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Presenta il Convegno:
Agenda
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Legge 4/2013 e Norma UNI 11483: la storia, il presente, i traguardi e le prospettive.
Luciana Righetti
Il ruolo di Accredia nelle professioni non regolamentate.
Alessandra Zacchetti
Tutele professionali personali e per il committente.
Davide Vacher
Lo Sportello del Committente: un valore per le Associazioni.
Rosamaria Gallo
Le esigenze dei professionistidella comunicazione interna.
Maurizio Incletolli
Vent’anni dopo. Una mappatura dei valori e delle criticità dei corsi in Scienze della comunicazione
Mario Morcellini
Il ruolo del Comunicatore Professionale nelle strategie d’impresa e nelle sfide della
globalizzazione.
Raimondo Lunardi
Comunicazione è complessità.
Piero Dominici
Competenze e formazione:Il presente e il futuro.
Carla Cicoletti
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti Presidente Rete dei Comunicatori Professionali
Membro dell’Organo Tecnico UNI/CT 006/GL06 “Figure professionali operanti nell’ambito della comunicazione”.
Legge 4/2013 e Norma UNI 11483: la storia, il presente, i traguardi e le
prospettive.
Luciana Righetti – Relatore
Estratto dell’intervento 1- 5
«La diffusione dei contenuti della legge 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o
collegi” e soprattutto della norma tecnica UNI 11483/2013 “Figura professionale del Comunicatore. Requisiti di
conoscenza, abilità e competenza”, nonché le correlate disposizioni europee in materia di professioni e di
formazione continua, permettono agli stakeholder della comunicazione e principalmente ai Comunicatori
Professionali, di conoscere il contesto legislativo e normativo nel quale si trovano e si troveranno ad operare.
La scarsissima diffusione e conoscenza di tali riferimenti, ha reso oggi improrogabile far convergere l’attenzione dei
Professionisti, delle Associazioni professionali, delle Imprese, della Conferenza Nazionale dei Presidi e Direttori di
Strutture universitarie di Scienze della Comunicazione, oltre che di UNI-Ente Italiano di Normazione, di
ACCREDIA - Ente Italiano di Accreditamento e di ACU-Associazione Consumatori Utenti, sulla necessità di
costituire il “Sistema Qualitativo della Comunicazione” grazie al quale si rafforzino l’identità, la qualità e la
garanzia professionale del Comunicatore in senso generale e specialistico» al fine di costituire un unico e
accreditato riferimento per i contesti nazionale, europeo ed internazionale nei quali operano e sempre più si
troveranno ad operare».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti – Relatore
Estratto dell’intervento 2 - 5
«Tale processo qualitativo-professionale fonda la sua adeguatezza sul frutto di programmate sessioni di
confronto per l’aggiornamento della norma tecnica UNI 11483 alle mutevoli e rapide necessità professionali
dettate dai diversi mercati di riferimento; è garantito dal costante lavoro dell’UNI-CCT06-GL006 dedicato alle
“Figure professionali operanti nell’ambito della comunicazione” che consente quindi di perfezionare nel
tempo le conoscenze, abilità e competenze, nonché i compiti e le attività generali e specialistiche proprie dei
Comunicatori Professionali.
L’ identità professionale del Comunicatore, finalmente determinata giuridicamente dalla legge n. 4/2013, ha
trovato completamento e definizione attraverso la norma tecnica UNI 11483, che descrive le conoscenze,
abilità e competenze necessarie a specificare il sapere, il saper fare oltre al saper essere definito dal codice
deontologico, in armonia con il diritto commerciale (Codice del consumo) a difesa della corretta concorrenza
e della tutela dei consumatori/utenti/committenti».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti – Relatore
Estratto dell’intervento 3 - 5
«Le ulteriori caratteristiche valoriali del Comunicatore sono rappresentate dalla qualità e dalla garanzia
professionale.
La qualità per il Comunicatore trova descrizione dei propri standard nella norma tecnica UNI 11483, poiché
rappresenta un complesso articolato di conoscenze, abilità e competenze attraverso la definizione di compiti e di
attività comuni a tutti i profili professionali, oltre che peculiari di specifici ambiti settoriali della comunicazione,
attualmente suddivisi in 7 macro-aree di riferimento: Audio-visiva, Testuale, Interculturale, Pubblica, di Impresa, dello
Spettacolo e delle Arti,Tecnologica.
