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DANIELE
CAP 1 – 8 Uno studio di Serghei Costash
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Sommario
Daniele 1: LA CATTIVITA’ BABILONESE……………………………………….…….pag.4
Daniele 2: I SOGNI DEGLI UOMINI E I PIANI DI DIO …………………….…pag.22
Daniele 3: IL PIANO PER UNA FALSA ADORAZIONE ……………….………pag.52
Daniele 4: L’ALBERO DELLA CONVERSIONE …………………………………….pag.76
Daniele 5: L’ULTIMA NOTTE DI BABILONIA ……………………………….….pag.117
Daniele 6: L’ULTIMO CAPITOLO STORICO ………………………………………pag.142
Daniele 7: IL PIANO DI DIO PER IL SUO POPOLO E PER I PAGANI ….pag.152
Daniele 8: LA LOTTA PER IL SANTUARIO ………………………………………..pag.187
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Daniele 1
LA CATTIVITA' BABILONESE
Daniele capitolo uno non è solo un evento storico ma anche
profetico per i nostri giorni, perciò noi guarderemo prima all'evento
storico, vedremo gli eventi che si sono succeduti e qual è stato il
risultato, poi faremo l’applicazione di tutto ciò ai nostri giorni. La
Bibbia che userò sarà quella inglese perché è più precisa come
traduzione.
Leggiamo Daniele 1:1,2 “Nel terzo anno del regno di Jehoiakim, re
di Giuda, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne contro
Gerusalemme e la cinse d’assedio. Il Signore diede nelle sue mani
Jehoiakim, re di Giuda, assieme a una parte degli utensili della
casa di Dio, che egli fece trasportare nel paese di Scinar, nella casa
del suo dio, e depose gli arredi nella casa del tesoro del suo dio. ”
In questi primi due versetti si vede come comincia il libro di Daniele,
questi due testi mostrano l'inizio della schiavitù babilonese per gli
ebrei: una schiavitù molto severa, in modo particolare per i giudei e
Gerusalemme. Noi vogliamo sapere perché Dio permise che
accadesse tale cosa, perché Dio diede il suo popolo nelle mani di un
re pagano. Leggiamo in 2° Cronache 36:15,16: “L’Eterno, il DIO dei
loro padri, mandò loro avvertimenti, fin dall’inizio e con insistenza,
per mezzo dei suoi messaggeri, perché voleva risparmiare il suo
popolo e la sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio,
disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finché l’ira
dell’Eterno contro il suo popolo raggiunse un punto in cui non c’era
più rimedio.”
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Dio aveva un piano per Israele, li voleva salvare e mandò i profeti e i
messaggeri, ma essi li derisero finché l’ira di Dio si accese in tale
modo, perché non c’era più rimedio. Che cosa fece il popolo di Dio
quando Lui mandò i messaggeri e i profeti? 2° Re 20:14-17:
“Allora il profeta Isaia si recò dal re Ezechia e gli disse: Che cosa
hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te? Ezechia
rispose: sono venuti da un paese lontano, da Babilonia. Isaia disse:
Che cosa hanno visto in casa tua? Ezechia rispose: Hanno visto
tutto ciò che si trova in casa mia; non c’è nulla nei miei tesori che io
non abbia fatto loro vedere. Allora Isaia disse a Ezechia: Ascolta la
parola dell’Eterno: Ecco, verranno i giorni, quando tutto ciò che si
trova in casa tua e tutto ciò che i tuoi padri hanno accumulato fino
al giorno d’oggi, sarà portato in Babilonia; nulla sarà lasciato, dice
l’Eterno. ”
Nel capitolo 20 Dio guarì un re di nome Ezechia, vi ricordate lui era
malato doveva morire e Dio lo guarì in modo miracoloso con rimedi
naturali, ma dopo la guarigione cosa fece quel re? Quello che fece è
descritto nei versetti da 14 a 17. Quando vennero persone a visitare
il re giudeo, quel re mostrò tutte le sue ricchezze. Fece questo per
dare gloria a Dio? No, lui lo fece per orgoglio, tant’è che disse: ”la
mia casa, i miei tesori”. Il profeta Isaia, mandato da Dio, gli disse:
tutto ciò che hai loro mostrato sarà portato via in Babilonia, perché
tu non hai fatto un lavoro missionario. Quando vengono persone a
visitarti, lo fanno per conoscere il tuo Dio che guarisce e salva, ma tu
li hai guidati a guardare a te. Anziché essere una luce per dare gloria
a Dio, hai dato gloria a te stesso. È il primo motivo per cui i giudei
andarono in schiavitù a Babilonia.
Il secondo motivo lo troviamo in 2° Re 21:9,10 “Ma essi non
ascoltarono, e Manasse li indusse a fare peggio delle nazioni che
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l’Eterno aveva distrutto davanti ai figli d‘Israele. Allora l’Eterno
parlò per mezzo dei suoi servi, i profeti.”
Questo capitolo parla di un altro re di nome Manasse. Vediamo cosa
fece Manasse. Qual è il secondo motivo? Voi vi rendete conto cosa
significhi fare peggio di quello che fanno le nazioni? Sapete cosa
facevano le nazioni? Le nazioni sacrificavano i propri figli, ogni
giorno s’inchinavano agli idoli, uccidevano, praticavano la schiavitù,
le torture, tutto ciò che è il peggio per un uomo e la Bibbia dice che
Manasse, re di Giuda faceva peggio di tutte le nazioni messe
insieme. Vi devo dire che la stessa cosa capita anche oggi. Quando i
pagani fanno una discoteca, la fanno come possono, ma se sono gli
avventisti a farla, la fanno 10 volte tanto peggio. Perché così fanno
anche i pagani, ma noi per distinguerci cerchiamo di fare il meglio.
Così fece anche Manasse che riempì il bicchiere dell’ira di Dio. E Dio
disse basta, è la fine.
Il primo motivo per cui Israele andò in cattività a Babilonia fu perché
non predicò ciò che doveva predicare e il secondo perché essi fecero
peggio dei pagani. Quanto tempo restarono in schiavitù? Apriamo in
Geremia 25:7,8,9,11 “Ma voi non avete ascoltato, dice l’Eterno, e
mi avete provocato ad ira con l’opera delle vostre mani a vostro
danno. Perciò così dice l’Eterno degli eserciti: poiché non avete
ascoltato le mie parole, ecco io manderò a prendere tutte le
nazioni del nord, dice l’Eterno, e Nebukadnetsar re di Babilonia,
mio servo, e le farò venire contro questo paese e contro i suoi
abitanti e contro tutte le nazioni all’intorno, e li voterò allo
sterminio e li renderò un oggetto di stupore, uno scherno e una
desolazione perpetua. Tutto questo paese diventerà una
desolazione e un oggetto di stupore e queste nazioni serviranno il
re di Babilonia per settant’anni.”
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Quanto tempo? Settant’anni. Dio dice: perché voi non avete
predicato me, perché voi avete fatto peggio che le nazioni, voi
starete nella schiavitù Babilonese 70 anni. Non dimenticate questa è
la schiavitù babilonese. Perché 70 anni? Apriamo in 2° Cronache
36:21
“affinché si adempisse la parola dell’Eterno pronunciata per bocca
di Geremia, finché il paese avesse osservato i suoi sabati. Infatti
esso osservò il sabato per tutto il tempo della sua desolazione,
finché furono compiuti i settant’anni.”
Perché? Per osservare i miei sabati. Che cosa deduciamo? Essi non
osservavano i sabati. Qui parla al plurale dei sabati, questo significa
che qualsiasi istruzione ricevuta da Dio, loro non l’avevano
rispettata, ma il paese dove vivevano l'avevano ricevuto da Dio, era
una terra promessa da Dio stesso e quando il popolo ebreo giunse lì,
essi anziché proteggere quella terra dal paganesimo, portarono più
cose straniere, non predicarono Dio e la cosa peggiore che fecero fu
quella di trasgredire i sabati. Dio allora disse: se voi non avete fatto
ciò che ho detto con buona volontà, allora ve lo farò fare con la
forza, portandovi in cattività e così in quella terra rispetterete i
sabati per 70 anni. Vi voglio dire che spesso anche nella nostra vita
può verificarsi la stessa cosa, quando Dio chiede di osservare il
Sabato e noi non lo osserviamo, ma arriverà il momento che
dovremo osservarlo forzatamente.
Quando i giudei andarono in cattività, restarono 70 anni, vorrei che
ricordaste questo. Iniziarono la schiavitù nell’anno 605, quando il re
di Babilonia portò in schiavitù il re Jehoiakim e terminò nell’anno
535. Domanda: cosa successe in quel periodo di 70 anni con le
persone che erano state deportate? Essi passarono tre test,
leggiamo Daniele 1:3,4 “Il re disse quindi ad Ashpenaz, capo dei
suoi eunuchi, di condurgli dei figli d’Israele: di stirpe reale e di
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famiglie nobili, giovani in cui non ci fosse alcun difetto fisico, ma di
bell’aspetto, dotati di ogni sapienza, che avessero conoscenza e
buon intendimento, adatti a stare nel palazzo del re e ai quali si
potesse insegnare la letteratura e la lingua dei Caldei.”
Alcune cose menzionate qui, sono le cose in base a quali Ashpenaz
doveva scegliere le persone da portare al re. Il re chiese ad
Ashpenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli dei figli d’Israele con
le seguenti caratteristiche:
1. Stirpe reale
2. Famiglie nobili, in originale è scritto principi e principesse,
3. Israeliti,
4. Senza alcun difetto,
5. Di bell’aspetto,
6. Dotati di sapienza e conoscenza,
7. Di buon intendimento.
Di stirpe reale, questo significa che prima o poi sarebbero diventati
re, principi, persone che sarebbero state alla guida, che avrebbero
avuto incarichi sociali importanti, israeliti, cioè che dovevano essere
del popolo di Dio, senza difetto, cioè dovevano essere interi, senza
problemi fisici, in più dovevano essere belli, dotati di sapienza e
conoscenza. Il re non prendeva chiunque ai suoi servizi, ma solo
persone che avevano quelle caratteristiche per servirlo. Le
caratteristiche elencate erano sette. Quelle persone con le sette
caratteristiche dovevano passare tre test. Il primo lo troviamo nel
quarto versetto ultima parte, che dice: “ai quali si potesse insegnare
la letteratura e la lingua dei Caldei”. La prima cosa quindi sarebbe
stata l’educazione, la sua educazione caldea. Perché diede loro
un'educazione? Perché fossero nelle sue mani, e l’educazione durò
tre anni.
Qual fu la seconda cosa che lui fece? Leggiamo il versetto 5
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“Il re assegnò loro una razione giornaliera dei cibi squisiti del re e
del vino che beveva egli stesso; dovevano essere educati per tre
anni, al termine dei quali sarebbero passati al servizio del re.”
La seconda cosa fu il cibo, l’alimentazione, e anche quella durò tre
anni e quell'alimentazione conteneva vino. Il versetto dice che
avevano una razione giornaliera di cibo e di vino della tavola del re.
L’educazione durò tre anni, quello fu il fondamento della sua
educazione, e il cibo aveva come fondamento il vino.
Vediamo ora il terzo test per il quale li fece passare il re, leggiamo il
versetto 7
“Il capo degli eunuchi mise loro altri nomi: a Daniele, pose nome
Beltshatsar, ad Hananiah Shadrak, a Mishael Meshak e ad Azaria
Abed-nego” Il re cambiò il nome di ciascuno. Che cosa porta il nome
in se stesso? Il carattere e noi lo sappiamo da 1° Samuele 25:25,
“Deh, il signor mio non faccia caso a quel uomo spregevole, a
Nabal, perché egli è esattamente come il suo nome, si chiama
Nabal e in lui c’è stoltezza; ma io, la tua serva, non ho visto i
giovani mandati dal mio signore. ” quindi il nome sta alla base del
carattere.
Facciamo una ripetizione: il re scelse persone che avevano sette
caratteristiche e impose loro tre cose e precisamente:
1. Educazione babilonese – tre anni.
2. Cibo e vino – ma la cosa importante era il vino.
3. Cambiamento del nome, che rappresenta il carattere della
persona.
Andiamo ora a vedere cosa rappresenta il nome che ricevettero.
Il nome rappresentava il carattere della persona. Che cosa significava
il nome che essi avevano, quindi il significato spirituale e il
significato del nome che ricevettero?
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Che cosa significava Beltshatsar? Significava il principe di Bel e Bel
era il dio sole, con altre parole il nome che lui ricevette era “il
principe del dio Sole”.
Shadrak il suo significato era il servo di Sin. Sin era il dio della luna.
Sin era sempre in guerra con il dio Bel. Il dio Sin era il dio della notte
perciò era considerato il dio del peccato, il dio delle disgrazie, della
vergogna e la migliore identificazione di Sin era: il dio della morte,
quindi si poteva dire dal significato del nome che era il servitore del
peccato o il servitore della morte.
Andiamo oltre e vediamo il nome di Meshak. Meshak in lingua
caldea significava chi è come Akù. Akù era un altro nome per il dio
della luna, molti chiamavano il dio della luna Sin, altri lo chiamavano
Akù, Akù però era riferito al figlio del dio Sole e della luna, perciò
significava “chi è come il figlio del peccato”.
L’ultimo Abed-nego nella lingua caldea significava il servitore di
Nevo.
Qual fu il risultato di questi tre test? Il versetto 12
“Ti prego, metti alla prova i tuoi servi per dieci giorni, e ci siano
dati legumi da mangiare e acqua da bere”.
Il nome originale
e il significato Biblico
Il nome cambiato
e il significato babilonese
Daniele – Dio è il mio giudice Beltshatsar – il principe del dio sole –
principe di Bel
Hananiah – il dono di Dio Shadrak – il servo di Sin – il servitore del
peccato o il servitore della morte
Mishael –
colui che appartiene a Dio
Meshak – chi è come Akù?
Azaria – Dio aiuta, Yahwe aiuta Abed-Nego – il servo di Nego
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Il test durava 10 giorni. Qual fu il risultato dopo i 10 giorni? Al
versetto 20 leggiamo il risultato della loro dieta, essi erano 10 volte
superiori a tutti i maghi e astrologhi che si trovavano nel suo regno.
Quindi il re diede loro un'altra prova che durò 10 giorni e alla fine
erano 10 volte più saggi di tutti gli altri. Al versetto 21 si dice che
Daniele continuò così sino al primo anno del re Ciro. Vuol dire che
dopo quei test che egli fece per 10 giorni, continuò ad essere 10
volte più saggio sino all’arrivo del re Ciro. Daniele era rimasto fedele
a Dio per tutto il tempo della schiavitù in Babilonia, cioè sino
all’arrivo di Ciro.
Studieremo la continuazione del capitolo 1 di Daniele e vedremo
specialmente l’applicazione per i nostri giorni, ma prima vediamo
perché rimasero in prova 10 giorni e perché risultarono 10 volte più
intelligenti. In Deuteronomio 4:5,6,8, e nel Salmo 119:98, 100
troviamo il motivo del perché erano 10 volte più intelligenti. Questi
versetti dicono che i comandamenti di Dio ci fanno più saggi di tutti
e di tutto. Avete capito perché 10 volte più saggi? Perché 10 sono i
comandamenti di Dio.
Perché dovevano essere testati 10 giorni con il cibo? Che cosa chiese
Daniele di dargli da mangiare in quei 10 giorni? Verdura e legumi.
Prima di arrivare in Babilonia Daniele e i suoi amici erano
vegetariani? Se Daniele e i suoi amici prima mangiavano la carne,
perché ora per 10 giorni non dovevano mangiarne e poi hanno
ripreso a mangiarla? Perché digiunavano. Perché dovevano
digiunare 10 giorni? Levitico 23:26,27 “L’Eterno parlò ancora a
Mosè dicendo: “Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il
giorno dell’espiazione. Umilierete le anime vostre e offrirete
all’Eterno un sacrificio fatto mediante il fuoco.”
C’era una festa in Israele e per quella festa occorreva una
preparazione di 10 giorni se l’ultimo giorno ti trovava impreparato
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venivi distrutto, ucciso in Israele. Questa festa era il giorno
dell’espiazione e quando Dio diede istruzioni circa il rispetto del
giorno dell’espiazione precisò che l’uomo in quel periodo doveva
avere il cervello sgombro e i pensieri chiari, doveva essere
consacrato e non peccare. Durante quei giorni non c’era niente di
lievitato in casa, al versetto 27, 28 e 30 si dice: “Il decimo giorno di
questo settimo mese sarà il giorno dell’espiazione. Umilierete le
anime vostre e offrirete all’Eterno un sacrificio fatto mediante il
fuoco. In questo giorno non farete alcun lavoro, perché è il giorno
dell’espiazione, per fare espiazione per voi davanti all’Eterno, il
vostro Dio. Poiché ogni persona che in questo giorno non si umilia,
sarà sterminata di mezzo al suo popolo.”
Le persone digiunavano in quel periodo, in Israele, per 10 giorni
veniva effettuato un digiuno parziale, cioè si mangiava solo cibo
vegetariano, questo dimostrava che le persone volevano sentirsi
umiliate, ma col cervello limpido, perché la carne e tutto ciò che non
è vegetale influisce sulla pesantezza del cervello e non sei più in
grado di discernere. Daniele sapeva questo perché lo aveva già
sperimentato nel passato. A volte il grande sacerdote non dormiva
di notte in quel periodo, perché pregava per i peccati del popolo.
Non dovete pensare che in quel periodo essi mangiavano legumi e
frutti e discutevano di altre cose, cosa dice Daniele? I tuoi
comandamenti mi fanno più saggio. In quei 10 giorni essi studiavano
la Parola di Dio e decisero di mangiare solo cibo vegetariano affinché
le loro menti fossero limpide, non appesantite dal cibo e poter
dimostrare a tutti quelli che erano attorno che Dio ha potere. In più
il cibo del re non era puro ed anche per questo presero tale
provvedimento.
Qui si nota anche la diplomazia usata da Daniele, perché non spiega
che non si mangia questo perché non ha l’unghia spartita, o per il
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pesce che non ha squame, l’altro animale non rumina, il vino è
fermentato, non mangiamo quello o questo, perché essi appena si
conoscevano e gli altri non avrebbero capito niente di quelle
spiegazioni, anzi si sarebbero potuti offendere. Lui doveva trovare
una via per conquistare la fiducia, la benevolenza e per dimostrare
che Dio effettivamente guida tutto.
Quindi loro in quei 10 giorni pregavano, studiavano la parola di Dio e
avevano una dieta speciale. Era il giorno di investigazione.
Vediamo ora l’applicazione per i nostri giorni. Apriamo in I° Corinzi
10:11 “Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono
scritte per il nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine
dei secoli.”
Per chi sono state scritte? Per noi che ci troviamo alla fine dei secoli
e questo periodo inizia nel 1798.
Vediamo alcune citazioni prima di entrare nel vivo dell’argomento.
Testimonianze vol. 6 pag. 219 “ogni istituzione fondata dagli
avventisti del settimo giorno dev’essere come Giuseppe in Egitto e
Daniele in Babilonia”
In “Le parabole” pag. 357 leggiamo: “Come chiamò Daniele ad
essere suo testimone a Babilonia, Dio chiama anche noi ad essere i
suoi araldi nel mondo d’oggi e desidera che viviamo i principi del
suo regno di fronte all’umanità, nelle piccole vicende della vita
come nelle più grandi.”
C’è una chiara associazione tra noi e Daniele. Come fu portato
Daniele in Babilonia? Come prigioniero nell’anno 605 sino all’anno
539 che fu il periodo della cattività d'Israele in Babilonia.
Che cosa diventarono Daniele e i suoi amici in Babilonia? Esuli
(erano stati portati in cattività). Essi furono esuli in Babilonia per un
periodo di 70 anni, sotto il re Nabucodonosor. Siamo noi prigionieri
del re di Babilonia? Vediamo “il Gran Conflitto” a pag. 660: “Il
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popolo di Dio è prigioniero di Satana” è molto interessante vedere
che il re di Babilonia è associato a Satana. Apriamo in Isaia 14:1-6,13
“Poiché l’Eterno avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e
li ristabilirà sulla loro terra, gli stranieri si uniranno a loro e si
stringeranno alla casa di Giacobbe. I popoli li prenderanno e li
ricondurranno nel loro paese e la casa d’Israele li possederà nel
paese dell’Eterno come servi e serve; faranno prigionieri quelli che
li avevano fatti prigionieri e regneranno sui loro oppressori. E
avverrà che nel giorno in cui l’Eterno ti avrà dato riposo dal tuo
affanno, dalla tua agitazione e dalla dura schiavitù alla quale eri
stato asservito, tu pronuncerai questa sentenza sul re di Babilonia
e dirai: Come è finito l’oppressore? Come è finita l’esattrice d’oro?
L’Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti.
Colui che nel suo furore percuoteva i popoli con colpi incessanti,
colui che dominava con ira sulle nazioni è inseguito senza
misericordia. Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, innalzerò il mio
trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte
dell’assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più
alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo”.
Di chi si parla qui? Di Israele. Osservate si parla anche di schiavitù.
Quando Dio li libererà da chi? Dal re di Babilonia. Vedete che dopo
che ha parlato del re di Babilonia che porta in cattività Israele,
descrive Satana, per far capire che allo stesso modo lui tiene in
cattività il popolo di Dio. Non solo Isaia parla di questo, ma anche E.
G. White: mostrerò due citazioni una del Gran Conflitto pag. 518 “La
grande lotta tra Cristo e Satana, che si combatte quasi da 6000
anni, volge al termine e il diavolo si impegna con tutte le sue forze
nel tentativo di far fallire la missione del Salvatore in favore
dell’uomo.”
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A pag. 659 “Per 6000 anni l’opera di ribellione di Satana ha fatto
tremare la terra. Egli riduceva il mondo in un deserto, ne
distruggeva le città; non rimandava mai liberi a casa i suoi
prigionieri. Per 6000 anni la sua prigione ha accolto il popolo di Dio
ingannato ed egli avrebbe continuato per sempre se Cristo non
avesse liberato i prigionieri.”
Per quanto tempo ha tenuto prigioniero il popolo di Dio? Per 6000
anni, ma arriverà Gesù e romperà le catene. Quindi troviamo in
questi testi 6000 anni. In Apocalisse 20:2-7,
“Ed egli prese il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e
Satana, e lo legò per mille anni; poi lo gettò nell’abisso che chiuse e
sigillò sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni finché
fossero compiuti i mille anni, dopo i quali dovrà essere sciolto per
poco tempo. Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato di
giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la
testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e che non avevano
adorato la bestia, né la sua immagine e non avevano preso il suo
marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in
vita e regnarono con Cristo per mille anni. Ma il resto dei morti non
tornò in vita finché furono compiuti i mille anni. Questa è la prima
risurrezione. Beato e santo è colui che ha parte alla prima
risurrezione. Su di loro non ha podestà la morte seconda, ma essi
saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni.
E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto
dalla sua prigione.”
Troviamo che Satana viene incatenato per 1000 anni, e noi abbiamo
trovato che dopo 6000 anni Gesù libera i prigionieri, ma in questi
1000 anni chi è padrone della terra? Satana, perché lui è rimasto lì, e
dopo i 1000 anni lui uscirà con quelli che erano morti e non sono
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andati con Gesù, per lottare contro la Nuova Gerusalemme, allora
cadrà fuoco dal cielo e tutti quanti saranno bruciati.
6000 anni + 1000 anni = 7000 anni
Il popolo ebreo fu in cattività 70 anni sotto Babilonia, ma tutte le
popolazioni sono in cattività sotto Satana da 7000 anni. Per gli ebrei
arrivò il re Ciro a portare liberazione, per il popolo della fine arriverà
Gesù per liberare dalla schiavitù di Satana.
In questo periodo il popolo di Dio deve passare per tre prove, e
soprattutto quelli che vivono nel periodo dei dieci giorni, cioè nel
periodo del tempo d’investigazione e in questo periodo essi passano
per tre test per essere 10 volte più intelligenti di tutti gli altri.
Sapete l’età della nostra terra? Da Adamo sino ad Abramo sono
2000 anni, da Adamo gli umani sono schiavi di Satana, da Abramo
sino a Gesù ci sono altri 2000 anni, da Gesù sino a noi 2000 anni
totale 6000 anni più 1000 da trascorrere in cielo mentre Satana
resta sulla terra, diventano 7000 anni che equivalgono ad una
settimana di schiavitù, ma Dio ha promesso che darà riposo al suo
popolo. Qual è la parola ebraica usata per riposo? Lo leggiamo in
Isaia 14:3,
“E avverrà che nel giorno in cui l’Eterno ti avrà dato riposo dal tuo
affanno, dalla tua agitazione e dalla dura schiavitù alla quale eri
stato asservito,”
Qual è la parola per riposo? Shabbat. Shabbat significa sabato, dopo
6000 anni la terra si prepara per i mille anni, che noi passeremo con
il Signore in cielo e la terra riposerà da tutto e Pietro dice “che un
giorno per Dio è come mille anni e mille anni sono come un
giorno” Osservate che la settimana ha sei giorni e il settimo è
riposo. Che cosa fai durante i sei giorni? Lavori e fai le tue cose, ma
c’è un giorno di preparazione per il riposo. Che giorno viviamo noi
adesso? Noi viviamo nel giorno di preparazione per il sabato e
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questo periodo è un periodo speciale di digiuno e preghiera, perciò
in questo periodo è meglio essere vegetariani. Perché così ha deciso
anche Daniele, e noi oggi saremo giudicati secondo queste cose.
Romani 2:16 “Nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini
per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo”. Secondo quale
vangelo? Secondo il vangelo di Paolo noi saremo giudicati? Quale
vangelo ha predicato Paolo? Quello di Gesù, diviso in tre tappe.
Dove troviamo questo? In Apocalisse 14:6: “Poi vidi un altro angelo
che volava in mezzo al cielo e che aveva l’evangelo eterno da
annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua
e popolo”.
Un vangelo eterno e poi vediamo il messaggio dei tre angeli e tutto
finisce con il versetto 12 “Qui è la costanza dei santi, qui sono
coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù”. Che
cosa fanno? Pazienza, fede e i dieci comandamenti. Come sono stati
trovati i quattro giovani alla fine del test? Dieci volte più intelligenti.
Troverà Dio un popolo che sarà preparato per il suo ritorno? Si. Essi
saranno passati per la grande crisi dove hanno avuto pazienza,
hanno digiunato, non hanno mangiato ciò che volevano, hanno
mangiato ciò che doveva mantenerli svegli e avevano fede in Gesù.
Vi ricordate i sette criteri con i quali il re scelse Daniele e i suoi
amici? Principi, ebrei, intelligenti Chi nella Bibbia sono chiamati
stirpe eletta, sacerdoti regali? 1° Pietro 2:9 “ma voi siete una stirpe
eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si
è acquistato, perché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati
dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa” .
Ora vediamo l’applicazione ai nostri giorni di ciò che abbiamo detto.
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Abbiamo visto i tre test che devono passare Daniele e i suoi amici
sono:
1. la scuola babilonese,
2. i cibi e il vino cioè la dieta
3. il cambiamento del nome.
I tre test fanno guardare ai messaggi dei tre angeli, vediamo come.
Il primo test fa guardare al messaggio del primo angelo, perché
anche noi credenti oggi abbiamo un’educazione babilonese. Che
cosa dice il messaggio del primo angelo? “Temete Dio e dategli
gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate Colui che ha
fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque.” Che cosa
significa tutto questo, cosa significa “temere Dio”? Temere Dio
significa osservare i dieci comandamenti. Che cosa significa “dategli
gloria”? Dare gloria significa guardare i dieci comandamenti i quali
sono il carattere di Dio, l’ora del giudizio è arrivata, parla delle
profezie, e del santuario e “adorate colui che ha fatto” parla della
creazione. Tutte queste sono le dottrine di base nella chiesa di Dio
per la salvezza dell’uomo. Timore di Dio, la gloria, cioè i dieci
comandamenti, il santuario e la creazione, sono queste quattro cose
contro le quali lotta da sempre Satana. Lotta contro i
comandamenti? Desidera che noi non diamo gloria a Dio? Lotta
contro il santuario? Questa è una lotta all’ultimo sangue, e l’ultima
lotta è contro il Dio Creatore e questi sono i quattro argomenti che
lui ha messo nella sua scuola. Che cosa studiano oggi i ragazzi a
scuola? Non studiano che Dio ha creato il cielo e la terra ma
studiano l’evoluzione. Studiano che il sangue di Cristo perdona ogni
peccato? No. Insegnano che io sono, io faccio tutto, io sono meglio,
più buono. A scuola insegnano a glorificare Dio? No. Studiano a
scuola i dieci comandamenti? No, quindi noi riceviamo l’educazione
babilonese.
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Qual è il secondo test? La dieta. Il cibo. Cosa si trova alla base di
questa dieta? Il vino. Troviamo noi nel messaggio del secondo
angelo il vino? Leggiamo il secondo messaggio: “Caduta, caduta è
Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni il vino
dell’ira della sua prostituzione”.
Che cosa ha dato da bere? Il vino, quindi troviamo il vino che è il
secondo test che dovevano superare. Dovete sapere che Satana vi
dà sempre più vino da bere per confondervi con ogni tipo di filosofie
e pensieri. Daniele disse di non volere il vino e chiese di essere
messo alla prova dieci giorni.
Qual è il terzo test che si deve superare? Il nome. Il messaggio del
terzo angelo ha a che vedere con il nome? “Chiunque adora la
bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o
sulla mano, egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel
calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai
santi angeli e davanti all’Agnello. Il fumo del loro tormento sale nei
secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e
prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno, né
notte”.
Cosa sta scritto sulla fronte e sulla mano? Il marchio del suo nome.
Alla fine ci sarà un gruppo di persone che adoreranno Dio dicendo
Egli è il mio giudice, tipo Daniele, e un altro gruppo che adorerà
Satana cambiando il proprio nome in Bel cioè Dio Sole – adorando il
giorno del sole anziché il giorno di Dio. Un gruppo con il nome di
Anania, cioè Dio ha un dono e in contrapposizione un gruppo dirà io
servo Sin, il peccato. Un gruppo Mishael – colui che appartiene a Dio
e Satana lo cambia in: chi è come Akù? In Apocalisse 13:4-5
troviamo “chi è come la bestia?” vedete dove mira Satana? Azaria –
Dio aiuta verrà cambiato in tempo di crisi in Abed-Nego che vuol
dire Nevo aiuta. Chi è Abed-Nego? Il figlio di Mardoc. Chi è più
20
capace, più intelligente per far uscire dalla crisi finanziaria? Il
Papato.
Tutti i nomi che sono stati dati agli amici di Daniele e anche a
Daniele sono profetici e sono per noi che viviamo questi giorni.
L’Europa in ginocchio dice che non sa come uscire dalla crisi
finanziaria. Azaria grida: Dio ti aiuta ad uscire dalla crisi, ma Abed-
Nego dice: il papato sa come uscire dalla crisi, e sapete cosa hanno
fatto? Hanno costituito un consiglio europeo con 70 paesi che ne
fanno parte per consultarsi come uscire dalla crisi. Hanno invitato
anche il Papa dicendo: sappiamo che siete saggio e sapete come
uscire da questa crisi.
Dal libro di E G White “Gli ultimi giorni, come affrontare la crisi
finale” a pag. 68 leggiamo: “In questi ultimi tempi è nostro dovere
capire appieno il significato del messaggio del primo, del secondo e
del terzo angelo. Tutto ciò che facciamo sia in armonia con la
Parola di Dio. I messaggi del primo, del secondo e del terzo angelo
sono collegati tra di loro e si trovano nel quattordicesimo capitolo
dell’Apocalisse dal versetto sei alla fine”.
Il versetto 21 di Daniele capitolo 1 dice: “Daniele continuò così fino
al primo anno del re Ciro”.
Ci sono quattro similitudini tra il re Ciro e il Messia.
1. Ambedue costruirono un tempio Esdra 1:1-2 e 1° Corinzi
12:12-20, Ciro costruisce un tempio, Gesù la chiesa; Gesù
dice: “distruggete questo tempio e io lo ricostruirò in tre
giorni”
2. Sono chiamati pastori Isaia 44:28 e Matteo 25:32
3. Sono chiamati “unto” Isaia 45:1 e Luca 4:8
4. Sono chiamati re perché hanno ricevuto un regno 2°
Cronache 36:23 e Apocalisse 19:16 e cioè Ciro da Babilonia,
Gesù da Dio
21
Nabucodonosor Belshatsar . Ciro
605 10 giorni 539
Questi 10 giorni, per il nostro tempo cominciano nel 1844 sino ai
giorni nostri e questo è un tempo d’investigazione.
22
Daniele 2
I SOGNI DEGLI UOMINI E I PIANI DI DIO
RICAPITOLIAMO:
Iniziamo lo studio di Daniele capitolo 2, e questo capitolo è molto
conosciuto da noi avventisti, perché questo capitolo viene spiegato
in tutte le evangelizzazioni che si fanno. Prima però di affrontare
questo capitolo ripetiamo ciò che abbiamo visto nel primo capitolo.
Abbiamo visto che i giovani giudei arrivarono in Babilonia, erano
stati scelti fra i migliori, di stirpe reale e poi erano stati sottomessi a
tre prove:
1. Educazione
2. Dieta
3. Cambio nome – carattere
Abbiamo visto che questi eventi del 1° capitolo sono in parallelo con
i nostri tempi. Noi tutti siamo nella cattività del re Babilonese e noi
tutti siamo sottomessi a queste tre prove, del messaggio dei tre
angeli, e cioè:
1. Il 1° chiede un’educazione nella conoscenza di Dio.
2. Il 2° chiede un’alimentazione sana sia fisica che spirituale, e
quindi non dobbiamo alimentarci con il vino di Babilonia
3. Il 3° influenza il nostro carattere e ci chiede di non adorare
insieme al mondo, durante il decreto domenicale.
Quindi noi oggi dobbiamo superare queste tre prove e tutto finirà
quando arriverà Ciro, il re di Persia e noi abbiamo visto che Ciro è un
tipo di Cristo, è colui che fa guardare a Cristo.
1. Ciro costruisce un tempio, Gesù costruisce un tempio.
2. Ciro è chiamato il buon pastore, Gesù è il buon pastore.
23
3. Ciro è l’unto di Dio, Gesù è l’unto di Dio.
4. Ciro come re riceve un regno, Gesù è il Re che riceve un
regno, e noi tutti oggi aspettiamo il ritorno di Cristo quando
finirà la schiavitù babilonese.
Leggiamo Daniele 2:1 “Nel secondo anno del regno di
Nebukadnetsar, Nebukadnetsar ebbe dei sogni; il suo spirito
rimase turbato e il sonno lo lasciò. Il re allora diede ordine di
chiamare i maghi, gli astrologi, gli stregoni e i Caldei perché
raccontassero al re i suoi sogni. Quelli vennero e si presentarono al
re. Il re disse loro: Ho fatto un sogno e il mio spirito è turbato,
finché non riuscirò a conoscere il sogno.”
Il capitolo 2 di Daniele si occupa del sogno che fece Nebukadnetsar.
Noi abbiamo tre tipi di sogni, e tutti questi tipi di sogni sono descritti
in Testimonianze volume 1 pagina 569.
1. Il primo tipo di sogni nasce grazie alle preoccupazioni e ai
problemi, o se hai mangiato troppo la sera: non hanno
alcun significato spirituale.
2. Il secondo tipo – sogni ispirati da Satana: questi sogni sono
falsi; anche le visioni che hai nel sogno sono false.
3. Il terzo tipo sono sogni dati da Dio: il risultato dello Spirito
di Profezia.
Nei versetti che abbiamo scritto sopra, viene detto che il re aveva
avuto il sogno e lo aveva dimenticato, quindi non poteva
raccontarlo; ora ci chiediamo: perché Dio diede quel sogno a
Nebukadnetsar per poi farglielo dimenticare? Se leggiamo Daniele
2:4-11 dice che il re stesso era preoccupato che i suoi servi
potessero sapere il sogno che lui aveva fatto. Il re disse: “Se Dio non
mi avesse fatto dimenticare questo sogno voi avreste
24
un’interpretazione sbagliata e falsa e così meno male che ho
dimenticato così posso sapere se avete il potere di conoscenza.”
E veramente è così, se leggiamo in “I Fondamenti di Educazione” a
pagina 412, Ellen White scrive che se il re avesse saputo il sogno, per
quegli studiosi non sarebbe stato difficile dare un’interpretazione,
che non sarebbe stata quella giusta. Il re sarebbe stato ingannato.
Dio in modo speciale fece dimenticare il sogno al re per dimostrare
l’incapacità e la debolezza di quegli studiosi di Babilonia e far
conoscere il suo profeta, perché Daniele, siccome era ebreo, anche
se molto capace, era stato messo da parte, in coda alla fila, come
uno di cui non si avesse bisogno. Il piano di Dio era invece che
Daniele uscisse in evidenza, per far capire che Dio è alla guida e non
Satana. Che cosa sarebbe successo se Daniele non fosse stato
preparato per quel lavoro?
Leggiamo Daniele 2:10 per capire perché gli studiosi di Babilonia
non hanno saputo spiegare il sogno: “I Caldei risposero davanti al re
e dissero: Non c’è alcun uomo sulla terra che possa far sapere ciò
che il re domanda. Infatti nessun re, signore o sovrano ha mai
chiesto una cosa simile ad alcun mago, astrologo o Caldeo”.
Perché non hanno saputo? Era impossibile, e questo dimostra che
puoi avere un dottorato in scienze, ma se Dio non ti mostra e non ti
fa vedere la via da seguire, hai studiato inutilmente. In Fondamenti
di Educazione a pagina 412 Ellen White dice che la lezione che si è
imparata tramite quel sogno, è riferita ai nostri giorni. Questo
dimostra l’incapacità delle persone di dare la soluzione ai problemi
odierni. Come le persone ai tempi di Babilonia non hanno potuto
dare una soluzione ai sogni, così anche ai tempi nostri le persone
non hanno soluzione per la crisi e per qualsiasi problema. Possono
essere i più istruiti, ma se Dio non dà la soluzione essi non possono
uscire dalla crisi. Lei scrive poi: le persone più sagge del mondo, non
25
sentono la voce di Dio, non sentono la Parola di Dio, perché non
hanno aperto il cuore alla sua Parola e non rappresentano il suo
carattere.
Quando sapremo interpretare i sogni? Quando apriremo il cuore a
Dio e alla Sua Parola e quando rifletteremo il carattere di Dio? Ellen
White dice poi: Non i saggi di questo mondo, non i dirigenti
riceveranno la verità sulla vita eterna, ma chi ascolta Dio. A pagina
413 c’è una citazione a proposito del regno di Dio che non si trova
nei libri più saggi del mondo, ma nella Bibbia e proprio lì si trova il
regno di Dio. Che cosa fece Daniele quando arrivò la crisi? Quando
arrivò quel problema? Voglio che capiate che si trattava di una crisi
vera e propria. Il re diede ordine di uccidere tutti i savi di Babilonia e
Daniele era tra loro. Anche Daniele doveva morire. Cosa fece in
questo caso? Leggiamo nella Bibbia il versetto 14.
Daniele 2:14 “Allora Daniele si rivolse con parole prudenti e sagge
ad Ariok, capitano delle guardie del re, il quale era uscito per
uccidere i savi di Babilonia” – come parlò Daniele? Parlò con parole
prudenti e sagge e grazie a questo fatto Ariok rispose: va bene.
Vedete che il re non aveva dato tempo a quei savi. Quando il re
chiese di interpretargli il sogno essi risposero di non conoscerlo. A
quel punto il re disse che sarebbero morti tutti. Allora chiesero
tempo sino al giorno dopo ma il re non lo concesse. Arrivò Daniele e
lui chiese tempo e il re glielo diede. Perché? Dov’è la differenza? Lui
aveva chiesto con parole prudenti e sagge. Nella crisi di Daniele ci
troveremo ognuno di noi. Arriverà il momento quando la nostra vita
sarà messa in pericolo di morte e se noi non parleremo con parole
prudenti e sagge finiremo come i peccatori di Babilonia, è per
questo che noi abbiamo oggi dei problemi, perché non siamo
prudenti. Arriverà il tempo in cui la nostra vita sarà messa alla prova,
e se noi non avremo parole prudenti e sagge saremo uccisi con i
26
peccatori, ma quelli che avranno parole prudenti e sagge si
salveranno dalla morte eterna e come è detto nel versetto 14
avranno salva la vita. Non sapendo questo puoi morire insieme ai
pagani. Le parole prudenti sono la chiave. Gli scienziati tentarono di
aprire la porta del re, ma il re si placò perché arrivò Daniele con una
chiave che aprì la porta ed entrò.
La seconda cosa che fece Daniele la troviamo nei versetti 17 e 18
“Allora Daniele andò a casa sua e fece sapere la cosa ai suoi
compagni Hananiah, Mishael e Azaria, perché implorassero
misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo segreto, perché
Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte col resto dei
savi di Babilonia”.
Vedete qual era il suo scopo? Lui non voleva morire con gli altri.
Meglio morire prima o dopo ma non insieme a loro. Daniele non
voleva che la gente dicesse di lui che era un ingannatore, perché era
questo che il re disse al versetto 9, disse che essi dicevano parole
bugiarde e perverse. Quindi il re ordinò di uccidere tutti quelli che
mentivano ed erano perversi con il re.
Sarebbe stato scritto sul libro dell’esecuzione che Tizio, Caio, Daniele
e i suoi amici avevano tentato di ingannare il re. Sapete che
potrebbe essere così anche ai nostri giorni? Ma chi ha prudenza ed è
saggio non vuole trovarsi insieme ai pagani, perciò Daniele andò in
ginocchio e pregò Dio dicendo: Dio io non voglio mischiarmi con
questi che sono mentitori, salvami. Quale comandamento dice di
non mentire? Il nono comandamento dice di non dire falsa
testimonianza contro il tuo prossimo. Daniele non temeva la morte,
era pronto a morire, ma non voleva morire come un traditore, che
mentiva, che diceva falsa testimonianza. Sapete quando erano
pronti a morire Daniele e i suoi amici? Quando Babilonia assediò
Gerusalemme, e ora lui realizza che vive una vita che gli è stata
27
concessa da Dio. Questo è scritto nel libro “Profeti e Re” a pag. 493 e
nel “Gran Conflitto” a pag. 525.
Cos’altro fece Daniele ed i suoi amici dopo aver pregato e dopo che
Dio gli diede la risposta? Benedisse il Signore, e lo vediamo nei
versetti 19-23 “Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione
notturna. Così Daniele benedisse il Dio del cielo. Daniele prese a
dire: Sia benedetto il nome di Dio per sempre, eternamente, perché
a lui appartengono la sapienza e la forza. Egli muta i tempi e le
stagioni, depone i re e li innalza, dà la sapienza ai savi e la
conoscenza a quelli che hanno intendimento. Egli rivela le cose
profonde e segrete, conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce
dimora con lui. O Dio dei miei padri, ti ringrazio e ti lodo, perché mi
hai dato sapienza e forza e mi hai fatto conoscere ciò che ti
abbiamo chiesto, facendoci conoscere la cosa richiesta dal re”.
Lui andò direttamente a ringraziare Dio. Ellen White dice che tutto il
cielo ringraziò Dio perché aveva risolto così bene il problema. Vi
rendete conto? Tutto il cielo ringraziò Dio perché non aveva lasciato
Daniele e i suoi amici a morire di una morte non meritata e di essere
colpevolizzati con bugie e inganni.
Vi do un esempio: in Daniele 3 il re fece un’immagine e ordinò a
tutti di adorarla: i tre giovani amici di Daniele non si
inginocchiarono e il re disse che li avrebbe gettati nella fornace
ardente. Pregarono loro per non essere uccisi? Qual è la differenza
morire bruciato o di spada?
Voglio solo farvi capire che in Daniele 3 erano pronti a morire, a
morire per la verità, per Dio. Nel capitolo 2 essi non erano pronti a
morire per una bugia, per un'errata interpretazione e per questo
essi pregarono Dio di risolvere la loro situazione e Dio la risolse. Essi
non temevano la morte, ma temevano di morire senza Dio, e cosa
rimane dopo la morte? Verità o bugie.
28
Dopo aver lodato Dio cosa fece Daniele? Corse dal re dicendo che lui
conosceva l'interpretazione del sogno? Leggiamo il versetto 24
“Perciò Daniele entrò da Ariok, a cui il re aveva affidato l’incarico
di far perire i savi di Babilonia; andò e gli disse così: Non far perire i
savi di Babilonia! Conducimi davanti al re, e darò al re
l’interpretazione”.
Che cosa fece Daniele? Daniele intercedette per i savi. Che cosa
impariamo da questo? Che gli eredi di Dio non hanno le
caratteristiche di Satana. Vi spiego ciò che significa. Questo lo potete
leggere nell’Istruttore dei Giovani 22 Novembre anno 1894,
guardate cosa fece Daniele, lui andò da Ariok che si recava nella casa
successiva per uccidere, non andò dal re senza preoccuparsi che un
altro venisse ucciso. Lui disse a Ariok: fermati perché io vado a
spiegare il sogno, non ammazzare più ti prego. Domanda: I savi di
Babilonia avrebbero proceduto allo stesso modo? Loro forse
sarebbero stati contenti che Daniele fosse ucciso. Noi questo lo
vedremo più tardi, nel capitolo 6, perché loro erano preoccupati di
scrivere una legge per trovare un modo per eliminare Daniele. Erano
gelosi di lui. Questo rivelò il loro egoismo, con quale forza facevano
tutte quelle cose? Ma Daniele apparteneva ad un altro regno, lui
viveva con altri principi. Se uno ti parla sempre male alle spalle e ti
vuole uccidere, la prima cosa che va fatta è di aiutarlo in ciò che ha
bisogno. Questo fu quello che fece Daniele, lui non volle che
qualcuno fosse ucciso perché sapeva che dopo avrebbe potuto
parlargli del Dio vero. Daniele, lottò per salvare la loro vita, mentre
loro lottarono per ucciderlo. Che cosa possiamo imparare da Daniele
quando lui andò davanti al re per spiegare il sogno?
Versetto 28 “Ma c’è un Dio nel cielo che rivela i segreti, ed Egli ha
fatto conoscere al re Nebukadnetsar ciò che avverrà negli ultimi
29
giorni. Questo è stato il tuo sogno e le visioni della tua mente sul
letto”.
Egli lodò Dio perché gli aveva dato la saggezza per interpretare il
sogno. Questo dobbiamo fare anche noi. Noi non abbiamo meriti,
spettano solo a Dio.
Con questo abbiamo finito la parte pratica, più tardi vedremo il
sogno e l’interpretazione. Perché abbiamo fatto questa premessa?
Perché da questo dipende poi l’interpretazione, se noi viviamo una
vita diversa da quella di Daniele e non viviamo come visse Daniele,
non vedremo ciò che succede intorno a noi nel nostro mondo.
Ora vediamo il sogno e l’interpretazione:
Non ci occuperemo dell’interpretazione classica, quella la
conosciamo tutti, ma vedremo l’interpretazione del sogno ai nostri
giorni. Se noi viviamo una vita diversa da quella di Daniele, non
potremo interpretare gli eventi dei giorni nostri. Non importa che
studi hai, non potrai capire i tempi se non vivi una vita come quella
di Daniele.
Perché Dio usa un idolo per spiegare il futuro del re e della storia?
Prima rileggiamo il versetto 28 per sapere perché fu dato questo
sogno. “Ma c’è un Dio nel cielo che rivela i segreti, ed egli ha fatto
conoscere al re Nebukadnetsar ciò che avverrà negli ultimi giorni.
Questo è stato il tuo sogno e le visioni della tua mente sul letto”.
Per chi fu dato il sogno? Per sapere i tempi che verranno, ma
soprattutto i tempi della fine. Quale parte parla dei tempi della fine?
Dio fa conoscere al re ciò che succederà ai tempi della fine?
Questo sogno veramente ha due applicazioni, ma lo scopo di questo
sogno non era di spiegare ciò che sarebbe successo dopo Babilonia,
ma di far vedere ciò che sarà ai tempi della fine. Dio combina ciò che
sarà dopo Babilonia con ciò che sarà alla fine dei tempi, le due cose
sono molto legate fra loro. Se non fossero legate Dio non le avrebbe
30
unite. Il re veramente si preoccupava di ciò che sarebbe stato dopo
di lui, e Dio gli mostrò ciò che sarebbe successo, ciò che Dio mostrò
a Nebukadnetsar, gli stessi eventi si verificheranno anche ai tempi
della fine. Gli stessi regni si ripeteranno alla fine dei tempi.
Il versetto 30: “che tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore”
mostra che il re aveva qualcosa nel cuore, che lui voleva realizzare
questa cosa, ma Dio fa vedere qual era il fondamento dei piani di
Nebukadnetsar, perciò gli diede anche il sogno. E poi cosa fece il re
nel 3° capitolo? Lui fece ciò che aveva sognato? No, lui aveva dei
piani, non sapeva come realizzarli, Dio gli diede il sogno e lui
credette di aver capito cosa doveva fare.
Perché Dio mise in evidenza l’immagine? Salmo 97:7 “Siano tutti
confusi quelli che servono le sculture e quelli che si vantano degli
idoli; si prostrino davanti a lui tutti gli dei”. Che cosa fanno gli
uomini con le sculture? Si prostrano e si vantano. Se voi vedete dalla
Genesi fino all’Apocalisse la scultura, o l’immagine, o l’idolo sono per
queste due cose: adorazione e vanto. Cosa interessante è che la
prostrazione alla scultura era una religione ed era uno standard per
molte nazioni. Leggiamo in Isaia 10:10 “Come la mia mano ha
raggiunto i regni degli idoli, le cui immagini scolpite erano più
numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria”. Quindi gli idoli
avevano regni. Che cosa scopre Dio nel capitolo 2? I regni. Quanti
regni? Quattro regni. Ma Isaia dice che ci sono i regni anche degli
idoli e perciò se gli idoli hanno regni, e Dio scopre con questa
scultura quattro regni cosa ci fa pensare questo? Che questi sono
regni degli idoli. Cosa succede con questi regni degli idoli? Versetto
31 di Daniele 2 “Tu stavi guardando, o re, ed ecco una grande
immagine; questa enorme immagine, di straordinario splendore, si
ergeva davanti a te, ed il suo aspetto era spaventevole”.
Vediamo qui alcuni aspetti che Dio fa scoprire a Daniele:
31
1. Immagine grande
2. Immagine enorme
3. Straordinaria, splendente
4. Aspetto spaventevole
Quando parla di aspetto in originale è la parola forma, la sua
costruzione e non è usata la parola spaventevole, ma è usata la
parola terribile. A cosa pensate quando sentite dire “una forma
terribile”? Supponiamo che parlate con uno al telefono di una cosa e
gli dite: “ha una forma terribile”, colui che ascolta cosa capisce? Che
tipo di cosa è quella, hai paura di quella cosa?
Supponiamo di costruire una casa con le fondamenta di terracotta, i
muri di ferro, le porte e le finestre di rame, e il tetto d’oro e la canna
fumaria di argento. Che cosa direste di questa costruzione? È una
cosa terribile? Si.
Sembra avere una bella forma, luccica ed è anche di straordinario
splendore, è attraente ed è enorme quindi non è un edificio piccolo,
ma il modo in cui è costruita, il metodo è terribile, essa non
sopravvivrà. Questa immagine che ha le fondamenta molto deboli
non potrà durare, non è logico tale edificio. Questo mostra che ciò
che seguirà dopo questo sogno, non sarà un regno duraturo.
Per fare una cosa hai bisogno di un piano, di un architetto. Per
costruire questa casa ti sei fatto un piano. Domanda: per questa
immagine chi ha fatto il piano? Dio o Satana?
La Bibbia dice che le vie del Signore sono perfette, e i suoi piani
non hanno alcun difetto. Non credo che Dio farebbe una
costruzione con un difetto così grande.
Satana ha piani? Si, e i suoi piani non saranno mai perfetti. La Bibbia
dice che la via dei malvagi porta alla distruzione, alla morte e il
dragone e la bestia vanno verso la distruzione e anche tutti i loro
piani. Se Satana è il dragone e va verso la distruzione con tutti i suoi
32
piani cosa è successo al suo idolo alla fine? Si è distrutto, si è
accartocciato. Significa che il piano di costruzione di quella
immagine era di Satana. È il piano di Satana di mettere le persone in
un regno di idoli. Babilonia adora Dio? No, adora gli idoli. I Medo-
Persiani? I Greci, Roma? No, tutti adoravano gli idoli. Tutto ciò fa
vedere chi adorano le persone, o come le persone adorano gli idoli e
si vantano di loro. Una cosa possiamo imparare da questa immagine,
e cioè che l’immagine era grande, enorme e di straordinario
splendore. Questo dimostra che in un momento della storia di
questa terra quella immagine arriverà al suo apice che sarà la
conclusione, sarà concentrata tutta l’adorazione, dove sarà
concentrato tutto il vanto, l’orgoglio, lo splendore e per arrivare a
quell'apice si è fatto uso delle pratiche e delle filosofie di quei
quattro regni: Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma, possiamo dire
che si sono uniti e hanno fatto quella grande immagine e ciò è stato
l’apice del piano di Satana.
Che cosa fa vedere quell'idolo? L’apice dell’adorazione. A cosa
venivano usati gli idoli? Per il vanto e l’adorazione.
Che cosa fa vedere quella immagine? L’apice dell’orgoglio, del vanto.
Satana fa dei piani e Dio li scopre alle persone. Non è stato Satana a
dare il sogno, lo ha dato Dio per far scoprire i piani di Satana alle
persone, scoprire le sue intenzioni, i suoi programmi. Dio può
permettere che Satana porti a termine un suo piano, oppure no, ed
Egli può smascherare Satana, chi è lui e dove può condurre. Per
conoscere i piani di Satana dobbiamo studiare le profezie, e perché i
suoi piani non vengano svelati agli uomini, egli ha inventato la TV, il
computer e tutto ciò che ti tiene lontano dalla Bibbia, la quale svela i
suoi piani.
Dal versetto 31 sino al 45 si parla del sogno e della sua
interpretazione. Noi conosciamo già la sua interpretazione fatta per
33
Nebukadnetsar, ma noi ora studieremo il perché dobbiamo
conoscere tutti questi regni per i nostri giorni e qual deve essere
l'applicazione per me oggi.
La prima parte era la testa d’oro e l’oro rappresenta Babilonia.
Questo regno durò dal 606 sino al 539 a.C. L’anno 539 fu l’anno in
cui iniziò la guerra e nel 538 la guerra finì.
La seconda parte era d'argento, l’argento ha un prezzo inferiore
rispetto all’oro, e questo regno era la Medo-Persia che durò dal 539
al 331 a. C. Il terzo regno era di rame ed era il regno dei Greci che
arrivò dopo la Medo-Persia e durò dal 331 al 168 a. C. Il quarto
regno iniziò nel 168 a. C. fino al 476 d. C., fu il periodo più lungo
della storia. Nella statua i piedi erano fatti di ferro e argilla, quindi
possiamo dire che dopo l’anno 476 qualsiasi regno era costituito da
pezzi di ferro il che significa che aveva parti di Roma e una parte di
argilla. Che cosa rappresenta l’argilla nella Bibbia? Con chi si univa
Roma per vivere l’ultima parte della storia del mondo? Questa
ultima parte iniziò nel 497 quando il re di Francia, Clovis, si unì in
matrimonio con una regina non francese.
Ripetiamo: Dio diede l’idolo nel sogno perché questi regni erano i
regni dell’idolo. Alla fine Satana vuole fare di questa terra un idolo,
una statua enorme. Qui incontriamo due grandi cose: l’adorazione e
l’orgoglio. La statua era formata dai seguenti metalli:
1. Oro – Babilonia
2. Argento – Medo-Persia
3. Rame – Grecia
4. Ferro – Roma
5. Ferro e argilla – Roma + argilla
Che cosa rappresenta l’argilla nella Bibbia? Geremia 18:5,6 “Allora la
parola dell’Eterno mi fu rivolta dicendo: O casa d’Israele, non
posso io fare con voi come fa questo vasaio?, dice l’Eterno. Ecco,
34
come l’argilla è nelle mani del vasaio, così siete voi nelle mie mani,
o casa d’Israele!”. Noi siamo l’argilla e Dio è il vasaio. Noi sappiamo
che Israele è quella argilla Isaia 2:1-3 “La parola che Isaia, figlio di
Amos ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme. Negli
ultimi giorni avverrà che il monte della casa dell’Eterno sarà
stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso
affluiranno tutte le nazioni. Molti popoli verranno e diranno:
Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe;
egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri.
Poiché da Sion uscirà la Legge e da Gerusalemme la parola
dell’Eterno”.
