Provincia di Bari
III SETTORE
SVILUPPO E GOVERNO DEL TERRITORIO
SERVIZIO TUTELA DEL PATRIMONIO RURALE
AGRICOLTURA CATASTO
ATTI DEL CATASTO
DELLE CAVITA’
SOTTERRANEE
II STRALCIO
APPROVATO CON DETERMINA DIRIGENZIALE 473 del 11.04.2011
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1. PREMESSA
Il Catasto delle Cavità Sotterranee (CCS), così come previsto dall’art. 33 comma 3 delle “Norme di Attuazione dell’ADB Basilicata”, viene istituito nel Comune di Altamura presso il III Settore - Sviluppo e governo del territorio - Servizio Tutela del Patrimonio Rurale – Agricoltura – Catasto. Il CCS rappresenta uno strumento conoscitivo del sistema della rete caveale che si sviluppa nel sottosuolo del Comune di Altamura per una lunghezza ad oggi nota di circa 15Km. Il CCS è uno strumento dinamico ed in continua evoluzione in quanto:
- il livello conoscitivo attuale non può considerarsi definitivo; - lo stato di stabilità delle cavità può cambiare nel tempo; - molte cave saranno soggette a interventi di messa in sicurezza e bonifica dei
quali è necessario archiviare le informazioni ai fini delle valutazioni delle interferenze con le aree limitrofe.
2. OBIETTIVI DEL CATASTO DELLE CAVITA’ SOTTERRANEE Gli obiettivi del CCS sono
- realizzare una banca dati avente ad oggetto il censimento puntuale della rete caveale, al fine di costituire atto primario e sostanziale, cui l’AdB e gli Enti e gli Enti/Uffici comunque interessati, dovranno riferirsi per il rilascio di pareri di competenza in ordine all’attuazione degli interventi consentiti in aree ricadenti su cavità sotterranee di origine antropica;
- archiviare tutte le informazioni geologiche acquisite in passato e quelle che si acquisiranno in futuro;
- creare un’interfaccia per lo scambio dati fra ADB e Comune di Altamura; - fornire elementi geologici conoscitivi di rapida fruizione all’Ufficio Tecnico
Comunale; 3. BASI CARTOGRAFICHE
Ai fini della gestione delle informazioni alfanumeriche si utilizza come elemento cartografico di riferimento la particella catastale. A tal proposito, la cartografia catastale è stata opportunamente riproiettata dal Sistema Cassini Soldner al Sistema UTM33 WGS84 e sovrapposta alla cartografia aerofotogrammetrica e alle ortofoto più recenti disponibili. La scelta del Sistema di Riferimento UTM33 deriva dalla recente implementazione e pubblicazione del Sistema Informativo della Regione Puglia con cartografie uniformate al Sistema UTM33.
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Gli shape files della perimetrazione dell’ADB Basilicata scaricati dal sito www.adb.basilicata.it, sono nel sistema di riferimento UTM33 ED50 e sono stati opportunamente convertiti mediante il software Traspunto. Le classificazioni delle aree perimetrale sono state riportate sia su base catastale che su base aerofotogrammetrica. 4. FORMATO DEI DATI ED IMPLEMENTAZIONE DEL GIS
I dati geografici correlati alle informazioni alfanumeriche sono in formato shape files della Esri. La gestione delle informazioni è stata implementata in ambiente Arcgis 9.x. 5. I STRALCIO DEL CATASTO DELLE CAVITA’ SOTTERRANEE
Al fine di dare seguito alle attività sinora svolte dal Nucleo di Coordinamento Tecnico (NCT) istituito presso il Comune di Altamura con Deliberazione di Giunta Comunale n. 53 del 03.06.2008, e rendere disponibili le informazioni raccolte è stato redatto il Primo stralcio del CCS che è costituito dai seguenti atti ed elaborati:
- Allegato 1: Verbale n. 4 del 12/11/2008 dell’ NCT contenente le proposta di adozione di alcune aree al CCS con la relativa classificazione;
- Allegato 2: note sulla classificazione di precisione delle poligonali; - Allegato 3: Schema di Visura del CCS da compilare a cura del Progettista e
