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. Ritmo. Fontedi vita. Anima della musica Vera Mazzotta

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Ritmo. Fontedi vita.Anima della musica

Vera Mazzotta

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rhytmus < reoscorrere

Ruthmòs: ‘’ Anima mia..nella costernazione per le sventure non perdere il senso della misura. Riconosci quale ritmo domina gli uomini’’ Archiloco VI a.c.

‘’ la forma delle parti in un tutto’’ Democrito

Platone : è legge di sintonia fra uomini e dei.

Aristotele: è il portato dell’azione umana e la mousikè in cui esso si manifesta può attivare alcune qualità etiche.

TERMINE GENERICO CHE INDICA

MISURA CONTROLLO

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Il ritmo è il succedersi ordinato nel tempo di forme in movimento

Il ritmo è : trasversale struttura concettuale

Interfaccia della relazione tra dinamiche naturali e culturali.

Competenza fisica e percezione della stessa

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RITMI DEL CORPO RITMI DELLA NATURA

FREQUENZA CANGIANTE FOTONE

FREQUENZA COSTANTE ELETTRONE

Ritmi metaboliciGalassie pianeti,

lune, stelle,maree che influenzano ritmi terrestri: Ere, stagioni..

SuzioneMasticare Parlare Camminare Correre.

Ritmo circadianosonno-veglia

RespiroBattito

Onde cerebrali

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Ritmo è ordine nel movimentoPlatone Leggi,665 a

E’

forma di organizzazione dell’azione.

strutturazione di fenomeni che si svolgono nel tempo.

FENOMENI REITERATI E RICONOSCIBILI SONO RITMICI.

E’ serie di movimenti ordinati nel tempo. Esperienza non percezione pura e

semplice

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Il ritmo RITMI DI SUPERFICIE

RITMI DI PROFONDITA’ o di natura pre-semiotica

poesia

musica

teatro

fenomeni fisico-chimici

BiologiciPsicologici

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La dimensione ritmica serve a: ogni ritmo,

motorio, visivo, musicale ha una sua pregnanza

strutturale. Dalla cellula …

… … posso identificare la cellula base …

che ripetendosi forma il ritmo

uditivo

Conferire ordine alla mente

Capire la struttura

Capire periodicità del ritmo

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I

Grecia

ritmo, musica poesia e danza:

un unico sistema 1 sillaba lunga = 2 brevi.

Ritmo musicale è alternanza periodica di un battere (thesis) e un levare (arsis)

Ruthmizòmenon: Particelle di materia (suoni,gesti,sillabe) suscettibili di

organizzazione ritmica. Aristosseno

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Agostino: Il giudizio estetico deriva dalla

‘giustezza’,corrispondenza a livello di sensazione tra

percezione e l’evento che la scatena.

Piedi: strutture elementari

Metri e versi: strutture di una frase

Periodi : strutture di una strofa.

Esistenza ratio numerorum nell’uomo

La concezione di ritmo come successioni di accenti è collegata alla danza e si è affermata nella musica dal 600 in poi che ha sviluppato in particolare queste forme.

Il canto gregoriano prima e il madrigale del ‘500 poi si caratterizzavano invece per un ritmo libero connesso alla prosodia della parola.

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Canto gregoriano

Non cadenzato ma ritmico

NOTAZIONE derivata dagli accenti

neumatica< pveuma= soffio, segno= una o piu note

Segni fondamentali i punctum e la virga

Nei passaggi salmodici o sillabici, il ritmo proviene principalmente dalle parole. Nei passaggi neumatici o melismatici, è la melodia che diventa preponderante

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il principio della corrispondenza tra la grafia e il preciso valore di durata. Al punctum, si fece corrispondere la brevis.e virga si fece corrispondere la longa. La nascita della notazione mensurale si fa risalire al 1260 circa, con il trattato Ars cantus mensurabilis di Francone da Colonia.

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1280 Ars mensurabilis

La Breve che equivale alla doppia notaLa Semibreve che ha il valore di una nota interaLa Minima che vale 1/2La Semiminima che vale 1/4La Croma che vale un 1/8La Semicroma che vale 1/16La Biscroma che vale 1/32La Semibiscroma che vale 1/64Vi erano ancora due valori più grandi e cioè la

Longa e la Maxima o doppia Longa.

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Nel 700 TEORIE sul RITMO DI SULZER E KOCK

La simmetria produce piacere L’oggetto musicale si confronta alla

sua ricezione e la misura si inserisce nella regolarità

coordinazione è articolazione melodica

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ORIGINERITMI NATURALI

RITMO MUSICALEBiologicamente radicato due

cose diverseCultura occidentale

ritmo scandito x pulsazione

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Il concetto di pulsazione non corrisponde del tutto a

ritmo biologico musiche primitive

Battito cardiaco non è binario ma breve lunga.

