri. La tecnologia, lo
“sviluppo”, questo modello di vita ci hanno impigrito. Tutto
ci sembra dovuto e demandato ad entità altre. Noi, come
persone, siamo convinti di non avere più doveri verso la co-
munità, verso “gli altri”. Ma non è così. L’uomo è un animale
sociale, non può vivere senza gli altri. Figuriamoci nel 15 do-
po google! Ci si sente meglio e più forti quando si condivide.
La Rete (internet) per questo è straordinaria, ma non può
sostituire la rete sociale reale, la comunità. A me è andata
bene. Ho conosciuto molte persone che abitualmente pre-
stano la loro opera concreta e gratuita alla gente del nostro
paese. Sempre, per tutti, anche quando non ci sono le elezioni!!! Questa gente ti contagia immediatamente, fa
scattare in te il desiderio di partecipare, di renderti utile a
tua volta e condividere il piacere di fare qualcosa di buono
insieme. E allora eccola la dritta: spendete qualche minuto
per informarvi sulle persone che compongono le liste e
quelli che le supportano. Alcuni fanno “i politici” da sempre
(ecco perché Labico è quella che è), altri ricicciano a scaden-
za quinquennale (ma hanno sempre riscosso pochissimo suc-
cesso), altri dicono dicono ma… (solo chiacchiere e distinti-
vo! direbbe un famoso personaggio), alcuni invece (ed è il
nostro caso) sono permanentemente presenti sul territorio
e fanno alcune cose. La nostra lista è costituita da persone
che si impegnano per questo paese e la gente che ci vive.
Sempre, elezioni o no. I credo che contino i fatti, le chiac-
chiere “se le porta lu vento”. Alcuni di noi sono talmente
bravi e votati al sacrificio che sono disposti perfino ad ammi-
nistrare questo posto. Bravi! Eroi!
Di Maurizio Spezzano e Tullio Berlenghi c’è poco da dire,
hanno bombardato l’amministrazione uscente (e i Labicani…)
per 5 anni!, Alberto Adriani è un ricercatore che dedica il
suo prezioso tempo libero all’Associazione Bambini senza
Frontiere, Giulia Lorenzon, che studia scienze politiche, è
Segretario del PRC di Labico, Alberto Garbo Giovannoli, im-
prenditore, sostiene ed è direttore sportivo della Dinamo
Labico, Chiara Saracini, pur laureata in lettere classiche e
specializzanda in chissà quale dialetto aramaico antico, è un
riferimento sempre presente per chi è in difficoltà assieme al
padre e la madre, Luciana Del Monte riesce a presiedere con
successo il consiglio di istituto scolastico nonostante lavori in
ufficio ed in casa, Luana Sarcu, infermiera specializzata,
sfrutta tutta la sua competenza mettendosi a disposizione
della comunità anche fuori del lavoro vero e proprio. Pecca-
to che i posti in lista fossero solo sette, rimangono fuori de-
cine di altre persone che supportano la nostra lista pur aven-
do titoli concreti per ambire a candidature varie. Ma non è
importante. Tutti continueremo a lavorare per la comunità
che vinca Spezzano o Galli, è una minaccia!
Quando è il momento di votare e bisogna
scegliere un candidato sono dolori. Su quali
basi faremo la nostra scelta? Veniamo inve-
stiti da fiumi di parole, buone intenzioni ed
esempi virtuosi se va bene, molto più spes-
so si arriva a promesse e perfino ad
“acquisti”. A vederli (i politici) e a sentirli parlare, sembrano
tutte brave persone. Qualcuno è perfino straordinariamente
simpatico… Ma i fatti ci costringono constatare che l’onestà
in quell’ambientino è merce davvero rara. Stavolta però, nel
nostro piccolo ambito locale, se permettete vi do una dritta.
Vi chiederete immediatamente: “Quali titoli avrà sto’ Simo-
nelli da poter dare suggerimenti a chicchessia?” Ed io con
pari solerzia vi rispondo. La mia professione (meccanico del
suono) mi costringe a frequentare “di striscio” l’italica classe
dirigente tutta. Mi tocca dare il microfono a politici, ammini-
stratori e dirigenti di ogni livello ed appartenenza. Pensate,
loro per mestiere parlano (e quanto parlano!) ed io, per me-
stiere, sono costretto ad ascoltarli quasi tutti i giorni! (Siete
autorizzati a provare una qualche forma di compassione). Ma
perfino in una dolorosa prospettiva come questa v’è un che
di utile: si acquisisce, in maniera del tutto naturale e forzata-
mente bipartisan, una maggiore capacità discernitiva. Dai e
dai, si comincia a conoscere meglio questi personaggi, a spo-
gliarli dell’aspetto esteriore che ci giunge attraverso i media,
e a capire che ciò che dicono ha un qualche valore solo
quando è suffragato da fatti concreti. Quasi mai. La discrimi-
nante quindi è l’informazione, dobbiamo sapere cosa ha fatto
il nostro candidato, non cosa dice. Noi siamo convinti che la
comunità sia il vero bene rifugio dell’umanità, la cosa più
preziosa per una società, perciò, piuttosto di “fare politica”,
Il 6 e 7 maggio, scegli Maurizio SPEZZANO
Tullio Berlenghi Funzionario legislativo - Camera dei Deputati
Luciana Del Monte Impiegata, Presidente del Consiglio d’Istituto
Alberto Adriani Astrofisico, Presidente ASS. Bambini senza Frontiere
Giulia Lorenzon Studentessa di Scienze Politiche
Alberto Garbo Giovannoli Imprenditore, Direttore Sportivo ASD Dinamo Labico
Chiara Saracini Studentessa, laureata in Lettere Classiche
Ionela Sarcu detta Luana Infermiera specializzata in oncologia