: prendere, cogliere di sorpresa Ippocrate (400 a.C.): il male non possiede nulla di più divino né...

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: prendere, cogliere di sorpresa

Ippocrate (400 a.C.): il male “non possiede nulla di più divino né di più sacro rispetto alle altre malattie, né nella sua natura, né nella sua origine”

Medioevo: malattia assimilata a possessione demoniaca

Trattato sull’epilessia:1700Primi interventi farmacologici e chirurgici: 1800Primi barbiturici: 1912EEG:1920

O.5-o.8% della popolazione nel mondo Tasso di mortalità è 2-3 volte superiore

alla popolazione normale Più colpiti i maschi

Fattori genetici (40%): forme autosomiche, X-linked, cromosomiche, da ereditarietà mitocondriale

Fattori acquisiti: malformazioni, intossicazioni/infezioni, lesioni cerebro-vascolari, tumori cerebrali, traumi, fattori farmacologici, fattori metabolici

Crisi epilettiche: manifestazioni cliniche parossistiche motorie, sensoriali o psichiche, accompagnate o meno da perdita di coscienza, legate ad una scarica eccessiva e ipersincrona di una popolazione più o meno estesa di neuroni della corteccia cerebrale

Epilessia: la ripetizione di crisi epilettiche spontanee in uno stesso soggetto

Classificazione internazionale delle crisi epilettiche (1981)

Crisi generalizzate Crisi parziali Crisi non classificabili

Crisi generalizzate:

Assenze Crisi miocloniche Crisi cloniche Crisi tonico-cloniche Crisi atoniche

Crisi parziali:

Semplici Complesse Parziali secondariamente generalizzate

Classificazione sindromica delle epilessie (1989):

Epilessie e sindromi epilettiche focali:idiopatiche, sintomatiche, criptogenetiche

Epilessie e sindromi epilettiche generalizzate: idiopatiche, sintomatiche, criptogenetiche

Epilessie il cui carattere focale o generalizzato non è determinato

Sindromi speciali: crisi isolate, crisi occasionali

Crisi generalizzate: Crisi tonico clonica (Grande Male): grido,

perdita di coscienza, contrazione tonica seguita da scosse bilaterali, sincrone; al termine rilasciamento muscolare e obnubilazione profonda della coscienza. Fenomeni vegetativi: tachicardia, cianosi, ipersecrezione salivare, enuresi o encopresi.

Assenza (Piccolo Male): alterazione (attenuazione o sospensione) della coscienza, di breve durata (secondi)

Crisi parziali: Motorie Somatosensitive/sensoriali Con segni vegetativi Con segni psichici (dejà-vu, dejà-vecu)

Sindromi elettrocliniche definite dalla ripetizione di crisi epilettiche ricorrenti con intervallo breve, con fase intercritica caratterizzata da alterazione della coscienza o segni neurologici di esaurimento della scarica neuronale.

Crisi epilettica che persiste sufficientemente a lungo o che si ripete con intervalli sufficientemente brevi da creare una condizione epilettica fissa e durevole (Gastaut)

Paralisi cerebrali infantili Disabilità cognitiva Disordini psichiatrici

ADHD Depressione Stati d’ansia Psicosi

Il tipo di crisi e l’etiologia, influiscono sugli aspetti “stabili” delle funzioni cognitive : performances scolastiche, memoria, Q.I., ecc.

L’attività epilettica parossistica (scariche EEG epilettiformi e crisi), influisce sugli aspetti cognitivi funzionali : velocità di ragionamento, attenzione, memoria a breve termine.

(Aldenkamp and Arends, Epilepsia, 2004)

Condizionato da:

Tipo di epilessia Patologie associate Risposta alla terapia Farmaci

Epilessia generalizzata: più colpite l’attenzione e la concentrazione

Epilessia parziale: più compromessa la memoria (es. epilessia lobo temporale)

Encefalopatie epilettiche (es. Landau-Kleffner): gruppo di condizioni in cui le funzioni cognitive, sensoriali, e/o motorie, sono deteriorate in conseguenza dell’ attività epilettica

(Olivier Dulac, Epilepsia 2001)

Nella terapia con fenobarbital (gardenale): Q.I. più basso o diminuzione del Q.I. nei

pazienti con crisi febbrili rispetto ai controlli l’effetto negativo sul Q.I. diminuisce alla

sospensione; può, però, farsi sentire anche a distanza sulle acquisizioni scolastiche

Diminuisce l’attenzione e la concentrazione

Nella terapia con carbamazepina (Tegretol):

Effetti non significativi Lieve calo delle performances mnesiche Dati contrastanti sui tempi di reazione

Nella terapia con acido valproico (Depakin): Influenza negativa sulla memoria Influenza negativa (dose dipendente) su

performances neuropsicologiche al di fuori del Q.I. (integrazione audio-visiva,

iperattività) Benefico effetto sul tono dell’umore

Nella terapia con lamotrigina (Lamictal):

Comportamenti aggressivi in pazienti con basso livello intellettivo

Segnalati miglioramenti comportamentalied aumento dell’attenzione in relazione sia al calo delle crisi, sia al solo miglioramento eeg

Condivisione degli aspetti gestionali con la scuola

Supporto psicoterapico Supporto associazioni

Collaborazione tra scuola/famiglia/specialista (es. diario delle crisi)

Gestione farmacologica (terapie abituali, terapie d’urgenza)

Gestione degli aspetti emotivi bambino/gruppo classe

Mantenere la calma! Non cercare di mettere oggetti in bocca

(morsicature, fenomeni riflessi) Posizionare un oggetto morbido sotto la testa Mettere in decubito laterale nella fase post-

critica Controllare polso, respiro Chiamare 118 se subentranti (più di qualche

minuto, se la perdita di coscienza persiste)

Farmacologiche Chirurgiche Stimolazione vagale cronica intermittente

Neurofisiopatologo Neurologo Neuropsichiatra infantile

ancora oggi le persone affette risentono dello stigma sociale: “non esiste altra condizione in cui i pregiudizi sociali siano più gravi della malattia stessa” (Lennox)

la maggior parte delle forme, se seguite e controllate, è compatibile con una vita normale

Tempeste nel cervello. Racconti di bambini con epilessia e dei loro genitori , Schachter Steven C. et. al., ed Il Minotauro, 2004

L’idiota, F. Dostoevskij

Film Il grande cocomero, F.Archibugi, 1993 L’aria salata, A. angelini, 2006 I pugni in tasca, M. Bellocchio, 1965