Sorpresa! - Classe 4 - Letture

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• Versione audio del libro • Carattere modificabile MAIUSCOLO/minuscolo • Traduzione in altre lingue 4 letture Percorsi di Cittadinanza e Costituzione Mappe sulle tipologie testuali patrizia ceccarelli - livia vecci

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ISBN 978-88-472-2491-9

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I SBN 978-88-472-2491-9

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9 7 8 8 8 4 7 2 2 4 8 9 6

4

letture Percorsi di Cittadinanza e Costituzione

Mappe sulle tipologie testuali

patrizia ceccarelli - livia vecci

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° 6).

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE

• Breve guida “A scuola con un sorriso” con spunti di riflessione e suggerimenti pratici per la gestione del gruppo-classe

• Guida al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti ecc.• Vademecum BES con consigli, normative, schede operative ecc. • 3 cartelloni sulle tipologie testuali • 1 poster attivo di grammatica

il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, i percorsi multidisciplinari per la LIM spiegati passo passo, esercizi interattivi di italiano e di tutte le discipline, tante schede in PDF

il M.I.O. BOOK studente

I DVD si possono installare senza connessione a Internet

IN DOTAZIONE CON LA GUIDA:

CD audio in formato MP3 con la versione audio di tutto il libro letto da speaker professionisti

letture• Pagine di accoglienza• Percorsi per tipologie testuali• Verifica delle competenze• Percorso e prove

modello INVALSI• Laboratori di ascolto• Laboratori del lessico• Percorsi di Cittadinanza• Pagine per imparare facile

Grammatica• Mappe di sintesi• Verifica delle competenze• Giochi linguistici• Tavole dei verbi• Prove modello INVALSI• Eserciziario

Scrittura Linguaggi espressivi• Mappe-guida per la scrittura• Percorsi di produzione scritta

per tipologie testuali • Spunti per la scrittura creativa• L’arte e la musica per scoprire

le stagioni

e inoltre...

Le regole di italiano 4-5

Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia

Io imparo facile

A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line

I volumi sono in versione digitale M.I.O. BOOK, scaricabili on-line e archiviabili su USB

4

letture

Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, OpenÈ l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con:• l’inserimento di appunti e segnalibri;• la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare la font trasformandola in MAIUSCOLO.

Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

www.raffaellodigitale.it

Per esigenze didattiche i testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Coordinamento: Emilia AgostiniRedazione: Francesca Bolognini, Carmen ReferzaConsulenza didattica: Tiziana Bartolucci, Maria Luisa Gagliardini, Paola Papalini (percorso di lettura); Raffaela Maggi (sezione Insieme per imparare facile)Grafica e impaginazione: Mauro AquilantiIllustrazioni: Valentina Belloni, Chiara Bordoni, Funnybooks, Mariagrazia Orlandini, Elisabetta TravetCopertina: Mauro AquilantiIllustrazione di copertina: Mariagrazia OrlandiniCoordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara OrtenziUfficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, 123rf, Fotolia, ThinkstockStampa: Gruppo Editoriale Raffaello

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Il materiale digitale presente nel M.I.O. BOOK è pubblicato e scaricabile anche su www.raffaellodigitale.it

Raffaello Libri S.p.A.Via dell’Industria, 2160037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - [email protected]

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Bicicletta, che passione!INIZIOÈ SABATO, GIORNO DI VACANZA: PROPRIO LA GIORNATA IDEALE PER FARE ACROBAZIE IN BICICLETTA E CURVE SPERICOLATE. DA OGGI LINUS HA UN AUTENTICO MANUBRIO DA CORRIDORE SULLA BICICLETTA, GLIEL’HA MONTATO SUO FRATELLO STEFAN, HA SOLO UN POCHETTINO DI RUGGINE.– È UN MANUBRIO DA PROFESSIONISTA – HA SPIEGATO STEFAN – E VA ANCHE BENE.CON UN MANUBRIO COME QUELLO, LINUS POTRÀ PIEGARSI TUTTO IN AVANTI, COME FANNO I CORRIDORI ALLA TELEVISIONE. MITICO!

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.

Per ulteriori chiarimenti sulla procedura di attivazione sono disponibili dei VIDEO TUTORIAL all’indirizzo www.raffaellodigitale.it/tutorial-miobook

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letture

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patrizia ceccarelli - livia vecci

stare bene a scuolaindice STARE BENE A SCUOLA

6 Io Il maestro

7 Mamma e papà... e anche la scuola

8 Voglio una scuola

9 Che bell’aula

10 Tutti amici

12 Il gioco di imparare

IO SO GIÀ CHE...13 Attori o fantasmi?

