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a Wetzlar, in Germania, una battuta di caccia dedicata agli operatori della stampa internazionale, che si è svolta nella vicina riserva di Laubach. Bat-tuta che ha riservato, grazie anche all’ottima qualità delle novità Zeiss, belle soddisfazioni ai partecipanti con un ricco carnet di abbattimenti. Si è trattato di una vera e propria prova del fuoco, prima della vetrina dell’Iwa di Norimberga.

V 8, due cannocchiali ineditiDietro alla prestigiosa sigla V 8 si celano due cannocchiali inediti per configurazione e costruzione: un 1,8-14x50 e un 2,8-20x56. Dividendo l’ingrandimento più alto con quel-lo più basso, risulta un quoziente di 7,77 per il modello più piccolo e di 7,14 per quello più grande. Siamo dunque di fronte ad un fattore

Agli occhi del cacciatore

prodotti e aziende

Caccia e ottiche Zeiss sono un abbinamento di qualità, come ha confermato la presentazione sul campo delle novità 2014 della casa di Wetzlar.

Amici di Scolopax e collaboratore dell’Ufficio avifauna mi-gratoria-Fidc; il presidente della Fidc regionale, Paolo Viezzi, il presidente della Sezione provinciale, Valter Rotter Berton. A coordinare i lavori è stato chiamato Carnelutti.Carnacina, dopo i saluti dell’assessore provinciale alla Cac-cia Marco Quai, si è soffermato in modo particolare sul-la valenza dei dati scientifici negli incontri istituzionali, in quanto forniscono maggiore credibilità al mondo venatorio e sono un’utile indicazione per le Istituzioni nella stesura dei calendari venatori.Gli argomenti analizzati nel convegno dal dr. Tedeschi hanno riguardato la beccaccia sia mediante il progetto AliRegAli, sia attraverso il progetto Scolopax Overland, af-frontando puntualmente gli aspetti comportamentali che riguardano questo magnifico uccello, migratore per eccel-lenza, misterioso ed affascinante nei suoi atteggiamenti, indicatore biologico unico, specie non ancora riprodotta in cattività dall’uomo. Dal convegno è emerso che, in questi ultimi anni, molti aspetti prima sconosciuti sono stati ap-profonditi e svelati con la raccolta delle ali, così come vo-luto dal progetto AliRegAli, attraverso il quale è stato pos-sibile conoscere il rapporto degli abbattimenti dei soggetti giovani rispetto a quelli adulti. L’ala della beccaccia può essere considerata come la car-ta di identità di questo prezioso migratore. Nella stagione 2012-013, il materiale raccolto dall’Ufficio avifauna mi-gratoria-Fidc ha considerato oltre 4.000 ali ed è servito a considerare la presenza della beccaccia sul nostro territorio “stabile”, con una age-ratio superiore al 70% a favore dei giovani, e a confermare il calendario venatorio fino al 31 gennaio, in alternativa alla proposto Ispra che, disponendo di pochi dati, proponeva la chiusura al 31 dicembre.L’altro progetto trattato in seno al convegno, sempre su ini-ziativa di Federcaccia Udine, ha riguardato lo studio della migrazione della popolazione di beccacce svernante in Ita-lia, attraverso l’individuazione delle direttrici migratorie, la distribuzione all’interno degli areali di riproduzione, i tempi ed i comportamenti della fasi pre nuziali e post nuziali, degli erratismi, della fedeltà al territorio, nonché la comparazione con gli studi degli isotopi stabili.Per tali scopi è stata utilizzata la moderna tecnologia fornita dal sistema Argos, un localizzatore satellitare a batterie so-lari del peso di pochissimi grammi, capace di rilevare la pre-senza delle beccacce dotate dello stesso in qualsiasi punto del territorio frequentato (Paleartico occidentale). Il programma Scolopax Overland ha già interessato tre anni di ricerca. Ultimamente sono state catturate e liberate 7 beccacce dotate di trasmettitore, 4 beccacce precedente-mente monitorare sono state rilevate al secondo anno di presenza, quindi al momento sono 11 le beccacce con tra-smettitore attivo. I chilometri percorsi dalle beccacce con trasmettitore superano, nel complesso, i 100.000, con una eccezione di 7.500 km percorsi in soli 30 gg. e 600 km per-corsi in una sola notte, oltre a 7.500.000 kmq osservati con la presenza delle beccacce dotate di trasmettitore. Le capa-cità indiscusse dei relatori a trattare in maniera puntuale ed esauriente i due progetti oggetto del convegno hanno fatto sì che il numeroso pubblico presente abbia apprezzato con entusiasmo e inusuale attenzione i temi proposti.

