“ACQUE E INDUSTRIE DELLA VALTROMPIA: UN RAPPORTO … · • Promuovere l’educazione alla...

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“ACQUE E INDUSTRIE DELLA VALTROMPIA: UN RAPPORTO

MIGLIORABILE”

LE STRATEGIE DELLA FONDAZIONE

• Promuovere il miglioramento dei processi educativi per la crescita della persona nella comunità

• Promuovere l’educazione alla sostenibilità ambientale

OBIETTIVI DEL PROGETTO SCUOLA 21:

Miglioramento dell’offerta formativa della scuola superiore, attraverso lo sviluppo di una metodologia didattica interdisciplinare che insegni a cogliere

il contributo delle diverse discipline nell’analisi e nella soluzione dei problemi con applicazione alle tematiche ambientali

Miglioramento delle competenze dei docenti attraverso l’apprendimento e l’implementazione della metodologia didattica ideata

Coinvolgimento degli studenti in percorsi didattici interdisciplinari focalizzati su tematiche ambientali

recepimento nei POF delle scuole dei percorsi didattici interdisciplinari

FASE 1: “Esplorazione dell'argomento”

ovvero di verifica delle conoscenze degli studenti rispetto al tema ambientale prescelto . Indagine sulla situazione di partenza, non solo cognitiva, ma anche emozionale e valoriale.

FASE 2: “Problematizzazione”

La tematica ambientale passa da “argomento di conoscenza” a “problema in cui sono coinvolto”. Il tema ambientale è declinato rispetto al contesto locale.

FASE 3: “Raccolta dei dati essenziali”

Gli studenti cercano e selezionano le informazioni necessarie per realizzare un intervento concreto sul territorio (Fase 4) in merito alla tematica ambientale prescelta. Questa fase vede impegnati attivamente gli studenti nella raccolta dei dati finalizzata alla lettura del contesto (locale/globale; particolare/generale) entro cui ci si muove.

FASE 4: “Intervento finale”

Fase operativa dove gli studenti mettono in pratica le strategie studiate per concretizzare il progetto.

FASE 1

FASE 1

Alcune delle attività svolte

• VISITA ALLA FONTE DI LUMEZZANE

•VISITA AL TORRENTE VANDENO E

ANALISI BIOLOGICHE (IBE, IFF)

• VISITA AL POZZO DI SAREZZO

• VISITE AL MELLA E ANALISI

BIOLOGICHE (IBE, IFF)

• VISITA ALLA FONTE DI MOMPIANO

• VISITA AL DEPURATORE DI VERZIANO

• VISITA MELLA E VANDENO PER

ANALISI CHIMICA E GEOLOGICA

• CONFERENZE SU DISSESTO

IDROGEOLOGICO e BIODIVERSITA’

• MOSTRA UNESCO PER LA GIORNATA

DELL’ ACQUA

•VISITA A DUE AZIENDE VIRTUOSE

• ASPETTI NORMATIVI E GIURIDICI

• L’ACQUA NELLA BIBBIA

• L’ACQUA ,ORO BLU DEL CREATO

• APPROFONDIMENTI IN LETTERATURA

• L’ACQUA E L’INDUSTRIA DEL FERRO

NELLA STORIA

• PULIZIA DI UN TRATTO DEL MELLA

CON LA PROTEZIONE CIVILE

• CONFERENZA FINALE

Cosa rappresenta il fiume per noi?

Fiume Re Canalizzazione del Mella

• GOBBIA • Il Mella a Collio

• Il Mella a Inzino

• Valle d’Inzino

Preparazione all’uscita

Per ogni uscita ci si è avvalsi della collaborazione degli esperti della cooperativa CAUTO

Uscita naturalistica al torrente Vandeno

Uscita al fiume Mella

ATTIVITA’ LABORATORIALE

EstesoI

Indice di Funzionalità Fluviale IFF (2002)

L’Indice di Funzionalità Fluviale è un indice di nuova concezione per la valutazione dello stato complessivo dell’ambiente fluviale e della sua funzionalità; • A differenza degli altri indici ambientali non restringe l’indagine a limitati aspetti dell’ambiente fluviale ma analizza in modo generale l’intero ecosistema del fiume; • Descrive diversi parametri dell’ecosistema fluviale e rileva la funzione ad essi associata, nonché l’eventuale grado di allontanamento dalla condizione di massima funzionalità.

SECA : analisi chimico/fisiche + IBE

COMPARAZIONE TRA MELLA

E VANDENO

La realizzazione del percorso, per essere efficace e rispondere al criterio dell’interdisciplinarità, necessita del coinvolgimento e

dell’apporto delle differenti aree disciplinari.

Le discipline curriculari hanno molto da offrire, ma difficilmente una tematica ambientale può essere affrontata solamente attraverso

un’unica disciplina.

La scelta della tematica da sviluppare non implica che gli argomenti selezionati debbano esulare da ciascuna programmazione, ma anzi si

potrebbe partire da queste per rafforzare il concetto oggetto di studio.