del Geologo; - Allegato 4: Scheda di rilievo della cavità da compilare (in caso di
rinvenimento di cavità) a cura del Progettista e del Geologo; - TAV. 1: Aggiornamento 2008 della Tavola 377 (Piano stralcio delle aree di
versante – B – Carta del Rischio); - TAV. 2: Planimetria catastale con ubicazione delle aree a rischio in scala
1:2000 (sub-classificazione del 1° Stralcio del CCS); - TAV. 3: Planimentria aerofotogrammetrica con ubicazione delle aree a
rischio in scala 1:2000 (sub-classificazione del 1° Stralcio del CCS);
Nelle Tavole 2 e 3 sono riportate le conoscenze attualmente accertate e validate dall’NCT oltre che alcune informazione sui rilievi ed ispezioni speleologiche ad oggi eseguiti. Premesso che la perimetrazione attuale del PAI classifica un’estesa area come area R2 e che all’interno di tale area gli edifici esistenti sono classificati come ASV (Aree Soggette a Verifica) si è proceduto a suddividere, in ambiente ArcGIS 9.x, l’areale R2 in 6 sottoclassi: R2A: Aree in cui è stata accertata la presenza di cavità sotterranee e per le quali
non è stato presentato progetto di bonifica o sono in attesa di parere ex art.
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16 co.4 delle NdA del PAI Basilicata, sul progetto di bonifica e messa in sicurezza: in tali aree è stata accertata la presenza di cave sotterranee nell’ambito di studi eseguiti dai privati e da indagini eseguite dal Comune di Altamura; è stata altresì considerata la distribuzione della rete caveale in possesso dell’Amministrazione Comunale e sono state quindi considerate tutte le particelle catastali che risultano intersecate dalla poligonale dei rilievi speleologici; tale area è da considerarsi una bozza preliminare del catasto così come riportato nel Verbale n. 6 del 15/12/2008 dell’NCT;
R2B: Aree i cui proprietari hanno ottenuto parere di compatibilità idrogeologica
positivo dall’ADB Basilicata prima della “Direttiva per la gestione e messa in sicurezza delle aree interessate da cavità sotterranee” e prima della costituzione dell’NCT: tali aree riguardano alcuni particelle singole o aree interessate da P.d.L.; in quest’ultimo caso i pareri rilasciati non interessano le opere di urbanizzazione e le viabilità di PRG anche se gli studi eseguiti hanno accertato l’assenza di cave di tufo sotterranee;
R2C: Aree classificate come prive di cavità dall’NCT: si tratta di aree in cui l’NCT
ha validato gli studi geologici eseguiti e ha rilasciato parere positivo; R2D: Aree in cui è stata accertata la presenza di cavità e i cui richiedenti hanno
richiesto e ottenuto parere positivo dall’ADB Basilicata al Progetto di Bonifica: in tali aree i richiedenti hanno eseguito il rilievo della rete caveale e ottenuto parere positivo dall’ADB Basilicata sul Progetto di Bonifica presentato; la precisione delle poligonali è del Grado 5 secondo la classificazione BCRA del Cave Research Group of Great Britain*;
R2E: aree in cui non sono stati ancora avviati o completati approfonditi studi
geologici o che sono in attesa di validazione degli studi da parte dell’NCT; R2F: aree bonificate; La sub classificazione sopra riportata deriva da un’attività di screening preliminare mirata principalmente alla necessità di ordinare le attività ad oggi eseguite dall’NTC e strutturare il database geografico per le implementazioni future. Le sub-classificazioni potranno subire variazioni durante le fasi di aggiornamento del CCS. Alla data del 06/04/2011, a seguito del Verbale n. 20 del NCT, sono stati adottati 8 stralci del CCS e comunque gli stessi sono continuamente aggiornati sul sito istituzione del Comune.
