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Rivista mensile a diffusione nazionale - anno VII - num. 7/8 - Luglio/Agosto 2011€ 1,50
Associazione di
Ricerca Culturale
e Artistica
Il conte di Cavour
Museo diocesano di Meli
Il tesoro del Cremlino
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Champollion, William Petrie e Howard Carter, sco-
pritore della celeberrima tomba di Tutankhamon. Fu
proprio grazie a questi uomini, estremamente preoc-
cupati per il destino dei reperti, oggetto di una vera
e propria trafugazione selvaggia, grazie alla quale
molti dei maggiori musei del mondo posso vantare
nuclei di arte egizia notevoli, che nel 1835 fu aperto
il Servizio delle Antichità d'Egitto, destinato ad una
prima catalogazione del materiale rinvenuto, e che
fu anche una prima sede di raccolta.
Dopo una prima residenza temporanea, presso il
giardino di Azbakiah, il nucleo di opere fu spostato,
sempre grazie ad un francese, Auguste Mariette, al-
lora soprintendente agli scavi archeologici, presso il
palazzo di Isma'il Pasha a Giza. Considerato troppo
rischioso per le condizioni micro-climatiche, soprat-
tutto in seguito ad un'esondazione del Nilo, all'inizio
del nuovo secolo fu poi avviata la costruzione di un
ediicio ex novo, nel cuore della città del Cairo, in Piazza Tahrir. La prima pietra del futuro museo fu
Il museo del Cairo è stato protagonista delle recenti
cronache relative alle sommosse popolari avvenute
in Medio Oriente ed in particolare in Egitto. Come te-
stimoniato dalle immagini e dalle riprese audiovisive,
molto del suo patrimonio è stato danneggiato e sac-
cheggiato, scatenando una "sommossa nella som-
mossa", portata avanti da gran parte di quel popolo
pronto a difendere non solo un simbolo fondamen-
tale della propria storia, ma anche un patrimonio di
inestimabile valore per l'intera umanità, da sempre
affascinata dal mito dei Faraoni.
Eppure, nonostante la fama e il fascino che si racco-
glie da sempre intorno a questa civiltà millenaria, lo
studio dell'Egittologia esiste da tempi relativamente
recenti. In seguito alla campagna d'Egitto, effettua-
ta da Napoleone Bonaparte nel 1798, iniziarono a
circolare sin da subito notizie sulle scoperte allora
avvenute, che catapultarono l'attenzione del mondo
occidentale su questo pezzo d'Africa, in particola-
re quella di illustri studiosi tra i quali Jean-François
Il Museo egizio
del Cairo
di Fiorella Fiore
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oggi il Museo, pur investito di molti progetti destinati
non solo a migliorare la fruizione della collezioni, ma
anche a divenire un ponte ideale con il complesso di
Giza, ha perso molto di quell'anima innovativa, an-
che a causa di una politica non sempre attenta ad
investire in un patrimonio di immenso valore. Si spe-
ra che la nuova spinta innovatrice che ha investito il
Paese possa concentrarsi anche su una nuova ge-
stione tesa a difendere uno dei patrimoni più impor-
tanti che raccontano una civiltà millenaria e mitica,
troppo spesso oggetto di saccheggi e noncuranza.
posata il 1 aprile del 1897; in puro stile neoclassico,
esso fu inaugurato il 15 novembre 1902, sotto la di-
rezione di Gaston Maspero, uno dei più grandi egitto-
logi mai esistiti. Sede di capolavori celeberrimi,come
la statua di Ramesse II e la tomba di Tutankhamon,
scoperta nel 1923 nella Valle dei Re, il museo segue per le collezioni il criterio cronologico voluto dal pri-
mo curatore, che nel secondo piano si evolve in un
criterio tematico. Decisamente all'avanguardia per
l'epoca, con sistemi molto moderni di conservazio-
ne e predisposto per essere ampliato nel tempo, ad