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TEORIE SULLINGUAGGIO

Dal mondo greco al Medioevo

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NELLA CULTURA OCCIDENTALE…

La rifessione sul linguaggio nasce come so o!rodo odell"on ologia#

$ !ossi%ile dire l"essere&

E come&

'I(' sec# a#C#) i nomi delle cose sono na urali oconven*ionali&

L"uso !olisemico del ermine logos sem%ra es imoniarea +avore dell"idea di un"uni , di linguaggio e real ,#

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-LATONE. CRATILO

Status quaestionis circa l"al erna ivana ura/conven*ione dei nomi#

Cra ilo 0Eracli o1 vs Ermogene 0-armenide1

So2s i) decisi asser ori del conven*ionalismo#

coa!!ar enen*a an eceden*a

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-LATONE. CRATILO/2

Tesi di Socra e 0in -la one1) i nomi vanno!ensa i come s rumen i#

A raverso i nomi ci insegniamo 3ualcosareci!rocamen e#

Conclusione di -la one) un nome va valu a oin %ase al suo sco!o# Ci c4iediamo se 5 s a oun %uon arnese#

Il cri erio dell"u ili , s em!era il !ro%lemadell"o!!osi*ione na ura(conven*ione#

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-LATONE.FEDRO Il ema della comunica*ione 5a6ron a o !arallelamen e a 3uello

dell"amore)

L"eros. e non la rasmissione.dovre%%e essere il !rinci!io cardinedella comunica*ione#

S ru ura del dialogo)… -rima !ar e) re discorsi sull"amore#

… Seconda !ar e) rifessione sullare orica 0la scri ura del discorso1# Siconclude con la cri ica di Socra ealla scri ura#

Dall’oralità allascrittura

C+ 7#D# -e ers.!arlare al "entoStoria dell#idea dicomunica$ione%Mel emi. Roma899:#

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-LATONE.FEDRO ;edro 4a in mano il discorso a!!enaascol a o dalla %occa di Lisia#

Tesi di Lisia) meglio c4e un giovanesi scelga un educa ore/aman e0s&nousia 1 mosso dal calcolo c4enon dalla +ollia dell"amore#

Lisia) un a!!roccio +reddo nellarela*ione amorosa !u< ris!armiaread en ram%i le so6eren*edell"amore# L"amore 5 un accordoc4e !u< essere ges i o meglio inassen*a di +renesia#

Fedro' l’im(resarioentusiastadell’eloquen$a

Lisia' l’oratore%accusato di essere unoscrittore di discorsi

Socrate' a((assionatodi discorsi

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-LATONE.FEDRO In ogni anima c"5 un confi o ra ragione0logos 1. volon , 0t)umos 1 e %rama 0e(it)umia 1#

Socra e usa 3ui l"immagine del carro raina odal cavallo %ianco 0vir =1 e dal cavallo nero 0la%rama errena1#

-er Socra e l"amore/comunica*ione !er

eccellen*a 5 3uello %asa o sulla o alereci!roci ,# N> !adrone n> sc4iavo#

?ues o modello di amore 5 s a o !oi de o!la onico#

?ues o i!o di amore !erme e di con em!larel"armonia a6e iva/comunica iva. cio5 dicon em!lare il divino#

L"amore diven a s rumen o di reci!rocasalve**a#

L’idea c)e Socrate )adell’amore e dellacomunica$ione *c+secondo discorso,

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-LATONE.FEDRO Scrivere discorsi vuol dire concedersi ac4iun3ue#

Un messaggio !u< non essere ada o a uncer o i!o di des ina ario#

Socra e !re+erisce scegliersi il suoin erlocu ore e reali**are una rela*ione di

o ale reci!roci , in cui egli si dic4iaraignoran e come il suo in erlocu ore#

La %uona re orica 5 ero ica) com!or aun"unione reci!roca e un circui o dicomunica*ione c4iuso#

Il discorso di Lisia) non riconosce ladi6eren*a ra un aman e innamora o e unoc4e non lo 5@ allo s esso modo la scri uranon 4a idea dell"anima del des ina ario#

Critica allascrittura

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ARISTOTELE

Nell"Organon il discorso 5 anali**a o a raverso la c4iavedell"enuncia o a!o+an ico o dic4iara ivo#