La garanzia accompagna a tutele e livelli crescenti le prestazioni professionali del Comunicatore; è validata in
primis dallo stesso Comunicatore Professionale attraverso l’obbligo (Legge 4/2013, art.1) di contraddistinguere la
propria attività, in ogni rapporto e documento scritto con il cliente».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti – Relatore
Estratto dell’intervento 4 - 5
«A questi soggetti direttamente menzionati dalla legge 4), si aggiungono gli Istituti/Enti di Formazione e le
Compagnie di Assicurazione richiamati come soggetti d’interesse invitati rispettivamente a predisporre master/corsi
mirati a soddisfare le sempre nuove necessità professionali richieste al Comunicatore anche in conformità agli
standard definiti dalla norma tecnica UNI 11483, nonché a predisporre polizze per la responsabilità professionale a
tutela dei committenti/utenti e del professionista stesso, studiate sulle attività e sui rischi propri del Comunicatore.
Tale processo di normazione e qualificazione professionale aggiornato alle mutevoli e rapide necessità professionali
dettate dai diversi mercati di riferimento e supportato dalla stretta collaborazione con i Rappresentanti dei
Consumatori/Utenti/Committenti (ACU- Associazione Consumatori Utenti), consente inoltre di definire il complesso
delle conoscenze, abilità e competenze, generali e specialistiche, proprie dei Comunicatori e costituisce il riferimento
normativo a cui si fa riferimento per il correlato processo di certificazione di conformità professionale alla norma
tecnica UNI 11483».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti – Relatore
Estratto dell’intervento 5 - 5
«La certificazione di conformità alla norma tecnica UNI 11483 è accreditata da ACCREDIA attraverso i
propri Organismi di Certificazione e rappresenta “la garanzia professionale di cui alla legge 4)”, che il
Comunicatore esibisce a tutela dei propri Committenti/Utenti oltre che della propria correttezza
professionale.
Il processo qualitativo-professionale descritto è sì volontario, quindi non indispensabile per l’attuale esercizio
della professione, ma altrettanto auspicabile per identificare, nel mare magnum delle indistinte offerte
professionali, i possessori dei requisiti ad alto valore aggiunto di Comunicatore, da parte dei
Committenti/Utenti.
Gli interventi susseguitisi fanno ben sperare sull’attenzione che gli argomenti tecnici del convegno hanno
sollevato e sulla disponibilità ad avviare fattive collaborazioni sul cammino della identità, qualifica e garanzia
dei Comunicatori professionali, così come sulla fattiva partecipazione al tavolo tecnico UNI-GL06».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Luciana Righetti – Relatore
Conclusioni
«La partecipazione degli stakeholder della comunicazione a questo convegno e l’attenzione sollevata verso gli
aspetti tecnico-giuridici correlati alla qualificazione professionale, segnano il presupposto per l’ampliamento
della condivisione e della volontà di promozione della professione di Comunicatore secondo le direttive
legislative e normative in materia.
Ciò aggiunge un tassello fondamentale per il buon esito degli impegni futuri: costituire un unicum, vale a dire
un unico sistema qualitativo di riferimento per la comunicazione professionale, al quale partecipano gli
stakeholder del settore e la cui forza sia data dalla spinta propulsiva degli specifici saperi e competenze sino
ad oggi frazionati e spesso fra loro divergenti.
Sistema che promuova la cultura della comunicazione e confermi il ruolo manageriale oltre che la qualificata
preparazione e indispensabile partecipazione professionale del Comunicatore alle decisioni del management
dell’impresa o dell’organizzazione d’appartenenza o per la quale ha assunto incarichi in outsourcing,
slegando le proprie conoscenze, abilità e competenze dall’ereditata “sudditanza” nei confronti di altre
professioni e figure professionali».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Il ruolo di Accredia nelle professioni non regolamentate.