14 Storia del naso che fiorì

15 L’airone incontentabile

16 Pollicino

17 La pelle del rinoceronte

18 Filippa della metropolitana

19 La gallina intelligente

20 Invenzioni... trasparenti

21 Germogli di patata americana

Sorprenditi con

22 IL RACCONTO24 Bicicletta, che passione!

26 La rivolta delle sorpresine

28 L’anatra ferita

30 METTO A FUOCO il racconto realistico Storia di Stack

32 Il diverso

34 Capriole e batticuore

36 Il rifugio segreto

37 Arrivano i pompieri

38 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE

39 LABORATORIO DEL LESSICO 40 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE

Colpo di fulmine

42 METTO A FUOCO il racconto d’avventura L’arco di Robin

44 Capitano Achab

46 Survival

48 Una sfida pericolosa

50 EVVIVA I CLASSICI Gulliver a Lilliput

52 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Roy e gli orsi

54 METTO A FUOCO il racconto di paura Una bianca figura

56 Un bosco spaventoso

57 Spaventapasseri viventi

58 Una visione orripilante

59 LABORATORIO DEL LESSICO

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60 EVVIVA I CLASSICI La mummia vivente

62 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE La casa del mistero

64 METTO A FUOCO il racconto autobiografico Ricordo l’India

66 Ho scelto di fare l’astrofisica

68 Un aquilone spettacolare

69 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE

70 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Sono Malala

A... come AUTOSTIMA72 Se fossi...

73 Io mi piaccio!

74 METTO A FUOCO il diario Le mie bacchette speciali

76 Acquisti!

77 Un diario in regalo!

78 Mina vs-50

79 Attraversando l’Africa

80 EVVIVA I CLASSICI Gian Burrasca prestigiatore

82 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE A lezione di judo

84 METTO A FUOCO la lettera Lettera dalle vacanze

86 Lettera per un figlio

87 Lettera al Ministro

88 Mia sorella Melania

89 LABORATORIO DEL LESSICO

90 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Parlare al muro

92 METTO A FUOCO il racconto fantastico Il tappetino volante

94 Le uova di Cocca

96 La bambina di piume

97 Il fabbricatore di animali

98 La casa sull’albero

100 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE

101 LABORATORIO DEL LESSICO

102 EVVIVA I CLASSICI L’Isola Che Non C’è

104 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Nella cucina del castello

106 METTO A FUOCO il mito Il mito di Prometeo

108 L’arcobaleno

1 10 La nascita della speranza

1 1 1 Mito di Alcione

1 12 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Due nuove costellazioni

1 14 In viaggio da solo

indice

versol’invalsi

3

indice

Sorprenditi con

120 LA POESIA

122 METTO A FUOCO la filastrocca Le parole tiritere Uno, due, tre...

124 Filastrocca, dove sei? Porta

125 Rima smascherata Tesoro

126 Una giovane matita Il melone Il signor Filiberto

127 Per sciogliere la lingua Per giocare o... ...per dormire

128 METTO A FUOCO la poesia Ofelia la gatta

130 Parole di mare

131 Sulla spiaggia Nel bosco

132 Capelli Vestiti

133 La luna Il sole

134 Io sono tutti gli uomini Per Malala Yousafzai

135 LABORATORIO DEL LESSICO

136 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Girotondo Profumo di legna

S... come SOLIDARIETÀ138 Il clown in ospedale

140 Sapevo che saresti venuto

141 Nessun uomo è un’isola

Sorprenditi con

142 LA DESCRIZIONE144 Kolloval, l’elfo dell’allegria

145 Cuore puro e corpo leggero

146 Il pastore maremmano

147 Baffo, il mio primo cane

148 Due super nonne

150 METTO A FUOCO la descrizione di animali Qui-quak

152 Polly permaloso

153 Lucertole

154 METTO A FUOCO la descrizione di ambienti Vita nella palude

156 Un giardino di frutta

157 La casa più bella

158 METTO A FUOCO la descrizione di persone Aurora e Marcel

160 Ondina

161 Umberto non è un genio

162 La principessa del calcio

163 LABORATORIO DEL LESSICO164 Ecco gli hobbit!

165 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE

166 EVVIVA I CLASSICI Il vecchio lupo di mare

168 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Viaggio in Sicilia!

