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La Vita eterna: i Santi e i Defunti

Carissime famiglie, ci introduciamo nella settimana dei Santi e dei Defunti. Una settimana che ci

coinvolge nella memoria degli affetti più cari della nostra esistenza. E’ la settimana in cui la nostra storia

personale – di uomini e di cristiani – si incontra con “l’oltre” dei nostri giorni terreni ed è messa di fronte

al “mistero” che ci avvolge e nello stesso tempo ci mette nel cuore e nelle braccia di Dio.

E’ la settimana in cui ciò che professiamo “Credo la vita eterna”, è la parola che i Santi ci

sussurrano ed i nostri Cari defunti ci richiamano: la Vita eterna, è la riva a cui il nostro ultimo respiro di

uomini ci condurrà e avrà il volto ed il cuore di Dio, il Padre che ci ha amati e ci ama e ci dona Gesù, il

Figlio prediletto, crocifisso, risorto e vivente per sempre, contemporaneo.

I Santi – I Defunti – La Vita eterna. Questa settimana ci può regalare occhi nuovi e nuovi orecchi:

sono gli occhi di Dio che, attraverso i suoi Santi e nel ricordo dei nostri Cari defunti, ci fanno capaci di

uno sguardo nuovo su di noi, sugli altri, sulle “cose” (quelle che valgono) che sono il nostro vivere

quotidiano; ci fanno capaci di un ascolto più profondo, più sapiente e penetrante delle parole e delle

situazioni che intessono le nostre giornate così da non lasciarci “assediare” da ciò che, come una macina,

non ci permette di “vedere” e di “sentire” l’ ”eternità”, la “vita eterna”.

Ma che cos’è la Vita eterna? O meglio: Chi è la Vita eterna?

I Santi, i nostri Cari defunti ci dicono: “ è il Signore!” Lui solo, cercato, amato, posseduto.

In un bel film dal titolo << Decalogo >> di Kieslowski c’è uno spezzone del

dialogo tra la zia e il piccolo bambino che ci può illuminare:

“Che cosa è Dio?”, domanda il bambino.

La zia lo strige tra le braccia e gli chiede:”Che cosa provi?”. “Ti voglio bene”, risponde il bambino.

“Ecco, Dio è questo!”.

Che cosa è la vita eterna? E’ questo “TI VOGLIO BENE” che il Signore

ci ha messo nel cuore nel giorno del nostro Battesimo e con il quale sigillerà

la nostra vita per sempre, oltre il tempo degli uomini.

I santi – i nostri morti – la vita eterna: il “ti voglio bene” del Signore sono il luogo dove i nostri Cari sono

abbracciati in una vita, in una gioia che è “per sempre”.

LA BUONA PAROLA

PARROCCHIA S. LORENZO M. tel. 02/96320110

Radio parrocchiale 88,700 MHz

parrocchialazzate.it

Anno XVIII – n° 10 – 21 Ottobre 2012

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Giornata Missionaria Mondiale 2012

(dal messaggio del Papa Benedetto XVI)

Cari fratelli e sorelle!

La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale si carica quest’anno di un

significato tutto particolare. La ricorrenza del 50° anniversario dell’inizio del Concilio

Vaticano II, l’apertura dell’ Anno della Fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova

evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con

maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi

confini della terra.

Questa missione oggi si ripropone con rinnovata urgenza perché si è dilatato il numero di

coloro che non conoscono ancora Cristo: “Gli uomini che attendono Cristo sono ancora in

numero immenso”, affermava il beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio, e aggiungeva:

“Non possiamo restarcene tranquilli, pensando ai milioni di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dal

sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio”.

Abbiamo bisogno quindi di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane che, piccole e

indifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora

conosciuto.

Anche oggi la missione ad gentes deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale,

perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per

portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno.

L’ansia di annunciare Cristo ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi, le aspirazioni e le

speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza.

Il suo Messaggio, infatti, è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della storia ed è capace di dare risposta alle

inquietudini più profonde di ogni uomo. Questo esige, anzitutto, una rinnovata adesione di fede personale e

comunitaria al Vangelo di Gesù Cristo, “in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità

sta vivendo” (Lett. Ap. Porta fidei, 8).

Uno degli ostacoli allo slancio dell’evangelizzazione, infatti, è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale,

ma di gran parte dell’umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta al pane di vita e

all’acqua viva, come la Samaritana che si reca al pozzo di Giacobbe e dialoga con Cristo.

L’incontro con Cristo come Persona viva che colma la sete del cuore non può

che portare al desiderio di condividere con altri la gioia di questa presenza e di

farlo conoscere perché tutti lo possano sperimentare.