Alessandra Zacchetti Funzionario Tecnico Accredia
Alessandra Zacchetti – Relatore
Estratto dell’intervento 1-4
«In Italia, dal 2009 è ACCREDIA l’Ente unico nazionale di accreditamento, designato dal Governo ai sensi del
Regolamento (CE) n. 765/2008 per svolgere l’attività di accreditamento degli organismi di certificazione, del
personale, dei sistemi di gestione e dei prodotti/servizi, nonché degli organismi di ispezione e di verifica e dei
laboratori di prova e di taratura.
Costituito in forma di associazione riconosciuta, senza scopo di lucro, ACCREDIA riunisce tra i suoi soci 9 Ministeri,
altre Pubbliche Amministrazioni nazionali, Enti di ricerca, le principali organizzazioni imprenditoriali, le associazioni
dei soggetti accreditati, i due Enti di normazione nazionali UNI e CEI, e numerose associazioni di servizi di
consulenza, consumatori e importanti imprese fornitrici di servizi di pubblica utilità.
La scelta del legislatore è stata dunque quella di individuare l’accreditamento, rilasciato dall’Ente unico nazionale,
quale strumento per garantire la competenza, l’indipendenza e l'imparzialità degli organismi di certificazione dei
professionisti, oltre ad assicurare il riconoscimento internazionale dei certificati, fondamentale per dare valore ed
efficacia sul mercato alle qualifiche professionali».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Alessandra Zacchetti – Relatore
Estratto dell’intervento 2-4
«Nato dall’unione delle competenze di Sinal, Sincert, Sit, ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello
Sviluppo Economico, che rappresenta l'Autorità Nazionale per le attività di accreditamento.
L’Ente è membro degli Organismi di cooperazione tra Enti di accreditamento a livello comunitario e mondiale (EA,
IAF e ILAC), nonché firmatario dei relativi Accordi Internazionali di Mutuo Riconoscimento, in virtù dei quali i rapporti
e i certificati emessi sotto accreditamento ACCREDIA sono riconosciuti e accettati in Europa e nel mondo.
L’Ente opera sia nel settore volontario sia nel settore cogente (Regolamenti e Direttive europee), in cui
l’accreditamento degli operatori responsabili (Organismi e Laboratori) è pre-requisito per il rilascio delle
autorizzazioni e per le notifiche da parte delle Autorità competenti.
ACCREDIA valuta la competenza tecnica e l'idoneità professionale degli operatori di valutazione della conformità
(Laboratori e Organismi), accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il
valore e la credibilità delle certificazioni».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Alessandra Zacchetti – Relatore
Estratto dell’intervento 3-4
«L'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico perché gli utenti business e i consumatori finali, ma
anche la Pubblica Amministrazione quando ricorre a fornitori esterni, possano fidarsi, fino all'ultimo anello della
catena produttiva e distributiva, della qualità e sicurezza dei beni e dei servizi che circolano su un mercato sempre
più globalizzato.
La fiducia reciproca tra il produttore e l'acquirente di un bene, tra il fornitore e l'utente di un servizio è una conquista
per il funzionamento efficiente del mercato - o meglio dei mercati contemporanei, sul piano sia pubblico sia privato,
in ambito nazionale come internazionale.
L'accreditamento garantisce che i rapporti di prova e di ispezione e le certificazioni (di sistema, prodotto e
personale) che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in
materia di valutazione della conformità, e dietro una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento
degli operatori responsabili (Laboratori e Organismi)».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Alessandra Zacchetti – Relatore
Estratto dell’intervento 4-4
«Sono stati firmate Convenzioni e protocolli con i Ministeri competenti per le attività di autorizzazione e notifica
degli operatori di valutazione della conformità.
In base a quanto stabilito da queste convenzioni/protocolli, l'accreditamento costituisce pre-requisito obbligatorio per
il rilascio dell'autorizzazione da parte dei Ministeri competenti e per la conseguente notifica alla Commissione
Europea da parte del Ministero dello Sviluppo Economico».