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SCARICA, SFOGLIA E CLICCA!!!Questo libro è anche in versione digitale M.I.O. BOOKDivertiti e impara con i video, gli ascolti e le attività multimediali

Sorprenditi con

170 L’INFORMAZIONE172 METTO A FUOCO il testo informativo

Abitudini alimentari

174 La navigazione presso i Fenici

176 Le previsioni meteorologiche

178 Le galassie

179 Il volo

180 Appuntamento in città

181 IMPARO AD ASCOLTARE L’INSEGNANTE LEGGE

182 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE La regina Cleopatra

184 Ma gli animali imparano?

R... come RISPETTO186 Tutti diversi, tutti uguali

187 Uguali per lo Stato Figli del mondo

188 Tu rispetti la natura?

190 Io sono “nobile”

Sorprenditi con

190 LE REGOLE192 METTO A FUOCO il testo regolativo

Il dolce di albicocche

194 Bowling fai-da-te

195 Istruzioni per studiare

196 Star bene con i fratelli

197 Regolamento Montagna pulita

198 PER COSTRUIRE LE COMPETENZE Dov’è il trucco? Per uno stile di vita sano

R... come RESPONSABILITÀ200 La leggenda del colibrì

201 La storia siamo noi

202 Soldi

Insieme per

IMPARARE FACILE205 Il racconto realistico

206 Il racconto d’avventura

207 Il racconto di paura

208 Il racconto autobiografico

209 Il diario

210 La lettera

21 1 Il racconto fantastico

212 Il mito

213 Il testo poetico

214 La descrizione

215 Il testo informativo

216 Il testo regolativo

versol’invalsi

indice

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Felice scuola a tutti!

stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

IoVado a scuolacome a una festacon tante ideedentro la testa:

idee nuoveda pionieriper tracciare grandi pensieri

idee forti da guerrieroper conquistareil mondo intero

e se una cosa oggi va stortaa me che importa?

Proverò domani con un’idea di scorta.

Il maestroMaestro portamidove imparare è gioiadove trovarsi al mattinoè sorpresa è abbraccioè riparo.

Maestro portamidentro le tue parolefalle volare lontano:sul mare tempestosotra i ghiacci polari negli occhi dell’Oriente.

Maestro guidamicon i tuoi passi leggeriper sentieri di scopertapoilasciami piano che resti attentoil cuore.

stare benea scuola

Tornano a scuola i bambini, ma anche i maestri e le maestree un po’… anche i genitori.

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stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

Mamma e papà...Anche le mamme e i papà sono emozionati alla riapertura della scuola. Attendono in gruppo davanti ai cancelli e pensano già al duro impegno che li aspetta: al mattino svegliare i bambini che dormono come sassi, correre nel traffico per arrivare puntuali al suono della campanella e non dimenticare di mettere nello zaino una merenda sana e nutriente... Al pomeriggio invece ci sono i compiti da controllare e alla sera bisogna convincere i piccoli ad andare a letto presto... Poveri genitori, ce la faranno a essere promossi?

...e anche la scuolaAnche la scuola riapre i battenti: spalanca finestre e cancelli, leva la polvere su cattedre e banchi, riaccende computer e lavagne luminose, fa rombare il motore dei pulmini. È un pianeta che si risveglia, il pianeta della scuola! Insegnanti, custodi, autisti, cuochi e direttori sono pronti e ti aspettano. Tu sei pronto?

•Leggi i brani e le poesie, poi disegna il dono che vorresti fare o scrivi una dedica alle persone del tuo “pianeta scuola”, per augurare loro un felice anno scolastico.

COMPAGNI INSEGNANTI GENITORI

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stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

Voglio una scuola Voglio una scuola che parla ai bambinicome la rondine ai rondininiche insegna a volare aprendo le alie sa che i voli non sono mai uguali.Voglio una scuola che scavalca murettie accoglie disegni che non sono perfettiche guarda avanti e traccia sentieri senza scordarsi di quelli di ieri.Voglio una scuola con dentro il soleche toglie polvere alle parolecon porte aperte, grandi finestree bimbi che ridono con le maestre.

da J. Carioli, Poesie a righe e a quadretti, Giunti Kids

•La tua scuola com’è? Scegli tra le qualità proposte. divertente interessante impegnativa stimolante accogliente

•E tu come la vorresti? Collega ognuna di queste espressioni al suo significato.