La preoccupazione di evangelizzare non deve mai rimanere ai margini

dell’attività ecclesiale e della vita personale del cristiano, ma caratterizzarla

fortemente nella consapevolezza di essere destinatari e, al tempo stesso,

missionari del Vangelo.

La fede in Dio, nel disegno di amore realizzato da Cristo, è anzitutto un dono e

un mistero da accogliere nel cuore e nella vita e di cui ringraziare sempre il

Signore.

Ma la fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; è un talento ricevuto perché porti frutto; è una luce che

non deve rimanere nascosta, ma illuminare tutta la casa.

E’ il dono più importante che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi.

Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di evangelizzazione ad gentes, ed in particolare sui suoi operai,

l’effusione dello Spirito Santo, perché la Grazia di Dio la faccia camminare più decisamente nella storia del

mondo.

Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da

evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”.

La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’Evangelizzazione, accompagni tutti i missionari del

Vangelo.

dal messaggio di Sua Santità Benedetto XVI

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PROGRAMMA DELLA SETTIMANA

- Domenica 28 Ottobre: I dopo la Dedicazione (Mc 16,14b-20)

“ANDATA IN TUTTO IL MONDO E PROCLAMATE IL VANGELO A OGNI CREATURA”

ORE 7,30 ORE 9,30 ORE 10,45 ORE 15,00

S. Messa (Monti Giovanni, Diotti Natalina) S. Messa (Grassi Giovanni e Agnese – Ottavio, Giuseppe e Giuseppina) S. Messa (per la Comunità) Vesperi e Introduzione al Catechismo della Chiesa Cattolica

ORE 18,00 S. Messa (Consonni Giuseppe, Angelo e Angela – Re Lorenza, Mario, Maria e Carlo)

Ad ogni Messa trovate le urne delle offerte per la Giornata Missionaria Mondiale

“Un dono per la vita”: raccolta di sangue presso la sede AVIS dalle ore 8,00 alle ore 11,30

Anche oggi, presso la casa Volta, è aperta la “Mostra missionaria”

- Lunedì 29 Ottobre: Feria (Lc 9,57-62)

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,30 ORE 21,00

Lodi - S. Messa (per gli ammalati) Vesperi – S. Messa (Monti Desiderio) Recita del Rosario in Chiesa Prove della Corale San Lorenzo in Oratorio Maschile

- Martedì 30 Ottobre: Feria (Mc 10,17-22 )

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,30 ORE 20,45

Lodi - S. Messa (per i cristiani perseguitati) Vesperi – S. Messa (Laudani Giovanna) Chiusura del mese del Rosario e riposizione della statua della Madonna del Rosario Riunione Caritas parrocchiale presso l’Oratorio Femminile

«Il Rosario torni ad essere la preghiera abituale di quella “Chiesa Domestica” che è la famiglia cristiana.

La preghiera del Rosario porterà nel nostro mondo, col sorriso della Vergine Maria,

gli accenti della tenerezza dell’amore di Dio per l’umanità animosa». (Beato Giovanni Paolo II).

«Oh! Sempre bello il Rosario del fanciullo innocente e dell’ammalato,

della vergine consacrata, dell’uomo e della donna padre e madre di famiglia nutriti di alto senso di responsabilità,

di modeste famiglie fedeli all’antica tradizione domestica… anime raccolte in silenzio,

che si elevano sui rumori scomposti del mondo». (Beato Giovanni XXIII)

- Mercoledì 31 Ottobre: Feria (Mt 19,9-12 )

ORE 8,15 ORE 18,00

Lodi - S. Messa (Famiglie Giudici e Pizzi – Gatti Carlo, Luigi e Giuseppina) S. Messa (Capodieci Aldo, Re Isolina)

I Sacerdoti sono disponibili per le Confessioni dalle ore 10,00 alle 11,30 e dalle ore 15,30 alle 17,30

- Giovedì 1 Novembre: Tutti i Santi – Giornata della santificazione universale “BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI.” (Mt 5,1-12a )

ORE 7,30 ORE 9,30 ORE 10,45 ORE 15,00 ORE 18,00

S. Messa S. Messa S. Messa (per la Comunità) CANTO DEI VESPERI E PROCESSIONE AL CIMITERO al termine, in Oratorio Femminile, ci attende un buona “castagnata” S. Messa (Santolini Arrigo)

- Venerdì 2 Novembre: Commemorazione di tutti i fedeli defunti (Gv 5,21-29 )