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6. IMPLEMENTAZIONE DEL CCS I lavori di implementazione degli stralci immediatamente successivi prevedono l’inserimento dei seguenti livelli informativi:
- Ubicazione di tutti gli accessi al sistema di cave (ingressi da cave, da sprofondamenti o da pozzi verticali);
- Foto georeferenziate delle cavità collegate ai vertici della poligonale del rilievo speleologico;
- ubicazione delle indagini dirette ed indirette eseguite nell’areale R2 e ASV; - sprofondamenti accertati; - cavità singole o reti caveali rilevate; - anomalie geofisiche; - foto aeree storiche; - informazioni sui progetti di bonifica e di consolidamento;
7. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEGLI STUDI Gli studi, le indagini ed i rilievi, così come previsti dalla Direttiva all’art. 33 commi 4 e 6 delle NdA dell’AdB Basilicata, devono essere trasmessi al Comune di Altamura secondo le modalità di seguito indicate:
1. n° 4 copie cartacee dello Studio geologico – geotecnico da produrre mediante
Perizia giurata secondo tutte le modalità specificate nella scheda tecnica “G”
allegata alla Direttiva a firma di tecnico/i abilitato/i in cui si evidenzi, nei
contenuti, nelle cartografie e negli allegati anche la delimitazione dell’areale e
del volume di sottosuolo oggetto di studio.
2. n° 2 copie in formato digitale con i seguenti contenuti minimi:
• relazione e gli elaborati grafici in formato .pdf;
• planimetria con l’ubicazione delle indagini in formato dwg di Autocad nel
sistema di riferimento UTM33 WGS84 (sistema già utilizzato nel CCS
implementato);
• rilievo plano-altimetrico dell’eventuale rete caveale sulla stessa cartografia
aerofotogrammetrica comunale in formato UTM33 WGS84 con indicazioni
minime delle quote dei punti di rilievo speleologico e delle altezze delle
cavità rilevate;
• documentazione fotografica georeferenziata della rete caveale;
• stratigrafie in formato dwg di autocad e jpg; nei prospetti devono essere
riportate le coordinate UTM33 WGS84 e Ed50 dei punti di indagine;
• Le sezioni delle indagini indirette devono essere fornite in formato
immagine;
• Registrazioni di campagna delle tomografie elettriche in formato ascii;
• Risultati delle indagini sismiche in formato seg2;
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8. MODALITA’ BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA Le modalità di bonifica individuate dal Nucleo Tecnico di Coordinamento (con verbale 13 del 28 luglio 2009) quali tipologie di bonifica idonee a mettere in sicurezza le aree, sono le seguenti:
1) Demolizione della calotta e messa in sicurezza di pareti e setti;
2) Riempimenti con idonei materiali al fine di garantire le caratteristiche fisico-meccaniche compatibili con materiale circostante.
Il progetto di bonifica deve essere redatto secondo le schede tecniche riportate nelle Norme di Attuazione dell’AdB Basilicata.
9. VALUTAZIONE IN MERITO ALLA DEFINIZIONE DELLE TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA E ALLA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE Il Settore LL.PP., così come suggerito dall’NCT nel verbale 20 del 06.04.2011, deve
prescrivere in fase di approvazione delle opere di urbanizzazione che le stesse siano
accompagnate da uno studio che dimostri se l’intervento modifichi le modalità di
scorrimento e di infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo, al fine di
evitare l’interferenza delle stesse con le cavità e/o con le aree bonificate. In caso di
interventi singoli in aree già urbanizzate dovrà essere previsto un adeguato sistema
di smaltimento in proprio delle acque meteoriche senza scarico sui suoli pubblici. In
caso di trasformazione anche ai soli fini delle bonifica dovrà essere predisposto lo
studio sopra descritto e le eventuali opere necessarie.