In quali altri modi è chiamato Israele in questi versetti? La casa di
Dio. Che cosa troviamo noi nella Bibbia che è la casa dell’Eterno? 1°
Timoteo 3:15 “Affinché se dovessi tardare, tu sappia come bisogna
comportarsi nella casa del Dio vivente, colonna e sostegno della
verità”. La chiesa di Dio. Quindi l’argilla nella Bibbia rappresenta
Israele, e Israele rappresenta la casa di Dio e la casa di Dio è la sua
chiesa.
Argilla = chiesa, ma che tipo di argilla? Sin dall’inizio quando
abbiamo letto Geremia 18:5,6 avevo detto che era l’argilla del vasaio
– quindi l’argilla del vasaio rappresenta la chiesa di Dio. Vediamo in
Daniele che tipo di argilla è, del vasaio o un'altra argilla? Non
dimenticate qual è il ruolo dell’argilla in questa immagine, è di unirsi
con il ferro. Roma + la chiesa di Dio formano i piedi. Ora appare una
confusione nella mente. Come può Roma pagana unirsi con la chiesa
di Dio? Leggiamo il versetto 41 “Come tu hai visto che i piedi e le
dita erano in parte d’argilla del vasaio e in parte di ferro, così quel
regno sarà diviso; tuttavia in esso ci sarà la durezza del ferro,
perché tu hai visto il ferro mescolato con l’argilla molle”. Prima
parte è di argilla del vasaio vuol dire che è la chiesa di Dio. Nella
35
seconda parte del versetto non si specifica che è argilla del vasaio,
anzi verso la fine del versetto dice argilla molle.
In originale sono usate due parole diverse per argilla. Anche in
inglese sono due parole. All’inizio il versetto dice che è l’argilla del
vasaio, ma alla fine del versetto troviamo argilla molle che se
guardate nel dizionario equivale a fango e con il fango non puoi
costruire niente.
Leggiamo i versetti 42-43: “E come le dita dei piedi erano in parte di
ferro e in parte d’argilla, così quel regno sarò in parte forte e in
parte fragile. Come hai visto il ferro mescolato con la molle argilla,
essi si mescoleranno per seme umano, ma non si uniranno l’uno
all’altro, esattamente come il ferro non si amalgama con l’argilla.”
Vedete che in questi versetti non appare più la parola vasaio? Quindi
si tratta di due tipi di argilla, una che rappresenta la chiesa di Dio e il
secondo è fango. Vediamo cosa rappresenta l’argilla molle (fango)
nella Bibbia.
Salmo 40:2 “Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal
fango della palude, ha stabilito i miei piedi su una roccia e ha reso
saldi i miei passi”.
Davide dice che Dio lo ha tirato fuori dal fango e dalla palude e lo ha
stabilito su una roccia. Perché sulla roccia? Ripeto: tolto dal fango è
stabilito su una roccia. Che cosa rappresenta la roccia nella Bibbia?
1° Corinzi 10:4 “E tutti bevvero la medesima bevanda spirituale,
perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella
roccia era Cristo”.
La roccia è Gesù. Davide era nel fango, ma Dio lo trasse fuori e lo
stabilì sulla roccia e la roccia era Gesù. Qualsiasi cosa sia il fango è
chiaro che esso non è stabilito su Gesù.
36
Matteo 16:18 “Ed io altresì ti dico che tu sei Pietro, e sopra questa
roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’Ades non la
potranno vincere.”
Sopra cosa stabilisce Dio la sua chiesa? Sulla roccia. Ma se la chiesa
non è sulla roccia, non è su Cristo, può essere una chiesa vera? No.
L’argilla del vasaio rappresenta la chiesa di Dio che sta sulla roccia,
l’argilla molle rappresenta sempre la chiesa, solo che è una chiesa
che non è stabilita su Cristo. Com’è chiamata la chiesa che non è
stabilita su Cristo? Chiesa apostata. L’argilla in genere rappresenta la
chiesa, ma ci sono due tipi di chiese: la chiesa di Dio e la chiesa
apostata, falsa che è il fango.
Questo versetto di Daniele dice che, all’inizio della costruzione di
quella immagine, quando arrivò il tempo dell’argilla, della chiesa di
Dio, all’inizio essa era del vasaio, ma col tempo, unendosi a Roma
essa diventò fango. Esempio: quando visse Gesù? Nel periodo del
ferro. Quando Gesù ascese in cielo rimasero gli apostoli che
formarono la chiesa di Dio, che è l’argilla del vasaio, ma poi successe
una trasformazione perché l’argilla del vasaio si unì col ferro e
diventò fango. Come successe quella trasformazione? Io posso
essere l’argilla del vasaio, ma a un certo punto diventare fango,
questo processo ha tre fasi:
Vasaio- Cadono dalla roccia
-----------------------------------
Si sono allontanati dalla legge
--------------------------------------
fango
---------
1° fase della trasformazione: Apocalisse 2:5 “Ricordati dunque da
dove sei caduto, ravvediti e fa le opere di prima; se no verrò presto
da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti
37
ravvedi” la chiesa di Efeso dice: vedi dove sei caduto – essi erano
sulla roccia e sono caduti nel fango. Prenderò il tuo candelabro.
Cosa rappresenta il candelabro? Lo Spirito Santo, quindi rappresenta
la chiesa. Quando cadi dalla roccia Gesù ti porta via il diritto di
essere la vera chiesa di Dio.
Il secondo passo: 2° Pietro 2:20-22 “Quelli infatti che sono fuggiti
dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del
Signore e Salvatore Gesù Cristo, se sono da queste di nuovo
avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della
prima. Poiché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la
via della giustizia, anziché, dopo averla conosciuta, voltar le spalle
al santo comandamento che era stato loro dato. Ma è avvenuto
loro ciò che dice un vero proverbio: il cane è tornato al suo vomito,
e la scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango.” Com’è diventata
l’argilla fango? Com’è arrivata più giù di quanto era? È ritornata alle
cattive azioni. Ha abbandonato la legge di Dio, la salvezza per grazia.
Che cosa significa camminare con il Signore Santo? Significa
osservare la legge di Dio vedere Malachia 2:6-7 “La legge di verità
era nella sua bocca, e non si trovava alcuna perversità sulle sue
labbra; camminava con me nella pace e nella rettitudine e ne
ritrasse molti dall’iniquità. Poiché le labbra del sacerdote
dovrebbero custodire la conoscenza e dalla sua bocca uno
dovrebbe cercare la legge, perché egli è il messaggero dell’Eterno
degli eserciti”.
Il terzo passo Isaia 57:20 “Ma gli empi sono come il mare agitato,
che non può calmarsi e le cui acque vomitano melma e fango”.
Che cosa butta fuori l’acqua? Che cosa rappresenta l’acqua nella
Bibbia? Persone, nazioni, popoli. Che cosa butta fuori l’acqua?
Melma e fango.
38
L’argilla è caduta dalla roccia che è Cristo, si sono allontanati dalla
Legge di Dio e poi si sono buttati nel mondo e quando sono usciti da
lì erano melma e fango. Quale chiesa è stata formata dal vasaio e poi
trasformata in fango dopo la chiesa apostolica? La chiesa cattolica.
All’inizio loro erano separati dallo stato, era una chiesa pulita, del
vasaio, era su Cristo, osservava la legge e non si era unita con il
mondo. Quando arrivò Costantino unì lo stato, la paganità, con la
chiesa e disse: non adoriamo Gesù solo di Sabato, adoriamo anche
la Domenica e allora hanno adorato il Dio Sole, poi hanno detto che
l’uomo non deve vivere una vita santa, possiamo vivere anche
un’altra vita, l’unica cosa che devi fare è comprare indulgenze per
essere sicuro che tutti i peccati ti sono perdonati e allora la vita non
si basa più sulla santità (la grazia) di Cristo Romani 5:1 “Giustificati
dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo”
ma si basa sulle opere della persona. Alla fine hanno fatto anche
quello che fanno i pagani e allora sono entrati in chiesa ogni tipo di
eresia e pratiche pagane. L’argilla è stata puramente affondata nel
mondo e quando è uscita cosa è successo alla chiesa di Dio? È
diventata fango. Salmo 106:35 “si mescolarono fra le nazioni e
impararono le loro opere” si sono mescolati con le nazioni e hanno
imparato le loro pratiche. Si sono mescolati, Roma che rappresenta
le nazioni con l’argilla che è la chiesa. Si sono mescolati, ma il
versetto 43 del Salmo 106 dice: “Egli li liberò molte volte, ma essi
continuarono a ribellarsi nei loro disegni e sprofondarono nelle
loro iniquità”.
Che cosa fanno oggi? L’argilla del vasaio rimane sino al ritorno di
Cristo. Al versetto 35 leggiamo, Dio dà un’indicazione, cosa dice
questo versetto? “Allora il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro
furono frantumati insieme e diventarono come la pula sulle aie
d’estate; il vento li portò via e di essi non si trovò più alcuna
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traccia. Ma la pietra che aveva colpito l’immagine diventò un
grande monte, che riempì tutta la terra.”
L’oro, l’argento, il rame, il ferro quando si unirono tutti insieme, cioè
quando la scultura era finita, giunse una pietra che la colpì proprio ai
piedi e tutta la statua si trasformò in polvere, come la pula.
Interessante, come può il ferro diventare pula? Sofonia 2:2 “Prima
che il decreto abbia effetto, prima che il giorno passi come la pula,
prima che venga su di voi l’ardente ira dell’Eterno, prima che venga
su di voi il giorno dell’ira dell’Eterno”.
Quando arriva il decreto? Insieme alla pula, cioè quando arriverà il
decreto si vedrà la pula. Leggiamo anche un altro versetto per
vedere cos’è la pula Matteo 3:12 “Egli ha in mano il suo ventilabro e
pulirà interamente la sua aia; raccoglierà il suo grano nel granaio,
ma arderà la pula con il fuoco inestinguibile”. Il ventilabro, cos'è
mai? Chi ha la palla in mano? Gesù. Egli raccoglierà il grano in un
luogo, ma la pula verrà arsa. Come separerà il grano dalla pula?
Sofonia 2:2 “Prima che il decreto abbia effetto, prima che il giorno
passi come la pula, prima che venga su di voi l’ardente ira
dell’Eterno, prima che venga su di voi il giorno dell’ira dell’Eterno”.
Matteo 3:12 “Egli ha in mano il suo ventilabro e pulirà interamente
la sua aia; raccoglierà il suo grano, ma arderà la pula con fuoco
inestinguibile.”
Il versetto di Sofonia dice che viene l’ira di Dio e quando arriva la Sua
ira esce in superficie la pula (si vede chi è pula) e questo perché Dio
farà la differenza tra grano e pula.
Come arriva l’ira di Dio? Apocalisse 6:13 “E le stelle del cielo
caddero sulla terra, come quando il fico scosso da un gran vento
lascia cadere i suoi fichi acerbi”. Come? Che cosa fa per far vedere
la differenza tra grano e polvere? Soffia il vento. Avete mai visto
come il vento separa il grano dalla pula? Butti per aria il grano, arriva
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il vento prende la pula ed essendo il grano pesante cade a terra e le
persone anticamente con la pula facevano fuoco in casa.
Cos’è il vento? Apocalisse 7:1-3 “E dopo queste cose, vidi quattro
angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra e
trattenevano i quattro venti della terra, perché non soffiasse vento
sulla terra né sul mare né su alcun albero. Poi vidi un altro angelo
che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente, e
gridò a gran voce ai quattro angoli, ai quali era stato dato di
danneggiare la terra e il mare, dicendo: non danneggiate la terra
né il mare né gli alberi, finché non abbiamo segnato i servi del
nostro Dio sulle loro fronti.”
I venti sono le calamità e i problemi che separano il grano dalla pula.
Fratelli, quando sarà finita la costruzione della statua, quando l’oro,
l’argento, il rame il ferro e l’argilla si uniranno totalmente, sarà dato
un decreto dopo il quale arriverà l’ira di Dio e questa ira separerà il
grano dalla pula. La nostra unica domanda è: dove mi trovo io? Sono
sulla roccia che diventa una grande montagna o mi trovo in un buco
della perdizione che si chiama fango. Davide pregò Dio di tirarlo
fuori dal buco della perdizione. Chi si trova nel buco della perdizione
nel fango? Apocalisse 17:8 “La bestia che tu hai visto era e non è
più e salirà dall’abisso e andrà in perdizione; e gli abitanti della
terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla
fondazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia che
era, e non è, quantunque essa sia.”
Da dove sale? Dall'abisso e andrà in perdizione. E chi va con essa in
perdizione? Tutti coloro il cui nome non è scritto nel libro della vita.
Sapete di cosa mi devo preoccupare oggi? Se sono su tre scalini in
giù o su tre in su. Giù c’è il fango e la distruzione, su c'è la roccia, e
quando sei sulla roccia sei salvato. Satana ha fatto tutto il possibile
perché il popolo di Dio cadesse tre scalini in giù, ma Dio ha
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predisposto tre scalini in su, e quali sono? Vedete che nella Bibbia
tutto gira intorno ad Apocalisse 14? Dalla Genesi all’Apocalisse trovi
Apocalisse 14. Per questo capitolo c’è la lotta oggi sulla terra.
Satana cerca di portarti tre scalini in giù e Dio vuole tirarti fuori da lì
tramite il messaggio dei tre angeli che sono tre scalini in su. Non c’è
un’altra via per arrivare sulla roccia se non quella del messaggio dei
tre angeli. La via proposta da Dio si chiama l’EVANGELO ETERNO
perché essa ha lo scopo di salvarti una volta per l’eternità. Questa
notizia è per ognuno di noi.
La chiusura della grazia è un processo che può durare nel tempo
(non si fa in un solo istante) e questo processo inizia dalla casa di Dio
e pian piano arriva su tutto il globo e allora la grazia sarà chiusa per
tutti. Non dimenticate che noi siamo i primi perché abbiamo più
luce.
Abbiamo visto cos’è l’argilla e abbiamo visto che ha due fasi: l’argilla
del vasaio, che è la chiesa di Dio e il fango, l’argilla molle, che sono le
chiese apostate, che sono cadute tre scalini in giù. Quali sono questi
tre scalini?
1. Il primo amore, che è Gesù Cristo – sono caduti dalla roccia
2. Si sono allontanati dalla via retta – la legge di Dio
3. Si sono attaccati alle nazioni.
Questi sono tre scalini in giù, e cosi l’argilla del vasaio si trasforma in
argilla molle, fango. Questo è ciò che è successo alla chiesa
apostolica.
Ripetiamo quali sono i cinque imperi che si sono succeduti:
1. Babilonia
2. Medo-Persia
3. Grecia
4. Roma
5. Roma + chiesa – la chiesa Cattolica romana.
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C’è anche un altro aspetto di questa chiesa Cattolica Romana, ed è
che quella immagine aveva dieci dita e queste dieci dita le
ritroviamo durante il periodo “ Roma + chiesa”. Questo è ciò che
vogliamo studiare oggi.
Apriamo in Daniele 2:42 “E come le dita dei piedi erano in parte di
ferro e in parte di argilla, così quel regno sarà in parte forte e in
parte fragile.” Questo versetto dice che quell'impero sarà diviso in
dieci parti. Quale regno?
Vorrei che capiate una cosa, quando si parla del primo regno di oro,
dice che è il primo regno, poi segue un altro regno, poi il terzo
regno, poi il quarto regno, ma quando parla del quinto non si dice
che è un quinto regno, ma si tratta di un regno che ha origine nei
regni passati. È un regno che è la conclusione o la somma degli altri
regni precedenti, per questo non dice che arriva un altro regno. La
Bibbia sottolinea che tale regno sarebbe stato diviso in dieci regni,
cioè che avrebbe dieci cervelli, dieci re, ma con un un unico
pensiero. Ciò significa che avrebbe unito tutti e tenendoli tutti legati
insieme, inoltre la Bibbia precisa che una parte sarà forte e l’altra
debole, perché il ferro è forte e l’argilla è molto molle.
Cos’è il ferro? Roma. Cos’è l’argilla? La chiesa apostata. Che cos’è
debole in questo impero? La chiesa, e quale? La Cattolica. Che cosa
significa questo? Che cosa significa che la chiesa è debole e lo stato
forte? Che cosa succede se lo stato sparisce? la chiesa durerà a
lungo senza lo stato? No, perché lei è debole, nel momento in cui si
separano, la chiesa cade.
Non dimenticate che chiesa + stato formano un regno, ma ha due
componenti uno forte e uno debole. La chiesa Cattolica Romana per
tutto il tempo che è stata al potere contava sul sostegno militare
degli stati, aveva capito che da sola non avrebbe potuto resistere.
C'erano stati che la sostenevano, e stati che non la sostenevano.
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Il primo stato dei dieci regni in cui si era diviso era quello degli
1. Alemanni (Germania) che è stato un grande sostenitore
della chiesa.
2. Svevi – oggi il Portogallo
3. Franchi - Francia
4. Anglo Sassoni – Inghilterra
5. Burgundi – Svezia
6. Visigoti – Spagna
7. Longobardi – Italia
8. Vandali – oggi non esistono
9. Eruli – oggi non esistono
10. Ostrogoti – oggi non esistono
Quindi dieci regni che sono esistiti in Europa, che furono il potere e
il sostegno militare per la chiesa Cattolica Romana tranne gli ultimi
tre. Il primo dei tre re che fu distrutto fu nell’anno 508 e il terzo nel
538 (la guerra dei trent’anni).
La “chiesa + stato” per avere un potere totale, considerando che
quei tre re non la sostenevano, fu costretta ad eliminarli.
Ora vediamo che la chiesa Cattolica Romana e le dieci dita avevano
come collocazione geografica l’Europa. Oggi viviamo nel periodo in
cui si costruisce l’Europa, cioè viviamo sull’argine di quella
immagine. Quando tale immagine sarà terminata (la costruzione del
Nuovo Ordine Mondiale è l’immagine costruita, eretta nella pianura
Dura), allora il piano del nemico sarà totalmente all’apogeo, al suo
culmine. Perché Satana ha bisogno dell’intera immagine per
costruire il suo impero? Non dimenticate che alla fine questa
immagine apparirà terribile, ma nello stesso tempo grande,
imponente, luccicante. Quello che ci vuol far capire la Bibbia qui, e
Dio quindi, anche se questi regni sono divisi, perché si susseguono
uno dopo l’altro, oro, argento, rame, ferro, ferro e argilla, essi sono
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metalli diversi ma tutti partecipano ad un'unica immagine. Essi sono
nella storia in diversi periodi, essi sono potenze diverse, ma tutte in
un’unica immagine, quindi tutti hanno un unico scopo, essi sono
tutti sotto lo stesso capo, la stessa guida, perché Dio nella visione
avrebbe potuto separarli, metterli in forme diverse uno accanto ad
un altro, ma il Signore li unisce in un'unica statua. Dio fa vedere
un’unica immagine con diverse parti, ma con un unico piano. Qual è
il piano? L’adorazione e l’orgoglio che deriva da una statua cosi
imponente.
Come faranno affinché il mondo intero adori e ammiri la statua?
Semplice. Prendendo tutte le cose necessarie da quei regni. Cosa
può prendere Satana da Babilonia per compiere il suo piano?
Apriamo la Bibbia in Geremia 50:2 “Annunziatelo fra le nazioni,
proclamate e innalzate una bandiera; proclamatelo e non
nascondetelo. Dite: Babilonia è presa. Bel è coperto di vergogna,
Merodak è infranto, le sue immagini sono coperte di vergogna, i
suoi idoli sono infranti.”
Babilonia era conosciuta per l’adorazione ai falsi idoli. L’idolo
maggiore che aveva era Bel. Bel era il dio Sole e lui aveva un giorno
per essere adorato e quel giorno era il primo giorno della settimana
chiamato il giorno del Dio Sole. Lunedì era il giorno della luna,
martedì era il giorno del pianeta Marte (Mars), mercoledì era di
Mercurio, giovedì – di Giove, venerdì – di Venere, e sabato – di
Saturno.
Qual è il pianeta maggiore di questi? Il sole. Vedete, tutto gira
intorno alla domenica, tutto gira intorno al sole. Bel era il dio Sole e
tutti erano invitati ad adorare il sole.
Babilonia era rinomata anche per il vino. Nella Bibbia troverai
sempre Babilonia e subito poi il vino. Quando tu cerchi nella chiave
Biblica “vino” trovi Babilonia; Babilonia era sempre associata alle
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bevande alcooliche. Potete trovare questo in Geremia 51:7
“Babilonia era nelle mani dell’Eterno una coppa d’oro che
inebriava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto del suo vino,
perciò le nazioni sono divenute deliranti.”
Forse credete che solo in Apocalisse si parli della prostituta che
inebria tutti col vino, ma già nel Vecchio Testamento Babilonia si
distingueva per il vino. Anche Alessandro il grande morì dove e
perché? Babilonia Spirituale quindi è riconosciuta per l’adorazione e
il vino. Adorazione di idoli e ubriachezza col vino.
Per cosa era conosciuta la Medo-Persia a parte gli idoli? Daniele
6:8,9 “Ora, o re, proclama il decreto e firma il documento, in modo
che non possa essere cambiato in conformità alla legge dei Medi e
dei Persiani, che è irrevocabile. Il re Dario quindi firmò il
documento e il decreto.”
Per la legge e i decreti. La legge dei Medo-Persiani una volta
emanata non poteva più essere cambiata neanche da parte del re.
Ma i re erano furbi, emanavano una legge della quale si rendevano
conto che era sbagliata, allora ne facevano un’altra e poi dicevano:
chi rispetta la prima legge quello morirà, vi ricordate Ester? Era stata
ordinata la legge di uccidere gli ebrei, poi si realizzò che era sbagliata
e fu emanato un contro ordine per il quale chi avrebbe ucciso gli
ebrei sarebbe stato ucciso e così tutti lasciarono cadere la cosa.
Nella maggior parte dei casi le persone erano confuse e non veniva
adempiuto nessuno di tali decreti. In ogni caso il popolo erano
rinomato per questo: leggi e decreti che non potevano essere
cambiati.
Grecia: per cosa è rinomata la Grecia? Filosofia 1° Corinzi 1:22
“Poiché i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza”. I
Greci cercano la sapienza di Dio? No, cercano la sapienza umana, e
per questo essi erano rinomati.
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Roma: per cosa era riconosciuta Roma? Daniele 7:7 “Dopo questo,
io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia
spaventevole, terribile e straordinariamente forte; essa aveva
grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i
piedi; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna.”
Roma aveva potere militare e ferocia, la persecuzione, essa fu quel
potere che perseguitò il popolo di Dio.
L’ultimo regno? Era un regno situato in Europa, un’unione tra “Roma
+ lo stato”, cioè un’unione tra chiesa e stato e da questa unione ti
puoi rendere conto quale era lo scopo da realizzare. Leggiamo
Daniele 2:43 “Come hai visto il ferro mescolato con la molle argilla,
essi si mescoleranno per seme umano, ma non si uniranno l’uno
all’altro, esattamente come il ferro non si amalgama con l’argilla.”
Che cosa cercheranno di fare? Di unirsi. Unità, questo è anche lo
scopo dell’Europa di oggi. Noi sappiamo che non si uniranno, ma il
loro obiettivo è quello di unirsi. Tutti questi regni, presi insieme,
formano una bella statua, forte, ben ideata, ma terribile dalla
prospettiva di Dio.
Perché Satana ha bisogno di questo piano oggi? Non dimenticate
che Dio ha dato allora quella statua per quelli che vivono oggi.
Leggiamo Daniele 2:28: “Ma c’è un Dio nel cielo che rivela i segreti,
ed egli ha fatto conoscere al re Nebukadnetsar ciò che avverrà
negli ultimi giorni. Questo è stato il tuo sogno e le visioni della tua
mente sul tuo letto”.
Per chi è data questa immagine? Per noi che viviamo negli ultimi
giorni. Quando iniziano gli ultimi giorni? Nel 1798, con la rivoluzione
Francese, quindi è stato dato per coloro che vivono dal 1798 ad oggi.
La costruzione di quell’immagine è per quelli che vivono oggi.
Questo è il piano strategico di Satana per l’intera umanità. Lui
chiederà alle persone di adorare il dio Sole, ubriacandoli con le sue
47
filosofie e pensieri, tramite TV, radio, informazioni, col cibo. Con
tutte queste cose lui imporrà alle persone di adorarlo. Ma quando
tutto questo non funzionerà, come secondo piano lui avrà bisogno di
alcune leggi, e decreti per imporre queste cose. Non leggi qualsiasi,
ma leggi che non si cambiano, e queste leggi e decreti si basano
sulla sapienza umana, che arrivano dalla Grecia. Ma i veri cristiani
non adoreranno le leggi umane, e per questo sarà necessario il
potere e il sostegno militare di Roma, per perseguitare chi non vuole
ascoltare la saggezza umana, chi non vuole adempiere il decreto
emanato di adorare nel giorno fissato da lui.
Tutte queste quattro tappe sono nel nome dell’unità. Perché oggi ci
sono tanti tipi di movimenti ecumenici, ogni tipo di unioni come
l'ONU, l'Europa unita, tutte queste sono per inculcarci l’unione,
l’unità in cosa? Nell’adorazione e orgoglio.
Questo era il piano non per Babilonia, non per i Medi, non per i
Greci o i Romani, ma per noi oggi che viviamo i tempi della fine. È
stato ideato in Babilonia, ed è applicato oggi. Noi viviamo nel-
l’epoca in cui viene applicato tale piano diabolico. Preghiamo Dio
che ci aiuti a non partecipare alla costruzione di questa immagine.
Questa sarà la conclusione del secondo capitolo di Daniele. Di cosa
parla il secondo capitolo? Il secondo capitolo inizia con un sogno del
re, il re è spaventato, lui vuole sapere perché ha avuto un tal sogno,
ma alla mattina lui dimentica tutto. Perché Dio dà un sogno che poi
viene dimenticato? Per evidenziare Daniele, per evitare che i maghi
diano un’interpretazione errata al re. Quando Daniele è evidenziato,
lavora in modo prudente e saggiamente e trova benevolenza da
parte di Ariok e allora lui prega Dio di dare la spiegazione a questo
sogno. Dio risponde alle sue preghiere, Daniele si presenta al re e
spiega il sogno. Le prime cose che Daniele fa davanti al re: loda Dio,
dice che Dio è colui che scopre i sogni, e dice al re che Dio gli ha
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fatto conoscere ciò che sarebbe successo negli ultimi tempi. Questo
sogno ha avuto un’applicazione pratica allora, ma per noi oggi è
altrettanto reale come allora. Oggi noi non abbiamo la Babilonia
reale, ma abbiamo la Babilonia spirituale con la quale ognuno di noi
deve lottare. Con cosa lottiamo noi quando siamo in Babilonia? Con
gli idoli e il vino. A cosa chiamano gli idoli? All’adorazione. A cosa
chiama il vino? Anche lui all’adorazione. Gli idoli e il vino hanno lo
stesso scopo comune, quello di adorare in un modo falso.
Esempi di idoli oggi: la perdita di tempo che è l’idolo al quale pochi
pensano, abbiamo un tale idolo? Sapete che esisteva una statua
dedicata alla perdita di tempo? Sa qualcuno come si chiama questo
idolo?
Il vino, qual è il vino oggi? A cosa veniva usato il vino? La Bibbia dice
che il vino ha come effetto l’intossicazione del nostro organismo.
Che cosa oggi intossica il nostro organismo? Mass-media, il cibo, i
programmi scolastici, ci sono molte cose che danno idee sbagliate e
quindi allontanano dalla Bibbia e da Dio.
Qual è il secondo regno? Medo-Persia. Qual è lo scopo della Medo-
Persia di oggi? Le leggi. Quante leggi abbiamo oggi nel mondo?
Moltissime. Lo stato oggi è Medo-Persia. Esempi di leggi che vanno
contro Dio oggi: l’evoluzione, divorzi, la legge di far adottare figli agli
omosessuali, matrimoni tra omosessuali e tante altre.
Grecia. Cos’ha la Grecia da darci? Filosofie. Esempi di filosofie
greche che sono arrivate fino ai nostri giorni: l’innalzamento del
nostro ego, chi è meglio, chi è più bello. Un’altra filosofia di questo
genere è quella di avere più diplomi, più facoltà, chi ha più gradi di
educazione, chi ha più carte affisse al muro, con più ne hai più sei un
uomo.
Roma: cosa insegna Roma? Potenza. Vuoi avere qualcosa in questo
mondo, allora lotta, vuoi fare qualcosa, allora uccidi, conquisti solo
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con la forza. Abbassando un altro, scavalcando un altro, se qualcuno
ti sta davanti tu lo devi eliminare, ma tu devi raggiungere l’obiettivo
con ogni mezzo. L’ultimo regno è quello dell'Europa unita: unita in
cosa? È la conclusione dei quattro regni che sono esistiti finora,
perciò ha le caratteristiche di questi regni.
Domanda: quanto sono io implicato in questo regno, sono io
implicato ad adorare questi idoli? uso e bevo il vino di Babilonia?
Quante di queste leggi che vanno contro Dio osservo? Quanta
filosofia umana ho applicato nella mia vita? Quanta forza umana
applico? Il diavolo cosi sottilmente ha impiantato in noi queste cose,
e ad un certo punto, quando arriverà il momento e la statua sarà
finita, allora ciò che è stato piantato da lui nel nostro cuore darà
frutto. Se oggi metto nel mio cuore filosofia greca, ad un certo punto
essa fiorirà e, volendo o no, essa darà il frutto perché non l’ho
sradicata dal mio cuore. Potrei chiedere chi di voi corre dietro alla
carriera oggi? Noi possiamo rispondere anche no, ma si vedrà alla
fine, quando avremo finito la scuola. Chi di voi muove i gomiti per
allontanare tutti e raggiungere il suo scopo? Si vedrà alla fine. Chi di
noi non beve il vino di Babilonia? Si vedrà dopo, finita la scuola,
forse anche prima. Non dimenticate, queste cose sono state già
messe nel cuore. Da quando eravamo bambini fino ad ora il diavolo
lotta per mettere queste cose nel cuore. Ora noi dobbiamo lottare
per sradicare queste cose prima possibile. Dobbiamo trovare un
rimedio che possa mettere fine a tutte queste cose che troviamo in
quest’ultimo impero.
Domanda: chi ha messo fine a quella statua sognata da
Nebukadnetsar? La pietra che si era staccata dalla montagna.
Leggiamo il versetto 34: “Mentre stavi guardando, una pietra si
staccò, ma non per mano d’uomo, e colpì l’immagine sui suoi piedi
di ferro e d’argilla e la frantumò”.
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Chi è la pietra? Gesù è la pietra, vediamo Atti degli apostoli 4: 10-11
“Sia noto a tutti vuoi e a tutto il popolo d’Israele che ciò è stato
fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e
che Dio ha risuscitato dai morti; in virtù di lui compare davanti a
voi quest’uomo completamente guarito. Questi è la pietra che è
stata da voi edificatori rigettata e che è divenuta la testata
d’angolo.”
Lui è la roccia che viene e mette fine. Il Salmo 121:1 dice “Alzo gli
occhi ai monti da dove mi viene l'aiuto” Quando vediamo che nel
nostro cuore c’è ancora qualcosa di Babilonia, della Medo-Persia,
della Grecia o di Roma. Leggiamo un ultimo versetto in Luca 21:27-
28 “Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nuvola con
potenza e grande gloria. Ora, quando queste cose cominceranno
ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la
vostra redenzione è vicina.” Qui parla del ritorno di Gesù, ma
quando succedono le cose di Babilonia e il resto, nel nostro cuore,
Gesù suggerisce di alzare lo sguardo al cielo, perché da lì arriverà la
nostra salvezza, dalla montagna, da Gesù. Al versetto 45 Daniele
trae una conclusione dicendo: “esattamente come hai visto la
pietra staccarsi dal monte, non per mano d’uomo, e frantumare il
ferro, il bronzo, l’argilla, l’argento e l’oro. Il grande Dio ha fatto
conoscere al re ciò che deve avvenire d’ora in poi. Il sogno è
veritiero e la sua interpretazione è sicura”.
Daniele dice: il sogno è veritiero e la sua interpretazione è sicura. Se
noi abbiamo qualcosa di tutto quello che abbiamo detto dell’ultimo
impero, che non è eterno, arriverà la pietra un giorno e distruggerà
tutta questa filosofia, chi siamo noi oggi? Siamo immagine di Satana
o siamo immagine di Dio? Chi abita nel nostro cuore? Forse la pietra
ha meno valore dell’oro, dell’argento o del ferro, ma la pietra ha un
fondamento eterno. Forse l’oro è più caro e puoi avere più benefici,
51
ma che importa se ad un certo punto sarà come la pula e sarà
bruciato. Una cosa vorrei che guardaste in questa immagine, qual è
la parte più importante dell’immagine? La testa, la testa comanda, la
testa pensa, la testa decide. Babilonia è la testa e tutto il resto fa ciò
che la testa comanda. Quindi la Medo Persia, Grecia, Roma ricevono
ordini dalla testa, e questo vedremo nel terzo capitolo. Nel terzo
capitolo vedremo come la testa unisce le braccia, il tronco e le
gambe in un'unica statua. Nel terzo capitolo tutta la statua è d’oro.
Babilonia ha una strategia formata da quattro tappe per unire tutti,
in quanto ha bisogno di tutte queste parti.
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Daniele 3
IL PIANO PER UNA FALSA ADORAZIONE
Il capitolo 3 descrive come Nebukadnetsar aduna tutte le persone
per una falsa adorazione. Leggiamo i versetti da 1 a 5 “Il re
Nebukadnetsar fece costruire un’immagine d’oro, alta sessanta
cubiti e larga sei cubiti, e la fece erigere nella pianura di Dura,
nella provincia di Babilonia. Poi il re Nebukadnetsar mandò a
radunare i satrapi, i prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i
consiglieri di stato gli esperti della legge e tutte le autorità delle
provincie, perché venissero alla inaugurazione dell’immagine che il
re Nebukadnetsar aveva fatto erigere. Allora i satrapi, i prefetti, i
governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato gli esperti
della legge e tutte le autorità delle provincie si radunarono insieme
per l’inaugurazione dell’immagine, fatta erigere dal re
Nebukadnetsar, e si misero in piedi davanti all’immagine che
Nebukadnetsar aveva fatto erigere. Quindi l’araldo gridò a gran
voce: A voi, popoli, nazioni e lingue è ordinato che appena udrete il
suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della
zampogna e di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare
l’immagine d’oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere”
Domanda: perché Nebukadnetsar fece quella immagine? Il profeta
nel capitolo 2:38 dice che il re aveva avuto un sogno e aveva visto
un’immagine. Quella immagine era composta da vari metalli. Il capo
d’oro, il petto d’argento, il bacino di rame, le gambe di ferro e i piedi
in parte di ferro e in parte di argilla. Nel capitolo 3 il re realizza tutta
l’immagine in oro per mostrare il suo orgoglio.
53
Leggiamo in “Profeti e Re” pag. 504 “Le parole “la testa d’oro sei tu”
aveva prodotto una profonda impressione nella mente del
sovrano. I saggi del suo regno, approfittando delle circostanze e del
suo ritorno all’idolatria, gli proposero di fare una statua simile a
quella vista nel sogno e di collocarla in un luogo in cui tutti
potessero vedere la testa d’oro che secondo l’interpretazione
rappresentava il suo regno. – L’idea di stabilire un impero e una
dinastia eterni colpiva l’immaginazione del potente sovrano; le
nazioni della terra non avrebbero potuto resistere ai suoi eserciti.
Con l’entusiasmo che scaturiva dalla sua ambizione illimitata e dal
suo orgoglio convocò i saggi del suo regno affinché lo
consigliassero sui metodi da seguire per raggiungere il suo
obiettivo.”
Al versetto quattro leggiamo: “Quindi l'araldo gridò a gran voce: “a
voi, popoli, nazioni e lingue è ordinato che …”. Per farsi adorare
proprio da tutti lui aveva bisogno di un piano e questo piano non fu
che manipolazione. Come fu possibile al re di manipolare l’intera
popolazione perché adorasse l’immagine? Il re seguì quattro tappe
per portare la gente all'adorazione della statua.
1. La prima tappa è descritta nel versetto 2 dove leggiamo:
“Poi il re Nebukadnetsar mandò a radunare i satrapi, i
prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di
stato gli esperti della legge e tutte le autorità delle
provincie, perché venissero all'inaugurazione
dell’immagine che il re Nebukadnetsar aveva fatto
erigere”.
Chi furono quelli che chiamò? I capi, chi comanda, la classe dirigente
cioè quella che guida e che ha quindi un titolo, ma dove avevano
ricevuto i titoli? In Babilonia.
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Vediamo Daniele 1:3-5 “Allora i satrapi, i prefetti, i governatori, i
giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato gli esperti della legge e tutte
le autorità delle provincie si radunarono insieme per
l’inaugurazione dell’immagine, fatta erigere dal re Nebukadnetsar,
e si misero in piedi davanti all’immagine che Nebukadnetsar aveva
fatto erigere. Quindi l’araldo gridò a gran voce: A voi, popoli,
nazioni e lingue è ordinato che appena udrete il suono del corno,
del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di
ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare l’immagine
d’oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere.”
Dove ricevettero i titoli quelle persone? In Babilonia. Per essere
giudice devi studiare e loro avevano studiato alla scuola di Babilonia
per poi servire il re. Quando tu studiavi nella scuola del re nella tua
mente c'era un unico pensiero: quello di servire il re babilonese.
Grazie a questo fatto Babilonia aveva potuto tenere sotto il suo
comando tutti quei paesi.
Come arrivarono a quello stadio? Grazie alla dieta che avevano
seguito, il versetto dice che si alimentavano con “i cibi squisiti del re
e del vino che beveva egli stesso.” Tutto questo per poterli
successivamente manovrare a suo piacimento.
Leggiamo 1° Timoteo 6:9 “e ritengano il mistero della fede in una
coscienza pura.”
Un’altra cosa che il re fece, fu quella di assegnare egli stesso ai saggi
di cui sopra possedimenti e incarichi. Vuoi essere ricco? Ti dò soldi,
ti dò vino, ti dò casa, macchina, ma quando ho bisogno di te mi devi
servire. Questa è una trappola di Satana. Oggi Satana ha lo stesso
piano. Lui passa tutti i giovani, soprattutto quelli che sanno e
conoscono la voce di Dio, per la sua scuola, poi lui dà loro una dieta
in modo tale che non possano prendere decisioni per Dio. Alla fine
egli dà loro soldi, una posizione nella società. Tali persone possono
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dire al re: io non vengo alla tua statua, non voglio partecipare? Dopo
che il loro cervello è stato comprato, e anche la loro mente, i soldi, la
funzione, tutto appartiene al re? Se loro respingono l'invito, il re
batte le mani e loro perdono tutto.
Quante volte nel capitolo 3 di Daniele si ripete la parola le autorità, i
capi? Sono 2 versetti, e sono i versetti 2 e 3. Voglio che ricordiate
questo, per due volte vengono menzionati prefetti, governatori,
giudici etc. Nella Bibbia se una cosa si ripete due volte, significa che
è importante, ma se una cosa si ripete quattro volte, allora la cosa è
ancora più importante, per esempio si ripete quattro volte il piano
numero due, e sono i versetti: 5, 7, 10 e 15 che hanno lo stesso
messaggio.
2. Qual è quindi il secondo piano? La musica. Vediamo cosa
dice il versetto 5 “Appena udrete il suono del corno, del
flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e
di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare
l’immagine d’oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere”.
La stessa cosa dicono anche tutti gli altri versetti. Una cosa
sulla quale voglio attirare l’attenzione, è che in questo
versetto l’espressione “ogni genere di strumenti” in
originale suona in questo modo “ogni tipo di musica” la
parola strumenti manca ed è stata introdotta dai traduttori.
Il versetto dovrebbe essere tradotto in questo modo:
“Appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra,
della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di
musica, vi prostriate per adorare l’immagine d’oro che il re
Nebukadnetsar ha fatto erigere”.
Non dimenticate che lo scopo del re era di far adorare l’immagine a
tutti e per poterlo fare egli aveva nominato dei capi ai quali aveva
fatto il lavaggio del cervello per questo scopo. E poi un programma
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incisivo per quelli che non facevano parte della classe dirigente, che
erano persone semplici, con la musica. Che tipo di musica? Il
versetto dice: quando sentirete ogni tipo di musica. A cosa pensate
quando sentite dire ogni tipo di musica? Esempio: la musica ha molti
tipi di stili, per esempio classica, pop, rock, lirica, e tutto quello che
sapete. In tutti questi tipi che abbiamo nominato esiste buona
musica? Si. Alcune classiche, liriche, strumentali, corali, il resto non è
buona, ora il re babilonese disse: qualsiasi tipo di musica senti, non
importa se buona o no, ti devi inginocchiare. Ora immagino che
all’inizio il re mise una musica classica, tranquilla, edificante, più
tardi passò alla corale, più tardi ad una corale carismatica, poi al jazz,
quindi al rock, e terminò con musica buddista. Il re aveva detto
quando sentirete ogni tipo di musica adorerete.
Voglio che capiate una cosa: a Satana non interessa che tipo di
musica ascolti, lui vuole che ogni tipo di musica sia usata per la sua
gloria. Voi sapete che gli spiritisti cantano inni cristiani nei loro
incontri? Ma loro danno gloria a Lucifero.
A Dio non va bene ogni tipo di musica. Il Signore richiede un modo
speciale per essere glorificato.
Il fatto che a Satana vada bene ogni tipo di musica ne fa il suo punto
di forza. Se in educazione, dieta e soldi lui investe molto, per
formarsi un governo secondo il suo piacere, nella musica lui investe
il doppio. Lui oggi investe il doppio in ogni tipo di musica. Più generi
musicali appaiono, più lui è felice perché la mente umana è più
confusa. Lui non si ferma qui. Va oltre, se non funziona la scuola, la
dieta o i soldi per qualcuno, allora ricorre alla musica e se neanche
questa funziona ha il piano numero tre. Vediamo qual è questo
piano.
3. Il lavaggio del cervello. Quanti versetti ci sono nel capitolo?
Sono trenta versetti e di trenta 12 parlano di questa cosa,
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quasi la metà. Leggiamo i versetti 12, 13, 14, 16, 19, 20, 22,
23, 26, 28, 29, 30. Vorrei che siate molto attenti, per
osservare ciò che ho detto: “Shadrak, Meshak e Abed -
nego” solo nel versetto 26 vengono ripetuti 2 volte i nomi
degli amici di Daniele, nel capitolo vengono ripetuti ben 13
volte, Shadrak, Meshak, e Abed-nego.
Nel capitolo precedente, quando parla di loro viene detto “Daniele e
i suoi amici”, non viene posto accento sul loro nome; mentre in
questo capitolo nei versetti su indicati, il loro nome viene riportato
per esteso: Shadrak, Meshak, e Abed-nego e vengono ripetuti i nomi
di Shadrak, Meshak, e Abed-nego come per imprimerlo. Voi sapete
che i loro nomi sono un’espressione, vero? Ma cosa significa quando
uno ti ripete continuamente la stessa cosa? Esempio: io ora dico una
cosa, dopo 10 minuti la ripeto, prima di andare via la ricordo di
nuovo e faccio in modo che lo ricordiate anche prima di
addormentarvi. Soprattutto nella polizia è usato questo metodo,
anche nello spionaggio, nelle armate e viene indicato come “
lavaggio del cervello”. Quando ti fanno il lavaggio del cervello alla
fine credi, anche se non è vero, perché hanno insistito, ti hanno
imposto questa idea con insistenza con il lavaggio del cervello
appunto.
Il re vede che anche se ha concesso loro soldi, funzioni importanti,
su di loro non ha ascendente perché non sono interessati, quindi se
con la musica che ha fatto suonare non si sono sottomessi, allora lui
prova con questo metodo di ripetere all’infinito chi sono loro, qual è
la loro identità Shadrak, Meshak, e Abed-nego e cioè che sono servi
degli idoli e non di Dio. Il re tenta di inculcare nella loro mente che
sono già i suoi servi, non sono più i servi di Dio e continua a ripeterlo
all’infinito. Questa è la forza che Satana usa anche oggi. Che cosa
oggi è come un lavaggio del cervello? Se la musica non funziona per
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noi oggi, il lavaggio del cervello può funzionare. Ma se neanche il
terzo piano funziona allora si applica il piano numero quattro e
questo è l’ultimo, con esso si termina la storia. Vediamo il versetto 6
“Chiunque non si prostrerà per adorare, sarà subito gettato in
mezzo a una fornace di fuoco ardente”.
4. Il decreto di morte. Questo non viene ripetuto più volte,
questo è detto una sola volta. Questo decreto ha un cosi
grande potere, che il re al versetto 19 ordina di scaldare la
fornace sette volte di più.
Un’altra cosa: vengono applicate queste quattro strategie per far
adorare l’idolo alle persone ed ha potere quando l’idolo ha
dimensioni speciali. Che dimensioni aveva quella immagine? Aveva
60 cubiti di altezza, 6 cubiti di larghezza, 60 + 6 = 66 sembra che
manchi un 6, dove si è perso il terzo 6 e perché il re utilizzò quelle
dimensioni e perché Daniele conferma che sono quelle le
dimensioni? Lo vedremo la prossima volta.
Le applicazioni del capitolo tre di Daniele
Vediamo se oggi esiste qualcuno che vuol fare una falsa adorazione
e come la eseguirà. Ci saranno le stesse tappe che ci furono anche in
passato? Non dimenticate che il capitolo tre è una continuazione del
secondo. Nel capitolo due Daniele dice che tutto ciò che dirà sarà
per i tempi della fine (versetto 28) e il re tenta di fare ciò che ha
visto nel sogno.
Una citazione che mi ha impressionato e che mi ha fatto studiare più
profondamente questo capitolo si trova nei “segni dei tempi” di 6
Maggio 1897. Ascoltate cosa c'è scritto: “La storia si ripeterà, la
falsa adorazione sarà innalzata. Il primo giorno della settimana,
giorno ordinario di lavoro che non ha niente di santo, in esso sarà
messo esattamente come è stata messa l’immagine in Babilonia e
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tutte le nazioni verranno ad adorare questa immagine. … Questo è
il piano di Satana”. Di chi? Che tipo di piano?
Tutte le persone, tutte le nazioni devono adorare questa immagine e
lui ha un piano, questo piano lui lo mette in pratica in questi giorni.
Il re di Babilonia per fare sì che le persone adorassero quella
immagine aveva fatto un piano. Lui aveva preparato quelle persone
prima dell’adorazione dando loro un’educazione e una dieta falsa,
una dieta non sana per la mente e per il fisico e cosi lui aveva
preparato quelli che si sarebbero sottomessi a lui.
La seconda cosa che il re fece per far sì che persone lo adorassero, fu
la musica, che tipo di musica? Di ogni tipo.
La terza cosa che il re fece fu il lavaggio del cervello.
Il quarto fu il decreto di morte.
1. Dieta
2. Musica
3. Lavaggio del cervello
4. Decreto di morte
Guardate cosa scrive E. White: “Il decreto che sarà dato per la falsa
adorazione, sarà dato in tutto il mondo, esattamente come è stato
dato in Babilonia nella pianura di Dura. Sarà dato chiaramente per
gli ebrei di oggi. La minacce e la persecuzione verrà su tutti coloro
che rifiutano di osservare un sabato falso. La forza è nella falsa
legge”.
Prima di tutto il re di Babilonia tentò con la musica e con il teatro
(l’aspetto esteriore) e quando questo non funzionò le fiamme della
fornace dovevano finire il lavoro. Con quali cose tentò? Con le cose
che manipolano e attirano l’attenzione, cioè musica e teatro (show)
e poi, per chi questo non funzionò c'era una legge e la fornace
ardente. Oggi sarà uguale. Satana ha un piano per fare che tutte le
persone siano educate alla scuola Babilonese. Qual è lo scopo di
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Satana nell'educarci ai nostri giorni? Per preparare leader, per
preparare questi capi di provincie (satrapi, giudici .. ) per essere
pronti per il giorno dell’adorazione e poterli poi manipolare. Cosa
scioccante, in un giornale, non ricordo quale, dicevano che in una
statistica nel nostro paese per una persona abbiamo 5 contabili e 2
giornalisti. Cosa vi dice questa cosa? Tra queste persone diplomate o
laureate vendono al mercato, qualcun altro e nel mondo degli affari,
però lui ha un diploma di contabile. Noi oggi abbiamo bisogno di
giovani che studiano cose pratiche, ma tutti vogliono studiare la
ragioneria e il giornalismo, ma pochi studiano cose pratiche. La
maggior parte ha fatto studi superiori, che aiutano a poco, ma per
qualcuno questo è un grande affare. Cosa sta scritto in Daniele?
Giudici, satrapi e ogni tipo di persone che hanno un’educazione, che
sono pronti per adorare.
Un secondo aspetto è la musica, ogni tipo di musica. Satana intende
far cessare la musica per l’adorazione negli ultimi tempi?
In messaggi scelti vol. 2 pag. sino alla pag. 38 c'è una citazione che
E.G White ha scritto nel 1900. Guardate cosa scrive, vi dico il
contenuto, non traduco la pagina. Sapete cosa è successo nel 1900?
Ci fu la festa delle tende, delle capanne e a questa festa arrivarono
molti giovani per partecipare all'incontro ed arrivò anche una
persona di nome Steven Heskel che era un buon amico di E.G. White
e quando finì la festa lui rimase molto scioccato di come si era
svolto l'incontro e scrisse una lettera a E.G. White in cui raccontava
che era stata suonata ogni tipo di musica a quell'incontro. C'erano
tamburi, flauti ogni tipo di strumenti e disse che c'era stata una
grande confusione. La White gli rispose, lei non aveva partecipato a
quell'incontro perché era in età avanzata, ma disse: “Le cose che dici
che sono successe in questo incontro, Dio mi ha mostrato che
succederanno proprio prima della chiusura della grazia.”
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Le cose che erano successe in quella occasione, musica, danza e la
grande confusione saranno proprio anche alla chiusura della grazia.
Perché succedono queste cose alla chiusura della grazia? Lei dice:
“saranno urla tamburi, musica, danza. Il senso razionale diventerà
confuso e le persone non potranno prendere decisioni corrette”.
Domanda: oggi è necessario prendere decisioni corrette? Dov’è più
necessario prendere delle decisioni corrette oggi o poco prima della
chiusura della grazia?
Per prendere una decisione corretta prima della chiusura della
grazia noi dobbiamo prepararci sin da adesso, come Daniele. Se io
oggi prendo delle cattive decisioni, niente cambierà prima della
chiusura della grazia, ma il problema è che non la decisione di oggi
mi salva ma la decisione che prenderò allora, per la quale devo
allenarmi oggi.
Satana oggi sa che ci sono persone che fanno scelte corrette, però
lui, nel periodo che precede la chiusura della grazia, porterà la
musica in uno stato tale da confonderti per non farti prendere una
decisione corretta. Lui porta anche oggi tanta musica e ci confonde
per esempio: una persona che vuole conoscere la volontà di Dio e
vuole fare ciò che Dio desidera e costui tutta la settimana ascolta
musica melanconica, musica depressiva, non potrà alla fine decidere
ciò che Dio vuole, i suoi pensieri saranno depressi e la decisione sarà
ancora depressiva, non verrà a Dio. Uno che tutta la settimana
ascolta musica rock o un altro tipo, non credo che alla fine della
settimana sarà in grado di decidere per Dio. Capite? Se tutta la
settimana la tua mente è confusa dalla musica, il sabato è difficile
decidere per Dio e Satana sa questo.
E. White dice così poi: “le cose che sono successe in passato,
succederanno anche nel futuro. Satana farà della musica una
trappola”. Sapete bene cosa vuol dire trappola? Quando da piccolo
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nella casa dei miei genitori prendevo uccellini con le trappole e poi li
mettevo in una gabbia per nutrirli, non facevo loro alcun male, ma
mi piaceva avere un animale del quale occuparmi e sentirlo mio. Ho
messo la trappola, ma per farla funzionare ho dovuto mettere anche
del cibo. Non tutto sotto la scatola, ma una scia sino alla scatola e
sotto la scatola un mucchio. Cosa voglio dire, che l’uccello non lo
inganni facilmente, ci vuole una strategia, devi aspettare molto, e
poi devi essere attento perché se non tiri subito il filo, esso scappa
velocemente su un ramo e poi dopo un può ritorna di nuovo,
mangia un può e scappa di nuovo e a un certo punto si concentra
sul cibo così tanto che non si rende conto che è sotto la scatola, è
tanto occupato a mangiare finché non si trova nella trappola. Quale
musica ha una trappola? Musica sinfonica. Non è una musica
scatenata, è calma, e quindi è buona e l'ascolti tutto il giorno. La
musica avventista con un ritmo forte, uno crede che non è nulla, è
un ritmo sano, e guarda che sono ancora avventista.
Un giorno, la persona che ascoltava tutto il giorno musica e diceva
che non aveva niente, non era successo niente, perché ancora
cristiano, venne da me e mi disse: sono stanco di questa vita
cristiana, è cosi brutta e aggiunse poi delle espressioni che non
dimenticherò mai. Sono stanco di stare ai piedi della croce. Cosa
puoi dire a questa persona?
La trappola non inizia in un colpo, i semi sono intorno alla trappola e
la scia dei semi intorno ti porta dentro la trappola. Mi ha colpito
l’espressione di questa persona: “sono stanco di stare ai piedi della
croce”, e allora ho studiato questo argomento. Alla fine ho trovato
questa risposta: ci stanchiamo di stare ai piedi della croce perché
non siamo mai stati veramente ai piedi della croce, siamo stati ai
piedi di un’altra cosa, o di qualcun altro. Sapete di chi? Di Satana.
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Leggiamo da Testimonianze vol. 1 pag. 497 “Dio mi ha fatto vedere
che dobbiamo alzare uno standard più alto e fare della Parola di Dio
la nostra guida. Grandi responsabilità stanno sulle spalle dei giovani
di oggi, essi introducono della musica nelle loro case anziché
spiritualità e santità, e allora le loro menti sono allontanate dalla
verità. I canti frivoli, popolari piacciono all’orecchio, gli strumenti
musicali hanno portato via il tempo dedicato alla preghiera e Satana
porta via in cattività i giovani. Che cosa potrei dire a questi giovani?
Lui è cosi furbo, così sottile e li guida alla perdizione. Satana li ha
accecati tanto che loro non possono più capire la parola di Dio e li ha
fatti prigionieri.” In 2° Timoteo 2:22-26 leggiamo: “Or fuggi le
passioni giovanili, ma persegui la giustizia, la fede, l’amore e la
pace con quelli che con cuore puro invocano il Signore. Evita inoltre
le discussioni stolte e insensate, sapendo che generano contese.
Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere
mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente nelle offese subite,
ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, se mai avvenga
che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, e
ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti
prigionieri, perché facessero la sua volontà.”
Che cosa dice Paolo? Tenete lontane le tentazioni. Se ci piace, non
significa che è bene. Ogni cosa dev’essere verificata affinché più
tardi non arrivi nella corsa di Satana, e quando sei nella sua corsa la
volontà di chi farai? Che cosa dice il versetto? “perché facessero la
sua volontà”. Quando sei suo non fai più quello che vuoi ma quello
che ti dice. Se tu oggi fai la sua volontà sei il suo schiavo, prima della
chiusura della grazia che decisione prenderai?
Quando Nabukadnetzar scolpì la statua, lui sapeva che musica
mettere, in modo tale che quando avrebbe chiesto l’adorazione, le
persone avrebbero fatto la volontà del re. Oggi lui ha lo stesso
64
intento, che le persone facciano la volontà di Satana e per questo lui
oggi prepara il domani tramite l’educazione, la musica, il lavaggio del
cervello e il decreto di morte. Lui prepara oggi educatori, satrapi,
economisti, … che alla fine si uniranno per la sua adorazione tranne
solo chi non ha fatto scuola in Babilonia. Se il primo piano non
funziona il secondo funzionerà, ma se non funziona neanche il
secondo funzionerà il terzo. Il piano più forte è il terzo.
Abbiamo parlato delle quattro strategie che ha Satana per una falsa
adorazione e cioè:
1. Educazione
2. Musica
3. Lavaggio del cervello
4. Decreto di morte
Abbiamo imparato l’educazione, abbiamo visto anche la musica,
come Satana prepara una trappola per i figli di Dio per portarli alla
distruzione e quindi dobbiamo essere molto attenti al tipo di musica
che ascoltiamo. Non sarà scritto: attenti, questa è una trappola,
spesso le trappole assomigliano alla verità. Ora vedremo il terzo
punto che è il lavaggio del cervello. Abbiamo studiato come il re
continuava a ripetere e in tutte quelle ripetizioni c'erano i nomi di
Shadrak, Meshak e Abed-nego. In quella circostanza il re tentava di
impiantare nella mente di questi giovani strane idee, e far loro
credere di essere ciò che essi non sono.