Fonte di Mompiano

• Il Mella in piena a Tavernole • Alluvione a Sarezzo 1851

Legislazione in materia di tutela delle acque

Europa Italia Lombardia

Carta europea dell’acqua 1968 Direttiva 91/271/CEE Direttiva 91/676/CEE Direttiva 98/83/CE Definizione della qualità delle acque potabili allo scopo di garantirne la pulizia e la salubrità

Direttiva 2000/60/CE

Costituzione italiana Art. 9 Legge 319/76 L.Merli Disciplinava gli scarichi civili, agricoli e industriali e tutelava di conseguenza le risorse idriche dall’inquinamento Legge 36/94 L. Galli Sottopone le risorse idriche alla tutela dello Stato, la pianificazione economica alle autorità di bacino, alle regioni il compito di predisporre misure per la riduzione dei consumi e l’eliminazione degli sprechi. Decreto legislativo: 152/2006 Disciplina, in attuazione della legge 15 dicembre 2004, n. 308, le materie seguenti: a)Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione dell’impatto ambientale (VIA), e per l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC) b)Difesa del suolo e la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque dall’inquinamento e la gestione delle risorse idriche; c)La tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente.

L.R. 21/98 L.R. 16/99 L.R. 1/2000 Piano di Tutela Uso Acque Lombardia (D.lgs.152/99)

MOSTRA UNESCO: GIORNATA DELL’ ACQUA

Pozzo Dante a Sarezzo

Depuratore a Verziano

E’ stata presa una decisione definitiva per il depuratore? Se è vero che Lumezzane non è dotata di un impianto fognario, come si potrà risolvere il problema? Le istituzioni riescono ad avere il controllo dei possibili rischi ambientali? I comuni sono in grado di collaborare tra loro per migliorare la qualità del fiume?

ALCUNE DOMANDE:

CI SIAMO STUPITI DEL FATTO CHE LA VALTROMPIA NON ABBIA ANCORA UN ADEGUATO SISTEMA DI DEPURAZIONE.

ABBIAMO VISTO I TOMBINI DEL COLLETTORE MA NON ABBIAMO CAPITO SE…

il collettore della Valtrompia è usato oppure è vuoto? I paesi lontani dal fiume Mella, come Lumezzane sono

collegati al collettore?

Il Mella è uno dei fiumi della Lombardia maggiormente a rischio. Il 23 marzo 2012 sono morti migliaia di pesci nel Mella uccisi dal cianuro scaricato da un’azienda di Villa Carcina. La risoluzione del problema inquinamento non può più essere rinviata. Cosa fanno le istituzioni per diminuire gli scarichi abusivi? Creano un tavolo di confronto con le aziende coinvolte per discutere queste problematiche?

DEPURAZIONE DELLE ACQUE NELLA VALLE

INCONTRI contratto di fiume Mella

• Biodiversità • Agenda 21 locale

FASE 4

“Acque e industrie nel territorio della bassa Valle Trompia: un rapporto migliorabile.” Fase 4 : “ I costi della qualità ambientale” Breve descrizione dell’intervento: oIndividuazione delle fonti normative e analisi dei costi sostenuti da un’azienda per ottemperare gli obblighi previsti dalla normativa in materia ambientale. oValutazione dei benefici apportati al territorio dal comportamento sostenibile delle industrie virtuose. oOperatività degli alunni delle classi coinvolte nel progetto per la sensibilizzazione degli studenti, dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche e dei rappresentanti degli imprenditori. Oltre ad Italiano e Diritto le materie coinvolte sono Informatica, Economia Aziendale e Matematica Anno Scolastico 2012/2013. Classi: III AFM e III RIM Altri attori coinvolti: Comunità Montana, Comune di Sarezzo, Provincia di Brescia, Azienda Servizi Valle Trompia, Cooperativa CAUTO , Enti Certificatori della qualità ambientale ed aziende private.

Numero di sedi di attività produttive nei comuni di: Collio, Bovegno, , Tavernole, Marcheno, Irma, Marmentino, Lodrino, Pezzaze, Gardone VT, Polaveno, Sarezzo, Lumezzane, Villa Carcina.

* nel settore attività manifatturiere è stato inserito il settore dei trasporti ** nel settore altro sono inseriti, tra gli altri, il settore pubblico, quello dei trasporti e delle energie

VISITA AD UN’AZIENDA VIRTUOSA

LE AZIENDE VIRTUOSE

UN’AZIENDA VIRTUOSA È QUELL’AZIENDA CHE NELLO SVOLGIMENTO DELLA

PROPRIA ATTIVITÀ PRODUTTIVA NON MIRA UNICAMENTE AL PROFITTO MA

ANCHE ALLA TUTELA E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE.

Un’azienda si considera virtuosa se rispetta le disposizioni di legge, in particolar modo quanto stabilito dal D.lgs 152/06:

• richiede all’autorità competente l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali;

• riutilizza le acque reflue depurate;

• smaltisce come rifiuti speciali le acque reflue utilizzate per il processo produttivo non depurabili.

