La Voce della Valtrompia 2009 02

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Concesio. Il Santo Padre sarà in Valle il prossimo 8 novembre A cinquant'anni dalla visita dell'allora card. Giovanni Battista Montini Joseph Ratzinger rende omaggio al suo predecessore. Il Pontefice bresciano nelle parole di mons. Dino Osio, parroco della Pieve Il servizio a pag. 3 Amministrative 2009 Tredici Comuni al voto Focus su Bovezzo e Gardone: i programmi elettorali delle liste in corsa Editoriale La visita del Papa di Adriano Bianchi Testimonianza I ricordi di Laura Montini, cugina novantenne di Paolo VI pag. 3 Sport Nuoto: Matteo Pelizzari vince ancora ed è primatista italiano nella categoria juniores pag. 21 Papa Benedetto XVI nel paese di Paolo VI J Non è di tutti i giorni la visita di un Papa in casa propria. L'incontro di Benedetto XVI con la terra triumplina è previsto per domenica 8 novembre. Un appuntamento di quelli che fanno la storia. Come storico lo fu quello con Giovanni Paolo II il 26 settembre del 1982. Nel cuore e nella memoria di Ratzinger, come per il suo prede- cessore, un debito di riconoscenza per la figura di papa Montini. Montini, che in Valle ci tornò esatta- mente cinquant'anni fa da cardinale di Milano, resta un gigante nella vita della Chiesa, ma quanto brilla il suo esempio nelle nostre comunità? E so- prattutto quanto profondo è il legame spirituale e affettivo della nostra gen- te col Papa nato a Concesio? Molto si è fatto per conoscere il suo pensiero e la santità della sua vita, ma molto resta da fare perché il Pontefice che più comprese la grandezza dell'ani- mo umano trovi posto non solo su qualche degna lapide o indicazione toponomastica, ma soprattutto pe- netri decisamente la cultura, la vita e la fede di una terra che gli diede i natali non per caso. Lo dico della Val- trompia, come lo potrei dire di Bre- scia dove proprio nei giorni scorsi il vescovo Luciano Monari ha istituito una sede diocesana per la causa di beatificazione del Papa bresciano presso la Basilica delle Grazie. Un segno che esprime un'attenzione, ma anche una necessità: quella di amare di più Paolo VI; quella di pregarlo con più vigore; quella di lasciarsi ispirare con più chiarezza nelle nostre azioni personali e sociali dal cristianesimo che il Concilio Vaticano II tracciò sulla via del dialogo e della testimo- nianza di Cristo nel mondo. Allora la visita di Benedetto XVI non sarà solo una bella circostanza da incorniciare. Facciamo in modo che egli vi trovi non solo i luoghi della memoria, ma anche comunità vive e degne di que- sto patrimonio di fede. La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO I - GIUGNO 2009 2 n.

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Un giornale dedicato alla Valtrompia con l’obiettivo esplicito di coniugare la professionalità di chi mette mestiere e passione nel tradurre i fatti in notizie, e chi cerca di farlo innestandosi su una tradizione che ha radici ben piantate, ma con lo sguardo sul futuro.

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Concesio. Il Santo Padre sarà in Valle il prossimo 8 novembre

A cinquant'anni dalla visita dell'allora card. Giovanni Battista MontiniJoseph Ratzinger rende omaggio al suo predecessore. Il Ponteficebresciano nelle parole di mons. Dino Osio, parroco della Pieve

Il servizioa pag. 3

Amministrative 2009

Tredici Comuni al votoFocus su Bovezzo e Gardone:

i programmi elettorali delle liste in corsa

Editoriale

La visita del Papadi Adriano Bianchi

Testimonianza

I ricordidi Laura Montini,cugina novantennedi Paolo VI

pag. 3

Sport

Nuoto: Matteo Pelizzarivince ancoraed è primatista italianonella categoria juniores

pag. 21

Papa Benedetto XVInel paese di Paolo VI

Non è di tutti i giorni la visita di un Papa in casa propria. L'incontro di Benedetto XVI con la terra triumplina è previsto per domenica 8 novembre. Un appuntamento di quelli che fanno la storia. Come storico lo fu quello con Giovanni Paolo II il 26 settembre del 1982. Nel cuore e nella memoria di Ratzinger, come per il suo prede-cessore, un debito di riconoscenza per la figura di papa Montini. Montini, che in Valle ci tornò esatta-mente cinquant'anni fa da cardinale di Milano, resta un gigante nella vita della Chiesa, ma quanto brilla il suo esempio nelle nostre comunità? E so-prattutto quanto profondo è il legame spirituale e affettivo della nostra gen-te col Papa nato a Concesio? Molto si è fatto per conoscere il suo pensiero e la santità della sua vita, ma molto resta da fare perché il Pontefice che più comprese la grandezza dell'ani-mo umano trovi posto non solo su qualche degna lapide o indicazione toponomastica, ma soprattutto pe-netri decisamente la cultura, la vita e la fede di una terra che gli diede i natali non per caso. Lo dico della Val-trompia, come lo potrei dire di Bre-scia dove proprio nei giorni scorsi il vescovo Luciano Monari ha istituito una sede diocesana per la causa di beatificazione del Papa bresciano presso la Basilica delle Grazie. Un segno che esprime un'attenzione, ma anche una necessità: quella di amare di più Paolo VI; quella di pregarlo con più vigore; quella di lasciarsi ispirare con più chiarezza nelle nostre azioni personali e sociali dal cristianesimo che il Concilio Vaticano II tracciò sulla via del dialogo e della testimo-nianza di Cristo nel mondo. Allora la visita di Benedetto XVI non sarà solo una bella circostanza da incorniciare. Facciamo in modo che egli vi trovi non solo i luoghi della memoria, ma anche comunità vive e degne di que-sto patrimonio di fede.

La Vocedella Valtrompia

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Il Pontefice in valle. Mons. Dino Osio sulla visita pastorale di novembre e la figura di Papa Montini

Concesio, cinquant'annida Paolo VI a Benedetto XVIdi Fabio Larovere

Si respira aria rarefatta nella no-stra provincia quando si parla di visi-ta papale. “L’arrivo del Santo Padre dovrebbe essere in programma per il prossimo 8 novembre - dice mons. Dino Osio, parroco della parrocchia di Pieve di Concesio - ma tutta la fac-cenda rimane per ora sub iudice”. Anche i luoghi della visita sono av-volti da un’aura enigmatica: si parla di Brescia, Concesio (paese natale di papa Paolo VI) e Botticino (luogo della morte di don Arcangelo Tadini, canonizzato proprio da Benedetto XVI lo scorso 26 aprile). L’unica cosa certa è che l’invito al Papa a visitare la nostra terra bresciana è venuto da mons. Luciano Monari, vescovo della Diocesi di Brescia.“D’altra parte – dice mons. Dino Osio - la figura di Joseph Ratzinger è legata a quella di Paolo VI. Infatti, fu proprio il Papa di Concesio il 24 marzo 1977 a nominare l’allora professore e stu-dioso Joseph Ratzinger come arcive-scovo di Monaco e Frisinga e il giugno successivo a conferirgli il titolo car-dinalizio. Lo stesso aveva fatto con i

Testimonianza. Parla Laura Montini, cugina di Papa Paolo VI

L’ultimo dei Montini legati a Paolo VI è una signora di 90 anni di parola ancora vivace e puntuale. Il suo no-me è Laura Montini ed è la cugina di papa Paolo VI.“Avevo ventiquattro anni in meno di don Battista e i miei primi ricordi so-no quelli di bimbetta: ero dagli zii nel-la casa di Concesio e cercavo di far marciare i miei due cugini (Battista e Francesco) sulle mattonelle rosse che c’erano nel cortile. Francesco usciva dalla linea immaginaria e don Battista gli diceva: ‘Su Francesco, non fare arrabbiare la piccola Laura’. Più tardi, invece, quando andavo all’uni-

versità e una volta dissi a don Battista che in un mese dovevo dare ben quat-tro esami lui mi rispose: ‘Cara Laura, in un mese se na fanno di esami’. Per me è sempre stato una fonte di inco-raggiamento, una spinta a dare di più e fare meglio”.“Le impressioni che avevamo in fa-miglia quando lui venne eletto cardi-nale erano molto discrete. Lo andai a trovare a Roma nel 1953, perché lui mi aveva detto: ‘Devi venire qui così cominceremo il nuovo anno in Vati-cano’, e così mi fermai per il periodo natalizio”.“Nel 1963 fui ricevuta da papa Paolo

VI a Castel Gandolfo. L’incontro fu molto bello e si aprì con una battuta del pontefice che chiamò mio marito con un tocco sulla spalla, poi si parlò del viaggio fatto, dei bresciani e della famiglia. Ma la cosa che più mi rima-ne impressa è una sua frase, quando d’improvviso disse: ‘Noi volgiamo al termine’. Io risposi: ‘Il mondo ha bi-sogno di lei Sua Santità’. E lui replicò: ‘Al mondo ci pensa il Signore’”.Non nasconde l’emozione la signora Laura: “Sento l’importanza di quello che è successo e a volte sono come smarrita e mi dico: Ma è toccato pro-prio a me?”. (f.l.)

Primo pianoMontini in valleNell’estate del 1959 l’allora cardinale di Milano Giovanni Battista Montini venne a far visita alla sua terra bresciana. Il 15 agosto, solennità dell'Assunzione di Maria, si recò nelle tre miniere dell’Alta Valle. Il successivo 16 agosto giunse a Concesio, suo paese natale. Iniziò la visita celebrando la S. Messa nell’antico oratorio di S. Rocco, a lui molto caro. Poi si recò presso la ditta “Alba” e quindi assistette alla S. Messa nella parrocchiale di S. Antonino alla Pieve, dove pronunciò un indimenticabile discorso sul battesimo. Infine, benedisse la nuova sede delle Acli locali, prima di andare alla sua casa natale e pranzare con diversi sacerdoti.

due Papi precedenti: Giovanni Paolo I, che era vescovo di Vittorio Veneto e il 15 dicembre 1969 fu destinato a Ve-nezia come patriarca; Giovanni Paolo II, che venne nominato arcivescovo di Cracovia il 30 dicembre 1963. Questa è la prima volta nella Chiesa che un Papa si è letteralmente preparato tre successori”.Una visita, quella del pontefice te-desco, che coincide così con il cin-quantesimo dalla visita dell’allora

cardinale Giovanni Battista Montini a Concesio. “Quando venne in visita a Concesio il 16 agosto 1959 – dice mons. Osio – il futuro Paolo VI cele-brò la S. Messa nell’antico oratorio di S. Rocco, che sorge proprio accanto alla casa natale (e che ora è in via di recupero come cappella, dopo essere stato dismesso e adibito ad abitazione per anni). Proprio a S. Rocco c’è una Via Crucis con stazioni realizzate da varie famiglie del luogo: in partico-

lare, i committenti della numero ‘ot-to’ sono i componenti della famiglia Montini, con l’epigrafe che riporta anche il nome di Don Battista Mon-tini, a cui poi è stato aggiunto ‘eletto papa Paolo VI’. La prima volta che vidi papa Paolo VI – continua il parroco della Pieve - cre-do fosse nel 1963, poco dopo la sua elezione. Io frequentavo il secondo o terzo anno di teologia e col seminario ci recammo in pellegrinaggio a Roma. Ricordo che ci accolse con una battu-ta e poi s’intrattenne con un pensiero molto profondo riguardo la vita semi-naristica. Prima d’allora l’avevo visto in cattedrale a Brescia, lì per presie-dere alla Conferenza episcopale lom-barda, e mi torna alla mente come fosse ieri la maestosità e la ieraticità della sua figura che sedeva su un im-ponente trono. Quando venne eletto Papa ero in seminario e tutti ci preci-pitammo nell’aula magna per veder-lo in televisione. Ricordo che poco dopo l’elezione qualcuno gli chiese come mai avesse scelto il nome Pao-lo VI. Lui non rispose alla domanda, ma disse soltanto che l’avrebbero rac-contato le sue azioni. E così fu, con i suoi viaggi a testimoniarlo, specchio dei viaggi di S. Paolo”.

