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MERCATOvita, ricordi, ritmo.—
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a cura diM. Carletti, A. Confuorto, A. D’Errico,
F. Frola e P. Pettigiani—
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— 5
1 —l’esperienza mercato2 — il mercato di Porta Palazzo
3 — il progetto
4 — il video
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— definizioneIn una società sempre più attenta
al mondo dell’alimentazione e del
cibo esistono varie realtà legate
al tema della spesa. Conciliare
uno stile di vita con precise
esigenze alimentari mediante
una possibilità d’acquisto è un
mestiere duro, uno sforzo che
pochi sono disposti a fare.
Per questo motivo molte persone
abbandonano la via del “bene
migliore”, inteso come prodotto
migliore, per intraprendere quella
del “male minore”. La spesa deve
essere solamente più semplice,
veloce ed economica possibile.
un mondo fatto di ricordi e scoperte—
Esiste però una possibilità che
ora più che mai ritorna attuale:
il mercato, o meglio il vivere a
pieno l’insieme di stimoli che esso
è in grado di proporre. Quella
che viene definita l’esperienza
mercato.
L’esperienza mercato rappresenta
un’alternativa al modo più
diffuso di fare commercio agro-
alimentare, ovvero la grande
distribuzione organizzata
(G.D.O.). Rappresenta un viaggio
sensorialmente stimolante in
un mondo fatto di ricordi e
scoperte essendo al tempo stesso
non convenzionale e tradizionale,
innovativa e conservatrice, nuova
e vecchia.
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— stimoliIl motivo per cui il mercato è
un’esperienza e non un semplice
luogo o un semplice “modo per”
è da ricercare nell’immenso
bagaglio di stimoli che esso si
porta dietro.
Colori, rumori, odori e sapori
sono lì, alla portata dell’utente,
senza che nessuna barriera
li separi. Questi inoltre
accompagnano e lo guidano in
un percorso da banco a banco
che, se guardato dal giusto punto
di vista, diventa viaggio e non
routine. Si torna indietro ad un
tempo che scorreva più lento, al
passo con cui i nostri nonni
ci accompagnavano quando
eravamo bambini.
—
colori, rumori, odori e sapori sono lì,
a portata di mano—
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— perché?
Scegliere un’esperienza, tuttavia,
può rappresentare una scelta
poco accorta se non si è di per
sé predisposti a farsi guidare
dall’emotività nella vita di tutti i
giorni.
Scegliere l’esperienza mercato
basandoci solamente sulla
propria definizione, a scatola
chiusa, parrebbe quasi un cattivo
consiglio.
Non è così.
Il mercato è globalmente, ancora
oggi, la forma di commercio
agroalimentare più diffusa al
mondo ed un motivo c’è:
il valore superiore del bene
proposto.
Esso infatti è “portatore sano”
di valori come il chilometro
zero, il contatto diretto con il
produttore e la territorialità.
Tali elementi accrescono
la preziosità del bene ma
paradossalmente garantiscono
anche che lo stesso possa essere
commercializzato ad un prezzo
minore e per questo, sopratutto
in un periodo di crisi economica
più o meno globale, riconoscere
ciò diventa più che mai
fondamentale.
più valore,meno spesa
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In cosa dobbiamo riconoscere
un valore se non in quello che
mangiamo ?
Per questi motivi i prodotti
proposti dal mercato sono
migliori, sia economicamente
che qualitativamente.
Anche se talvolta non lo danno a
vedere.
—
— 12
esistono altre esperienze di commercio di pari
valore ?—
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— alterntive
Spendere poco per avere molto.
Suona bene, ma siamo sicuri
che non esista un’alternativa di
pari livello del mercato ?
D’altro canto come si può avere un
prodotto che costa poco ma che al
tempo stesso possiede aspetto e
sapore veri se non acquistandolo
direttamente dal produttore ?
Il prodotto alimentare “classico”,
anche se in realtà è diventato tale
solo nell’ultimo ventennio, è un
prodotto costretto a girovagare
per il mondo.