Paolo conoscendo questa cosa scrive in Colossesi 1:23 “se pure
perseverate nella fede, essendo fondati e fermi, senza essere
smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito, che è stato
predicato ad ogni creatura che è sotto il cielo, e di cui io, Paolo,
sono stato fatto ministro.” la parola usata qui “smossi” in originale
significa un movimento senza l’aiuto di una mano, esempio: io posso
buttare fuori da un'aula una persona con l’aiuto delle mie mani, ma
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posso farla uscire anche senza la forza delle mani. Lo posso fare? Si,
dire qualcosa in modo che la faccio uscire, o fare qualcosa per farla
uscire, ma questa espressione “essere smossi dalla speranza.. ” in
originale è : “non arriverà uno e vi tirerà fuori dal vangelo”, ma sarà
qualcosa che vi smuoverà dal vangelo e questo non sarà forzato dal
braccio, ma sarà forzato da un’altra cosa. Che cosa ci smuove oggi
dal vangelo? Non dimenticate, è una cosa legata al lavaggio del
cervello.
In “il cammino avventista” pag. 408 leggiamo: “Viviamo in un epoca
in cui il degrado è ovunque. L’appetito degli occhi e le basse
passioni sono svegliate con la lettura e il guardare la TV. Il cuore è
sporcato con l’immaginazione. Al cervello fa piacere contemplare
scene che svegliano basse passioni. Queste immagini vergognose
viste grazie ad un’immaginazione malata degradano la moralità e
preparano le persone ingannate a dare freno libero alle passioni,
poi seguono peccati e illegalità che trascinano le persone create a
immagine di Dio allo stesso livello delle bestie, che li trascinano in
fondo alla perdizione”. In originale è proprio scritto bestia, non gli
animali domestici, ma animali selvatici.
Quindi dopo aver guardato queste scene sei ad immagine della
bestia, però prima di guardare eri ad immagine di Dio. Dove va la
bestia secondo la Bibbia? Va alla perdizione. Leggiamo Apocalisse
17:8 “La bestia che tu hai visto era e non è più e salirà dall’abisso e
andrà in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono
scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si
meraviglieranno vedendo la bestia che era, e non è, quantunque
essa sia.”
Quindi la bestia va dove? In perdizione. Dovete sapere che la bestia
va sempre in perdizione. Troviamo in questo versetto la parola
“meraviglierà”, di cosa si meravigliano queste persone? L’uomo in
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genere si meraviglia di ciò che vede e ciò che sente, un’informazione
speciale che fa meravigliare. Questa informazione arriva dalla bestia
che fa sì che si meraviglino e quando si meravigliano li abbatte dalla
retta via e vanno in perdizione.
Viviamo in un mondo in cui alle persone piace meravigliarsi perché
non trovano più piacere in niente e quindi cercano sensazioni e la
bestia propone loro, in modo da impiantarla nel cervello,
un’immagine della bestia in modo tale che quando arriverà il tempo
non faranno fatica ad adorarla. Nella tua testa c’è già la bestia,
davanti a te c’è la bestia quindi non ci sono problemi.
Il re di Babilonia tentava di insinuare nel cervello l’adorazione degli
idoli, egli diceva: voi già state adorando gli idoli, portate il loro nome
Shadrak, Meshak e Abed nego, e continuava a mettere nella loro
mente quelle informazioni, e se loro avessero accettato
quell'informazione nel cervello, allora essi si sarebbero inchinati a
quell'idolo perché non c’era nessuna differenza tra gli idoli che hai in
testa e quelli visibili davanti a te.
Un’altra cosa interessante in Apocalisse 18:23 dove si parla di
Babilonia e dei suoi inganni, troviamo anche le persone che sono
state ingannate: “In te non brillerà più luce di lampada e non si
udrà più in te voce di sposo e di sposa, perché i tuoi mercanti erano
i magnati della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte
dalle tue magie.” Cosa succede con queste persone sedotte da
Babilonia? La Bibbia dice che la luce della lampada non illumina più.
Cos’è la lampada nella Bibbia? La Parola di Dio che è una candela per
i miei piedi e una luce sul mio sentiero, ma sembra che sia arrivato il
tempo in cui queste persone aprono la Parola di Dio, leggono la
Bibbia, ma la luce non illumina più la loro mente.
La seconda cosa che dice è che non si sentirà più la voce dello sposo
in Babilonia. Chi è lo sposo? Matteo 9:15 “possono gli amici dello
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sposo essere in lutto mentre lo sposo è con loro?” dice che Gesù è
lo sposo, quindi dopo che la loro mente è stata ammaliata essi non
sentono più la voce dello sposo. Perché non sentiamo più la voce di
Gesù quando ci parla? Vi è successo di voler sentire la sua voce e
non la sentite? C’è un motivo per cui non si sente più. Nella tua
mente c’è magia, e non solo, il versetto dice che anche la voce della
sposa, chi è la sposa?
Isaia 62:5 “Perciò, come un giovane sposa una vergine, i tuoi figli
sposeranno te, e come lo sposo gioisce per la sposa così il tuo Dio
gioirà per te.” Dice Israele è la mia sposa, Israele è il mio popolo.
Che cosa significa? Arriverà il tempo quando il pastore predica dal
pulpito e tu non lo senti più, tu stai sulla sedia e non ti disturba, non
ti commuove. Lui dice delle verità che ti possono salvare la vita, ma
tu non lo senti più ed è un problema perché la tua mente è stata
ammaliata dalle magie.
Come può la mente di un cristiano essere ammaliata? Voi sapete
cos’è la magia? Per fare magie è necessario avere dei maghi. Ma da
noi in chiesa non si fanno magie. Quando Giovanni ha scritto questo
versetto lui non ha trovato una parola migliore per descrivere questa
espressione di magia quindi ha usato una parola molto conosciuta
da noi oggi, la parola magia nella lingua greca è FARMACHIA.
Farmakia per i tempi di Giovanni era il più potente medicinale per il
cervello che si usava in armata. Voi sapete che in guerra quando
arrivano i soldati essi possono avere una mano o un piede tagliato,
mutilato.
Cosa usano oggi i medici per calmare, o non far sentire più i dolori?
Morfina. Essi mettono morfina sulla ferita e il malato non sente più il
dolore, ma questo significa che il braccio è guarito? Questa è una
droga per il cervello per non sentire i dolori, perché una persona
può morire di dolore che della malattia in sé. Questa medicina si usa
68
anche nelle persone con tumori, oggi in oncologia si usa morfina per
i dolori. Tu hai dolore, ti danno questa medicina e tu ti senti bene,
ma tu muori di tumore, capite il paradosso? La stessa medicina si
usava ai tempi di Giovanni, solo che non era in polvere come adesso,
non era così raffinata e quello che facevano i medici di allora era
farmakia o magia perché alcune volte venivano i maghi e li
ipnotizzavano convincendoli che tutto andava bene, erano sani, che
non avevano nulla e il soldato in tale stato di ipnosi non sentiva più il
male, il dolore e allora il medico poteva amputare, cucire e
medicare. La persona che ipnotizza è chiamata medium, sapete
perché? Perché lui sta tra la persona che ammalia e gli spiriti che
mette in lui, è come un canale di connessione tra Satana e l’uomo.
Esempio: vi ricordate Eva nel giardino dell'Eden? Chi usò Satana? Il
serpente. Il serpente in questo caso era il medium. Perché Satana
usò il serpente? Ricordate che questo è il suo principio anche oggi,
lui usa ciò che è il più bello, il più attraente per farne il suo medium,
per attrarre l’attenzione delle persone, per quello lui utilizzò il
serpente in Eden. Quando Eva si avvicinò all’albero e vide il serpente
si meravigliò che il serpente parlasse, ma che parole sagge diceva, o,
quant’è bello il serpente. Il serpente era di color oro e al sole brillava
(vedete Patriarchi e Profeti).
Quando tu sei in adorazione perché stai ammirando qualcuno ti
vengono versate le informazioni e poco a poco il serpente ti abbatte
dall’evangelo. Qual era l’Evangelo nel giardino dell'Eden? Ripetiamo
un attimo ciò che abbiamo detto.
Lo scopo di Satana è di abbatterti dall’Evangelo e lui fa questo senza
usare le mani, ma tramite l’ammirazione ti porta a guardare la bestia
usando la sua medicina per il cervello che è la farmakia tramite un
medium che sono persone sue che lo fanno. Nel giardino dell’Eden
era il serpente, oggi ci sono i maghi o qualsiasi altra sorgente che
69
porta a guardare a Satana. Cosa interessante è che il medium è al
singolare ma sapete come suona al plurale? Media. Oggi lui usa i
media per portare la farmakia nella mente per abbatterci
dall’Evangelo senza usare le mani.
Quando hai la farmakia in testa tu leggi la Bibbia ma la luce della
lampada non illumina più. Leggi la Bibbia e non capisci più nulla. Se
la Bibbia non ti parla più, Gesù non parla più tramite lo Spirito Santo
e i fratelli di chiesa non ti possono più dire nulla, in che stato sei
quindi? Sei morto spiritualmente. Nessuno si deve abbattere
dall’Evangelo.
La parola abbattere in inglese è move away che significa di toglierti
dalla tua via e noi sappiamo che lui ti toglie dall’Evangelo che è
Cristo. L'opera di Satana è di farci distogliere lo sguardo da Cristo.
Questo termine move in inglese significa anche movie cioè film.
Movie move Crist – i film distolgono lo sguardo da Cristo.
Spesso non sai cosa predicare perché i giovani oggi con il corpo sono
in chiesa ma con la mente sono altrove. Essi non sentono niente di
ciò che si dice in chiesa, tu parli e loro sono altrove, la voce dello
sposo e della sposa non si sentono più e spesso devi fare come disse
Dio a Geremia. Sapete cosa disse Dio a Geremia? Geremia non
sapeva più cosa fare, piangeva e diceva: Dio io predico a questi
uomini, ma essi non sentono, tento di attrarre l’attenzione dei
giovani, ma essi non sentono. Dio disse a Geremia: fa loro vedere
praticamente cosa accade nel loro presente, vai al magazzino
compra una granata vieni in chiesa tira fuori l’anello tienilo in mano
appoggiato alla granata per tutto il tempo della predica. Sareste
attenti se io vengo con una granata e un anello? Vi garantisco che
tutti sareste attenti, perché al primo che esce tirerei l’anello e la
granata esploderebbe.
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Dio non disse ciò, disse di prendere la croce e girare per le strade
affinché tutti vedessero.
Ora parleremo dell’ultima parte del versetto 15, in cui Daniele dice:
“Ora, non appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra
della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di
strumenti, se siete pronti a prostrarvi per adorare l’immagine che
io ho fatto, bene, se non l’adorerete, sarete subito gettati in mezzo
a una fornace di fuoco ardente; e qual è quel dio che potrà
liberarvi dalle mie mani?” La condizione è “se non adorerete, sarete
gettati nella fornace ardente e qual è quel Dio che vi salverà?” vi
ricordate dov’è nella Bibbia un’espressione simile che inizia con se?
L’espressione è la seguente: “se non adorerete lui” chi è lui?
L’immagine, questa immagine. Cosa dice questo? Che la quarta
tappa è il decreto di morte.
Ripassiamo le quattro tappe:
1. L’educazione – messaggio primo angelo
2. Musica
3. Media – messaggio secondo angelo
4. Decreto di morte – messaggio terzo angelo
Il decreto di morte è con la condizione: “se qualcuno non adora .. ”
Quello che osserviamo è che le prime tre tappe si riferiscono ai
primi due messaggi degli angeli e la quarta tappa succede durante il
messaggio del terzo angelo, il quale dice: “Se uno adora la bestia e
la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua
mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice
della sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi e
davanti all’Agnello”.
Il fuoco e zolfo è da parte di Dio. Prima arriva Satana dicendo: “chi
non adora .. ”, poi arriva Dio dicendo: “chi adora .. ”. Satana arriva
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prima di Dio per contraffare il piano di Dio, che è la vera adorazione.
Capite?
Media, che è il messaggio del secondo angelo è quel vino che
ubriaca tutto il mondo e fa il lavaggio del cervello. Cosa dice il
messaggio del secondo angelo?
Apocalisse 14:8 “È caduta, è caduta Babilonia, la grande città che
ha dato da bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua
fornicazione”. Tutte le nazioni hanno bevuto e non sono in grado di
prendere le giuste decisioni.
Il primo e il secondo punto o tappa sono il messaggio del primo
angelo il quale dice: “Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del
suo giudizio è venuta; e adorate Colui che ha fatto il cielo, la terra,
il mare e le fonti delle acque”. Che cosa significa temere Dio?
Osservare i suoi comandamenti. Se osservi i comandamenti di Dio
sei il più savio. Questa è la vera educazione.
Che educazione propone Satana? Se vuoi essere il migliore e il più
savio passa attraverso la mia educazione e diventerai satrapo,
prefetto, governatore, giudice, tesoriere, consigliere di stato, esperti
della legge. Avete capito l’idea della contraffazione del messaggio
dei tre angeli? Satana oggi continua a farlo.
Quando leggi l’espressione: “qual è quel Dio che potrà liberarvi
dalle mie mani?” cosa ti dice il fatto che uno ti mette le mani
addosso? Leggiamo Luca 21:12: “Ma prima di tutte queste cose vi
metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi
alle sinagoghe e mettendovi in prigione, e sarete portati davanti ai
re e ai governatori a causa del mio nome”. Il versetto dice: “e vi
perseguiteranno”, quando uno mette le mani su di te significa che è
il tempo della persecuzione. La stessa cosa fece anche il re di
Babilonia, lui disse: “se qualcuno non adora questa immagine io gli
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metterò le mani addosso, quindi lo perseguiterò”. La stessa cosa
succede anche durante il messaggio del terzo angelo.
Se il popolo di Dio rimarrà fedele a Dio il re di Babilonia di questo
mondo gli metterà le mani addosso. Com’è che metterà le mani
addosso? Rileggiamo il versetto 12 di Luca che dice: “consegnandovi
alle sinagoghe”. Che cosa significa che vi consegna alle sinagoghe?
Che vi consegna alla chiesa, quindi quando rifiuteremo di adorare
l’immagine, saremo messi sotto la mano della religione, ma il
versetto non si ferma qui e dice “e sarete portati davanti ai re e ai
governatori a causa del mio nome”, cioè buttati nelle carceri. Che
cosa succede qui? Qui la religione e lo stato si uniranno e
perseguiteranno il popolo di Dio, quindi noi saremo dati nelle mani
della religione apostata e dello stato.
Leggiamo in Apocalisse 13:15 “E le fu concesso di dare uno spirito
all’immagine della bestia, affinché l’immagine della bestia
parlasse, e di far sì che tutti coloro che non adoravano l’immagine
della bestia fossero uccisi.” Questa unione che avrà luogo porterà la
persecuzione su coloro che non vogliono adorare la bestia
(l’immagine).
Noi sappiamo che Shadrak, Meshak e Abed-nego non hanno adorato
l’immagine, ma prima di leggere il versetto 19 voglio leggere alcune
citazioni.
Nei segni dei tempi del 6 Maggio 1897 White scrisse: “La
persecuzione e il vaglio verrà su tutti coloro che sono fedeli alla
Parola di Dio, che rifiutano di adorare un falso sabato. Noi abbiamo
bisogno di quello spirito che hanno avuto i servi di Dio quando erano
in conflitto con il paganesimo”.
Profeti e Re pag. 512: “Quanto sono importanti le lezioni che si
possono trarre dall’esperienza dei tre giovani ebrei nella pianura di
Dura! Ai nostri giorni molti servitori di Dio, pur essendo innocenti
73
dovranno subire umiliazioni e maltrattamenti da parte di coloro che,
ispirati da Satana, sono pieni di invidia o animati da fanatismo
religioso. La loro collera si manifesterà in modo particolare nei
confronti degli osservatori del quarto comandamento e alla fine sarà
emanato un decreto che li denuncerà passibili di morte.”
Questa non è una partita da tennis, è una cosa molto seria, e
all'udire queste parole Daniele 3:19-20 dice che: “Allora
Nebukadnetsar fu ripieno di furore e l’espressione del suo volto
mutò nei riguardi di Shadrak, Meshak e Abednego. Riprendendo la
parola comandò di riscaldare la fornace sette volte più di quanto si
soleva riscaldarla. Comandò quindi ad alcuni uomini forti e
valorosi del suo esercito di legare Shadrak, Meshak e Abed-nego e
di gettarli nella fornace di fuoco ardente.” Il re non mandò uno
qualsiasi a buttarli nella fornace, ma i più forti, aveva scelto i suoi
uomini di fiducia per legare i tre giovani e buttarli nella fornace
ardente.
Al versetto 21 leggiamo: “Allora questi tre uomini furono legati con
i loro calzoni, le loro tuniche, i loro copricapo e tutte le loro vesti e
furono gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente.”
Qui è l’unico punto in cui non vengono chiamati Shadrak, Meshak e
Abednego, ma vengono chiamati uomini. Qui dice puramente:
questi sono uomini. Essi hanno capito che non possono più far loro il
lavaggio del cervello, non possono far loro prendere le decisioni da
essi pretese.
È molto interessante come la Bibbia, ma soprattutto Daniele, dia
dettagli su come furono buttati nella fornace i tre giovani ebrei. A
chi interessava come erano vestiti Shadrak, Meshak e Abednego? La
c'era grande panico e comunque vengono dati dettagli su come
erano vestiti. Vediamo che vestiti avevano: erano legati con i
pantaloni, camicie e altri vestiti e buttati nella fornace ardente.
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Sembra che avessero molti vestiti addosso. Per il vostro interesse
andate in Esodo e vedete come erano vestiti i sacerdoti nel
Santuario e osservate che avevano gli stessi vestiti. Cosa ci vuol dire
Daniele? Daniele ci dice che l’abbigliamento è molto importante.
Quando sei di fronte alla morte e sai che devi vivere solo alcuni
minuti, ti interessa come sei vestito? A cosa pensi? Come sei vestito
o che muori presto. Non ha alcuna logica pensare ai tuoi vestiti, ma
Daniele ha voluto sottolineare questa cosa. L’abbigliamento
nell’ultima battaglia con Satana avrà il suo ruolo ed è importante, in
più, quando leggete Efesini 6 vi ricordate cosa dice Paolo? “Vestiti
con tutta l’armatura di Dio .. ”
Essi erano preparati per la lotta. Pensate che quei vestiti li aiutassero
a non scaldarsi troppo con le fiamme di quella fornace? Essi non
cercavano di proteggersi dalle fiamme con i vestiti, ma loro lo fecero
perché sapevano come doveva vestirsi un ebreo, sapevano che
sarebbero morti ed hanno voluto dare una testimonianza, hanno
voluto essere ben vestiti anche davanti alla morte. Il problema è che
noi neanche adesso ci vestiamo bene. Quando nessuno ci minaccia
di morte, e uno ti dice ti sei vestita con una minigonna, e noi
continuiamo ad indossarla, cosa faremo quando saremo minacciati
di morte?
Un scrittore delle religioni scrive che le donne in antichità, le donne
cristiane, si vestivano in modo particolare quando erano
perseguitate, era una cosa speciale perché sapevano che presto
avrebbero incontrato Dio. Il vestito non ti salva, ma loro sapevano
che dovevano essere fedeli anche in quello. Il versetto 22 dice poi:
“Ma poiché l’ordine del re era duro e la fornace era estremamente
surriscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevano
gettato Shadrak, Meshak e Abed-nego.”
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Siccome l’ordine del re era aspro, chi morì? I più forti. Versetto 23
dice che essi caddero legati nella fornace, ma morirono quelli che li
avevano buttati dentro, oltre a ciò, ai tre amici l’unica cosa che
bruciò fu la fune che li legava, ma i vestiti, i capelli non si bruciarono,
perché? La fornace li aveva purificati da tutto ciò che era estraneo. I
vestiti erano loro, l’abbigliamento era loro, le scarpe anche, ma le
corde erano del nemico e la fornace li liberò da ciò che era del
nemico
Sapete quando succederanno queste cose? Dopo il decreto di morte
comincerà la persecuzione contro il popolo di Dio, a un certo punto
quando le persone hanno deciso chi servire, Dio riverserà l’ira sette
volte più forte. Sapete come? Con le sette piaghe, e chi soffrirà? Non
il popolo di Dio, con queste piaghe soffriranno i nemici del popolo di
Dio, ma per il popolo di Dio bruceranno solo le corde, solo ciò che è
estraneo, essi resteranno in piedi e per loro c’è una promessa che
troviamo nel versetto 25 dove dice che accanto a loro c’era Gesù.
Sapete che promessa è questa? Durante le sette piaghe Gesù sarà
accanto a noi affinché possiamo superare tutte le prove. Dove volete
trovarvi fuori dalla fornace senza Gesù o nella fornace con Gesù?
Questi giovani hanno visto che nella fornace li aspettava qualcosa,
hanno visto che nella fornace c’era liberazione ed essi desiderarono
arrivare lì. Essi non vollero più essere servi del re e capirono che
l’unico posto per essere liberi era la fornace ardente dove potevano
incontrare Gesù.
76
Daniele 4
L’ALBERO DELLA CONVERSIONE
Questo capitolo, il quarto di Daniele, è dedicato interamente al re
Nebukadnetsar. Questo capitolo non è stato scritto da Daniele, ma
dal re stesso, è il capitolo della conversione di Nebukadnetsar.
Vediamo prima chi è Nebukadnetsar? Lui è il re di Babilonia.
Succederà una conversione in Babilonia? Leggiamo i primi 4 versetti,
Daniele 4:1-4: “Il re Nebukadnetsar a tutti i popoli, a tutte le
nazioni e lingue, che abitano su tutta la terra: la vostra pace sia
grande. Mi è sembrato bene di far conoscere i segni e prodigi che il
Dio Altissimo ha fatto per me. Quanto grandi sono i suoi segni e
quanto potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il
suo dominio dura di generazione in generazione. Io,
Nebukadnetsar ero tranquillo in casa mia e fiorente nel mio
palazzo.”
Questi 4 versetti fanno vedere il risultato della conversione del re. In
questi quattro versetti ha luogo la descrizione di una conversione, e
questa conversione ha alcune tappe, e il re tenta di dire come è
arrivato a questa conversione. Il re Nebukadnetsar ha un sogno e in
questo sogno lui vede un grande albero con tanti rami e foglie, era
molto rigoglioso e tutti gli animali, uccellini trovavano riposo e cibo
su lui. Ad un certo punto arriva un guardiano dal cielo e ordina di
tagliare l’albero. L’albero viene tagliato e lasciato in terra il ceppo
con le sue radici; il guardiano dice: mettete delle catene di ferro e
bronzo, tutto questo sin che passano sette tempi. Passati i sette
tempi, questo albero doveva essere liberato. Nessuno sa spiegare il
sogno, viene chiamato di nuovo Daniele il quale afferma: questo
77
sogno riguarda te, sei tu quell'albero e, a causa del tuo orgoglio,
sarai tagliato e vivrai con le fiere dei campi, mangerai erba come il
bue per sette tempi (noi sappiamo che sette tempi sono sette anni).
Passati i sette tempi, la prima cosa che fece il re Nebukadnetsar, fu
di scrivere questo capitolo del libro di Daniele che inizia dicendo: “Il
re Nebukadnetsar a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue, che
abitano su tutta la terra: la vostra pace sia grande.”
Che cosa significa quando il re parla a tutti i popoli, a tutte le nazioni
e lingue? Vediamo Matteo 24:14 “Perché sorgeranno falsi cristi e
falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi tanto da sedurre, se
fosse possibile, anche gli eletti.”
vediamo anche Apocalisse 14:6 “Poi vidi un altro angelo che volava
in mezzo al cielo e che aveva l’evangelo eterno da annunziare agli
abitanti della terra e ad ogni nazione, tribù, lingua e popolo.”
Zaccaria 8:23 “Così dice l’Eterno degli eserciti: In quei giorni dieci
uomini, di tutte le lingue delle nazioni, afferreranno un Giudeo per
il lembo della veste e diranno: Noi vogliamo venire con voi, perché
abbiamo udito che Dio è con voi.”
Cosa significa questo? Che cosa troviamo noi in tutti questi versetti?
L’Evangelo.
Quando il re parla a tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue, senza
sapere cosa fa, lui predica un vangelo. Che tipo di vangelo predica
Nebukadnetsar? Il suo vangelo inizia con “la vostra pace sia
grande”. Tenete presente questa espressione e apriamo in Salmo
119:165 e vediamo chi ha grande pace “Grande pace hanno quelli
che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere.” Chi
ha grande pace? Coloro che amano la tua legge. Cosa ci insegna la
legge? Deuteronomio 4:6 “Li osserverete dunque e li metterete in
pratica; poiché questa sarà la vostra sapienza e la vostra
intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutti
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questi statuti, diranno: Questa grande nazione è veramente un
popolo saggio e intelligente!” Le leggi di Dio portano grande pace e
ci rendono i saggi delle nazioni. Deuteronomio 4:2,10 “Non
aggiungete nulla a quanto vi comando e non togliete nulla, ma
impegnatevi ad osservare i comandamenti dell’Eterno, il vostro
Dio, che io vi prescrivo. Specialmente circa il giorno in cui sei
comparso davanti all’Eterno, il tuo Dio, in Horeb, quando l’Eterno
mi disse: Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole,
perché essi imparino a temermi per tutti i giorni che vivranno sulla
terra e perché le insegnino ai loro figli”.
Perché dovevano sentire le parole della legge? Per imparare a
temermi.
Deuteronomio 6:2 “Affinché tu tema l’Eterno, il tuo Dio,
osservando, per tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio, e il figlio
di tuo figlio, tutti i suoi statuti e tutti i suoi comandamenti che io ti
do, e affinché i tuoi giorni siano prolungati.” Cosa ci insegna la
legge di Dio? A temere Dio.
Quindi Nebukadnetsar ha un vangelo che predica a tutti i popoli e
lingue e questo vangelo inizia con abbiate grande pace, e hanno
grande pace coloro che amano la legge di Dio, perché Dio insegna
loro ad essere saggi, e la legge insegna loro a temere Dio.
Chi altri hanno grande pace? Giovanni 14:27 “Io vi lascio la pace, vi
dò la mia pace; io ve la do', non come la dà il mondo; il vostro
cuore non sia turbato e non si spaventi.” chi ha grande pace? Colui
che riceve la pace di Gesù Cristo stesso, colui che riceve il vangelo da
Cristo. Nebukadnetsar dice: vorrei che anche voi abbiate la pace,
tutti i popoli e lingue, e la pace si ottiene dopo aver ricevuto i dieci
comandamenti.
Poi Nebukadnetsar al versetto 2 conferma di predicare il vangelo,
leggiamo al versetto 2 “Mi è sembrato bene di far conoscere i segni
79
e prodigi che il Dio Altissimo ha fatto per me.” Quindi il re dice: ciò
che ho predicato sinora, sono i segni e i prodigi di Dio. Nella Bibbia
cosa sono i segni e i prodigi di Dio? Romani 15:12–19 “Ed ancora
Isaia dice: Spunterà un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che
sorgerà per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui. Ora il Dio
della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché
abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Ora,
fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche
voi siete pieni di bontà, ripieni d’ogni conoscenza, capaci anche di
ammonirvi gli uni gli altri. Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto più
arditamente, come per ricordarvi per la grazia che mi è stata data
da Dio, per essere ministro di Gesù Cristo tra i gentili,
adoperandomi nel sacro servizio dell’evangelo di Dio, affinché
l’offerta dei gentili sia accettevole, santificata dallo Spirito Santo.
Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesù nelle cose che
riguardano Dio. Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia
operato per mezzo mio, per condurre all’ubbidienza i gentili con
parola e con opera, con potenza di segni e di prodigi, con la
potenza dello Spirito di Dio; così, da Gerusalemme e nei dintorni
fino all’Illiria, ho compiuto il servizio dell’evangelo di Cristo.”
Vi ricordate cosa disse Nebukadnetsar? Io voglio dirvi il potere dei
segni e prodigi che il Dio Altissimo ha fatto per me. Perché Dio ha
bisogno della parola, dei fatti, dei segni, prodigi e della potenza dello
Spirito Santo? Com’è predicato questo vangelo? Vedete Paolo dice
così: quando ero in un posto ho parlato con parole, in un altro posto
dovevo parlare solo con i fatti, ma in un altro posto dovevo parlare
tramite segni e prodigi, e altrove io non ho fatto niente ho lasciato
che lo Spirito Santo parlasse e tutto questo non è che la
predicazione del vangelo. Cosa dice Nebukadnetsar? Dice: voglio
dirvi i segni e i prodigi che Dio ha fatto in me per predicare il vangelo
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in me e con me. I segni e i prodigi che Dio ha fatto nella vita di
Nebukadnetsar era un Vangelo per lui. Perché? Nel capitolo 2 il re
vide un sogno dove Dio gli fece vedere il suo piano su come doveva
essere il re, dare gloria al Dio Altissimo e Daniele gli spiegò questa
cosa. Nebukadnetsar sembrò che si fosse convertito, ma nel capitolo
tre lui si oppose a Dio perché fece una statua contraria alla volontà
di Dio. Nel capitolo tre lui vide i fatti dei tre giovani, lui constatò la
loro fede per Dio, e verso la fine del capitolo sembrava che si fosse
convertito, ma più tardi andò di nuovo contro Dio, e Dio gli diede la
terza possibilità, e questa terza possibilità furono segni e prodigi. Dio
gli diede la sua parola nei sogni per salvarlo, Dio gli diede i fatti dei
tre giovani per vedere il vero cristiano, ma tutto ciò non fu
abbastanza per la sua conversione. Sia la prima prova che la seconda
fu il Vangelo, ma Dio usa anche il terzo metodo per predicare il
Vangelo e questo fu con segni e prodigi e a tal punto Nebukadnetsar
disse: ho capito. A chi dice questo? A tutti coloro che hanno
respinto la parola, che hanno respinto i fatti ma che alla fine
possono essere convertiti con segni e prodigi. Vedete quante
varianti ha il Vangelo? Perché noi dobbiamo ascoltare questo
vangelo? E perché Nebukadnetsar fu cosi sincero e disse abbiate il
timore di Dio per avere pace? 2 Tessalonicesi 2:14 “A questo egli vi
ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinché otteniate la
gloria del Signor nostro Gesù Cristo.” A cosa ci aiuta il Vangelo? Per
avere la gloria del nostro Signor Gesù Cristo. Paolo dice: io ho
predicato il Vangelo con la parola, con i fatti, con segni e prodigi, con
l’aiuto dello Spirito Santo affinché le persone abbiano la gloria di
Gesù Cristo. Qual è la gloria di Cristo? Il carattere di Cristo. Che cosa
predicò Nebukadnetsar? Nebukadnetsar uscì e gridò: “Ho visto un
altro angelo volando in mezzo al cielo con un Evangelo eterno per
tutte le nazioni, popoli e lingue di questa terra e questo Evangelo vi
81
porterà la pace con Dio, perché questo Vangelo ci chiama a temere
Dio e darGli gloria e Dio ha lavorato nella mia vita con segni e
prodigi”. Questa è in realtà la predica di Nebukadnetsar, questo è il
suo desiderio per tutte le nazioni che abbiano tutti il carattere di
Cristo. Che cosa riconosce lui? Il versetto 3: “Quanto grandi sono i
suoi segni e quanto potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno
eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione”. Cosa
disse? il suo regno è eterno, il suo dominio dura di generazione in
generazione. Sapete, questo è il messaggio del secondo angelo.
Cosa dice il messaggio del secondo angelo? “È caduta, è caduta
Babilonia!” Che cosa dice Nebukadnetsar con queste espressioni?
Dice il mio regno, Babilonia, non è niente. Sapete come arrivò il re a
comprendere tutte queste? Leggiamo il versetto 30: “il re prese a
dire: non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come
residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della
mia maestà?” il re passeggiava sul terrazzo del palazzo e diceva
guardando: non è questa la grande Babilonia che io ho fatto. Chi è
questa Babilonia? La mia gloria, la mia grandezza, il mio regno.
Questa è la grande Babilonia. Cosa dice il messaggio del secondo
angelo? È caduta, è caduta Babilonia. Nebukadnetsar con altre
parole nel terzo versetto realizza che Babilonia non è più grande, chi
è grande? Lui dice che il regno del Dio vero è eterno. La mia
Babilonia grande e splendente è niente di fronte al regno di Dio.
Inevitabilmente la sua grandezza crolla di fronte al Creatore del
mondo. Il versetto 4 quale messaggio predica ancora? “Io,
Nebukadnetsar, ero tranquillo in casa mia e fiorente nel mio
palazzo.” Era tranquillo? In inglese dice: avevo riposo, io riposavo.
Hai riposo quando adori gli idoli? Che cosa dice il messaggio del
terzo angelo? Apocalisse 14:9 - 12 “Se uno adora la bestia e la sua
immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano,
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berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della
sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli
e davanti all’Agnello. E il fumo del loro tormento salirà nei secoli
dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che
adorano la bestia e la sua immagine e chiu nque prende il
marchio del suo nome. Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro
che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù.”
Nebukadnetsar diceva: “io riposavo”, ma questo riposo non era in
Cristo. Chi non aveva riposo? Coloro che adorano la bestia e la sua
immagine e uno dei motivi per cui Nebukadnetsar doveva passare
per i segni e i prodigi era perché adorava gli idoli. L’idolo maggiore
che lui aveva in Babilonia era Bel. Che tipo di Dio era Bel? Il Dio sole.
Lui adorava il sole. Dio gli disse: non devi adorare altri dei, devi
adorare solo il Dio vivente e allora avrai riposo. Dopo che passarono
sette anni il re capì cosa significa il vangelo, capì che se voleva avere
pace doveva ascoltare la voce del vero Dio, doveva osservare i dieci
comandamenti per avere la pace di Gesù Cristo. Che cosa dice Gesù?
Matteo 11:28 “venite a me voi tutti e io vi darò riposo”.
Questo è il vangelo di Nebukadnetsar, questi primi quattro versetti
sono solo un’introduzione, ma in seguito lui parlerà di come lavorò
nella sua vita. Studieremo come Dio salvò Nebukadnetsar. Lui
rappresenta tutti i babilonesi di oggi che saranno salvati. In questo
capitolo Dio fa vedere come li salverà. Se noi fossimo più saggi
prenderemmo esempio da Dio per poter salvare chi è in Babilonia.
La E. G. White dice che molti papi e cardinali saranno o sono salvati.
Dio ha un Evangelo anche per loro. Pensate quanto male fece
Nebukadnetsar per il suo popolo e Dio lo salva. Dio vuole salvare
tutti, non dimenticatelo.
I primi quattro versetti di Daniele parlano della conversione di
Nebukadnetsar. Chi era Nebukadnetsar? Era il re di Babilonia, era
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pagano. Noi abbiamo visto in questi versetti che lui aveva un
messaggio, che tipo di messaggio era? Era un messaggio globale,
cioè per tutti e questi tipi di messaggi si chiamano Evangelo. Che
cosa predicava lui? Come prima cosa egli gridava: grande pace. Chi
ha pace? Salmo 119:165 “Grande pace hanno quelli che amano la
tua legge, e non c’è nulla chi li possa far cadere.” Quindi lui dirige
l’attenzione delle persone verso la legge di Dio. Cosa insegnano i
dieci comandamenti? Deuteronomio 4:10 u. p. “Radunatemi il
popolo e io farò loro udire le mie parole, perché essi imparino a
temermi per tutti i giorni che vivranno sulla terra e perché le
insegnino ai loro figli.” Il timore di Dio. Riassumendo lui gridava:
abbiate timore di Dio per avere pace.
Il secondo messaggio che il re gridava erano i segni e i prodigi. Cosa
sono i segni e i prodigi? Vi ricordate Paolo diceva che lui predicava il
Vangelo con parole, con fatti, con segni e prodigi, e anche
Nebukadnetsar raccontava il modo in cui Dio gli aveva predicato
l’Evangelo. Nel capitolo 2 Dio usava le parole, nel capitolo 3 Dio gli
mostrò la vita dei tre giovani, quindi usò i fatti, e lui non capì, allora
Dio si servì di segni e prodigi che fu l’ultima tappa della predicazione
dell’evangelo.
Il punto è che come Dio ha segni e prodigi per predicare l’evangelo,
anche un altro ha segni e prodigi per predicare il vangelo, vediamo
Apocalisse 13:3,14 “E vidi una delle sue teste come ferita a morte;
ma la sua piaga mortale fu guarita, e tutta la terra si meravigliò
dietro alla bestia. E seduceva gli abitanti della terra per mezzo dei
segni che le era dato di fare davanti alla bestia, dicendo agli
abitanti della terra di fare un’immagine alla bestia, che aveva
ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita.” La bestia fa
grandi segni, con lo scopo di sedurre gli abitanti della terra. I segni e
i prodigi sono usati anche per sedurre, ma in quale altro modo si
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può sedurre? Apocalisse 14:8 “Poi seguì un altro angelo, dicendo: è
caduta è caduta Babilonia, la grande città che ha dato da bere a
tutte le nazioni il vino dell’ira della sua fornicazione.” Con il vino.
Noi questo tipo di seduzione lo troviamo anche nel capitolo 17
dell’Apocalisse. Quello che vuole dirci Nebukadnetsar è: non
guardate i segni e i prodigi di Babilonia, ma guardate i segni e i
prodigi di Dio.
Qual è il terzo messaggio che trasmette Nebukadnetsar? Versetto 4
dice che riposava, chi dà riposo? Matteo 11:28 risponde a tale
domanda: Gesù dà riposo, ma chi non ha riposo? Apocalisse 14:9,10
“E un terzo angelo li segui, dicendo a gran voce: Se uno adora la
bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o
sulla sua mano, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio versato puro
nel calice della sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti
ai santi angeli e davanti all’Agnello.” quelli che adorano la bestia. Il
re tenta di dire che riposava, ma non era riposo perché non aveva
vissuto in Cristo. Successivamente affermava che si era spaventato
del sogno avuto. Il riposo da lui vissuto fu un riposo temporale,
perché? Perché lui adorava l’idolo del capitolo 3 che lui stesso aveva
fatto. Poteva avere riposo? Pensava di avere riposo, ma dopo questo
sogno si rese conto che non aveva avuto riposo.
Cosa sono questi tre messaggi di Nebukadnetsar? Sono l’Evangelo
globale predicato in tutto il mondo di cui si parla in Apocalisse 14. Il
primo messaggio dice: temete Dio e dateGli gloria, il secondo: è
caduta la Babilonia la grande che seduce il mondo con il suo vino,
tramite i suoi segni, e il terzo messaggio: io pensavo di avere riposo,
ma quando ho incontrato Dio il mio riposo si è dileguato tutto, e
quindi ho bisogno del riposo che viene da lui. Questo è il messaggio
di Nebukadnetsar verso il mondo intero. Non dimenticate che lui era
pagano, i pagani predicano i messaggi dei tre angeli. Cosa fanno i
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cristiani? Predicano un altro vangelo Galati 1:6 “Mi meraviglio che
da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, passiate
così presto ad un altro vangelo”. Come passano? Presto. Dal
vangelo di Cristo sono passati ad un altro vangelo, il vangelo dei
pagani. Come sono passati così presto da un vangelo ad un altro? 2°
Corinzi 11:3-4 “Ma io temo che, come il serpente sedusse Eva con la
sua astuzia, così talora le vostri menti non siano corrotte e sviate
dalla semplicità che ci dev’essere verso Cristo. Se uno venisse a voi
predicando un altro Gesù che noi non abbiamo predicato, o se voi
riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro vangelo
che non avete accettato, ben lo sopportereste”. Chi aiuta a ricevere
un altro vangelo? Il serpente, l’astuzia del serpente ti fa passare da
un vangelo ad altro. Come ha preparato inganni per Eva, ne ha
preparato anche per noi affinché non predichiamo più il vangelo di
Cristo ma un altro. Questo vangelo di Cristo è molto semplice,
guardate cosa dice l'ultima parte del versetto 3: “così talora le vostri
menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità che ci dev’essere
verso Cristo”. Gesù ha usato sempre la semplicità per predicare il
vangelo. Dio usa sempre la semplicità per salvare le persone.
Esempio, la Bibbia dice che come è stato ai tempi di Noè così sarà
anche al ritorno di Cristo, quindi gli stessi metodi che Dio ha usato ai
tempi di Noè per salvare gli uomini, gli stessi metodi userà anche
oggi. Cosa salvò l’umanità al diluvio? L’arca di Noè. Quanti erano
dentro l’arca furono salvati chi restò fuori dell'arca fu perduto. Di
quale materiale era fatta l’arca? Di legno. Perché Dio chiese a Noè di
fare l’arca di legno? Se leggete Patriarchi e Profeti, lì è scritto che le
persone per costruire le case usavano l’oro anziché i mattoni come
noi oggi. Tagliavano l’oro a forma di mattoni, e quindi le case ai
tempi di Noè erano d’oro e i tetti di pietre dure, i pavimenti anche
erano di pietre dure, quindi a quei tempi i metalli non erano così rari
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come oggi. Le persone ai tempi di Noè erano molto benestanti. Dio
non chiese a Noè di usare un metallo che resistesse alle intemperie,
perché la tecnologia a quei tempi era già molto sviluppata, Dio
voleva una cosa molto semplice, il legno. Quanti piani aveva l’arca di
Noè? Tre. La semplicità in tre piani. Anche nel Nuovo testamento
abbiamo la semplicità in tre piani, il primo, il secondo e il terzo
messaggio degli angeli.
Oggi andremo oltre e dal versetto 5 in poi abbiamo la descrizione
del sogno che ebbe il re. Di nuovo fece appello ai suoi studiosi e dal
versetto 8 al 13 il re racconta a Daniele il suo sogno dicendo:
Daniele, io nel mio sogno ho visto un albero enorme, forte, la sua
cima giungeva al cielo e si poteva vedere dalle estremità di tutta la
terra. Quindi tutte le persone di tutta la terra potevano guardare
questo albero e vederlo. Vi rendete conto quanto grande era l’albero
se lo potevi vedere anche dal polo nord. Questo significa che tutta la
gente sapeva di quell'albero, quindi vi rendete conto quanto grande
poteva essere quell'albero e quale influenza avesse il re a quei
tempi. Ricordatevi che lui era il re di Babilonia ed era un re pagano.
Al versetto 12 il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in
esso c’era cibo per tutti. Cosa dice questo versetto? Dice che il suo
fogliame era bello, quindi si riferisce a qualcosa di esteriore, la
bellezza è una cosa che si vede, quindi la sua parte esteriore era
molto attraente, non solo aveva frutto in abbondanza, tanto che
tutti trovavano cibo. Provate a pensare alla popolazione che si trova
oggi sulla terra, se tutta la popolazione venisse a questo albero, tutti
troverebbero cibo. Vi rendete conto che organizzazione potente
aveva questo albero da provvedere cibo per tutti? Dove si trovava il
cibo? Sull'albero, quindi, il cibo che sfamava tutti si trovava su
quell’albero. Era un albero interessante, piacerebbe a tutti avere un
albero cosi.
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Ripetiamo alcune cose:
prima quell’albero era conosciuto e visibile da ogni parte del
mondo
seconda, era molto attraente per il suo aspetto esterno
terza, quell’albero aveva cibo per tutta la popolazione
terrena
Andiamo a leggere oltre: sotto di esso trovavano ombra le bestie dei
campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui
prendeva cibo ogni essere vivente. Alcune cose che sappiamo di
quell'albero sono che: se arriva un problema o una persona con
problemi trova riparo sotto l’albero, perché viene detto che le bestie
dei campi trovano ombra sotto di esso. Per esempio hai problemi
con la finanza, tu trovi ombra sotto l’albero, hai problemi con la
mafia? Nessun problema vieni all’albero e l’albero ti copre con la sua
ombra. Anche gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami, significa
che se non hai dove stare vieni all’albero e ti darà una casa. Da lui
prendeva cibo ogni essere vivente. Tutti dipendevano da
quell'albero.
Ripetiamo un attimo cosa faceva quell'albero:
Era molto grande e molto forte tanto che tutto il mondo
sapeva di lui.
Quell'albero aveva un bel fogliame e mostrava la sua
bellezza esteriore che attraeva le persone.
Aveva frutto in abbondanza per sfamare tutta l’umanità.
Quell'albero dava ospitalità e aiuto.
Quell'albero dava dimora a chiunque veniva da lui.
Ritorneremo più tardi di nuovo a quell'albero per vedere
l’applicazione ai nostri giorni.
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Leggiamo il versetto 13 “Mentre sul mio letto osservavo le visioni
della mia mente, ecco un guardiano, un santo, scese dal cielo.” In
originale dice che dal cielo scese un guardiano e un santo, e noi ora
vogliamo sapere chi era quel guardiano. Leggiamo il versetto 17
“Questa cosa è decisa da un decreto dei guardiani e la sentenza
viene dalla parola dei santi, perché i viventi sappiano che
l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che Egli lo dà a chi
vuole, e vi innalza l’infimo degli uomini.”
Facciamo ora una piccola ricapitolazione: dopo che il re descrive il
sogno con l’albero, lui dice che è arrivato un guardiano e un santo e
questo guardiano viene in seguito alla decisione presa dal comitato
dei guardiani. Questo significa che da qualche parte ci sono più
guardiani, non c’è uno solo, perché se c’è un comitato di guardiani
vuol dire che sono più di uno, perché il comitato non può essere
formato da una sola persona, ci devono essere almeno due.
Vogliamo sapere chi ha preso questa decisione. Il versetto 23 e 24
spiega chi ha deciso. “Quanto poi al guardiano, un santo, che il re
ha visto scendere dal cielo e dire: Tagliate l’albero e distruggetelo,
ma lasciate nella terra il ceppo delle sue radici, legato con catene
di ferro e di bronzo fra l’erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada
del cielo e abbia la sua parte con le bestie dei campi finché siano
passati su di lui sette tempi. Questa è l’interpretazione, o re, e
questo è il decreto dell’Altissimo, che è stato emanato al re mio
signore.”
Al versetto 17 prendono la decisione i guardiani, e il versetto 24 dice
che è il decreto dell’Altissimo. Chi prende la decisione? L’Altissimo.
Chi sono quindi questi guardiani? È Dio, qui si può dimostrare la
deità di Dio come trinità molto facilmente. Quando decidono
qualcosa, decidono insieme, ecco perché viene usata la parola
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Altissimo, ma quando si applica la decisione appare un guardiano e
un santo. Chi è costui che applica la decisione presa al comitato?
Quando si fa un comitato, supponiamo che là sono state presenti tre
persone, essi hanno deciso una cosa, esempio noi dobbiamo
costruire questa casa, e per costruire la casa devono prendere delle
decisioni chiare, ma hanno bisogno di sapere chi coordina le
decisioni prese e per questo la Bibbia usa uno dei guardiani che
applicano queste decisioni. Che cosa grida quest’unico guardiano
che arriva? Lui dice tagliate l’albero. La decisione è stata presa in
cielo, ma uno arriva e fa eseguire la decisione. Chi è costui? Non
dimenticate cosa dice: “Tagliate l’albero e distruggetelo”, chi nella
Bibbia pronuncia queste parole? Apocalisse 14:14-15: “Poi vidi, ed
ecco una nuvola bianca, e sulla nuvola stava seduto uno simile al
Figlio d’uomo, il quale aveva sul capo una corona d’oro e in mano
una falce tagliente. Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a
gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: metti mano alla tua
falce e mieti, poiché l’ora di mietere è venuta, perché la messe
dalla terra è matura”. Perché il Figlio dell’uomo ha bisogno della
falce? Chi grida di mettere mano alla falce? L’angelo. Grida il
guardiano? No. Sappiamo che il guardiano è Dio, cioè Gesù. Chi dice
di falciare? Il Figlio. Chi grida tagliate l’albero? Noi ora sappiamo chi
è il guardiano, non dimenticate che arriva il guardiano insieme al
santo, in Apocalisse arriva il Figlio dell’uomo e l’angelo che grida.
Sappiamo chi ha deciso, no? Dio. Noi domani parleremo della
decisione, che tipo di decisione è questa e chi la porta a
compimento.
Questo capitolo, il quarto di Daniele, ha molti simboli. In questo
capitolo abbiamo visto un grande albero che ha alcune
caratteristiche che abbiamo osservato la volta scorsa e cioè: era
grande e forte, tutta la terra poteva vederlo e aveva un bel fogliame,
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aveva molto frutto per poter nutrire tutto il mondo e chiunque
poteva dimorare sull'albero o sotto l’albero, gli uccelli potevano fare
il nido sui rami dell’albero. Noi studieremo cosa rappresenta il ramo
nella Bibbia, anche cosa propone quest’albero a tutte le persone. Al
versetto 13 dice che a un certo punto arriva un guardiano e un
santo. Dallo studio fatto abbiamo capito che questo guardiano che
arriva è Gesù. In cielo ci sono più guardiani perché essi hanno un
comitato. Quanti guardiani sono? Tre, e questi tre, Padre, Figlio e
Spirito Santo prendono una decisione al versetto 17 che ora
continuiamo a studiare.
Il versetto 17 dice che si è deciso con un decreto dei guardiani
questa cosa. In originale la parola decisione è usata anche per la
parola decreto. Questi guardiani su nel cielo hanno emanato un
decreto, o un comandamento. Che tipo di comandamento?
Studieremo ora. Ogni volta quando si dà un comandamento, per
avere valore deve essere sigillato. Esempio, nel capitolo 6 di Daniele
il re emana un comando, prende una decisione, nessuno doveva
adorare alcun altro che Dario, e nel versetto 9 e 10, quelli che erano
intorno a lui dissero: firma perché abbia valore, infatti se la
decisione presa non è firmata o sigillata, non ha alcun valore.
Che decisione hanno preso questi guardiani e hanno sigillato? La
decisione era di tagliare l’albero, ma dov’era il sigillo? Efesini 4:30 “E
non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati
per il giorno della redenzione.” E dove mette il sigillo? Chiariamo
una cosa, molte volte nella Bibbia Dio è associato anche con un
angelo, esempio, quando Abramo ricevette una visita da parte di tre
angeli, Genesi 18:1-3 Dice che l’Eterno apparve ad Abrahamo,
questo significa che gli parlò alle orecchie o lo vide? È chiaro che lo
vide perché apparire significa vedere fisicamente qualcuno. Al
versetto 3 dice: Signore, ma quanti erano? Perché si esprime al
91
singolare? Ora nel capitolo 19:1 quanti arrivano a Sodoma? Dov’è il
terzo? Uno rimase con Abrahamo e continuò a comunicare con lui,
perché si trattava di salvare Sodoma, e con chi trattava Abrahamo?
Con il Signore, significa che uno dei tre angeli era il Signore e
Abrahamo lo aveva riconosciuto subito, è molto importante
riconoscere il Signore quando lui ti visita e riconoscere gli angeli.
Anche Pietro dice: ricevete gli ospiti, perché non sapete chi ospitate.
Qui Dio è associato ad un angelo. Se leggiamo Apocalisse 10 parla di
un altro angelo, qui l’angelo è Cristo, anche il capitolo 8 parla di
Cristo come angelo. Perché Dio è spesso associato agli angeli?
Perché angelo significa messaggero, quindi quando Dio vuole
trasmettere un messaggio o viene personalmente o manda degli
angeli, dipende dall’importanza del messaggio, se il messaggio non è
molto importante manda un angelo, se è molto importante si
presenta lui stesso.
Ritorniamo in Daniele capitolo 4, quindi affinché la decisione avesse
valore doveva essere sigillata e noi sappiamo che il sigillo era in
mano allo Spirito Santo. Quindi fanno il comitato, prendono la
decisione e lo Spirito Santo mette il sigillo. Per chi era quella
decisione? Per Nebukadnetsar. Chi compiva quella decisione? Il
versetto 17 dice: “e la sentenza viene dalla parola dei santi”,
quando la decisione è stata presa, viene data ai santi per portarla a
compimento, per l'esecuzione. Chi erano i santi ai tempi di
Nebukadnetsar? Daniele e i suoi amici, e il versetto dice: “perché i
viventi sappiano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e
che Egli lo dà a chi vuole”. Quando i santi compiono il loro dovere,
tutte le persone sanno che l’Altissimo domina sul regno degli
uomini. Es. Dio dà il sogno al re Nebukadnetsar nel capitolo 2, e i
suoi scienziati, maghi non riescono a interpretarlo, arriva Daniele e
dice nemmeno io so interpretarlo, ma Dio mi ha rivelato il sogno per
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dirti che Lui domina su tutto il mondo. La stessa cosa è anche qui,
Dio usa i santi per rivelare al mondo che Dio domina su tutto.
Questo capitolo fa vedere quanto è stretta la collaborazione tra le
decisioni del cielo e la terra. Quando Dio prende una decisione in
cielo, la sigilla e i santi sulla terra l'applicano, si converte
Nebukadnetsar. In questa decisione appaiono 11 punti.
Noi abbiamo il documento fatto in questo modo: prima c’è il
comitato delle decisioni di Dio, poi la sentenza viene dalla parola dei
santi e seguono i criteri che sono 11 e alla fine viene apposto il
sigillo. Questo è il documento. Ora noi sappiamo che Dio ha preso
una decisione, l’ha data nelle mani dei santi per metterla in pratica,
seguono gli 11 criteri e alla fine viene sigillato dallo Spirito Santo.
Vediamo quali sono questi criteri, leggiamo a partire dal versetto 14
al 16: “gridò con forza e disse: Tagliate l’albero e troncate i suoi
rami, scuotete le sue foglie e disperdete i frutti; fuggano gli animali
di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami. Lasciate però nella terra
il ceppo delle sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra
l’erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia con gli
animali la sua parte nell’erba della terra. Il suo cuore sia cambiato,
e invece di un cuore d’uomo gli sia dato un cuore di bestia e
passino su di lui sette tempi”. 1. tagliare l’albero
2. rompere i rami
3. scuotere le sue foglie
4. disperdere il frutto
5. allontanare gli animali di sotto a lui
6. allontanare gli uccelli di tra i suoi rami
7. legare con catene di ferro e di bronzo fra l’erba dei campi
8. bagnare con la rugiada del cielo
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9. avere con gli animali la sua parte nell’erba della terra
10. cambiare il suo cuore
11. passare sette tempi
Ripetiamo: il comitato prende la decisione di tagliare l’albero e
lasciare il tronco, di rompere tutti i rami, scuotere le foglie,
disperdere il frutto, allontanare gli animali e gli uccelli, legarlo con
catene di ferro e di bronzo fra l’erba dei campi, lasciarlo bagnare
dalla rugiada del cielo, cambiare il suo cuore con uno di animale,
tutto per la durata di sette anni. Poi viene sigillato. Chi grida che
accada tutto questo?
Quando io realizzo che Dio ha scritto la Bibbia e ha messo il suo
sigillo qui, io non leggo più la Bibbia come i racconti di una fiaba,
vedete che grande differenza. Anche per noi oggi c’è un decreto
preso nel cielo, vedremo questo dopo.
Il capitolo quarto parla di un albero e noi sappiamo che quell’albero
era Nebukadnetsar, il capitolo iniziava con un appello verso tutto il
mondo, e abbiamo visto che quel che diceva non era altro che il
messaggio dei tre angeli. Quando predicava lui il messaggio dei tre
angeli? Dopo avere avuto una esperienza personale con Dio. Quindi
prima di predicare il messaggio, tu devi avere un'esperienza
personale con Dio. L'esperienza che Nebukadnetsar ebbe fu quella
dell’albero. Prima di andare oltre vorrei ritornare al versetto 17:
“Questa cosa è decisa da un decreto dei guardiani e la sentenza
viene dalla parola dei santi” in originale è scritto: “questa
decisione è stata presa conforme alla discussione o consultazione
dei guardiani e conforme alla richiesta dei santi”. Ripeto: la
decisione del decreto è stata presa nel cielo dopo la consultazione
dei guardiani e la richiesta è stata da parte dei santi. I santi hanno
fatto una richiesta al comitato celeste ed è stata presa quella
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decisione. Se andate nella Bibbia inglese King troverete esattamente
il versetto così come l’ho tradotto parola per parola. Ora quando si
applicava questo decreto, il versetto 23 dice che il re aveva visto
scendere dal cielo un guardiano e un santo, dei tre guardiani e di
tutti i santi che avevano inoltrato la richiesta, un guardiano e un
santo vennero a compiere la decisione. Abbiamo visto che il
guardiano è Gesù, bisogna vedere chi è il santo come
rappresentante.
Ora vediamo la decisione. La prima decisione: tagliate l’albero.