«Vi racconto mio cugino don Battista»

3La Voce della Valtrompia

1 giugno 2009E-mail:valtrompiavocemedia.it

Una celebrazione presieduta da mons. Dino Osio

Montini a Concesio nel 1959

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5La Voce della Valtrompia

1 giugno 2009

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

La parolaai lettori

LLETTERE

VALTROMPIA DA BOCCIARE

Strisce nell’oblioPerché i pedoni possano esercitare in sicurezza il loro diritto ad attraversare, le strisce pedonali devono essere visibili da lontano agli automobilisti che sopraggiungono. Non è il caso di questo attraversamento pedonale nel comune di Villa Carcina che, come altri in Valle, sembra essere stato impietosamente dimenticato. Quanto costa a chi di dovere salvaguardare la vita dei cittadini?

VALTROMPIA DA PROMUOVERE

Punto Acqua dalla Provincia

Scolpita nel marmo di Botticino, la fontana all’incrocio delle vie Alfieri e

Convento è il nuovo “Punto acqua” di Gardone Val Trompia. Una delle centinaia che entro metà luglio saranno installate

in molti comuni bresciani. Non è solo una fontana (acqua naturale, gassata e refrigerata erogata gratis), è anche un

luogo di ritrovo, un modo di incontrarsi e parlare come un tempo si faceva

quando “si andava all’acqua”.

Polisportiva Villa CarcinaCaro direttore,in qualità di Presidente della Polispor-tiva di Villa Carcina, desidero tramite il suo giornale dare risalto alla più impor-tante manifestazione che l’associazio-ne ha organizzato per il 2009.Dal 30 aprile al 3 maggio, si è svolta in-fatti la Festa della Polisportiva presso il parco di Cailina, con serate musicali, spettacoli dimostrativi, quadrangola-ri organizzati per la promozione delle attività delle varie associazioni affiliate, soprattutto dedicate ai bambini delle classi della scuola primaria. Le quattro giornate, in particolar modo il fine settimana, sono state – con no-stra grande soddisfazione – molto par-tecipate da giovani, famiglie e bambini, oltre che da tanti simpatizzanti e curio-si per una manifestazione che da qual-che anno non veniva organizzata.Vorrei ringraziare quanti hanno parteci-pato e in particolar modo i componen-ti del consiglio direttivo della Polispor-tiva, per il supporto e l’impegno attivo, nonché per il tempo totalmente gratui-to, concesso con tanta generosità.Un ringraziamento particolare anche agli sponsor, che pur in tempo di crisi, si sono dimostrati disponibili, collabora-tivi e interessati a una manifestazione così importante per il nostro territorio. Con l’occasione vorrei anche sollecitare chi avesse tempo e voglia di impegnar-si, dato che abbiamo purtroppo consta-tato come sempre di più in questi con-testi ci sia penuria di volontari, soprat-tutto tra i giovani.

Luca Bossini

Soli davanti al GfSono un insegnante delle scuole me-die inferiori e captando i discorsi dei miei alunni o parlandoci direttamente mi trovo a scoprire che la maggior par-te di loro cresce con i valori del “Gran-de Fratello”. Se mi azzardo a chiedere come mai guardino questa trasmissio-ne o altre similari, mi rispondono che è divertente e che se non possono uscire la sera, a casa non c’è nient’altro da fa-re. Siamo davvero arrivati al punto di

abbandonare i nostri figli come sacchi dello sporco accanto a un cassonetto pieno? Che futuro possiamo aspettarci per loro se crescendo crederanno che le cose importanti siano mentire davanti a una telecamera, diventare ‘tronista’ (ahimè ormai neologismo acquisito) o sfondare sul palco di “Amici”? Qua-li saranno le cose che insegneranno un giorno ai loro figli nel deserto dei valo-ri verso cui li stiamo conducendo, se le uniche oasi sono uomini muscolosi che si autoproclamano re, donne che si ri-empiono la bocca di pettegolezzi, ra-gazzi e ragazze che sgomitano per ave-re la luce della telecamera?

Lettera firmata

Attraversamento civileSono automobilista ormai da vent’anni e tutti i giorni percorro in macchina le nostre strade.Credo che in Valtrompia (con la traffica-ta SS345 e affluenti), così come in quel-le del resto d’Italia, si rifletta un po’ la nostra società, dove esistono le regole ma troppo spesso non vengono rispet-tate. È come se quei nastri di asfalto ne-ro fossero specchi dei nostri comporta-

A la Ca’ dè le bàchere / üsanze dè mòntagna: / l’erba la fa dè scagna, / l’aqua la fa dè vi: / aviso ai citadì! // A la Ca’ dè le bàchere / la polen-ta tiragna / l’è mèi dèl pa dè Spagna / e ‘n-öv èn ciarighì / ‘l-è mèi d’ön pastissì. // A la Ca’ dè le bàchere / gh’è ‘l pal dè la cucagna / con sö ‘l sò baldachì, / e chèl chè la guadagna / ‘l-è chi gha ‘l cö piö fì. // A la Ca’ dè le bàchere / gh’è l’aria dè montagna / e i fiür e j-usili, / e ‘1 còr quand chè ‘l scaragna’ / èl vé sa ché a guarì.

menti deviati. Mentre guidiamo con lo sguardo fisso avanti, proiettato all’oriz-zonte, non ci accorgiamo quasi mai che sotto le nostre gomme, disseminate su quei lunghi tappeti bituminosi che col-legano comuni e frazioni ci sono delle chiazze bianche. Ostacoli? No. Pitture postmoderne? Nemmeno. Strisce pe-donali: quelle tinteggiature che inter-secano trasversalmente le strade e con-sentono ai pedoni di attraversare sul la-to opposto. Recita il Codice della stra-da, articolo 3, comma 1 che l’attraversa-mento pedonale è quella “parte della carreggiata, opportunamente segnala-ta ed organizzata, sulla quale i pedo-ni in transito dall’uno all’altro lato della strada godono della precedenza rispet-to ai veicoli”. Quindi, gli automobilisti hanno l’obbligo di rallentare in prossi-mità delle strisce pedonali, fermarsi e consentire l’attraversamento dei pedo-ni. Come dire, in origine fu il pedone, poi venne la macchina. Accade così in molti nei paesi del Nord Europa, acca-de così in Germania, accade così in In-ghilterra, accade così in Francia, accade così a Malta. Perché non può accadere in Italia?

Osvaldo Pierboni

C'era una volta il Mella

Mi ricordo quando da piccoli si anda-va giù al Mella, in quel fiume dove di-leguavamo i nostri pomeriggi fra giochi inventati, chiacchiere fragorose e schiz-zi irriverenti. Quanto era bello il fiume quando ci si poteva fare il bagno. Era co-me un parco di divertimento, era un so-gno che viveva nel mondo reale, era co-me un amico con cui si parla e di cui si ha cura. Ma adesso è solo un fiume. Adesso lo trattiamo come un estraneo e sembra che non vogliamo più curarcene.

Giulia Zanelli

Il Paese dei premi letterariNel prolifico paese dei premi lettera-ri c’è un frutto per tutti, anche per chi arriva ultimo c’è un luccicante ricono-scimento. Premiare tutti per non pre-miare nessuno. Sembra che basti scri-vere qualcosa, qualsiasi cosa, per avere un posto nell’olimpo dei letterati. Ma se tutti sono premiati, che fine fa l’ec-cellenza?

Francesca Ziglioli

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Ca' dè le bàchere*

* ciclamini

di Angelo Canossi

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7La Voce della Valtrompia

1 giugno 2009

San Sebastiano. Iniziati a marzo i lavori di ristrutturazione, prevista una spesa di almeno 1.500.000 euro

L'oratorio verrà rimesso a nuovo

Lumezzane

Sono iniziati lo scorso marzo i lavori che daranno un nuovo volto all’oratorio di San Sebastiano (nel-la fotografia). I lavori, che prevedo-no un esborso di almeno 1.500.000 euro, dovranno terminare entro tre anni, anche se gli esecutori conta-no di concluderli al massimo in due anni. L'opera beneficia di un finan-ziamento regionale di 700.000 euro con restituzione ventennale senza interessi. “Sommariamente - ci dice l’ingegnere ed architetto Alberto Platto, il cui studio risulta proget-tista e coordinatore dei lavori - si può dire che viene messo a norma il salone dell'ex bocciodromo per realizzare una sala multifunzionale da 400 posti, viene messa a norma l'autorimessa sottostante, vengono sistemate le aule al primo piano e rifatta la copertura, oltre ai locali tecnici esterni (cabina Enel e vasca antincendio). Al termine del lavoro tutto l'Oratorio risulterà definitiva-mente a norma. Rispetto al proget-to presentato in regione è previsto inoltre il sovralzo di un piano, la parte che è bruciata nell'inverno scorso”. La decisione di mettere mano alla definitiva ristrutturazione dell'Ora-torio è avvenuta in un periodo non dei più favorevoli, sotto l'aspetto finanziario. La crisi di cui si parla e che crea anche in Valgobbia dei

grossi problemi sconsiglierebbe, al momento, di iniziare questa opera. L’oratorio è però da sempre il cen-tro delle attività della parrocchia; i cittadini, per tradizione e cultu-ra gli sono molto legati, prendono parte alle molte iniziative e godo-no di una spiccata disponibilità al volontariato. “Gli spazi che abbiamo a dispo-sizione in questo tempo di nuove ed efficaci sfide educative risulta-no insufficienti ed inadeguati a li-vello normativo e ci espongono al

continuo rischio di responsabilità civile. La storia del nostro oratorio ha visto comunità sempre attente a non far mai mancare quanto neces-sario. Grazie a questo ci troviamo oggi con una superficie di 6.294 mq acquistata in più interventi e uno sviluppo della struttura su sei li-velli, che ne aumenta la superficie calpestabile”. Alla parrocchia fanno riferimento circa 8.000 abitanti con l’aggiun-ta di molte persone che risiedono nelle parrocchie periferiche e che,

perché piccole, si appoggiano alle iniziative oratoriali di San Sebastia-no. I collaboratori della Parrocchia sono circa 500 di cui 350 facen-ti parte della comunità educativa del Centro Giovanile oratoriale. Le persone coinvolte direttamente in queste iniziative oggi usano tutti gli ambienti dell’oratorio e, stipando-li, cercano di farsi spazio nel salo-ne dell’ex-bocciodromo. Proprio la sistemazione di questo, in sala multifunzionale utilizzabile per le attività collettive, offre all’orato-rio la possibilità di avere in futuro un locale di circa 700 mq, idoneo a contenere circa 400 persone per alcune delle iniziative che oggi si devono svolgere in ambienti non adatti, quali il teatro (240 posti), il bar e la sala conferenze (80 posti). “Potranno trovare spazio anche le diverse attività di animazione e aggregazione - sottolinea il parro-co don Giulio Gatteri -. Inoltre, va sottolineato che realizzando que-sto progetto non avremo più biso-gno di noleggiare tensostrutture provvisorie nelle quali ospitiamo la Festa Patronale, la Festa dell’ora-torio, il Centro Ricreativo Estivo (Grest)”. Una nota particolare va fatta proprio con riferimento all’at-tività del Centro Ricreativo Estivo, oggi autorizzata al funzionamento per un numero di bambini pari ad un quarto della reale richiesta del-le famiglie: con i nuovi spazi auto-rizzati ci sarà un arricchimento di tale iniziativa.