Prima di essere servito in tavola,
infatti, esso spesso trascorre
lassi di tempo innaturali tra la
“raccolta” e quando ciò avviene.
Questo non gli permetterà mai di
mantenere la propria genuinità e,
soprattutto, che lo aggraverà del
peso economico di tutti i viaggi a
cui è stato sottoposto.
Per sopperire a queste lacune la
grande distribuzione organizzata
(G.D.O), che rappresenta
l’alternativa che stiamo
descrivendo, mette la “veridicità”
del prodotto gradualmente
sempre più in secondo piano,
a discapito di altri suoi aspetti
come la bellezza, l’apparenza o la
durata.
Affinché il un prodotto alimentare
sia però bello e durevole
nonostante sia sballottato da una
parte all’altra del globo, esso
viene inevitabilmente sottoposto
a trattamenti chimici di dubbia
entità e di cui troppo spesso solo
il produttore stesso è pienamente
al corrente.
Un’alternativa al mercato, che
non sia una sua copia di facciata,
non è alla portata dell’utente
che si trova davanti solamente
“qualcos’altro”.
Cosa sceglieresti tra cibo locale
e “qualcos’altro” ?
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— m
iss. po
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bellezza plastica o reale ?la risposta è meno ovvia
di quello che sembra—
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— luoghi comuni
Nonostante la presenza di
benefici tangibili, il mercato viene
comunque scelto poco.
Questo è facilmente attribuibile
alla percezione che le persone
non avvezze alla frequentazione
di tali luoghi ha degli stessi.
Essi infatti reputano che il
mercato sia un luogo caotico,
disordinato ed inefficiente
in cui la spesa diventa una
frustrante perdita di tempo inutile
e, spesso, insostenibile per i loro
ritmi di vita.
Questa visione è cresciuta di
pari passo alla velocità della
vita e tutto ciò ha causato un
progressivo abbandono del
mercato in favore di forme
differenti di fare acquisti
alimentari e meno persone
frequentavano il mercato più la
sua immagine si perdeva dietro
un velo di luoghi comuni.
È poi così vero che il mercato è
infrequentabile, invivibile ed
insostenibile dal punto di vista
del tempo impiegato ? Se si, sono
questi fattori così preponderanti
da mettere in secondo piano
la possibilità di risparmio e
maggiore genuinità dei prodotti ?
Oltre il pregiudizio c’è un’altra
verità.
—
disordinato e caotico,una perdita di tempo intule—
— 17
— verità
un luogo vivo pronto ad essere scoperto
—
Indubbio è che parte di quanto
appena affermato è vero: il
mercato è, tendenzialmente, un
luogo caotico. Questo tuttavia
non deve far trarre conclusioni
affrettate perché la confusione
che si percepisce è dovuta ad un
solo motivo: la vita.
Messa in questi termini parrebbe
un’affermazione quasi filosofica,
legata ad una sola visione del
mondo data da qualcuno poco
disposto a cambiare il proprio
punto di vista sulle cose,
ma così non è. Con “vita del
mercato” s’intende la realtà
dei fatti, l’evidenza, cioè, per
cui il mercato sia un contesto
estremamente dinamico, disposto
al cambiamento di tutte le sue
componenti (commercianti
ospitati, prodotti proposti, prezzi,
tempi, clienti etc.) ed in grado
di adattarsi all’evolversi di ciò
che lo circonda pur mantenendo
un’individualità ben definitia.
Il mercato vive.
Gli elementi che lo compongono
nascono, crescono e lasciano
spazio ad altri come in un
vero e proprio ecosistema
che si manifesta a chi non lo
conosce proprio come farebbe
un habitat inesplorato: come
un luogo caotico, dalla difficile
comprensione ed in cui
tendenzialmente non siamo
invitati ad entrare, ma, tuttavia,
che una volta compreso diventa
man mano sempre più familiare.
Le difficoltà iniziali, ed i
pregiudizi da essi generati,
possono solo essere superati
vivendo quell’esperienza
definita in precedenza,
diventando parte del meccanismo
che muove questo “ingranaggio
organico” tanto fondamentale per
ogni città.