Multilateral Agreement (MLA/MRA)
L’Ente italiano di Accreditamento è membro dei network di cooperazione tra gli enti di accreditamento a
livello europeo e mondiale: EA (European Cooperation for Accreditation), IAF (International Accreditation
Forum) e ILAC (International Laboratory Accreditation Cooperation); ed è firmatario dei relativi Accordi
Internazionali di Mutuo Riconoscimento (MLA/MRA). In base agli Accordi, le certificazioni, le ispezioni, le
prove e le tarature rilasciate dagli operatori accreditati sono riconosciute nei principali mercati mondiali.
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Alessandra Zacchetti – Relatore
Conclusioni
«La figura del comunicatore può essere di grande importanza all’interno di strutture sia private che
pubbliche.
E’ fondamentale che il mercato delle organizzazioni che scelgono di avvalersi di tale professionalità possano
avere la confidenza che la persona scelta sia in grado di svolgere con competenza il proprio lavoro.
Uno strumento utile in tal senso può essere dato dalla certificazione di parte terza, rilasciata sotto
accreditamento.
Inoltre il professionista che sceglie di farsi certificare da un Ente accreditato può “spendere” il proprio titolo
anche in altri paesi europei e non solo».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Rosamaria Gallo Componente presidenza nazionale ACU
Lo Sportello del Committente: un valore per le Associazioni
Rosamaria Gallo – Relatore Estratto dell’intervento 1 - 3
Cosa sono le Associazioni dei Consumatori ( un breve cenno )
«Le associazioni dei consumatori, sono delle associazioni costituite dai singoli cittadini Consumatori/Utenti, che
ha mosso i primi passi in Italia negli anni 80’ a seguito del movimento consumeristico anglo-americano.
L’ACU - Associazione Consumatori Utenti nasce nel 1984 sotto l’ambiziosa denominazione di Agrisalus,mentre nel 2006 cambia lo Statuto è prende l’attuale denominazione.
L’ACU fa parte del CNCU (Consulta Nazionale dei Consumatori Utenti) all’interno del Ministero delloSviluppo economico ed è iscritta nell’elenco nazionale delle associazioni dei consumatori del MISE, un’elencoche viene aggiornato annualmente dopo la verifica del rispetto di determinati requisiti.
L’ACU è l’associazione dei consumatori maggiormente presente nel settore della formazione e certificazione,è socia di ACCREDIA, mentre dei suoi delegati fanno parte degli organi sociali.
Il Presidente Dr Gianni Cavinato è dal 2005 anche il vice presidente della Commissione Centrale Tecnica UNI,
fa parte del Direttivo dell’UNI».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Rosamaria Gallo – Relatore Estratto dell’intervento 2 - 3
«La previsione dello sportello del Committente nell’art. 2 L. 4/2013, dal nostro punto di vista rappresenta
un’opportunità di tutela preventiva per i consumatori, in quanto consente di integrare il requisito della trasparenza e
valutazione della professionalità nell’ offerta dei servizi professionali.
Ed infatti, l’intero impianto della legge 4/13 è improntato a raggiungere tale obbiettivo.
Il consumatore può inizialmente consultare l’elenco delle associazioni professionali che dichiarano di possedere le
caratteristiche richieste dalla L. 4/13, tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
L’elenco tenuto presso il MISE ha una finalità esclusivamente informativa, non ha un valore di graduatoria,
tantomeno esprime un giudizio di affidabilità da parte del MISE, ma rappresenta solo il momento finale di una
struttura procedurale più complessa».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Rosamaria Gallo – Relatore Estratto dell’intervento 3 - 3
«L’Associazione riconosciuta iscritta nell’elenco del MISE, al fine di garantire e comunicare l’affidabilità verso il
committente è tenuta :
1) A dotarsi di un codice di condotta ai sensi dell’art. 27 bis del codice de consumo;
2) A prevedere un servizio di vigilanza sulla condotta dei propri associati, al fine di verificare il rispetto del sopra
detto codice, provvedendo al contempo a stabilire delle sanzioni disciplinari per le ipotesi di violazione;
3) Ad attivare uno sportello di riferimento per il cittadino consumatore, provvedendo a nominare un responsabile,ovvero a stipulare una convenzione con le Associazioni Dei Consumatori, rappresentative a livello nazionale, ai sensidell’art. 27 ter cod. consumo, al fine di convenire di adire preventivamente l’organismo incaricato del controllo del
codice di condotta o il soggetto che si è reso responsabile di una pratica commerciale scorretta.