di Angelo Seneci

L'oratorio di Lumezzane San Sebastiano

E-mail:valtrompiavocemedia.it

La parrocchia di San Giovanni Batti-sta di Lumezzane Pieve ha festeggia-to il 50° anniversario di vita religiosa di Madre Adele Marcolini e di Madre Caterina Pezzoni, evento organizza-to dal parroco don Franco Turla e al quale ha partecipato vivamente tutta la comunità. Con trepidazione ed entusiasmo nella loro giovinezza, le due suore, hanno accolto la chiamata che le sollecitava ad una scelta radicale di vita: farsi re-ligiose, cioè scegliere il Signore come unico motivo della propria esistenza e, per suo amore, dedicarsi al servi-zio dei fratelli. Due storie famigliari

diverse, due cammini diversi, che poi sono approdati, come quelli di tante altre giovani del loro tempo, nella famiglia Canossiana, luogo per dare una “risposta concreta alla chiamata che gratuitamente avevano ricevu-to”. Dopo il noviziato vissuto a Brescia e avere percorso strade diverse, si sono rincontrate a Lumezzane per il servizio alla Comunità Parrocchiale. Madre Adelina e Madre Rina hanno speso la loro vita al servizio dei pic-coli della scuola materna e delle loro famiglie, nella catechesi, nella visita agli ammalati e anziani e “in tutte

quelle attività dove è possibile far giungere l'amore del Signore”. Ora con gioia e riconoscenza conti-nuano “attraverso la preghiera, ricor-da il parroco, l'attenzione e il servi-zio, a far conoscere e amare Gesù”. Nella comunità viene rimarcato come le due suore canossiane hanno mo-strato e dato pienezza e significato al loro vivere quotidiano. “Ora occorre una rinnovata speranza, che altre giovani possano rispondere con totalità e coraggio al Signore del-la vita che ancor oggi chiama alla sua sequela e sa rendere bella e significa-tiva la vita di ogni chiamato. (a.s.)

Madre Adele e Madre Caterina, cinquant'anni per Gesù

Le suore col parroco don Franco Turla

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8 La Voce della Valtrompia1 giugno 2009

Valtrompia. Intesa tra Regione, Autorità di Bacino del Fiume, Provincia, Comunità Montana e comuni

Tutti d'accordo per valorizzare il bacino del fiume Mella

Sottoscritto il patto per il recupero globale

del corso d'acqua,con risanamento,

messa in sicurezza degli argini e altri

progetti per diversi milioni di euro

A fine aprile scorso Autorità di Ba-cino del Fiume Po e Regione Lombar-dia hanno aderito al “Protocollo d’in-tesa per la valorizzazione e riqualifica-zione del bacino del fiume Mella” già sottoscritto a luglio 2006 da Comuni-tà Montana, Provincia e tutti i comuni della Valle, compresi Collebeato e Bre-scia. Scopo: il “patto” per il recupero globale del fiume che ha fatto la storia della Valtrompia e della sua fruibilità per lavoro e tempo libero. Nella sala del Cenacolo di Santa Ma-ria degli Angeli a Gardone Val Trom-pia, sede degli uffici del Sistema Cul-turale valtrumplino, hanno firmato il presidente della Comunità Fabio Ferraglio per i sottoscrittori origina-ri; il dott. Francesco Puma, direttore dell’Autorità di Bacino. Si è aggiunto

in sede l’assessore Massimo Buscemi per la Regione su delega del presiden-te Formigoni. Erano presenti l’asses-sore provinciale Francesco Mazzoli, Francesco Detoni per lo Ster Brescia e Marco Prusicki del Politecnico di Mi-lano, coordinatore dello staff che for-nisce la consulenza scientifica.Il fatto ha dato gambe più robuste, sia sotto il profilo istituzionale sia sul fronte dei possibili finanziamenti, al progetto avviato ormai tre anni fa in

Comunità con “motore” l’assessore Antonio Bazzani. Ricordiamo i fatti dal 2006. Formata una “segreteria tecnica” coi funzionari dei diversi enti (compresi Ster e Aato) e il gruppo del Politecnico di Milano, amministratori e tecnici della valle si sono confrontati in seminari e riunio-ni: hanno così elaborato “scenari” per il risanamento delle acque del bacino del Mella e la messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio idraulico,

proposto programmi di intervento, in-dicate le priorità concretamente svi-luppate nel 2008. Spicca la partecipazione al program-ma dei “Nuovi Sistemi Verdi Multifun-zionali” finanziati da Regione Lombar-dia, Provincia di Brescia e Comunità Montana: ci sono lavori in fase di ul-timazione in 12 diverse aree per 17 ettari in sette comuni da Nave a Mar-cheno, ai quali ne vanno aggiunti altri sull’asse del Mella fino a S.Colombano (sistemazione idraulica, riqualifica-zione pertinenze): complessivamente 1,6 milioni . L’Aato ha messo a dispo-sizione 209.000 euro ancora per 23 annualità, che la Comunità intende patrimonializzare per l’accensione di un mutuo di 3 milioni di euro per al-tri interventi: i primi due sulle frana Gelè a Sarezzo (che blocca la pista ci-clabile) e al Dosso Cavalli a Collio. Si ipotizza la realizzazione di interventi di fitodepurazione per i centri abitati isolati dal fondovalle. Si aggiungono il sito web (www.fiumemella.org ); l’atti-vità di coordinamento dei Pgt in nove comuni del bacino; l’istituzione, in Co-munità Montana, di una “Commissio-ne del Paesaggio”; l’attività didattica e divulgativa presso le scuole.Fatti che hanno “convinto” Regione ed Autorità del Po, che già avevano parte-cipato al tavolo tecnico, alla adesione formale al Protocollo con gli impegni connessi.

AltaValtrompia

Con la buona stagione sono riaperti i siti minerari-museali gestiti dall'Agenzia Parco Minerario, società nata nel 1999, composta da Comunità Montana e dai sei comuni dell’Alta Valle da Tavernole in su, per la valorizzazione delle risorse minerarie e ambientali della zona. Sono stati investiti oltre 6 milioni di euro e ora chi sale nel fine settimana sui monti della Valle Trompia può chiudere in bellezza la giornata con un pomeriggio insolito. Scendendo, dopo Collio, può fermarsi alla miniera S. Aloisio o con lieve devia-zione alla miniera Torgola a Pezzaze.Alla S. Aloisio vedrà il museo minerario e poi si godrà “Miniera avventura” o il

“Trekking minerario”: due esperienze emozionanti in assoluta sicurezza. Il primo è il percorso artificiale realizzato all’interno del complesso recuperato, con emozionanti lanci imbragati, passag-gi sospesi sul ponte tibetano e così via. Il trekking minerario offre l’avventura di circa 4,5 km nelle viscere della terra: un viaggio culturale con lezioni di geologia per conoscere l’organizzazione di un au-tentico stabilimento, la miniera, con la sorpresa dei ricami preziosi della natura sempre in movimento creativo.A Pezzaze entrerà col trenino giallo sfer-ragliante nel buio della miniera e poi, assistito dalle guide, rivedrà simulate le

operazioni di scavo del minerale sulle “remonte” (cunicoli in salita), compreso l’improvviso scoppio delle mine per la “volada” (l’operazione di stacco del mi-nerale).Scendendo verso la città si aggiungono gli affascinanti siti museali della “Via del ferro”: Forno Fusorio di Tavernole, Magli di Sarezzo, Museo etnografico di Lodri-no, Maglio Averoldi di Ome. Sono gene-ralmente aperti nei giorni festivi e per le comitive è sempre possibile prenotare.Informazioni telefonando al numero 030.9280022 e sul sito www.minierein-valtrompia.it.

e.b.

In miniera tra avventura e studio

di Edmondo Bertussi

Il fiume Mella

Sito:www.lavocedelpopolo.it

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9La Voce della Valtrompia

1 giugno 2009

Quattro milioni di euroin opere pubbliche

Marmentino, 699 abitanti, ringio-vanisce: quattro anni fa alla materna “Don Carlo Zubani” i bambini erano 18. Ora sono 25 del paese, ai quali si aggiungono 4 di Irma. “È un dato importantissimo – sotto-linea il sindaco Gabriele Zanolini, al suo primo mandato - il ritorno dei ser-vizi nei nostri piccoli comuni di mon-tagna garantisce l’avvenire. Bloccato l’esodo degli anni Ottanta, il ricambio generazionale migliora: ora stiamo costruendo una nuova materna”. Un progetto da 500mila euro che si sta realizzando poco sopra la vecchia, costruita negli anni Sessanta al bor-do strada provinciale, al Santellone, e intitolata a don Carlo Zubani, sacer-dote in Marmentino dal 1896 al 1946 e fondatore del primo asilo. È l’ultimo tassello di opere per circa 4 milioni di euro negli ultimi quattro anni, una cifra straordinaria, consi-derando le dimensioni del paese. C’è stato un pizzico di fortuna, il soste-gno degli altri enti (Comunità Mon-tana, Regione, Provincia) ma indub-bia è stata la capacità di cogliere le opportunità. È il caso della materna nuova: cedendo all’Aler il diritto di superficie della vecchia scuola per 60 anni, il paese vedrà sorgere subito

una nuova biblioteca e alla fine della concessione sette appartamenti, in-cassando 200mila euro. Ecco trovate le risorse aggiuntive, oltre che per la nuova scuola materna anche per la ristrutturazione del municipio e della scuola primaria affiancata, inaugura-ta lo scorso 25 aprile. Sopraelevando la parte centrale che, su un solo piano, univa scuola e mu-nicipio, si sono ottenuti nuovi spazi per uffici, sala consigliare polivalente, per l’archivio. Un ascensore serve dal piano strada i cittadini, mentre nel-le scuole è stato realizzato apposito servo-scala per disabili. Un impianto fotovoltaico garantisce energia elet-trica superiore alle necessità. Un progetto da 300mila euro giudi-cato “pilota” per i lavori di abbatti-

mento barriere architettoniche e co-me tale finanziato con 225.000 euro dalla Regione. È stato l’ultimo taglio del nastro di una serie di opere: la palestra poli-valente e i lavori di arredo urbano a Ombriano; la riapertura della farma-cia; l’intervento da parte di A2A che ha in carico l’acquedotto nella zona Acque Nere, per la captazione dell’ac-qua sorgiva: lavori risolutivi per la provvigione idrica del paese. A breve aprirà il distributore della benzina, servizio assente da oltre vent'anni. Rimane il problema del te-leriscaldamento a biomassa iniziato quattro anni fa dalla Fravt, che gesti-sce quello di Collio, ora a controllo francese e non completato per cause indipendenti dal Comune.