Al ri i!i di discorso sono anali**a i nella Retorica e nella!oetica #

De inter(retatione ) I suoni della voce sono sim%olidelle afezioni c4e 4anno luogo nell"anima. e le lettere scri e sono sim%oli dei suoni della voceB#

Solo le a6e*ioni 0 (at)emata 1 sono uguali !er u i#

Il linguaggio 5 media*ione ra !ensiero e real ,# Essodeve !erci< ris!ecc4iare l"univoci , del reale# Al rimen isare%%e ini ili**a%ile al suo sco!o#

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…DA LEGGERE IN RELA IONEALLA-ETAFISICA

In Me a2sica G. . 99F%. F( . Aris o ele dice c4e se ilermine Huomo" avesse in2ni i signi2ca i. allora non si

!o re%%e eviden emen e +are alcun ragionamen o.giacc4> non avere un solo signi cato

equivale a non avere signi cato alcuno . e se inomi non 4anno signi2ca o alcuno. viene di +a oso!!resso ogni scam%io di !ensiero non solo congli al ri. ma. a dire il vero. anc4e con se medesimi@di+a i 5 im!ossi%ile !ossedere un !ensiero. se non

si !ensa una cosa sola. e …J a 3ues a cosa non si!o r, assegnare c4e un solo nome# Allora …J ilnome s a a signi2care 3ualcosa. an*i …J s a asigni2care una cosa solaB#

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ARISTOTELE. LA META;ORA

!oetica :K%. 8 (8 @

Retorica 9:a. ( F… Non 5 mero ornamen o del discorso

… a una +un*ione conosci iva… S rumen o di innova*ione lessicale

… S rumen o di conce uali**a*ione

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CONCLUSIONE SUL

MONDO GRECOIl mondo greco !or a l"analisi del linguaggio essen*ialmen e sul !ianodelle proposizioni dichiarative # ?ues o i!o di !ro!osi*ione 5 assun a

come +un*ione %asilare del linguaggio#

C+ cri ica di 7# Aus in

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-LOTINO Enneadi) il !rocesso di conoscen*ari!ercorre in maniera ascenden e igradi di emana*ione dall"Uno#Il discorso 5 il con rario dell"Essere.!erc4> !u< cogliere i conce i solouno do!o l"al ro. 3uindi nel em!o e

nella di6eren*a#Il linguaggio 5 segno di ino!ia)nasce 3uando l"in elligen*a non%as a !i= a se s essa# L"ar igianocomincia a ragionare 3uandoincon ra una di col ,#

Dal mondo greco"erso i (adri dellaC)iesa

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-LOTINO ?uando !arliamo. !arliamo di3ualcosa. ma l"Uno 5 0sen*a ilH3ualcosa"1#Come !ossiamo !arlare dell"Uno&

-ossiamo !arlarne al !i= !er vianega iva#

-u< !arlare di Dio anc4e la +ollia ocoloro c4e sono is!ira i o invasi dalladivini ,#

.onostante i (oc)i

ri+erimenti allinguaggionell’o(era di !lotino%ad essi si is(irano isuccessi"is"olgimenti dellatradi$ioneteolinguistica

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AGOSTINO D"I--ONA 0 : ( 91

De magistro 0 ( 91De Trinitate 0 &( 8K1

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AGOSTINO.DE -A ISTRO

Retractationes I. 8) In 3uo dis!u a ur e 3uaeri ur. einveni ur. magis rum non esse. 3ui doce 4ominumscien iam. nisi Deum. secundum illud e iam 3uod inEvangelio scri! um es ) 0nus est -agister "ester

C)ristus B#O%ie ivo) dimos rare c4e Cris o 5 l"unico maes ro#A al 2ne. Agos ino cos ruisce u a la !rima !ar e.nella 3uale me e in luce l"inca!aci , delle !arole. e

3uindi di coloro c4e usano le !arole 0i maes ri umani1di insegnare#C+G# -iccolo. I (rocessi di a((rendimento in Agostinod’I((ona . Aracne. Roma 899 #