- che parla ai bambini - che arricchisce la fantasia

- che insegna a volare - che supera le barriere

- che scavalca muretti - piena di vita e calore

- con dentro il sole - che si rivolge direttamente ai bambini

UNA SCUOLA

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facciamo SQUADRA

• Confrontate le vostre idee ed esprimete il valore che attribuite a queste affermazioni con un voto da 5 a 10.

- È molto importante che l’aula sia uno spazio accogliente, pulito e sicuro.

- È bene che ogni bambino abbia uno spazio personale in cui tenere i suoi oggetti.

- I cartelloni alle pareti, con le regole di comportamento e le materie di studio, sono molto utili.

- In aula devono esserci tanti libri sempre pronti da consultare.

- I banchi devono essere disposti in modo da lasciare un passaggio libero.

stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

Che bell’aula Sono così contenta quando entro in classe perché la mia aula mi piace proprio!Le pareti, tutte tappezzate di cartelloni, sono colorate di un verde tenero e la porta che dà sul cortile è azzurra: sembrano terra e mare. Anche i banchi sono colorati e non hanno mai una posizione fissa, perché li spostiamo a seconda delle attività: li mettiamo in cerchio quando vogliamo commentare insieme ciò che abbiamo scritto, accoppiati quando ci serve una superficie più ampia per disegnare. Ma più bello di tutti è quando i banchi li togliamo proprio di mezzo, lasciamo un largo spazio libero al centro della stanza e ci improvvisiamo attori per drammatizzare un racconto che abbiamo letto, oppure ci rilassiamo con qualche esercizio a suon di musica.Certo che spostare i banchi faceva sempre un gran rumore!– Così ci rompiamo i timpani! – diceva il maestro. Allora abbiamo trovato tutti insieme un trucco eccezionale: abbiamo infilato in fondo a ciascuna gamba della sedia una pallina da tennis tagliata a metà, così i nostri spostamenti sono diventati quasi silenziosi!

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stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

Tutti amici Va bene, lo ammetto, ho fatto la cosa sbagliata.Ho perso la pazienza, ho esagerato. Però non potevo sapere che la carta geografica era appesa al muro con uno sputo di chiodo, che bastava un soffio a farla cadere, e nemmeno potevo sapere che l’asticciola di legno che la reggeva fosse così pesante.Avevo sempre immaginato che fosse una bacchetta di plastica.Perciò mi prendo la responsabilità di aver spintonato Marco, d’accordo. Ma se la carta geografica si è staccata dal muro, e se l’asta di legno gli è caduta in testa e gli ha fatto un bernoccolo grosso come un’albicocca, che c’entro io?E comunque avevo le mie ragioni e un bernoccolo Marco se lo meritava e come!Invece a Marco nessuno ha detto niente e io, una settimana senza tv: ecco che cosa ci ho ricavato.E poi le prediche di mamma, della maestra Enrica, della maestra Paola...Perfino Davide e Claudia, che sono i miei migliori amici, me ne hanno dette di tutti i colori.E ora non c’è giorno che mamma non mi ripeta che bisogna essere amici di tutti.Come se fosse possibile essere amici di tutti.No, davvero non credo che sia possibile. Non si può essere amici di tutti.E questa cosa la ripeto sempre a mamma, ma sembra che lei non voglia capire.Ogni volta insiste: - Edo, non ci sono scuse (io mi chiamo Edoardo), con i compagni di classe bisogna andare d’accordo, essere amici di tutti.Vorrei vedere lei, nella mia classe, tutti i giorni, mattina dopo mattina, se riuscirebbe a essere amica di tutti.

da G. Quarzo, Tutti amici, Coccole e caccole

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SORRISO

RISPETTO

COMPRENSIONE

....................................................

.....................................................

....................................................

AFFETTO

stare bene a scuola

•Rispondi sul quaderno alle domande.- Che cosa è successo a Marco?- Chi è stato a procurargli un bernoccolo in testa?- Come è stato punito?- Si è pentito di ciò che ha fatto?- Edoardo pensa che sia facile essere amico di tutti?- E tu come la pensi? Riesci a essere amico di tutti i tuoi

compagni di classe?

Conoscere la storia, il Paese di origine e le abitudini

dei tuoi compagni di classe, ti aiuterà ad apprezzarli di più.