Marmentino. Cresce la popolazione e parte il progetto per un nuovo asilo

Sono cinque i Comuni dell'alta Val-trompia chiamati al voto il prossimo 6 e 7 giugno: Marcheno, Lodrino, Taver-nole Sul Mella, Marmentino e Collio.Di seguito, risalendo la valle, ne pre-sentiamo i vari candidati a sindaco e le rispettive liste di appartenenza.Marcheno – Sindaco uscente è Bar-bara Morandi (Vivere a Marcheno), che si ripresenta con la stessa lista. A contenderle la carica di primo citta-dino ci sono Andrea Guerini della Le-ga Nord e Tiziano Baresi di “Insieme per Marcheno”, formazione sostenu-ta dal centro sinistra.Lodrino – La lista “Per Lodrino” che nel 2004 appoggiò l’elezione di Bru-no Bettinsoli continua la sua attività: l’ex-sindaco abdica giocoforza (due mandati consecutivi) ma rimane co-me consigliere, lasciando il posto di capofila a Iside Bettinsoli in Leni. Uni-co sfidante è Giacomo Zappa, capo-gruppo di “Impegno Civile Lodrine-se”.Tavernole sul Mella – “Coalizione De-mocratica”, guidata in questo quin-quennio da Sandro Pittaluga, pun-ta ora come candidato a sindaco su Gerardo Ferri. Altri tre candidati con-corrono al governo del territorio: An-drea Porteri (Insieme per il futuro. Tavernole Cimmo Pezzoro), Mariano Brescianini (Alternativa per Taverno-le Cimmo Pezzoro – Brescianini sinda-co) e Cesare Gheda (Gheda sindaco – Lega Nord per la libertà), già sindaco prima di Pittaluga.Marmentino – La lista “Insieme per Marmentino” ripropone il sindaco uscente Gabriele Zanolini, che dovrà vedersela con Anna Luisa Beltrami della lista civica “Beltrami sindaco”.Collio – Anche qui Mirella Zanini (Al-ta Valtrompia – Collio) viene ricon-fermata come candidato alla carica di primo cittadino, mentre lo sfidan-te sarà Roberto Ronchini (Civica per Collio).

I Comunidell'Alta Valleal voto

di Edmondo Bertussi

Un panorama di Marmentino

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10 La Voce della Valtrompia1 giugno 2009

Media ValleCome votareIl voto si esprime con una croce sul contrassegno del candidato sin-daco ed eventualmente indican-do una sola preferenza per uno dei consiglieri (facente parte della lista del sindaco prescelto).La preferenza si esprime scrivendo il nome e cognome del consigliere, oppure il solo cognome.

Gardone Valtrompia. Quattro i candidati alla carica di primo cittadino del capoluogo triumplino

L'imperativo è partecipareCi riprova il sindaco

uscente Michele Gussago. Vigilio Bettinsoli, Miriam Schena e

Simone Puliga gli altri candidati

di Lia Micale

Anche Gardone è fra i dodici co-muni valtrumplini chiamati al rinno-vo dell’amministrazione il prossimo 6 e 7 giugno. Il sindaco uscente è Michele Gussago, già consigliere dal 1999 e ora ricandidato con la lista ci-vica “La Nostra Città”. Sposato, con due figli, il 38enne Michele Gussago definisce il programma elettorale: “Intendiamo lavorare perché la gen-te si senta parte integrante del terri-torio che abita, e per avere una città partecipativa potenzieremo gli stru-menti d’informazione (sito internet, sms, notiziario elettronico, consigli comunali aperti, questionari). Inol-tre, vogliamo offrire aiuti concre-ti alle famiglie per le spese di asili nido, scuole materne, elementari e medie”. Fra gli altri punti importanti la tutela dell’ambiente (incentivi ai cittadini per interventi di risparmio energetico), la valorizzazione del ter-ritorio (recupero di edifici esistenti) e la promozione di risorse economi-co-culturali (Museo della Tradizione Armiera). Pensando ai giovani, par-

teciperemo alla ristrutturazione del palazzetto dello sport e alla siste-mazione del campo Redaelli (posa di manto sintetico)”. Altro candidato a sindaco è il 59enne Vigilio Bettinsoli, a capo della “Civi-ca per Gardone, Inzino, Magno”, ap-poggiata da Pdl, Udc, Democrazia cristiana, Lega lombarda e Nuovo Psi. Da poco presidente del consi-glio di amministrazione della Ca-tullo spa (gestore dell’aeroporto di Montichiari), Bettinsoli è sposato e ha due figli: “Gli interventi al campo Redaelli e sul palazzetto di Gardo-ne sono una priorità anche per noi; puntiamo molto sui giovani, ed è no-stra intenzione stanziare contributi per i ragazzi meritevoli, in modo da

favorire scambi culturali con paesi esteri. Vogliamo aiutare l’imprendi-toria giovanile e rafforzare i rapporti con l’Unione europea per le iniziati-ve d’innovazione tecnologica. Ci im-pegneremo nella lotta agli sprechi con una riduzione dei compensi agli amministratori e provvederemo alla semplificazione dei servizi ai cittadi-ni, tramite l’informatica".Miriam Schena è la candidata a sin-daco per la lista civica “Città Nuo-va”, sostenuta dalla Lega Nord. Na-ta a Gardone Val Trompia nel 1958 e laureata in Medicina e chirurgia, dal 1998 è primario dell’Unità Operati-va di Cardiologia della clinica "Città di Brescia". Sposata, con un figlio, è molto impegnata in ambito sociale,

soprattutto nel sostegno dei bambi-ni e nella ricerca e cura dei tumori. “Quest’anno – dice Miriam Schena - per la prima volta il centro destra è in grado di esprimere una forza nuova, una reale innovazione per il vero cambiamento a Gardone”. Tra le varie proposte l’intenzione di debellare l’evasione fiscale, l’auto-matizzazione degli uffici attraverso programmi informatici, la centraliz-zazione degli acquisti, l’eliminazione delle commissioni non indispensa-bili e la ricerca di eventuali sponso-rizzazioni”. Ultima lista a scendere in campo è quella dei “Giovani Gardonesi”, gui-data dal 24enne Simone Puliga. Lau-reando in Scienze politiche all’Uni-versità degli Studi di Pavia, è alla pri-ma partecipazione alla vita politica. “La lista che abbiamo presentato ha un’età media di 22 anni e ci siamo candidati per riportare l’attenzione della politica locale sulle tematiche e sui bisogni dei giovani”. La lista è una civica apartitica, che intende guardare ai problemi futuri del ter-ritorio: “Proponiamo investimenti strutturali in tecnologie di rispar-mio energetico e in produzione di energie alternative al fine di ridurre i costi dell’intero comparto, che gra-vano fortemente sul bilancio e limi-tano la possibilità d’investimento da parte dell’amministrazione. Inoltre, puntiamo a un’amministrazione più partecipata, più attenta ai reali biso-gni del cittadino e più trasparente, nell’ottica di un’azione di governo comunale che passi attraverso scel-te condivise”.

Il municipio di Gardone Valtrompia

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Michele Gussago Miriam Schena Simone Puliga Vigilio Bettinsoli

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1 giugno 2009E-mail:valtrompiavocemedia.it

Lo stemma comunaletra passato e futuro

La storia di un paese è racchiusa nelle piccole cose, nei dettagli che spesso passano inosservati. In una piccola cosa come uno stemma co-munale. “Sentendo parlare di stemmi – dice Giacomo Danesi, studioso di araldi-ca che s’è interessato a quello di Mar-cheno - c’è chi storce il naso, perché gli pare d’essere di fronte a qualcosa che riguarda la nobiltà, una sorta di retaggio da dimenticare; ma l’araldi-ca, trascurata in Italia, è disciplina preziosa che racchiude in un piccolo scudo un affascinante mondo di vita vissuta, arte, cultura, lotte politiche e progetti futuri”.Stampato su documenti, gagliardetti, bandiere e gonfaloni, lo stemma di un Comune viene spesso usato ignoran-done il significato. Da qui l’idea della collana di araldica civica, ben accol-ta anche a Marcheno, dove Giacomo Danesi ha condotto una meticolosa ricerca negli archivi comunali (fra do-cumenti normalmente inaccessibili), redigendo un libretto che condensa la ricerca storica sullo stemma del Co-mune. “Uno stemma – precisa il gior-nalista e studioso - che ha un passato ricco di traversie: dai primi studi aral-dici datati 1938, ai vari bozzetti presen-

tati e riveduti, sino al pieno riconosci-mento arrivato nel 2001, quando venne dichiarato a norma (legge 42/1990) e riconosciuto dallo Stato Italiano, cosa attualmente avvenuta solo per metà dei 205 comuni bresciani”. “Il volume realizzato da Giacomo Da-nesi con la collaborazione dell’aral-dista Maria Cristina Santoni – dice il sindaco Barbara Morandi - è stato di-stribuito alle famiglie marchenesi, do-po una presentazione alla quale hanno partecipato attivamente i bimbi delle

elementari: segno della vivacità di un simbolo che coinvolge le persone e le identifica nel territorio abitato, rac-chiudendo in sé i racconti di un pas-sato sempre pronto a travasarsi nel futuro delle nuove generazioni”.Oltre all’opuscolo su Marcheno, Gia-como Danesi ha collaborato anche alla realizzazione di un’uguale ricer-ca per Nave e per altri comuni della provincia di Brescia. Per ulteriori in-formazioni è possibile visitare il sito web www.giacomodanesi.it.