Vediamo nella Bibbia cosa rappresenta l’albero. Versetto 26 “Quanto
poi all’ordine di lasciare il ceppo delle radici dell’albero, ciò
significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai
riconosciuto che è il cielo che domina.”
Da questo versetto si osserva chiaramente che Dio quando dice
“tagliate” si riferisce a Nebukadnetsar. Vediamo in dettaglio ora cosa
è questa decisione e perché Dio taglia. Matteo 3:10 “E la scure è già
posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon
frutto, sarà tagliato e gettato nel fuoco.” Quale albero è reciso?
Non si taglia l’albero che fa frutto, ma l’albero che non fa buon
frutto. L’albero del libro di Daniele portava frutto, ma la Bibbia dice
che la scure è posta alla radice dell’albero che non porta buon frutto
e Dio vede che nella vita di Nebukadnetsar i suoi frutti non sono
buoni. Andiamo a vedere cosa sono i frutti in Matteo 7:19-20 “Ogni
albero che non dà buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Voi,
dunque, li riconoscerete dai loro frutti.” Questo versetto dice che
noi possiamo riconoscere le persone come sono dal tipo di frutto
che danno. Se il frutto non è buono Dio presto li taglierà.
Il secondo punto dice: rompete i rami. Cosa significa rompere i rami?
Genesi 40:10 - 13 “e in quella vite vi erano tre tralci; appena ebbe
messo i germogli, fiorì e diede dei grappoli di uva matura. Ora io
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avevo in mano la coppa del Faraone; presi l’uva, la spremetti nella
coppa del Faraone e misi la coppa in mano del Faraone. Giuseppe
gli disse: questa è l’interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre
giorni; in capo a tre giorni il Faraone ti farà rialzare il capo, ti
ristabilirà nel tuo ufficio e tu darai in mano al Faraone la sua
coppa, come facevi prima, quando eri il suo coppiere.” Il ramo nella
Bibbia ha più significati. Spesso il ramo simboleggia l’uomo, ma in
questo versetto i tre tralci sono tre giorni. In Daniele 4 dice di
rompere tutti i rami, cosa non dice Dio di portare via? I giorni, cioè
quando Dio dice di strappare tutti i rami significa che il re non ha più
giorni, questa è la prima interpretazione. Vediamo ora la seconda.
Noi sappiamo che i rami rappresentano anche le persone e sono
molti i versetti nella Bibbia che conosciamo, ma vi ricordo il più
semplice in Giovanni 15:5-6 dove Gesù dice: “io sono la vite, voi
siete i tralci; chi dimora in me, e io in lui, porta molto frutto, poiché
senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è
gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono,
si gettano nel fuoco e sono bruciati.”
Quando Dio dice rompete i rami, vuol dire rompete ogni uomo che è
legato a lui, che è legato alla sua influenza, quindi di venir
sconnesso. Quando Dio dice: rompete i suoi rami, significa
prendeteli e altrettanto dice prendete gli uomini che sono connessi
a lui.
La terza decisione: scuotete le sue foglie. Che cosa significa la foglia,
a cosa servono le foglie ad un albero? Prima di tutto voglio dire che
per la parola scuotete in originale si usa lo stesso vocabolo che si
utilizza per tremare. A cosa servono le foglie in un albero? Genesi
3:7 “Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere
nudi; così cucirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture
per coprirsi.” Le foglie servono come indumento per l’albero e se
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questo albero è Nebukadnetsar significa che è il suo vestiario, non
parla del vestito vero e proprio, ma di un vestito spirituale.
In Zaccaria 3:4 “il quale prese a dire a quelli che gli stavano
davanti: Toglietegli di dosso quelle vesti sudicie! Poi disse a lui:
Guarda, ho fatto scomparire da te la tua iniquità e ti farò indossare
abiti magnifici.” Si parla del rabbino Giosuè, che viene davanti a Dio
con il vestiario sporco e Satana lo accusa, ma Dio dice basta
toglietegli l’abito sporco e mettetegli un abito nuovo. È lo stesso
come con questa foglia. Nebukadnetsar aveva un abito spirituale
sporco, era un abito dove non entrava l’innocenza di Gesù, ma era
un abito fatto con le proprie opere. Era il grande orgoglio che aveva
e Dio ordinò di scuoterlo tutto perché lo voleva lavare e purificare.
Voleva dargli il proprio vestito, ma doveva prima togliere il suo
vestito. Ci sono anche delle citazioni dello Spirito di profezia che
confermano questa cosa.
La quarta decisione che venne presa fu quella di disperdere i frutti.
Vedete Dio non dice raccogliete i frutti, ma dice semplicemente io
non ho bisogno di questi frutti, dice disperdeteli, buttateli, fate
quello che volete.
Cosa sono i frutti? Salmo 104:13 “Dalle sue stanze superiori egli dà
acqua ai monti; la terra è saziata col frutto delle tue opere.” Il
frutto delle tue opere, ritenete. Proverbi 11:30 “Il frutto del giusto è
un albero di vita, e chi fa conquista di anime è saggio.” 31:16 “Ella
guarda un campo e l’acquista; col frutto delle sue mani pianta una
vigna.” Vedete il frutto delle sue mani. Che cosa abbiamo imparato?
Che il frutto rappresenta i fatti, il lavoro, tutto ciò che noi facciamo.
Ci sono anche frutti cattivi? Romani 7:4 “Così dunque, fratelli miei,
anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per
appartenere ad un altro, che è risuscitato dai morti, affinché
portiamo frutto a Dio.” Lui dice sono morto è finita con i vecchi
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frutti, oggi dobbiamo portare buoni frutti a Dio. Queste sono le
opere, noi sappiamo, e se le opere sono cattive l’albero viene
tagliato, ma per le buone opere noi viviamo. La Bibbia parla di due
tipi di opere o frutti, le une sono dallo Spirito, le altre sono dalla
carne o dalla natura terrena. Galati 5:19-22 “Ora le opere della
carne sono manifeste, e sono: adulterio, fornicazione, impurità,
dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse,
divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, gozzoviglie e cose
simili a queste, circa le quali vi prego, come vi ho già detto prima,
che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio. Ma
il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza,
bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.” Nebukadnetsar aveva
portato frutti dalla sua natura carnale, noi vedremo più tardi che lui
è molto orgoglioso vediamo questo nel versetto 27 “Perciò, o re,
gradisci il mio consiglio; poni fine ai tuoi peccati, praticando la
giustizia, e alle tue iniquità usando misericordia verso i poveri;
forse la tua prosperità sarà prolungata.” Dio dice se tu termini con
questi fatti, opere, se tu solo disperdi i tuoi frutti, non sarà
necessario che Dio intervenga in modo drastico, ma lui non ascoltò e
sappiamo quali furono le conseguenze.
La quinta decisione: fuggano gli animali di sotto a lui. Chi sono gli
animali, le bestie nella Bibbia? I regni. Vedere Daniele 7:17 “Queste
grandi bestie, che sono quattro, rappresentano quattro re che
sorgeranno dalla terra.” Le quattro bestie sono quattro regni, qui
sono più di quattro ma vedremo poi perché. Il fatto che le bestie
sono messe in fuga significa che non è l’albero a comandare i regni,
ma ogni regno si comanda da solo. Che cosa significa? Fino ad ora
Babilonia era chiamata impero, cioè uno stato che ha più stati
connessi, tutti si sottomettono a questo stato e il re di questo stato è
il re di tutti gli stati annessi. Ora quando Dio dice fuggano gli animali
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significa che tutti quegli stati che erano connessi a Babilonia, si
sarebbero allontanati e Babilonia non sarebbe stata più un impero.
In altre parole Dio dice se non ti converti il tuo impero finirà.
La sesta decisione: fuggano gli uccelli di fra i suoi rami. Cosa
simboleggiano gli uccelli? Isaia 46:11 “Che chiamo dall’est un
uccello preda e da una terra lontana l’uomo che eseguirà il mio
disegno. Si, ho parlato e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno
e lo eseguirò.” Dice un uccello e poi dice un uomo, quindi quello che
dice è che Dio allontanerà tutte le persone che circondano il re. Che
tipo di persone? Osea 9:8 “La sentinella di Efraim è col mio Dio, ma
il profeta è un laccio di uccellatore in tutte le sue vie; c’è odio nella
casa del suo Dio.” Per chi si mette un laccio di uccellatore? Per il
profeta. Quale profeta? profeta di Dio, Dio manda dei profeti e le
persone mettono dei lacci perché essi credono che questo profeta è
un uccello e quindi mettono lacci di uccelli. Ma nel nostro caso, qui
Dio dice di far scappare gli uccelli, ha interesse Dio di far allontanare
i profeti buoni? No, allontana i profeti malvagi, e Nebukadnetsar non
ha bisogno di profeti malvagi. Aveva lui attorno profeti malvagi? Il
capitolo quattro inizia con questo quando Nebukadnetsar parla del
suo sogno. Quando il re fa il sogno lui consulta il profeta di Dio
Daniele? No, lui va dai suoi maghi, dai suoi scienziati. Dio realizza
che per il bene del re è meglio allontanare tutti quei falsi profeti.
Conclusione: gli uccelli rappresentano le persone e rappresentano
anche i profeti.
Settima decisione: lasciate però nella terra il ceppo delle sue radici.
Perché Dio decide di lasciare il ceppo e le radici? Noi abbiamo capito
che il regno non gli venne preso totalmente, ma cosa significa
questo? Giobbe 14:7 “Almeno per l’albero c’è speranza; se è
tagliato, cresce nuovamente e continua a mettere germoglio.”
quindi se un albero ha le radici vuol dire che c’è speranza, può
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crescere nuovamente e continuare a mettere germogli, quindi Dio
dà un messaggio di speranza al re.
Ottava decisione: legatelo con catene di ferro e di bronzo. Che cosa
rappresentano le catene nella Bibbia? 2 Cronache 33:11“Allora
l’Eterno fece venire contro di loro i capi dell’esercito del re di
Assiria che presero Manasse con uncini al naso, lo legarono con
catene di bronzo e lo condussero a Babilonia.” il versetto dice che
Manasse era stato legato con catene di bronzo perché era stato
trascinato in cattività, quindi le catene nella Bibbia rappresentano la
schiavitù. Che cosa significa quando le catene sono di ferro e di
bronzo? Geremia 5:23 “Ma questo popolo ha un cuore ostinato e
ribelle; si voltano indietro e se ne vanno.” questo è un popolo
ostinato e ribelle, e Geremia 6:28 “Essi sono tutti ribelli fra i ribelli,
vanno attorno spargendo calunnie; sono bronzo e ferro, sono tutti
corruttori.” Quindi ostinato e ribelle è associato a ferro e bronzo.
Che cosa significa che queste catene legano l’albero, quindi sta sopra
di lui, cioè lo copre? Levitico 26:19 “Spezzerò l’orgoglio della vostra
forza, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come
rame.” Sapete cosa tratta il capitolo 26? Tratta le benedizioni e le
maledizioni per l’ubbidienza o la disubbidienza di Israele al Signore
Quello che dice il versetto 19 è una maledizione. Perché Dio
maledice Israele? Perché essi non hanno ubbidito a Dio.
Nebukadnetsar aveva ubbidito a Dio? No, quindi su di lui sarebbe
caduta la maledizione di ferro e rame e quella maledizione era una
conseguenza del suo peccato, e questo peccato lo avrebbe legato a
terra. Vi dò un esempio: una persona fuma, si ammala di tumore e
poi si converte e chiede perdono a Dio. Dio la perdona, ma non si sa
se la guarirà dal cancro o no, il tumore è comunque una
conseguenza del peccato. La stessa cosa anche qui. Dio disse tagliate
l’albero perché dà frutti di peccato, e lascia come conseguenza del
100
peccato che Nebukadnetsar rimanga schiavo di quella conseguenza.
Nebukadnetsar che tipo di peccati aveva fatto? Daniele dice:
convertiti, o re fai del bene alle persone e non essere orgoglioso,
quindi lui parlò in modo molto chiaro. Questo significa che il re era
orgoglioso e non guardava chi era povero e disperato e siccome lui
non fece questo, Dio permise che nei sette anni che seguirono egli
fosse umiliato sino al bue che pascola, divenendo povero e
bisognoso di aiuto. Se prima era re e bastava alzare la mano per
avere tutto ciò che gli serviva, dopo aveva bisogno di tutti per essere
condotto nei campi a pascolare o per qualsiasi altra cosa. Voglio che
capiate quanto fu umiliato. Nebukadnetsar, il più grande albero che
tutti guardavano, lui era il re dei re associati, tutti i re venivano da lui
per le firme dei decreti e tremavano davanti a lui, la Bibbia dice che
era quell'albero che alimentava tutti, tutti lo guardavano, tutti lo
ammiravano e ora immaginatevi che arrivava un re associato e
chiedeva di Nebukadnetsar. Il servo gli rispondeva che doveva
aspettare perché lui era uscito a pascolare, sarebbe stato a breve
riportato a casa e avrebbe da udienza e il re arrivava a quattro
zampe, o volando e l’altro re poteva passargli la richiesta da firmare.
Ripeto, voglio che vi rendiate conto quanto fu umiliato il re
Nebukadnetsar. Immaginatevi ora quando si riprese dalla sua pazzia
che entrava nella sala da pranzo e trovava tutto apparecchiato con
fieno. Cosa poteva pensare visto che il paese era ridotto molto male
a sua causa, e tutti lo guardavano come se fosse pazzo. Prima lui
usciva sul balcone in tutto il suo orgoglio, dicendo tutto questo l'ho
costruito io e ora era pieno di tristezza e vergogna.
Quello che abbiamo studiato fin qui fa vedere la decadenza di
Nebukadnetsar, come lui andava sempre più giù, e la stessa cosa che
succede anche a noi. Per apprezzare il lavoro di Dio nella nostra vita,
prima Dio ci porterà via tutto ciò che ci impedisce di arrivare a lui,
101
tutte le cose problematiche, poi lui ci darà delle cose che ci
aiuteranno a risalire.
Ripetiamo velocemente ciò che abbiamo visto prima. Vi ricordate il
decreto che era stato dato per Nebukadnetsar? Chi aveva dato il
decreto? I guardiani. Chi aveva fatto la richiesta? I santi, essi
avevano fatto richiesta. Chi annuncia la decisione presa? Un santo e
un guardiano e abbiamo visto quali sono queste decisioni.
Elenchiamo qui di seguito:
1. tagliate l’albero – portare via il regno perché non dà buoni
frutti
2. troncate i suoi rami
3. scuotete le sue foglie
4. disperdete i frutti
5. fuggano gli animali – i regni
6. fuggano gli uccelli
7. lasciate il ceppo
8. legatelo con catene di ferro e di bronzo – rimanere sotto la
schiavitù del peccato
In questi 8 punti abbiamo visto ciò che Dio portò via dalla sua vita
per condurlo in uno stato molto basso e umiliarlo.
Nona decisione: fra l’erba dei campi. Ora vedremo ciò che Dio gli
diede in cambio: la prima cosa che gli diede l’erba dei campi. Perché
Dio gli diede l’erba da pascolare? La cosa interessante che la Bibbia
descrive qui è che lui viveva nell’erba, vi ricordate che lui viveva
nell’erba e si nutriva di erba. Ci sono due simboli che appaiono con il
nome erba, uno nei Salmi 37:2 “perché saranno presto falciati
come il fieno e appassiranno come l’erba verde” il salmo afferma
che le persone sono come l’erba. Nebukadnetsar fa parte di una
categoria di persone a cui viene affidata un’altra categoria di
persone che viene paragonata agli uccelli. Leggiamo il Salmo 104:14
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“Egli fa crescere l’erba per il bestiame e le piante per il servizio
dell’uomo, facendo uscire dalla terra il suo nutrimento.”
Tu fai crescere l’erba per il servizio dell’uomo. Qui l’erba è
nutrimento. Vediamo anche Giobbe 40:15 “Guarda behemoth
(ippopotamo) che ho fatto al pari di te; esso mangia l’erba come il
bue”. Chi altro mangia l’erba? Gli animali mangiano l’erba come il
bue e Dio dice al re che lui mangerà l’erba come il bue. Perché lui
deve mangiare come il bue? Che cosa vuole fare Dio nella vita del
re? Vi ricordate cosa mangiava Nebukadnetsar? Carne e vino, questa
era la sua alimentazione. Vi rendete conto quanta intossicazione
aveva ricevuto il cervello? Dio disse: ti cambierò l’alimentazione. Che
tipo di alimentazione gli diede? Genesi 1:29 “E Dio disse: Ecco, io vi
do ogni erba che fa seme, che si trova sulla superficie di tutta la
terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di
nutrimento.” ogni erba che fa seme, questo ci ha dato Dio come
alimentazione nel giardino dell’Eden, e ora per disintossicarlo gli
portò via tutto e gli diede un altro tipo di alimenti. Questo è un
procedimento di guarigione dall’intossicazione di Babilonia. Quindi
per prima cosa io devo cambiare l’alimentazione se voglio guarire
dall’influenza babilonese. Cosa succede quando cambio
l’alimentazione? Giobbe 40:16,18 “Ecco, la sua forza è nei suoi
lombi, e la sua potenza nei muscoli del suo ventre. Le sue ossa sono
come tubi di bronzo; le sue ossa come sbarre di ferro”. Non
dimenticate che ciò che Dio porta via lo sostituisce, portò via la sua
alimentazione, e gli diede un altro tipo di alimentazione. Vi ricordate
le catene di ferro e di bronzo? Al versetto 18 dice che Dio diede un
altro tipo di forza, non la forza accumulata dai peccati, ma ti dò la
forza grazie alla mia alimentazione sana. Voi avete osservato che gli
animali più potenti del mondo mangiano erba? I meno forti
mangiano carne. L’erba rappresenta anche le persone, gli uomini.
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Dio dice che per mangiare vegetariano devi vivere fra gente
vegetariana. Per mangiare erba, devi vivere con persone che
mangiano erba e Dio gli diede persone vegetariane. Quando diventi
vegetariano non sai cosa mangiare, come mangiare, Dio gli aveva
preparato persone che sapevano insegnargli.
Decima decisione: sia bagnato dalla rugiada del cielo. Cos’è la
rugiada del cielo? Deuteronomio 32:1-2 “Porgerete orecchio, o cieli,
e io parlerò; e ascolta, o terra, le parole della mia bocca. Il mio
insegnamento scenderà come la pioggia, la mia parola stillerà
come la rugiada, come la pioggerella sull’erba tenera e come un
acquazzone sugli arbusti.”
A cosa associa Dio la rugiada? Alla parola. Dio non inizia a predicare
a Nebukadnetsar, non aveva senso, aveva già predicato tramite
Daniele, quindi non aveva più senso predicare, ora l’unica cosa che si
poteva fare era di togliere le cose sbagliate, dargli un’alimentazione
sana e predicargli la sua parola. A cos’altro associa la Bibbia la
rugiada? Salmo 133:1-3 “Ecco, quanto è buono e quanto è
piacevole, che i fratelli dimorino assieme nell’unità! È come l’olio
prezioso sparso sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di
Aaronne, che scende fino all’orlo delle sue vesti. È come la rugiada
dell’Hermon, che scende sui monti di Sion, perché è là che l’Eterno
ha comandato la benedizione, la vita in eterno.” La rugiada viene
associata alla benedizione qui, ma che tipo di benedizione? La
benedizione dell’olio prezioso, e noi sappiamo che l’olio è lo Spirito
Santo. Dio, dopo aver predicato la parola, gli dà anche lo Spirito
Santo. Vediamo anche Michea 5:7 “Il resto di Giacobbe sarà in
mezzo a molti popoli come una rugiada che viene dall’Eterno, come
una fitta pioggia sull’erba, che non aspetta l’uomo e non spera
nulla dai figli degli uomini.” La rugiada viene associata qui con il
rimanente. Dio gli dà un rimanente o meglio lo associa ad un
104
rimanente. Vediamo ora cosa scrive Osea 6:3-4: “Conosciamo
l’Eterno, sforziamoci di conoscerlo; il suo levarsi è certo come
l’aurora. Egli verrà a noi come la pioggia, come l’ultima e la prima
pioggia alla terra. Che cosa devo fare con te, o Efraim? Che cosa
devo fare con te, o Giuda? Il vostro amore è come una nuvola
mattutina, come la rugiada che al mattino presto scompare.” Che
cosa significa la rugiada qui? Devozione, amore.
Dio gli cambia l’alimentazione, predica la sua parola, gli dà lo Spirito
Santo, lo avvicina al rimanente, e lui diventa devoto. E tutte queste
sono benedizioni. È una benedizione sentire la parola di Dio? È una
benedizione avere lo Spirito Santo? È una benedizione far parte del
rimanente? Ed essere devoto?
Undicesima decisione: qui Dio gli dice una cosa, il suo cuore sia
cambiato, e invece di un cuore d’uomo gli sia dato un cuore di
bestia, è chiaro che si tratta di una bestia selvatica. Che cosa
significa che Dio ti cambia il cuore d’uomo con uno di bestia?
Giobbe 12:7 – 10 “Ma interroga ora le bestie e ti istruiranno, gli
uccelli del cielo e te lo diranno, o parla alla terra, ed essa ti istruirà,
e i pesci del mare te lo racconteranno. Fra tutte queste creature chi
non sa che la mano dell’Eterno ha fatto questo? Egli ha nelle sue
mani la vita di ogni cosa vivente e lo spirito di ogni essere umano”
Che cosa dice Dio a Giobbe? Giobbe se tu non capisci guarda gli
animali e capirai. Che cosa doveva capire Nebukadnetsar dagli
animali? Isaia 1:3-5 “Il bue riconosce il suo proprietario e l’asino la
mangiatoia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza e il mio
popolo non ha intendimento. Guai, nazione peccatrice, popolo
carico d’iniquità, razza di malfattori, figli che operano
perversamente! Hanno abbandonato l’Eterno, hanno disprezzato il
Santo d’Israele, si sono sviati e voltati indietro.” Che cosa gli voleva
insegnare Dio? Capire chi è veramente il suo proprietario. Non per
105
niente Dio dice che il bue riconosce il suo proprietario. Che tipo di
cuore diede Dio a Nebukadnetsar? Di bue perché Dio dice: mangerai
come il bue. Il bue è un animale puro o impuro? È un animale puro,
ma che tipo di cuore aveva lui in quel momento? Aveva cuore
d’uomo, ma come viene chiamato lui nella Bibbia? Leone, il leone è
un animale puro o no? Impuro. Dio prese il suo cuore che era di un
animale impuro, e gli diede un cuore di animale puro che era il bue.
Uno è carnivore l’altro è erbivoro. Che cosa rappresentano nella
Bibbia gli animali impuri? I pagani. Che cosa rappresentano gli
animali puri? Il popolo di Dio. Dio gli cambia il cuore da uomo
pagano a uomo cristiano. Vediamo praticamente questo in Ezechiele
11:17-21 “Perciò dì: cosi dice il Signore, l’ETERNO: vi raccoglierò fra
i popoli, vi radunerò dai paesi in cui siete stati dispersi e vi darò la
terra d’Israele. Essi vi ritorneranno e toglieranno via tutte le cose
esecrande e tutte le sue abominazioni. E io darò loro un medesimo
cuore e metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò via dalla
loro carne il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, perché
camminino nei miei statuti e osservino le mie leggi e le mettano in
pratica; allora essi saranno il mio popolo e io sarò il loro DIO. Ma
quanto a quelli il cui cuore esegue le loro cose esecrande e le loro
abominazioni, farò ricadere sul loro capo la loro condotta, dice il
Signore, l’ETERNO.” Che cosa toglierà? Tutte le cose esecrande e
tutte le abominazioni. Quando Dio toglie una cosa ve ne dà un’altra,
perché Dio dice che darà loro un medesimo cuore, e metterà dentro
di loro un spirito nuovo e un cuore di carne. Prima le opere erano
dello spirito della carne ora gli diede uno spirito nuovo, così essi
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Dio non cambia. In
Malachia 3:6 “Io sono l’Eterno, non muto”. Così come lavorò con
Nebukadnetsar, così lavorò con Israele, e anche con Saul e con tutti
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noi. Lui ha lo stesso metodo anche oggi. Se Dio fosse stato come noi
lo avrebbe lasciato perire insieme ai suoi idoli.
Quanto tempo durò tutto questo? Tutto questo durò sette tempi.
Perché sette tempi? Levitico 26:1-13 dice tutto ciò che Dio farà se il
popolo ascolta, ma se non ascolta al versetto 18 dice vi castigherò
sette volte di più per i vostri peccati, è consigliabile leggere tutto il
capitolo. In originale però è scritto “vi castigherò sette tempi, e
spezzerò l’orgoglio”. Farò che il cielo sia di ferro e la terra di rame.
Osservate come è armonica tutta la Bibbia? Cosi come fece con
Israele fece anche con Nebukadnetsar. Al versetto 21 troviamo di
nuovo che verranno colpiti sette tempi se non ubbidiscono, cosa che
ripete anche al versetto 24 e 28. Tutte queste cose si sono abbattute
sul re. Quanto valgono sette tempi? Sette anni. Da dove lo
sappiamo? Molto semplice da chiarire la Bibbia dice che un tempo
due tempi e metà di un tempo, totale tre tempi e mezzo valgono in
giorni 1260 giorni, ma sette tempi è il doppio di tre tempi e mezzo
ora 1260 + 1260 = 2520 se noi dividiamo 2520 : 360 =7 anni Su
questo periodo di sette tempi ritorneremo, perché nella Bibbia si
incontra ancora questo periodo, in questo contesto Dio gli diede un
tempo per correggersi. Vedremo poi perché Dio gli diede questo
periodo di sette tempi.
Le applicazioni per i nostri tempi
Prima di vedere l’applicazione ripetiamo come lavorò Dio nella vita
di Nebukadnetsar e poi vedremo l’applicazione.
L’albero simboleggia Nebukadnetsar. Il consiglio emette un decreto
grazie alla richiesta dei santi. In questo decreto sono alcune
precisazioni, vediamo quali:
1. tagliate l’albero dice Dio
2. troncate i suoi rami
3. scuotete le sue foglie
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4. disperdete i frutti
5. fuggano gli animali di sotto a lui
6. fuggano gli uccelli di tra i suoi rami
7. lasciate nella terra il ceppo delle sue radici
8. legatelo con catene di ferro e di bronzo.
9. fra l’erba dei campi e sia bagnato dalla rugiada del cielo.
10. abbia con gli animali la sua parte nell’erba della terra.
11. cambiare il cuore
12. passino sette tempi
Da 1 a 8 sono comandi, qualcuno dà ordini di fare quelle azioni, da 9
a 12 non è una cosa imposta, ma una cosa che risulta come
conseguenza, è una cosa automatica ed è un periodo speciale.
Ora analizziamo tutte queste cose e vediamo cosa significano.
Partiamo con la prima e vediamo cosa significa tagliare l’albero:
significa portare via il regno, portare via il suo impegno. Troncate i
rami: significa portare via tutto ciò che ha avuto influenza nella sua
vita come persone e relazioni. Scuotete le foglie: significa che Dio ti
porta via il vecchio vestito, come le abitudini, le tradizioni, tutto ciò
che non andava come comportamento cristiano, cioè lo spoglia del
suo carattere. Disperdete i frutti: significa che le sue opere sono
allontanate. Fuggano gli animali: significa fuggano tutti i re che
fanno parte dell'impero. Fuggano gli uccelli significa che fuggano gli
uomini, ma soprattutto i falsi profeti perché questi lavorano al tuo
cervello. Lasciate in terra il ceppo, significa che Dio vede qualcosa di
buono che può essere recuperato, spera di tirar fuori qualcosa da
questo albero. Legato con le catene significa che le conseguenze del
peccato rimangono su di lui, e questo farà che lui riconosca i suoi
peccati.
Poi Dio lo porta ad un altro stato di vita, Dio gli dà l’erba dei campi
ed erba significa persone, Dio porta via i falsi profeti e gli dà le sue
108
persone, ma l’erba rappresenta anche l'alimento, quindi Dio gli
cambia l’alimentazione, se fino a quel momento lui mangiava carne
e beveva vino, da ora in avanti diventa totalmente vegano. Vi
ricordate cosa chiese di mangiare Daniele quando arrivò in
Babilonia? Dio gli diede anche la rugiada del cielo, cosa significa
questo? Significa la parola di Dio, lo Spirito Santo, l’evangelo e il
rimanente. Gli darà un nuovo cuore, che tipo di cuore nuovo e
perché? Gli dà un cuore di bue, animale puro, per sapere chi è il suo
padrone, il suo creatore e dopo aver fatto queste cose il Signore gli
dà come tempo sette tempi.
Ora vediamo l’applicazione ai nostri giorni.
Chi simbolizza Nebukadnetsar? I pagani, in modo particolare lui
rappresenta i babilonesi, perché lui è il re di Babilonia. Noi tutti oggi
predichiamo per e in Babilonia, così come hanno fatto anche
Daniele e i suoi amici, ma il re di Babilonia non ha capito il
messaggio. Dio gli dà il sogno, gli fa vedere gli avvenimenti storici e
con tutto ciò il re di Babilonia non si converte. Dio poi gli dà anche la
vita di questi giovani che li passa per il fuoco della fornace, e più
tardi Dio dà un decreto. Quindi Dio lo fa passare per queste tre
tappe:
1. Gli dà un sogno in cui fa vedere gli eventi storici
2. Dio gli fa vedere la fede, la coerenza in essa dei tre giovani, e
per i nostri giorni dove sono i suoi?.
3. Dà un decreto.
Per capire facilmente in quale periodo storico ci troviamo è meglio
partire dal secondo punto, e vedere cosa rappresenta quella fornace
ardente e i tre giovani che stanno in piedi ai nostri tempi, vi
ricordate essi erano coloro che dovevano adorare la statua in quanto
erano state convocate tutte le autorità del momento. Per noi oggi
quella fornace ardente è il decreto domenicale. Nebukadnetsar è
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passato per l’esperienza del decreto domenicale perché lui stesso lo
aveva emanato, e lui ha visto come quei tre giovani sono stati
protetti da Dio, ma prima del decreto domenicale lui ha visto anche
altro, il sogno, nel quale Dio gli mostra le cose che dovevano
accadere, gli eventi storici. Quel Nebukadnetsar aveva visto, ma il
Nebukadnetsar di oggi ha visto? Sa lui come si sviluppano gli eventi
storici? Si, lui vede come Dio lavora nella sua vita, poi vede la fede
dei credenti alla applicazione del decreto domenicale, perché ci
saranno persone che resteranno in piedi, lui li vedrà? I babilonesi
vedranno le persone fedeli? Ma Dio ha bisogno anche del terzo
punto, vi ricordate che il terzo passo era di segni e miracoli. Di che
tipo di segni e miracoli parla qui Dio? Nel Gran Conflitto a pagina
605 si parla di alcune persone che usciranno sulle strade e faranno
segni e prodigi con l’aiuto dello S Santo. Sapete chi sono queste
persone? Il rimanente, si tratta di persone che sono rimaste dopo il
decreto domenicale, essi usciranno e predicheranno con potenza
l’evangelo. Essi faranno segni e prodigi e molti di Babilonia, vedendo
la vita di queste persone, si convertiranno.
Se uno vuole vedere che i primi 8 punti sono reali, cioè ciò che Dio
dice di portare via da Nebukadnetsar basta leggere Apocalisse 17 e
vedrete che li troverete lì. Ora ci occuperemo, per mancanza di
tempo, solo della conversione delle persone di Babilonia
(paganesimo) dopo il decreto domenicale.
Vediamo se nella Bibbia esiste una conversione dopo l’emanazione
del decreto domenicale, andiamo in Apocalisse 18:1 “E dopo queste
cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande
potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria”. Qui è descritta la
decisione che Dio prende per i babilonesi. Troviamo un angelo molto
interessante, che scende dal cielo. Quell’angelo aveva una grande
potenza, questo angelo non lo possiamo confrontare con un altro da
110
un'altra parte, questo è speciale per quell’opera. Il versetto dice che
la terra si era illuminata. Cosa vuol dire che la terra si era illuminata?
Questo significa che fino a quel momento la terra era nel buio, ma
ecco grazie all’arrivo di quell'angelo la terra si è illuminata, e il
versetto dice grazie alla sua gloria. Noi tutti sappiamo cosa significa
la parola gloria. Gloria significa carattere, quindi il mondo intero si
era illuminato del carattere di quell'angelo che aveva potenza,
vediamo brevemente alcune cose: quell'angelo aveva il carattere di
Dio, aveva grande potenza e scendeva dal cielo sulla terra.
Vediamo ora chi è questo angelo e perché illumina così tanto.
Apriamo in Isaia 60:! “Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e
la gloria dell’Eterno si è levata su di te”. Troviamo noi qui la luce?
Troviamo la gloria? Si, la gloria di chi? Dell’Eterno che si è levata su
di te. Perché arriva la luce e la gloria di Dio su di te? Il versetto 2
dice: “Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità
avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare
su di te”. A chi parla Dio qui? Al suo popolo. Dio qui dice che arriva
con luce, e gloria per le tenebre che ricoprono la terra e l’oscurità
che avvolge i popoli.
Dice l’Apocalisse che tutta la terra si è illuminata della sua gloria? Si.
Il versetto 3 dice: “le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo
splendore del tuo sorgere”. Perché ha bisogno Dio che risorga
questa luce e gloria? Affinché le nazioni camminino alla sua luce e i
re allo splendore del suo sorgere. Quando parla di nazioni parla del
suo popolo o dei pagani? Dei pagani. Quando arriva questo angelo,
arriva con il carattere di Dio e arriva con questa luce. Lui illumina nel
mondo immorale, e allora molti di Babilonia capiscono questo
messaggio. Vediamo il versetto 4: “Volgi i tuoi occhi tutt’intorno e
guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da
lontano e le tue figlie saranno portate in braccio”. Chi sono questi
111
figli e figlie? Non dimenticate che prima erano chiamati nazioni, e
nel versetto successivo sono chiamati figli e figlie tue. Il versetto 5:
“Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpiterà e si
dilaterà, perché l’abbondanza del mare confluirà a te, la ricchezza
delle nazioni verrà a te”. L’abbondanza del mare confluirà a te. Non
c’è scritto nella Bibbia che qualcuno sta su un mare, ora qui dice che
si porta via del mare e viene qui. Andiamo in Apocalisse 17:1, “Poi
uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e parlò con
me, dicendomi: Vieni, io vi mostrerò il giudizio della grande
meretrice, che siede sopra molte acque.” Sappiamo che la grande
prostituta è Babilonia. Leggiamo per vedere cosa vuol dire che sta su
molte acque al versetto 15 “Poi mi disse: Le acque che hai visto,
dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue.”
Arriverà un momento quando Dio darà un decreto e scenderà
questo angelo dal cielo e ti darà la forza, e quando ti darà la forza tu
illumini in gloria e quando illumini in gloria tutte le nazioni vengono
a te e anche quelli su cui sta Babilonia vengono a te. Questo significa
che le nazioni fuggono da Babilonia, lasciano Babilonia e vengono a
Gerusalemme. Vediamo una profezia di Isaia 2:1,2 “La parola che
Isaia, figlio di Amos ebbe una visione riguardo a Giuda e a
Gerusalemme. Negli ultimi giorni avverrà che il monte della casa
dell’Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei
colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni.” Quando succederà
tutto questo? Negli ultimi giorni, quindi parla a noi, quelli che vivono
dopo 1978, e dice che il monte della casa dell’Eterno sarà stabile,
vuol dire che fin ora non era stabile? Tutte le nazioni affluiranno su
questo monte, vedete l’idea che abbiamo discusso prima? Tutte le
nazioni arrivano a Gerusalemme, ma perché arrivano lì, cosa
vogliono? Leggiamo il versetto 3: “molti popoli verranno e diranno
“venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di
112
Giacobbe, Egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi
sentieri” poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la
parola dell'Eterno” vedete qui la legge è la parola dell’Eterno, cioè
quello che abbiamo detto all’inizio. Essi affluiscono a Gerusalemme
perché là imparano come camminare nella via dell’Eterno. Com’è
chiamato l’uomo che cammina nella via dell’Eterno? Santo, ecco
l’evangelo. Chi predica tutto questo? Il rimanente. Abbiamo visto nel
versetto di Apocalisse 18 che questo angelo avrà grande potenza.
Chi dà il potere a quell'angelo? Leggiamo Atti 1:8 “Ma voi riceverete
potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete
testimoni: in Gerusalemme e in tutta la Giudea e in Samaria, e fino
all’estremità della terra”. Chi dà il potere? Lo Spirito Santo.
Quando verranno quindi a Gerusalemme? Dopo aver visto gli eventi
storici, non si sono convertiti, dopo il decreto domenicale, il papato
emette il decreto, Dio lo permette, allora tutti vedranno quanto è
fedele il popolo di Dio e sta in piedi per amore di Dio, poi Dio dice
che il suo popolo riceverà un potere, cosa significa? Che lo Spirito
Santo pioverà in abbondanza sul rimanente, su coloro che osservano
i comandamenti di Dio e hanno la fede di Gesù, allora essi faranno
segni e prodigi e allora molti usciranno da Babilonia.
Vediamo qual è il messaggio del rimanente Apocalisse 18:2 “Egli
gridò con forza e a gran voce, dicendo: È caduta, è caduta
Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo
di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed
abominevole.” Che cosa significa che è caduta Babilonia? Significa
che l’albero è tagliato. Il versetto 3: “Perché tutte le nazioni hanno
bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra
hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti del
suo sfrenato lusso.” I re della terra sono gli animali, le bestie sono
fuggite (i re della terra hanno fornicato con lei), troviamo anche gli
113
uccelli? Si al versetto 2 parla di ogni uccello immondo, i mercanti
della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato, questo non è
altro che il frutto dell’albero. Il versetto 4: “Poi udii un’altra voce dal
cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate
parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue
piaghe.” Non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso
alcuna delle sue piaghe, dove troviamo nei primi 8 punti di
Nebukadnetsar? Le catene, abbiate parte significa le conseguenze
del peccato. Il versetto 5: “Perché i suoi peccati sono giunti fino al
cielo, e Dio si è ricordato delle sue iniquità.” Fin dove sono arrivati i
suoi peccati? Fino al cielo, vi ricordate cosa dice Dio? Il cielo sarà
come il ferro e la terra di rame. Versetto 6: “Ripagatela nello stesso
modo che essa ha fatto con voi, anzi ridatele il doppio secondo le
sue opere; nella coppa in cui ha versato, versatele il doppio.”
Versetto 7: “Nella misura che essa ha glorificato se stessa e ha
vissuto nelle delizie, nella stessa misura datele tormento e
cordoglio, perché essa dice in cuor suo: io seggo come regina, non
sono vedova e non vedrò mai cordoglio.” Ha glorificato se stessa,
ricordate l’albero bello, quindi orgoglio, non vado oltre però se
leggete con attenzione il capitolo 18 troverete tutte le cose elencate
da 1 a 8. Andiamo però al versetto 23 “In te non brillerà più
lampada e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa, perché i
tuoi mercanti erano i magnati della terra e perché tutte le nazioni
sono state sedotte dalle tue magie.” Se tu rimani in Babilonia e non
ascolti il messaggio di uscire da essa, succederà quello che è scritto
al versetto 23, cioè la luce della lampada non brillerà più in te, cioè
non capirai più la parola di Dio, non potrai essere bagnato dalla
rugiada del cielo. Non si sentirà più la voce dello sposo, chi è lo
sposo? Gesù. Non sentirete la voce della sposa, chi è la sposa? La
chiesa di Dio, il rimanente. Al versetto 24 “E in essa è stato trovato il
114
sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che sono stati uccisi
sulla terra.” Dio ha un messaggio per Babilonia. E questo messaggio
per questi tempi è detto in Apocalisse 18. Questo messaggio è il
decreto che Dio dà per Babilonia, così fu allora, così sarà anche ai
giorni nostri. Dio dà un’altra occasione, c’è solo un problema che
questo è un messaggio per Babilonia, non per la sua chiesa. Quando
Dio pronuncia questo messaggio la porta è già chiusa per coloro che
lo hanno respinto, per coloro che hanno conosciuto la verità, ma per
coloro che sono tra le nazioni il messaggio di Apocalisse è reale. Noi
non possiamo pensare che avremo altri messaggi per la salvezza, se
Nebukadnetsar ha ancora tempo, il nostro tempo è finito con il
decreto. Per noi il messaggio finisce al decreto domenicale, per
Nebukadnetsar ormai è a un passo.
Che cosa predica Nebukadnetsar dopo la conversione? Il messaggio
dei tre angeli. A chi predica? A chi è in Babilonia. Nebukadnetsar si
converte dopo il decreto domenicale e aderisce al rimanente e
predica con il rimanente il messaggio dei tre angeli per chi è ancora
in Babilonia e poi c’è la chiusura totale della grazia e saranno sette
tempi. Che cosa sono questi sette tempi? Sono le sette piaghe che
Dio riversa sulla terra. Dall'inizio del tempo della fine quante tappe
notate? Uno, Dio parla attraverso la storia, due parla con il decreto
domenicale, tre parla tramite la predicazione con lo Spirito Santo e
quattro la conclusione con le sette piaghe. Non ho tempo per
dimostrare questo che sto dicendo ora, ma le prime tre tappe non
sono altro che il messaggio dei tre angeli, sapete qual è il quarto
angelo? Apocalisse 18:1 “E dopo queste cose, vidi scendere dal cielo
un altro angelo che aveva una grande potestà; e la terra fu
illuminata dalla sua gloria.”, perché il capitolo 18 non è altro che
una ripetizione del capitolo 14. Il quarto messaggio è un messaggio
conclusivo che raccoglie tutti gli altri tre messaggi insieme. Il fatto
115
che dopo i tre messaggi arriva il quarto significa che Dio manda
sempre un altro messaggio per poter salvare, dà un'ultima
occasione. Troviamo questo nella Bibbia? Sapete quante volte si
parla dei sette tempi nel capitolo 4 di Daniele? Nel quarto capitolo
Dio dice quattro volte sette tempi. Ma non solo il capitolo quattro di
Daniele, ma anche Levitico 26:18 “E se neppure dopo questo mi
darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri
peccati” qui Dio dice: Io ho un messaggio se voi non ascoltate allora
ci saranno sette tempi. Anche i versetti parlano di sette volte che
non è altro che sette tempi 21, 24, 28 “E se vi comportate come i
miei nemici e non volete darmi ascolto, io vi colpirò sette volte di
più con piaghe secondo i vostri peccati. Anch’io diventerò nemico
vostro, e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. Anch’io
diventerò vostro nemico pieno d’ira e vi castigherò sette volte di
più per i vostri peccati.” Interessante. Poi Dio non dà più nessuna
possibilità. Dio ha parlato con la storia, ha parlato con il decreto
domenicale, Dio ha parlato tramite il rimanente, Dio non parla più,
dà l’ultima istanza.
Vediamo Levitico 26:29-33 “Mangerete la carne dei vostri figli e
mangerete la carne delle vostre figlie. Io distruggerò i vostri alti
luoghi, abbatterò i vostri idoli e getterò i vostri cadaveri sulle
sagome senza vita dei vostri idoli; e vi detesterò. Ridurrò le vostre
città in deserti, devasterò i vostri luoghi sacri e non aspirerò più
l’odore soave dei vostri profumi. Devasterò il paese; e i vostri
nemici che vi abiteranno rimarranno sbalorditi. E, quanto a voi, vi
disperderò fra le nazioni e trarrò fuori la spada contro di voi; il
vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte.” Si
applicano questi versetti anche per la Babilonia d’oggi? Guardate,
mangerete la carne dei vostri figli e figlie, poi più avanti dice ridurrò
le vostre città in deserti soffermiamoci su queste due cose e
116
vediamo se si applicano a Babilonia, ma tutto ciò che è scritto va
analizzato per l’applicazione. Apriamo in Apocalisse 17:16,17 “E le
dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la
renderanno desolata e nuda, mangeranno le sue carni e la
bruceranno col fuoco. Dio infatti ha messo nei loro cuori di
eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro
regno alla bestia, finché siano adempiute le parole di Dio.” Chi
sono le Corna? I re. Chi è la meretrice? Babilonia, e la renderanno
desolata e nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco.
Che cosa abbiamo letto che faranno con le città? E cosa
mangeranno? Tutto questo perché Dio ha messo nei loro cuori di
eseguire il suo disegno, e di avere un unico pensiero. Chi conduce il
mondo intero? Chi ha fatto il piano? Dio e i guardiani secondo i suoi
piani. Ha avuto Dio un piano con Nebukadnetsar? Si, Dio ha preso
una decisione, ha dato un decreto e ha avuto un piano con
Nebukadnetsar, questo piano ha avuto quattro tappe per il re, ma
altrettanto per Babilonia attuale che se non si converte il risultato è
scritto nel capitolo 17 di Apocalisse. Vedete come si ripete la storia?
Perché? Perché Dio non cambia, Dio ha lavorato così nel passato e
così lavora nel presente, così lavorerà anche nel futuro. Dio nel
passato è stato misericordioso, così misericordioso lo è anche oggi,
come ha avuto pietà di Nebukadnetsar, così ha pietà anche oggi.
Preghiamo che Dio ci benedica e che quel giorno possiamo far parte
del rimanente e fare segni e prodigi che chiamino l’attenzione di
Nebukadnetsar affinché si converta e abbia parte a Gerusalemme.
Noi abbiamo parenti, amici che sono ancora in Babilonia.
117
Daniele 5
L’ultima notte di Babilonia
Noi abbiamo studiato il capitolo 4 che parla di Nebukadnetsar, re
pagano che si converte. Come si converte? Grazie ai segni e prodigi.
Vi ricordate cosa significano segni e prodigi nella Bibbia? Paolo
scrive che con segni e prodigi ha lavorato quando ha predicato il
vangelo. Questo significa che i segni e prodigi possono essere un
metodo per predicare il vangelo. Ci fu un momento nella vita di
Nebukadnetsar, nel quale il Signore gli aprì la possibilità di
conoscerlo. Tutto cominciò quando portò i prigionieri in schiavitù.
Dio allora gli parlò tramite il sogno, poi tramite la vita dei tre amici di
Daniele che erano pronti a morire per Dio, poi gli parlò tramite segni
e prodigi e noi abbiamo visto le 12 tappe attraverso le quali lavorò
nella vita di Nebukadnetsar. Che cosa fece lui quando si convertì?
Iniziò a predicare il vangelo, predicò il messaggio dei tre angeli e
gridò a voce alta in tutto il mondo. Edom, Moab e gran parte dei figli
di Ammon arrivarono grazie al grido di Nebukadnetsar. Quando
venne dato il decreto domenicale allora Nebukadnetsar vide i segni
e i prodigi che sono sostenuti della forza del terzo angelo, che arriva
con gran voce dal cielo dicendo uscite da Babilonia, o, popolo mio.
Nebukadnetsar uscì da Babilonia e lui insieme ad altri diede il
grande grido. Cosa succede poi? La Bibbia dice che ci sono sette
tempi e noi sappiamo che i sette tempi come applicazione
corrispondono alle sette piaghe e dopo le sette piaghe
Nebukadnetsar alzò gli occhi al cielo e vide il Signore. Che cosa
significa questo? Nel momento in cui arriva Gesù Cristo noi saremo
totalmente trasformati dal nostro stato peccatore e di bestia,
riceveremo altri corpi. Poi il re ritornò al suo regno, qual è il regno di
118
quelli che lo aspettano oggi? Noi abbiamo perso un regno, l’abbiamo
perso nell'Eden, ma Dio ci ridarà il regno, se ci convertiamo.
Osservate l’esperienza di Nebukadnetsar? Inizia con la cattività di
Babilonia e termina con la liberazione totale, c’è il messaggio dei tre
angeli, seguito dal quarto.
Dopo Nebukadnetsar seguì un altro re: Belshatsar. Passò anche lui
per la stessa esperienza che passò Nebukadnetsar? Noi abbiamo
detto che questa è la storia di Babilonia, ma in Babilonia ci saranno
persone che si convertiranno e persone che non si convertiranno,
rimarranno in Babilonia e il capitolo quarto racconta l’esperienza di
coloro che si sono convertiti, ma il capitolo cinque fa vedere
l’esperienza delle persone che non si convertono e sono rimaste
sulla loro posizione. Studieremo i dettagli più tardi, oggi vediamo
l’inizio e la fine di queste persone. Voglio che capiamo che Babilonia
antica è solo un’immagine della Babilonia spirituale di oggi.
Ecclesiaste 1:9,10 “Quello che è stato è quello che sarà; quello che è
stato fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole. C’è
qualcosa di cui si possa dire: Guarda questo è nuovo? Quella cosa
esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto.” Che cosa dicono
questi versetti? Quello che è stato ci sarà. Le persone pensano che
Babilonia sia finita e che la sua storia non si ripeterà più, ma questi
versetti dicono che quello che è stato ci sarà ancora. Quello che è
successo a Nebukadnetsar si ripeterà ancora? Si, noi abbiamo visto
che si, ma si ripeterà l'esperienza di Belshatsar come avvenne in
Babilonia? Beltshatsar fu l’ultimo re pagano, dopo di lui non ci
furono più re, sapete perché? Perché lui morì e dopo di lui venne il
regno dei Medi e dei Persiani. Chi era il re dei Medi e dei Persiani?
Ciro. Vediamo se si applicano gli eventi di Babilonia anche ai nostri
tempi e perché li dobbiamo applicare anche ai nostri tempi.
119
1 Corinzi 10:6 “Or dunque queste cose avvennero come esempi per
noi, affinché non desideriamo cose malvagie come essi
desiderarono.” Dice che le cose successe servono d'esempio, tutto
ciò che è successo in passato, la caduta di Babilonia, l’orgoglio di
Babilonia, i suoi peccati sono lezioni per noi.
Facciamo un parallelo tra Babilonia antica e Babilonia odierna. Isaia
13:1-4 “Profezia su Babilonia, data in visione a Isaia, figlio di
Amots. Issate una bandiera su un alto monte, alzate la voce verso
di loro, agitate la mano, perché entrino nelle porte dei principi. Io
ho dato ordini a quelli che sono a me consacrati, ho chiamato i
miei prodi per eseguire la mia ira, quelli che esultano nella mia
grandezza. C’è il rumore di una grande moltitudine sui monti,
simile a quello di un popolo immenso; il rumore tumultuoso di
regni, di nazioni radunate. L’Eterno degli eserciti passa in rassegna
l’esercito per la battaglia.” Questa è una profezia contro Babilonia
e si parla dei segni che saranno dati, del rumore che si sente sui
monti, di re che arrivano tumultuosamente e di nazioni radunate e
un esercito e noi sappiamo che in questo contesto parla dei Medi e
dei Persiani che arrivano per distruggere Babilonia. Questa cosa ha
anche un’applicazione profetica per i nostri giorni. Nei nostri giorni
Dio avrà una bandiera su questa terra e innalzerà quella bandiera su
un monte e sappiamo qual è quel monte negli ultimi tempi. Chi è
quel monte? Il popolo di Dio. Là ci saranno segni, cosa significa che
ci saranno segni? Dice la Bibbia che negli ultimi tempi il popolo di
Dio farà segni e con quale scopo? Per predicare a Nebukadnetsar.
Qui dice che Dio ha chiamato i suoi prodi per eseguire la Sua ira. Dio
ha dei prodi negli ultimi tempi che chiama per eseguire la sua ira?
Apocalisse 18 uscite fuori da Babilonia, là c’è un grido che dimostra
l’ira di Dio verso Babilonia. Al versetto 4 dice “si sente il rumore di
una moltitudine sui monti”, cosa rappresenta questo per i nostri
120
giorni? Il popolo di Dio che grida. Guardate come termina “L’Eterno
degli eserciti passa in rassegna l’esercito per la battaglia”. Che
significa che Dio passa in rassegna l’esercito? Questo significa il
giudizio investigativo, quindi ciò dimostra che ci sarà un giudizio
investigativo.
Leggiamo il versetto 9 di Isaia 13 “Ecco, il giorno dell’Eterno viene:
giorno crudele, d’indignazione e d’ira ardente, per fare della terra
un deserto e sterminare da essa i peccatori.” Di quale giorno parla
qui? Del giorno del ritorno di Dio, perché dice che sterminerà dalla
terra i peccatori e siccome dice che questo accadrà su tutta la terra,
vuol dire che siamo in presenza di una Babilonia globale. Quali sono
le cose che annunciano che Dio viene? Il versetto 10 di Isaia 13
“Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno più
brillare la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non
diffonderà più la sua luce.” Dove troviamo questa espressione? In
Luca 21 e Matteo 24 i segni del ritorno di Gesù, quando dice che il
sole non brillerà, la luna non darà la luce, le stelle cadranno dal cielo
tutto questo è qui. Il versetto 11 fa vedere che Babilonia è diventata
già globale “Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per
la loro iniquità; metterò fine all’alterigia dei superbi e abbatterò
l’arroganza dei tiranni”. È un impero globale e il versetto 9 dice che
Dio viene con indignazione e ira ardente.
Che cosa significa che Dio viene con indignazione e ira ardente?
Cos’è l’indignazione e l'ira di Dio? È un’applicazione anche per i
tempi della fine? Apocalisse 16:1 “Poi udii una gran voce dal tempio
che diceva ai sette angeli: Andate e versate sulla terra le coppe
dell’ira di Dio” Cosa devono versare? Le sette coppe dell’ira di Dio
sulla terra. Che cosa sono queste? Sono descritte dal versetto 2 e
non sono altro che le sette piaghe versate su Babilonia. Avete visto
nel capitolo 13 di Isaia come Babilonia diventa una nazione globale?
121
La nazione non era piccola, però il territorio era limitato, mentre ora
comprende tutto il mondo. Su cosa sta appoggiata Babilonia antica?
Geremia 51:13 “O tu che abiti presso grandi acque, ricca di tesori,
la tua fine è giunta, il termine dei tuoi ingiusti guadagni” Per
sapere che si parla di Babilonia basta leggere il versetto 1 “Così dice
l’Eterno: Ecco, io susciterò contro Babilonia e contro gli abitanti di
Leb Kamai un vento distruttore.” e il versetto 13 dice che quella
Babilonia sta su grandi acque ed è ricca di tesori. Quando nella
Bibbia si parla di tesori, allora si parla di oro e argento. Abbiamo
visto scritto che Babilonia sta su grandi acque, e ciò perché il fiume
Eufrate passava in mezzo a Babilonia e quel fiume alimentava di
acqua tutta la città. Già a quei tempi Babilonia aveva una rete di
irrigazione come noi oggi, una specie di acquedotto. Babilonia era
così bene organizzata che nessuno poteva invaderla ecco perché i
suoi abitanti potevano festeggiare tranquillamente, così come viene
descritto nel capitolo 5, alcuni scienziati dicono che l’assedio
sarebbe potuto durare anche 70 anni senza problemi. Le mura erano
molto alte e grosse e non potevano essere rotte facilmente. Ciò
significa che Babilonia stava e si sosteneva sulle acque.
Vediamo ora Babilonia spirituale su cosa poggia Apocalisse 17:1
“Vieni, io ti mostrerò i il giudizio della grande meretrice, che siede
sopra molte acque”. Che cosa vediamo qui? Babilonia spirituale sta
anche lei su molte acque. Così come quella letterale sta su acque,
così anche quella spirituale sta su acque. Dio non cambia, quando lui
parla, lo fa una volta per sempre. Che cosa rappresentano le acque?
Al versetto 15 dice “le acque sono popoli, moltitudini, nazioni e
lingue” Cosa dice di questa donna? Versetto 4 dice: “la donna era
vestita di porpora e di scarlatto, era tutta adorna d’oro, di pietre
preziose e di perle”. Che cosa dice Geremia 51:13? Che sta su acque
ed è ricca di tesori e in Apocalisse dice la stessa cosa, lei è molto
122
ricca. Avete notato il parallelismo? Guardate che cosa dice oltre
“aveva in mano una coppa d’oro piena di abominazioni e delle
immondezze della sua fornicazione”. Per vedere cosa sono le
abominazioni e le immondezze della sua fornicazione andiamo in
Apocalisse 14:8 “Poi seguì un altro angelo, dicendo: È caduta, è
caduta Babilonia, la grande città che ha dato da bere a tutte le
nazioni il vino dell’ira della sua fornicazione. ” Quindi che cosa si
trova nella sua coppa? Il vino dell’ira della sua fornicazione che lei
ha dato a tutte le nazioni e Dio dice che questo che lei fa sono
abominazioni e immondezze. Che tipo di Babilonia è questa con la
coppa di vino? Spirituale. E noi vediamo che lei dà da bere a tutte le
nazioni. Andiamo a vedere se la Babilonia reale, letterale ha vino e
dà da bere a tutte le nazioni Geremia 51:7 “Babilonia era nelle mani
dell’Eterno una coppa d’oro che inebriava tutta la terra; le nazioni
hanno bevuto del suo vino, perciò le nazioni sono diventate
deliranti.” Cos’era Babilonia? Che cosa aveva nella mano la donna?