•Quali tra i seguenti suggerimenti ti sembrano più importanti per diventare amico di tutti?

Sottolineare i pregi e le virtù dei compagni tralasciando i difetti.

Non prendere in giro un compagno per qualche aspetto del suo fisico o del carattere.

Condividere le cose e aiutare chi è in difficoltà.

• Aggiungi nel cuore altre parole dell’amicizia.

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stare bene a scuola

In guida A scuola con un sorriso

Il gioco di imparare – Stamattina ho fatto matematica – dice Alice.– Ti sei annoiata? – le chiede il papà, perché a lui i numeri non sono mai piaciuti.– Mi sono divertita tantissimo! – risponde Alice, e racconta – Avevamo appena preso il quaderno coi quadretti quando... Toc! Toc! Qualcuno bussa alla porta. “Avanti” dice la maestra. La porta si apre ed entra un clown.“È qui che si fa matematica?” ci ha chiesto. “È proprio qui” abbiamo risposto.“Ah, bene. Credevo di aver sbagliato aula. Noi clown facciamo sempre pasticci”. Ha tirato fuori tante palle colorate e si è messo a lanciarle e a riprenderle. “Quante sono?” ci ha chiesto. “Sono sette” ha detto Paolo.Poi ha tirato fuori dalle tasche altre palle colorate e le ha distribuite.“Adesso lanciatele voi” ha detto e ci ha insegnato come si fa. Io riesco a lanciarne due, Giulia tre e la maestra Ursula, che è grande, quattro.– Tu quante ne lanci? – chiede Alice al suo papà.– Neanche una – le risponde il papà – Ai miei tempi a scuola c’erano altri sistemi per imparare la matematica.– Quali sistemi, papà? – chiede Alice – Secondo me non ci sono modi migliori di imparare dei giochi e le sorprese che inventa ogni giorno la maestra Ursula.

da M. Vago, La scuola delle sorprese, Piemme

•Completa.La maestra Ursula ha fatto entrare in classe

un ................................................... per insegnare

ai bambini la ....................................................

•In generale per te imparare è: faticoso noioso impegnativo divertente

•Ti è capitato di imparare una cosa attraverso un gioco? Racconta.

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ripasso

•Numera i fatti raccontati secondo l’ordine in cui avvengono. I bambini sono scappati verso il punto di raccolta.

Alle 15 sono iniziate le prove generali dello spettacolo.

È suonato l’allarme antincendio.

I bambini delle altre classi hanno gridato: – I fantasmi!

•Questi fatti sono: possibili nella realtà fantastici

•Nel testo c’è una parola che potrebbe far pensare a un testo narrativo fantastico. Qual è?

io so già che...

Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO

Attori o fantasmi?Finalmente è arrivato il giorno dello spettacolo! Alle 15 le maestre Silvia e Lorenza ci hanno chiamato per la prova.La sala era già preparata per lo spettacolo, con tutte le sedie in fila per le nostre famiglie. Siamo saliti sul palco.Cra croc crac...– E se si rompe come facciamo? – ho chiesto preoccupato.– Alla peggio cadremo di sotto! – mi ha risposto Silvia ridendo.La prova è cominciata e all’improvviso abbiamo sentito un suono di tromba. A un tratto ho visto il custode Valdemaro con un foglio scritto a lettere grandi: DOVETE SCAPPARE C’È LA PROVA.Ma che c’entrava lui con la nostra prova?– Viaaaa! È l’allarme antincendio! Svelti, usciamo di qua! – ha urlato Lorenza. Per primo è partito Mattia, il nostro capofila, e a uno a uno ci siamo presi per mano come abbiamo deciso all’inizio dell’anno. Fuori dalla porta, via, di corsa, verso il giardino, fin sotto l’ulivo, il nostro punto di raccolta. Le altre classi erano già lì, e quando ci hanno visto arrivare combinati in quel modo hanno cominciato a urlare: “I fantasmi!”.Renatino di prima ha chiesto: – È la prova contro i fantasmi? Quando finalmente è tornato un po’ di ordine abbiamo capito cos’era successo: avevano deciso di fare la prova di emergenza antincendio e non potevano certo sapere che noi stavamo facendo altre prove... quelle della recita.

da B. Pumhösel, A. Sarfatti, Fughe e fantasmi, Giralangolo

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ripasso

•Segna con una x il fatto che non può accadere nella realtà.