Tale tipologia di composizione bonaria delle contestazioni avanzate dal consumatore/committente nei confronti delprofessionista è stata nella pratica gestita con la metodologia della cd “Conciliazione paritetica”, composta da unrappresentante dell’Associazione del Professionista e un rappresentante dell’Associazione dei Consumatori. Talemetodologia, ha consentito la risoluzione extragiudiziale delle controversie in modo semplice e rapido».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Le esigenze dei professionisti della comunicazione interna.
Maurizio Incletolli Rapporti istituzionali ABI e Presidente ASCAI
Maurizio Incletolli – Relatore
Estratto dell’intervento
«L’intervento ‘LE SFIDE DEL COMUNICATORE INTERNO’ ha fornito ai partecipanti una descrizione di dettaglio di
questa particolare categoria di comunicatori d’impresa, che da altre professionalità e funzioni aziendali della
comunicazione si distingue nettamente, almeno sotto tre aspetti fondamentali.
Identità, in ragione della spiccata natura giornalistica che caratterizza da sempre in maniera sostanziale
l’ispirazione e l’esercizio della professione.
Competenze, che non si riscontrano in altre professionalità che operano nella comunicazione d’impresa. Su
tutte, quelle che attengono aspetti socio-ambientali di una professione che opera e agisce sugli equilibri delle
relazioni umane all’interno della community aziendale. Come pure le competenze di formazione continua richieste
nell’uso di strumenti tradizionali e innovativi di comunicazione.
Ruolo, in considerazione della delicatezza e complessità del sistema dei rapporti con altre funzioni aziendali, che
impone spesso il possesso di conoscenze non propriamente di natura comunicazionale, quali ad esempio le
normative in materia di lavoro e di relazioni industriali».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Maurizio Incletolli – Relatore
Considerazioni
«In rappresentanza dei professionisti della comunicazione interna che aderiscono con le loro aziende
all’Associazione per lo sviluppo della comunicazione aziendale in Italia (Ascai), riconosco all’evento
organizzato da ReCoPro il merito indubbio di aver avviato un approfondimento molto atteso e, soprattutto,
necessario sulle diverse declinazioni della professione di Comunicatore alla luce del percorso di certificazione
introdotto dalla normativa Uni».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Maurizio Incletolli – Relatore
Conclusioni sui contenuti trasmessi nel convegno alla luce delle altre relazioni….
«Ascai è fortemente interessata a conoscere gli sviluppi e a partecipare a iniziative di condivisione e di
approfondimento suggerite da ReCoPro, ritenendo di poter e dover esprimere orientamenti e suggerimenti in nome
e per conto della categoria dei comunicatori aziendali che rappresenta, le cui peculiarità professionali costituiscono
forse un ‘unicum’ nell’ambito del profilo di ‘Comunicatore d’impresa’ così definito, ma non sufficientemente codificato
e declinato, dalla norma Uni 11483.
Si tratta di peculiarità sulle quali Ascai ha sempre concentrato riflessioni e confronti con le aziende associate ed è
quindi in grado di proporre oggi formule efficaci che possano coniugarsi con eventuali esigenze di certificazione,
purché coerenti con un adeguato percorso di formazione accademica del Comunicatore d’impresa».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori e Responsabili di Strutture universitarie di Scienze della Comunicazione
Vent’anni dopo. Una mappatura dei valori e delle criticità dei corsi in Scienze della
comunicazione
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Mario Morcellini – Bio
Professore Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi;
Presidente della Comferenza, Conferenza Nazionale dei Direttori e Responsabili di strutture universitarie nelle Scienze della Comunicazione,
Portavoce del Coordinamento nazionale delle Conferenze dei Direttori e Responsabili di strutture universitarie (Interconferenza);
Direttore Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale Sapienza, Università di Roma.
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini – Relatore Estratto dell’intervento 1-3
«Nell’odierna società dell’informazione globale, la comunicazione è oramai divenuto il bene comune per eccellenza.
Un bene che l’Accademia ha saputo valorizzare in quest’ultimo trentennio.