Una coppa d’oro tutte due, dentro la coppa c’è vino che viene dato
da bere a tutte le nazioni per ubriacarle. Se desiderate potete
studiare anche gli altri paralleli tra Babilonia reale e quella spirituale.
Ripetiamo: abbiamo visto che ci sono due Babilonie: una letterale e
una spirituale. La prima Babilonia è piccola all’inizio e poi diventa
globale, anche la Babilonia spirituale all’inizio era piccola, e poi
diventa globale. Babilonia antica quando diventa globale riceve l’ira
di Dio. Babilonia spirituale quando diventa globale, anche lei riceve
le sette piaghe. Abbiamo visto che Babilonia letterale sta sulle acque
ed anche quella spirituale sta su molte acque. Abbiamo visto che
Babilonia letterale ha una coppa d’oro, anche quella spirituale ha
una coppa d’oro. Babilonia reale ha vino che inebria tutte le nazioni,
altrettanto Babilonia spirituale. Babilonia reale alla fine si confronta
con l’armata di Dio (Isaia 13), anche Babilonia spirituale si
123
confronterà con l’armata di Dio. Babilonia reale sarà distrutta
dall’armata dei Medi e dei Persiani, anche Babilonia spirituale sarà
distrutta dai re. Che tipo di re distruggerà la Babilonia spirituale? Chi
è il re Ciro? Se guardate la carta geografica, vedrete che i Medi e
Persiani, rispetto a Babilonia sono nella parte est e quando arrivano
i Medi e i Persiani, essi arrivano dall’est per distruggere Babilonia.
Quanti re arrivano contro Babilonia? Due. Andiamo a vedere se la
Babilonia spirituale sarà distrutta da re che vengono dall’est
Apocalisse 16:12 “Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul grande
fiume Eufrate; e la sua acqua si prosciugò per preparare la via dei
re che vengono dal sol levante”.
Com’è entrato Ciro in Babilonia? Prosciugando l’Eufrate. Che cosa
dice qui in Apocalisse? Hanno prosciugato l’Eufrate per entrare i re
dal sol levante, ma qui si tratta del ritorno di Gesù. Avete visto la
connessione? Vediamo se Ciro si può associare a Gesù.
Isaia 45:1 “Così dice l’Eterno al suo unto, a Ciro, che io ho preso per
la destra per atterrare davanti a lui le nazioni: Si, io scioglierò le
cinture ai lombi dei re, per aprire davanti a lui le porte a due
battenti e perché le porte non rimangano chiuse.” unto significa
Messia Giovanni 1:41 “Costui trovò per primo suo fratello Simone e
gli disse: Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire IL
CRISTO” Ciro e Gesù sono Messia.
Isaia 46:11 “Che chiamo dall’est un uccello da preda e da una terra
lontana l’uomo che eseguirà il mio disegno. Sì, ho parlato e lo farò
avvenire; ne ho formato il disegno e lo eseguirò.” Da dove arriva?
Da un paese lontano. Luca 19:12 “Disse dunque: Un uomo nobile
andò in un paese lontano, per ricevere l’investitura di regno e poi
tornare.” Di chi parla qui: di Gesù? Di se stesso, va in un paese
lontano e ritornerà. Da dove ritorna? Da un paese lontano.
124
Isaia 41:1,2, 28 “Isole, state in silenzio davanti a me! Riprendano
nuove forze i popoli, si avvicinino e poi parlino. Raduniamoci
insieme a giudizio! Chi ha suscitato un giusto dall’est, chiamandolo
ai suoi piedi? Chi gli ha consegnato le nazioni e sottomesso i re?
Egli li dà come polvere alla sua spada e come stoppia dispersa al
suo arco.” Ciro arriva dall’est; Ciro è giusto. Matteo 24:27 “Infatti,
come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente, così sarà
la venuta del Figlio dell’uomo” Gesù viene dall’est.
Isaia 44:28 “Dico di Ciro: Egli è il mio pastore! E compirà tutti i miei
desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai ricostruita!, e al tempio:
Siano gettate le tue fondamenta.” Ciro è il mio pastore; Giovanni
10:11 “Io sono il buon pastore, il buon pastore depone la sua vita
per le pecore.” Gesù è il buon pastore.
1 Giovanni 2:1 “Figlioli miei, vi scrivo queste cose affinché non
pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato
presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. ” Gesù è giusto
Isaia 44:27,28 “Dico all’abisso: Prosciugati; io prosciugherò i tuoi
fiumi. Dico di Ciro: Egli è il mio pastore! E compirà tutti i miei
desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai ricostruita!, e al tempio:
Siano gettate le tue fondamenta.” Ciro arriva dall’est; Matteo 24:27
“Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente,
così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.” Ciro il buon pastore che
ricostruisce Gerusalemme; Apocalisse 16:12 “Poi il sesto angelo
versò la sua coppa sul grande fiume Eufrate; e la sua acqua si
prosciugò per preparare la via dei re che vengono dal sol levante.”
Isaia 45:13 “Io l’ho suscitato nella mia giustizia e appianerò tutte le
sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei
prigionieri senza prezzo di riscatto e senza doni, dice l’Eterno degli
eserciti.” Ciro rimanderà liberi i prigionieri di Dio; Luca 4:18 “Lo
Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per
125
evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno
il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il
recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi.”
Quindi noi vediamo il parallelismo tra Ciro e Gesù quando tornerà
sulle nuvole. Perciò Apocalisse 14:8 “Poi seguì un altro angelo,
dicendo: È caduta, è caduta Babilonia, la grande città che ha dato
da bere a tutte le nazioni il vino dell’ira della sua fornicazione.”
Quando dice “è caduta, è caduta Babilonia” si riferisce alla sua
caduta reale e anche alla sua caduta spirituale. Com’è caduta
Babilonia in antichità altrettanto cadrà anche quella spirituale.
L’antico è stato distrutto dai re Medi e Persiani venuti dall'est e
guidati da Ciro, allo stesso modo anche Babilonia spirituale con i re
che vengono dall'est guidati da Gesù Cristo. Chi dice questo? Queste
cose le dice la Bibbia, non è niente nuovo sotto il sole. Avete
osservato, prima della nascita di Gesù c’era quella Babilonia e ora
prima del suo ritorno c’è questa Babilonia. Se vogliamo vedere come
cadrà la Babilonia di oggi, se vogliamo sapere chi è Babilonia di oggi
non dobbiamo chiederci molto basta andare alla vecchia Babilonia e
capiamo tutto. Sapendo la sua storia e la sua caduta allora possiamo
sapere la storia e la caduta della Babilonia odierna. Cosi si studiano
le profezie, per parallelismo. Le cose che sono state, la Bibbia dice
che ci saranno, non c’è niente nuovo sotto il sole. Abbiamo studiato
di Nebukadnetsar che è stato e studieremo di Nebukadnetsar che
sarà. Nel capitolo 5 studieremo di Belshatsar che è stato, e di
Belshatsar che sarà. Vedremo quanto sono legate queste cose nella
Bibbia. Non dimenticate che il capitolo 4 e il capitolo 5 fanno vedere
la fine di Babilonia. Alla fine Babilonia si dividerà in due, alcuni
andranno nel regno di Dio perché si convertono, e altri cadranno.
Ringraziamo Dio per la sua Parola, così non possiamo dire che non
sapevamo.
126
Iniziamo Daniele capitolo 5:1-6 “Il re Belshatsar fece un gran
banchetto a mille dei suoi grandi e in presenza dei mille bevve
vino. Mentre degustava il vino, Beltshatsar ordinò di far portare i
vasi d’oro e d’argento che suo padre Nebukadnetsar aveva portato
via dal tempio che era in Gerusalemme, perché in essi bevessero il
re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. Così si portarono
i vasi d’oro che erano stati portati via dal tempio della casa di Dio,
che era in Gerusalemme, e in essi bevvero i re e i suoi grandi, le sue
mogli e le sue concubine. Bevvero vino e lodarono gli dèi d’oro,
d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. In quello stesso
momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a
scrivere di fronte al candelabro sull’intonaco della parete del
palazzo reale; e il re vide la parte di quella mano che scriveva.
Allora l’aspetto del re cambiò e i suoi pensieri lo turbarono, tanto
che le giunture dei suoi lombi si allentarono e i suoi ginocchi
battevano l’uno contro l’altro.”
Oggi studieremmo questi sei versetti. Abbiamo associato Babilonia
antica con Babilonia odierna. Abbiamo detto che Nebukadnetsar, nel
capitolo quattro, si converte, Belshatsar non si converte. Il capitolo 5
fa vedere come cade Babilonia, bisogna capire bene come cade
Babilonia antica per poter analizzare quella di oggi.
Che cosa succede nel versetto 1? Che cosa significa quando uno fa
un gran banchetto? Che cosa succede durante il banchetto? Qui è
presente un primo particolare che caratterizza Babilonia, cioè il vino,
e il secondo particolare è che sono presenti 1000 persone, le più in
vista, le più importanti. Terzo, alla festa sono presenti le mogli e le
concubine del re. Quarto sono presenti gli dei, gli idoli, e alla fine i
vasi del tempio. Immaginatevi la situazione nella quale si trovava
Beltshatsar, nel paese ci sono voci di guerra, perché i Medi e i
127
Persiani si sono rivoltati, e il re è al corrente di quella situazione, ma
nonostante tutto decide di festeggiare. Cosa vi dice questo? Questo
dimostra la sicurezza in cui egli viveva, non credeva che qualcuno
avrebbe potuto disturbare perché le porte erano chiuse, tutto era
chiuso, quindi non poteva succedere nulla. Cosa vi suggerisce
questo? Non c’è nella Bibbia una voce che dice pace, pace? Apriamo
la Bibbia in 1 Tessalonicesi 5:2,3 “Poiché voi stessi sapete molto
bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.
Quando infatti diranno: Pace e sicurezza, allora una subitanea
rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna
incinta, e non scamperanno affatto.”
Tutto questo si associa alla caduta di Babilonia antica. Questo tipo di
festa è in atto anche oggi e come si chiama? Celebrazioni
(Celebration). Cosa potete dire dei geni musicali celebrativi? New
Age, gospel, rock, tutto questo ti prepara per la grande festa di
Beltshatsar alla fine. Se andate su internet tutti parlano di pace e di
benessere, non devi predicare cos’è il peccato, tu devi predicare
come Gesù ama tutti, salva tutti, tu non devi fare niente, fa tutto lui.
Che cosa uniranno tutti questi movimenti di pace insieme? Le feste.
E cosa faranno tutti in quella occasione? Berranno vino. A cosa viene
associano il vino nella Bibbia? Alle dottrine. In quella occasione che
tipo di vino bevevano? Fermentato, infatti loro si ubriacarono,
quindi che tipo di dottrine rappresenta? Dottrine false. Chi beve? I
versetti che vengono poi dicono che bevono i grandi, le mogli e le
concubine. Chi sono i grandi? Apocalisse 17:2 “i re della terra” Chi
sono quei re? Versetto 12 “E le dieci corna, che hai visto, sono dieci
re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno
podestà come re, per un’ora, insieme alla bestia.”
128
Dieci corna sono 10 re, quei re bevono vino insieme alla donna, ma
in Daniele 5 non sono 10 sono 1000. Perché in Apocalisse sono 10 e
qui sono 1000 re?
Poi le mogli e le concubine sono due categorie di donne, entrambe
immonde perché sono donne, non sono vergini e sono sottomesse a
Babilonia. Quando dice mogli di che tipo di donna parla la Bibbia? Di
una donna sposata legalmente, quando si parla di concubina,
invece, di che tipo di donna parla? Di una donna che vive con un
uomo in modo illegale. Questi due tipi di donna erano a quella festa.
Sappiamo che la donna nella Bibbia rappresenta la chiesa, queste
donne sono sotto Babilonia, quindi queste chiese sono apostate, ma
di queste chiese apostate ce ne saranno due categorie alla festa, una
legale e una illegale, perché cosi dice la Bibbia.
Un’altra cosa che incontriamo lì sono gli idoli. Quando Daniele
descrive questo nomina tutto ciò che poteva trovarsi lì. Non dice
semplicemente che bevevano vino e lodavano i loro dei, ma dice gli
dei d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra (versetto
4), totale sei idoli. Perché sei idoli? Vi ricordate di cosa è formata
l’alleanza della bestia? 666.
Troviamo presente a quella festa anche i vasi del tempio. Che tipo di
vasi erano quelli? Quei vasi erano d’oro. Erano cose sante o no? Quei
vasi erano del tempio di Dio e quindi erano santi. Che cosa fece
Belshatsar con quei vasi? Li riempì di vino per festeggiare con i suoi
idoli. Lui mise insieme una cosa non santa (vino) con una cosa santa
(i vasi del tempio). Come si chiama l’unione tra una cosa santa e una
non santa? Abominazione. Babilonia spirituale commette
abominazioni? Ezechiele 8 parla delle quattro abominazioni e di un
idolo: Tammuz. In sostanza cosa rappresentano quei vasi d’oro presi
dal tempio? Le persone.
129
L’ultima cosa che successe: apparve una mano che era la mano di
Dio. In quale altro posto nella Bibbia troviamo una mano (versetto
5)? Dove troviamo che Dio fa qualcosa con la sua mano? Esodo 8:19
“Allora i maghi dissero al Faraone: Questo è il dito di Dio. Ma il
cuore del Faraone si indurì ed egli non diede loro ascolto, come
l’Eterno aveva loro detto.” Quindi le piaghe inflitte, sono il dito di
Dio. Esodo 31:18 “Quando l’Eterno ebbe finito di parlare con Mosè
sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole
di pietra, scritte col dito di Dio.” Qui Dio scrive le tavole di pietra con
il suo dito. Dio quindi usa il dito per le piaghe e per le tavole della
testimonianza.
Cos’altro scrive Dio con il dito? Giovanni 8:6 “Or dicevano questo
per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù,
chinatosi, scriveva col dito in terra.” Gesù è Dio? Vediamo cosa
scrive lui con il dito, i peccati delle persone. Dove troviamo noi un
messaggio che contiene tutte queste tre cose nella Bibbia? Le
piaghe sappiamo che sono il giudizio di Dio, i dieci comandamenti ci
insegnano il timore dell'Eterno, e i peccati ci fanno guardare alla
gloria di Dio, quindi riassumendo: “Temete Dio e dategli gloria
perché l’ora del giudizio è arrivata”, è il messaggio del primo
angelo. Quando Dio ha scritto col dito sul muro, fece vedere a
Beltshatsar che non aveva timore di Dio, non gli dava gloria, perciò
arrivava il giudizio di Dio su lui. Che cosa dice la Bibbia che succede
quando Beltshatsar vide tutto questo? Versetto 6 dice che il re
cambiò l’aspetto e i suoi pensieri lo turbarono tanto che le ginocchia
battevano uno contro l’altro. Dove troviamo noi ancora l’espressione
che i suoi pensieri lo turbarono? Daniele 11:44 “ma notizie dal est e
dal nord lo turberanno, perciò partirà con grande furore per
distruggere e votare allo sterminio molti”. Vedete che tutta la
Bibbia trasmette un unico messaggio?
130
Il re non sapeva ciò che era scritto sul muro, ma tremava perché
realizzò che qualcosa nella sua vita era sbagliata. Se avesse capito
non avrebbe chiamato i saggi per tradurre ciò che era scritto, ma
loro non seppero spiegare perché erano tutti ubriachi come il re. Il
messaggio era scritto nella loro lingua, ma loro non riuscirono
neanche a leggerlo. Vi rendete conto quanto erano ubriachi? Non
dice Dio la stessa cosa in Apocalisse 18:23? Perché? Perché sei
ubriaco e ti si è annebbiata la mente. Vi rendete conto che notte di
degrado sarà quella notte sulla terra? Ma questa realtà si prepara
già da oggi. Oggi Babilonia dà una goccia di vino ad ognuno e fino ad
allora sarai completamente ubriaco cosi che quando Dio ti darà un
messaggio tu non sarai più in grado di leggere nemmeno nella tua
Bibbia. Perché la gente oggi quando legge la Bibbia non può capire?
La mente è intossicata da Babilonia. C’è troppo vino nel cervello che
ha distrutto le cellule cerebrali. Ma questa non è l’ultima fase, vi
ricordate cosa fece Dio con Nebukadnetsar? Dio riuscì a guarirlo,
perché Dio dà sempre una possibilità. Abbiamo noi la possibilità di
togliere questa Babilonia dalla testa? Si, sono quelle quattro tappe
che Dio diede al re Babilonese e che dà anche a noi. Il re offre vino a
tutti. Più tardi si uniscono a lui i grandi, poi arrivano le mogli, le
concubine, poi portano l’idolo, portano i vasi e alla fine appare il
dito della mano. Quando arrivò Ciro quanti rimasero di mille?
Quello che successe in quella stanza, applicato ai nostri giorni
significa che quando si realizzerà l’unione di tutte le chiese, inizierà
la persecuzione, si farà un immagine della bestia, inizierà la
persecuzione del popolo di Dio, ma Dio fermerà questo con le sette
piaghe.
Abbiamo visto la storia reale e la sua applicazione ai nostri giorni.
Oggi approfondiremo di più questa applicazione. Vediamo il versetto
7 di Daniele 5 “Il re gridò con forza che si facessero entrare gli
131
astrologi, i Caldei e gli indovini; quindi il re prese a dire ai savi di
Babilonia: Chiunque leggerà questo scritto e mi darà la sua
interpretazione sarà rivestito di porpora, porterà una collana d’oro
al collo e sarà terzo nel governo del regno.” Quello che dice questo
versetto credo sia chiaro, andiamo a leggere il resto da 8 a 12:
“Allora entrarono tutti i savi del re, ma non poterono leggere la
scritta né far conoscere al re la sua interpretazione. Allora il re
Beltshatsar fu grandemente turbato, il suo aspetto cambiò e i suoi
grandi furono smarriti. La regina, a motivo delle parole del re e dei
suoi grandi, entrò nella sala del banchetto la regina prese a dire: O
re possa tu vivere per sempre! I tuoi pensieri non ti turbino e il tuo
aspetto non cambi. C’è un uomo nel tuo regno, in cui è lo spirito
degli dèi santi; e al tempo di tuo padre si trovò in lui luce,
intendimento e sapienza simili alla sapienza degli dèi; il re
Nebukadnetsar, tuo padre, tuo padre il re, lo stabilì capo dei
maghi, degli astrologi, dei Caldei e degli indovini, perché in questo
Daniele, a cui il re aveva posto nome Beltshatsar, fu trovato uno
spirito straordinario, conoscenza, intendimento, abilità
nell’interpretare i sogni, spiegare enigmi e risolvere questioni
complicate. Si chiami dunque Daniele ed egli darà
l’interpretazione.”
Vediamo ora il significato. Nessuno dei savi del re fu in grado di
leggere la scritta né di far conoscere al re la sua interpretazione. A
questo punto arrivò la regina madre e ricordò al re che nel regno
c’era un uomo di Dio il quale già ai tempi di suo padre aveva
interpretato un sogno per cui era stato messo a capo dei maghi,
degli astrologi, dei Caldei e degli indovini. Ai tempi di Beltshatsar
Daniele non aveva nessuna funzione, era ignoto. Quello che tenta di
dire la regina è che Beltshatsar aveva fatto un grave errore a
metterlo in disparte perché in lui c’era lo spirito degli dèi santi.
132
Leggiamo ora i versetti da 13 a 16 “Allora Daniele fu introdotto alla
presenza del re; il re parlò a Daniele e gli disse: Sei tu quel Daniele,
tra gli esuli di Giuda, che il re mio padre condusse dalla Giudea? Ho
inteso dire di te che lo spirito degli dèi è in te e che in te si trova
luce, intendimento e una sapienza straordinaria. Ora hanno fatto
venire alla mia presenza i savi e gli astrologi, perché leggessero
questo scritto e me ne dessero l’interpretazione; ma non sono stati
capaci di darmela. Ho invece sentito dire di te che tu puoi dare
l’interpretazione e risolvere questioni complicate. Ora se sei capace
di leggere questo scritto e farmene conoscere l’interpretazione, tu
sarai rivestito di porpora, porterai una collana d’oro al collo e sarai
terzo nel governo del regno.”
In questi versetti il re dice a Daniele che ha consultato i suoi savi e gli
astrologi, perché leggessero la scritta e gli facessero conoscere
l’interpretazione, ma non furono capaci di dargli l’interpretazione. È
molto interessante che Babilonia sempre prima chiama i suoi savi.
Dio dimostrò e in questo capitolo più che in qualsiasi parte che non
avevano alcuna possibilità contro di lui. Nel capitolo 2 quando Dio
diede il sogno essi non seppero dire né cosa avesse sognato il re e
neanche la sua interpretazione. Nel capitolo 4 Dio diede il sogno e
loro non seppero interpretarlo. Nel capitolo 2 non sapendo il sogno
si erano scusati perché non era per loro possibile saperlo, qui diede
il sogno, ma lo stesso non riuscirono ad interpretarlo, nel capitolo 5
il loro stato era ancora più degradato perché Dio scrisse sul muro e
loro non riuscirono neanche a leggere, pur essendo scritto nella loro
lingua. Cosa li portò a questo stato? Tutto comincia al capitolo 1
quando il re esamina i giovani e trova Daniele e i suoi amici 10 volte
superiori agli altri, ciò significa che loro, i maghi, erano 10 volte più
stupidi di Daniele. Più tardi, Daniele passò a capo di tutti i maghi e
savi della corte, e i savi vennero chiamati traditori. Nel capitolo 4
133
quando Dio diede di nuovo un sogno a Nebukadnetsar, essi non
seppero interpretarlo e nel capitolo 5 essi risultarono analfabeti,
non riuscirono nemmeno a leggere il messaggio scritto nella loro
lingua. Il loro degrado era lento e continuo. Prima loro sapevano
qualcosa, poi furono trovati dieci volte inferiori a Daniele, poi
traditori, infine non sapevano neanche leggere. Dove avevano
studiato? Nella scuola babilonese, se studiavi da loro eri considerato
il miglior savio.
Vediamo il versetto 17 “Allora Daniele rispose e disse davanti al re:
Tieniti pure i tuoi doni e dà ad un altro le tue ricompense; tuttavia
io leggerò la scritta al re e gliene farò conoscere l’interpretazione.”
Daniele rifiuta la ricompensa, ma dà lo stesso l’interpretazione.
Daniele non vuole arrivare a quello stato di degrado dei savi
babilonesi. Se prima Daniele chiedeva tempo per pregare e chiedere
a Dio l’interpretazione, qui lui non ha bisogno perché la cosa era
molto semplice. Dopo aver visto cosa c’era scritto a maggior ragione
rifiutò di essere il terzo nel regno, perché quanto potevano durare
tre ore? Questo dimostra chiaramente che Daniele sapeva cosa
stava succedendo nel paese, e cioè che i Medo- Persiani erano già
alle porte di Babilonia.
Leggiamo i versetti 18 – 21 “O re, il Dio Altissimo aveva dato a
Nebukadnetsar tuo padre regno, grandezza, gloria e maestà. Per la
grandezza che gli aveva dato, tutti i popoli, nazioni e lingue,
tremavano e temevano davanti a lui; egli faceva morire chi voleva
e lasciava in vita chi voleva, innalzava chi voleva e abbassava chi
voleva. Quando però il suo cuore si innalzò e il suo spirito si indurì
fino all’arroganza, fu deposto dal suo trono reale e gli fu tolta la
sua gloria. Fu quindi scacciato di mezzo ai figli degli uomini, il suo
cuore fu reso simile a quello delle bestie e la sua dimora fu con gli
asini selvatici; gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo
134
corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché non riconobbe che
Dio Altissimo domina sul regno degli uomini e su di esso stabilisce
chi vuole.”
Di chi parla qui? Di Nebukadnetsar. Daniele vuole dire qui che
Belshatsar doveva imparare una lezione dall’esperienza del nonno.
Anche il nonno aveva percorso quella via, ma alla fine si era
ravveduto. Egli però non volle imparare dalle quelle esperienze, cosa
che Dio fa anche con noi, nel senso che se i nostri genitori hanno
fatto un errore, il Signore ci chiede di non fare anche noi come loro,
noi dovremmo ascoltare il consiglio. Al versetto 22 dice “ma tu,
Belshatsar suo figlio, benché sapessi tutto questo non hai umiliato
il tuo cuore”, quindi lui sapeva ma non aveva voluto ubbidire. Come
facciamo a sapere che era informato? Perché Nebukadnetsar aveva
ordinato in tutto il paese di rispettare il Dio degli ebrei, quindi tutti
sapevano, di conseguenza anche Belshatsar.
Leggiamo ora i versetti 23 - 28 “Anzi ti sei innalzato contro il
Signore del cielo; ti sei fatto portare davanti i vasi del suo tempio,
e in essi avete bevuto vino tu e i tuoi grandi, le tue mogli e le tue
concubine. Inoltre hai lodato gli dèi d’argento, d’oro, di bronzo, di
ferro di legno e di pietra, che non vedono, non odono e non
comprendono e non hai glorificato Dio, nella cui mano è il tuo
soffio vitale e a cui appartengono tutte le tue vie. Perciò dalla sua
presenza è stato mandato il palmo della mano che ha tracciato
questo scritto. Questo è lo scritto che è stato tracciato: MENE,
MENE, TEKEL UFARSIN. Questa è l’interpretazione di ogni parola:
MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine. TEKEL:
tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.
PERES: il tuo regno è stato diviso ed è stato dato ai Medi e ai
Persiani.”
135
Daniele enumera i peccati di Belshatsar e dà l’interpretazione dello
scritto. Lo scritto era in lingua Caldea perché al capitolo 1 versetto 4
dice che tutti loro erano stati portati a studiare la letteratura e la
lingua dei Caldei. La cosa interessante è che Daniele cercò di scrivere
il nome di Dio nella lingua dei Caldei. Noi sappiamo che alcuni
capitoli del libro di Daniele furono scritti nella lingua dei Caldei, lui
quando studiava traduceva la Bibbia nella lingua dei Caldei. Che cosa
dimostra questo? Che lui sapeva la lingua e voleva che il messaggio
Biblico arrivasse ai Caldei. Cosa ci dice questo? Se vuoi studiare una
lingua non è necessario studiare Puskin, Lermontov, Shakespeare, o
altro, basta studiare la Bibbia nella lingua rispettiva, se vuoi puoi
anche tradurre e questa è la scuola migliore. Così io ho imparato
l’inglese, ho preso il libro della Genesi e l’ho tradotto tutto
dall'inglese in romeno. È l’esperienza che fece Daniele e il risultato si
è visto, mentre gli altri studiavano la filosofia, lui studiava la parola
di Dio e furono trovati 10 volte più intelligenti degli altri.
Andiamo ai versetti da 29 a 31 “Allora, per ordine di Belshatsar,
Daniele fu rivestito di porpora, gli posero al collo una collana d’oro
e proclamarono che egli sarebbe stato terzo nel governo del regno.
In quella stessa notte Belshatsar re dei Caldei, fu ucciso; e Dario, il
Medo, ricevette il regno all’età di sessantadue anni.”
Belshatsar insistette per vestire Daniele e proclamarlo terzo nel
governo del regno. Sembra che la cosa venne eseguita
forzatamente. Se noi saremo uccisi, tu non scamperai, verrai con
me. Finora Daniele era un uomo sconosciuto, e i Medi e i Persi non
uccidevano persone sconosciute, loro uccisero le persone che
comandavano, quelli alla guida del paese. In quella notte, gli scritti
storici dicono che Belshatsar fu impiccato e insieme a lui 3000
persone tra savi, capi di governo, maghi furono tutti impiccati in fila.
Nei giorni successivi furono giustiziati altri, ma quella notte 3000
136
persone furono uccise e Belshatsar voleva che insieme a lui morisse
anche Daniele in quanto uomo di Dio e se Dio aveva deciso che lui
doveva morire allora doveva morire anche Daniele. Ma è stato
ucciso Daniele? No, perché? Tutti quelli che erano rappresentanti
del vecchio governo, con catena al collo e vestito in porpora, e
soprattutto lui era la terza persona in grado, quindi lui era più
grande di tutti i presenti escluso il re, eppure lui si salvò e gli altri no.
Perché lui rimane in vita? Leggiamo Proverbi 16:7 “Quando l’Eterno
gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi
nemici”. Quando arrivò Dario, Dio fece tutto il possibile affinché
divenisse il migliore amico di Daniele. Perché? Perché Daniele ai
tempi di Nebukadnetsar era il più grande dell’impero e siccome lui
non era cattivo come i babilonesi, i babilonesi erano molto cattivi,
per quello sono rappresentati come leoni, anzi lui era quello che li
calmava nelle situazioni conflittuali. Babilonia essendo un impero
aveva molti paesi sottomessi, e Daniele come diplomatico andava
per verificare le varie situazioni, quindi aveva visitato anche la Media
e la Persia, quindi era conosciuto, ecco perché Dario era un amico
cosi fedele che quando Daniele fu gettato nella fossa con i leoni lui
non dormì quella notte. Tutti gli uomini dell’impero apprezzavano
Daniele, ma Belshatsar non lo aveva voluto al governo, lo aveva
messo da parte. Quando i Persiani e i Medi entrarono in Babilonia,
essi chiamarono Daniele perché lo volevano alla guida del paese, in
quanto era un uomo molto buono e molto diplomatico, lui era una
perla in Babilonia. Dario aveva capito molto bene che lui non
avrebbe potuto guidare il paese senza Daniele. Lui aveva capito
altrettanto che il paese non poteva essere bilanciato, guidato senza
la presenza di persone di Dio. Sappiamo che di Ciro era stato
profetizzato che avrebbe guidato il paese e liberato il popolo di Dio.
Isaia aveva detto questa cosa di Ciro e quindi Ciro sapeva. Siccome
137
quell’uomo era stato mandato da Dio, lui aveva agito con timore di
Dio. Cosa ci insegna questo? Che se cammini nelle vie di Dio non hai
nemici.
Ora vediamo l’applicazione profetica di questo capitolo. Al versetto 7
dice “sarà rivestito di porpora, porterà una collana d’oro al collo e
sarà terzo nel governo del regno” Il terzo nel regno, voleva dire che
avrebbe avuto un terzo del regno. Dove troviamo nella Bibbia che
Babilonia è stata divisa in tre parti? Apocalisse 16:19 “E la grande
città fu divisa in tre parti e le città delle nazioni caddero, e Dio si
ricordò di Babilonia la grande, per darle il calice del vino della sua
furente ira.”
Di cosa parla qui? Parla delle tre potenze che formavano il regno.
Quali sono le tre potenze? La bestia, il dragone, e il falso profeta. Chi
è la bestia? Il papato. Chi è il dragone? Lo spiritismo, e il falso
profeta è il protestantesimo. Quale parte proponeva a Daniele? Il
protestantesimo. Chi rappresenta Daniele? I fedeli della chiesa del
rimanente. Gli dice: Daniele se tu vieni con me tu entrerai con gli
altri protestanti che sono nel mio regno. A quei tempi molte chiese
protestanti si erano unite, e tutte si uniranno sotto un’alleanza. Il
papato unirà tutti, l’unica chiesa che non si unirà sarà la chiesa del
rimanente. Cosa gli disse il re? Se tu ti allei con me, io ti farò essere
la chiesa che guida, ti metto sopra tutti gli altri. Ma Daniele capisce
che è troppo tardi, lui crede solo in Gesù. Il papato farà ogni tipo di
promesse, credendo che mettendo a capo la chiesa avventista forse
si potrebbe allungare il tempo del ritorno di Gesù.
Perché diciamo questo? Perché Daniele non era presente alla festa,
e questo lo capiamo dal fatto che lo chiamarono per leggere lo
scritto, e quando ti chiamano vuol dire che non sei presente. La
regina, che era la nonna del re, tentò di fargli capire cosa aveva fatto
il nonno, cosa significa questo? Tu nipote dovevi imparare
138
dall’esperienza passata, non dimenticate chi rappresenta Belshatsar.
Lui rappresenta Babilonia, ma in modo speciale la Babilonia che
viviamo oggi, cioè gli ultimi tempi, dopo di essa ritorna Gesù, Ciro
l’unto di Dio. Se Nebukadnetsar rappresenta il nonno e Belshatsar è
il nipote, significa che per un tempo c’era stato anche il figlio e noi
leggiamo in Daniele che nel periodo in cui regnava il figlio era
successo qualcosa, c'era stato un periodo di pausa tra la generazione
di padre, figlio e nipote. Nel periodo del figlio Babilonia ebbe una
pausa, perché non c’era il figlio, perché era stato ucciso. Ci fu solo il
nonno e il nipote. Che cosa cercò di dirgli la nonna regina? Che lui
doveva imparare la lezione del passato. Nell’anno 538 iniziò il regno
del nonno, nel 1798 la fine del nonno e l' inizio del figlio che non è
altro che l’inizio del tempo della fine; e comincia con la cattura del
papa che, fatto prigioniero dai francesi, riceve la ferita mortale,
arriva il nipote, 1929 la ferita inizia la sua guarigione quindi comincia
Babilonia spirituale di oggi, ma la nonna gli dice che non ha
imparato la lezione del periodo del nonno. Nel 1798 era stato ucciso
il padre, ma alla fine anche tu sarai ucciso. Tutte le cose nella Bibbia
hanno un’applicazione profetica quando si parla di Babilonia, solo è
necessario mettersi ad osservarle.
Belshatsar dice a Daniele: i miei savi e astrologi non sanno
interpretare la scritta e Daniele non è sorpreso di questo problema.
Dove troviamo nella Bibbia che certe persone non sanno distinguere
la destra dalla sinistra? A Ninive, in Giona. Di Ninive vien detto che
era una città che non distingueva la destra dalla sinistra. La cosa
interessante è che Ninive era Assiria, e Assiria era Babilonia. Prima
che si chiamasse Babilonia si chiamava Assiria. Spesso
Nebukadnetsar anche ai tempi di Geremia era chiamato re
dell’Assiria e questa è una profezia, perché ai tempi di Geremia
Babilonia era l'Assiria. La filosofia di quei tempi diceva che non c’era
139
differenza tra maschio e femmina, capite dove era arrivata
l'ideologia? Chi insegna oggi che non c’è differenza tra maschio e
femmina? Babilonia spiritista. Spiritismo oggi insiste a dire che non
c’è differenza tra maschio e femmina. Noi studieremo questo più
avanti, ma voglio far capire come idea perché gli spiritisti hanno
creato pantaloni per le femmine, per far capire che non ci sono
differenze. Dio però dice esattamente il contrario, dice che se una
donna veste abbigliamento maschile o un uomo abbigliamento
femminile è un abominio davanti a me. Questa cosa viene dai tempi
di Belshatsar. Lo scopo dello spiritismo è di dire che l’uomo è unisex.
A quei tempi non credo che esistessero due WC, era solo uno e tutti
entravano là. Vi rendete conto che tipo di moralità c'era allora? Ci
rende più saggi la scienza dei Babilonesi? Forse siete scioccati, ma
noi andiamo in questa direzione. Con più impari dalla scuola
babilonese con più impianti nella mente le sue idee, e quando leggi i
messaggi dei tre angeli tu non capirai che là si parla della chiesa del
rimanente, ma crederai che verranno gli angeli dal cielo a predicare.
Chi può interpretare ciò che è scritto sul muro? Un solo saggio sarà
in quel mondo, e quello è Daniele. Daniele rappresenta quelle
persone che saranno sagge nel tempo della fine. Da dove arriva la
saggezza? “Il timore del Signore è il principio della conoscenza, ma
gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento”. Proverbi
1:7 Dove troviamo il timore dell’Eterno? Nei suoi comandamenti.
Per essere saggi allora dobbiamo studiare ora i suoi comandamenti.
La nonna gli disse: guarda a tuo nonno e quando arrivò Daniele gli
disse la stessa cosa. Vedere i versetti da 18 a 21. Al versetto 22 dice:
“Ma tu, Belshatsar suo figlio, benché sapessi tutto questo non hai
umiliato il tuo cuore.” E al versetto 23 dice: “tu ti sei innalzato
contro il Signore del cielo; ti sei fatto portare davanti i vasi del suo
tempio, e in essi avete bevuto vino tu e i tuoi grandi, le tue mogli e
140
le tue concubine. Inoltre hai lodato gli dei d’argento, d’oro, di
bronzo, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono, non odono e
non comprendono e non hai glorificato il Dio, nella cui mano è il
tuo soffio vitale e a cui appartengono tutte le tue vie.” Babilonia
spirituale s’innalzerà contro il Signore nei tempi della fine? 2
Tessalonicesi 2:2-4 “Di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente
nè turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se
venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia imminente.
Nessuno v’inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà
se prima non sia venuta l’apostasia e non sia manifestato l’uomo
del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che
s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di
adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio,
mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.”
Il figlio della perdizione è il papato. Lui si siederà nel tempio di Dio e
dirà che è Dio e Daniele 11:30 dice che lui va contro Dio “Perché
delle navi di Kittim verranno contro di lui; perciò egli si rattristerà.
Quindi ritornerà e si adirerà contro il santo patto, ed eseguirà i suoi
disegni. Così ritornerà e mostrerà riguardo per quelli che hanno
abbandonato il santo patto”.
Il versetto 23 di Daniele 5 dice come vedete che lui ha lodato gli
idoli, dove troviamo noi che se tu ti inchini agli idoli l’ira di Dio si
abbatterà su di te? Apocalisse 14:9-12 che è il messaggio del terzo
angelo. In questo versetto 23 Daniele predica il messaggio dei tre
angeli, alla fine lui gli rivela cosa è scritto sul muro. Versetto 25:
“MENE, MENE, TEKEL UFARSIN”. Qui si trovano tre parole:
Che cosa significa mene? Numerato, contato cioè sono finiti i suoi
giorni, è arrivato il giudizio di Dio, quindi è il tempo del giudizio.
Poi abbiamo tekel, che significa pesato, quindi Dio ha trovato che sei
illegale. E ufarsin, tu sarai diviso.
141
Che cosa significa quando Dio scrive con la mano? Significa un
messaggio di giudizio, quindi questo messaggio di giudizio ha tre
tappe:
1. la prima fase è il giudizio investigativo
2. la seconda è la sentenza
3. la terza è il castigo
Dove troviamo questi tre passi nel giudizio di Dio? Nel messaggio dei
tre angeli. Il primo dice: “temete Dio e dategli gloria perché l’ora
del suo giudizio è venuta”, questo è il giudizio investigativo che è
iniziato nel 1844. Il secondo messaggio dice: “è caduta, è caduta
Babilonia, la grande città che ha dato da bere a tutte le nazioni il
vino dell’ira della sua fornicazione”, quindi significa che è stata
trovata leggera, e il terzo messaggio è il castigo, che dice: “se uno
adora la bestia, berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio”.
Dio fa vedere chiaramente che se uno ha da soffrire è perché lui ha
respinto il messaggio. Preghiamo Dio affinché siamo trovati come
Daniele quando sarà quella festa là, e che non siamo trovati tra
quelle persone presenti, ma altrove. Di trovarci anche in pace con
tutti e non tradire le nostre dottrine. Dobbiamo essere capaci di
imparare dagli errori che i nostri avi hanno fatto in passato, e
quando verrà il re Ciro, trovare benevolenza e andare nel suo regno,
là dove dice Apocalisse 3:21 “A chi vince concederò di sedere con
me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono posto a sedere
col Padre sul suo trono” .
Dove sta Gesù? Alla destra del Padre. Vedete cosa ci propone Gesù
qui? La storia non cambia, l'importante è che noi abbiamo imparato
dal passato. Tutto ciò che è scritto su Babilonia si avvererà nella
Babilonia attuale.
142
Daniele 6
L’ULTIMO CAPITOLO STORICO
Questo capitolo ci farà capire con cosa si dovrà confrontare il popolo
di Dio alla fine, negli ultimi giorni. È l'ultima tappa della lotta.
Abbiamo visto nei capitoli precedenti che ci saranno alcune tappe
contro il popolo di Dio. Inoltre sarà dato il decreto domenicale, poi
comincia un corto periodo di persecuzione, poi sarà un periodo più
difficile di persecuzione, e verso la fine sarà l’ultima tappa di
persecuzione, nella quale sarà dato il decreto di morte quando
Satana partirà per distruggere il popolo di Dio. Questa sarà l’ultima
cosa è sarà così reale per le persone del tempo della fine.
Vediamo cosa tratta questo capitolo.
Leggiamo Daniele 6:1- 3 “Piacque a Dario di stabilire sul regno
centoventi satrapi, i quali fossero preposti su tutto il regno, e sopra
di loro tre prefetti, di cui uno era Daniele, ai quali quei satrapi
dovevano render conto, perché il re non ne soffrisse alcun danno.
Ora questo Daniele eccelleva sugli altri prefetti e satrapi, perché in
lui c’era uno spirito superiore, e il re pensava di stabilirlo sopra
tutto il regno.”
Voi sapete com’è finita la storia di Babilonia, era arrivata un'altra
potenza, la Medo Persia, c’era un altro re, Dario, e lui cambiò tutte le
persone che erano al comando. Dario stabilisce 120 satrapi su tutto
il regno, perché il paese era diviso in 120 regioni, e sopra di loro tre
prefetti, di cui uno era Daniele. Le cifre non sono casuali. I satrapi
dovevano rendere conto ai tre prefetti, perché il re non né soffrisse
alcun danno. I prefetti chiesero conto ai 120 satrapi del loro operato.
Che danno poteva avere il re? Significa che anche allora le persone
non erano oneste, si rubava, soprattutto durante il periodo dei Medi
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e dei Persi. Tentavano di evitare per quanto possibile la legge.
C'erano dei complotti molto strani a quei tempi. Potete leggere
questo nel libro di Ester quando Haman rubava al re. Dario inventò
un sistema molto logico, nominò Daniele ad essere uno dei capi,
solo che al versetto 3 leggiamo che sorse un problema. Cosa molto
interessante, Daniele era sotto il re, allo stesso livello degli altri due,
e il versetto dice che in Daniele c’era uno spirito superiore. La parola
spirito superiore, significa avere un carattere eccellente, un
carattere che non sbagliava nella moralità, lui non sbagliava nei
calcoli o nei conti, e il re vedendo questo aveva deciso di innalzarlo
di grado. Non dimenticate che Daniele era già abbastanza avanzato
in età, aveva più di 80 anni, ed era molto fedele a Dio. Cosa
interessante è che a questa età lui era molto bravo in matematica.
Avete visto cosa fa la dieta che Dio dà? Questo ci fa vedere anche
quanto sono stupidi gli altri.
Leggiamo ara i versetti 4 e 5 “Allora i prefetti e i satrapi cercarono
di trovare un pretesto contro Daniele riguardo l’amministrazione
del regno, ma non poterono trovare alcun pretesto o corruzione,
perché egli era fedele e non si poté trovare in lui alcun errore o
corruzione. Allora quegli uomini dissero: Non troveremo mai
nessun pretesto contro questo Daniele, eccetto che lo troviamo
contro di lui nella legge stessa del suo Dio.” La cosa interessante è
che dicono che non potevano trovare alcun pretesto o corruzione
perché egli era fedele e non si poté trovare in lui alcun errore di
corruzione. Credo che loro abbiano passato mesi interi alla ricerca di
qualcosa. Può darsi che trascurassero perfino il loro dovere per
poter trovare qualcosa che non andasse in Daniele. Per loro era
impossibile che quest’uomo potesse essere così perfetto. La loro
ideologia era che l’uomo essendo tale sbaglia. Questa ideologia è
presente anche presso noi, nella nostra chiesa. Molte persone
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pensano che l’uomo non possa essere senza peccato, l’uomo non
può non sbagliare, non può essere onesto sino al cento per cento.
L’uomo è uomo e quindi lui deve sbagliare da qualche parte,
dobbiamo cercare il punto dove sbaglia. Hanno trovato qualcosa?
Essi hanno cercato ma non hanno potuto trovare, e più cercavano
più si stressavano. Daniele sapeva che doveva essere corretto
perché tutti lo guardavano come una persona che rappresenta Dio.
Voglio che sappiate una cosa, essere onesto in uno stato e vivere in
quello stato è molto più semplice che essere corretto in uno stato e
lavorare nel governo. Daniele però è stato onesto anche lì. Dio
vedendo che lui era onesto in quelle cose, Dio lo mise sopra tutti. La
stessa cosa succede anche oggi. Se io sono onesto nelle cose che
devo fare, Dio è con me e mi pone sopra cose più alte. Questo fatto
ha anche un parallelismo nella parte spirituale. Perché noi non
siamo perfetti nel carattere? Perché non siamo perfetti nella nostra
costruzione, nella nostra vita di ogni giorno. Io penso che lavorando,
anche se ciò che faccio non è perfetto non ha importanza. I 120
satrapi e gli altri due prefetti non erano corretti nel loro lavoro,
erano scorretti e Daniele avrebbe potuto dire di trovarsi da solo e
avrebbe potuto lasciar perdere qualcosa che non fosse perfetto.
Poteva dire è impossibile essere onesto in questo paese, è
impossibile fare tutte le cose perfette e come si deve. Lo poteva
dire? Si, ma lui non ragionò così, disse se tutti rubano, io non devo
farlo, non per le persone ma per Dio, lui sapeva che la disonestà
affetta il carattere. Guardate che cosa dicono di lui i suoi colleghi al
versetto 5: “Non troveremo mai nessun pretesto contro questo
Daniele”, quindi da questo risulta che lui era perfetto in tutto ciò che
faceva. Che cosa dicono loro più avanti nello stesso versetto?
“Eccetto che lo troviamo contro di lui nella legge stessa del suo
Dio”. Nella legge dello stato lui è perfetto, vediamo se lo è anche
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nella legge di Dio. Osservate che è messo davanti a due leggi? La
legge di Dio e la legge degli uomini. Nella legge degli uomini lui era
perfetto, faceva tutto corretto e bene, ora queste persone dicono: la
legge degli uomini è semplice, ma la legge di Dio è impossibile da
tenere. Qui sicuramente Daniele sbaglierà. Lui cadrà con la legge di
Dio. È questa idea anche oggi fra noi? Non è possibile osservare la
legge di Dio alla perfezione, è impossibile. Ma Daniele cade? No, lui
ha osservato la legge di Dio come ha osservato anche l’altra. Non
dimenticare, come sei corretto nelle cose che fai, altrettanto
corretto sarai anche con la legge divina. Perché le persone oggi
trasgrediscono la legge di Dio? Perché trasgrediscono anche le leggi
più elementari come il buon giorno e l'arrivederci. Pensiamo che Dio
oggi sia troppo occupato con cose serie e quindi non guardi se io
osservo alla perfezione la sua legge. A Dio non interessa la
perfezione, a Dio interessa la tua attitudine verso la cosa che stai
facendo.
I satrapi e i prefetti allora decisero un complotto contro Daniele.
Leggiamo i versetti 6,7: “Allora quei prefetti e satrapi si radunarono
tumultuosamente presso il re e gli dissero: O re Dario, possa tu
vivere per sempre! Tutti i prefetti del regno, i governatori e i
satrapi, i consiglieri e i comandanti si sono consultati insieme per
promulgare un editto reale e fare un fermo decreto, in base al
quale chiunque durante i 30 giorni rivolgerà una richiesta a
qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sia gettato nella fossa
dei leoni.” Molto interessante il fatto che dicono al versetto 7 tutti i
prefetti del regno. Non viene detto che Daniele non era incluso in
quel complotto. Essi avrebbero dovuto dire: tutti tranne Daniele.
Sapete cosa avrebbe fatto il re? Li avrebbe respinti, messi alla porta.
Il re sapeva che ogni cosa che non passava prima da Daniele era un
problema. Se passava da Daniele allora tutto andava bene. Che cosa
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dissero loro? Chiunque durante i 30 giorni rivolgerà una richiesta a
qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei
leoni.
Trenta giorni, è un periodo molto interessante, è il periodo di un
mese. Ai tempi dei babilonesi trenta giorni era il periodo tra il bene
e il male. Sapete cosa succede in trenta giorni? Si forma la luna
piena e dopo i trenta giorni la luna sparisce nuovamente, poi col
tempo riappare un pezzo, poi aumenta piano piano. E dopo trenta
giorni è piena e nella loro mitologia significava che il bene lottava
con il male. Poi se qualcuno non ubbidiva al decreto doveva essere
buttato nella fossa con i leoni. In Babilonia non mancavano i leoni e i
babilonesi erano molto crudeli. In Babilonia c'erano leoni addestrati
per queste occasioni. Spesso i re prima di andare in guerra
passavano da queste fosse per caricarsi di odio e andare carichi in
guerra.
Al versetto 8 dice: “Ora, o re, promulga il decreto e firma il
documento, in modo che non possa essere cambiato in conformità
alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile.”
Qui viene confermata l’idea di come era la legge dei Medi e dei
Persiani. Non era una legge qualunque era una legge che non si
cambiava. Con questo essi volevano anche conquistare la grazia del
re. Tentavano anche di accarezzare l’orgoglio dei Medi e dei Persiani.
Il versetto 9 dice: “Il re dunque firmò il documento e il decreto”. Il
versetto 10 dice: “Quando Daniele seppe che il documento era
stato firmato, entrò in casa sua. Quindi nella sua camera superiore,
con le sue finestre aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si
inginocchiava, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come era solito
fare prima.”
È molto interessante che quando Daniele venne a conoscenza che
era stato firmato il documento, lui entrò in casa per fare cosa? Per
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nascondersi, per preparare i bagagli? Per dormire? Poteva dire ho 30
giorni di vacanza dalla preghiera. No, entrò per pregare come il suo
solito. Lui poteva dire: è l'ordine dato dal re, Gesù dice di ubbidire
alle autorità, quindi ubbidisco. Poteva fare questo e davanti a Dio lui
sarebbe stato corretto. Un'altra idea di quello che poteva fare
Daniele era che poteva andare dal re Dario, e dire: ho una proposta:
nel nostro paese si verificano grandi furti di soldi. Io voglio visitare
tutto il paese durante un mese, e vedere come funzionano tutte le
tesorerie in tutto il paese. Il re sarebbe stato molto contento perché
qualcuno faceva gli interessi del paese. Lo poteva fare?
Ellen G. White dice che noi possiamo non inginocchiarci sempre, ma
possiamo pregare anche mentre stiamo in piedi, noi dobbiamo
pregare continuamente così come dice Paolo. Daniele quindi
avrebbe potuto pregare stando sul balcone, o comunque come
voleva evitando di stare in ginocchio. Anche noi possiamo trovare
mille modi per scusare il nostro comportamento. Il problema nel
caso di Daniele non era se pregare o meno durante quei 30 giorni
ma piuttosto se le 122 persone lo avessero visto o meno mentre
pregava. Egli in quel periodo di tempo doveva dimostrare che stava
pregando, ma tale dimostrazione non serviva a Dio, serviva per
dimostrare agli altri che lui era fedele e corretto nei confronti del
suo Dio allo stesso modo in cui si comportava verso la legge umana.
Capite? I 122 volevano vedere se Daniele fosse fedele a Dio come lo
era nelle cose umane e se Daniele non avesse continuato a fare ciò
che faceva prima, trovando dei sotterfugi, loro avrebbero potuto
affermare che egli non era fedele a Dio tanto quanto lo era verso gli
uomini. In sintesi, Daniele doveva dimostrare di essere fedele al
cento per cento verso Dio così come lo era verso gli uomini.
Allora le persone si appostarono fuori da casa sua per vedere come
avrebbe agito Daniele, vedere il suo modo di pregare. Due giorni
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dopo l'emissione del decreto, essi continuarono a sondare se la sua
preghiera era come prima del decreto o no. Daniele rispettava
l’orario proprio come prima, la sua posizione per la preghiera era la
stessa, lui non cambiò di un centimetro. Cosa capirono quelle
persone? Che Daniele era perfetto nella legge di Dio come lo era in
quella umana.
Noi però abbiamo problemi. Noi non preghiamo mai come prima, la
nostra preghiera cambia in funzione del tempo che abbiamo a
disposizione. Siamo sempre più di fretta e la preghiera diventa più
corta, meno intensa, meno sentita. Se qualcuno ci dovesse
guardare, cosa direbbe? Daniele come pregava prima del decreto
così faceva anche dopo il decreto.
Andiamo ai versetti 11 e 12 e leggiamo: “Allora quegli uomini
accorsero tumultuosamente e trovarono Daniele che stava
pregando e supplicando il suo Dio. Così si avvicinarono al re e
parlarono davanti a lui del decreto reale: Non hai tu firmato un
decreto in base al quale chiunque durante trenta giorni farà una
richiesta a qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sarebbe
gettato nella fossa dei leoni? Il re rispose e disse: La cosa è stata in
conformità alla legge dei Medi e dei Persiani, che non può essere
alterata.”
Quelle persone entrarono tumultuosamente nella stanza di Daniele
che stava pregando e supplicando il suo Dio e Daniele non si scusò
né si spaventò perché lo avevano trovato in preghiera. Lui non aveva
alcuna preoccupazione, non cambiò. Allora quelle persone andarono
dal re e gli ricordarono il decreto che lui aveva emanato in base al
quale chiunque durante 30 giorni avesse fatta richiesta a qualsiasi
dio o uomo all’infuori del re sarebbe stato gettato nella fossa dei
leoni. Quel decreto era stato emanato poche ore prima, non
settimane, mesi o anni addietro. Il versetto 10 dice che quando
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Daniele venne a sapere corse a pregare, quindi non passarono
troppe ore dall’emanazione del decreto. Questo per dire che il re
non poteva aver dimenticato di aver firmato il decreto.
Al versetto 13 accusarono Daniele di non mostrare alcun riguardo
nei confronti del re, né per il decreto da lui firmato, ma rivolse
suppliche al suo Dio tre volte al giorno. Mi immagino cosa hanno
riferito quelle persone al re, avranno detto: quell’uomo è cosi fedele
al suo Dio che ha trasgredito il tuo ordine. Lui come pregava prima,
prega anche ora, non è cambiato. Rispetta la legge di Dio come
quella umana, domanda: chi predica, Daniele o queste persone?
Poteva Daniele predicare queste cose a Dario? Si, poteva, ma quelli
che vedono predicano meglio. La cosa molto interessante è che
dopo la loro predica Dario si converte.
Guardate cosa dice al versetto 14: “All’udire ciò, il re ne fu
grandemente dispiaciuto e si mise in cuore di liberare Daniele, e
fino al tramonto del sole si affaticò per strapparlo dalle loro mani.”
Dario a questo punto si rese conto che in tutto il reame aveva solo
un uomo su cui potesse contare. Un uomo che era disposto a morire
per fare il suo dovere verso il suo Dio. Ha 122 infedeli e uno solo che
compie il suo dovere. Quelle persone tentarono di distruggere
Daniele, Satana voleva distruggere Daniele e ciò diventò una predica
per Dario. Il re tentò di liberare Daniele, e al versetto 15 leggiamo
che quegli uomini fecero appello alla legge dei Medi e dei Persiani.
Al versetto 16 il re diede l'ordine di buttare Daniele nella fossa dei
leoni. Al versetto 18 leggiamo che il re passò la notte digiunando
non fu portata davanti a lui nessuna musica e anche il sonno lo
abbandonò. Al versetto 19 si svegliò e si recò alla fossa dei leoni,
chiamò Daniele con voce accorata. Che tipo di voce? Accorata. Cosa
significa? Che tutta la notte aveva pianto. Poi lui chiese a Daniele se
il suo Dio che lui serviva di continuo avesse potuto salvarlo dai leoni.
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E Daniele risponde: O re possa tu vivere per sempre. Daniele non
dimostra alcun tipo di stress. Daniele non era arrabbiato con Dario,
avrebbe potuto arrabbiarsi. Daniele poteva dire: sei il mio migliore
amico e mi tradisci?
Cosa produsse la predica di quelle persone? Fece stare il re tutta la
notte in ginocchio a piangere e pregare per il suo amico Daniele.