Il ragazzo non si insudiciava mai. Il ragazzo non si metteva le dita nel naso. Dal naso del ragazzo spuntarono fiori. Il ragazzo starnutì.

•Questo brano allora è: un racconto realistico un racconto fantastico

•Completa.All’inizio del racconto il ragazzo ....................................................................................................................Poi accade che nel suo naso ...........................................................................................................................Alla fine il ragazzo ..............................................................................................................................................

io so già che...

Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO

Storia del naso che fiorìC’era una volta un ragazzo proprio bravo. Non si insudiciava mai, non diceva mai brutte parole e le sue unghie erano sempre pulite. Aveva deciso di essere il ragazzo migliore del mondo. Non si metteva le dita nel naso neppure di nascosto. Naturalmente aveva delle porcherie anche lui nel naso, come tutta la gente. E siccome non si era mai messo le dita nel naso, c’era una quantità di porcherie molto maggiore nel naso suo che nei nasi delle altre persone. Un giorno d’estate fiori ed erbe spuntarono dal naso del ragazzo come da un vaso da fiori capovolto. Il ragazzo era molto fiero del suo naso fiorito. Ma i bambini lo prendevano in giro e la gente diceva: – Ohibò! Come mai non si pulisce il naso?Il ragazzo, dato che non riusciva a capire, scosse la testa e i fiori e l’erba gli fecero un tale solletico che gli venne voglia di starnutire. E, starnutendo, tutti i fiori e l’erba gli uscirono dal naso. I bambini e la gente si misero a ridere e rise anche il bambino con il naso liberato.

da U. Wölfel, Storie per ridere, Nuove Edizioni Romane

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ripasso

•Il protagonista di questa storia è: un animale una persona

•Lo scopo di questo testo è: divertire il lettore insegnare una morale

•Si tratta allora di: una fiaba una favola

io so già che...

Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO

L’airone incontentabileUn airone se ne andava gironzolando sulle sue gambe snelle lungo la riva del fiume.Dapprima vide passare una carpa, poi un luccio. Avrebbe potuto catturarli senza fatica, ma decise di aspettare: in fondo non aveva poi così fame.Dopo un po’ vide avvicinarsi alcune tinche, ma non gli piacevano granché. Esclamò con sdegno:– Io mangiare delle tinche? Non è cibo degno di un airone! Meglio aspettare ancora: voglio mangiare solo qualcosa di veramente buono.Trascorse l’intera giornata senza vedere passare altri pesci. L’airone cominciò ad avere fame.Scese la sera. Decise così di incamminarsi verso i campi alla ricerca di qualcosa da mangiare.Trovò un grosso pezzo di pane raffermo e, malvolentieri, se lo mangiò, pentito di aver fatto lo schizzinoso quando aveva la possibilità di scegliere.

da AA. VV., 365 storie, Classica Licorne Edizioni

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ripasso

•Rispondi sul tuo quaderno in modo completo alle domande.

- Chi è il protagonista?- Quale antagonista deve

affrontare?- Quale stratagemma usa?- La storia si conclude con un

lieto fine?- Ha gli ingredienti tipici della

fiaba?

io so già che...

Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO

PollicinoC’era una volta un taglialegna talmente povero che non sapeva come sfamare i suoi sette bambini. Una sera disse alla moglie: – Domani li abbandonerò nella foresta: non c’è altra soluzione!Ma il più piccolo dei sette fratelli aveva sentito tutto: si chiamava Pollicino perché era venuto al mondo così piccolo da non superare la lunghezza del dito pollice, ma era molto intelligente. Così si riempì le tasche di sassolini e, quando il giorno dopo i bambini si ritrovarono soli nella foresta, Pollicino, che aveva disseminato i sassolini lungo tutto il tragitto, li ricondusse a casa.Alcuni giorni dopo, però, il povero taglialegna li fece smarrire di nuovo. Questa volta Pollicino aveva lasciato lungo la strada delle briciole di pane e gli uccellini se l’erano mangiate; i bambini così non poterono tornare a casa. Vagarono per il bosco finché giunsero davanti a un immenso castello in cui viveva un orco con le sue sette figlie. L’orco ospitò i bambini per la notte con l’intenzione di mangiarseli a colazione il mattino dopo. Le sette figlie dell’orco dormivano in un grande letto e portavano ognuna una corona d’oro in testa, nel letto accanto invece dormivano i sette fratellini. Durante la notte, Pollicino tolse le corone alle bambine e le posò sulla sua testa e su quella dei fratelli. L’orco, nel buio, sfiorò la testa di Pollicino e dei suoi fratelli, ma, sentendo sotto le dita le corone d’oro, fece un salto indietro: “Stavo per farne una bella!” pensò. Quindi, ignaro dello stratagemma di Pollicino, divorò senza esitare le proprie figlie, poi si addormentò russando. Allora Pollicino e i suoi fratelli svelti svelti fuggirono e portarono alla famiglia il tesoro dell’orco.