La frequenza respiratoria è asimmetrica e oscillante

RITMI IN 7

La non-sincronizzazione è un compito estremamentedifficile, come la sincronizzazione con un brano il cui tempo cambia.

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la concezione culturale attuale del ritmo, come divisione aritmetica del tempo è una

razionalizzazione dei ritmi fisiologici e naturali.

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ORGANIZZAZIONE RITMICA anche in musica è :

Ordinata nel successivoStrutturale

( con particolare legame fra elementi)

Periodica ( le strutture si ripetono in forma

identica)

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Senza le leggi del ritmo non sarebbe nato il linguaggio della

musica Semantica e l’antropologia della musica si occupano di rintracciare nelle scelte ritmiche di una cultura

la rappresentazione delle sue concezioni di tempo.

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La musica è ritmo realizzato per mezzo del suono Mozart

Il ritmo è anima della musica.

Dà vita, forza espressioneSenza ritmo

non esiste musica solo confusione, note prive

di senso.

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Le pulsazioni del metronomo,essendo tutte uguali, non producono un ritmo

Per ottenere un ritmo bisogna organizzare le pulsazioni in gruppi.

L’elemento utilizzato per raggruppare le pulsazioni è l’accento.

Nel linguaggio parlato le pulsazioni corrispondono alle sillabe.

Le pulsazioni sono evidenti soprattutto nella lettura dei versi di una poesia

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ritmo

Tempo, ossia elevata rapidità di esecuzione dei tempi della battuta. Es adagio, allegro etc..misurata col metronomo

MOVIMENTO, O METRO, disposizione convenzionale e culturale di tempi forti o deboli ( ossia rimo di marcia, rumba, habanera)

RITMO STRICTU SENSU come modificazioni apportate dal compositore nella successione regolare dei tempi.

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Gli accentiMetrico Carattere ritmico

Accentazione della scansione e suddivisione del brano in incisi, frasi, periodi

RitmicoAccento delle unità che compongono la battuta.Battere/levareSuccessione accenti forti /deboli organizzati nella battuta

Dinamico

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In ogni nostro gesto e respiro c’è un prima e un dopo. Il prima ed il dopo è il ritmo

RITMO BINARIORITMO TERNARIO

Marcia militare

Valzer Strauss

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Il Ritmo è ovunque. In noi, intorno a noi.

Il ritmo va sentito, percepito.

Ritmo come tempo discreto Contare NON assicura correttezza di

Scansione.

Avere percezione di TEMPO nello spazio peso, flusso ASSICURANO la correttezza di

scansione

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Il ritmo si basa su dei battiti regolari chiamati pulsazioni ritmiche.

Le pulsazioni permettono di misurare la durata dei suoni.La velocità delle pulsazioni varia in base all’ andamento della musica.

Per scandire le pulsazioni si usa il metronomo.

Durata: entità singola

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Psicologia del ritmo

Il ritmo è caratterizzato da 3

aspetti:

PERCETTIVOMOTORIOAFFETTIVO

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proprietà del ritmo è il

RAGGRUPPAMENTO

Il ritmo viene percepito come configurazione ( pattern) non

come una serie isolata di elementi

Gruppi ritmiciL’introduzione di una diversità in una sequenza

isocrona crea raggruppamento degli elementi compresi fra le due diversità successive

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RAGGRUPPAMENTO

Suoni identici che si susseguono ad intervalli eguali vengono percepiti a gruppi di 2, 3,4,

Con intervallo ditempo fra i suoni piùlungo non vengono

più percepiti come collegati

il raggruppamento ritmico è un carattere spontaneo

Il fenomeno scompare e sono percepiti come indipendenti

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Psicologia del ritmoIl raggruppamento ritmico si realizza quando

gli stimoli sono compresi fra 0,10 e 1,5 sec. La gamma temporale in cui si trova il

fenomeno del ritmo va da o,1 a 8Hz. In questa regione la percezione umana include

relazioni temporali involontarie ed immediate.

Relazioni più lente richiedono immaginazione /o memoria a lungo termine. Eventi più rapidi vengono raggruppati e non

percepiti singolarmente

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Percezione tempo = prima fase percezione dei ritmiSLOBODA : La competenza per riconoscere un

ritmo è universale e innata.

Il ritmo è una forma di configurazione universale dell’espressione e compare prima della competenza musicale in senso stretto.