Successe la conversione di un re pagano. Un uomo pagano si
convertì grazie alla predica di alcune persone pagane. Quella predica
era scaturita dall’invidia di quelle persone. Pensate che Daniele
quando si mise in ginocchio per pregare credeva che sarebbero
successe tutte quelle cose? No, lui sapeva soltanto che tutto ciò che
si fa, si fa per il bene di coloro che amano Dio. Le persone hanno
visto e hanno cominciato a predicare e allora altre persone si
convertono. È possibile che Dario non si sarebbe mai convertito se
non ci fosse stato Daniele. Io credo che Daniele abbia predicato al
re, ma il re non faceva caso a ciò che gli diceva, ma ecco che altri gli
parlarono di lui, non solo, ma si confrontò con un problema che non
riusciva a risolvere, allora si mise in ginocchio e pregò. Dio lavorò nel
suo cuore e lui fu cambiato, si convertì e si pentì. Cosa ci insegna
questa vicenda? Prendiamo il caso che ho detto prima, cioè che
Daniele se ne andasse in giro per Babilonia, evitando il problema, in
questo caso Dario non si sarebbe convertito. Daniele sapeva una
sola cosa, lui doveva dimostrare di essere fedele alla legge degli
uomini, come alla legge divina, scaricando le conseguenze su Dio. Se
Dio aveva permesso che nella sua vita apparissero 122 persone,
significa che devo dare loro la mia testimonianza. Se nella mia vita
c’è un Giuda, se nella mia vita c’è una persona che mi stressa io devo
essere il 100% per Cristo. Posso io dire qualcosa di qualcuno? Posso
io dire che quello o quell’altro non è credente o non è fedele? No,
Daniele era nella stessa situazione e siccome lui è stato credente in
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queste cose, lui ha potuto essere fedele anche nel decreto finale. Se
io oggi non sarò credente nel pregare Dio ogni giorno, o se prego ma
guardo gli altri come lo fanno, o se lo fanno. Allora io non arriverò
lontano. L’unico modello che aveva Daniele era Dio e lui guardava
solo verso di Lui e questo lo aiutò a crescere. Daniele era pronto a
morire per la conversione di una sola persona e noi? Gesù era
pronto a morire per una sola persona, noi per quante? Mentre vi
dico queste cose forse nemmeno io sono convertito al 100% come
Daniele, ma io voglio diventare come Daniele, in modo tale che
quando sarà dato il decreto io possa restare in piedi. Leggere nello
spirito di profezia “Profeti e re” il capitolo di Daniele nella fossa dei
leoni.
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Daniele 7
IL PIANO DI DIO PER IL SUO POPOLO E PER I PAGANI
Iniziamo Daniele 7 che è un capitolo profetico, ma prima di iniziare vorrei dire che il libro di Daniele ha due messaggi: il primo messaggio è rivolto al popolo di Dio, il secondo è rivolto al popolo pagano e in questi due messaggi Daniele descrive il piano di Dio per il suo popolo, ma descrive anche il piano di Dio per il paganesimo. Prendendo il libro di Daniele e dividendo i capitoli che sono per il popolo di Dio e i capitoli che riguardano il piano del diavolo e tenendo conto che il primo capitolo è il fondamento di tutto il libro di Daniele e che nel primo capitolo ci sono due torri, abbiamo la descrizione di tutta la situazione:
Il piano di Dio per il suo popolo O come Dio lavora per il suo popolo
Il piano del diavolo per il popolo di Dio O come Satana lavora per il popolo di Dio
Cap 10 Cap 11 – 12:1-4 Cap 9 Cap 8 Cap 6 Cap 7 Cap 5 Cap 6 Cap 4 Cap 3 Cap 3 Cap 2
Capitolo 1 è il fondamento dell’intero libro di Daniele e il capitolo 12 è la conclusione. Prima il libro di Daniele non era diviso in capitoli e a volte l’idea non si conclude con la chiusura del capitolo ma nel capitolo successivo. Il capitolo due descrive il sogno di Nebukadnetsar, Il capitolo 3 descrive sia il piano del diavolo, che il piano di Dio per il suo popolo, il capitolo 4 fa vedere come lavora Dio, nel capitolo 5 Dio fa vedere come distrugge Babilonia, nel capitolo 6 descrive il piano di Satana
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per distruggere il popolo di Dio, ma descrive anche lo stato del popolo di Dio, il capitolo 7 e 8 descrivono di nuovo il piano di Satana, il capitolo 9 e 10 descrivono il piano di Dio e il capitolo 11 che è simile al capitolo 8 e il capitolo 12 sono la conclusione del libro. Una divisione fatta ancor meglio è che il capitolo 2 ci manda al capitolo 7, il capitolo 7 ci manda al capitolo 8 e l'8 ci manda al capitolo 11, questi sono i quattro capitoli di base che descrivono il piano e la strategia di Satana per quanto riguarda il popolo di Dio e noi ci soffermeremo un bel po’ sui capitoli 7 e 8. Di cosa parla il secondo capitolo? Del sogno di Nebukadnetsar, lui in quel sogno vide una statua, che era un idolo. Gli idoli servono per adorare e per l’orgoglio delle persone. Dio vuol far vedere lo scopo di quei quattro regni e il loro modo di adorare. Ora vedremo di cosa parlerà il capitolo 7 che somiglia al capitolo due, solo che il capitolo sette usa altre immagini per svelare il piano di Satana. Leggiamo il versetto 1: “Nel primo anno di Belshatsar, re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto, fece un sogno ed ebbe visioni nella sua mente. Poi scrisse il sogno e narrò la sostanza delle cose. Daniele dunque prese a dire: Io guardavo nella mia visione, di notte, ed ecco, i quattro venti del cielo squassavano il Mar Grande, e quattro grandi bestie salivano dal mare, una diversa dall’altra.” Quello che descrive qui, sono quattro bestie e nel secondo capitolo noi abbiamo visto la statua fatta da quattro tipi di metallo: oro, argento, rame e ferro e poi le dita dei piedi erano dieci ed erano argilla mescolata col ferro. Qui troviamo quattro bestie e vedremo come l’ultima bestia ha dieci corna, come i piedi del capitolo due hanno dieci dita. Vediamo cosa vuole dire Dio con questo. In primo luogo qui incontriamo un’incognita che sono i quattro venti. Cosa rappresentano nella Bibbia i venti? Leggiamo Geremia 49:36 “io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non giungano i fuggiaschi di Elam” quindi i venti disperdono, distruggono i popoli. Leggiamo anche Zaccaria 2:6 “Ohi, ohi, fuggite
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dal paese del nord! ” dice l'Eterno “poiché vi ho disperso come i quattro venti del cielo” dice l'Eterno” anche qui i venti sono per disperdere. Come può accadere questo? Apocalisse 7:1 “e dopo queste cose vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti della terra, perché non soffiasse vento sulla terra, né sul mare, né su alcun albero” cosa sono i venti di questi versetti citati? Elam è un regno, arrivano quattro venti e distruggono il regno, può il vento distruggere un regno? È simbolico qui, chi distrusse Elam? Le guerre. I venti nella Bibbia rappresentano la guerra, distruzione dopo una guerra, o una disgrazia in seguito ad una guerra. Il vento nella Bibbia significa anche altro vediamo Efesini 4:14 “affinché non siamo più bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia che mira ad usare insidie di errore” quindi nella Bibbia vento significa anche dottrina, pertanto quello che vedremo in questo capitolo saranno guerre e dottrine, saranno quattro guerre e quattro dottrine. Su chi si abbatteranno queste guerre e dottrine? Sul mare. Cosa rappresenta nella Bibbia il mare? Isaia 17:12 “Ah, il tumulto di un gran numero di popoli, che rumoreggiano come il muggito dei mari e come il fragore delle nazioni, rumoreggiano come il fragore di acque potenti!” Geremia 46:7 “Chi è colui che sale come il Nilo, e le cui acque si gonfiano come quelle dei fiumi?”. Il mare e le acque hanno lo stesso significato nella Bibbia e precisamente significano popoli. Qual è l’altra incognita di questo versetto? Quattro bestie, l’incognita è la bestia. Vediamo Daniele 7:23 “ed egli mi parlò così:” la quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà” se c'è la quarta bestia e il quarto regno vuol dire che prima ce ne sono stati altri tre. Riassumiamo: troviamo quattro venti, poi un mare e poi quattro regni, questi quattro regni usano quattro venti sul mare, il Mar Grande, questo significa tutto il mondo. Anche in Apocalisse parla delle grandi acque o delle molte acque, ciò significa il mondo intero.
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Il potere di quelle quattro bestie e guerre, dottrine e insegnamenti sono tutte sopra quei popoli. Ciò significa che quelle quattro bestie domineranno su tutto il mondo. Il loro insegnamento, e le loro guerre saranno in tutto il mondo. Questi tre versetti sono un’introduzione e qui troviamo più dettagli che nel secondo capitolo. Leggiamo il versetto 4: “La prima era simile ad un leone ed aveva ali di aquila. Io guardavo, finché le furono strappate le ali; poi fu sollevata da terra, fu fatta stare ritta su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d’uomo.” Domanda: chi era questo regno da leone? Sappiamo che si trattava di Babilonia. Nel secondo capitolo Dio dice: tu sei la testa d’oro, così nel capitolo sette fa vedere chi rappresenta Babilonia, leggiamo Geremia 50:17 “Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l’ha divorata il re di Assiria; poi quest’ultimo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa”. Qui si vede chiaramente chi rappresenta il leone. Se volete altri versetti possiamo aprire in Geremia 4:6,7 “alzate la bandiera verso Sion, fuggite in cerca di un rifugio, non fermatevi, perché manderò dal nord una calamità e una grande rovina. Il leone è uscito fuori dal suo riparo e un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato la sua dimora per ridurre il tuo paese in desolazione; le tue città saranno devastate e lasciate senza abitanti” e se leggete oltre vedrete che si tratta di Nebukadnetsar, ma oltre a ciò sappiamo che Babilonia arriva dal nord. Vorrei che si cogliesse una cosa molto bella, il versetto 4 dice che la bestia era simile ad un leone e voglio che osserviate che nell'originale più tardi, per le altre bestie non si dice più che somigliava ma che era, per esempio quando parla della seconda bestia era un orso. Cosa significa quando uno dice che era simile ad un leone? Leggiamo 2 Samuele 17:10,11 “allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si scoraggerà grandemente, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode e che gli uomini con lui sono valorosi. Perciò io consiglio che tutto Israele da Dan fino a Beer-Sceba, si raduni intorno a te, numeroso come la sabbia che è sul lido del mare, e
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che tu in persona vada alla battaglia” Cosa dice quando parla del leone? Che è pronto per la guerra. Se lui sta tranquillo, questo non significa che non sia pronto per la guerra, questa è di solito la strategia del leone. Lui sta tranquillo, rilassato e ad un certo punto aggredisce. Questa era anche la strategia di Babilonia. Era il suo stile di guerra, per questo Babilonia e il suo regno erano associati al leone. La Bibbia dice che aveva anche ali di aquila, perché? Ezechiele 17:3,12 “così dice il Signore l'Eterno: una grande aquila dalle grandi ali e dalle lunghe penne, ricoperta di piume di svariati colori, andò al Libano e tolse la cima di un cedro”. ”Dì dunque a questa casa ribelle non capite cosa significano queste cose? Dì loro: ecco, il re di Babilonia è venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i principi e li ha condotti con sé a Babilonia” L’aquila arriva dall’alto, ti prende per la testa e ti porta via, le ali rappresentano anche la velocità con cui si muovevano i babilonesi. Se leggete tutti i versetti che parlano delle ali di un'aquila, vengono legati alla saggezza, alla velocità e al potere. Nebukadnetsar era al suo tempo il più grande potere politico e militare, per questo si dice che il re venisse associato anche con le ali di aquila. Babilonia era il leone, ma questo leone, il re Nebukadnetsar aveva ali, potere, velocità, logica. Perché si dice questo? Perché oltre il versetto dice che gli furono strappate le ali e poi fu sollevato da terra e fu fatto stare ritto su due piedi come un uomo e gli fu dato un cuore d’uomo. Questa fu la seconda fase, quando l’impero era sotto Belshatsar, lui non aveva più la forza del leone, era come un uomo semplice e stava in piedi. Dopo la partenza di Nebukadnetsar, Babilonia sofferse grosse perdite e divenne un impero molto debole. Poi fu distrutto dai Medi e dai Persiani. Il versetto dice che le ali furono strappate, vi immaginate perché furono strappate? Sappiamo che il leone rappresentava Babilonia con il potere militare, ma c'è anche un insegnamento nelle ali che rappresentano Nebukadnetsar, il quale fu strappato dall'insegnamento babilonese? Quando successe? Nel capitolo 4 si parla della sua conversione e di come fu strappato dalle dottrine di
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Babilonia, quindi il re non predicava più gli insegnamenti babilonesi, ma era passato a predicare e insegnare il messaggio dei tre angeli. Cosa vuol dire ciò? Che Dio usò Nebukadnetsar per umiliare gli ebrei, lui era cattivo, orgoglioso ma Dio lavorò nel suo cuore e lo strappò dal mondo del peccato. È molto bella questa espressione “lo strappò”, lo strappò con la radice. Vediamo ora la seconda bestia. La Bibbia dice della seconda bestia ”Ed ecco un’altra bestia, la seconda, simile ad un orso; si alzava su un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: Levati, mangia molta carne”. La Bibbia non scrive chi è l’orso, come nel secondo capitolo, ma non ha logica darci questo dettaglio perché il regno che successe a Babilonia fu quello della Medo-Persia e non avrebbe avuto senso l'aggiunta di quel dettaglio. Questo è scritto in 2 Cronache 36:20 “inoltre Nebukadnetsar deportò a Babilonia quelli che erano scampati alla spada; essi divennero servitori suoi e dei suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia”, sino alla venuta della Persia, quindi dopo Nebukadnetsar successero i Persiani che regnarono insieme ai Medi. Quando si parla dell’orso si parla del regno dei Medo-Persiani. L’orso è un animale selvatico, ma è un animale con movimenti lenti. Perché è lento? Perché questo regno è formato da due regni, quello dei Medi e quello dei Persiani ed è molto difficile unire due regni per farli andare allo stesso modo, è come mettere ad un veicolo una ruota della bicicletta e una ruota di uno scooter, il veicolo si muoverà con difficoltà. Per questo la Bibbia dice che si alzava su di un lato, cioè con una gamba più alta e una più bassa. Questo dimostra che un regno fu più grande e privilegiato rispetto all’altro. Anche se i Medi rappresentavano il primo regno forte si che era formato, quando arrivò Ciro al potere dei Persiani, egli uccise il re dei Medi e divenne anche il re dei Medi, perciò anche se i Persiani arrivarono dopo, furono più forti e comandarono sui Medi. Il versetto dice poi che quell’orso aveva tre costole in bocca, a cosa gli servivano le costole? Per mangiare, era il suo cibo. Quando l’orso ha una costola vuol dire che lui ha mangiato qualcosa da quella costola.
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Perché le tiene in bocca? Perché fintanto che quelle costole sono in bocca, lui ha qualcosa da mangiare. La stessa cosa vale anche per la Medo-Persia, infatti quando prese il potere distrusse tre costole, cioè tre regni dai quali più tardi sarebbe venuto il sostentamento dell’orso. Il primo fu Babilonia, il secondo la Libia e il terzo l’Egitto. Qual era il sostentamento che aveva la Medo-Persia da quei paesi? Babilonia cosa produceva? Babilonia era rinomata per gli scienziati e i dotti. Quando si legge qualcosa su Babilonia come ad esempio il secondo capitolo di Daniele a proposito del sogno, o il quarto capitolo, quando si racconta che furono chiamati tutti gli scienziati, tutte le persone dotte, mai si troverà scritto qualcosa del genere sulla Medo-Persia. La Medo-Persia si manteneva grazie al potere matematico di Babilonia. Vi ricordate nel capitolo 6 di Daniele che l’imperatore Dario mise Daniele a capo di 120 satrapi su tutto il regno. In Babilonia tutto veniva registrato e Daniele era a capo di tutti coloro che amministravano. I Medi e i Persiani non erano capaci di coordinare ed amministrare e per questo Babilonia fu una costola nella bocca dell’orso. Un’altra costola era la Libia, Geremia 46:9 scrive “caricate, o cavalli, e avanzate furiosamente, o carri; si facciano avanti gli uomini prodi quei di Etiopia e di Put che portano lo scudo, e quei di Lud che maneggiano e tendono l'arco” quindi la Libia era una potenza militare. La Libia era un paese molto povero, non potevano mantenere il re con i soldi e quindi loro erano la forza militare dei Medi e dei Persiani. Se una persona non ha da pagare, paga con quello che ha. Seguiva quindi l'Egitto. L’Egitto veniva sempre associato con l’oro. Daniele 11:42,43 “Egli stenderà la mano anche su diversi paesi e il paese d’Egitto non scamperà. S’impadronirà dei tesori d’oro e d’argento e di tutte le cose preziose dell’Egitto; i Libici e gli Etiopi saranno al suo seguito”. Quindi l’Egitto fu associato alla parte finanziaria, soldi, ricchezze e questo era ciò che serviva ai Medi e ai Persiani. Quelle tre costole che l'orso teneva fra i denti erano le tre sfere del potere: la sfera di comando, potere militare e soldi,
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cos’altro serviva?. Che cosa succede se porti via le costole all'orso? L’orso non ha più cosa mangiare e muore. Questo è ciò che fece Alessandro Macedone quando arrivò. Distrusse la parte militare, poi più tardi portò via tutti gli scienziati e la Medo-Persia cadde nelle mani dei Greci. Studieremo questo più tardi. Cosa sono i denti? Cosa rappresentano i denti? Proverbi 30:14 “C'è una categoria di gente i cui denti sono come spade e i cui molari sono come coltelli, per divorare i poveri sulla faccia della terra e i bisognosi in mezzo agli uomini” Quindi i denti sono associati alle spade. Quando si parla di spade chi ha le spade? Nel Cantico dei Cantici al cap. 3:8 leggiamo: “tutti maneggiano la spada, sono esperti nella guerra; ognuno porta la sua spada al fianco per gli spaventi notturni” chi sono questi? I guerrieri, i soldati. Quando si parla di spade si parla dell’armata. Cosa teneva quella armata? Le tre costole, questo significa che loro non avevano scelto quello per volontà propria, essi dovevano fare ciò che i denti decidevano. Versetto 6 nel capitolo 8 “giunse fino al montone dalle due corna che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avventò contro nel furore della sua forza”, studieremo più dettagliatamente come la Grecia distrusse la Medo-Persia, ma vorrei solo sottolineare alcuni importanti dettagli da sapere: quando si racconta del leopardo si parla di una bestia che ha grande velocità, ciò che voglio che sappiate è che non è come l’orso che cammina lentamente, il leopardo fa più passi in aria che sulla terra, sembra che voli. Oltre a questo la Bibbia dice che aveva anche quattro ali, ciò significa che la sua velocità era grandissima. Sappiamo che ali significano velocità, saggezza e potere. Con quella velocità Alessandro il Macedone invase tutta Babilonia occupata dai Medo-Persiani e andò fino in India, in età molto giovane e questo perché c’era un problema finanziario che discuteremo nel capitolo 8 di Daniele e lui doveva distruggere prima possibile i Medo-Persiani. Per questo lui non camminava con sicurezza e attentamente come facevano i Medi, lui volava come un leopardo. Non pensava al fatto che avrebbe potuto perdere la guerra, lui andava avanti e basta e così in modo molto
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veloce riuscì a conquistare molto territorio. Per quello in poco tempo anche morì. A 31 anni perse la vita e il suo regno fu diviso in quattro parti. All’inizio era stato diviso in due parti nel regno di Antigonio e quello di Demetrio che erano i due generali più vicino a lui. Quando morì Alessandro il Macedone non aveva designato chi dovesse succedergli, aveva molti generali, amici e siccome Antigonio e Demetrio erano uno a destra e uno a sinistra allora decisero di dividersi il regno. All’inizio non volevano dividere l'impero, essi speravano che uno di loro potesse prendere possesso di tutto il regno e nell’anno 301 nella battaglia di Ipsos, Antigonio fu ucciso dai soldati di Demetrio, i soldati non si scoraggiarono e continuarono a combattere anche se Antigonio era stato ucciso volendo distruggere anche Demetrio che fu costretto a fuggire e sparire e nessuno mai seppe dove andò. Dopo tutte quelle vicende il regno fu diviso in quattro regioni per non continuare a lottare, e per questo Tolomeo dal l’Egitto, prese la Palestina e la Siria, il secondo Cassandro, prese la Grecia e la Macedonia, poi Lisimaco, prese l’Asia minore e la Tracia mentre l’ultimo, Seleuco ebbe tutta la zona della Persia e di Babilonia. Il leone era veloce perché aveva due ali, quell’impero fu doppiamente veloce perché aveva quattro ali. Ora vedremo la quarta bestia, il versetto 7 dice: “dopo questo io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte; essa aveva grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna” Cosa osserviamo in questa bestia? Sappiamo già chi era quella bestia perché l’abbiamo studiata in Daniele 2, il quarto impero era un impero di ferro che distruggeva tutto, demoliva tutto, quella bestia, la quarta, aveva i denti di ferro e distruggeva tutto. Nel capitolo 2 quell’impero era poi diviso in dieci parti, perché aveva dieci dita, nel capitolo 7 la bestia aveva dieci corna, quindi si può fare un parallelismo tra i due imperi e notiamo che Dio ogni volta
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scopre nuove cose, nuovi dettagli affinché si possa comprendere la strategia e l’intento di quel nuovo impero. Tutti sappiamo che dopo la caduta l’impero romano fu diviso in dieci parti pagane, infatti tutti si inchinavano agli idoli, quei regni avevano lo stesso pensiero romano perché tutti erano stati sotto la guida di Roma. Non dimenticate che le dita erano sia di ferro sia d'argilla. Durante l’impero romano sappiamo che la chiesa cristiana era cresciuta numericamente, ma aveva ancora pensieri pagani. Sappiamo quali furono i dieci regni: ostrogoti, visigoti, franchi, eruli, vandali, svevi, alemanni, anglosassoni, lombardi, e burgundi. La Bibbia continua dicendo che successe qualcosa con le corna, leggiamo il versetto 8: “stavo osservando le corna, quand'ecco in mezzo ad esse spuntò un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c'erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose;” la Bibbia qui parla di un piccolo corno che era uscito in mezzo alle altre corna ed era diverso da tutte le altre corna. Qual era la sua diversità? Lui aveva occhi, bocca, ed era piccolo. Quando parliamo delle dimensioni queste si riferiscono al territorio, quindi quel corno aveva un territorio molto piccolo: in effetti si estendeva su 120 ettari. Il suo territorio era piccolo, ma dal momento in cui spuntò eliminò tre corna. Non perché non avesse abbastanza spazio, ma perché lo disturbavano con le loro teorie ariane e non gli permettevano di affermarsi. Resta da vedere perché aveva occhi e bocca. Quando la Bibbia parla di occhi, parla di visioni e quando parla di bocca parla di autorità e del modo di guidare e condurre le cose, le altre corna non avevano queste caratteristiche. Forse anche le altre corna avevano occhi e bocca, ma non si notavano, invece in quel corno, quando appariva, i suoi occhi e la sua bocca si notavano molto. Il versetto 9 dice: “io continuai a guardare finché furono collocati dei troni e l'Antico di giorni si assise: La sua veste era bianca come la neve e i capelli del suo capo erano come lana pura; il suo trono era come fiamme di fuoco e le sue ruote come fuoco ardente” ciò
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che si dice dal versetto 9 sino al 12 è una cosa che non succede sulla terra, sono cose che succedono in cielo e di questo parleremo la prossima volta, perché Daniele aveva visto le cose nel modo in cui si succedevano. Lui vide Babilonia, Medo-Persia, Grecia e Roma, dopo Roma vide le dieci corna che furono dieci regni, e dopo i dieci regni vide un piccolo corno, e alla fine di tutto quello lui vide il giudizio. Del giudizio di quando avverrà, come avverrà studieremo la prossima volta. Ora ci fermeremo sul piccolo corno e le maggiori informazioni le troviamo nei versetti che seguono, quindi vediamo il versetto 12 “quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un periodo stabilito di tempo”. Questo versetto dice che ognuno di quei regni era stato spogliato. Quando uno vi spoglia di cosa vi spoglia? Del vestito e il vestito nella Bibbia rappresenta il carattere. Questo significa che ciascuno dei regni che non era il piccolo corno fu spogliato del suo carattere e “il vestito” passò al regno successivo. Per esempio Babilonia aveva il vestito di leone, la Medo-Persia aveva il vestito di orso, la Grecia di leopardo e Roma non si sa che vestito avesse, ma si sa che era una bestia con corna e quando si spogliarono tutti quei regni, i vestiti passarono tutti all’ultimo regno, quello del piccolo corno. Dove troviamo nella Bibbia che il piccolo corno era vestito con tutti i vestiti dei regni precedenti? Apocalisse 13:1,2 “e vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle sue corna dieci diademi e sulle sue teste un nome di bestemmia. E la bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso, e la sua bocca come la bocca del leone; e il dragone le diede la sua potenza e il suo trono e grande autorità” da dove uscì la bestia? Dal mare, e vide uscire una bestia con dieci corna, chi era la bestia con dieci corna, dove l’abbiamo vista questa bestia? In Daniele e rappresenta Roma. La bestia era simile a un leopardo. Ripetiamo, lui vide salire dal mare una bestia con dieci corna e quando la osservò meglio vide che era simile ad un leopardo. Quando uno dice che è simile ad un leopardo che significa? Quando tu osservi da lontano una bestia cos’è che vedi
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prima? La forma. La sua forma era di leopardo. Anche Giovanni in Apocalisse 13:1-2, vide la bestia che aveva dieci corna, poi osservandola meglio si accorse che era simile ad un leopardo, dove troviamo un leopardo? In Grecia. Osservate che Daniele parte da Babilonia e va verso il piccolo corno, Giovanni va al contrario, parte da Roma e poi parla di Grecia, dopo di Medo-Persia e alla fine di Babilonia. Dio fece scoprire a Giovanni, che quando furono spogliati quei regni, il piccolo corno che viveva ai suoi tempi, non prese tutto dalle bestie precedenti, prese solo le cose che gli servivano, cioè prese la bocca del leone, i piedi dell’orso, la pelle, o l’aspetto esterno del leopardo e prese il potere della bestia di perseguitare e di uccidere, le dieci corna di Roma. Cosa si fa con la bocca? Si parla. Cosa si fa con i piedi? Ti muovi, cammini. Cosa fai con la pelle? Ti copri, ti proteggi, ti dai una forma, un aspetto. E chi ti dà il potere? La bestia. Di tutte queste cose aveva bisogno il piccolo corno. Lui aveva preso da ognuno ciò che gli serviva. La Bibbia dice dei regni che, anche se la loro vita fu prolungata, furono spogliati del loro carattere. Oggi non senti più i Greci con la filosofia come era a quei tempi. La Grecia fu spogliata della filosofia globale. I versetti 13 e 14 parlano del Figlio dell’uomo che prese possesso del dominio, e il versetto 15 dice che Daniele era rimasto spaventato dalle sue visioni. Il Signore gli diede una interpretazione rassicurante, e precisamente che quelle quattro bestie erano quattro regni, e che i santi alla fine saranno vincitori. Daniele si meravigliò e rispose: come possono vincere i santi se la quarta bestia è terribile e distrugge tutto ciò che resta? I versetti 19-22 raccontano che voleva sapere la verità sulla quarta bestia che era diversa da tutte le altre, leggiamo “allora desiderai sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e straordinariamente terribile, con denti di ferro e artigli di bronzo, che divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi e intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno all'altro corno che spuntava e davanti al quale erano cadute tre corna, cioè quel corno che aveva
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occhi e una bocca che proferiva grandi cose e che appariva maggiore delle altre corna. Io guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva finché giunse l'Antico di giorni e il giudizio fu dato ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo in cui i santi possedettero il regno” tutte queste erano domande, e quindi Dio diede la risposta al versetto 23-24 “Ed Egli mi parlò così: “ la quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà. Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; dopo di loro ne sorgerà un altro, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re” cosa significa che era diverso? Come era vestito un re? Aveva una corona, un vestito regale, un incarico specifico, un’occupazione, uno stile di vita. La Bibbia dice che quel re aveva un altro tipo di pensieri, un altro modo di agire ed aveva altri fini. Se quei dieci regni, erano pagani, e quello aveva un altro aspetto, quale poteva essere la diversità? Era cristiano? quindi significa che quello era cristiano. Se un re pagano aveva accanto una regina, quello essendo diverso non l’aveva. Se il primo s’inchinava davanti agli idoli il secondo no, osservate bene quali erano le differenze e le somiglianze tra loro. La Bibbia dice che quel corno avrebbe abbattuto tre re. Come fece ad abbattere tre re? Di questo parleremo poi, vedremo che tutto era stato pianificato. Rileggiamo il versetto 24: “Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; dopo di loro ne sorgerà un altro, che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re” cosa dice questo versetto? Che dall’impero romano che era un impero di ferro, sarebbero sorti dieci regni minori. Non dimentichiamo, abbiamo visto prima che Roma era un impero pagano, ciò significa che anche il risultato della sua frantumazione sarebbe stato pagano. Quei regni quindi erano dei regni barbari e pagani ariani. Quei regni presero l’autocontrollo dopo la caduta dell’impero romano. Nell’anno 400 l’impero romano era quasi sicuro di doversi dividere in due parti. L’impero romano dell’est e l’impero romano dell’ovest. Qual era la capitale dell’impero dell’ovest? Roma. Qual era la
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capitale dell’impero dell’est? Costantinopoli. Quando Costantino andò a Costantinopoli nell’anno 300, lui lasciò un cardinale a condurre l’impero romano dell’ovest. L’impero aveva difficoltà a sopravvivere e per questo egli lo divise in regioni perché fossero più facilmente controllabili, ma intorno all'anno 400 si imponeva che le persone credessero ciò che credeva Roma. Roma era diventata cristiana, anche se c’erano momenti in cui venivano adorati gli idoli, altri in cui si adorava Dio. Man mano che passava il tempo sparivano gli idoli e si adorava sempre più Dio. Ma era una falsa religione, perché? Vi ricordate Daniele 2 dove l’argilla del vasaio diventava argilla molle o fango, perché? Avevano perso il diritto di essere una chiesa perché erano caduti dalla roccia, avevano trasgredito la legge di Dio e si erano buttati nel mondo, cioè avevano ceduto ai principi del mondo. L’impero dell’est diventava sempre più debole e l’impero dell’ovest diventava sempre più forte. È interessante pensare che l’impero dell’est aveva potere militare, mentre l’impero dell’ovest no e con tutto ciò l’impero dell’est era più debole mentre l’impero dell’ovest era più forte. Come fu possibile una tale cosa? Il cardinale che comandava l’impero dell’ovest andò dal cardinale dell’impero d'oriente e gli disse: vengo a te per chiederti un consiglio come ad un amico, l’anno successivo ritornò e disse: vengo a te per consigliarci insieme, l’anno dopo disse: vengo a te per darti un consiglio come ad un amico, e l’anno seguente: disse vengo a te per darti un consiglio come un padre, era evidente che nel frattempo il suo potere era cresciuto. I tre regni in quei tempi esistevano ancora. Il versetto dice che sorgerà un altro re che sarà diverso da tutti gli altri e ne abbatterà tre, ciò significa che fino ad un certo punto quel re non c’era, ma sarebbe arrivato il momento in cui egli avrebbe preso il potere e arrivando avrebbe distrutto quei tre regni. Chi fu colui che sorse e chi c'era nel punto in cui sorse? Se studiamo la carta geografica osserverete che sul territorio italiano dove si trovava Roma la supremazia era della tribù degli Eruli e il re degli Eruli era Odoacre.
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Nel momento in cui Roma era divisa, impero d'oriente e impero d'occidente, la parte occidentale era guidata da Odoacre. Quando cominciò a crescere il papato, quel piccolo corno che non esisteva, veniva disturbato da Odoacre che era per la libertà religiosa. Ogni tribù poteva adorare chi voleva e come voleva, e non ci sarebbe stata possibilità di sviluppo per il papa a causa dell'autorità del re degli Eruli. Il primo passo che fece il Papa, visto che aveva fondi, perché elargiva indulgenze in cambio di soldi, fu di comprare la terra, e comprò cosi tanti terreni insieme a quanti li lavoravano, così che quando Odoacre si rese conto di ciò che era accaduto, la terra già non gli apparteneva più. Il Papa aveva comprato pagando tangenti. A un certo punto tutte le persone si rivoltarono contro Odoacre, perché con lui la vita era diventata molto difficile. Quindi il Papa chiese all'imperatore d'Oriente, che in quel periodo era Zenone, di permettere a Teodorico, re degli Ostrogoti, di venire e lottare contro Odoacre. Vi voglio dire che gli Eruli erano i più potenti a quei tempi e perciò era necessario creare un’alleanza molto forte per combatterli. All’inizio vi fu una guerra fredda e Odoacre invitò Teodorico a una festa e tentò di negoziare, per non arrivare entrambi allo scontro col potere papale. Ma durante la notte Teodorico uccise Odoacre e l’impero degli Eruli fu distrutto completamente. Ciò accadde il 5 marzo del 493. Il popolo degli ostrogoti aveva un concetto pagano dell'adorazione, essi erano ariani e potevano in ogni momento avere conflitti con il papato, cosi che nel 533 il Papa scrisse una lettera a Zenone, dell'impero d'oriente, e gli chiese di avere il completo controllo sull'impero che si era costruito pezzo dopo pezzo per una migliore conduzione e completo potere. Risposta: Zenone acconsentì e nel 533 il Papa ricevette il potere totale dall’impero d'oriente. Nel momento in cui successe questa cosa cominciò una grande persecuzione religiosa e gli ostrogoti mandarono un cardinale per chiedere a Giustiniano di fermare le persecuzioni. Si incontrarono con Costantino circa a 15 Km da Costantinopoli, ma la proposta fu respinta.
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Presto doveva essere distrutta un'altra tribù che disturbava il papato e cominciando dall’anno 533 fino al 534 per prima vennero distrutti i vandali del nord Africa. Giustiniano mandò il generale Belisario abilissimo condottiero e nel primo incontro ebbero una grossa perdita, morirono decine di migliaia di soldati romani, e, cosa strana, non erano neanche arrivati alla riva dell’Africa del nord, che i nemici erano già stati distrutti. I vandali erano a quei tempi i migliori marinai, quando essi si ribellarono, Giustiniano mandò il generale Belisario con 10.000 soldati con le navi a sedare la rivolta. I vandali utilizzarono delle piccole barche, unite tutte fra loro a catena e quando arrivò la nave di Belisario, le barche unite a catena erano cosi tante, come i funghi, che la bloccarono. Quelle barche erano piene di esplosivi cosi che tutte le navi di Belisario furono distrutte, senza alcuna perdita da parte dei vandali. Il secondo attacco avvenne nella primavera del 534. I vandali erano forti in mare, ma sulla terra ferma erano molto deboli; Belisario quindi, con inganni e astuzia, riuscì ad arrivare alla riva dell’Africa del nord e attaccò i vandali per terra e li distrusse. Cadde quindi anche il secondo corno. Vediamo il terzo corno: gli ostrogoti. Gli ostrogoti erano situati al nord degli Eruli che erano già stati distrutti. Gli ostrogoti si occupavano di ogni tipo di commercio in Europa. Loro non erano d’accordo con il mondo religioso del papa. Apparve di nuovo Belisario nell'anno 535, quando già il papato aveva piena autorità su tutta l’Europa, e nell’anno 538 anche gli ostrogoti furono distrutti. ciò significa che non c’era più nessuno a disturbare il Papa. Le tre corna erano state distrutte. Il papato conduceva il mondo intero. Anche in Daniele 11 ci sono tre ostacoli che il Papa deve distruggere per vincere, per avere il controllo totale. Chi utilizza il Papato per distruggere il primo corno? Usa il corno numero due. Per distruggere la Russia, U.R.S.S, il papato usa l’America, più tardi per distruggere anche l’America userà l’altro corno. La stessa cosa succede anche qui.
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La stessa cosa successe anche lì, per distruggere gli Eruli, usò gli ostrogoti, anche se non gli piacevano neanche gli ostrogoti, ma mise due grandi potenze l'una contro l'altra così poté allungare le mani su di loro. Vi dico questo per farvi vedere che la storia si ripete. Come sono state distrutte le prime tre corna, allo stesso modo saranno distrutte anche quelle dei giorni nostri. Quando fu distrutto il primo corno, per la distruzione del secondo corno passò un periodo di tempo più lungo, ma tra il secondo e il terzo corno il tempo fu più corto. Cosa impariamo da questo? Dopo che il re del nord entrerà negli Stati Uniti d’America, poi passerà pochissimo tempo prima di mettere le mani sul terzo corno. La storia si ripete. Sono molti esempi di questo tipo nella Bibbia che dimostrano che non abbiamo più tanto tempo. Dopo aver distrutto quelle tre corna, nel 538, dice Daniele che “Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo”. Quindi nel momento in cui le tre corna furono distrutte successero alcune cose, lui avrebbe proferito parole contro l’Altissimo, avrebbe perseguitato i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli, avrebbe cambiato i tempi e la legge. Quante cose succedono? Quattro cose nel periodo di un tempo dei tempi e la metà di un tempo. Quanto tempo era questo? 1260 anni e noi troviamo la spiegazione in Apocalisse 12:6,14, dove fa vedere che i due periodi di tempo corrispondono, cioè 1260 anni e un tempo dei tempi e la metà di un tempo. Quindi quando a quel piccolo corno vennero dati 1260 giorni, essendo una profezia, significa 1260 anni, come è specificato in Numeri 14:34 “in base al numero dei giorni che avete impiegato ad esplorare il paese, cioè quaranta giorni, per ogni giorno porterete la vostra colpa per un anno, per un totale di quarant'anni”. Quindi quel corno avrebbe regnato 1260 anni. Cominciò a regnare nell'anno 538 fino all’anno 1798 e in quel tempo avrebbe fatto
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quattro cose: proferito parole contro l’Altissimo, perseguitato i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli, cambiato i tempi e la legge. Vediamo alcuni dettagli leggiamo dal versetto 12, 20: “quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un periodo stabilito di tempo. e intorno alle dieci corna che aveva sulla testa, e intorno all'altro corno che spuntava e davanti al quale erano cadute tre corna, cioè quel corno che aveva occhi e una bocca che proferiva grandi cose e che appariva maggiore delle altre corna” Daniele dice: io voglio sapere di più su questi particolari, vuole sapere di quel corno che aveva occhi e che aveva una bocca. Gli occhi e la bocca hanno una grande importanza nella Bibbia. Se leggiamo il versetto 8 di questo capitolo il versetto dice che quel corno distrusse tre delle prime corna e in quel corno c’erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose. Cosa significa che uno aveva occhi di uomo? Vediamo Proverbi 27:20 “Lo Sceol e Abaddon sono insaziabili, e insaziabili sono pure gli occhi degli uomini”. Noi leggiamo che significa essere insaziabile o insoddisfatto, cioè tu vuoi sempre, quel corno aveva occhi d’uomo, ciò significa che lui non era mai soddisfatto di ciò che aveva, voleva sempre di più. Alcuni dicono che nelle profezie non c’è vangelo, ma ora voglio dimostrare che nelle profezie c’è vangelo. La prima cosa che la Bibbia dice è che quel corno aveva occhi d’uomo, e questo significa non era mai soddisfatto. Vediamo ora anche Proverbi 16:2 “tutte le vie dell'uomo sono pure ai suoi occhi, ma l'Eterno pesa gli spiriti” cosa dice qui? Che l’uomo pensa che come lui vive, come lavora, ciò che fa è tutto bene. Leggiamo anche 21:2 “Ogni via dell'uomo è diritta ai suoi occhi, ma l'Eterno pesa i cuori” dice che tutto ciò che io faccio non è male, non è peccato, se lo faccio io è buono. Tutto questo si chiama auto-innocenza, la salvezza per opere, o essere vestito con il tuo vestito e non con quello di Gesù. Vediamo anche Proverbi 3:7 “Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male”.
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Come chiama la Bibbia colui che si ritiene savio ai suoi occhi? Proverbi 12:15 “La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio”. La Bibbia lo chiama con altre parole pazzo, ma cosa dicono i pazzi? Salmi 14:1 “Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio” Cosa significa che gli uomini non ascoltano i consigli e vanno secondo i loro pensieri? Significa che non sono soddisfatti, si credono innocenti, dicono che non c’è Dio e questo dimostra che essi sono pazzi. Vediamo cosa dice Osea di queste persone, Osea 13:2 “ora continuano a peccare, e col loro argento si sono fatte immagini fuse, idoli secondo il loro intendimento, tutti quanti opera di artigiani. Di loro dicono: “gli uomini che offrono i sacrifici bacino i vitelli” Essi con la loro sapienza hanno fatto gli idoli, quindi l’uomo con il suo intendimento, a tutti i peccati enumerati prima,, aggiunge anche quello di fabbricare gli idoli. Matteo 7:23-29 “allora dichiarerò loro: io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori d'iniquità. Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia, cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque invece ode queste mie parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande”. Si parla di persone sagge che costruiscono la casa sulla roccia, e noi sappiamo che la roccia è Gesù, e la casa costruita sulla roccia rimane in piedi. Chi nella Bibbia è considerato saggio? Colui che ascolta la Parola di Dio, segue i suoi consigli e fugge il male. Cosa succede con le persone stolte? Cosa succede con la casa costruita sulla sabbia? Crolla. Vediamo che ci sono due categorie di persone: alcune costruiscono sulla roccia e sono sagge, e altri costruiscono sulla sabbia e sono stolte. Quando parliamo del piccolo corno, la storia dice che è sempre stato insoddisfatto delle cose che faceva, si considerava puro, senza
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peccato, si considerava mandato da Dio alla fine fece un idolo e poi precipitò basta vedere Apocalisse 18:2 “Egli gridò con forza e a gran voce dicendo: è caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole”. È caduta, è caduta Babilonia, ma se uno costruisce sulla roccia cade? Il versetto 4 dice poi “uscite di mezzo a lei, o popolo mio”. Cosa significa? Significa che esistono persone oggi che agiscono come aveva agito Babilonia. Voi che tipo di occhi avete di uomo o di Dio? Gli occhi di uomo non sono mai soddisfatti vogliono sempre di più. Apriamo in Isaia 28:9 “A chi vuole insegnare conoscenza? A chi vuole far comprendere il messaggio? A quelli appena divezzati, a quelli appena staccati dalle mammelle?” a chi vuole insegnare conoscenza? Cosa ci può insegnare Dio? Può l’uovo insegnare alla gallina? Questo è il principio di Babilonia. Essa è sempre senza peccato, tutto ciò che dicono gli altri è sbagliato e alla fine si dice che non c’è Dio. Questa è anche la nostra vita, se noi procediamo come si procede in Babilonia, secondo la nostra sapienza, anche noi alla fine faremo un idolo basato sulla sapienza umana e poi cadremo, precipiteremo. Bisogna capire una cosa: essere in Babilonia non significa vivere in Vaticano, non significa essere in una chiesa apostata, essere in Babilonia significa avere la mente di Babilonia, il pensiero, significa avere occhi di Babilonia, questo significa essere in Babilonia. Puoi essere anche nella chiesa avventista e avere occhi di Babilonia. Quando Dio dice: “uscite da Babilonia” vuole dire di non avere occhi di uomo ma di avere gli occhi di Dio. Vi ricordate quando gli Assiri assediarono Eliseo? Eliseo aveva occhi di Dio, ma il suo servo aveva occhi di uomo. Eliseo pregò Dio dicendo: Signore dagli occhi come i tuoi per almeno un secondo, e quando l’uomo riceve gli occhi di Dio come dono allora lui comprende di più le cose, e in modo più profondo. Che tipo di occhi abbiamo? Gli occhi del piccolo corno o gli occhi di Dio. Paolo dice: “noi non camminiamo più secondo la vista, ma secondo la fede”. 2 Corinzi 5:7
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Vediamo cos’altro aveva questo piccolo corno. Bisogna capire bene che non puoi essere con il piccolo corno e con Dio. In Isaia 5:21 “guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e intelligenti davanti a loro stessi”. Dice che sono orgogliosi, dice anche che quando ti guardi con i tuoi occhi ti credi più saggio e nel mondo ci sono solo due tipi di saggezza, una è quella di Dio e l’altra è quella umana. Come chiama Dio la saggezza umana? Vediamo 1 Corinzi 3:19 “Infatti la sapienza di questo mondo è follia presso Dio, poiché sta scritto: Egli è colui che prende i savi nella loro astuzia”. Quindi per Dio la sapienza dell’uomo è follia. Questo significa che non sei saggio. Che saggezza ha il piccolo corno? Non dimenticate che quando arriva un altro regno lui sveste il regno precedente, qual era il regno che prima del piccolo corno si credeva più saggio? Quello dei Greci. Il piccolo corno aveva svestito tutti i regni precedenti ed aveva preso tutto quanto e cosi si era fatto gli occhi. Se lui aveva occhi di uomo lui non aveva un Dio, non aveva la saggezza di Dio. Quando non ho la saggezza di Dio è un grave problema, sapete quale? Apocalisse 13:18 “Qui sta la sapienza: Chi ha intendimento conti il numero della bestia perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei” Quando sei con la saggezza di Babilonia non ti rendi conto che tu puoi essere con uno di questi sei. La saggezza è quando tu ti guardi, vedi che sei un sei e che devi prendere da Dio per arrivare a sette. In quale giorno è stato creato l’uomo? Il sesto giorno, il sesto giorno è il giorno dell’uomo. Noi dobbiamo passare da venerdì a sabato, nel riposo di Dio. Quanti sei avete ancora nella vostra vita? A scuola se hai sei puoi passare la classe, sei promosso, ma con Dio non sei promosso col sei. Domanda: le profezie sono vangelo? Si. Noi possiamo sapere che il piccolo corno era così di carattere, ma se io ho lo stesso carattere non sono meglio di lui. Vedete lo scopo di questo corno è di farti diventare sei, ma quale dei tre sei ti vuole fare? È una cosa che devi desiderare di essere? Quali sono i tre sei? Vedete qui è l’intelligenza. L’uomo tenta di mettere il sei ai cip che ti impiantano nella mano, o nel codice a barre dei prodotti alimentari, ma i tre sei sono tre
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potenze che si uniranno contro il popolo di Dio. In Daniele 3 il re Nebukadnetsar fece un'immagine e l’immagine (statua) era alta 60 mt., e 6 era la sua larghezza, dov’era il terzo sei? Daniele 3:5 “appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare l'immagine d'oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere” quanti strumenti musicali sono qui? Sei strumenti. In originale non è scritto “ogni genere di strumenti”, ma è scritto “ogni genere di musica.” Quindi, la statua è 60 cubiti, sei cubiti di larghezza e sei strumenti musicali. Cosa fanno gli strumenti? Invitano le persone a ballare, ad adorare. Avete capito chi è il terzo sei? Sul monte Karmel, si trovava Elia, Jezebel, i profeti di Baal, il potere dello stato era nelle mani del re Achab, c'era anche Jezebel che rappresentava la chiesa apostata, e c'erano i falsi profeti che pregavano il loro dio girando in tondo e ballando. Tutte le persone intorno guardavano ammaliate. Nel Nuovo Testamento si racconta di Giovanni Battista quando era in carcere, si fece una festa nella quale era presente il re Erode, sua moglie, e una fanciulla che ballava. Apocalisse 16:13 “e vidi uscire dalla bocca del dragone, dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane” qui abbiamo il dragone, c’è la bestia e il falso profeta, Apocalisse 19:20,21 “ma la bestia fu presa e con lei il falso profeta che aveva fatto i segni davanti ad essa, con i quali aveva sedotto quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia e quelli che avevano adorato la sua immagine; questi due furono gettati vivi nello stagno di fuoco che arde con zolfo. E il resto fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di Colui che cavalcava il cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni” i tre sei, il dragone, la bestia e il falso profeta, in quale categoria di sei entriamo noi? Il dragone è lo spiritismo e noi non entriamo fra questi, il falso profeta è il protestantesimo apostata, possiamo entrare tra questi? Si possiamo entrare se noi abbiamo occhi d’uomo. Questa è l’intenzione di questa tripla alleanza che vuole distruggere il popolo di Dio, ma abbiamo una tripla alleanza nel cielo che lotta affinché il
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suo popolo rimanga unito. Lassù ci sono tre sette e qui in terra ci sono tre sei, i tre sei lottano con i tre sette per un popolo che è il rimanente. Io desidererei che siate con i tre sette, questo significa che dobbiamo cambiare qualcosa a questi occhi. Non dimenticate che il piccolo corno ha anche una bocca d’uomo. Riapriamo Daniele 7 e continueremo a studiare ciò che successe dopo che il potere papale era in piena forza. Sappiamo che nell’anno 538, quando fu distrutto l’ultimo corno, cominciò il periodo di un tempo dei tempi e la metà di un tempo. Dopo quel periodo arrivò un’altra tappa del tempo su cui non si danno dettagli o una data, verranno dati nel capitolo 8. Del piccolo corno si parla nel capitolo 8 più dettagliatamente, e i versetti 9,10, 13 e 14 dicono: “da uno di questi uscì un piccolo corno, che diventò molto grande verso sud, verso est e verso il paese glorioso Si ingrandì fino a giungere all'esercito del cielo e fece cadere a terra parte dell'esercito e delle stelle e le calpestò”, “poi udii un santo che parlava, e un altro santo disse a quello che parlava: fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati? Egli mi disse fino a duemilatrecento giorni; poi il santuario sarà purificato” Alcune parole su quella tappa: cosa avvenne dopo la caduta del piccolo corno, trascorsi i 1260 giorni? Questi versetti rivelano chiaramente il sopraggiungere del giudizio, il versetto 10 dice che nel cielo si tiene un giudizio, e il versetto 26 conferma questa cosa “Si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio, e verrà annientato e distrutto per sempre”. Perché si tiene il giudizio? Apocalisse 11:15-19 “poi suonò la tromba il settimo angelo e si fecero grandi voci nel cielo, che dicevano: “i regni del mondo sono divenuti del Signor nostro e del suo Cristo, ed Egli regnerà nei secoli dei secoli” Allora i ventiquattro anziani, che sedevano davanti a Dio sui loro troni, si prostrarono sulle loro facce e adorarono Dio dicendo: “Noi ti ringraziamo, O Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare. E le nazioni si sono adirate, ed è giunta la tua ira
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ed è arrivato il tempo di giudicare i morti e di dare il premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi e a coloro che temono il tuo nome, piccoli e grandi e di distruggere quelli che distruggono la terra. Allora fu aperto nel cielo il tempio di Dio e nel suo tempio apparve l'arca del suo patto, e ci furono lampi, voci, tuoni, un terremoto e una forte tempesta di grandinata ” Perché sulla terra in questo periodo ci saranno due categorie di persone, alcune che distruggono la terra, e altri che servono Dio, alcuni malvagi che perseguiteranno i santi. Dio vuole mettere fine a queste cose e deve portare alla luce le cose che succedono. Ritorniamo al versetto 9 per vedere come ha luogo il giudizio. Nella prima parte dice che furono collocati troni, chi sono seduti su quei troni? Più avanti dice che l’Antico di giorni si assise. Perché questo Antico di giorni ha bisogno di più troni? Forse nel cielo non c’è la possibilità di fare un trono più grande? Noi sappiamo che Dio è in tre persone. Apriamo in 1 Giovanni 5:7 “Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno”. Giovanni tenta di dirci che sono tre coloro che testimoniano nel cielo, sono tre coloro che guardano e decidono le cose e loro si trovano situati sui troni, loro regnano su tutta la terra e su tutto l’universo. Chi è questo Antico di giorni? Isaia 46:9-10 “ricordate le cose passate di molto tempo fa, perché io sono Dio e non c'è alcun altro, sono DIO e nessuno è simile a me, che annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: “ il mio piano sussisterà e farò tutto ciò che mi piace” cosa dice? Che Dio è colui che sa le cose passate di molto tempo fa, che annuncia la fine fin dal principio. Salmo 90:1,2 “O Signore, tu sei stato per noi una dimora in tutte le generazioni. Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi da sempre e per sempre tu sei DIO” da sempre e per sempre tu sei Dio, quindi chi è questo Antico di giorni? È Dio. Cosa fa Dio là? Qual è la sua responsabilità nel giudizio? Ebrei 12:23 “all'assemblea universale e alla chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, e a Dio, il Giudice di tutti, e agli spiriti dei giusti resi perfetti” Il giudice,
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questo è il suo ruolo nel giudizio. Chi altro si trova a giudicare? Daniele 7:10 “e un fiume di fuoco scorreva, uscendo dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano e miriadi di miriadi stavano davanti a Lui. Il giudizio si tenne e i libri furono aperti” chi sono questi miriadi di miriadi e migliaia di migliaia? Apocalisse 5:11 “Quindi vidi e udii la voce di molti angeli intorno al trono, agli esseri viventi e agli anziani; il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia”. Quindi sono angeli. Cosa fanno gli angeli là? 1 Timoteo 5:21 “ti scongiuro davanti a Dio e Signore Gesù Cristo e agli angeli eletti...”., significa che loro sono testimoni, angeli eletti sono quegli angeli che ognuno di noi ha accanto e che nel momento del giudizio diranno ciò che abbiamo fatto. Esempio, Dio dice a Giovanni, allora viene aperto il libro dove sono annotate le cose che ha fatto Giovanni e nel momento in cui viene nominato Giovanni appare anche il suo angelo personale. Dio chiede all’angelo: quante volte hai aiutato Giovanni a leggere la Bibbia? L'angelo allora dirà quante volte Giovanni ha accettato e quante volte ha rifiutato. Il versetto 13 di Daniele 7 dice che là era presente anche uno simile a un Figlio d’uomo. Ogni volta che leggiamo del Figlio dell’uomo la Bibbia dice che Lui viene sulle nuvole del cielo, e noi sappiamo che costui è Gesù, Apocalisse 14:14, anche Apocalisse 10:1, Apocalisse 1, sono tutti versetti che confermano che Gesù è il Figlio dell’uomo. Cosa fa lui là? Ebrei 3:1 “perciò fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l'apostolo e il sommo sacerdote della nostra confessione di fede, Gesù Cristo” e Ebrei 9:21,24 “parimenti col sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del servizio divino ”Cristo infatti non è entrato in un santuario, fatto da mani d'uomo, figura del vero, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi” quindi cosa fa Gesù? È il sommo sacerdote che intercede per noi. Chi altro è là al giudizio? Apocalisse 11:16 “allora i ventiquattro anziani, che sedevano davanti a Dio sui loro troni, si prostrarono sulle loro facce e adorarono Dio” i ventiquattro anziani. Cosa fanno loro là? Leggiamo i versetti che seguono 17-18 “dicendo: “noi ti
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ringraziamo o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare. E le nazioni erano adirate ed è giunta la tua ira ed è arrivato il tempo di giudicare i morti e di dare il premio ai tuoi servi,” cosa fanno loro? Il numero 24 si ottiene sommando 12 +12. Nel Vecchio Testamento troviamo 12 tribù e nel Nuovo Testamento, in Apocalisse, troviamo la donna con 12 stelle. Ognuno di quegli anziani possiede una tribù o una stella e lui regna su quella tribù o su quella stella. Non dimenticate che loro stanno davanti a Dio sui loro troni, perché sono i capi di quelle tribù. Di loro Apocalisse 4:4 dice che sono vestiti di bianche vesti e sul loro capo hanno delle corone d’oro. Come si svolge il giudizio? Daniele 7:10 “il giudizio si tenne i libri furono aperti”. Quindi al giudizio sono presenti i libri. Cosa troviamo scritto nei libri? Apocalisse 20:12 “e vidi i morti, piccoli e grandi, che stavano ritti davanti a DIO e i libri furono aperti” cosa è scritto nei libri? Le opere delle persone, ciò significa che ogni persona ha un libro. In uno di questi libri è scritto il carattere della persona, questo significa che io non arrivo in cielo quando avrà luogo il giudizio, ma i libri arriveranno là, e mentre io vivo sulla terrà vengo giudicato secondo i libri. Qual è il criterio di base del giudizio? Ecclesiaste 12:13,14 “ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell'uomo. Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene, sia male” il criterio è secondo i comandamenti che sono il principio del patto. Quale patto? Il patto del matrimonio. Noi ci siamo sposati con Dio e abbiamo fatto un patto. Quando io trasgredisco questo patto, ho trasgredito il patto del matrimonio, e tutti quelli che durante il giudizio non saranno sposati con Gesù, e andranno dietro ad altre donne, vi ricordate cosa dice Apocalisse 14? Essi non avranno il nome dell’Agnello e del Padre. Per questo noi dobbiamo essere i santi di Dio. Sapete cosa significa essere santo? Scelto, separato, messo da parte per Dio. Quale parola è il contrario
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di santo? Le persone di solito credono che essere santo significa essere senza peccato, i santi sono peccatori, se leggete attentamente la Bibbia. Nel dizionario ebraico santo significa sposato, quindi il contrario di santo è essere fornicatore, prostituto. Per esempio quando si sposano due ebrei, non dicono come noi che saranno insieme nel bene e nel male sino alla fine dei loro giorni, ma il ragazzo ebreo arriva con una targhetta doro e la dà alla ragazza, se la ragazza l’accetta, nel momento in cui la prende dice: io sarò santa per te, mentre il ragazzo quando dà la targhetta dice: io sarò santo per te, cioè sarò messo da parte per te. Quando lui o lei trasgredisce questa cosa allora lui diventa prostituto. Le persone sposate non sono senza peccato, quindi nella vita di matrimonio con Gesù si possono avere delle cadute, ma quando hai fatto il patto che sei messo da parte, sei sposato con lui. Non pensate che le persone sposate non sbagliano gli uni verso gli altri ma sin quando hanno il certificato di matrimonio loro hanno l’obbligo “dei santi”. Continueremo a studiare il giudizio investigativo in Daniele e vogliamo sapere perché si fa questo giudizio. Apocalisse 12:10 “allora udii una grande voce nel cielo che diceva: ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del Suo Cristo, poiché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” chi è questo accusatore? Se leggiamo il versetto precedente, cioè il numero 9 vediamo che è il diavolo e Satana. Quando uno accusa c’è una cosa non chiara e il giudizio si fa per chiarire questa confusione e questo è il primo motivo. Satana chi accusa? I nostri fratelli, dice la Bibbia. Questo significa che lui accusa coloro che vogliono essere con Dio, vogliono essere con gli angeli semplici, lui li accusa e sparla. In originale è accusatore, lui accusa i santi. Il secondo motivo per cui c’è il giudizio. In Daniele 7:22 è scritto il secondo motivo: “finché giunse l'Antico di giorni e il giudizio fu dato ai santi dell'Altissimo e venne il tempo in cui i santi possedettero il regno”, quindi tutto questo giudizio viene fatto in favore dei santi. Non dimenticate cosa ha fatto il piccolo corno con i
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santi, li perseguitava e ora quando arriva questo giudizio, arriva a favore dei santi. Leggiamo anche Apocalisse 6:9-11 “quando egli aperse il quinto sigillo, io vidi sotto l'altare le anime di coloro che erano stati uccisi a motivo della Parola di Dio e a motivo della testimonianza che avevano reso e gridarono a gran voce dicendo: fino a quando aspetti o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giudizio e a vendicare il nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?” chi sono questi? Questi sono i martiri che hanno sofferto a causa delle persecuzioni del piccolo corno ed ora loro aspettano che Dio faccia giustizia. Dio vendicherà le opere che sono state fatte. Il terzo motivo per cui si tiene il giudizio lo leggiamo in Romani 14:12 “Ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. Siccome si è fatta una confusione, questo giudizio chiarifica la situazione. Anche oggi il giudizio perché si fa? Per vedere chi è colpevole o chi non lo è. Il secondo motivo è a favore dei santi, cioè che i santi siano vendicati, sia quelli vivi che quelli morti. Il terzo motivo è perché ognuno di noi dia il conto di se stesso. Ognuno darà conto di ciò che fa. Chi sarà giudicato? 2 Pietro 2:4 “Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre, per esservi custoditi per il giudizio;” chi saranno giudicati? Gli angeli che hanno peccato, gli angeli che si sono rivoltati contro Dio. Satana è un angelo? Si, anche lui sarà giudicato. Chi altro sarà giudicato? 2 Corinzi 5:10 “Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male”. Chi altro sarà giudicato? Noi tutti. Ecclesiaste 11:9 “rallegrati pure o giovane, nella tua giovinezza e gioisca il tuo cuore nei giorni della tua giovinezza; segui pure le vie del tuo cuore e la visione dei tuoi occhi, ma sappi che per tutte queste cose DIO ti chiamerà in giudizio” Dove si terra il giudizio? Ebrei 12:22,23 “ma voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, che è la Gerusalemme celeste, e a miriadi di angeli, all'assemblea
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universale e alla chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, e a Dio, il giudice di tutti, e agli spiriti dei giusti resi perfetti” sul monte Sion, nella Gerusalemme celeste, dove sono scritti tutti. Che cosa vuole dirci Paolo qui? Non devi andare personalmente per essere giudicato, ma là ci sono i libri dove è scritto tutto di te e con questi libri si terrà il giudizio. Il giudizio viene fatto secondo le cose che sono scritte nei libri. Apocalisse 20:12 “e vidi i morti piccoli e grandi che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro che è il libro della vita: e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere” Nei cieli ci sono due libri, uno è il libro della vita dove sono scritti i nostri nomi, basta leggere Filippesi 4:3 e anche Apocalisse 21:27, ma noi non siamo giudicati secondo questo libro, siamo giudicati secondo i libri, che sono tre categorie e cioè: il libro dei ricordi, vedere Malachia 3:16, dove sono scritte le nostre buone opere, il libro dei peccati, dove sono scritte tutte le nostre opere cattive, e il terzo libro è il libro della nascita, il nostro certificato di nascita, dove è scritto dove siamo nati, quanti Kg avevamo, il nome, in quale famiglia siamo cresciuti tutto questo è scritto in questo libro. Cosa fare per essere scritto nel libro della vita? Apocalisse 3:5 “chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio, e davanti ai suoi angeli” Per essere nel libro della vita dobbiamo essere vincitori. Cosa significa essere vincitore? Apocalisse 12:9,11 “così il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato fuori; egli fu gettato sulla terra; e con lui furono gettati anche i suoi angeli” chi dobbiamo vincere? Il Diavolo, Satana. Come lo vinciamo? Con il sangue dell’Agnello e per la testimonianza della Parola. Perché devo essere scritto nel libro della vita? Apocalisse 21:27 “e nulla d'immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità vi entrerà mai, ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello” Per arrivare nella città devo essere scritto nel libro della vita.