ORE 8,00 ORE 8,30 ORE 10,00 ORE 15,00 ORE 20,30

Ufficio delle Letture dei Defunti S. Messa per tutti i Defunti S. Messa per tutti i Defunti (Cimitero) S. Messa per tutti i Defunti S. Messa per tutti i Defunti

- Sabato 3 Novembre (Mt 16,24-27 )

ORE 8,15 ORE 17,30

Lodi – S. Messa (Parroci e sacerdoti nativi defunti) Preghiera del Rosario

ORE 18,00 S. Messa (Balzarotti Michele –Babetto Giovanni, Severino, Rita e Maria – Balzarotti Giancarlo, vivi e defunti classe 1934 – Re Pasquale [via Trento Trieste], Monti Giuseppina e Gaetano)

Oggi auguriamo di ♥ a suor Battistina: “Buon Compleanno!”

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OTTOBRE MISSIONARIO “Ti rendo grazie perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza” (Sal 117,21)

La vera accoglienza del dono della fede è sempre infinita gratitudine nei confronti del Signore che ci

riconduce alla vita. La fede ci guarisce dalle nostre “cecità”: è luce al nostro cuore, per annunciare con gioia

la Salvezza che il Signore ci dona.

Preghiamo - Per noi che viviamo qui la missione, perché al termine del Mese Missionario, impariamo ad esprimere la

nostra riconoscenza al Signore attraverso significativi gesti d’amore, sull’esempio del cieco che, con la luce

della fede, segue Gesù con entusiasmo.

- Per coloro che vivono la missione in terre lontane, grati al Signore per la loro preziosa testimonianza,

possano continuare a proclamare con coraggio il suo messaggio d’amore, forti della vicinanza del Signore

anche attraverso la nostra solidarietà.

“Beatitudini missionarie” Beato chi annuncia il Vangelo, chi ha lasciato casa e famiglia per amore di Cristo e dei fratelli.

Beato chi condivide il pane con l’affamato, chi si fa solidale con il povero,

chi testimonia la possibilità di un mondo in cui ci sia la giustizia e l’amore.

Beato chi, dopo aver operato il bene, non aspetta il grazie degli uomini.

Beato chi non si scoraggia e non si arrende di fronte alle difficoltà e alle delusioni,

ma conforta, istruisce, ascolta, pensa agli altri piuttosto che a se stesso.

Beato chi, nel silenzio e nell’umiltà, offre anche solo una goccia d’acqua, per sostenere i missionari;

la sua ricompensa è quella dell’Apostolo.

Scuola dell’Infanzia Parrocchiale

Venerdì 19 ottobre don Michele Di Tolve ha tenuto per noi genitori dei bambini della Scuola

dell’Infanzia Parrocchiale un incontro sul tema “Educare alla fede i bambini dai 3 ai 6 anni”.

Abbiamo cominciato l’incontro intonando insieme una

ninna nanna, perché proprio l’ultimo atto di fiducia nella

giornata dei bambini, nei nostri confronti, è la sera quando devono andare a

dormire ed abbandonarsi alla notte e alle paure che talvolta essa porta con sé.

Don Michele ci ha spiegato che l’avere fede, il fidarsi è qualcosa di innato e

naturale tanto che, quando il bambino è ancora nel grembo materno, il suo

battito del cuore cerca di sincronizzarsi con quello della madre, già questo è un

segno di Dio.

Tutto parte ancor prima dal matrimonio, primo atto di affidamento e fiducia tra

mamma e papà, nel quale ognuno affida la propria vita all’altro. Per permettere al

bambino di sperimentare la fiducia, mamma e papà dovranno dimostrarsi persone

affidabili.

I nostri bambini si fidano ciecamente di noi a meno che non tradiamo la loro

fiducia, ad esempio non mantenendo la parola data, e in questo caso le

conseguenze potrebbero essere terribili in quanto i bambini dubitando del nostro amore potrebbero dubitare di

qualsiasi cosa. Dare fiducia ad un bambino significa inoltre far aumentare la sua

autostima.

Dobbiamo dirgli che per noi è unico e irripetibile e che ci piace così com’è,

evitando qualsiasi tipo di confronto. Ciò non vuol dire idolatrarlo, ma fargli

capire con amore i suoi sbagli.

Abbiamo concluso la piacevole serata con un breve momento di preghiera e sulla

melodia della ninna nanna imparata per i nostri bimbi.

Mi sento di ringraziare a nome di tutti i presenti Don Aldo per organizzare questi

incontri che aiutano noi genitori a conoscere, per poter poi meglio decidere e scegliere e sentirci infine liberi, proprio

così come vuole l’amore di Dio per noi.

Una mamma