A soli 2 giorni nel neonato è attiva l’induzione del ritmo, ossia la reazione di

andare a tempo. il ritmo

è una dote congenita?

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La prima volta che ho danzato è stato nel ventre di mia madre. I. Duncan

La musica ed il ritmo sono con noi dalla nascita.Il senso ritmico non viene appreso nei primi mesi di vita tra le braccia della mamma, ma è già presente alla nascita.

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La percezione del tempo in musica sia per l’esecutore che l’ascoltatore, è relativa e lo stesso vale, sebbene con minime variazioni per il ritmo.

La memoria influisce su perfezione e organizzazione eventi musicali

Il tempo dei bambini è soggettivo, corporeo, vissuto, psicologicoTempo adulti Rappresentato lineare

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Il ritmo è la liason tra significazione e mondo fisico: sollecita automatismi mentali e reazioni motorie per smontare la continuità temporale percepire

produrre senso.

Ritmo e prosodia della lingua madre influenzano la percezione,il raggruppamento dei suoni non linguistici,l’esecuzione musicalee la composizione

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Perception of rhythmic stimuli byAmerican and Japanese listeners 1

Participants: north American and JapaneseTasks: To indicate how they hear the groupingstructure.

ResultsNorth American : Short-long Japanese : Long-Short

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Musica e Linguaggio consistono in successioni di eventi uditivi nel tempo

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Musica Ritmo Linguaggio

La prosodia della lingua madre di un compositore influenza la struttura della sua musica

La musica riflette le altezze e la misura della variabilità di ritmo.

I cambi fra sillabe corrispondono alla variabile dei cambi fra un intervallo e l’altro.

Tutte le lingue usano i medesimi intervalli e pattern ritmici della musica

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Cultural impact onMusical rhythm production 1

Western Pianists 3.52 :

Japanese 3.12 : 1

Japanese 2.90 : 1Students

3 : 1 : 2

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Results: The Dutch and the Japanese showeddifferent timing profiles in the production of therhythms which contain two syncopations.1-2-5Dutch: longer middle durationJapanese: longer last durationKubozono (2001)Western: worse in the middleduration discriminationJapanese: worse in the last durationdiscrimination, 1-4-3, etc.

IMPORTANZA DELLA CULTURA

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Come è fatto il ce

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Strutture coinvolte nella percezione musicale

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PERCEZIONE RITMO MELODIA ARMONIA

Elaborazione del ritmo (arancione e viola).pazienti con lesioni hanno evidenziato comela percezione ritmica possa essere danneggiata senza interferire sultrattamento melodico:esiste un sistema neuronaledistinto per rappresentare il ritmo.

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a

Attivazione CORTECCIA MEDIALEnon musicisti A vsMUSICISTI BDurante la discriminazione del tempo Musicale

Attivazione midbrain di A vs B nella discriminazione della Struttura

Attivazione in A della corteccia inf. destra Nella discriminazione del METRO

Attivazione nei soli musicisti Della corteccia front.mediale bilaterale e della corteccia laterale inf.bilaterale Durante discriminazione durata

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Luoghi del ritmoDue moduli cerebrali uno a destra per la

melodia uno a sinistra per il ritmo.Maggiore attivazione emisfero sinistro x il

ritmo.Ascoltare un ritmo attiva la stessa parte

di quando si parla.

Giro fusiforme di destra per ritmo associato a variazioni armoniche.

In un sistema grande esistono micro specializzazioni, reti neurali con compito simile differenziato in minima parte

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parte verde: corteccia uditiva primaria.Le aree uditive corticali e subcorticali sonoorganizzate in mappe tonotopiche che riflettononell’organizzazione neurale la frequenza

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Cervello e ritmoSuono: risposta sensoriale del cervello

quale funzione di variazioni di pressione recepite su timpano.

onde trasdotte in un segnale discontinuo prodotto dai 3 ossicini interni e riconvertito nella coclea in intervalli continui di tipo bio elettrico condotti dal nervo uditivo nella corteccia.

Il segnale viene qui riconvertito in segnale bio chimico discontinuo.

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Tomatis

Ogni informazione sonora ha una traduzione corporea

Importanza orecchio destro.

Esperimenti con Francescatti e cantanti.

Con il controllo dell’ emissione al sinistro il ritmo rallentato e impreciso.

Incapacità di tenere il tempo col metronomo

Crampi

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vestibolo:prima codifica ritmo sede dell’equilibrio. Misura dei movimenti del corpo.