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2 —1 — l’esperienza mercato
porta palazzo3 — il progetto
4 — il video
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un microcosmo etnico—
— descrizione
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un forziere di storienel centro storico
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porta palazzo dall’alto —
— 22
tradizione non solo contadina, ma anche
architettonica—
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— il passato
Nel 1701 la realizzazione della
nuova porta e degli edifici
barocchi con portici fu affidata
al celebre architetto Filippo
Juvarra.
Il progressivo abbattimento delle
fortificazioni urbane proseguì
durante il periodo napoleonico
e, nel 1800, l’intera area divenne
parte integrante della città. Al
ritorno dei Savoia nuovi cantieri
interessarono la zona e, nel 1819,
l’architetto Gaetano Lombardi,
nel rispetto della memoria
juvarriana, valorizzò gli edifici
esistenti estendendoli con le
due ali porticate verso la piazza.
Completata nel 1837, la piazza
assunse la sua vocazione
commerciale divenendo
presto sede dei nuovi mercati
della città, abbandonando
la precedente collocazione
medievale di piazza delle Erbe
e piazza Corpus Domini.
Tale impostazione giunge
fino ad oggi quasi immutata.
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— 25
— il presenteLa piazza e il mercato oggi ci
appaiono come un progetto di
riqualificazione urbana ancora
in corso di completamento.
La tettoia dell’orologio, edificio
simbolo del luogo e testimone
silente del passaggio del tempo,
ha infatti vissuto tempi migliori.
Dal 2002, tuttavia, la città di
Torino ha intrapreso un percorso
sviluppo locale, il progetto “The
Gate”, atto a riportare una piazza
poco distante dal centro della
città al livello dei suoi “vicini di
casa” sia per i torinesi che per i
visitatori occasionali della città.
riqualificazione in corso—
Su questa scia sono nate iniziative
interessanti come il TurinEye,
una mongolfiera che permette
a chi vi sale di avere una vista
unica sulla città, situato a pochi
metri dal mercato e il Cinema al
Mercato, particolare iniziativa
culturale che organizza proiezioni
di film indipendenti gratuite
proprio sotto le tettoie di Porta
Palazzo.
— 26
— il mercato dei contadini
l’anello di congiunzione tra la storia e l’atuallità
—
A far da ponte tra passato e
presente, tra tradizione ed
attualità, a Porta Palazzo c’è il
Mercato dei Contadini.
Sul retro della Tettoia
dell’orologio c’è un’altra tettoia
aperta sui lati, lunga qualche
decina di metri e larga una
ventina, che ospita alcuni banchi
in grado di proporre un prodotto
che al tempo stesso trasmette il
suo legame con la tradizione e
valori particolarmente attuali:
si tratta proprio del Mercato dei
Contadini.
Questo è veramente il regno
non tanto degli alimenti definiti
malamente “a chilometri zero”,
anche se di fatto i prodotti
presenti lo sono, quanto più
propriamente di tutto ciò che
la terra produce nei suoi cicli
stagionali, e dunque di merce
fresca, con sapori e odori che
soltanto la frutta e la verdura
stagionale possono avere.
Qui si compra merce genuina
venduta direttamente da chi la
produce, senza intermediari.
Qui si impara cosa c’è
veramente dietro ad un
prodotto agro-alimentare.
Qui si vive l’esperienza
mercato.
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— 27
— il mercato dei contadini
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3 —1 — l’esperienza mercato
2 — porta palazzo
il progetto4 — il video
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— 31
— descrizione
cibo e sostenibilità in Piemonte comunicati
sul canale web—
Da sempre il Politecnico di Torino
si è distinto per essere, in Italia,
l’istituzione universitaria
più attiva sul tema della
sostenibilità ambientale.
Ne é testimone la Laurea
Magistrale in Ecodesign, percorso
formativo unico nel suo genere
e tra i più all’avanguardia
a livello internazionale per
quanto riguarda proprio queste
tematiche.