Si precisa che tutti gli interventi di regimazione delle acque meteoriche dovranno
essere attuate nel rispetto delle norme di cui al D. Lgs. 152/2006 e previa
autorizzazione dell’Ufficio provinciale competente
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ALLEGATO 2 – Note sulla classificazione della precisione delle poligonali
In Gran Bretagna la British Cave Research Association ha sviluppato una classificazione dei rilievi topografici ipogei (che deriva da quella proposta dal Cave Research Group of Great Britain) atta a definirne l'accuratezza in base agli strumenti utilizzati e alle metodologie seguite.
Grado 1° = rilevamento restituito esclusivamente a memoria, senza eseguire alcuna misura.
Grado 2° = basato su appunti presi nella cavità, senza l'ausilio di strumenti di misura (direzioni e dimensioni stimati a vista).
Grado 3° = uso della bussola con approssimazione ai 5°, dimensioni misurate con cordini marcati o bastoni di lunghezza nota; angoli d'inclinazione (verticali) non misurati.
Grado 4° = uso della bussola con approssimazione ai 2°, misurazioni effettuate con longimetro tenuto orizzontale ad occhio (si misura direttamente la distanza planimetrica senza il calcolo dell'inclinazione); La distanza fra le stazioni deve essere limitata per sod-disfare queste condizioni. .
Grado 5° = uso di bussola di precisione ed eclimetro, entrambi con stima approssimata ad 1°, tenuti a mano; distanze misurate per mezzo di nastri metrici, o con altro tipo di longimetri, aventi l'approssimazione minima ai 3 cm.
Grado 6° = uso di bussola di precisione con lente d'ingrandimento ed eclimetro calibrato, entrambi usati esclusivamente su treppiede e letti con approssimazione di 0.5°, longimetri come al «grado 5°».
Grado 7° = uso o di teodolite o di tacheometro per gli angoli, distanze misurate o con nastro metrico o con stadia graduata e cannocchiale distanziometrico o altri strumenti di precisione superiore a quelli indicati al «grado 6°».
Classificazione della precisione dei dettagli:
Grado A = tutti i dettagli eseguiti a memoria a tavolino.
Grado B = dettagli registrati ma stimati, in fase di rilievo, ad occhio.
Grado C = misurazione dei dettagli fatta esclusivamente dalla stazione (vertice); dettagli intermedi, fra i vertici, stimati a vista e registrati sul posto.
Grado D = misurazione accurata, dei dettagli, eseguita in tutte le stazioni ed a tanti intervalli intermedi quanti ne può richiedere l'andamento particolare della cavità per evidenziare le irregolarità di dimensione, direzione, natura del terreno ed altri di possibile interesse.
Note La poligonale del rilievo speleologico è stata realizzata con tecniche topografiche/speleologiche a cura di Vincenzo Martimucci e Pietro Pepe – CARS
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ALLEGATO 3 - VISURA CATASTO CAVITA’ SOTTERRANEE
DATI A CURA DEL PROGETTISTA E DEL GEOLOGO (da compilare su carta intesta)
DATI IDENTIFICATIVI N. Foglio: N. Particella:
Presenza di cavità:
(in caso di presenza di cavità
compilare l’allegato 4)
SI
NO
Tipo di cavità:
CAVITA’ UNICA
GRUPPO DI CAVITA’
RETE CAVEALE
RETE CAVEALE A PIU’ LIVELLI INTERCONNESSI
Proprietario:
Progettista:
Geologo:
DATI URBANISTICI
Destinazione d’uso (PRG)
Edificata: SI
NO
DATI GEOLOGICI E GEOMORFOLOGICI
Inquadramento geologico sintetico
Aspetto geomorfologico esterno SUPERFICIE PIANEGGIANTE
DEBOLMENTE INCLINATA
INCLINATA
CON SEGNI DI SPROFONDAMENTO
ALTRO:
Spessore argilla (m) Spessore calcarenite (m)
Profondità Bedrock Calcareo (m) Profondità della falda (m)
Stato di fratturazione della calcarenite
N. indagini dirette eseguite Tipo A CAROTAGGIO CONTINUO
A DISTRUZIONE DI NUCLEO
ISPEZIONE TELEVISIVA
N. indagini indirette eseguite Metodologia GEOELETTRICA GEORADAR
SISMICA
GAMMA LOG
_______________________
Anomalie geofisiche SI
NO
Tipo RESISTIVE CONDUTTIVE
RIFL. GEORADAR
_____________________________________
Annotazioni
DATI CURA DELL'UFFICIO DEL CCS
Classificazione CCS R2A R2B R2C R2D R2E R2F
Tipo di validazione
Validato dall NCT con verbale verbale n…..del……
Parere dell’AdB Basilicata con prot. n. .……………..del……………..