Non a caso i corsi, attivati in Italia, dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso hanno avuto indiscutibilmente la
benemerenza di mettere al centro del dibattito pubblico la necessità di una diversa apertura e qualità della
comunicazione, ma l’hanno anche imposta definitivamente come paradigma di un piano formativo e di una ratio
studiorum innovativi per l’Italia, lungamente studiati da una Commissione ministeriale presieduta da Pietro Rossi1 e
accompagnati da una continua riflessione sui modelli pedagogici e sugli sbocchi professionali2.
L’intenzione di fare della comunicazione la leva di una formazione innovativa, come in tutti i paesi moderni e non
solo quelli europei, ponendo al centro l’atlante dei saperi e delle enciclopedie di oggi è diventata in via definitiva – in
condizioni protocollari e verificate – la sottolineatura della necessità di mettere sempre più in comune il bene-
comunicazione, rendendolo accessibile a tutti e non trascurando al tempo stesso la sua dimensione di cambiamento
continuo».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
1 - Si rinvia allo “storico” numero monografico della rivista Problemi dell’informazione (1/1992) significativamente intitolato “L’Università della Comunicazione”.
2 - Dal 1997, l’Osservatorio Unimonitor.com ha monitorato negli anni le trasformazioni nell’ambito della formazione universitaria in comunicazione e le opportunità/criticità di inserimento
occupazionale. Per approfondimenti sui rapporti di ricerca, cfr: www.unimonitor.it . Sul tema dei laureati in comunicazione e sul loro posizionamento sul mercato del lavoro e delle professioni,
cfr. anche Morcellini M, Faccioli F, Mazza B., Il progetto comunicazione alla sfida del mercato. Itinerari e prospettive dei laureati nel sud Europa, FrancoAngeli, Milano 2014.
Mario Morcellini – Relatore Estratto dell’intervento 2-3
«Concentrandosi ora sul versante interno all’analisi dei corsi, nel tentativo, comunque riduttivo, di far apparire il
lascito di idee, movimenti, tradizioni che soprattutto il ventennio alle nostre spalle comunque documenta, ha portato
alla nascita e istituzionalizzazione dei corsi di comunicazione nell’Università italiana, possiamo elencare alcuni
obbiettivi raggiunti, talora impliciti e più spesso espliciti nelle narrative: la copertura scientifica dei territori della
comunicazione, in qualche misura preesistente alla nascita dei corsi ma letteralmente esplosa dopo il loro avvento,
avvia un processo di socializzazione e una forte diffusione del dibattito sui media.
I corsi hanno puntato a mettere in trasparenza una risorsa fondamentale per la modernità come la distribuzione
sociale della comunicazione e la crescente invasione di tutte le dimensioni della vita associata.
L’avvento di specifici curricula professionalizzanti ha posto con forza la questione della diffusione della fruizione
mediale da parte di masse crescenti di uomini, istituendo, con ciò stesso, un potente riconoscimento del processo di
riduzione delle distanze sociali dal centro, e dunque sottraendo alla marginalità soprattutto le culture giovanili più
assetate di comunicazione.
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini – Relatore Estratto dell’intervento 3-3
«Più specificamente, l’arrivo di laureati, spesso di grande qualità e flessibilità, ha imposto una vertenza in termini di
mercato del lavoro e delle professioni, sottraendo almeno in parte il settore a uno stile che è stato sempre caro
all’Italietta del familismo e della lottizzazione, come tornerà prepotentemente in evidenza in tempi di crisi
economica.
L’impasto degli obbiettivi attribuibili al caso italiano delle scienze della comunicazione fa registrare l’avvio di una
tradizione pienamente nazionale di studi sulle industrie culturali e sui consumi, inserendola però in una cornice di
conoscenza scientifica di base senza trascurare il piano dell’analisi critica dei processi e dell’impegno al
cambiamento. Retrospettivamente, è innegabile che quest’ultima dimensione sia stata probabilmente sottostimata,
almeno in termini di economia dell’attenzione, a favore di un processo di consolidamento accademico rivelatosi
complesso e logorante.