Marcheno. Un opuscolo storico a cura dello studioso Giacomo Danesi

Cinque comuni della Media Valle so-no chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunaleVilla Carcina – Quattro le formazioni in corsa: Cristina Taiola guida la lista “Crescere insieme”, Valter Saresini è capogruppo di “Liberamente”, Mar-silio Gatti è il candidato di Rifonda-zione comunista, mentre Gianmaria Giraudini è sostenuto da “Pdl e Lega per Giraudini sindaco”.Lumezzane – Silvano Corli (Demo-cratici di sinistra) si ricandida per la seconda volta consecutiva, appog-giato da Partito Democratico, Civi-ca per Corli, Lumezzane insieme, Im-presa e innovazione. Altro candida-to è Silverio Vivenzi, sostenuto da “Pdl per Vivenzi” e “Lega Nord”. La lista dell’Udc propone Romano Se-neci, mentre la civica “Insieme per Lumezzane” è capeggiata da Ar-mando Zanini.Sarezzo – Il precedente schieramen-to “Popolari e democratici” si ripre-senta, sempre con Massimo Ottelli. Nuovo sfidante per la carica di sin-daco è Armando Signorini, sostenu-to da Pdl e Lega Nord. Terza lista Ri-fondazione comunista, con a capo Armando Moretti.Polaveno – Fabio Peli, sindaco uscen-te, si ricandida con una coalizione di Lega Nord e Pdl. Sua unica avversa-ria è Licia Leoni alla testa di “Insie-me Polaveno – San Giovanni – Gom-bio”.Gardone Val Trompia – Il sindaco uscente Michele Gussago si rican-dida nella lista civica “La nostra cit-tà”. Civica, però sostenuta dalla Le-ga, anche per Miriam Schena (Città nuova). Vigilio Bettinsoli guida la “Civica per Gardone, Inzino e Ma-gno”, sostenuta da Pdl e Udc; ultimo candidato è Simone Puliga (Giovani gardonesi).

I Comuni al voto

di Andrea Alesci

Giacomo Danesi con alcuni assessori e bambini di Marcheno

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AscoltareCaino sulle orme di San FrancescoLa parrocchia di Caino ha organizzato per quest’estate un campo estivo ad Assisi. “È la prima volta – dice don Fabio Peli, parroco della piccola comuni-tà a metà tra Valtrompia e Valsabbbia – che proponiamo un’esperienza del genere, ma le prime risposte che ho avuto sono state molto entusiastiche”. Un campo estivo che durerà cinque giorni e coinvolgerà i ragazzi dai 18 anni in su. “Pernotteremo in campeggio – prosegue don Fabio Peli – e cerchere-mo di riscoprire la figura di San Francesco, ripercorrendo i suoi passi nei luo-ghi classici di Assisi, dal santuario della Porziuncola alla chiesa di S. Damiano all’incantevole Eremo delle Carceri”.

Bassa Valle

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1 giugno 2009E-mail:valtrompiavocemedia.it

Una poltrona per tre

Bovezzo al voto per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.Nel paese della bassa Valle saran-no tre i contendenti a sfidarsi nella tornata di elezioni del 6 e 7 giugno prossimo. La lista “Centro sinistra civica” del sindaco uscente Gian Pietro Faval-li continua la sua vita politica, ma a presiederla sarà Antonio Bazzani: quarantadue anni, sposato, con due bambini, dal 1999 consigliere bovez-zese e dal 2000 assessore alla Prote-zione civile, forestazione, ecologia e ambiente in Comunità montana. Da sempre attento alle tematiche cul-turali e sociali, per Bazzani “Bovez-zo è un comune sicuro e dotato di servizi efficienti e bisogna soltanto rafforzarne la comune identità, ce-mentando radici storiche e attuali legami sociali”. Tra le tante proposte la realizzazione della farmacia comunale, l’istituzio-ne di un albo delle badanti, la crea-zione di un consiglio comunale dei ragazzi e la possibilità di collegarsi on-line alle attività dell’amministra-zione e ai servizi offerti, sveltendo così la burocrazia.Altro candidato a sindaco è Ivano Al-visi, a capo della lista “Per Bovezzo Alvisi sindaco”, una civica suppor-tata da Pdl e Lega. Nato a Cantù il 5 luglio 1975, sposato, Alvisi centra il programma sulla questione della si-curezza per il cittadino e sul rispet-to della legalità. “Uno dei progetti

è la rivalutazione del regolamen-to di polizia locale, con l’eventuale aumento del numero di agenti sul territorio. Promuoveremo iniziative per la diffusione di una cultura civi-ca fra i giovani e – prosegue Alvisi – ci occuperemo della riqualificazione di piazza Rota e della questione del ‘Residence Prealpino’ (realizzazione del nuovo stabile e assegnazione de-gli alloggi, con priorità ai nostri gio-vani e anziani)”.Terzo candidato in corsa è Roberto Faganello della lista civica “Bovez-zo liberi insieme”. “Il nostro obietti-vo - afferma Faganello - è di ottene-

re esclusivamente il bene comune, lavorando insieme e puntando solo sulla qualità e l’impegno delle perso-ne. Bovezzo può diventare un paese a modello familiare, attento alla tute-la dell’ambiente, alla sicurezza e alla formazione di una comunità parteci-pativa. Uno dei principali nodi da di-stricare è quello relativo alla viabilità, affinché il paese non sia solo una zo-na di transito tra Nave e Concesio; al-tri progetti riguardano i collegamen-ti con la linea metropolitana, lo stop all’edificazione selvaggia, il sostegno concreto alle famiglie in crisi e l’aiuto a giovani e volontari”.

Bovezzo. Il paese è chiamato a rinnovare sindaco e consiglieri comunali

Nella bassa Valtrompia sono soltan-to tre i comuni che andranno alle urne il prossimo 6 e 7 giugno per eleggere sindaco e consiglieri co-munali: Caino, Bovezzo e Concesio.Caino – La lista che ottenne la mag-gioranza nel 2004 era “Tutti per Cai-no”, guidata dal sindaco Paola Fer-ri, che ora ci riprova, alla testa del-la civica “Caino, il nostro impegno”. Simona Bertacchini, già consigliere nella precedente amministrazione, si propone con la lista “Caino per tutti”, appoggiata da Pdl e Lega. Altre due liste civiche si presentano per il governo del territorio: si trat-ta di “Progetto insieme”, guidata da Marco Merigo, e di “Gruppo ci-vico 31 Caino”, che candida a sinda-co Luca Zucchini. Bovezzo – La lista “Centro Sinistra Civica Bovezzo” guidata dal sinda-co uscente Gian Pietro Favalli conti-nua la sua vita (sempre appoggiata dal Partito democratico), diventan-do “Civica Bovezzo” e puntando sulla candidatura di Antonio Baz-zani, bovezzese doc e proveniente dall’esperienza in Comunità mon-tana. È supportato invece da Pdl e Lega Nord la lista “Per Bovezzo Al-visi sindaco”, capeggiata da Ivano Alvisi. Terzo candidato è Roberto Faganello, che porta avanti le idee della lista “Bovezzo liberi insieme”, completamente sganciata da qual-siasi logica di partito.Concesio – Nonostante il forzato abbandono di Diego Peli (candida-to alla Provincia), prosegue la vita di “Progetto Democratico per Con-cesio”, che individua la sua guida in Stefano Retali, assessore alla cultu-ra uscente. Sull’altro fronte “Pdl e Lega Nord per Lazzari sindaco” so-stiene la candidatura di Guido Laz-zari. Terza alternativa alla carica di primo cittadino è Marino Zappa di “Rifondazione comunista Comuni-sti italiani”.

I Comuni al voto

di Lia Micale

Tempo di elezioni, non solo in Valtrompia

Antonio Bazzani Ivano Alvisi Roberto Faganello

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Un voto coerente e utile

Elezioni Provinciali – 6-7 Giugno 2009

BABUKHIAN ARACOLLEGIO DI GARDONE V.T.

ANTONIO PERINICOLLEGIO DI NAVE-BOTTICINO

MASSIMO BORGHETTILUMEZZANE

DANILO FERRAGLIOVILLA CARCINA, CONCESIO, SAREZZO

con MOLGORAPRESIDENTE

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15La Voce della Valtrompia

1 giugno 2009

Caino. Un gruppo di volontari anche questa estate si recherà nella cittadina di Sighet in Transilvania

La parrocchia lancia un pontedi solidarietà verso la Romaniadi Rosa Casari

Nel piccolo comune di Caino la parrocchia guidata da don Fabio Peli è un vero e proprio motore educati-vo, che coinvolge all’interno dell’ora-torio l’80% della gioventù cainese: preparazione del Grest estivo, corsi di formazione per animatori, catechi-smo, attività di aggregazione giova-nile portate avanti col prezioso aiuto dei Giovani Salesiani di Nave.Caino attivo nell’ordinario e prota-gonista di esperienze “fuori dal co-mune”: anche quest’estate un grup-po di giovani e adulti del piccolo centro valtrumplino si recherà in Romania. “L’idea – spiega don Fa-bio Peli – nacque nel 2000 quando ero curato a Gussago. Lì conobbi un sacerdote rumeno, che mi parlò del suo paese e delle difficoltà presenti sul territorio. Da allora, ogni estate ci muoviamo per due settimane al-la volta della Romania, più precisa-mente verso Sighet, cittadina di circa 50.000 abitanti, situata nella storica regione della Transilvania, al confine con l’Ucraina”. Il paese si sta lentamente ripren-dendo da una situazione economica molto dura e la realtà sociale è altret-tanto difficile: bambini e ragazzi so-

no i primi a subirne le conseguenze, abbandonati o ospitati in strutture pubbliche sempre più affollate e de-gradate (complice il personale non motivato per il mancato pagamento degli stipendi arretrati); inoltre, una volta compiuti i 18 anni sono costret-ti ad abbandonare l’istituto con l’uni-ca alternativa della strada, il che si traduce in soprusi e sfruttamento (soprattutto per le ragazze).

“Nel nostro piccolo ci muoviamo per dare una mano - dice il parroco cai-nese – all’interno dell’Associazione Sichar, una Onlus di solidarietà e vo-lontariato con sede a Gussago e nata dopo alcune spedizioni in Albania e Romania. L’esperienza a Sighet è ri-volta ai giovani, che così hanno la possibilità di vivere un’azione mis-sionaria. Da quando sono a Caino (2002, ndr) l’iniziativa ha coinvolto

sempre più adulti e ragazzi, con que-sti ultimi che cercano sempre fondi, proponendo svariate iniziative: lot-terie, raccolta di ferri, stracci e ve-tro, vendita di torte. Concretamen-te, stiamo cercando di costruire una sorta di oratorio: una struttura di cin-que piani da 400 mq ciascuno, legata a una congregazione di suore rume-ne, che ogni anno ci ospitano. Certo, da soli non riusciremmo mai a por-tare avanti i lavori e in questo ci dà una mano l’associazione ‘Grimm’ di Esenta (frazione di Lonato), fonda-ta da don Serafino Ronchi nel 1985. L’obiettivo finale è riuscire a realiz-zare ambulatori medici, laboratori per la formazione professionale e luoghi di aggregazione ed educazio-ne per i giovani”.Il nutrito gruppo di cainesi (circa una quarantina di persone) rimarrà in Romania dall’1 al 14 agosto pros-simo e, oltre agli aiuti nella prosecu-zione dei lavori, i giovani si occupe-ranno dell’animazione con i ragazzi del posto. "Attività che da due anni - conclude il parroco - conduciamo anche presso Strîmtura, piccolo vil-laggio a 25 chilometri da Sighet, dove i ragazzi mostrano ai loro coetanei rumeni che cosa significhi fare ora-torio". Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web www.sichar.org.