Altamura _______________ I Tecnici (timbro e firma)
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ALLEGATO 4 - SCHEDA CAVITA’
DATI A CURA DEL PROGETTISTA E DEL GEOLOGO (da compilare su carta intesta)
DATI IDENTIFICATIVI
N. Foglio: N. Particella:
Proprietario:
Progettista:
Geologo:
SCHEDA CAVITA’
Tipo di ingresso: ORIZZONTALE DA POZZO DA CROLLO ALTRO___________________
Tipo di Cavità: CAVITA’ UNICA GRUPPO DI CAVITA’ RETE CAVEALE
RETE CAVEALE CON PIU’ LIVELLI INTERCONNESSI
Natura cavità: CAVA DI TUFO ANTROPICA IPOGEO CAVITA’ CARSICA
Tipo di ispezione eseguita: TELEVISIVA VISIVA RILIEVO SPELEOLOGICO
Descrizione geometria :
Profondità della calotta dal p.c. (m): Direttrice di sviluppo principale
Altezza min. (m): Largh. min. (m): Altezza max. (m): Largh. max: (m):
Stato di conservazione
(selezionare una o più opzioni):
PARETI INTEGRE VOLTE INTEGRE PAVIMENTO INTEGRO
DISTACCHI/FRATTURE/CROLLI: SULLE PARETI LATERALI SULLE VOLTE SU PAVIMENTO
Fenomeni rilevati
(selezionare una o più opzioni):
FENOMENI DI SUBSIDENZA SUPERFICIALE INFILTRAZIONI DEFLUSSO DI ACQUE
SOLCHI EROSIVI
Morfologia del pavimento: PIANEGGIANTE INCLINATO MOLTO INCLINATO A GRADONI CROLLO LAGO
Presenza di materiale di
riempimento :
NESSUNO BLOCCHI DI “TUFO” INFORME “TUFINA” ARGILLA FANGO TERRENO VEGETALE CALCESTRUZZO INERTI RIFIUTI VARI RISTAGNI D’ACQUA
Interferenze con il sistema
insediativo:
FORI PERDENTI SCARICO ACQUE NERE POZZI FONDAZIONI PROFONDE
SOTTOSERVIZI
Classificazione: INSTABILE STABILE DA BONIFICARE BONIFICATA
IN CORSO DI MONITORAGGIO
IN CASO DI CAVITA’ STABILE1
Condizioni di accessibilità:
Condizioni di areazione: Temperatura: Umidità:
Sistema di monitoraggio:
Modalità di monitoraggio: Inizio monitoraggio:
IN CASO DI CAVITA’ DA BONIFICARE2
Descrizione sintetica
dell’intervento di bonifica:
Volumi interessati (m3): Attività di monitoraggio
SI
NO
Durata
monitoraggio:
Tipo di monitoraggio
Presenza di prosecuzioni del
tratto da bonificare
SI
NO
Presenza di reti caveali accertate entro
30m dal tratto da bonificare SI
NO
Altamura _______________ I Tecnici (timbro e firma)
1 In caso di cavità stabile bisogna redigere un foglio di manutenzione secondo quanto previsto dall’art. 33 delle NdA dell’AdB Basilicata;
2 In caso di cavità da bonificare è necessario predisporre una scheda delle attività di monitoraggio così come previsto dalla Scheda Tecnica I
delle NdA dell’AdB Basilicata.
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