Proprio dalla collaborazione tra
studenti e professori di questo
corso nasce il progetto Piemonte
Sostenibile, una Web TV che
vuole essere un contenitore per
video, ma in senso più ampio
di contenuti, che siano in grado
di comunicare con semplicità,
immediatezza ed efficacia la
sostenibilità nell’accezione
“sistemica” che il Politecnico gli
da e, proprio in quest’ottica, le
tematiche trattate spazieranno
dalla semplice comunicazione di
comportamenti eco-sostenibili
fino alle sfaccettature più
piccole di un tema così grande e
complesso.
Per questo motivo al secondo
anno di “riempimento” di questo
contenitore web si è scelto di
trattare il tema del cibo.
Partendo da delle “best practice”
del territorio torinese in materia
di cibo e sostenibilità, tra i
quali è presente il Mercato dei
Contadini di Porta Palazzo, si è
analizzato come l’alimentazione,
la produzione di alimenti e la
percezione del cibo si rapportino
con il territorio e con le persone
che lo abitano e quali siano gli
aspetti da sottolineare e i valori
da comunicare.
— 32
— cosa comunicare?
I valori precedentemente
identificati per la realtà del
mercato si rispecchiano
perfettamente in quella di Porta
Palazzo e di fatto, per la città
di Torino, è lì che l’esperienza
mercato che abbiamo definito
prima può essere vissuta. Per
questo motivo alla risposta cosa
comunicare del Mercato dei
Contadini per quanto riguarda
sostenibilità e cibo è facile
rispondere.
Ciò che si deve fare è:
informare dell’oppotunità di
questa esperienza e indurre a
coglierla sottolineando come
essa sia una via di fuga dalle
cattive abitudini di acquisto
ed una possibilità di spesa
valevole sia a livello soggettivo
che oggettivo.
l’esperienza mercato come alternativa da saper sfruttare—
— a chi ?La persona giusta da raggiungere
con questo messaggio e con
il mezzo a disposizione può
essere identificata mediante
l’appellativo, sicuramente
particolare, di versatile e
ricettivo.
Quest’individuo è colui che sa
reinventare i percorsi che la
vita lo porta a ripetere giorno
dopo giorno in modo da poterli
vivere ogni volta in modo diverso,
qualcuno che, quindi, non sia
spaventato dalla novità e non
sia troppo radicato sulle proprie
convinzioni ma che se informato
o indirizzato su qualcosa sia
propenso a cimentarvisi per
persone versatili e ricettive, pronte a
cogliere l’occasione—
poter cogliere un’opportunità
di crescita personale.
Un qualcuno che ha passioni
comuni come ordinario è il suo
essere ma che sa viverle in modo
creativo.
Qualcuno che quindi è disposto
a superare i luoghi comuni
del mercato al fine di viverne
l’esperienza.
— 33
bu
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— come?
comunicando la vitalità del mercato attraverso il ritmo dei suoi suoni
—
Lo scenario in cui ci si muove è
già stato descritto nei particolari
e si delinea ai nostri occhi come
un luogo non ancora pienamente
scoperto ma caratterizzato
da colori, sapori e suoni
identificativi. Il messaggio da
recapitare è altrettanto chiaro
e si prefigge l’obbiettivo di far
scoprire questo mondo a chi
ancora non lo ha fatto. Come
legare questi due elementi?
Come comunicare lo scenario
attraverso il messaggio
scelto ed attraverso il mezzo
selezionato?
L’elemento che è maggiormente
in grado di fare tutto ciò è
sicuramente il ritmo.
Una volta che si comprendono i
meccanismi del mondo mercato
si diviene sempre più consapevoli
che il caos apparente ha invece
delle regole e che il marasma
sonoro è in realtà un ritmo ben
scandito. Sottolineare questo
aspetto in chiave metaforica ed
attraverso il ritmo delle immagini,
e non solo dei suoni, può attrarre
lo spettatore, coinvolgerlo e
fargli tenere gli occhi su un
prodotto audiovisivo in grado
di comunicargli non solo
un’esperienza emozionale ma i
contenuti dietro di essa.