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini – Relatore Estratto dell’intervento 3-3
«Dato l’incessante dinamismo insito nelle scienze della Comunicazione, è bene volgere lo sguardo all’oggi e, ancor
più, al domani. L’obiettivo è, ancora una volta, puntare su un rinnovamento costante, anche grazie a un ampio
ventaglio di approcci interdisciplinari, che conduca a una nuova identità degli studi comunicativi entro la rubrica più
vasta delle social sciences.
Del resto, nella tradizione degli studi in Comunicazione, innovazione e interdisciplinarietà hanno rappresentato un
messaggio tutt’altro che retorico e – se pure fossero stati assunti solo implicitamente – appaiono imprescindibili per
affrontare almeno alcuni dei nodi della società ipercomplessa cui i giovani, i nostri studenti, si trovano di fronte. In
una realtà che cambia a velocità accelerata, agli studi di Comunicazione, se assumono piena consapevolezza di
questo ruolo, tocca un compito tutt’altro che irrilevante: quello di mettere in trasparenza la direzione e il significato
profondo dell’innovazione sociale, culturale e produttiva del Paese e concorrere a capeggiare i cambiamenti
attraverso la formazione continua dei comunicatori di domani. ».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini – Relatore Considerazioni sui contenuti trasmessi nel convegno alla luce delle altre relazioni….
«Obiettivo dell’intervento è di fornire un quadro dello stato della formazione in Comunicazione in Italia nell’ultimo
ventennio. Si tratta di una fotografia funzionale a mappare valori e criticità dei corsi in Scienze della comunicazione,
anche rispetto agli andamenti politici, culturali e socio-economici del Paese.
Nell’ambito di un convegno dedicato all’identità, alla professionalità e alla legittimazione del comunicatore, il ruolo
della formazione è strettamente correlato agli aspetti normativo-prestazionali delle professioni della comunicazione,
in quanto ne costituisce il fondamento in termini di competenze e know how.
Come ricordano ampiamente gli studiosi della sociologia delle professioni, a fondamento del ruolo agito e della sua
riconoscibilità sociale, vi è proprio il bagaglio di conoscenze e abilità acquisite, prima dalla formazione
“istituzionalizzata” e poi dall’esperienza sul campo».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Mario Morcellini – Relatore Conclusioni
«Vista la rilevanza delle questioni emerse in occasione del convegno dedicato all’identità e alla garanzia dei
comunicatori professionali, ritengo fondamentale il contributo della “comunicazione accademica” in favore del
rafforzamento, del riconoscimento e della diffusione della professione di Comunicatore secondo percorsi legittimati e
certificati dalla normazione.
Esprimo dunque la mia piena disponibilità a prendere parte ai lavori in rappresentanza del Dipartimento di
Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, che dirigo, ma anche della Conferenza nazionale delle strutture di
Comunicazione. Prendere parte alle attività dei relativi tavoli tecnici (UNI-CCT-GL06- "Figure professionali operanti
nell'ambito della comunicazione". Norma tecnica UNI 11483) con la finalità di portare avanti le istanze dei
comunicatori, specie dei giovani in ingresso nel mondo del lavoro, costituisce un compito fondamentale per
l’accademia in qualità di attore, capace di rappresentare le istanze di una quota estremamente consistente di
professionisti che in quest’ultimo ventennio operano nel mondo della comunicazione. Basti pensare che la quota di
laureati nei vasi corsi universitari di primo e secondo livello legati ai vari settori della comunicazione raggiunge circa
le 10.000 unità e che, in media, circa il 60% opera nei settori per i quali si è formato (Fonte: Scienze.com. Osservatorio della Comferenza, 2016)».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Raimondo Lunardi Gruppo Dracma
Il ruolo del Comunicatore Professionale nelle strategie d’impresa e nelle sfide della
globalizzazione.
Raimondo Lunardi – Relatore Estratto dell’intervento
Il Dottor Lunardi ha condotto il suo intervento cercando di:
«entrare il più concretamente possibile nel merito della specifica funzione del comunicatore di fronte
all'opportunità che è il mercato globale e dunque parlando di comunicazione rivolta all’esterno e basandomi
su esperienze dirette e quotidiane. Una connotazione come ipotesi di ‘’narrazione’’, capace di mettere in luce
dettagli costruttivi e tradizioni culturali.