I volontari in Romania

E-mail:valtrompiavocemedia.it

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1 giugno 2009

Economia

L'incontro

Mauro RizzinelliDa 25 anni nel settore edile e immobiliare

di Andrea Alesci

Mauro Rizzinelli lavora da ven-ticinque anni nel settore dell’edili-zia, ma l’attività avviata in proprio è nata nel 2000, con progetti sul ter-ritorio valtrumplino e non.Qual è il bilancio che può trac-ciare dopo tutti questi anni nel settore edile e immobiliare?"Con un quarto di secolo di espe-rienza ormai alle spalle posso dire di essere molto contento. Il carico di lavoro è sempre stato molto in-tenso, ma tuttora continua a darmi grandi gratificazioni, professionali e umane, dato che ogni giorno pos-so coltivare nuovi rapporti inter-personali".Qual è il modus operandi della Mauro Rizzinelli Spa?"Nutro una grande passione per questo lavoro, e la passione è la molla che fa scattare la motivazio-ne. Passione per le case, ossia la ferma volontà di offrire alle per-sone la possibilità di vivere la casa in maniera diversa. Premessa fon-damentale è che ogni operazione immobiliare debba essere miglio-re della precedente. Bisogna avere grande cura della casa, studiando in maniera approfondita il conte-sto nel quale s’inserisce, gli spa-zi esterni, gli interni e le esigenze normative".Sul nostro territorio ci sono state tante trasformazioni ur-banistiche spesso non così feli-ci: qual è la via da percorrere?"La parola chiave è ‘cambiamen-to’: ci sono tutta una serie di cose

nuove che il nostro settore non ha ancora assimilato. Chi ha il know-how giusto sarà in grado di resta-re sul mercato, puntando sempre più su operazioni immobiliari dalla forte caratterizzazione. Guardando in casa, posso citare l’intervento di recupero che abbiamo portato avanti alla “Calchere”, e del quale abbiamo realizzato anche un libro tecnico-storico, presto on-line a disposizione di tutti; poi la ristrut-turazione del vecchio municipio di Marcheno e del comparto resi-denziale circostante; e per l’imme-diato futuro è in progetto una zo-na residenziale in valle di Sarezzo, con villette, appartamenti e biloca-li inseriti in aree verdi da paesi del Nord Europa".Qual è il clima generale nel set-tore immobiliare durante que-sta fase di crisi economica?"La situazione del mercato è calma, o meglio, le persone ritengono che lo sia e che ci troviamo in un pe-riodo di crisi. Ovviamente, anche il settore immobiliare subisce il col-po, ma ‘crisi’ significa passaggio, cambiamento profondo. Bisogna capire che cosa si vuole fare, trarre insegnamenti dagli errori, valutare le nuove scelte e riorganizzare un nuovo modo di lavorare. Un esem-pio significativo può essere il cam-biamento del nostro logo: il prece-dente era di nove anni fa e lo ab-biamo modificato dopo un attento studio da parte di un grafico". Un dettaglio che si fa specchio di un metodo di lavoro."Esatto, tutto questo nasconde l’in-novazione che sta all’interno del-la nostra società; sempre in que-

sta direzione ci siamo mossi per la realizzazione di un nuovo sito web, attivo dal 10 maggio scorso e attraverso cui nei prossimi an-ni faremo passare tutte le nostre proposte immobiliari (www.mau-rorizzinelli.it)".Quali sono i segreti della Mau-ro Rizzinelli Spa?"Passione, senso di responsabilità, competenze: queste sono le parole chiave. Voglia e disponibilità di fa-re un lavoro di squadra sempre più efficiente, per proporre al cliente una professionalità sempre miglio-re. Bisogna ragionare con la testa del cliente e trasformare le sue esi-genze in realtà. Fondamentale è il progetto: prima deve essere razio-nale la funzionalità interna della casa, poi viene la cura dell’aspetto architettonico; mi piace dire che le case vanno “vestite” a seconda del contesto circostante".Che tipo di impresa è la sua?"Ho voluto che la società avesse il mio nome, perché di ogni lavoro ne rispondo direttamente io. Non siamo un’impresa nel senso clas-sico del termine, con una squadra fissa di operai. La nostra è un’im-presa immobiliare che ha al pro-prio interno tutta una serie di pro-fessionalità differenti. Noi orga-nizziamo, gestiamo e coordiniamo il lavoro delle imprese appaltatri-ci e fornitrici, sotto il controllo di un’attenta regia. Nella vendita il cliente viene seguito da una sola persona e forniamo anche un’assi-stenza post-vendita, rispettando le ultime disposizioni di legge (D.Lgs. 122/2005) sulle garanzie accesso-rie: ad esempio, per dieci anni il

cliente è coperto da una polizza postuma che garantisce la qualità delle strutture, con un premio che viene pagato dal costruttore".Qual è l’atteggiamento delle banche?"La nostra società ha grande credi-bilità da parte del sistema banca-rio, che mette a disposizione mu-tui vantaggiosi per il cliente finale. Anche in questo periodo di flessio-ne del mercato stiamo ottenendo crediti, perché la banca dà i soldi a fronte di un progetto serio che l’im-mobiliarista presenta. La banca di-venta così un corretto esame delle professionalità dell’operatore".Perché si costruisce così tan-to se poi molte case rimangono invendute?"In Valtrompia, come in tutta Italia, si è costruito tanto, troppo e male. Negli anni Sessanta le case sorge-vano per necessità, l’offerta era mi-nore della domanda. Poi, nel corso degli anni ha prevalso la logica di operatori che hanno costruito con scarsa qualità. Negli ultimi anni i Comuni hanno contato pratica-mente solo sugli oneri delle opere di urbanizzazione. Poi, Pgt (Piani di governo del territorio, ndr) spesso fatti male e con interessi specifici hanno fatto il resto". E per il futuro?"Le abitazioni che ora vengono co-struite con scarsa qualità porteran-no a una sorta di “rottamazione” delle case. La responsabilità di fa-re bene risiede negli operatori del settore, nella ricerca di materiali sempre nuovi e di tecnologie che puntino sulla qualità di lunga dura-ta e sul risparmio energetico".

Mauro Rizzinelli

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Nel cambiamentol'impresa vincente

La responsabilità del costruire spetta agli operatori del settore

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18 La Voce della Valtrompia1 giugno 2009

Oblomov. Successo per il festival letterario promosso in maggio dal comune di Gardone Valtrompia

Culturae comunicazione

Un sito per l'oratorioIn un mondo sempre più complesso l’oratorio “Gesù Buon Pastore” di Sa-rezzo vuole rimanere semplice nel pro-prio agire quotidiano, senza per questo chiudersi in se stesso. Di qui l’approdo virtuale nel World Wide Web, vetrina attraverso cui condividere ricordi e se-gnalare attività. Appuntamento all’in-dirizzo www.oratoriodisarezzo.it.

Scritti nel mondo, letti in Valledi Andrea Alesci

Con la serata del 9 maggio si è chiusa la seconda edizione di Oblo-mov, festival dei narratori. “Un fe-stival non solo di scrittori – dice il direttore artistico Claudio Comini - poiché la pratica del narrare è dentro ciascuno di noi e può manifestarsi nelle più svariate forme”. Ecco per-ché sul palco allestito nel cortile del-la prestigiosa Villa Mutti Bernardelli a Gardone Val Trompia sono sfilati cantautori come Giorgio Conte e attori teatrali come il duo Donati & Olesen, giovani scrittori come Marco Missiroli e giornalisti affermati come Bruno Gambarotta.Una kermesse letteraria dove per tre giorni ha preso corpo il deside-rio tutto umano di raccontare sto-rie. Davanti a una numerosa e calda platea (190 persone la prima serata, 170 la seconda e 180 nella terza), il palco di Oblomov ha offerto prezio-si momenti di creatività. Come nella serata conclusiva: i protagonisti d’in-chiostro inventati da Andrea Vitali si sono materializzati sul palco gardo-nese, disegnati dalle parole recitanti dell’autore e dalle suggestioni musi-cali dei Sulutumana; una magia che prima ha incantato il pubblico e poi l’ha divertito, in un’atmosfera resa più tenue dagli aneddoti del medico-scrittore Vitali sul suo ambulatorio comasco. Se la gente ha risposto con entu-siasmo agli appuntamenti delle 20.30, anche il momento quotidiano dell’aperitivo (ore 18) ha riscontrato notevole successo: l’intrattenimento del siculo-bresciano Orazio Minne-ci e di Renzo Mosca; l’intervista di Laura Ogna alla scrittrice idolo de-gli adolescenti, Loredana Frescura; e il pizzaiolo prestato alla penna, quel Cristiano Cavina che ha aper-to la manifestazione insieme alle inattese incursioni di Giorgio Conte (che ha dedicato una canzone alla nonna di Cavina) e di Bruno Gam-barotta (spassoso intervento sulla parodia). Gambarotta e Conte che si sono poi ritrovati insieme nel galà di prima serata, in una conversazio-

ne-concerto memorabile, accompa-gnata dall’estroso pizzicar di corde di Claudio Rossi.Divertimento e riflessione, questi gli emblemi anche nella serata di vener-dì, aperta dall’intervista al giovane scrittore Marco Missiroli, riminese dall’animo americano che, stuzzica-to dalle domande della giornalista Sara Centenari, ha parlato con rara saggezza di John Steinbeck e di Wil-liam Faulkner, della luccicante verità delle parole, dei retroscena nei pre-mi letterari italiani, della fatica della scrittura, della più grande forza uma-na (l’amore), delle notti che custodi-scono il senso del passato. E dalla serietà di un giovane sorri-dente si è passati alla sobrietà biz-zarra del duo Donati & Olesen, im-beccati da Claudio Comini in un’in-dagine sul comico in letteratura e a teatro. Sobrietà iniziale poi dissoltasi nell’ilarità più sfrenata, mentre sulle assi di legno le stravaganti pantomi-me dei due materializzavano fram-menti di letteratura, dai fratelli Marx a Jerome K. Jerome a una vicenda “draculiana”, correndo tra fragorose risate sino a una parodia motocicli-stica stile ‘Easy Rider’.Ma Oblomov ha vissuto anche di

Tanti gli appuntamenti con scrittori e giornalisti,ospiti a Villa Mutti Bernardelli, la biblioteca del capoluogo triumplino.Tutti gli eventi sono stati seguiti da un pubblico numeroso e attento, sia per gli incontri serali che per quelli delle ore 18.Tra i partecipanti Giorgio Conte, Marco Missiroli, Bruno Gambarotta, Loredana Frescura.

giorno, con le mattinate per i ragaz-zi delle scuole superiori: Loredana Frescura tempestata di domande dai suoi fan, Orazio Minneci che ha confrontato i generi giallo e comico, Renzo Mosca che ha approfondito il discorso della Beat generation, Bru-no Gambarotta che ha tenuto una le-zione sulla parodia letteraria. Tutto questo è stato Oblomov, un ti-tolo preso a prestito dal romanzo del russo Ivan Goncarov: Oblomov ne è il protagonista, un uomo che vive in orizzontale, spegnendo la creatività nella pigra ignoranza del mondo cir-costante. Sull’inattività oblomovia-na giocano il nome e il simbolo del festival: una ‘L’ sdraiata, allo stesso tempo ‘letto’ e ‘libro aperto’. Un di-vertissement linguistico e segnico che si muove sulla sottile ambigui-tà della pigrizia, interpretata dagli ideatori del festival come recupero creativo dell’ozio, con i lettori diste-si all’ascolto di storie che li possano far muovere. Come recita il fram-mento della sigla composta e canta-ta da Piergiorgio Cinelli: “Scritti nel mondo, letti in valle”. Per vedere le interviste agli autori è possibile visi-tare il sito web www.bibliotecagar-donevaltrompia.it.