Un’altro tema da sottolineare è
quello del ricordo.
Attraverso la rappresentazioni
dei ricordi di un personaggio,
o dei personaggi, si stimola
l’osservatore a ripensare alle
proprie esperienze pregresse
riguardanti il tema trattato,
a ricordare, ad osservare
di nuovo segmenti della
propria vita legati al mercato
sotto una luce nostalgica
che può però essere da
elemento scatenante per un
interessamento presente.
Ed infine, per ottenere un
massimo risultato, bisogna
rappresentare la vita.
La vita di tutti i giorni, la
vita del mercato e come esse
entrino in rapporto. Questo è
fondamentale per far capire a
chi guarda che non c’è niente
da temere in Porta Palazzo ma
che anzi esso può diventare
un elemento familiare della
nostra routine quotidiana
dal quale però trarre
beneficio sia in termini di
ecosostenibilità, quindi
di salute, che in termini
economici.
Mediante la giustapposizione
di queste tre colonne portati
è possibile capire che
l’esperienza mercato non è
nulla di straordinario me è
certamente un po’ più in là del
grigio ordinario:
l’esperienza mercato è
extra-ordinaria.
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— concept
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MERCATO UN’ESPERIENZA EXTRA-ORDINARIA
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4 —1 — l’esperienza mercato
2 — porta palazzo
3 — il progetto
il video
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— storyconcept
l’espressione riassuntiva del contenuto del video
—
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E se il soggetto venisse attratto nel mercato da una sinfonia composta dai suoi particolari suoni e guidato da essi in una spesa consapevole ?
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— scaletta
La sclaetta del video sarà la
seguente:
1) Il protagonista è indaffarato in
qualcosa che non lo coinvolge e
nel frattempo sorseggia un succo
di frutta;
2) Il protagonista sente un rumore
in lontananza che attira la sua
attenzione ma non gli da peso e
continua ciò che stava facendo;
3) Il rumore si presenta una
seconda volta e le immagini
mostrano un flash della sua
provenienza: un mercato;
4) Il protagonista incuriosito
decide di seguire il rumore per
scoprire la sua origine;
5) Il rumore comincia a diventare
il ritmo di una canzone che man
mano va componendosi e questo
guida il protagonista per le vie
della città;
6) In corrispondenza di
suoni caratteristici vengono
mostrati scorci del luogo che
il protagonista si appresta a
raggiungere;
7) Il protagonista raggiunge il
Mercato dei Contadini e rimane
piacevolmente colpito da
questa realtà;
8) Il protagonista viene coinvolto
dall’atmosfera del mercato
sottolineata dal crescendo della
musica e comincia una spesa
inizialmente non preventivata;
attirati nell’esperienza mercato dal ritmo dei suoi suoni.—
9) Il rumore di inizio video
si ripresenta catturando
nuovamente l’attenzione del
protagonista che stavolta,
però, ne identifica l’origine: un
pittoresco contadino;
10) Il protagonista completa a
questo banco la sua spesa e riceve
anche in regalo un fiore, simbolo
dell’ospalità di questa realtà
in contrapposizione alla sua
percezione caotica e ostile;
11) Il protagonista felice
dell’inaspettata esperienza
vissuta decide di assaggiare
subito uno dei frutti acquistati;
12) Quando la protagonista
avvicina il frutto alla bocca
scopriamo che quanto appena
visto era in realtà tutto un
ricordo scatenato dal sapore
vero dei prodotti del Mercato
dei Contadini e che la musica
era in realtà riprodotta dal
computer.
— 41
— script
un sapore che porta un ricordo che trasmette
un messaggio—
Nella quotidianità della vita sei
destinato a compiere molti gesti
per abitudine e comodità senza
pensare di poter variare qualche
azione e rinnovare le tue giornate
con piccoli gesti.
Molto spesso basterebbe anche
solo lasciarsi guidare da un
evento inatteso per vivere
un’occasione che altrimenti
rimarrebbe nascosta e
infruttuosa.