da AA. VV., 365 storie, Classica Licorne Edizioni

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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO NARRATIVO

La pelle del rinoceronteSulla riva di una spiaggia, un uomo si era preparato un bel pesce alla brace, ma un rinoceronte, che all’epoca aveva una pelle lucida e tirata, passò di lì e, con una cornata, buttò il pesce sulla sabbia.Cinque settimane dopo, ci fu una terribile ondata di caldo: la temperatura si alzò talmente che tutti si toglievano i vestiti che avevano addosso.Il rinoceronte non sopportava quel caldo: si tolse allora la pelle e scese alla spiaggia per farsi il bagno.Arrivò l’uomo, trovò la pelle e fece un sorriso larghissimo: aveva l’occasione per vendicarsi.Di nascosto, la riempì così tanto di prugne secche, vecchie briciole rafferme e uvette bruciacchiate che più piena di così non si poteva. Si arrampicò in cima alla palma e aspettò che il rinoceronte uscisse dall’acqua e se la rimettesse. Il rinoceronte fece così. Si infilò la pelle e quella cominciò a fargli il solletico come quando ci sono delle briciole nel letto.Cercò di grattarsi, ma fu peggio; si sdraiò sulla sabbia e si rotolò... ma, ogni volta che si rotolava, le briciole di torta gli prudevano di più, sempre di più. Così corse verso la palma e si sfregò, si sfregò... Si sfregò tanto e così forte che gli si formò una grossa piega sulla spalla, e un’altra piega sulla pancia, e altre pieghe sulle zampe. Andò allora a casa arrabbiatissimo e tutto scorticato.Da quel giorno tutti i rinoceronti hanno grandi pieghe sulla pelle e un pessimo carattere; tutta colpa delle briciole!

da R. Kipling, Storie proprio così, Editrice Piccoli

ripasso

•Quale elemento della realtà vuole spiegare questa leggenda? Le pieghe sulla pelle del rinoceronte. Il corno sulla fronte del rinoceronte.

•Qual è il fatto che non può accadere nella realtà? Il rinoceronte scende alla spiaggia. Il rinoceronte si toglie la pelle.

•Sottolinea la definizione più giusta di “leggenda”.- La leggenda è la spiegazione fantastica di un aspetto della realtà.- La leggenda è una storia fantastica di animali.

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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO DESCRITTIVO

Filippa della metropolitanaAl piano 4, porta di sinistra, sta Filippa della metropolitana. La chiamiamo così perché lavora nell’impresa che pulisce le stazioni della metro: spesso esce di casa la sera e lavora di notte, oppure si alza quando è ancora buio e prende la prima corsa del 117, per andare a spazzare le scale, i corridoi e le banchine dove si aspettano i treni. Tutte le notti raccoglie sacchi e sacchi di cartacce e giornali spiegazzati, lattine, tacchi di scarpe e ombrelli rotti, lettere strappate di innamorati abbandonati, biglietti vecchi e bucce d’arancia. È una vecchia signora, la Filippa, sempre un po’ goffa quando non indossa la tuta arancione dell’impresa di pulizie. Ha pochi denti in bocca, ma solo una volta è scesa dal dottor Scaracchia, perché le si era gonfiata una gengiva e non riusciva più a dormire per il dolore. Il dentista, però, le aveva cavato un molare - uno dei pochi rimasti - e le aveva chiesto come compenso mezzo stipendio.– Ma come? Ti sei già preso il mio dente, e vuoi anche i miei soldi? – e se ne era andata sbattendo la porta. Il dottor Scaracchia, che in fondo non è cattivo, aveva lasciato perdere.Sembra un’orsa, Filippa della metropolitana.Ma a me sta simpatica e poi vuole bene a noi ragazzi; talvolta ci porta in dono le cose più strane che trova nelle stazioni della metro: una radiolina scassata, una bambola senza un occhio, un cavatappi, un sacchetto di noci, una coperta, libri scritti in tutte le lingue del mondo. Mi piace proprio Filippa della metropolitana!

da F. Signoracci, Le macchine fantastiche di Bubus, Edizioni Paoline

ripasso

• Secondo te, si tratta di un testo: informativo descrittivo

•Il tono di questo brano ti sembra: colorito e personale distaccato e impersonale

•Completa.