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Cosa significa vincere Satana tramite il sangue dell’Agnello? Apocalisse 7:13,14 “Poi uno degli anziani si rivolse a me, dicendo: Chi sono costoro che sono coperti di bianche vesti, e da dove sono venuti? Ed io gli dissi: Signore mio, tu lo sai. Egli allora mi disse: Costoro sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”. A cosa serve il sangue dell’Agnello? Per lavare le vesti. Come possiamo vincere Satana? Se i nostri vestiti sono lavati, ma se hai abiti sporchi, no. Perché? Vediamo perché in Zaccaria 3:1 “Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava ritto davanti all’angelo dell’Eterno, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo.” Chi è presente in questo quadro? Giosuè il sommo sacerdote e Satana. Siamo noi sacerdoti? 1 Pietro 2:9 “ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua mirabile luce” quindi noi siamo sacerdoti e chi sta vicino a noi? Satana e cosa fa? Sta accusando. Vi ricordate cosa dice Apocalisse 12:10? “allora udii una grande voce nel cielo che diceva: ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte” Che Satana è l’accusatore dei nostri fratelli. Come lo vinciamo? Zaccaria 3:2-4 “l'Eterno disse a Satana: ti sgridi l'Eterno, o Satana! Sì, l'Eterno che ha scelto Gerusalemme ti sgridi! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco? Or Giosuè era vestito di vesti sudicie e stava ritto davanti all'angelo, il quale prese a dire a quelli che gli stavano davanti: toglietegli di dosso quelle vesti sudicie. Poi disse a lui: guarda ho fatto scomparire da te la tua iniquità e ti farò indossare abiti magnifici” finché abbiamo abiti sporchi, Satana ha tutto il diritto di accusarci e di buttarci a terra. Poteva Giosuè dire qualcosa davanti all’accusatore? No, lui taceva, ma quando ha potuto parlare? Quando ha cambiato gli abiti. Quando gli sono stati tolti gli abiti sudici e gli sono stati dati abiti nuovi, allora lui ha
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potuto parlare, e dire qualcosa a Satana, cioè abbiamo la testimonianza della Parola. Il sangue di Cristo ci lava e con la Parola della testimonianza, possiamo lottare contro il serpente antico. Perché viene usata la parola: il dragone e il serpente antico? Perché il peccato è venuto sulla terra tramite il serpente e ora il serpente è molto vecchio. Dove troviamo questo? Genesi 3:1 “ora il serpente era il più astuto di tutte le bestie della campagna che l'Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: Ha DIO veramente detto: non mangiate di tutti gli alberi del giardino?” e questo serpente lo ritroviamo nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, ciò significa che Giovanni vuol dire il serpente che era sin dal principio. Cosa fa Dio con quel serpente? Genesi 3:15 “io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno” Satana sarà distrutto da questa donna e noi sappiamo che la donna è la chiesa, quindi lui sarà distrutto dalla chiesa, ma da chi in particolare. Da coloro che sono lavati col sangue di Cristo. Come sarà distrutto Satana? Romani 16:20 “ora il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi” quindi verrà distrutto sotto i nostri piedi. Perché sotto i nostri piedi? Efesini 6:15: “e avendo i piedi calzati con la prontezza del vangelo della pace”. Cosa predicano i nostri piedi? Isaia 52:7 “quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annuncia la pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: il tuo Dio regna”. Tre cose annunciano questi piedi. Cosa vuol dire che annunciano la pace? Salmo 119:165: “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere.” La legge di Dio porta pace. Cosa ci insegna la legge di Dio? Deuteronomio 4:10 “.. radunami il popolo ed io farò loro udire le mie parole, perché essi imparino a temermi per tutti i giorni che vivranno sulla terra e perché le insegnino ai loro figli” il timore di Dio. Se io voglio avere la pace, devo avere timore di Dio. Temete Dio e dateGli gloria è il messaggio del primo angelo. Il secondo messaggio predica della salvezza. Primo: pace, che arriva se abbiamo timore di Dio, il secondo la salvezza, che arriva Tito 2:11 “la
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grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini”. Chi porta salvezza? La grazia di Dio che ci insegna a rompere con il paganesimo, a rompere con Babilonia. Perché? Perché è caduta, è caduta Babilonia. Dove troviamo di rompere con Babilonia? Nel messaggio del secondo angelo. Qual è il terzo messaggio che gridano questi piedi? Il tuo Dio regna, Salmo 97:1,7 “L’Eterno regna; gioisca la terra e si rallegrino le molte isole. Siano tutti confusi quelli che servono le sculture e quelli che si vantano degli idoli; si prostrino davanti a lui tutti gli dei”. Il giudizio di Dio arriva su tutti coloro che adorano le immagini. In quale altro posto si trova questo messaggio? È il messaggio del terzo angelo. Che tipo di messaggio testimonieremo? Il messaggio dei tre angeli. Puoi credere quello che vuoi, ma per distruggere la testa del serpente c’è solo questa testimonianza e questo è il messaggio dei tre angeli nella tua vita. Come vinciamo Satana? Lavati dal peccato e predicando il messaggio dei tre angeli, diversamente voi lo accarezzate e lui vi morde. Due cose si devono avere per vincere il tentatore: essere lavato e predicare il messaggio dei tre angeli. Questo significa che nel libro dei peccati ci devono essere le pagine bianche e pulite. Dio quando guarda il libro dei peccati di una persona e lo vede bianco dice, come posso non scriverlo nel libro della vita, lui mi ha servito sempre? e quando vado in cielo, nella nuova Gerusalemme, alla porta c’è un angelo e tu ti avvicini alla porta, perché sono 12 porte e ti dice: fermati, qual è il tuo nome? E tu dici il tuo nome, poi ti chiede la data della nascita, lui guarda nel libro della vita e dice: si ci sei, puoi entrare. È una cosa reale questa. Il problema è che il libro del peccato deve essere lavato molto bene con il sangue dell’Agnello. Satana sa tutto su questo e sa che queste cose gli distruggeranno la testa, e lui fa ogni cosa possibile affinché tu non sia trovato nel libro della vita. Lui ogni giorno fa di tutto per farmi peccare e ogni giorno cerca di fermare il mio lavoro per Dio. Gli permetterò di fare questo? Io voglio essere vincitore. Abbiamo studiato come si arriva ad essere scritto nel libro della vita. Oggi impareremo da chi inizia il giudizio investigativo. Il giudizio ha
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gli stessi procedimenti come quelli terreni. Il primo criterio è l’investigazione. Quando una persona è citata in giudizio c’è: la persona che dev’essere giudicata, la fila con i giurati, i testimoni, gli avvocati, il giudice, questo in tutti i processi. Ma fino a quando ha luogo il processo, non si prende nessuna decisione. La persona che è in giudizio non è né libera, né in carcere. La seconda tappa è quando si prende la decisione. Il giudice esce dall’aula e si ritira per decidere e quando rientra dà la sentenza. La terza tappa è l’esecuzione, la retribuzione: può essere liberato perché non si è trovata alcuna colpa, o condannato e quindi riceve la punizione. Quelli che sono liberati riceveranno la retribuzione nei cieli, ma quelli che sono colpevoli riceveranno la condanna. Quindi quando parliamo di giudizio, di quale tappa parliamo? Della prima tappa, di investigazione dove si trova Dio come giudice, dove sono i 24 anziani, dove sono gli angeli, dov’è l’avvocato e dov’è il giudicato e si aprono i libri. Questa è l’investigazione, si investiga. Quindi noi ora parliamo del giudizio investigativo. Vediamo da chi inizia il giudizio investigativo: Apocalisse 11:18: “e le nazioni si erano adirate, ed è giunta la tua ira ed è arrivato il tempo di giudicare i morti e di dare il premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, e a coloro che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra” da coloro che sono morti. Ma quando inizierà questo giudizio? Apocalisse 11:15 “poi suonò la tromba il settimo angelo e si fecero grandi voci nel cielo che dicevano: i regni del mondo sono divenuti del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà nei secoli dei secoli” Quando inizia, quindi il giudizio investigativo sui morti? Quando il settimo angelo suonerà la tromba. Quindi l’angelo suona la settima tromba e allora inizia il giudizio sui morti. Ma guardate cosa dice il versetto: quando l’angelo suona la tromba i regni del mondo sono già passati sotto il nostro Signore Gesù che regnerà nei secoli dei secoli. In ogni giudizio, quando si giudica una persona, nel momento in cui si svolge il giudizio, la sorte della persona è nella mano del giudice. La persona non può più fare ciò che vuole, ella non può più andare
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dove vuole in quel periodo. La sua vita è nella mano del giudice. Questo significa che quando l’angelo ha suonato la settima tromba da quel momento la sorte del mondo intero è nella mano del giudice. È chiaro chi è il giudice? Dio. Quando ha suonato la settima tromba? Nell’anno 1844 e la sorte di tutta la terra è nelle mani di Dio, perché è iniziato il giudizio investigativo dei morti che sono i suoi servi, i profeti, i santi e di coloro che temono il suo nome, piccoli e grandi, in altre parole: il suo popolo. Dopo di loro vengono giudicati quelli che distruggono la terra, cioè le persone cattive. Dopo il giudizio dei morti chi viene giudicato? 1 Pietro 4:17 “è giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all'evangelo di Dio?” vengono giudicate le persone della casa di Dio, o il suo popolo, poi verranno giudicati coloro che non ascoltano l’evangelo di Dio o le persone cattive. Con chi inizia il giudizio, chi è il primo ad essere giudicato? Abele. Quando saranno giudicati tutti i vivi si chiude la grazia, la grazia si chiude in modo progressivo nel caso dei vivi, e per prima si chiude la grazia negli Stati Uniti, perché da lì parte il decreto domenicale, poi piano piano si chiude la grazia per tutti. Il decreto domenicale è già pronto, sta in un cassetto, e gli Stati Uniti sono già totalmente sotto il controllo del Vaticano. Perché non si fa il passo finale? Dio trattiene ancora un po’, ma ciò non durerà ancora per molto. Quando finirà questo lavoro? Apocalisse 15:8 “il tempio fu ripieno di fumo, procedente dalla gloria di Dio e dalla sua potenza; e nessuno poteva entrare nel tempio finché non fossero terminate le sette piaghe dei sette angeli” quando il tempio di Dio si riempie di fumo, nessuno può più entrare nel tempio, è il momento in cui Mikael sta in piedi, ciò significa che Mikael è uscito dal tempio, lui non fa più il lavoro di intermediario, in quel momento non c’è alcun intercessore e questo significa che la grazia è stata chiusa e resterà chiusa fino al ritorno di Gesù. Perché è necessario il ritorno di Gesù? Apocalisse 22:12 “ecco io vengo presto e il mio premio è con me per rendere ad ognuno
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secondo che sarà l'opera sua” questo significa che la decisione è stata già presa. Dio viene con il premio, con la ricompensa per ognuno. Chi sarà ricompensato prima? Coloro che fanno parte del popolo di Dio e poi sono ricompensati i cattivi. Tutta la terra sarà bruciata e sarà distrutta. Osservate come è giusto Dio, Egli ricompensa prima i buoni e li benedice con 1000 anni in cielo, poi la terra prende fuoco e ricompensa i cattivi. Qual è la ricompensa dei cattivi? Apocalisse 20:10-12 “allora il diavolo che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono la terra e il cielo, e non fu più trovato posto per loro. E vidi i morti, piccoli e grandi, che stavano ritti davanti a Dio e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati, in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere” qual è la ricompensa dei cattivi? Lo stagno di fuoco e di zolfo. Dobbiamo avere paura del giudizio? Romani 8:9 “voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a Lui” noi passeremo dal giudizio? Se lo Spirito di Dio è in noi, non passeremo dal giudizio, ma se lo Spirito di Cristo non è in noi allora non apparteniamo a Lui. Cosa dobbiamo fare allora? Ebrei 12:28 “perciò, ricevendo il regno che non può essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole con riverenza e timore” Noi abbiamo ricevuto un regno e perciò dimostriamo gratitudine e serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore. Il Salmo 55:6 dice: “Cercate l’Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino“. Vi consiglio di cercare Dio, perché il suo ritorno è vicino.
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Daniele 8
LA LOTTA PER IL SANTUARIO Iniziamo il capitolo 8, è molto interessante e questo capitolo è un completamento, una ripetizione del capitolo 7. Daniele capitolo 2, Daniele 7, Daniele 8 e Daniele 11 hanno lo stesso scopo e cioè di descrivere le potenze che vanno contro il popolo di Dio. Abbiamo studiato nel capitolo 2 che Dio usa un idolo per mostrare il piano del nemico. Sappiamo che l’idolo serve per adorare, e abbiamo visto come il re, usando l'autorità, ordinò a tutti che adorassero l’idolo. Daniele capitolo 7 mostra l’ira e l’odio di Satana e lo presenta attraverso bestie terribili e feroci che perseguitano con grande crudeltà.. In Daniele capitolo 8 invece Dio mostra un’altra immagine, un altro aspetto. Qui ci sono ancora delle bestie, ma queste bestie sono animali che venivano usati nel santuario per i sacrifici. Noi vedremo perché Dio usa questo aspetto. Riassumendo abbiamo: Capitolo 2: l’idolo, l’adorazione Capitolo 7: bestia, persecuzione Capitolo 8: bestia, sacrificio Dio vuole far vedere al suo popolo con chi ha a che fare. E se conosciamo tutte queste parti, noi sapremo chi è il nostro nemico e quali sono i suoi propositi. Iniziamo il capitolo otto. Leggiamo 8:1-3 “nel terzo anno del regno di Belshatsar, una visione apparve a me, Daniele, dopo quella che mi era apparsa prima. Or vidi in visione e, mentre guardavo, mi avvenne di trovarmi nella cittadella di Susa, che è nella provincia di Elam; e nella visione vidi di essere presso il fiume Ulai. Quindi alzai gli occhi e guardai, ed ecco, in piedi davanti al fiume un montone che aveva due corna; le due corna erano alte, ma un corno era più alto dell'altro, anche se il più alto era spuntato per ultimo” Cosa vuol dire Daniele? Lui descrive la località in cui si trovava ed era Susa nella provincia di Elam. Vediamo dove si trova
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Elam. Lo sa qualcuno cos’è Elam? Chi è Elam? È una provincia e là si trova la città di Susa, vediamo Isaia 21:2 “Una visione terribile mi è stata mostrata: il perfido agisce con perfidia e il devastatore devasta. Sali, o Elam. Stringi d’assedio, o Media! Ho fatto cessare ogni suo gemito”. Elam è in Persia e insieme ai Medi assedia Babilonia. Qual era la capitale della Persia? Susa, è scritto nel libro di Ester 1:2. Quando Daniele diceva di trovarsi in Elam lui parlava della Persia. Il regno babilonese spesso si chiamava Elam e Daniele conosceva questo regno in tutte le sue parti, in tutte le sue regioni. Quando Dio gli diede la visione, lui vide chiaramente di essere in Persia, non solo, ma vide che era nella capitale della Persia. Comprendiamo chiaramente che gli eventi che succederanno procedono e partono dalla Medo-Persia. In che anno prese il potere la Persia? Nell’anno 539 a. C. Leggiamo Geremia 49:34-39 “la Parola dell'Eterno che fu rivolta al profeta Geremia contro Elam, all'inizio del regno di Sedekia, re di Giuda, dicendo: “così dice l'Eterno degli eserciti: ecco io spezzerò l'arco di Elam, il nerbo della sua forza. Io farò venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disperderò a tutti quei venti e non ci sarà nazione dove non giungano i fuggiaschi di Elam.” la parola dell’Eterno fu rivolta contro chi? Daniele ebbe una visione prima del 539, anno in cui Susa era la capitale di Elam, vedete lui non dice che Susa era una città importante, ma dice che si trovava in Susa nella provincia di Elam. Susa diventò importante nell’anno 539, nel momento in cui Babilonia venne distrutta come capitale, ma diventò Susa la capitale della terra. Quindi nel capitolo 8 di Daniele, Dio non diede una visione delle cose che successero prima di 539, ma lasciò una visione delle cose che sarebbero successe dopo il 539, dopo quell’anno Babilonia non esisteva più. Significa che tutto ciò che succederà in questo capitolo, sarà dal 539 in avanti fino ai nostri giorni. Che profezie fa Dio contro Elam o la Persia? Dio farà venire contro Elam quattro venti. Tutto ciò che scrisse Geremia è una profezia? Si. Quindi Dio dice che lui distruggerà, spezzerà l’arco di Elam con i
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quattro venti, più tardi dirà che li disperderà, Lui darà motivi di guerra, farà venire su loro la calamità finché non li avrà consumati, farà perire i re e i principi. Chi distruggerà Elam? I quattro venti. Vediamo se è vero. Se è vero allora anche nel capitolo 8 di Daniele dobbiamo trovare la stessa profezia. Leggiamo un’altra volta il versetto 3 “Quindi alzai gli occhi e guardai, ed ecco, in piedi davanti al fiume un montone che aveva due corna; le due corna erano alte, ma un corno era più alto dell'altro, anche se il più alto era spuntato per ultimo” Cosa vede Daniele? Daniele vede un montone con due corna. Cosa rappresentano le corna nella Bibbia? Sappiamo già che le due corna rappresentano un regno e rappresentano anche dei re. Questo significa che avremo un regno con due re, ma un regno sarà più alto così come un corno era più alto, e un re sarà più basso dell’altro. Vediamo chi è questo montone, versetto 20 “Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia” Quello che abbiamo detto è vero. Abbiamo detto che Elam è Medo-Persia. Nell’anno 553 Ciro uccise Astigares re dei Medi e dominò sui Medi. Cosa faceva quel montone? Versetto 4 “vidi il montone che cozzava a ovest, a nord e a sud; nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno poteva liberare dal suo potere; così fece quel che volle e diventò grande”. Cozzava. Parliamo di cozzare, cosa significa quando un regno cozza? 2 Cronache 18:10 “Sedekia, figlio di Kenaanah, che si era fatto delle corna di ferro, disse: così dice l'Eterno” con queste corna trafiggerai i Siri fino a distruggerli completamente” e anche Ezechiele 34:21 “poiché voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete cozzato con le corna tutte le pecore deboli fino a disperderle in giro” Quando un regno cozza vuol dire che lotta. In quale direzione cozzava questo montone? A ovest, a nord, e a sud. Cosa significa quando cozza a ovest? Significa lotta contro Babilonia. Cosa significa che cozza a sud? Che lotta contro l’Egitto. E cosa significa a nord? Lotta contro la Libia. Vi ricordate l’orso? Quante costole aveva in bocca? Tre. In quante direzioni cozza il montone? In tre direzioni. La profezia non cambia, è la stessa.
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Leggiamo ora i versetti da 5 a 8 “mentre consideravo questo, ecco venire dall'occidente un capro, che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; il capro aveva un corno cospicuo fra i suoi occhi. Giunse fino al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avventò contro nel furore della sua forza. Lo vidi avvicinarsi al montone e montare in collera contro di lui; cozzò quindi contro il montone e frantumò le sue due corna, senza che il montone avesse forza per resistergli; così lo gettò a terra e lo calpestò, e nessuno poté liberare il montone dal suo potere. Il capro diventò molto grande; ma quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo” Nel primo versetto, di solito, viene descritto tutto il capitolo, per quello ho detto che nel libro di Ester bisogna stare attenti al primo versetto per capire cosa tratta l’intero libro. Nel primo versetto abbiamo visto che si parla dell’anno 539, poi abbiamo visto i quattro venti che distruggono Medo Persia. Chi è questo capro che viene dall’occidente? Leggiamo il versetto 21 “Il capro peloso è il re di Javan; e il gran corno che era in mezzo ai suoi occhi è il primo re” Qual è l’impero che verrà? Grecia. Quindi la Grecia distrugge la Medo-Persia. Per Daniele queste cose erano strane. Come la Grecia sarà così forte? Pensate che lui è in Babilonia, la Babilonia è l’impero del mondo intero, l’impero più forte, e quando Babilonia esce contro la Medo- Persia, la Medo-Persia era sottomessa a Babilonia. Della Grecia non si parlava nemmeno a quei tempi, perché era molto povera e al di là del mare. Ma la potenza di Dio è immensa. Arriva Alessandro il Macedone, che è il primo corno, quello cospicuo e la Bibbia dice che era cosi forte, era all’apice del suo potere, era giovane quando morì e tutto l’impero di Medo-Persia fu diviso in quattro parti. Si avverò quello che Dio aveva detto: quando verranno i quattro venti il regno verrà diviso e ognuno prenderà una parte dell’impero Persiano. Era un unico impero quello greco, ma fu diviso in quattro parti e in ognuna di esse aveva i propri principi e le proprie leggi. Nel periodo dei greci ci fu una grande libertà religiosa. Anche nel periodo dei
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Medo-Persiani non c’erano grandi problemi religiosi, ed ecco che la Bibbia parla di quei regni come regni con sentimenti di animali domestici, non sono come il leone, l’orso o il leopardo. La Grecia nel capitolo 7 aveva 4 ali e quattro teste, qui aveva quattro corna. In quale anno la Grecia prese il regno? Nell’anno 331. Noi vedremo vari aspetti di questi regni e per primo come essi imponevano la loro adorazione. Il secondo aspetto è come loro perseguitavano, il loro modo di persecuzione, il loro carattere di bestia, ma qui a differenza del capitolo 7 vengono descritti come animali sacrificali nel santuario. Perché, cosa vuole mostrare Dio con questo? Abbiamo visto che la Grecia è rappresentata dal capro che prima aveva un corno e poi quattro corna. Abbiamo visto anche che quando Dio presenta la storia Egli ci mette davanti varie immagini. Abbiamo visto che nel capitolo 2 usa un’immagine, nel capitolo 7 usa bestie feroci, nel capitolo 8 usa di nuovo bestie ma sacrificali e nel capitolo 11 usa i re. Immagine per adorare, bestie selvatiche per la persecuzione, e ora vediamo perché Dio usa quegli animali sacrificali. In Esodo 29:38,39 “or questo è ciò che offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. Uno degli agnelli l'offrirai al mattino e l'altro l'offrirai sull'imbrunire.” vediamo che venivano usati gli agnelli come sacrificio ogni giorno. Leggiamo anche i versetti 41 e 42 “il secondo agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'accompagnerai con la stessa oblazione di cibo e con la stessa libazione della mattina; è un sacrificio di odore soave offerto mediante il fuoco all'Eterno. Sarà un olocausto perpetuo per tutte le vostre generazioni, offerto all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno, dove io vi incontrerò per parlarvi ” anche questo sacrificio è un olocausto perpetuo. Anche il capro veniva usato per i sacrifici di ogni giorno o perpetuo, per il perdono dei peccati, ma quando portavano il capro per loro aveva un significato speciale. Apriamo in Numeri 29:22 “E un capro come sacrificio per il peccato, oltre all’olocausto perpetuo alla sua oblazione di cibo e alla sua
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libazione” quindi era per il perdono dei peccati. Vediamo dove veniva collocato il capro, in modo particolare, vediamo lo scopo, Levitico 16:9,10 “Aaronne farà avvicinare il capro che è stato destinato all’Eterno e l’offrirà come sacrificio per il peccato; ma il capro sul quale è caduta la sorte di capro espiatorio sarà presentato vivo davanti all’Eterno, per fare con esso l’espiazione e per lasciarlo andare nel deserto per capro espiatorio” Dove viene usato il capro? Il capro viene usato per il giorno dell’espiazione. Sapete che questo giorno era l’ultimo giorno dell’anno? Dopo si iniziava un nuovo anno senza peccato. Nel giorno dell’espiazione si espiavano tutti i peccati del santuario, tutti i peccati del luogo santo venivano presi, deposti sul capro e il capro veniva portato nel deserto, così il capro espiava i peccati che erano là. I due capri erano: uno per Dio e uno per Satana, nella Bibbia è scritto che il secondo era per Azazel. Questo anticipa il giudizio finale quando tutti i peccati verranno posti su Satana, guardate in che messe è posizionato il giorno dell’espiazione, il settimo mese, il decimo giorno. Agnello, e capro; l’agnello per il sacrificio quotidiano, il capro per il giorno dell’espiazione. Chi rappresentano questi animali? Daniele 8:20,21 “Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia. Il capro peloso è il re di Javan; e il gran corno che era in mezzo ai suoi occhi è il primo re.” Cosa dice la Bibbia? Medo-Persia e la Grecia. Fanno parte del popolo di Dio o sono pagani? Medo-Persiani e Greci sono pagani, quindi questo agnello rappresenta il paganesimo e il capro anche. Cosa succede, però, quando i pagani portano un sacrificio? Atti 21:28 “gridando: uomini d'Israele, venite in aiuto! Costui è l'uomo che insegna a tutti e dappertutto una dottrina che è contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; oltre a ciò, ha pure condotto dei Greci nel tempio e ha contaminato questo santo luogo” cosa succede quando i pagani entrano nel tempio di Dio? Non dimenticate che questi animali sono animali sacrificali. Quando entrano i greci nel tempio cosa succede? Si contamina.
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Possiamo dire che questa cosa è un abominio? Si. In originale esiste la stessa parola per contaminato e abominevole. In Apocalisse 21:27 dice: “E nulla di immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità vi entrerà mai, ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello”. Cosa fanno questi animali che sono pagani ma sono sacrificati nel tempio di Dio? Il capro fa vedere un’abominazione. A chi sacrificano i pagani? 1 Corinzi 10:20 “anzi dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate comunione con i demoni” a chi sacrificano i gentili? Ai demoni. Quindi essi sacrificano a Satana. Sapete cosa portano in sacrificio i pagani ai loro dei? Qual era il migliore sacrificio che un pagano portava al suo dio? Portavano delle persone, quindi portavano persone umane in sacrificio. In questo capitolo noi vediamo due santuari. Quando Daniele scrive il capitolo 8, lui descrive due santuari, e questi due santuari hanno due denominazioni. Il primo santuario è Magdesh, e lo troviamo nel versetto 11, “si innalzò addirittura fino al capo dell'esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto” in questo versetto si parla di questa parola Magdesh, che è “il luogo del suo santuario” e questo viene usato per il tempio. Può essere usato per il tempio di Dio, ma in modo speciale viene usato per il tempio pagano. C’è un’altra parola che viene usata in questo capitolo e questo lo troviamo nei versetti 13 e 14 “poi udii un santo che parlava e un altro santo disse a quello che parlava: fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati” qui è usata un'altra parola che è Qadesh e questa parola è usata solo per il santuario del vero Dio, non viene mai usata per l’adorazione dei pagani, ma solo per l’adorazione del vero Dio. Se andate nella Bibbia in originale, nella lingua ebraica, troverete queste parole, nella lingua inglese sono state tradotte con santuario tutte due le parole, anche in italiano non esiste santuario pagano e
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santuario divino, solo nella lingua ebraica ci sono queste due distinzioni. Cosa vuole dirci Dio con questi animali? Che Dio ha un sacrificio continuo, che abbiamo letto in Esodo 29. Anche i pagani hanno sacrifici continui. Dio lo mostra in questi capitoli facendo vedere i pagani che portano sacrifici continui. Dio ha un giorno che viene chiamato il giorno dell’espiazione, in cui vengono espiati i peccati, ma anche nel santuario dei pagani c’è un giorno dell’espiazione, ora da cosa essi devono allontanarsi? Noi espiamo, ci allontaniamo dai peccati, ma loro? Da dove viene tolto il peccato? Dal santuario, quindi dal santuario viene allontanato ogni peccato, ma Satana dal suo santuario cosa vuole togliere? I santi. Quindi i santi sono portati come sacrifici di espiazione, sono uccisi e cosi loro lavano il santuario con i santi. Questo significa che i pagani sporcano il santuario, perché loro uccidono i santi. Questo giorno viene chiamato il giorno dell’abominazione. Se vengono tolti tutti i santi, cosa resta? Niente e questo si chiama desolazione. Dio aveva un mediatore nel santuario, nel Vecchio Testamento: era il Sommo Sacerdote, oggi per noi l’intermediario è Cristo, ma nel santuario dei demoni chi è il mediatore? Il Papa. È lui che perdona tutti i peccati. Una cosa dobbiamo ricordare: perché Dio usa questi due animali nel capitolo otto; il motivo è questo: perché Egli vuole attirare l’attenzione sul santuario pagano e in modo particolare in quelle due tappe per le quali passa il popolo di Dio, tramite un sacrificio perpetuo e poi per un sacrificio dell’abominazione della desolazione, così come succede anche nel santuario divino. Dio ha un sacrificio continuo e un giorno in cui il santuario viene liberato totalmente dal peccato. Queste sono le due tappe. Dio mostra come il papato prende il potere e instaura un Magdesh e là lui porta il popolo di Dio in sacrificio e mostra come il paganesimo tenterà di distruggere giornalmente il popolo di Dio. Ma arriverà un giorno in cui i santi di Dio saranno totalmente distrutti, e quel giorno si chiama
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l’abominazione della desolazione. In quel periodo mediatore nel suo santuario sarà il papato. Leggiamo il versetto 9 per vedere come si farà questa cosa e ciò che abbiamo detto fin ora ci sarà anche dopo “Da uno di questi uscì un piccolo corno, che diventò molto grande verso sud, verso est e verso il paese glorioso” quando questo versetto dice “da uno di questi” a cosa si riferisce? Da uno di loro, da dove? Per capire “da uno di questi” dobbiamo leggere il versetto precedente, perché è lì che dice cosa è successo. Leggiamo il versetto 8 “il capro diventò molto grande; ma quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo.” chi è il capro? La Grecia. Questo versetto dice che il capro alla fine è stato diviso in quattro regioni verso i quattro punti cardinali: est, ovest, sud e nord. Questi sono: Cassandro a ovest, Tolomeo a sud, Lisimaco a nord e Seleuco a est. Su chi dominavano questi quattro generali? Cassandro sulla Grecia e Macedonia, Lisimaco sull'Asia Minore, Seleuco su Medo-Persia e Babilonia e Tolomeo su Egitto e Siria. La Bibbia dice che queste quattro corna sono state divise verso i quattro venti del cielo. Quando la Bibbia parla dei quattro venti del cielo di cosa parla? Delle quattro direzioni: est, sud, nord, ovest. Una cosa, chi sta al centro? Il paese meraviglioso. Tutte le volte che la Bibbia parla dei quattro venti, delle quattro direzioni, al centro c'è il paese meraviglioso. Ritorniamo al testo per vedere da dove esce questo piccolo corno? Da uno di loro. Il piccolo corno è uscito da uno dei corni o da uno dei venti? Il versetto dice che spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo e da uno di questi uscì un piccolo corno, quindi parla dei venti. Quando si studia la Bibbia bisogna essere molto attenti all'ordine delle parole che sono nel testo e al loro significato, perché sappiamo molto bene che dopo la Grecia succede Roma pagana. Se esso uscisse dal corno questo significherebbe che dalla Grecia esce Roma. Invece la Grecia è collocata verso ovest, ma Roma si trova ancora più a ovest della Grecia, e verso ovest è il
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vento che soffia su tutte due. Roma pagana non è uscita dalla Grecia, quindi non è possibile che Roma esca dal corno. La Bibbia dice che “al suo posto spuntarono quattro corna cospicue verso i quattro venti e da uno di questi uscì un piccolo corno”, ciò significa che il piccolo corno esce da uno di questi quattro venti. Quando dice che il regno è stato diviso in quattro, vuol dire che il regno è finito, non esiste più. Leggendo poi oltre vediamo che parla di Roma pagana. Roma pagana è caratterizzata da un piccolo corno. In quale direzione va quel piccolo corno? Verso sud, questo vuol dire dove? Verso il regno di Tolomeo, poi verso est, che è il regno di Seleuco, e verso il paese glorioso. Sono tre direzioni in cui si è innalzato quando è venuto al potere. La stessa cosa noi troviamo anche nel capitolo 11:40-45. Su queste tre direzioni è cresciuta Roma. Che cosa dice il versetto 9? Il piccolo corno che diventò molto grande. Voglio che ricordiamo molto grande. Leggiamo il versetto 8 ““il capro diventò molto grande; ma quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo.” ” Cosa dice del capro? Era molto grande, cioè forte. Il versetto 4 ““vidi il montone che cozzava a ovest, a nord e a sud; nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno poteva liberare dal suo potere; così fece quel che volle e diventò grande”.” né alcuno poteva liberare dal suo potere, così fece ciò che volle e diventò grande. Che cosa osserviamo qui? Quando parla della Medo-Persia dice che era potente, quando parla della Grecia dice molto potente, ma quando parla di Roma dice che era incredibilmente potente (queste parole potente, molto potente e incredibilmente potente le troviamo in originale, nella Bibbia italiana della Diodati è detto potente per Medo-Persia, molto potente per la Grecia e molto grande per Roma pagana), dice come progredisce il potere pagano, e durante l’impero romano quel potere arriva all’apogeo, ciò significa che non c’è nessuno più grande. Cosa abbiamo studiato fin ora: che quelle bestie rappresentano il paganesimo che progredisce, tanto che ai tempi dei Medo-Persiani
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la persecuzione non era cosi tanta, poi aumenta ai tempi dei greci, ma ai tempi dei romani arriva all’apogeo. Il loro potere inoltre era in continua crescita. Una cosa interessante che osserviamo è che in Daniele capitolo due troviamo quella statua, immagine, che ha una sola testa, che rappresenta Babilonia, quando arriva alle braccia, queste sono due e abbiamo due regni Medo e Persiani, che hanno lo stesso potere, ma hanno due braccia. Arriva poi la Grecia, che anche questo è un solo regno, ma quando arriva a Roma di nuovo ha due gambe, una che rappresenta Roma pagana, e una che rappresenta Roma papale. Ora vediamo che questo piccolo corno rappresenta Roma pagana. Quando leggiamo nel capitolo 7, noi leggiamo che la bestia aveva corna, nel capitolo 8 noi troviamo un piccolo corno ma dice che ha comunque grande potere. Nel capitolo 7 la bestia straordinariamente feroce ha 10 corna, nel capitolo 8 dice che è potente ma ha un piccolo corno. Nel capitolo 7 afferma che questo potere perseguita, andiamo a vedere se anche nel capitolo 8 perseguita, leggiamo il versetto 10 e il versetto 24: “Si ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo, e fece cadere a terra parte dell’esercito e delle stelle e le calpesterò. La sua potenza crescerà, ma non per sua propria forza; egli compirà sorprendenti rovine, prospererà e compirà imprese, e distruggerà i potenti e il popolo dei santi”. Che cosa faceva la bestia di Daniele 7? Lei stritolava e calpestava il resto con i piedi. Anche nel versetto 24 si vede la persecuzione dei santi esattamente come nel capitolo 7. Un’altra associazione è che nel capitolo: 7 la bestia si innalza enormemente e pronuncia parole di bestemmia, vediamo se anche nel capitolo 8 fa la stessa cosa. Leggiamo al versetto 10: dice che si ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo, e al versetto 11 leggiamo che sì innalzò addirittura fino al capo dell’esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto, e il versetto 25 dice che “la sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani, si innalzerà nel suo cuore e distruggerà molti che stanno
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al sicuro; insorgerà contro il Principe dei principi, ma sarà infranto senza mano d’uomo”. Vedete quella bestia insieme al corno che ha sulla fronte, chi è che distrugge? Tre corna, prima di affermare il suo potere. Cosa succede qui? Al versetto 9 dice che essa lotta contro in queste tre direzioni. Qual è il suo scopo nel fare questo? Va contro il popolo di Dio. Al versetto 24 dice che distruggerà i potenti e il popolo di Dio, troviamo di nuovo che il suo obiettivo sono i santi. L’ultima caratteristica è che sarà distrutto non per mano d’uomo. In questo capitolo al versetto 25 dice la stessa cosa e cioè che sarà distrutto non da mano d’uomo. Possiamo terminare dicendo che queste potenze di Daniele capitolo 7 e capitolo 8 hanno le stesse radici, hanno lo stesso stile, e non tenendo conto se è Roma pagana o Roma papale esse hanno le stesse radici, hanno lo stesso scopo, gli stessi pensieri. Com’è Roma pagana, così è anche la Roma del Papa. In questo capitolo 8 fa vedere un piccolo corno che domina sia Roma pagana che Roma papale. Perché? Perché Dio vuol farci vedere che ambedue hanno la stessa radice. Lo scopo che aveva Roma pagana è lo stesso della Roma del Papa. Per Dio non c’è differenza, per quello li presenta in un unico corno, perché lo scopo di Dio non è di far vedere chi viene dopo, ma Dio vuole farci vedere che scopo hanno questi regni, e come si sono realizzati. Per questo Dio in questo capitolo dà solo due animali del santuario, e poi fa vedere la potenza del terzo regno che lo rappresenta con un solo corno. Chi succede dopo Dio l'ha già fatto vedere nel capitolo 7 e nel capitolo 2. Il capitolo 8 Dio lo ha scritto per far vedere il santuario pagano in opposizione al santuario di Dio. Ha Dio un santuario? Si. Dio in questo capitolo dice che anche Satana ha un santuario. In questo capitolo noi studieremo questi due santuari e vedremo come lottano fra loro. Anche noi siamo implicati in questa lotta. Noi oggi scegliamo in quale santuario stare, o in quello o di Satana o in quello divino. Osservate quanto sono simili fra loro? I rituali, le funzioni che si svolgono nel santuario di Dio le fa anche Satana. Gli
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stessi metodi che sono nel santuario di Dio Satana li hanno inseriti anche nel suo. Studieremo il versetto 10 del capitolo 8. Leggiamo “S’ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo, e fece cadere a terra parte dell’esercito e delle stelle e le calpestò”. Chi è questo che si è innalzato fino a giungere all’esercito del cielo? Voglio che sappiate che questa è una cosa impossibile per le persone umane, esse non possono arrivare fino al cielo. Questo versetto dice che non solo è arrivato fino al cielo ma che fece cadere a terra parte dell’esercito e delle stelle e le calpestò. Vediamo chi è che ha un piano per innalzarsi Isaia 14:12-15 “come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo. Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa” Cosa dicono questi versetti? Chi si siederà sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del nord, innalzerà il suo trono al di sopra delle stelle di Dio?. Che cosa succede quando lui s’innalza al di sopra delle stelle? Apocalisse 12:3,4 “Nel cielo apparve anche un altro segno: un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle teste vi erano sette diademi. La sua coda trascinava dietro a sé la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra; poi il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, per divorare suo figlio quando l'avesse partorito.” Vediamo qui un dragone che trascina dietro a sé la terza parte delle stelle dal cielo. Lui viene dal cielo, e fa guerra a quelli che sono nei cieli. Chi è questo dragone? Il versetto 9 dice: “così il gran dragone, il serpente antico che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato fuori, egli fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli” Quindi il diavolo quando dice che “si è innalzato sino...” voleva dire che lui là è il più grande. Inoltre ha detto che lui è Dio, e si è messo al di sopra delle stelle di Dio. Chi sono le stelle?
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Apocalisse 1:20 “il mistero delle sette stelle che hai visto nella mia destra e quello dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese” Quindi chi è che ha trascinato con sé il dragone? Gli angeli di Dio. Allora quando leggiamo in Daniele 8:10 di chi parla? Di Satana. Perché Dio scopre questa cosa? Perché Dio vuol far vedere cosa succede nel retroscena. Davanti vediamo Medo-Persia, Grecia, Roma e Roma papale, che sono dei regni che lottano per il potere, uno dopo l’altro, ma ciò che ci vuol fare vedere Dio è che dietro a queste potenze c’è Satana stesso, e non uno semplice, ma questo Satana ha sette teste. Perché sette teste? Non dimenticate che queste teste sono di Satana, appartengono a lui. Cosa si fa con la testa? Pensi, prendi decisioni, la testa guida l’intero corpo. Ma questa bestia ha sette teste, perché su questa terra lui ha sette potenze con cui guida questo mondo. Perché Dio dice che questo demone sta dietro e conduce? Quali sono state le sette potenze dietro cui si trovava Satana? Se leggete molto attentamente, il dragone ha alcune caratteristiche, le stesse che hanno avuto quei regni che abbiamo studiato. Abbiamo studiato il primo regno, Babilonia: Dio lo chiama dragone, dice che Babilonia arriva come un dragone, la stessa cosa dice anche di Medo-Persia, Grecia, Roma e Roma papale. Questi regni però sono cinque, deve esserci anche un sesto regno, e un settimo. Di questi due regni parleremo un’altra volta. Quello che va notato qui è che Satana domina su questi regni, e lui è un dragone rosso che mostra il suo metodo di persecuzione, allo stesso modo fa vedere anche la sua peccaminosità, perché il rosso nella Bibbia dimostra il peccato vedere Isaia 1:18.”Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno: anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve, anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana” Il versetto 11 dice: “Si innalzò addirittura fino al capo dell’esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto”.
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Questo versetto è molto interessante perché per questo versetto ci sono due gruppi di persone che lo capiscono in modo diverso. Noi vedremo entrambe le versioni e voi deciderete a chi credere, per me una è più logica. Vediamo prima cosa tratta questo versetto e poi tenteremo di spiegare. Per primo il versetto dice che “si innalzò fino al capo dell’esercito”, chi è il capo dell’esercito? Apocalisse 1:5 “e da Gesù Cristo, il Testimone fedele, il primogenito dai morti, e il principe dei re della terra...” in questo versetto la parola capo significa principe, il principe dell’esercito, comunque lui è un principe e lui regna su tutto, questa è l’idea. Il versetto dell’Apocalisse dice che lui è il principe dei re della terra, che domina su tutti. In Daniele 10:13 “Ma il principe del regno di Persia mi ha resistito 21 giorni; però, ecco, Mikael, uno dei primi principi mi è venuto in aiuto, e io sono rimasto là con il re di Persia”. È chiaro che qui parla di uno che è nei cieli perché di lui si dice che si è innalzato fino al cielo, e dice anche che si è innalzato fino al capo dell’esercito, quindi contro Mikael o contro Gesù. Quando è successa questa cosa? Non dimenticate che qui siamo al tempo di Roma pagana, ciò significa che durante tale periodo è successo qualcosa contro il principe e contro l’intera umanità, ma Roma pagana non può innalzarsi fino al cielo, a meno che qualcuno dal cielo non scenda e si innalzi su di lui. Questo è ciò che è veramente successo. Gesù è stato ucciso, crocifisso, da Roma pagana. Voglio chiarire questo che, c’è qualcuno che emana l’ordine di uccidere Gesù e c’è qualcuno che lo esegue. Qualcuno che ha aizzato contro Gesù, e questo qualcuno sono i giudei. Chi ha ordinato che fosse crocifisso? Pilato, e i soldati hanno eseguito la crocifissione. Questo versetto non include gli ebrei perché Dio vuol fare vedere chi, o sotto chi si esegue la crocifissione. Satana è nel versetto 10 ma qui, al versetto 11 si tratta di Roma pagana. Quindi Roma pagana s’innalza contro il principe e il versetto dice che Roma pagana gli tolse il sacrificio continuo, e sempre grazie a Roma pagana il luogo del suo santuario, fu abbattuto.
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Ricordate bene le cose che abbiamo imparato fin ora, e cioè: chi è il principe? Gesù Cristo, quindi Roma pagana uccide Gesù. Nella Bibbia la parola “sacrificio continuo” si usa, nella maggior parte dei casi, per i sacrifici, viene usato anche in Ezechiele 39:14 “sceglieranno degli uomini che percorreranno in continuazione il paese per seppellire, con l'aiuto dei viandanti, i corpi di quelli che sono rimasti sulla superficie della terra, per purificarla” continua l'incarico, cioè persone che percorreranno in continuazione il paese, nel Salmo 38:17 “mentre sono sul punto di cadere e il mio dolore è continuamente davanti a me” dice il mio dolore è continuamente davanti a me, nel Salmo 71:14 “ma io spererò di continuo e ti loderò sempre di più” dice spero di continuo, in Isaia 65:3 “un popolo che mi provoca continuamente ad ira con sfrontataggine, che offre sacrifici nei giardini e brucia incenso su altari di mattoni” il popolo mi provoca continuamente, quindi la parola continuo si usa anche in altri contesti. È usato anche relativamente al santuario, dove è detto che deve esserci pane continuamente davanti a me, anche le lampade devono ardere continuamente, l’altare che brucia tutto deve ardere continuamente, il sacrificio del mattino e della sera deve essere continuo, i profumi devono ardere sera e mattina continuamente. In questo versetto, nell’originale, la parola “sacrificio” non c’è. Quando leggiamo in originale questo versetto nella lingua ebrea, la proposizione dice: ”gli tolse il continuo”. I traduttori quando sono arrivati alla parola “gli tolse il continuo”, non sapendo di cosa si trattasse hanno aggiunto la parola sacrificio. Nella Bibbia Diodati, come in inglese, questa parola sacrificio è scritta in corsivo, questo significa che è stata aggiunta. Anche l’olio era continuo, la preghiera era continua, il pane era continuo, ogni cosa può essere continua. Daniele in modo speciale non utilizza la parola sacrificio e in modo speciale non mette nessuna parola là, perché lui ha voluto che fosse chiaro “il continuo”. Ora perché Daniele non mette la parola “sacrificio”? Perché lui dice: montone e capro, il montone rappresentava il sacrificio continuo, ma il capro era per l’espiazione, il sacrificio annuale. Il montone in questo versetto, non
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è il montone di Dio, è pagano, quindi lui si riferisce al continuo che è eseguito, portato dai pagani. Se noi aggiungiamo “sacrificio”, allora ci riferiamo al sacrificio continuo di Dio, ma se togliamo “sacrificio”, allora ci riferiamo al continuo portato dai pagani. La persecuzione del popolo di Dio continua, giorno, dopo giorno,. Ancora una cosa, la parola “gli tolse il continuo”, non usa più la parola sacrificio perché non c’è, la parola “tolse” in originale significa innalzato, quindi vuol dire che lui ha innalzato il continuo. Cosa significa? Questo significa che durante l’impero pagano, il continuo è stato innalzato? cioè la persecuzione fatta ogni giorno, da chi era eseguita? Dai pagani. Ripetiamo: il continuo rappresenta il paganesimo che giornalmente perseguita il popolo di Dio. Durante l’impero Romano il paganesimo è arrivato al culmine. Vi ricordate? Il montone era potente, il capro più potente, ma il piccolo corno è stato potentissimo. La stessa cosa anche con il continuo, la persecuzione durante l’impero Romano è arrivata al culmine. Dove sono morti la maggior parte dei cristiani? Durante l’impero Romano. Sono stati dati in pasto ai leoni, sono stati bruciati sul rogo, ne sono morti così tanti che durante gli altri imperi non ce n'erano stati. L’impero Romano portò il paganesimo all’apice. Tanti idoli come a Roma non ci sono mai stati. Il paganesimo, l’idolatria, il peccato e ogni abominazione che vi può passare per la testa avvenne durante l’impero Romano. Se leggete degli scritti di quel periodo, se entrate in Roma sembrava che entravi nella tana del diavolo. Non vi potete immaginare cosa succedeva sulle strade della città, nelle case delle persone era come se fossi nel covo del diavolo. Roma mise radici in tutti questi mali. Il versetto dice che sempre grazie a lui, il santuario fu abbattuto. Domanda: sapete che parola viene usata qui nell'originale? Vi ricordate che ci sono due vocaboli per indicare il santuario: Magdesh e Qadesh? Qui viene usata la parola Magdesh. Questo significa che non è riferito al santuario di Dio, ma non può neanche esserlo, perché al tempo dei romani, Dio non aveva più nessun santuario sulla terra, dov’era il suo santuario? Su in cielo, secondo la lettera
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agli Ebrei 9, quindi come avrebbero potuto abbattere un santuario che è in cielo. Molte persone dicono che questo santuario rappresenta il popolo di Dio, ma se studiate attentamente osserverete che mai quando si parla del santuario, non si parla di persone. Per esempio Apocalisse 11 quando parla del santuario, dice “misura il santuario e misura anche le persone che vi si trovano”, quindi sono due cose diverse. Quando parla di Magdesh, parla di pagani. Dov’era collocato il santuario dei pagani? Nel Panteon. A cosa serve il santuario? Per adorare gli idoli, nel santuario di Dio, si adora Dio. I romani avevano un santuario dove portavano tutti gli idoli? Sì, il Panteon. Quando entravi nel Panteon, vedevi in ogni angolo degli idoli, delle statue. Questo era il santuario Romano, e la Bibbia dice che tutti i pagani abbatteranno i loro santuari. Con quale scopo demoliranno i loro santuari? Questo lo vedremo più tardi, ma ritorniamo al continuo e vi darò una citazione per non credere che solo io dico che il continuo è il paganesimo. Nei primi scritti pagine 74-75 E. G. White scrive: “Ho visto che il programma del 1843 è stato guidato da Dio e Lui non deve essere messo da parte, Dio l'ha fatto essere così e Lui ha tenuto la mano sull'errore che era là. Ma l'ha tenuta un tempo. Per quanto riguarda il continuo, in Daniele 8:12, la parola sacrificio è stata aggiunta dall’intelletto umano, e non appartiene a questo testo, e Dio ha dato una interpretazione corretta riguardo a questo argomento a tutti coloro che hanno partecipato al grande grido. Se noi non capiremo il continuo, seguirà la confusione su ciò che è stato chiarito prima del 44”. Che errore si è fatto nel 1843? I Milleriti aspettavano il ritorno di Gesù in quell'anno, ma l’anno corretto era il 1844, che corrispondeva a un’altra cosa, e questo perché non avevano contato l’anno zero. Ma Dio ha lasciato perdere perché nel 1843 c'era stata la prima delusione. Vi ricordate quanti Milleriti e Avventisti c'erano a quei tempi? 50.000. Dopo la delusione ne rimasero 50. E.G.White dice che coloro che parteciparono al grande grido, avevano interpretato correttamente la profezia. Perciò se voi volete sapere cosa significa il continuo, la cosa più semplice è di andare a vedere chi è stato
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protagonista nel grande grido. Tra queste persone troverete due, uno è William Miller, e il secondo è Uriah Smith, e se volete, io ho Daniele e Apocalisse di Uriah Smith. Anche se ha alcuni errori nel libro, ma nell’interpretazione E.G.White dice chiaramente che per quanto riguarda l’interpretazione sul continuo è corretta. Come sono caduti loro. Io ora leggerò questo versetto 11 con le parole di cui ora conosciamo il significato. “Roma pagana si è innalzata fino a Gesù, il capo dell’esercito, tramite Roma pagana, il paganesimo è stato innalzato, tramite Roma pagana il Panteon fu abbattuto”. Come lo hanno abbattuto e perché, lo studieremo poi. Studieremo anche cosa dice un gruppo di persone le quali sostengono che la parola “sacrificio” deve essere messa lì, ma E. White dice che questa parola non ci deve essere. Ritorniamo al versetto 11 un’altra volta. Il versetto dice che “s’innalzò addirittura fino al capo dell’esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto”. Abbiamo visto che questo versetto ha un'importanza speciale nel contesto storico di questa terra. Solo questo versetto fa vedere il passaggio da Roma pagana a Roma papale. Abbiamo visto che colui che s’innalza è Roma pagana e il versetto dice che si è innalzato fino all’esercito del cielo, e l’esercito del cielo è Gesù Cristo, e più avanti dice che essa gli tolse il continuo (non ho letto “sacrificio” perché questa parola non c’è nell'originale). Abbiamo visto che la parola ”tolse”, significa innalzare e abbassare. La parola “continuo” è per il paganesimo, non è riferito a Dio, è da interpretare come il continuo servizio del paganesimo, continua persecuzione dei santi da parte dei pagani. Quando dice al versetto 11 che “il luogo del suo santuario fu abbattuto”, e quando dice al versetto 14 “Fino a duemilatrecento giorni; poi il suo santuario sarà purificato” queste sono due cose diverse. Nel primo caso viene usata la parola ”Magdesh” che può essere di Dio, ma può essere anche pagano, e nel secondo caso del versetto 14 è scritto “Qadesh” che è solo il santuario di Dio.