Andrea Vitali e i Sulutumana, ospiti del festival

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1 giugno 2009

Salute. La fine del periodo rispoduttivo non è la fine della femminilità

di Cristina RuggeriGinecologa

Vorrei parlare della menopausa, senza entrare in complicate e spes-so aride definizioni scientifiche, ma aiutando a comprendere e vivere meglio questo delicato momento. La donna dei nostri giorni ha un’aspettativa di vita di circa 85 anni ed è facile capire come i 50 an-ni (epoca di insorgenza media della menopausa fisiologica) non siano l’inizio della vecchiaia. Ciò nono-stante, la cessazione della funzione ovarica (all’origine della menopau-sa) rappresenta ancora per molte donne qualcosa di negativo. In una società sempre più compe-titiva, nella quale i valori del vivere paiono sempre più rivolti alla spa-smodica ricerca dell’eterna giovi-nezza e di una sessualità esaspera-ta, è normale che un momento che ricorda il passare degli anni sollevi domande e generi paure. La cosa che mi preme sottolineare è come oggi venga affrontato questo impor-tante periodo della vita femminile. Negli anni 80 la medicina ufficiale scoprì la terapia ormonale sosti-tutiva (Tos) e la possibilità di mi-gliorare la qualità della vita delle donne in menopausa attraverso la somministrazione a donne che la-mentavano gravi disturbi di prepa-rati ormonali (estrogeni, talvolta associati al progesterone); poi, nu-merosi studi scientifici indicarono

che la Tos riduceva i disturbi acuti e poteva prevenire malattie come in-farto, ipertensione, arteriosclerosi e osteoporosi, e sempre più donne assunsero ormoni. Ma nel 2000 al-tri studi cambiarono radicalmente l’approccio dei medici alle terapie ormonali, e nel 2002 vennero diffu-si i risultati della ricerca americana Women’s Health Initiative (Whi), che screditava l’utilità degli ormo-ni. Anzi, oltre a confermare che as-sumerli provocava un aumento, pur minimo, dell’insorgenza di un tumo-re al seno, questo studio metteva in discussione le capacità preventive di malattie cardiovascolari e oste-oporosi. Dal quel momento il Tos è stato raccomandato esclusivamente alle donne affette da una significa-

tiva sintomatologia neuro-vegetati-va (insonnia, irritabilità, vampate, depressione), con prescrizioni per periodi brevi e comunque mai supe-riori a cinque anni. Si è capito allora che la prevenzio-ne delle malattie cardiovascolari è molto più efficace se si basa su modifiche alimentari che elimini-no il sovrappeso (dieta mediterra-nea) e sul cambiamento dello stile di vita (regolare attività fisica ae-robica e niente fumo). Di fronte a ipertensione arteriosa e dislipide-mie, i farmaci anti-ipertensivi, an-ti-aggreganti piastrinici e le statine si sono dimostrati più efficaci degli estrogeni. Proprio il fatto che nella donna in età riproduttiva l’infarto miocardico è poco frequente ave-

E-mail:valtrompiavocemedia.it

va portato ad attribuire un ruolo protettivo agli estrogeni, ma nella pratica clinica la somministrazione di estrogeni ad alcune pazienti, già affette da patologie cardiache, si è dimostrata potenzialmente perico-losa. È chiaro quindi che la Tos deve essere prescritta da specialisti che conoscono bene le potenzialità dei farmaci, i loro possibili effetti colla-terali e le controindicazioni. La terapia ormonale sostitutiva ri-mane uno strumento prezioso di in-tervento per la diretta osservazione medica e per l’aggiornamento del bi-lancio rischi/benefici. Il ginecologo, comunque, deve stimolare un per-corso di educazione alla salute che avvii la donna verso comportamenti che riguardano lo stile di vita (atti-vità fisica, alimentazione, controlli medici, esami di prevenzione), che possono migliorarne le aspettative e la qualità di vita e che riducono il rischio cardiovascolare e l’inciden-za di osteoporosi e sintomi neuro-vegetativi (caldane). La riscoperta di attività sportive all’aria aperta o di semplici passeggiate (molto uti-li percorsi di 40 minuti almeno tre volte la settimana a passo sostenu-to) e una maggiore attenzione per l’estetica portano effetti positivi nell’umore, nella relazione di cop-pia e nella sessualità. La fine del periodo riproduttivo non è la perdita della femminilità, della sessualità e del fascino femminile, che trovano sempre nuovi modi di esprimersi.

Menopausa, istruzioni per l'uso

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Basket. La società triumplina vince il campionato di serie D e mette in campo tante idee per i più giovani

Sarezzo, il sogno della C2e il progetto "Pentabasket"Una società in crescita, con un nutrito gruppo di squadre giovanili e un progetto che coinvolge tutta la valle

Sport

di Rosa Casari

La lunga stagione del Basket Sarezzo potrebbe chiudersi trion-falmente. Dopo un campionato di serie D condotto con autorevolezza e concluso al primo posto davanti a Borgosatollo, Soresina e Persico Nembro, la squadra allenata da Gio-vanni Marchina è ancora in corsa per un posto nel prossimo torneo di C2. Nel primo turno di play-off ha sconfitto in tre gare la bergamasca Seriana Persico Nembro, e adesso manca soltanto il sigillo finale da apporre sconfiggendo i milanesi del Robbiate.Una società che cresce e, nell’atte-sa di poter festeggiare un eventua-le promozione in serie C2, continua a contare su un nutrito gruppo di squadre giovanili. Dai più piccoli della categoria “Aquilotti” agli Esor-dienti, salendo fino ai vari Under (13, 14, 15, 17, 19 e 21). Un proget-to di coinvolgimento dei ragazzi nel mondo della pallacanestro che ci il-lustra più dettagliatamente il presi-dente della società saretina, Leonar-do Cittadini: “Le numerose squadre del settore giovanile fanno parte di un grande progetto che si chiama ‘Pentabasket’, nato dall’unione di al-cune delle più importanti realtà ce-stistiche bresciane: Gussago, Iseo, Lumezzane, Roncadelle e Sarezzo. Queste cinque società - continua Cittadini - hanno deciso di fondere le proprie risorse umane, sportive e dirigenziali per creare un polo di aggregazione che garantisca ai ri-spettivi giovani un’attività di alto livello, sia sotto l’aspetto dell’ap-prendimento tecnico, sia sotto quel-lo dell’impegno agonistico". "A tal fine - prosegue il presidente Cittadini -, il Pentabasket si avvale della collaborazione di alcuni dei più qualificati allenatori brescia-ni: Federico Leone (Under 19 e

21), Roberto Ferrandi (Under 17), A n d r e a P a s i n i ( U n d e r 1 5 ) , Tommaso Bindi (Under 14) e Maurizio Cannuccia (Under 13). Le squadre delle diverse categorie sono composte dai migliori elemen-ti delle cinque società promotrici e sono iscritte ai gironi di qualifica-zione dei campionati di Eccellen-za e Open. Inoltre, per motivi bu-rocratici, solo per questa stagione hanno giocato con uno dei nomi delle varie squadre d’origine (ad esempio Under 21 Lumezzane, Un-der 17 Roncadelle, Under 13 Sarez-zo), prima di confluire nella prossi-ma annata sotto la denominazione ‘Pentabasket’”.Oltre a questo importante progetto di valorizzazione di talenti giovanili, il Basket Sarezzo, congiuntamente al Basket Lumezzane e col patro-cinio della Comunità montana, ha avviato nel 2003 “Basket nella Val-

le”, una serie di attività che hanno il compito di reclutare giovanissimi per avviarli alla pratica della palla-canestro. “Sotto la guida dell’esper-to allenatore professionista Andrea Pasini – spiega il dirigente respon-sabile Pierluigi Saputo - un gruppo di qualificati istruttori segue la cre-scita sportiva ed educativa dei cir-ca 350 bambini suddivisi nei centri minibasket di Concesio, Villa Carci-na, Sarezzo, Lumezzane, Polaveno, Lodrino e Marcheno”. Una struttu-ra che viene guidata dallo stesso Saputo e dal presidente del Basket Sarezzo, Leonardo Cittadini, e che negli ultimi anni ha registrato un crescente interesse da parte dei ge-nitori, con un numero degli iscritti sempre maggiore.Inoltre, accanto all’attività di “Ba-sket nella Valle” grande importanza assume anche il “Progetto Scuola”: l’intento è far conoscere la pallaca-

nestro nelle scuole elementari e av-vicinare i ragazzi allo sport, coinvol-gendo in alcuni casi anche i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola materna. Il Progetto Scuola parte dal territorio di Concesio e raggiunge geograficamente tutta la Valle Trompia fino a S. Colombano. In questo modo i bambini vengono stimolati alla pratica di uno sport di squadra, educati ai valori di rispetto e solidarietà. Il passo successivo agli incontri di minibasket diventa poi quello di favorire l’ingresso dei bambini nei vari comparti del settore giovanile, avviandoli alla sana competizione agonistica. Come sottolinea anco-ra Leonardo Cittadini, “nell’anno sportivo 2008/2009 abbiamo inve-stito più di novecento ore di pro-getti scuola, con il coinvolgimento di oltre 450 atleti e più di trecento partite disputate”.