Filippa della metropolitana ha questo soprannome perché .............................................................................................................................................................................Ogni notte raccoglie .......................................................................................................Quando lavora indossa ..................................................................................................Vuole bene .............................................. e porta loro ..................................................

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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO POETICO

La gallina intelligenteNo, non ci stocon quelli che diconoci verresti a fareil bagno in piscinae ti ritrovi nel brodo il tuo, di gallina

vorrei una vita variaestetista segretariatabaccaria gelatariahostess ballerinama non gallina

non potete capirec’è una parte di meche è piena di angoscia(e voi mi chiedete se è l’ala o la coscia!)

Coccodè?Fallo te!Il cervello piccinoce l’hai tu, tacchino!Vita nuovamai più uova!

Voglio far la mia vitaed esser felicenon voglio far la gallina voglio far l’attrice.

da S. Benni, Stranalandia, Feltrinelli

ripasso

•La gallina intelligente è una poesia o una filastrocca? Segna le informazioni che te lo fanno capire:

gioca con le parole è divertente i versi sono liberi molte parole sono in rima esprime emozioni

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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO INFORMATIVO

Invenzioni... trasparentiIl vetroIl vetro è un materiale utile, economico e prezioso: è prodotto con la sabbia, materia diffusa e a buon mercato. Quando è caldo prende qualsiasi forma, è resistente, protegge dal caldo e dal freddo pur lasciando passare la luce. Sembra che a scoprire il vetro siano stati alcuni mercanti fenici che, circa nel 500 a.C., accesero un falò sopra una spiaggia ricca di un minerale chiamato “silicio”; per effetto del calore il silicio si fuse in vetro.

Le finestreIl vetro anticamente era piuttosto opaco perché conteneva impurità e la sua superficie era irregolare. Dal XVII secolo si pensò di utilizzare grosse lastre di vetro per le finestre, che prima erano coperte con panni e teli pesanti: questi non facevano passare il freddo ma neppure la luce.

Gli occhialiCon il vetro nacquero anche le lenti: dischetti rotondi e lisci che ingrandivano o rimpicciolivano gli oggetti, una proprietà conosciuta già dagli antichi Greci e Romani. Furono però gli Arabi, nel secolo XI, a iniziare gli studi di ottica. Sembra che i primi occhiali siano stati inventati nel XIV secolo, in Olanda, anche se stentarono a diffondersi: la loro capacità di correggere i difetti della vista era considerata, infatti, stregoneria!

da G. Bartalozzi, Il libro di invenzioni e scoperte, Giunti Juniorripasso

•Secondo te, si tratta di un testo: informativo regolativo

•Rispondi indicando con una x Sì o No.Il testo fornisce...

- ...informazioni riguardo all’utilizzo del vetro presso gli gli uomini primitivi? Sì No

- ...informazioni riguardo la scoperta del vetro nell’antichità? Sì No

- ...informazioni riguardo l’invenzione delle finestre e degli occhiali ? Sì No

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Ripasso per la verifica delle preconoscenze: IL TESTO REGOLATIVO

Germogli di patata americanaÈ conosciuta come batata, patata dolce o americana ed è buonissima cotta in forno. Se però non la cuoci ma la fai germogliare, nascerà una bella pianta da appartamento con tante foglie.

1 Prendi una patata e mettila in un vaso di vetro, con la parte più grossa rivolta verso l’alto. Per non farla scivolare in fondo al vaso, bloccala con tre stecchini infilati nella polpa.

2 Versa l’acqua nel vaso: deve bagnare solo la parte inferiore della patata.

3 Metti il vaso alla luce e mantieni costante il livello dell’acqua. Dopo pochi giorni spunteranno le radici e i primi germogli.

4 Sistema il vaso su uno scaffale alto così, quando le ramificazioni si allungheranno, avranno uno spazio sufficiente.

ripasso

•Questo testo ha lo scopo di: descrivere i germogli di patata americana raccontare le origini della patata americana dare istruzioni per far germogliare una patata americana da E. Contri, Il mio giardino, Giunti Junior

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