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Molte persone dicono che non è importante la parola “usata”, ma pensate a Daniele che vede questa visione, e questa visione passa velocemente, non si sofferma mesi o anni, sono passate solo alcune ore da quando ha avuto questa visione, noi non sappiamo quanto, il fatto importante è che è una visione, e quando ebbe questa visione, lui vede prima un santuario che è Magdesh, poi passa un versetto e vede un altro santuario che è Qadesh. Che logica ha? Perché scrive due parole diverse? Perché vede due santuari diversi, con funzioni diverse e in questo modo noi possiamo fare una netta distinzione. Daniele non sa di chi si parla nella visione, ma lui vuol essere molto sicuro che le persone quando leggeranno sappiano che si tratta di due cose diverse. Per questo lui usa due parole distinte. È molto importante per questo conoscere le parole da lui usate. Perché ecco come suona il versetto con le parole sue: “Roma pagana si è innalzata fino a Gesù, il capo dell’esercito, tramite Roma pagana, il paganesimo è stato innalzato, tramite Roma pagana il Panteon è stato abbattuto”. Leggiamo il versetto 12 “Un esercito gli fu dato, assieme al continuo, a motivo della trasgressione; egli gettò a terra la verità; fece tutto questo e prosperò”. Troviamo qui che gli fu dato un esercito. Che esercito gli fu dato? Al versetto 11 dice che Roma pagana innalzò il paganesimo, poi dice che il suo luogo santo, quello del paganesimo, è stato demolito, e al versetto 12 dice che l’esercito fu castigato per il peccato commesso riguardo il continuo. Ora io vi leggo questo versetto com’è scritto in inglese “un esercito gli fu dato contro il continuo a motivo della trasgressione (peccato)” Quello che vuol dire è che l’esercito non è venuto casualmente ma è stato attirato tramite l’inganno, l’esercito è stato comprato, poi leggendo il versetto oltre dice: “egli gettò a terra la verità; fece tutto questo e prosperò”. Questa parte del versetto è tradotta correttamente. Sulla prima parte si è molto divertito il nemico. Chi è costui che ha guadagnato l’esercito con l’inganno? E quando lui ha questa armata, lotta contro il paganesimo? Non dimenticate che qui è usata la parola “peccato”, trasgressione. Cos’è il peccato? È la
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trasgressione della legge. Ma se là non c’è la legge, c’è trasgressione? Paolo dice: “dove non c’è legge non c’è trasgressione”. Noi in questo capitolo abbiamo il paganesimo, che qui è chiamato il continuo, ma i pagani hanno i dieci comandamenti? No. Questo significa che per loro non c’è legge. Significa che qualsiasi cosa facciano è per loro peccato? No, perché se non c’è legge, non c’è trasgressione della legge, e se non c’è trasgressione non c’è peccato. Questo significa che chiunque è qui, è uno che sa dei dieci comandamenti, ma li trasgredisce. Chi riceve questo esercito lui commette peccato e tramite l’inganno lui trasgredisce la legge di Dio. Quel qualcuno è uno che conosce la legge di Dio, ma lui è un apostata della legge di Dio, perché lui pecca. Chi è costui che ha conosciuto la verità, ha osservato la legge di Dio, ma poi è caduto dalla legge di Dio? Daniele capitolo due parla di due tipi di argilla, l’argilla del vasaio e l’argilla che diventa fango, chi è? La chiesa apostata. Riassumendo: una chiesa apostata, che ha conosciuto la legge di Dio, ma con tutto ciò è andata contro la verità è l'ha calpestata. Con la menzogna ha conquistato un esercito, e poi ha prosperato ed è andata avanti. Qual è questa chiesa? Roma Papale. Prima era Roma pagana, poi è divenuta Roma Papale. Cosa interessante, se leggete questo versetto nella lingua ebraica, quando dice “un esercito gli fu dato” questa espressione è scritta al femminile, coloro che studiavano Daniele non sapevano chi fosse questo piccolo corno al femminile, ma noi che studiamo la Bibbia, ma soprattutto le profezie sappiamo chi è lei, quella donna rappresentava la chiesa apostata, e la troviamo in Apocalisse 17. Come ha un esercito conquistato la Roma del Papa? Al versetto 25 è dato un dettaglio. Viene spiegato a Daniele, come successero le cose e dice: “Per la sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; si innalzerà nel suo cuore e distruggerà molti che stanno al sicuro; insorgerà contro il Principe dei principi, ma sarà infranto senza mano d’uomo”. Qui parla di Roma del Papa. Vedete che l’astuzia è
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peccato? E lei con quella astuzia conquistò tanti. Abbiamo visto nello studio del capitolo 7 come il papato piano piano si era innalzato. C’erano due imperi, l’impero dell’est e l’impero dell’ovest. L’impero dell’ovest era Roma, e l’impero dell’est era Costantinopoli. Sappiamo che si creò una lenta coesione tra i due imperi. Nell’impero di Costantino, anche se pagano, tutti si consideravano cristiani, Roma dell’est nell’anno 530 diede pieno potere al Papa come capo supremo. Ma lui non poteva comandare sin quando esisteva il paganesimo. Il Papato per prendere il controllo doveva prima annientare il paganesimo. Non dimenticate che tutta l’Europa era pagana e per quello il papato usò il paganesimo per distruggere il paganesimo, facendo lottare un popolo contro l'altro. Abbiamo letto il versetto 12 in cui si dice che gli fu dato un esercito contro il continuo per via della trasgressione, del peccato, ed gettò la verità a terra, fece tutto questo e prosperò. Abbiamo visto che uno può peccare solo se conosce la legge di Dio, come è scritto nell'epistola ai Romani 4:15 in cui si dice che se non c’è legge non c’è peccato. I pagani non hanno legge, significa che loro non possono commettere peccato. Loro fanno le cose peccaminose, ma non sanno di peccare. Quando fai delle cose senza sapere, non puoi essere accusato di peccato. Qui dice che l’esercito fu dato ad uno che sapeva di peccare, ed era una donna e abbiamo visto che chi riceveva l’esercito, era il papato. Grazie a questo esercito avuto con la frode, con l'astuzia, il continuo venne portato via. Dopo che fu portato via il continuo, il versetto 13 dice chi arrivò “Poi udii un santo che parlava, e un altro santo disse a quello che parlava: Fino a quando durerà la visione del continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo e l’esercito ad essere calpestati?” Vedete nel versetto precedente non si parla della trasgressione della desolazione (l’abominazione della trasgressione), ma nella visione qualcuno vide l’abominazione della trasgressione nei versetti precedenti. Quando disse: “ Fino a quando durerà la visione del continuo e l’abominazione della desolazione, fino a quando sarà calpestato il suo luogo santo e l’esercito” cosa
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strana nei versetti precedenti non si parlava dell’abominazione della desolazione, ma questo angelo chiese dell’abominazione della desolazione. Questo significa che nei versetti precedenti, 11 e 12, parlava di due potenze: una che era chiamata il continuo e tramite la quale il continuo veniva innalzato, e nel versetto 12 parla di qualcun altro che riceve l’esercito del continuo utilizzando l’inganno. Chi guarda tutto questo sembra che voglia attirare l’attenzione di Daniele e la nostra sul fatto delle due potenze: la prima: il continuo e la seconda: l’abominazione della desolazione. Quando la Bibbia parla dell’abominazione, di cosa sta parlando? Della verità combinata con la bugia. Quando in una cosa santa succede una cosa non santa, o quando il popolo di Dio fa cose peccaminose, questa è l’abominazione. Ma quando la Bibbia parla della desolazione, di cosa parla? Dell’esercito, dell’armata. Tutte le volte che voi trovate nella Bibbia che qualcuno provoca la desolazione, là c’è anche l’armata, l’esercito. Se l’abominazione è una cosa religiosa, la desolazione è una cosa militare. Dire l’abominazione della desolazione significa che esse sono diventate una cosa sola. Come sono diventate una cosa sola? Com’è arrivato l’esercito sotto l’abominazione? Con inganno. Abbiamo studiato che l’abominazione della desolazione prese potere nell’anno 538 quando perseguitò i tre corni, ma il versetto 12 dice quando si compiranno tutte queste cose quando il continuo metterà sotto i piedi il suo luogo santo e l’abominazione metterà sempre sotto i piedi l’esercito e il luogo suo santo. Quindi è chiaro che parla di due potenze diverse. Parla del continuo e dell’abominazione. Roma pagana perse il potere nel 508 e tra Roma pagana e Roma Papale passarono trenta anni, periodo della caduta dei tre corni. Domanda: su quale trono siede il papato? Ogni potere ha un capo, un re, e ogni re è seduto sul trono. Babilonia era su un trono, Medo-Persia sedeva sul trono di Babilonia, Grecia sul trono dei Medo-Persiani, Roma sedeva sul trono dei Greci, ma il papato su quale trono stava? Apriamo Apocalisse 13:1-2 “e vidi salire dal mare
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una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle sue corna dieci diademi e sulle sue teste un nome di bestemmia. E la bestia che io vidi era simile ad un leopardo, i suoi piedi era come quelli dell'orso, e la sua bocca come la bocca del leone; e il dragone le diede la sua potenza e il suo trono e grande autorità”. In questo caso, il dragone rappresenta Satana, e ogni regno che agisce come il dragone è chiamato dragone, e noi troviamo nella Bibbia i regni che sono stati chiamati dragone, se volete un esempio Apocalisse 13:11 “Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone”. Qui si parla degli Stati Uniti d’America. Chi è l’ultimo dragone prima del Papato? Roma che aveva preso tutti i trofei fin qui e sedeva sul trono, prima che arrivasse il papato. Quando arrivò il papato cosa fece Roma pagana? Lasciò il trono cedendolo al papato. Questo versetto dice che il dragone gli aveva dato il potere e il suo trono. Dove si trovava il trono di Roma? A Roma. Che cosa fece Roma quando lasciò il trono al Papato? Andò a Costantinopoli. Cosa interessante, chi concesse il trono? Vedete, non ci fu alcuna lotta contrariamente a quanto era accaduto con Medo-Persia o la Grecia, la bestia propose il trono e lo cedette. Fu Roma stessa a proporre il proprio trono. Egli cedette il trono nell’anno 508, ciò significa che Roma rinunciava al trono. Essa stessa aveva invitato il papato a sedersi sul trono. Non dimenticate che Roma aveva un santuario in Roma, il Panteon, e Roma stessa aveva collaborato alla sua contaminazione. Quando fece questo? Nel 508, come? Non dimenticate, era un santuario pagano, Roma papale venuta in possesso lo fece abbattere e al suo posto fece costruire il Vaticano, l'attuale dimora del papa. Capite cosa fece? Contaminò così il santuario pagano. Vi porto un altro esempio: ai tempi di Gesù quando arrivarono i Romani entrarono nel Tempio di Salomone e lo contaminarono; essi non avevano il diritto di entrare nel tempio, perché? Lo abbiamo visto negli Atti degli apostoli, perché nel momento in cui un pagano entrava nel Tempio, il locale era contaminato Quando un cristiano entra in un tempio pagano,
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succede la stessa cosa perché tu metti i tuoi diritti là. Quando il papato ricevette nel suo potere il Panteon, lo contaminò. In altre parole impose le sue leggi e la sua autorità in quel luogo. Davanti a Dio sia il papato sia il paganesimo sono comunque contaminati, ma quando arriva uno e si mette al posto dell’altro che ha pensieri totalmente diversi, questo è un'abominazione. Chi ha permesso che il Panteon fosse contaminato? E' quello che abbiamo studiato nei versetti precedenti, cioè tramite Roma pagana il paganesimo è stato innalzato, e sempre tramite Roma pagana il Panteon è stato contaminato, col passaggio del trono a Roma papale. Apriamo in 2 Tessalonicesi 2:1-4“ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo ed al nostro adunamento con lui, di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente né turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia imminente. Nessuno vi inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario colui che si innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere dio” quello che io vi dico ora lo studiavano i nostri pionieri. “Nessuno v’inganni in alcuna maniera” perché lui dice che arriverà un momento quando verrà l’apostasia e sarà manifestato l’uomo del peccato e il figlio della perdizione. Cos’altro fa? S’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio o oggetto di adorazione e si siede nel tempio di Dio come Dio. Voglio che sappiate che Paolo quando scrisse la lettera non era in Tessalonica, ma altrove, e non poteva parlare apertamente di tutto, diede solo alcuni piccoli dettagli, ma lui afferma che quando era insieme a loro aveva parlato di molte cose, che farebbero bene a ricordare. Ciò che vi dico io ora sono piccole cose, perché non posso dire molto, non posso parlare. Perché? vediamo i versetti che seguono 2 Tessalonicesi 1:6-7 “e ora sapete ciò che lo ritiene, affinché sia manifestato a suo tempo. Il mistero dell'iniquità infatti è già
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all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo” cosa lo ferma, lo trattiene? Paolo dice che deve arrivare l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, e lui dice: io vi ho già parlato di questo, e al versetto 6 dice che non è ancora arrivato perché c’è qualcosa che lo trattiene, ma ciò che lo ferma io ve lo detto quando ero da voi. Perché Paolo non può dire ciò che lo ferma? C’è un motivo, e noi abbiamo studiato che ci sono tre cose quando guardiamo un versetto, dobbiamo capire la circostanza in cui si trovava Paolo per non poter parlare, chi è quest’uomo del peccato, il figlio della perdizione che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio? Il Papato, il Papa. Cosa dice Paolo? Che quest’uomo del peccato è già in azione, quindi ai tempi di Paolo il papato era già in azione, ma lui dice che il papato non arriverà finché qualcuno non sarà preso, non sarà preso colui che lo ferma, e il versetto 7 dice: “il mistero dell’iniquità infatti è già all’opera, aspettando soltanto che chi lo trattiene sia tolto di mezzo” quindi c’è qualcuno che non permette che il papato prenda il potere. Chi è che lo trattiene e che quando è tolto arriva il papato? Roma pagana. Perché Paolo non può dire Roma pagana? Le lettere erano trasportate, tutto era verificato. C’è uno che manda una lettera e c’è un altro come Timoteo, per esempio, che trasporta la lettera a Tessalonica e per strada lo ferma un soldato Romano, o un centurione, essi avevano il diritto di aprire le lettere, solo la lettera di Cesare non aprivano, tutte le altre si. Dopo aver letto la lettera mettevano il timbro come prova che avevano letto quella lettera, oppure mettevano il timbro accanto alla scritta: verificato da soldato romano. Ora supponiamo che Paolo avesse scritto: “cari fratelli presto l’impero romano cadrà, sarà distrutto dal papato.” Se avesse scritto ciò, avrebbe significato condannarsi a morte sicura. Roma non credeva che sarebbe mai caduta, come anche Babilonia non credeva che sarebbe caduta, e come tutti gli imperi della storia passata. Per questo Paolo dice io non posso ora dirvi tutto, ma ricordatevi che
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quando ero con voi ve lo avevo detto. Per questo lui dice: quando questo sarà portato via, allora arriverà l’uomo del peccato. Qui impariamo una lezione da Paolo, perché lui non ha parlato apertamente? Se lui avesse parlato chiaramente avrebbe messo in pericolo la vita di Timoteo, la lettera non sarebbe arrivata e lui aveva un messaggio che doveva arrivare, e non gli avrebbero più permesso di scrivere lettere dal carcere, avrebbe chiuso la porta della verità. Non avrebbe più potuto predicare e a questa cosa dobbiamo stare attenti anche noi oggi. Spesso non possiamo dire le cose pubblicamente, perché questo fermerebbe l’avanzamento della verità, per quello si parla in modo personale, si discute con chi è interessato in un gruppo piccolo. La Bibbia dice: “il continuo dev’essere allontanato, per instaurarsi l’abominazione della desolazione”. E questo, ripeto, è successo nell’anno 508, quando il paganesimo è stato allontanato ed è arrivato il papato. Nella visione di Daniele l’angelo fa una domanda al versetto 13 del capitolo 8 e dice: “Fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo”. Quando parla qui del luogo santo, di quale luogo santo parla che sarà calpestato? Quale parola è usata qui Magdesh o Kadesh? Kadesh, qui si parla del santuario di Dio. Come sono riusciti, Roma pagana e Roma papale, ad arrivare a questo santuario Qadesh? Paganesimo e Papato hanno messo sotto i piedi l’armata e il santuario di Dio e questo lo vedremo poi. Vedremo anche quanti anni, perché la Bibbia dice anche quanti anni sono stati sotto il paganesimo e quanti sotto il papato. Chi sa quanti anni è stato sotto i piedi del papato il santuario e l’armata? 1260 giorni. Apriamo in Apocalisse 2, che parla delle chiese, vi ricordate che noi abbiamo studiato dicendo che la chiesa aveva perso il primo amore che aveva ai tempi di Paolo, quindi già ai tempi di Paolo era caduto il primo amore, poi arrivano i fatti dei Nicolaiti, poi arriva il trono di Satana, poi Iezebel con i suoi idoli, e cosi fino a Laodicea. Ti rendi conto di abitare con Satana? Questa è la lettera alla chiesa di Pergamo e si
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parla della chiesa di Dio. Vorrei che studiaste com’è decaduta lentamente la chiesa a quei tempi, così anche noi oggi decadiamo. I Nicolaiti, poi Iezebel inducono a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli, poi si sono seduti sul trono di Satana che sono tre tappe prima della caduta totale e diventare fango. Abbiamo studiato che il continuo rappresenta Roma pagana o generalmente il paganesimo, dopo il paganesimo arriva l’abominazione della desolazione. In quale anno il continuo è stato ripreso? Nel 508. Quando s’instaura l’abominazione della desolazione? Nel 538. Fino a quando dura l’abominazione della desolazione? Fino all’anno 1798, quindi dura 1260 anni. È interessante sapere quando inizia a funzionare questo continuo. Rileggiamo il versetto 13 “Poi udii un santo che parlava, e un altro disse a quello che parlava: Fino a quando durerà la visione del continuo e l’abominazione della desolazione, fino a quando sarà calpestato il suo luogo santo e l’esercito”. Quello che vediamo in questo versetto è che questo angelo fa due domande e queste due domande caratterizzano queste due potenze, la prima che è il continuo, o il paganesimo e troviamo qui anche l’abominazione della desolazione. Sulla trasgressione della desolazione o l’abominazione della desolazione noi sappiamo quando succedono tutte le cose, ma andiamo a vedere quando succedono le cose relative al continuo. Apriamo la Bibbia in Apocalisse 11:1 “poi mi fu data una canna, simile ad una verga. E l'angelo stando ritto disse: ” alzati e misura il tempio di Dio, l'altare quelli che vi adorano” noi troviamo qui il tempio e gli adoratori. Leggiamo ora il versetti 2-4 “ma tralascia il cortile che è fuori del tempio e non misurarlo, perché è stato dato ai gentili, ed essi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi. Ma io darò ai miei due testimoni, di profetizzare ed essi profetizzeranno milleduecentosessanta giorni, vestiti di sacco. Questi sono i due ulivi e i due candelabri che stanno davanti al Dio della terra” di cosa tratta qui la Bibbia? “Non misurare il cortile che è fuori”, quindi misurare solo il tempio. Quando parla del tempio e dice di non misurare il cortile di fuori, di cosa si tratta? Cosa si trova
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nel cortile di fuori? L’altare, la conca e la tenda che è divisa in due, il luogo santo e il luogo santissimo. Cos’è dato ai gentili? Il cortile per 42 mesi, cioè 1260 giorni. I gentili sono cristiani o pagani? Essi sono pagani. Quindi il cortile è stato dato ai pagani per 1260 giorni per essere calpestato. Che cosa dice Daniele che verrà calpestato? Il santuario e le persone che si trovano là. Leggiamo inoltre in Apocalisse 11:3 “Ma io darò ai miei due testimoni, di profetizzare ed essi profetizzeranno milleduecentosessanta giorni, vestiti di sacco.” Due testimoni profetizzano vestiti di sacco per 1260 giorni. Sapete perché Giovanni usa termini diversi per descrivere lo stesso periodo di tempo? Prima usa 42 mesi, poi 1260 giorni che rappresentano lo stesso tempo. Il mese ebraico, non dimenticate ha 30 giorni. Sappiamo grazie a Zaccaria capitolo 4 che questi due testimoni sono la Parola di Dio, il Vecchio e il Nuovo Testamento. La Parola di Dio è caratterizzata dall’ulivo nella Bibbia. Loro profetizzano nei sacchi, questo significa che non profetizzano molto. Sono in una crisi, esiste un problema. Dove troviamo noi nella Bibbia il periodo di 1260 giorni? Nel capitolo 12:6 sempre di Apocalisse che dice: “E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perché vi sia nutrita durante milleduecentosessanta giorni” vedete, Giovanni usa qui già il periodo di 1260 giorni e la donna va in un posto di crisi, nel deserto. Questo periodo di 1260 giorni si riferisce al periodo dell’abominazione della desolazione, cioè il periodo in cui il popolo di Dio è perseguitato dal papato, il periodo del cristianesimo apostata. Dopo il paganesimo viene il figlio della perdizione, che non è altro che il cristianesimo apostata, il continuo è il paganesimo o le nazioni. Cosa vuol dire qui Giovanni? Quanto tempo il continuo perseguiterà il popolo di Dio? 1260 anni, questo significa che dall’anno 538 si ferma la persecuzione pagana, e inizia la persecuzione del papato, che dura 42 mesi o 1260 anni. Se facciamo il calcolo a che anno arriviamo? 538 - 1260 + anno 0 = - 723, nell’anno 723 a. C è cominciata la persecuzione del continuo. Cos’è successo nell’anno
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723 a. C.? vi ricordate quando inizia l’epoca di Babilonia? Nel 605, noi abbiano 723, quindi prima di Babilonia. Babilonia, comunque, ha due fasi, prima aveva le ali, poi sono state strappate. Le ali chi caratterizzano? Caratterizzano Nebukadnetsar. Lui arriva come un’aquila. Chi c'è stato prima di Nebukadnetsar? Chi era la Babilonia prima di essere Babilonia? Apriamo la Bibbia in 2 Cronache 36:18 “or Nebukadnetsar portò a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del re e dei suoi principi”. Il re degli Assiri Assiria e Babilonia sono lo stesso regno, così come Roma pagana e Roma papale sono due cose diverse, ma collocate sullo stesso territorio in tempi diversi. Che cosa è successo nell’anno 723? In quell’anno Israele e Samaria, furono portate in cattività in Assiria e il loro regno cessò. In 2 Re 17:6 “nell'anno nono di Osea, il re d'Assiria espugnò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria e li stabilì in Halah e sull'Habor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi” è scritto ciò che abbiamo detto. Sapete chi è Samaria? È Israele, è la parte delle 10 tribù che erano al nord e le altre due a sud. A sud la capitale era Gerusalemme, e al nord la capitale era Samaria. Nell’anno 723, durante il regno di Osea furono deportati in cattività. Vediamo perché ai versetti 13 e 18 di 2 Re 17 “eppure l'Eterno aveva avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo “tornate indietro dalle vostre vie malvagie e osservate i i miei comandamenti e i miei statuti, secondo tutta la legge che io prescrissi ai vostri padri e che ho mandato a voi per mezzo dei miei servi i profeti ”Per questo l'Eterno si adirò grandemente contro Israele e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase se non la sola tribù di Giuda” Dio aveva avvertito, ma loro non avevano ubbidito, e allora Dio disse: nessun problema andate in cattività, tutti insieme. Che cosa succede quindi, Samaria andò in cattività, ma Giuda rimase come regno. Nel 723 solo Samaria venne deportata e le fu stata tolta l’autonomia. Leggiamo anche il versetto 19 “Neppure Giuda osservò i comandamenti dell’Eterno, il suo Dio,
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ma segui le usanze introdotte da Israele”. Che cosa dice Dio? Anche se Giuda è rimasto, lui cammina ugualmente sulle vie degli Israeliti. Anche se Israele era arrivato al culmine, ed era stato deportato, anche Giuda non era lontano. Vediamo se anche a Giuda successe la stessa cosa. Leggiamo in Geremia 50:17 “Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re d'Assiria, poi quest'ultimo Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa” osservate due fasi: il primo è stato il re di Assiria che l’ha divorata, poi arrivò Nebukadnetsar che raccolse solo le ossa. Anche qui vediamo che Babilonia e Assiria erano uno stesso dominio e avevano lo stesso scopo di mangiare la pecora. Dove trovarono la pecora? Nel santuario, nel sacrificio continuo. Che cosa fecero Babilonia e Assiria? Vennero a mangiare la pecora, perseguitarono il popolo di Dio, ciò fa vedere che la persecuzione era sempre stata presente e continua. Le ossa nella Bibbia fanno vedere l’organizzazione, la struttura, la forma di guida e noi vedremo che non avrebbero lasciato neanche le ossa. Nebukadnetsar distrusse assolutamente tutto, non rimase nulla come organizzazione in Israele. Non mi soffermo più su questo argomento, perché è storia e ora vogliamo vedere che Dio ha detto che il continuo, o il paganesimo, o i gentili, calpesteranno il cortile, il santuario e coloro che adorano, cioè il popolo di Dio. Questo è accaduto per un periodo di 42 mesi, così come era stato profetizzato. Ma Dio dice che dopo aver finito di perseguitare il continuo, per 1260 giorni l’abominazione della desolazione perseguiterà calpestando sempre il popolo di Dio e il santuario. Ma a loro è stato dato solo il cortile esterno. Perché il cortile esterno? Che cos’è il cortile esterno? È chiaro che rappresenta il peccato, ma cosa succede in questo luogo (nel cortile)? Si portano i sacrifici. Domanda: come possono arrivare i pagani nel santuario di Dio, in cielo per calpestarlo? Perché qui si tratta del santuario di Dio. Questo significa che quando Dio parla di questo luogo, parla di un posto dove i pagani possono arrivare. Che cosa fanno i pagani, cosa dice Apocalisse 11:1 u. p. 2 “Alzati e
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misura il tempio di Dio, l’altare e quelli che vi adorano, ma tralascia il cortile che è fuori del tempio e non misurarlo, perché è stato dato ai gentili, ed essi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi” L’altare, di quale altare parla qui? Significa che l’altare si trova nel cortile di fuori, e Dio dice di misurare solo l’altare e quelli che vi adorano di tutto ciò che si trova fuori, ciò significa che ci sono alcuni che non adorano, e poi dice tutto il cortile cedilo ai pagani. Che cosa succede sull’altare? C’è il sacrificio, il sacrificio continuo. Chi è il sacrificio portato qui sull’altare? Gesù. Gesù scende dal cielo sulla terra, muore come agnello sull’altare, ucciso dai pagani, calpestato con i piedi. Chi ha ucciso Gesù? Il paganesimo, e per questo Dio dice date il cortile ai gentili, questo significa che il cortile è la nostra terra. Il santuario è situato in cielo. Tutto il santuario di Dio, ha due collocazioni: il cortile è la terra, e la tenda dell’incontro, il santuario, è in cielo. Perché il cortile non può essere in cielo? Perché noi sappiamo che il cortile era stato fatto di rame la prima volta, ma quando leggiamo in Apocalisse della nuova Gerusalemme e delle altre cose che vi si trovano, non troviamo il rame là, perché il rame rappresenta il peccato. Il peccato non si trova su nessun altro pianeta dell’universo, l’unico pianeta che ha il peccato è la Terra, e quindi Dio parla della nostra Terra. Se leggiamo Ebrei i capitoli 8 e 9 possiamo osservare che Paolo parla del santuario che si trova in cielo, e parla della prima e della seconda divisione, cioè il luogo Santo e il luogo Santissimo, perché? Perché sono fatte d’oro. Là non c’è niente di contaminato. Se vogliamo arrivare nel santuario celeste, dobbiamo essere tra quelli che adorano all’altare, che ricevono il sacrificio di Gesù, che sono battezzati in Cristo, e poi possono entrare nel santuario celeste. Quando la Bibbia dice che il cortile esterno è stato dato ai gentili, significa che Gesù è stato ucciso dal paganesimo. Oltre a questo, molte persone di Dio sono state uccise sull’altare del cortile. La Bibbia dice anche di misurare tutti coloro che adorano vicino all’altare. C’erano persone che non adoravano all’altare ai tempi di
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Gesù? Si, coloro che non hanno ricevuto il sacrificio di Gesù. Dio dice basta, lasciali stare in pace. Ora misura solo il cortile esterno che è stato lasciato totalmente alle nazioni, ai pagani. Quando guarderemo il santuario nel cielo, noi osserveremo alcuni luoghi come in quello terreno, abbiamo il cortile, il luogo Santo, e poi il luogo Santissimo. In quale momento Gesù è entrato nel luogo Santo? Il Salmo 133 che parla “quanto è buono e quanto è piacevole che i fratelli dimorino insieme nell'unità”, quando fu unto Aaronne, sulla sua barba scolava l’olio e cadeva a terra. Questo salmo parla di Gesù che è asceso al cielo, lui è stato unto Sommo Sacerdote per i nostri peccati e gocce di olio cadono sulla terra, e su chi cadono? Sugli apostoli nel giorno della pentecoste. Essi ricevono lo Spirito Santo, sono i testimoni di Dio. Questo significa che tutti loro passano dal cortile nel luogo santo, perché Gesù dov’è entrato? Nel santuario celeste, nel luogo santo, perché i credenti l’hanno seguito. Nel luogo santo noi troviamo l’olio e il lavoro missionario che hanno fatto i fratelli, il pane del quale si nutrivano, le preghiere, e tutto ciò che avevano realizzato. Qual era il passo successivo di Gesù? L’ingresso dal luogo santo al luogo Santissimo. Che cosa successe con chi rimase indietro? Se Gesù entrò dal luogo Santo nel Santissimo, chi rimase fuori? Il continuo. Cosa dobbiamo ricordare di questo incontro? Versetto 13, di Daniele 8, un santo chiese quanto tempo durerà il continuo e l’abominazione della desolazione? Per quanto tempo il santuario di Dio e quelli che lo adorano saranno calpestati? E in Apocalisse abbiamo visto questa cosa, cioè per 1260 anni è durata la persecuzione ad opera dei pagani, e 1260 giorni sono perseguitati dall’abominazione della desolazione, che è la chiesa apostata: 1260 + 1260 =2520, troviamo noi nella Bibbia una profezia di 2520 giorni? Un anno ha 360 giorni, 2520 : 360 = 7 1260 giorni equivale a un tempo dei tempi e metà di un tempo che sono tre tempi e mezzo, tre tempi e mezzo del paganesimo e tre tempi e mezzo della chiesa apostata danno 7 tempi, dove troviamo
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7 tempi nella Bibbia? In Levitico 26 abbiamo 7 tempi; cosa si trova in Levitico 26:21? Le maledizioni. Dio dice: “vi maledirò per sette tempi se trasgredirete il mio patto”. Cosa hanno fatto gli Israeliti nell’anno 723? Hanno calpestato il patto di Dio, hanno seguito il paganesimo, e Dio ha detto: sette tempi, che sono 2520 giorni che sono 2520 anni, e arriviamo nell’anno 1798. -723 + 2520 + anno 0 = 1798, anno in cui è finita la persecuzione, sia del continuo che dell’abominazione della desolazione. Abbiamo visto che nel 508 il paganesimo cedette il potere al Papato, e nei 30 anni successivi il papato distrusse il paganesimo, venne portato via il continuo, e arrivò l’abominazione della desolazione. Daniele 8:13, ma prima di studiare questo versetto, ripetiamo la storia che è trascorsa fin qui. Iniziamo dal versetto 1, Daniele dice che lui era nel terzo anno del re Beltshatsar ebbe una visione, e racconta di avere avuto anche un’altra visione nel primo anno del re Beltshatsar, vi ricordate nel capitolo sette abbiamo studiato quella visione. Quella seconda visione era connessa alla precedente. In visione si trovava nella capitale Susa, nella provincia di Elam. Quando è diventò capitale Susa? Quando Medo-Persia diventò un impero. Sappiamo che quando si parla di Elam, si parla di Persia. Questo significa che Dio diede le visioni prima che Medo-Persia diventasse un impero. Anche se si trovava nell’impero Babilonese, Daniele vide ciò che sarebbe accaduto nel futuro. Il versetto 3 parlava di un montone che rappresentava la Medo-Persia, le corna, uno più piccolo e l'altro più grande rappresentano rispettivamente la Media e la Persia. Il versetto 4 dice che il montone cozzava a ovest, a nord, e a sud, tre direzioni nelle quali si muoveva, vi ricordate, e abbiamo detto che queste erano Libia, Babilonia ed Egitto, le tre potenze vinte da Medo-Persia. Il versetto dice che nessuna bestia poteva resistere al montone, né alcuno poteva essere liberato dal suo potere; così fece quello che volle e diventò grande. La Bibbia parla della sua potenza. Il versetto 5 invece parla di un capro che rappresentava la Grecia, il corno cospicuo fra gli occhi era il suo primo re, Alessandro Magno. Al versetto 6 vediamo la lotta che
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successe tra la Grecia e la Medo-Persia, il versetto 7 descrive la distruzione della Medo-Persia, il versetto 8 afferma che il capro diventò molto grande, ma quando fu molto grande si ruppe il corno cospicuo e la storia conferma che Alessandro forte e potente, all'età di 31 anni morì all'improvviso. Al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, i quattro generali che successero ad Alessandro, e precisamente: Cassandro, Tolomeo, Seleuco e Lisimaco. Cassandro prese la Grecia, Tolomeo l’Egitto, Seleuco la Persia e Babilonia, e Lisimaco l'Asia Minore. La Bibbia dice che l'impero fu diviso verso i quattro venti del cielo, questo significa che il suo regno fu diviso nelle quattro direzioni della Terra. Il versetto 9 dice che da uno di essi, cioè da uno dei quattro venti, uscì un piccolo corno. Questo significa la nascita di un altro regno, che va verso sud, verso est e verso il paese glorioso. Chi è questo piccolo corno che esce? Roma pagana, che quando si è installò ebbe come scopo quello di distruggere. Poi il versetto 10 dice che s’ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo e fece cadere a terra parte dell’esercito e delle stelle e le calpestò. Qui di chi si parla? Di Satana che s’innalzò nel cielo e disse di voler essere come Dio, e fece cadere parte delle stelle che sono l’esercito di Dio. Perché Daniele diede quella descrizione? Per far vedere chi stava dietro a quel corno, che è il dragone così come lo chiama la Bibbia. Il dragone stava dietro a tutte quelle potenze. Abbiamo visto che il versetto 11 ha moltissime traduzioni errate rispetto all’originale, la traduzione è sbagliata, e dice che s’innalzò fino al capo dell’esercito che in quel versetto è Gesù. Si è innalzata Roma pagana contro Gesù? Si, i romani lo hanno ucciso, inteso come atto materiale. Inoltre dice il versetto, che Roma pagana tolse il continuo. Abbiamo visto che la parola tolse in questo contesto significa innalzare, inteso come onore. Quindi che fece Roma? Essa innalzò il continuo, ma chi è il continuo qui? Il paganesimo. Manca in questo contesto la parola sacrificio, perché se avesse messo la parola sacrificio si sarebbe capito il sacrificio di Dio, quindi tolse la
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parola sacrificio perché voleva mettere in evidenza i sacrifici pagani. Quali erano i sacrifici pagani? Quello di uccidere, perseguitare, sacrificare il popolo di Dio. Alla luce di tutto questo, Gesù fu crocifisso e il paganesimo fu innalzato. Sempre tramite Roma pagana il suo santuario fu contaminato e abbattuto. Quale santuario? Daniele usa due parole diverse per il santuario, uno è Magdesh e l’altro è Qadesh. Magdesh è usato sia per il santuario di Dio ma anche per il santuario pagano, Qadesh è usato solo per il santuario di Dio. Daniele usa qui la parola Magdesh che è riferito ad un santuario pagano. Quel santuario pagano era presente a Roma, e quel santuario era il Panteon, dove c’erano tutti gli idoli. Il Panteon fu demolito da Roma pagana quando venne dato il potere, e il trono al Papa, al suo posto venne costruita la nuova abitazione per il papa e venne innalzata la cattedrale del papato di oggi. Volete sapere come fu costruita la Cattedrale? La porta da dove esce il Papa, è incastrata tra due colonne, la porta ha un’altezza normale, il corridoio da dove lui esce dalla cattedrale è molto lungo, i pilastri che partono dalla porta lungo il corridoio sono in modo tale che la loro proiezione sia sempre più grande, cioè in profondità sembra un punto e man mano che si avvicina è sempre più grande. Quando Michelangelo realizzò la cattedrale, fece i pilastri davanti molto alti in modo tale che l’uomo risulti molto piccolo, ma i pilastri che sono all’uscita sono quasi all’altezza dell’uomo, cosi che quando il Papa usciva da quella porta, le persone guardavano dalla parte dei pilastri alti e il Papa che si trovava dove i pilastri erano quasi all’altezza d’uomo il Papa sembrava molto alto. Questa è un po’ di storia, ma dimostra anche che il suo obiettivo era di innalzarsi. Il versetto 12 dice che un esercito fu distrutto a causa del continuo, ma in originale dice che un esercito gli era stato dato grazie al peccato per andare contro il continuo, per lavorare contro il continuo. Chi ricevette l’esercito dal continuo per andare contro ad un altro continuo? Roma pagana, il primo continuo, diede un esercito al papato affinché il papato andasse contro chi si era
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ribellato: le tre corna. Cosi il continuo distrusse il continuo, e la verità fu messa sotto i piedi dal papato, che prosperò in tutto quello che fece. Il versetto 13, cosa dice? Abbiamo due potenze, una è il continuo, e la seconda è l’abominazione della desolazione.
Il continuo L’abominazione della desolazione
Calpesta il luogo santo Calpesta il luogo santo
Calpesta l’esercito Calpesta l’esercito
Cosa fanno queste potenze? Calpestano il luogo santo, e qui è usata la parola Qadesh, e dice anche che calpestano l’esercito. Il santo chiede: Fino a quando durerà la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione che calpestano il luogo santo e l’esercito? Noi abbiamo visto che il continuo è il paganesimo, e l’abominazione della desolazione è Roma Papale. Quando leggiamo la parola “esercito”, in Esodo 12:41 “alla fine dei quattrocentotrenta anni, proprio in quel giorno, avvenne che tutte le schiere dell'Eterno uscirono dal Paese d'Egitto” la Bibbia parla di un esercito che esce dall’Egitto, e parla dell’esercito di Dio, perché se l’esercito non è di Dio essi non possono calpestare qualcuno che non sia contro di loro. Roma Papale e Roma pagana hanno fatto questa cosa? Sono andati contro la volontà di Dio e hanno ucciso molti del popolo di Dio. Quanto tempo Roma Papale perseguitò e distrusse il popolo di Dio? 1260 anni. Il potere papale cominciò nel 538 e terminò nel 1798. Che cosa successe nel 538? Fu distrutto l’ultimo corno. Vediamo per quanto tempo il continuo perseguitò il popolo di Dio. Apriamo in Apocalisse 11:1,2 “Poi mi fu data una canna, simile ad una verga. E l’angelo stando ritto disse: Alzati e misura il tempio di Dio, l’altare e quelli che vi adorano, ma tralascia il cortile che è fuori del tempio e non misurarlo, perché è stato dato ai gentili, ed essi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi.” A chi fu dato il cortile? Ai gentili, che erano pagani, per 42 mesi che fanno 1260 giorni, che sono 1260 anni. Il paganesimo avrebbe calpestato il popolo di Dio per 1260 anni. Ora facciamo il calcolo 538
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– 1260 = 722 + anno 0 = 723 anni avanti Cristo. Che cosa successe nell’anno 723? Samaria fu presa in cattività dall’Assiria, e l’Assiria fu la prima fase di Babilonia. Samaria era stata presa in blocco e portata in Assiria. Perché furono portati in cattività? Perché avevano trasgredito la legge di Dio. Dio ha un castigo per chi trasgredisce la sua legge? Si, Levitico 26 descrive il castigo per coloro che trasgrediscono la sua legge. È qual è questo castigo? Sette tempi, e noi sappiamo che tre tempi e mezzo equivalgono a 1260 anni e sette tempi sono uguali a tre tempi e mezzo per due cioè 2520 anni. Questo fu tutto il periodo in cui il popolo di Dio venne calpestato e perseguitato dal paganesimo e da Roma Papale. L’Apocalisse parla di 42 mesi e 1260 anni perché ognuna di queste date è riferita a eventi diversi, una è riferita al paganesimo o ai gentili, l’altra è riferita a Roma Papale, è molto chiaro che l’abominazione della desolazione o il papato non sono più pagani, non sono gentili, perché i gentili sono coloro che non credono in Dio. Un’altra cosa interessante è che nella cultura e letteratura pagana la lotta tra il bene e il male finisce ogni mese, ogni mese vince il dio sole e perde il dio dell’oscurità. Con ogni nuovo mese, c’è una vittoria del dio sole. Sapete perché il mese si chiama anche luna? Nel periodo di un mese la luna diventa sempre più piccola e poi alla fine del mese sparisce, e quando comincia un nuovo mese la luna di nuovo appare in tutto il suo splendore, intera, piena. Poi si ripete il fenomeno nel mese successivo. I pagani credevano che quando spariva la luna l’oscurità avesse vinto la luna, avesse vinto il dio della luna, e nel momento in cui la luna riappariva il dio della luna vinceva l’oscurità. Quindi ogni mese c’era una lotta. Perciò cosa interessante è che quando Dio dà un dettaglio lo dà in armonia con le caratteristiche di quella potenza, e con le sue tradizioni. Un’altra cosa interessante è che sono 42 mesi, e 4 + 2 = 6, Dio dà molti dettagli, sta a noi studiarli. La maggior parte delle persone crede che 42 mesi sono riferiti allo stesso periodo di persecuzione, cioè che si tratti dei 1260 giorni.
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Cosa è stato dato ai gentili? Il cortile esteriore, e cosa si trova nel cortile esterno? L’altare dei sacrifici, e noi qui non parliamo di un altare fisico, ma parliamo di un altare spirituale, celeste. Questo significa che non parliamo di un agnello reale portato come sacrificio, ma si tratta di un agnello spirituale. Chi è l’agnello spirituale? Gesù Cristo. Gesù è stato ucciso per i nostri peccati, ed è stato calpestato da Roma pagana. È Roma pagana che calpestò il principe dell’esercito. Quindi ecco un altro motivo per capire che quando si parla di 42 mesi si parla di Roma pagana. Il papato non ha ucciso Cristo. In più leggendo attentamente i versetti 2 e 3, vedrete che non c’è nessuna connessione tra loro. Pare che parla di due cose diverse. Il versetto 3 dice che “io darò ai miei due testimoni di profetizzare 1260 giorni vestiti di sacco”. Abbiamo visto il versetto 13 di Daniele capitolo 8, e abbiamo visto il periodo di tempo in cui il popolo di Dio e il santuario venne calpestato dagli uomini. Una parte del santuario sarebbe passata nelle mani dei pagani, e cioè il cortile esterno. Che cosa rappresenta il cortile esterno nel santuario celeste? La Terra, un luogo dove possono arrivare i pagani. Nel santuario celeste si trovano il luogo santo e il luogo santissimo. Il cortile esterno è stato dato ai gentili per 42 mesi, cioè 1260 anni, cioè dal 723 sino al 538 dopo Cristo, poi abbiamo un altro periodo di 1260 anni in cui il popolo di Dio è perseguitato da parte del cristianesimo apostatata, che parte dal 538 e arriva nel 1798. Se sommiamo 1260 con 1260 abbiamo 2520 che è il periodo in cui il popolo di Dio doveva essere perseguitato. 2520 : 360 = 7 anni di persecuzione che troviamo nella Bibbia come 7 tempi profetici in Levitico 26, se il popolo rompe il patto e trasgredisce i comandamenti di Dio. Ora andiamo al versetto 14 “Egli mi disse: Fino a duemilatrecento giorni; poi il santuario sarà purificato”. Il tempo che viene detto qui è leggermente inferiore a 2520 detti in Levitico, la differenza è 220 anni, perché? Non dobbiamo dimenticare con cosa inizia il capitolo. Il capitolo inizia più tardi e Dio dice chiaramente e direttamente a
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Daniele che sono ancora 2300 anni. Da quel momento in cui parla con Daniele, cioè dalla visione, inizia questo periodo di 2300 anni. Domanda: cosa significa purificare il santuario? Se voglio sapere di cosa si tratta alla fine dei 2300 anni, per sapere a cosa si riferisce, devo capire cosa succede alla fine di questo periodo, o a cosa mira. Qui noi abbiamo come scopo finale la purificazione del santuario. Come veniva purificato il santuario terrestre? Apriamo in Levitico 16:15,16 “Poi scannerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dal velo; e farà con questo sangue ciò che ha fatto col sangue del torello; lo spruzzerà sul propiziatorio e davanti al propiziatorio. Così farà l'espiazione per il santuario a motivo delle impurità del figli d'Israele e delle loro trasgressioni per tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda di convegno che rimane fra loro, e in mezzo alle loro impurità” quindi c’era un capro che riceveva su di sé tutti i peccati e cosi il santuario era purificato dai peccati. Quando la Bibbia parla della purificazione del santuario parla di un giorno in cui tutti i peccati di Israele erano portati via. Leggiamo Levitico 16:20 - 33 “quando avrà finito di fare l'espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l'altare, farà avvicinare il capro vivo. Aaronne poserà entrambe le sue mani sulla testa del capro vivo e confesserà su di esso tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; lo manderà poi nel deserto per mezzo di un uomo scelto...” Come si chiama quel giorno di purificazione del santuario? Il giorno dell’espiazione, che veniva celebrato una volta l’anno. Una volta l’anno il santuario doveva essere purificato da tutti i peccati degli israeliti. Ora quando Dio parla di 2300 giorni, o 2300 anni, parla di un giorno di espiazione spirituale, perché in 2300 anni sono 2300 giorni di espiazione. Quando comincia questo giorno di espiazione? Dio non dà spiegazioni in questo capitolo perché non aveva interesse di dire qui, ma guardate cosa dice l’angelo che viene a spiegare nei ultimi due versetti di Daniele capitolo 8: “La visione delle sere e delle mattine di cui è stato parlato, è vera. Or tu tieni segreta la visione, perché
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riguarda cose che avverranno fra molto tempo, E io Daniele, mi sentii sfinito e fui malato per vari giorni; poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne avvide” Cosa abbiamo capito? Dio gli dà le visioni, e gli dice le cose che dovevano avvenire, e Daniele quando guarda sviene, e Dio lo invita a non preoccuparsi perché la visione non è per il suo tempo, ma si riferisce a tempi molto lontani. Immaginatevi che Daniele arriva in cattività con tutti gli altri, il popolo ebreo è servo di Babilonia, Dio dice sarete servi per 70 anni, passano i 70 anni da quando sono schiavi, poi Dio qui afferma che alla fine di 2300 anni e il santuario sarà purificato. Daniele pensa al giorno dell’espiazione celebrato al tempio di Gerusalemme, e pensa 2300 anni e il santuario di Gerusalemme sarà purificato? Ma Dio avevi detto 70 anni, ora parli di 2300 anni? Dio gli risponde dicendo che non era per lui quella data ma per tempi molto lontani. Daniele è comunque preoccupato, vuole sapere di cosa si tratta. Noi studieremo questo nel capitolo 9 in modo dettagliato, perché nel capitolo 9 lui digiuna, prega e studia le profezie di Geremia, e Dio al versetto 24 del capitolo 9 gli dà un dettaglio, perché Daniele chiede direttamente a Dio: “quando ritorneremo a casa?” Cosa sarà con il mio popolo? Riferito a Israele reale, non quello spirituale, perché Daniele ha creduto che Dio avesse dato i 2300 sere e mattine all’Israele reale non a quello spirituale. Dio dice: non parlo dell’Israele reale, io parlo di altri tempi, ma Daniele è preoccupato di cosa succederà con l’Israele reale, e Dio nel capitolo 9 provvede la risposta. Leggendo il versetti 24 e 25 del capitolo 9 “Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine ai peccati, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. Sappi però e intendi che da quando è uscito l’ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino al Messia, il principe, vi saranno sette settimane e altre sessantadue settimane; piazza e fossato saranno nuovamente ricostruiti, ma in tempi angosciosi”.
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Quindi Dio dice a Daniele che non 2300 sere e mattine saranno date per Israele, ma settanta settimane, cioè 70 x 7 giorni di una settimana = 490 giorni per il popolo reale. Il versetto successivo dice che questo periodo inizia da quando uscirà l’ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme. Il versetto 24 inizia dicendo che 70 settimane sono stabilite, la parola “stabilite” in originale è ciak hak che significa preso da. Daniele pensa alle 2300 sere e mattine, è un lungo periodo, e Dio dice: di quel lungo periodo per il tuo popolo sono tagliati, presi, 490 giorni. Quando iniziava quel periodo di 2300 giorni? Alla costruzione di Gerusalemme. C’era un problema, perché erano stati emanati 4 decreti di ricostruzione di Gerusalemme, quindi qual era quello giusto? Vediamo quanti decreti sono stati dati, perché se sappiamo l’anno in cui è stato dato il decreto, a quella data noi sommiamo 2300 anni e noi sappiamo così la data quando doveva essere purificato il santuario, o qual era il giorno dell’espiazione. Il primo decreto era stato dato nell’anno 536 da Ciro, imperatore di Persia. Quel decreto lo troviamo in Esdra 1:1 -3 “Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché si adempisse la parola dell'Eterno pronunciata per bocca di Geremia, l'Eterno destò lo spirito di Ciro, re di Persia perché facesse un editto per tutto il suo regno e lo mettesse per scritto dicendo: Così dice Ciro, re di Persia, L'Eterno il DIO dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha pure comandato di costruirgli una casa a Gerusalemme, che è in Giuda”. È chiaro che era un decreto? Il secondo decreto fu dato dal re Dario nel 520, 16 anni dopo, gli anni prima di Cristo si contavano al rovescio, cioè in ordine decrescente. Quel decreto lo troviamo in Esdra 6:1 “Allora il re Dario ordinò che si facessero ricerche nella casa degli archivi, dove si conservavano i tesori a Babilonia” e se leggete oltre sino al versetto 12, vedrete che Dario diede un decreto per continuare la costruzione di Gerusalemme. Il terzo decreto fu del 457, molti anni dopo, ed era dato dal re Artaserse e si trova in Esdra 7:7,12,13 “Nel settimo anno del re Artaserse, salirono pure a Gerusalemme alcuni dei figli D'Israele e dei sacerdoti, i leviti, i cantori, i portinai e i
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Nethinei. Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, uno scriba esperto nella legge del DIO del cielo: Salute, eccetera. Io ho emanato un decreto che chiunque del popolo d'Israele e dei suoi sacerdoti e Leviti nel mio regno, ha liberamente deciso di andare a Gerusalemme, può venire con te” qui Artaserse diede di nuovo un decreto in cui disse che le persone disponibili a partecipare alla ricostruzione di Gerusalemme potevano andare liberamente. Un altro decreto venne emanato dallo stesso Artaserse nell’anno 445 e questo lo troviamo in Nehemia 1:1-4 quando Nehemia ricevette la risposta che non si stava facendo alcun lavoro, nel capitolo 2:7 il re Artaserse chiese cosa fare, e Nehemia suggerì di scrivere delle lettere con un decreto affinché egli potesse continuare il lavoro. Così il lavoro poteva essere ripreso. C'erano 4 decreti, qual è quello da contare per la ricostruzione di Gerusalemme? Vediamo la differenza tra questi decreti. Ciro diede il primo che venisse ricostruito il tempio, lui non parlava della ricostruzione della città, lui ricostruiva solo il tempio, ma Dio parlava della ricostruzione della città, di Gerusalemme. Il secondo decreto del 520 fu solo una ripetizione del decreto di Ciro. Nell’anno 457 quando Artaserse emise il decreto, lui invitò al ritorno chiunque volesse partecipare alla ricostruzione di Gerusalemme, quindi suggerì di farsi delle leggi, dei decreti e in altre parole concesse agli Israeliti la possibilità di riavere la propria autonomia come popolo, e che Gerusalemme oltre ad essere ricostruita ritornasse ad essere la capitale della nazione. Quando emanò il decreto per la seconda volta, non fece altro che ripetere e confermare quanto ordinato col decreto precedente. Cosa risulta da qui? Che il 457 è l’anno in cui ci fu il decreto per la ricostruzione di Gerusalemme. + 2300 – 457 = 1843 ma quello fu l’errore dei nostri pionieri, perché non contarono l’anno zero. L’anno zero è anche lui un anno. Quando uno fa una misurazione con il righello parte da zero, quando sommi gli anni, devi aggiungere l’anno zero quindi 1843 + 0 = 1844 che è l’anno reale del giorno dell’espiazione del santuario.
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Sempre nell’anno 457 cominciò il periodo di 490 giorni – anni, e arriviamo nell’anno 34, dopo Cristo cioè 490 – 457 + 0 = 34; tutto è riferito a 2300 sere e mattine. Per capire cosa successe nel giorno dell’espiazione, basta andare in Levitico e vedere cosa si faceva nel giorno dell’espiazione. Il Sommo Sacerdote entrava nel luogo santissimo e puliva tutto dal peccato, e tutti questi peccati se li metteva addosso, e uscito fuori dal luogo santissimo li trasferiva sul capro espiatorio che veniva portato nel deserto. La stessa cosa venne fatta anche nel 1844 in cielo. Tutti i nostri peccati si trasferiscono su Gesù, ma solo se loro arrivano là. Dio non può trasferire un peccato su Gesù se il peccato non è arrivato là. Come arrivano i peccati nel santuario? Esattamente come si faceva nel vecchio Israele, l’uomo faceva un peccato, prendeva un agnello, lo portava al santuario, gli metteva le mani sulla testa, trasferiva così il suo peccato sull’animale, confessava il peccato e l’agnello, veniva ucciso, sotto l’altare si metteva un vaso dove veniva raccolto il sangue dell’agnello, poi l’agnello veniva lavato bene, bruciato sull’altare, e il sangue era portato nel santuario nella tenda dell'incontro, e il sacerdote spruzzava la parte interna della tenda con quel sangue, questo significa che il mio peccato era stato trasferito sull’altra parte del santuario, cioè nel luogo santissimo. Il peccato dell’uomo si trasferiva nel luogo santissimo. Questo veniva fatto ogni giorno. Poi una volta all’anno il Sommo Sacerdote entrava nel luogo santissimo, dove erano tutti i peccati, tutto quel sangue che era stato portato durante tutto l’anno ogni giorno da tutte le persone che avevano peccato, si caricava addosso tutta quella sporcizia. Là dentro c’era una puzza, era caldo, era il più grande fetore del mondo, tutti i peccati puzzavano così. Tutti quei peccati venivano trasferiti sul Sommo Sacerdote, che diventava la persona più peccatrice di Israele. Egli usciva dal santuario, passava i peccati sul capo del capro espiatorio che diventava il più peccatore di tutti, il capro veniva portato nel deserto dove moriva. Il Sommo sacerdote si doveva lavare. La stessa cosa successe nel 1844, con la differenza che tutto succedeva in modo spirituale. Gesù entrò nel luogo
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santissimo, prese tutti i nostri peccati confessati e arrivati nel luogo santissimo prima che Egli ne uscisse. Se Gesù uscisse dal luogo santissimo ed arrivassero altri peccati, non potrebbero essere perdonati perché arrivati troppo tardi. Quando Mikael si alzerà significa che Egli esce dal luogo santissimo, e cioè è finito il tempo dell'intercessione a nostro favore, e non c’è più perdono per il peccato che arriva successivamente. Vogliamo essere perdonati? Oggi noi portiamo il sacrificio, non fisico, ma spirituale. Chi è l’agnello oggi? Gesù, è lui l’agnello. Quando Dio diede i 2300 anni, lui parlava di un tempo avanti, quando parlava di quella visione, non parlava del primo anno di Beltshatsar. Quando Dio parlò in visione, lui parlò delle cose che sarebbero successe poi, dopo l’anno terzo di Beltshatsar e nel capitolo 8 lui parlava del montone e del capro che erano Medo- Persia e Grecia. Beltshatsar vive prima dell'impero Persiano, perciò la sua visione avvenne dopo l’impero Babilonese, perché le visioni parlano delle cose future.
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