G.C.

gestione

Oltre al convegno all’interno di Agriest Land, la Federcaccia Udine ha allestito un diorama rappresentante i diversi habitat che caratterizza-no il territorio regionale con le specie di fauna selvatica presenti, sia protette che cacciabili, oltre ad aver realizzato delle postazioni (punti informazione) dove personale esperto ha illustrato i progetti e i servizi che la Federcaccia Udine sostiene.La Federcaccia regionale, unitamente alla Sezione provinciale udine-se, si è impegnata a sostenere il progetto riguardante la lotta bio-logica al cinipide del castagno, un insetto che ha provocato e sta provocando ingenti danni sia alla produzione delle castagne che alla sopravvivenza delle piante.Per l’enorme successo ottenuto durante la fase espositiva durata quattro giorni, un ringraziamento dovuto va rivolto a tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione, in particolare ai soci France-sco Missio, Fabio Zampa (responsabile e referente per il progetto Ali-RegAli, cui vanno consegnate le ali da inoltrare all’Ufficio avifauna migratoria-Fidc, contatto 347 4609953), Dario Del Piccolo, Gabriele De Nardo e Gabriele Carnelutti.Per il progetto cinipide del castagno: Fidc udine, [email protected]

non solo beccacce…

Fabio Zampa, responsabile AliRegAli Udine.

Non c’è niente di meglio per far conoscere e cono-scere un prodotto che or-ganizzare e partecipare a una prova sul campo. È questo il principio ispi-

ratore della Zeiss, la nota casa di stru-mentazioni ottiche, che, con il convinto supporto dell’importatore esclusivo per l’Italia, Bignami (via Lahn 1, 39040 Ora-Bz, www.bignami.it) ha ospitato

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prodotti e aziende

zoom di oltre 7 punti, arrotondato ver-so l’alto dal marketing Zeiss, anche se la sigla pare significhi molto più semplicemente l’ottava generazione di cannocchiali Victory. I maggiori in-grandimenti non sono andati a scapi-to del campo visivo, perché dai 23 ai 100 m dell’1,8-14x e dai 15,5 ai 100 m del fratello più grande, la visuale resta ampia. Il tutto senza richie-dere una maggiore lunghezza, perché con 343 e 350 mm i due sono decisamente

più corti di tutti gli strumenti parago-nabili presenti sul mercato. Nella tec-nologia dell’illuminazione, poi, Zeiss ha da sempre ottime soluzioni, come il reticolo con il punto tra i più sottili e luminosi al mondo, senza alcuna perdita di trasmissione di luce. Ciò è reso possibile dalla nanotecnologia e da finissime fibre ottiche, installa-te per la prima volta nei cannocchiali Duralyt e ampiamente collaudate sul campo. Zeiss indica, per il V 8, un li-vello di trasmissione pari al 92%, che pur essendo al di sotto dei “notturni” Victory HT, è assolutamente di rilievo.Orizzonti completamente nuovi ven-gono raggiunti, infine, con il campo di regolazione del reticolo. I click ar-rivano a coprire ben 310 cm di alzo (1,8-14x) e 200 cm di deriva. Ciò è reso possibile dal tubo centrale che ha un diametro di 36 mm. La slitta interna Zeiss risolve ogni problema di montaggio, ma non tarderanno ad arrivare gli anelli appositi. Di serie nel 2,8-20x (e come optional nel “picco-lo”) la ASV+, che consente di com-pensare all’istante ogni traiettoria balistica fino a 700 m. Come reticolo Zeiss si affida esclusivamente al col-laudato e universale reticolo 60. La qualità ottica del V 8 è naturalmen-te di classe premium Zeiss: perfet-

Victory V 8

Victory HT 54

modo “stand-by” durante il traspor-to, raddoppiando così l’autonomia della batteria e garantendo il funzio-namento anche quando la carica è quasi finita. Naturalmente i V 8 non sono dei pesi piuma, le versioni senza slitta arrivano a 710 e 830 grammi, ma è tutto sommato un peso che non si discosta troppo da strumenti simili.A fronte di tale qualità il prezzo è ab-bordabile: attorno a 2.500 e 2.800 euro al pubblico. Il cliente interessa-to avrà comunque l’imbarazzo della scelta, poiché entrambi i V 8 offro-no una notevole versatilità di utilizzo. Chi, per il tipo di caccia che fa, usa soprattutto il minimo ingrandimento, opterà per il V 8 più piccolo e rapido,

mentre chi predilige le distan-ze più lunghe, sceglierà il

fratello maggiore. La sola cosa di

cui deve tenere conto il futuro pro-prietario di un Victory V 8 è un po’ di pazienza: saranno infatti disponibili solo da giugno 2014.

Victory ht 54, comPatti e leggeriLeggeri e compatti come un bino-colo da 50 mm, ma molto luminosi: sono i nuovi modelli Victory HT 8x54 e 10x54. Con due soli millimetri in meno di diametro obiettivo produco-no un peso inferiore del 20%! L’im-magine è chiarissima, perfettamente fedele nei colori, nitida fino ai bordi e priva di aberrazioni cromatiche. Già nei binocoli HT 8x42 e 10x42 l’abbi-namento tra vetri Schott HT, lenti al fluoruro e prismi Abbe-König era di rilievo. Oggi gli ingegneri ottici Zeiss sono riusciti a migliorare ancora. Na-turalmente la trasmissione del 95% non si è potuta incrementare, ma una lente più grande riesce indubita-