Ha inoltre evidenziato
«la necessità di interpretare i diversi contesti sociali e culturali, riconoscendo gli elementi essenziali perché un
dialogo possa instaurarsi secondo percorsi efficaci e condivisi. Nella nostra quotidianità non cerchiamo tanto
la perfezione quanto la specializzazione ricercando nella nostra comunicazione il talento di chi semplifica le
difficoltà applicative».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Raimondo Lunardi – Relatore Considerazioni sui contenuti trasmessi nel convegno alla luce delle altre relazioni….
«Interessanti gli spunti colti dai vari relatori, il Prof. Incletolli ha ben evidenziato i temi relativi ad identità,
competenza e ruolo cosi da far acquisire un’importanza decisiva di comunicazione in generale.
Apprezzabili i concetti espressi dalla Dr.ssa Sotgiu sulla poliedricità, un concetto che spesso cerco di applicare con
versatilità.
Il tema svolto da Accredia, che svolge un ruolo di pubblica utilità con un continuo aggiornamento è altresì
fondamentale come pure i concetti chiarissimi espressi nell’ambito dell’intervento di Ascai circa la promozione e
diffusione dei saperi per la comunicazione d’impresa soprattutto interna.
Interessante poi la presenza della Dr.ssa Gallo come ambito delle associazioni dei consumatori affinché ci siano veri
valori nella comunicazione.
Concreto il Dott. Vacher nel suo richiamo alla scarsa efficacia dell’improvvisazione e richiamando l’attenzione a temi
sensibili quali privacy e proprietà intellettuale. Autorevole il pensiero del Prof. Morcellini che si è soffermato su
quanto sia importante la qualità dei laureati in una comunità scientifica sempre più complessa. Inevitabile il richiamo
all’importanza nella formazione continua.
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Raimondo Lunardi – Relatore Considerazioni sui contenuti trasmessi nel convegno alla luce delle altre relazioni….
«Chi si sofferma poi sulla formazione è il Prof. Dominici che introduce il tema dei sistemi complessi adottivi in
costante evoluzione rispetto alla responsabilità della formazione. Apprezzabile anche l’accenno ad un nuovo
concetto di lobby virtuosa che ho molto condiviso.
La Dr.ssa Giancarla Cicoletti è entrata proprio nella concretezza che apprezzo poiché favorevole ad un confronto
con la mia quotidianità, nella valutazione dei limiti dei ‘’ master’’, di una comunicazione che si completa in un
perfetto contesto organizzativo e misura la comunicazione in un ambito di razionalità estrinseca propria dei fattori
esterni.
In ultimo ma non per ultimo l’intervento della Dr.ssa Righetti. Tecnico, pragmatico e chiaro seppur in tematiche
legislative non certo di facile lettura.
Di grande sensibilità il messaggio lanciato a tutte le varie associazioni specializzate affinché convergano verso
obiettivi comuni».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
Raimondo Lunardi – Relatore Conclusioni
«Ho apprezzato l’iniziativa poiché ritengo fosse utile in un cosi affollato mondo di improvvisatori.
E’ sempre più necessaria un’ampia visione del quotidiano che ci investe di notizie e con strumenti
che si evolvono di settimana in settimana. Si i ritmi sono il più delle volte frenetici e disordinati,
senza quell’identità e responsabilità più volte richiamate durante il convegno.
Dobbiamo aver la pretesa di accedere a ciò che serve, richiamarci a sani principi di convivenza
sottesa in una comunicazione cosi tanto articolata. In sostanza abbiamo bisogno di agganciarci
a ciò che di buono esiste integrando altri modelli virtuosi cosi da creare un metodo applicativo
anche a quelle norme fondamentali richiamate dalla Dr.ssa Righetti circa una sana e inevitabile
condivisione.
Uniamo le diversità!
Questa è la mia conclusione sotto forma di slogan, ma soprattutto diamo continuità a questo
convegno ripartendo da quel tanto che ne è emerso».
I Comunicatori Professionali – IDENTITÀ, QUALIFICA, GARANZIA – Milano, 3 Marzo 2016
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