La squadra del Basket Sarezzo. Nella foto in alto la formazione del Pentabasket Under13

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1 giugno 2009

Nuoto. I successi di un giovane campione triumplino

Matteo Pelizzari un gardonese tutto d'oro Appena maggiorenne, già firma autografi e fa impazzire la piscina di Gardone

Sil Lumezzane:il sogno infrantoDopo la buona stagione che l’ha portato a disputare i play-off per la Legadue (sconfitta al primo tur-no con Forlì), il Basket Lumezzane ha fatto sapere con un comunicato stampa datato 22 maggio che “non parteciperà al prossimo campionato di serie A Dilettanti per la rinuncia degli sponsor Saleri Sil, Italpresse e Sabim a sostenere i crescenti impe-gni connessi con l’attività della pri-ma squadra”. Il diritto d’iscrizione al campionato di serie A Dilettanti 2009/2010 viene così ceduto, con la speranza della so-cietà valgobbina che rimanga a Bre-scia. Una società che è stata sostenu-ta da tre grossi sponsor e che negli ultimi dodici anni ha sempre milita-to in campionati di Lega nazionale (tre di serie C, due di serie B e sette di B1/A Dilettanti). Lo sponsor Sale-ri Sil ha dichiarato che continuerà a sostenere economicamente l’attivi-tà sportiva delle formazioni giova-nili, un complesso di squadre lumez-zanesi e valtrumpline che contano più di 500 ragazzi fra minibasket e pre-agonistica. Un’attività che andrà avanti, così come l’impegno del Ba-sket Lumezzane per la diffusione e la promozione della pratica sportiva sul territorio.“In un momento di difficoltà per le famiglie - ha detto Luca Saleri -, non ci sembrava corretto continuare a investire nella pallacanestro come se nulla fosse”. Ma le parole del team manager Sergio Bona rischiarano la situazione: “Passato questo brut-to periodo ci ripresenteremo al via di un campionato nazionale”. Chi volesse leggere l’intero comunicato può consultare il sito web www.ba-sketlumezzane.it.

di Mario Ricci

Momento magico per il nuoto val-trumplino per l’esplosione di un nuo-vo talento che sembra ripercorrere i passi di un certo Paolo Bossini. Si tratta di Matteo Pelizzari, diventa-to maggiorenne lo scorso 11 aprile e protagonista di un inizio d’anno in-credibile. Cosa lega i due atleti bre-sciani? Innanzitutto la piscina, quella di Gardone, da dove entrambi sono partiti. E se il buon giorno si vede dal mattino, per il campioncino del Nuoto Club Brescia si prospetta un futuro più che roseo. Ha già comin-ciato a firmare i primi autografi e per lui un intero paese ha assiepato le tribune dell’impianto valtrumpli-no per celebrare il ritorno da vinci-tore. Bruciando ogni pronostico, in meno di un mese, a cavallo fra mar-zo ed aprile, si è messo al collo una pioggia di medaglie. Dopo aver stabilito il primato italia-no nei 200 misti agli Assoluti di Ric-cione, si è riconfermato nella cate-goria Juniores anche con la calottina dell’Italia nel prestigioso Sei Nazioni

di Novara, chiudendo il torneo con altri due ori: nei 400 misti e 200 far-falla. A seguire, ha fatto man bassa ai Campionati Assoluti di Riccione salendo sul gradino più alto del po-dio nei 400 misti, 200 farfalla e 200 rana (in entrambi i casi ha stabilito il nuovo record della manifestazione)

Calcio. L'ambiziosa proposta di Mauro Rizzinelli, presidente del Concesio Calcio

Una squadra per la Valle Cambiare significa guardare là dove non arriva

l’occhio ma dove approda il pensiero. E il pensiero fisso di Mauro Rizzinelli, imprenditore edile e presidente del Concesio Calcio, è che il mon-do del calcio dilettantistico può levare la testa dalla sabbiosa crisi economica soltanto con un cambia-mento radicale: “Premesso che le fusioni non pos-sono funzionare, perché è necessario che ogni realtà locale mantenga la propria identità - spiega Rizzinelli -, il progetto che voglio far nascere prevede che le singole società valtrumpline tengano tutto il settore giovanile in casa e al contempo facciano convergere le risorse per la prima squadra verso una formazione che abbracci l’intera Valtrompia.Ecco perché il Concesio Calcio è disposto a met-tere sul tavolo il titolo di Promozione appena con-quistato”. Consapevole della grossa portata del progetto e del-le naturali perplessità locali riguardo un sistema che coinvolgerebbe i calciatori di tutta la Valle, Mauro Rizzinelli ci tiene a puntualizzare che non verrebbe-ro in alcun modo intaccati i vivai presenti nei vari comuni: “Dietro ogni società - spiega - c’è una storia

frutto di un radicamento sul terri-torio che, se alterato, andrebbe a detrimento del valore educativo dei ragazzi e sminuirebbe il lavoro di tutti quei volontari che gravita-no intorno alle società calcistiche locali per pura passione sportiva e umana”. Le parole dell’imprenditore valtrumplino tratteggia-no i contorni di un ambizioso progetto sportivo e sociale, senza dimenticare che il settore giovanile è un importante serbatoio educativo; un luogo di for-mazione che deve operare di concerto con le scuole, gli oratori, le associazioni sportive, e che i comuni hanno il diritto/dovere di tutelare. Un progetto concreto, dunque, che mette in campo settori giovanili separati e un’unica grande rappre-sentativa della Valle: “La prima squadra del Concesio e i ragazzi della Juniores nazionale saranno consi-derate come entità a sé stanti e faranno da collante fra le giovanili della Valtrompia, avendo poi l’oppor-tunità di collaborare con una squadra bresciana di livello professionistico. In questo modo, i bambini

più talentuosi e i migliori ragazzi di ciascun settore giovanile avranno la possibilità di giocare presso la società professionista e viceversa i giovani della squadra professionista potranno fare esperienza nel-la nascente società valtrumplina, che punta a milita-re almeno nella categoria Eccellenza”.“Insomma – conclude Rizzinelli - bisogna dare un segnale forte che possa far ragionare dirigenti, alle-natori e imprenditori in termini di Valtrompia. Inol-tre, perché il progetto possa diventare una realtà concreta è necessario che prenda forma entro la fine del mese di giugno. Se così non dovesse esse-re, mi dispiacerebbe molto, perché significhereb-be che la Valtrompia non è ancora matura per il cambiamento”.

e argento nei 200 misti. Prestazione che gli è valsa la convocazione az-zurra ai prossimi Europei di catego-ria a Praga (sarà, fra l’altro, l’unico bresciano tesserato per una società bresciana). Infine il riconoscimento delle istituzioni con l’assegnazione in Loggia della “Vittoria Alata”.

Il campione Matteo Pelizzari

Il Concesio calcio Asd 1a categoria promossa in Promozione

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22 La Voce della Valtrompia1 giugno 2009

SERVIZI e NUMERI UTILI

ANNO I

NUMERO 02 - GIUGNO 2009

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

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Farmacia Gamburri Elisabetta - via Matteotti, 205/E - Tel. 030 8912041MARCHENOFarmacia Ghidini Sonia - p.zza Caduti Della Loggia, 2 - Tel. 030 861504LODRINOFarmacia Rampini Dr. Rosella - via Roma, 90 - Tel. 030 850231TAVERNOLE SUL MELLAFarmacia Scarabello di Rubuano Benedetta - via Amadini, 8 - Tel. 030 920151MARMENTINOFarmacia Spanò Angela - via Santellone, 18 - Tel. 030 9229024PEZZAZEFarmacia dei Dott. Grandi Daniele e Marchesi Anna-maria S.n.c. - via Taverna, 45 - Tel: 030 920788BOVEGNOFarmacia Dalla Vecchia P. & C. Sas - via IV Novembre, 32 - Tel. 030 926154COLLIOFarmacia Gerola di Paola e Daniela Gerola Snc - P.zza Zanardelli, 80 - Tel. 030 92722

OSPEDALEGARDONE VAL TROMPIAVia Giovanni XXIII, 4 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8912661 - 030 8911517 - Sito: www.spedali-civili.brescia.it/Gardone/top_gardone.htm

GUARDIA MEDICAGARDONE VAL TROMPIA Pronto Soccorso c/o presidio ospedaliero - via Gio-vanni XXII, 4 – 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 89331

BOVEZZO C/o Cosp di via Vittorio Veneto, 33 - Tel. 030 2711502Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Caino, Nave, Bovezzo, Concesio, Villa Carcina.

SAREZZOC/o presidio ASL di via IV Novembre, 19 - Tel. 030 8900567 Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Gardone V.T., Polaveno, Brione, Sarezzo, Lumezzane.

TAVERNOLE SUL MELLAC/o presidio ASL di via Amadini, 49 Telefono: 030 9220271Orari: dalle 20.00 alle 8.00 di tutti i giorni della set-timana. Dalle 8.00 alle 20.00 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Dalle 8.00 alle 20.00 di ogni giorno festivo. Per i Comuni di: Marcheno, Lo-drino, Marmentino, Tavernole, Pezzaze, Irma, Bove-gno, Collio.

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CONCESIOP.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

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POLAVENOPiazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

BRIONEVia San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

GARDONE VAL TROMPIAVia Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrom-pia.bs.it

MARCHENOVia Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINOVia Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Si-to: www.valletrompia.it

TAVERNOLE SUL MELLAPiazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINOVia S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it PEZZAZEVia Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

IRMAVia Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Page 23: La Voce della Valtrompia 2009 02

CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 8.00 – 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 8.30 – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 8.30 – 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 8.30 - 18.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30 – 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 7.00 – 9.00 – 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Fe-stivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00

23La Voce della Valtrompia1 giugno 2009

Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 8.30 (Ma-ria Madre del Redentore) – 18.30 - Festivo: 8.00 (Ma-ria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30BRIONES. Zenone: Prefestivo: 10.30 – 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 8.00 – 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-vo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giaco-

mo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 11.15Ville di Marmentino - Santi Faustino e Gio-vita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00IRMASS. Trinità: Festivo: 8.30BOVEGNOS. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 - 16.00 (Graticelle) - 18.30COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 8.30 (chiesa di Tizio) - 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefe-stivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Sarezzo: Parrocchiale dei Ss. Faustino e Giovita

ProgrammaVenerdì 5 giugno ore 21: Serata con l'orche-stra spettacolo "I Rodigini".

Sabato 6 giugno ore 21.30: Serata danzante con l'orchestra spettacolo "Genio e Pierrot's".

Domenica 7 giugno ore 21: Serata danzante con l'orchestra spettacolo "I Mirage".

Lunedì 8 giugno ore 21.15: Compagnia tea-trale "La Ruota" "Fae bé andà suora". Comme-dia dialettale in tre atti. Testi di Maria Filippini - Regia di Carlo Peroni.

Martedì 9 giugno ore 21: Concorso nazio-nale di "Miss Italia" "Miss Provincia di Bre-scia".

Mercoledì 10 giugno ore 21: Concorso cano-ro "La fabbrica dei talenti".

Giovedì 11 giugno ore 21: Spettacolo di Ar-ti marziali Aikido - Ore 21.30 Serata danzante di latino-americano con la Scuola di ballo "Zero in condotta".

Venerdì 12 giugno ore 21.15: Serata danzan-te con l'orchestra spettacolo "Omar Codazzi".

Sabato 13 giugno ore 21: Serata danzante con l'orchestra "Nicola Congiu".

Domenica 14 giugno ore 21: Serata danzan-te con l'orchestra "I Filadelfia".

Lunedì 15 giugno ore 21: Serata di arte varia "Festival della magia e dell'illusionismo" con Radio Vera.

Martedì 16 giugno ore 21.30: Spettacolo te-atrale dialettale "Pin'Occhio" di Giorgio Zanetti. Con Valeria Gaffurini, Giorgio Zanetti e Korrado.

Mercoledì 17 giugno

ore 21.45:

Jury in concerto.

Giovedì 18 giugno ore 21: Serata danzante di latino-americano con la scuola di ballo "Spa-zio Danza" dj Chico.

Venerdì 19 giugno ore 21: Serata danzante con l'orchestra spettacolo "Santino Rokketti".

Sabato 20 giugno ore 21.45: Serata danzante con l'orchestra spettacolo "Diego Zamboni".

Domenica 21 giugno: ore 21: Serata dan-zante con l'orchestra spettacolo "Macho". Ore 23.15 Grande spettacolo pirotecnico.

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