bilmente a catturare più luce e a for-nire una pupilla d’uscita più grande: un fattore che aumenta di impor-tanza con l’aumento dell’oscurità. Sicuramente con obiettivi da 56 mm i tecnici di Wetzlar sarebbero riusciti ad accrescere ancora un po’ la luminosità, ma si è prefe-rito ridurre di ben 200 grammi il peso sul collo dell’osservatore, sfruttando comunque la notevole trasmissione senza dover arriva-re ai limiti dell’otticamente fatti-bile perdendo in praticità.Il campo visivo di 130 metri nel-l’8x54 è considerevole ma non superlativo, mentre i 110 me-tri del 10x54 sono una buona media (dieci metri in più sareb-bero stati sicuramente possibi-li visto che già il leggendario, vecchio Zeiss 10x50 Porro presentava 130 metri di tutto rispetto). Ottimo invece il peso, di soli 1.035 g (8x54) e 1.050 g (10x54), nonché le dimensio-ni di 193x142 mm: tanta qualità in un corpo compatto. Molto apprezzato il comfort nell’utilizzo e trasporto, in particolar modo la piacevole sensazio-ne al tatto, già conosciuta dai collau-dati modelli da 42 mm. Il limite di fo-calizzazione ravvicinata è di 3,5 metri, l’estrazione pupillare è di 16 millimetri e l’impermeabilità è garantita fino a 500 mbar. La compensazione diottrica tra i due oculari è di +/- 3 dpt. I Victo-ry HT 54 saranno disponibili da aprile 2014 a prezzi intorno ai 2.300-2.350 euro (incl. iva 19% in Germania) e sa-ranno forniti con coprilenti, tracolla in neoprene e borsa in cordura.

Accanto ai noti modelli HD 8x56 e 10x56 completamente rielabora-ti, ora è disponibile anche un HD 15x56. Questa triade sostituisce i precedenti modelli con gli stes-si ingrandimenti ed anche tutti i Conquest con obiettivi da 45 e 50 mm. Sarà disponibile sul mercato a partire da aprile 2014.Le dimensioni corrispondono a 210x145 mm, mentre i pesi sono: 1.265 g (8x), 1.275 g (10x) e 1.295 g (15x). I campi visivi a 1.000 m sono di tutto ri-spetto: 125 m, 115 m e 80 m. L’estrazione pupillare è di 18 mm e la distanza minima di fo-calizzazione corrisponde a 3.5 m. La compensazione diottrica è di +/- 4 dpt. e l’impermea-bilità è garantita fino a 400 mbar. I prezzi al dettaglio (incl. iva 19% in Germania) saranno attorno a 1.400 euro (8x56), 1.450 euro (10x56) e 1.550

euro (15x56).

il duralyt diVenta conquest dlUfficialmente l’anno 2014 segna la fine della fortunata serie Duralyt. A questo punto va detto subito che, come è ovvio per una linea di suc-cesso, essa non finisce davvero, ma continua nella grande categoria Conquest di casa Zeiss. Infatti, que-sta classe di entrata del produttore di Wetzlar da aprile in poi si chiame-rà Conquest DL e, a parte qualche aggiornamento tecnico ed estetico, sarà uguale alla serie Duralyt cono-sciuta sino ad oggi.Senza volere anticipare troppo, si può dire che i cambiamenti saranno “co-smetici”, ma di tutto rispetto, dai tasti di regolazione più grandi, alla nuova regolazione rapida del reticolo (optio-nal), al trattamento LotuTec, al nuo-vo design Zeiss nero… il tutto sempre ad un livello di prezzo ottimo e ad un rapporto qualità/prezzo di rilievo.Come anticipato, la prova sul cam-po delle novità Zeiss ha dato ottimi risultati, confermando la serietà e l’avanguardia tecnologica, che da sempre contraddistinguono l’azien-da di Wetzlar. Adesso appuntamento all’Iwa per tastare il polso agli operatori.

M.C.

conquest hd 56, l’entry leVelQuesta linea di binocoli dal prezzo allettante, ma rigorosamente made in Germany, è pensata per una cate-goria di utilizzatori che va alla ricerca di una buona qualità ad un prezzo “di entrata”. Pur rinunciando alle ca-ratteristiche dei top di gamma (vetri HT, lenti FL, ponte Double-Link…) i Conquest offrono, nella loro catego-ria di prezzo, immagini chiare, ricche di contrasto, campi visivi ampi e una trasmissione con il 93%.

Conquest HD 56

tamente nitida fino ai bordi, ricca di contrasto, brillante. L’estrazione pu-pillare arriva a 9,5 cm, mentre il trat-tamento LotuTec previene condensa e sporco sulle lenti. Il riempimento di azoto garantisce l’impermeabilità fino a 400 mbar e la compensazione della parallasse si attiva a partire da 50 metri.L’elettronica dell’illuminazione si tro-va sull’oculare, come nei primi Vari-point o negli attuali Duralyt. Essa si nota, tuttavia, solo per la generosa ghiera di regolazione della luminosità con un pulsante centrale on/off. Per massimizzare il risparmio di energia la tecnologia Zeiss fornisce un’attiva-zione automatica del punto luminoso tramite un sensore, nel momento in cui l’arma viene imbracciata, mentre il punto si riporta autonomamente in