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A DI;;EREN A DEL-E.O.E

Agos ino limi a il ruolo del maes ro umano#

Non accen ua la dimensione del ricordare. ma3uella dell"insegnare#

Lo sco!o dell"a!!rendimen o 5 !er Agos inorovare la veri , nell"in eriori ,. !iu os o c4e!or ar +uori come nella maieu ica socra ica#

Ca!# PI') Qcoloro c4e sono c4iama idiscepoli . considerano in se stessi se siano

s a e de e cose vere. osservando cio5 3uellaverità interiore come !ossono #

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'ER A LOCUTIO DOCERE

Ca!# ) Q i accorgi cer amen e di3uan o le parole siano da ri enerein+eriori a ci< !er cui usiamo le !arole.dal momen o c4e l’uso s esso delle!arole 5 gi, da an e!orre alle !aroles esse@ le !arole in+a i sono in+un*ione di ci< !er cui le usiamo@ e di+a o le usiamo !er insegnare #

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UN -ASSAGGIO SOR-RENDENTE

I !rimi ca!i oli del De magistro sono dedica i alladescri*ione dei vari i!i di segni 0 ra cui ci sono le!arole1#

Ma in 9. leggiamo) !er ea signa. 3uae ver%a

a!!ellan ur. nos ni4il discereB#Le !arole non ci consen ono mai di conoscere unogge o c4e non sia gi, conosciu o !reviamen e danoi#

Esem!io di Agos ino) Hsara%ara"#

Ca!# P) 1uando in+atti mi dato un segno% se mi tro"anella non conoscen$a della cosa di cui segno% non mi

(u3 insegnare nulla% ma se la so già% allora c)e cosaim(aro mediante il segno4

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LE -AROLE

-er Agos ino 4anno una +un*ione evoca iva osegnale ica#

La conoscen*a avviene nell"in eriori , dove le!arole non giungono#

Da dove viene 3ues a idea dei limi i dei"er5a &

-ro%a%ilmen e dallo S oicismo)… + nV

… l>WiX

… lYgoX

Suono inar icola o0ma eriale1

Parola (materiale)

Enuncia o 0imma eriale1

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AGOSTINO.DE TRI.ITATE

Solo do!o il Agos ino comincia ada ri%uire"er5um alla seconda !ersona della

Trini ,#

6er5um interius e "er5um e7terius vanno le i

in rela*ione al ra!!or o nosse/cogitareSa!!iamo 0 nosse 1 !i= di 3uan o !ensiamo0cogitare 1#

Notitia 0conoscen*a di cui non sono

a ualmen e consa!evole1# Cogitatio 0!ensiero +orma o su cui ora s o

!or ando la mia a en*ione1

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AGOSTINO.DE TRI.ITATE

6er5um interius ) es!rimi%ili , in rinseca dellanotitia #

Come il 'er%o 5 da sem!re !resso Dio. sen*aaver !reso una s!eci2ca carne umana. cosZ il"er5um 5 da sem!re in rinseco allaconoscen*a. e assume una ves e linguis icade ermina a solo nel momen o in cui deveessere de o !er 3ualcuno#

Un modello eologico 5 3uindi usa o !ers!iegare una real , umana 0linguis ico(cogni iva1#

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I. IO8A..IS E6A. ELI0-TRACTAT0S PI'.K

-res a a en*ione al uo cuore …J 3uando dun3ueconce!isci la !arola c4e !ro+erisci. vuoi dire una cosa. e las essa conce*ione della cosa nel uo cuore 5 gi, la !arola@non 5 ancora venu a +uori. ma 5 gi, na a nel cuore. e virimane !er venir +uori@ ma tu presti attenzione a chi tirivolgi . alla !ersona con cui s ai !arlando@ se 5 la ina.cerc4i una !arola la ina. se 5 greca !ensi a !arole grec4e@se 5 !unica vedi se conosci il !unico@ ricorri alle diverselingue in %ase alla diversi , degli ascol a ori. !er !ro+erire laparola che hai concepito @ ma ci< c4e avrai conce!i o nel

cuore non era lega o a nessuna lingua# Ora. dal momen oc4e Dio. 3uando !arla non si serve di nessuna lingua e nonassume nessun i!o di linguaggio. in c4e modo 5 ascol a odal ;iglio. dal momen o c4e Dio 4a de o il ;iglio s esso&B#