Coclea: analisi dei movimenti fra suoni Proiezione info al talamo

integrazione con tutte le altre provenienti dagli altri organi di senso relativamente a

frequenza e tempo.

corteccia uditiva Suoni con frequenze acute=ricarica corticale. Suoni privi di armonici alti ( tam tam e ritmi)

=scarica cerebrale ma carica motoria

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Movimento e sincronizzazione

Il ritmo determina movimento( atto motorio) ma non necessariamente ( alternanza colori, caldo, freddo).

Induzione motoria è presente già alla nascitaA 3 anni il bambino può sincronizzare il

movimento della mano col ritmo.

Il segnale per la risposta motoria non è lo stimolo sonoro ma l’intervallo interstimolo ottimale fra 400 e 800 sec.

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SINCRONIZZAZIONE SENSOMOTORIA

Ad una serie di stimoli sonori periodici (cadenza, struttura ritmica) si

giustappone una realizzazione motoria corrispondente.

È conseguenza dell’unione di due fenomeni uno di origine sensoriale, l’altro motorio.

Il S.N.C. è in grado di percepire l’identità di due durate (quella sonora e quella corporea) e di

riprodurla nel movimento.

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Spazio: valutazione percettiva per lo più prodotta dall’emisfero destro basata su contemporaneita dell’esistenza di oggetti ed eventi osservati

Tempo: Attività emisfero sinistro che analizza la dinamica dei ritmi percettivi permettendo di ordinare la successione eventi tra un prima e dopo

IL RITMO PENETRA COME UN SUONO , COMPONENTE EMOTIVA CON L’EFFICACIA DEL LINGUAGGIO, COMPONENETE RAZIONALE.

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Esecuzione di un ritmo

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Cervello e ritmoLa percezione musicale coinvolge

Funzioni corticali Complesse.

La percezione musicale influenza: Emozioni Sistema nervoso autonomico /vegetativo influenzando

onde cerebrali Sistema immunitario ed ormonale Rappresentazione corticale pre-motoria.

La MUSICA è una delle costruzioni più antiche della specie umana, elemento primordiale di comunicazione

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D.L., destrimane,baritono professionistaAll’età di 48anni infarto cerebrale parieto-temporale sinistro cui residuano lievi deficit dilinguaggio,memoria calcolo

Ma soprattuttoLa musica non mi suona più bene, è come se perdessi qualcosa,mi sento perduto, non seguo il ritmo come prima, sono in ritardo, non s o cosa non vada, ma mi Sembra di perdere qualcosa con il tempo”Di Pietro et al., 2004

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Strutture cerebrali principalmente coinvolte in disturbi dell’ascolto musicale

Giro Temporale Superiore Anteriore,Giro di Heschl, Planum TemporaleLobo Parietale, Insula

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Effetti ritmoRitmo e tempo sono connessi ed in rapporto con lo

spazio che la dimensione in cui essi si manifestano attraverso il movimento.

Stimolazione tattile propriocettiva

Schema somato ensoriale ( self and space)Attrazione su sistema motorio-Timer sensorio

sincronizzazione azioni

Risintonizzazione neuroni che scaricano in modo ritmico le informazioni

migliore apprendimento

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L’educazione strutturo-ritmica è :strumento per migliorare l’assetto

psicomotorio del bambino.Orientare la strutturazione del suo

pensiero.Migliorare aspetti legati alla musica-(ritmo, altezza,tempo) è migliorare

anche i corrispettivi aspetti nel linguaggio e l’apprendimento dei

prerequisiti per il concetto di numero.

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Educare al ritmoeducazione del ritmo: è un’educazione del

movimento, una educazione percettiva e una coordinazione del gesto e del suono.

fattori motori i sono una componente organica della percezione del ritmo. Non è possibile separare il ritmo dal suo senso, cioè dal suo contenuto.

Vi è un ritmo musicale specifico che è sempre l’espressione di un contenuto affettivo.

Tale senso musico-ritmico è un’attitudine a sentire la musica in modo attivo (a rifletterla in una forma motoria) e a sentire in modo sottile l’espressività affettiva dell’andamento temporale del movimento musicale.

Euritmia l’ordine fra suoni, ritmi e movimento.

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Voce, suoni, ritmi originano movimento.

Suono ritmo e movimento procedono insieme

Senza musica non nasce la danza.Senza movimento non

nascono gesti delle arti.Senza ritmo non c’è misura

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’il suono è generato dal movimento perché appartiene alle cose che si realizzano in

successione di tempo. Non esiste successione senza movimento. Il tempo è misura del suono e

misura del movimento ‘’F. de Vitry 1200

Nulla è piu’ assoluto del relativoE.Willelms

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