Quest’ultima può tradursi in
un luogo in cui non sei abituato
ad andare ma che ti trasmette
un calore e una familiarità non
comuni.
Lasciati quindi guidare da
una musica improvvisa per
capire quale occasione possa
divenire la tua opportunità
di vivere un’esperienza fuori
dall’ordinario.
In essa potrai incontrare
valori quali sono la varietà,
la competenza, il risparmio e
l’autenticità, tipici e connotanti il
mercato dei contadini.
Aggiungi al tuo ordinario
l’esperienza mercato per
arricchire in modo fruttuoso e
consapevole la tua vita.
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— storyboard
1) il protagonista scrive e beve un succo—
3) Il protagonista s’incuriosice
—
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4) Il protagonista decide di scoprire da
proviene il suono—
2) Una cassetta di legno sbatte provocando rumore—
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7) Il protagonista attirata dagli stimoli
dell’ambiente lo comincia ad esplorare
—
5) Il protagonista cerca il suono camminando per la città—
— 45
8) Il suono iniziale si ripresenta attirando
l’attenzione del protagonista
—
6) Il protagonista viene guidato fino al Mercato dei Contadini—
— 46
7) Il protagonista decide di assaggiare ciò che ha
appena comprato—
9) Il suono era provocato da uno dei contadini—
— 47
8) Si rivela essere tutto un ricordo del
protagonista scatenato dal sapore del prodotto
—
10) Il rptoagonista familiarizza con il contadino e acquista qualcosa da lui—
— 48
— photoboard
3) Primo piano del protagonista incuriosito
—
1) Dettaglio su mani, agenda e succo di frutta—
— 49
4) Dettaglio del succo attraverso il quale si
vedono le vibrazioni del ritmo ed il protagonista
che se ne va—
2) Dettaglio rapidissimo della cassetta che sbatte ed emette il suono—
— 50
7) Dettaglio del mercato che sottolinea l’entrata
di altri suoni—
5) Dettaglio delle gambe del protagonista che cammina—
— 51
8) Mezzo busto del protagonista che
continua a cercare—
6) Campo largo sul protagonista alla ricerca della fonte del suono—
— 52
11) Dettagli che sottolineano la vitalità
del luogo—
9) Piano americano del protagonista sorpreso per l’aver raggiunto il mercato—
— 53
12) Piano mexio della protagonista che
comincia a fare la spesa—
10) La telecamera segue il protagonista mentre si addentra in questa nuova realtà—
— 54
15) Primo piano del secondo personaggio: il contadino responsabile
del suono—
13) La camera inquadra le reazioni della protagonista al contesto che lo circonda—
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16) Piano medio dei della protagonista
che fraternizzando completa la sua spesa
—
14) Dettaglio della cassetta che sbatte come all’inizio del video—
— 56
19) Inquadratura che chiarisce che si
è trattato tutto di un ricordo
—
17) Dettaglio sulle mani della protagonista che prendono il frutto appena comprato—
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20) Dettaglio sulla fonte reale di tutti i suoni e
titoli di coda—
18) Primissimo piano della protagonista in un’altro luogo che annusa il frutto—
— 58
— visualizzazioni
Trasmettere una realtà caotica,
ricca di rumori, sensazioni e
dettagli visivi attraverso un
mezzo di comunicazione di
massa; inscatolare un mondo
a sé stante per proiettarlo ad
un universo ignaro della sua
incredibile esistenza. Questo
significa andare al Mercato dei
Contadini di Porta Palazzo per
filmare la loro Vita. La realtà
caotica infatti non è altro che
un’insieme di vita, sapori, colori e
emozioni, che si possono cogliere
lasciandosi coinvolgere appieno
nell’esperienza mercato: filmare
vivendo, inquadrare la Verità,
visualizzare vita ricordi e ritmo di
un luogo fuori dall’ordinario.
un mondo fatto di ricordi e scoperte—
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— 62
Grazie
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un progetto con il patrocinio di
Politecnico di Torino & Coldiretti
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