LA PRIMA AZIENDA DA NOI VISITATA PUO’ ESSERE CONSIDERATA VIRTUOSA POICHE’ CONSIDERA LA TUTELA AMBIENTALE UN OBIETTIVO STRATEGICO. ESSA SI IMPEGNA A: • RISPETTARE TUTTE LE LEGGI E NORMATIVE AMBIENTALI LOCALI, REGIONALI E NAZIONALI; • EFFETTUARE L'ANALISI COMPLESSIVA DI TUTTI I FLUSSI DI MATERIE ED ENERGIA CHE POSSONO ESSERE RILEVANTI PER L'AMBIENTE COME BASE DI UN MIGLIORAMENTO CONTINUO; • SENSIBILIZZARE I COLLABORATORI, I FORNITORI E I CLIENTI VERSO LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI PER STIMOLARE UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE

SMALTIMENTO DELLE ACQUE

DURANTE LA NOSTRA VISITA È STATO ILLUSTRATO IL COMPLESSO SISTEMA DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE

METEORICHE DELL’IMPIANTO DI LAVORAZIONE DELL’AZIENDA.

ESSO FILTRA SOLO QUESTO TIPO DI SCARICO PERCHÉ L’AZIENDA NON HA NESSUN TIPO DI ACQUA DI PROCESSO.

LE ACQUE, ATTRAVERSO UNA COMPLESSA INCANALAZIONE, GIUNGONO AD UNA VASCA

CONVOGLIATRICE CHE RACCOGLIE E FILTRA SOLO I PRIMI 5MM DI PIOGGIA, CIOÈ LA QUANTITÀ MINIMA PER LEGGE,

CHE VANNO A RIVERSARSI PULITI NELLO SCARICO DIRETTO NEL FIUME

LA SECONDA AZIENDA DA NOI VISITATA UTILIZZA

L’ACQUA NEL PROCESSO PRODUTTIVO PER

IL TRATTAMENTO E RIVESTIMENTO DEI METALLI

DEVE QUINDI:

•DEPURARE LE ACQUE ATTRAVERSO UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO E DEPURAZIONE PER POTERLE RIUTILIZZARE PER PIU’ PROCESSI

•SMALTIRE COME RIFIUTI SPECIALI I FANGHI RESIDUI

•SMALTIRE LE ACQUE DI PRIMA PIOGGIA E DI DILAVAMENTO COME PRESCRITTO DALLA LEGGE E DOPO AVER OTTENUTO L’AUTORIZZAZIONE DALL’UFFICIO D’AMBITO DI BRESCIA

Quadro sanzionatorio previsto nel Titolo V della parte terza del D. Lgs. 152/06

• Sanzioni amministrative: riportiamo in seguito le sanzioni previste per le fattispecie relative alle situazioni aziendali da noi esaminate

• Sanzioni penali: riportiamo in seguito le sanzioni previste per le fattispecie relative alle situazioni aziendali esaminate da noi

ILLECITI AMMINISTRATIVI Art. 133

Art. 133, comma VIOLAZIONE SANZIONE AMMINISTRATIVA

Comma 1 Scarico con superamento dei valori limite di acque reflue in reti fognarie

Da Euro 3.000 a 30.000

Comma 6 Inosservanza del divieto di smaltimento dei fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue nelle acque superficiali

Da euro 6.000 a 60.000

SISTEMA SANZIONATORIO PENALE

Art. 137, comma VIOLAZIONE SANZIONE Comma 1 Apertura o effettuazione di nuovi

scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione ovvero con autorizzazione sospesa o revocata

Arresto da 2 mesi a 2 anni o ammenda da Euro 1.500 a 10.000

Comma 2 scarichi di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose

Arresto da 3 mesi a 3 anni

Comma 5 scarichi di acque reflue industriali con superamento dei valori previsti

Arresto fino a 2 anni e ammenda da 3.000 a 30.000

Comma 9 Inottemperanza degli obblighi relativi al trattamento delle acque di prima pioggia e di lavaggio in ipotesi di rischio di dilavamento di superfici scoperte di sostanze pericolose

Arresto da 2 mesi a 2 anni o ammenda da Euro 1.500 a 10.000

IL FUTURO? • ABBIAMO CAPITO CHE LA QUALITA’ IN CAMPO AMBIENTALE

COMPORTA DEI COSTI PER LE AZIENDE MA BENEFICI ENORMI PER LA COLLETTIVITA’.

• IL MIGLIORAMENTO DEL RAPPORTO TRA ACQUE E INDUSTRIE PUO’ DIPENDERE SOLO DA UN’AZIONE SINERGICA TRA LE AZIENDE STESSE, I CONSUMATORI CHE POSSONO PREMIARE CON LE LORO SCELTE LE AZIENDE VIRTUOSE E LE ISTITUZIONI INCARICATE DEL CONTROLLO CHE DOVREBBERO SOSTENERE E INDIRIZZARE LE AZIENDE VERSO PRODUZIONI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE.

DALLA TERRA NASCE L’ACQUA, DALL’ACQUA NASCE L’ANIMA …. ERACLITO