Zfu progetto bagheria

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- 1 - DELIBERAZIONE N. 62 del 09/07/2010 ORE 09,00 in poi CITTA’ DI BAGHERIA PROVINCIA DI PALERMO Deliberazione della Giunta Municipale Oggetto: Approvazione della proposta progettuale di una Zona Franca Urbana – Circolare n° 1418 del 26.06.2008 del Ministero dello Sviluppo Economico. INTERVENUTI : Presidente ___________________________ Componenti: P. A. FIRMA SCIORTINO Biagio X SINDACO – PRESIDENTE SARDINA Maurizio X Assessore Anziano GULLI Vincenzo X Assessore PAGANO Pietro X Assessore INGRASSIA Gianfranco X Assessore MINEO Antonino X Assessore TORNATORE Emanuele X Assessore DI STEFANO Giacinto X Assessore TRIPOLI Filippo Maria X Assessore Impegno provvisorio della Spesa Da parte dell’ufficio Ragioneria Lì, __________ Dirigente SS.FF.______________ Impegno definitivo ed attestato di disponibilità della Ragioneria Esercizio_________ Cap._________ Interv. ________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ Disponibilità € _________________ Lì, __________ Dirigente SS.FF.______________ Osservazioni della Segreteria: ______________________________ ______________________________ ______________________________ Lì. ________ Il Segr. G.le ____________________ L’Assessore proponente Il proponente e relatore della proposta Il dirigente di Settore Il Segretario Generale ___________________ ______________________________ _________________ __________________ Il Sindaco - Pres. Con la partecipazione del Segretario Generale dott.ssa Rosa Maria Miceli, accertato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta

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DELIBERAZIONE N. 62 del 09/07/2010 ORE 09,00 in poi

CITTA’ DI BAGHERIA PROVINCIA DI PALERMO

Deliberazione della Giunta Municipale

Oggetto: Approvazione della proposta progettuale di una Zona Franca Urbana – Circolare n° 1418 del 26.06.2008 del Ministero dello Sviluppo Economico.

INTERVENUTI : Presidente ___________________________ Componenti: P. A. FIRMA SCIORTINO Biagio X SINDACO – PRESIDENTE

SARDINA Maurizio X Assessore Anziano

GULLI Vincenzo

X Assessore

PAGANO Pietro

X Assessore

INGRASSIA Gianfranco

X Assessore

MINEO Antonino

X Assessore

TORNATORE Emanuele

X Assessore

DI STEFANO Giacinto

X Assessore

TRIPOLI Filippo Maria

X Assessore

Impegno provvisorio della Spesa Da parte dell’ufficio Ragioneria Lì, __________ Dirigente SS.FF.______________ Impegno definitivo ed attestato di disponibilità della Ragioneria Esercizio_________ Cap._________ Interv. ________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ Disponibilità € _________________ Lì, __________

Dirigente SS.FF.______________ Osservazioni della Segreteria: ______________________________ ______________________________ ______________________________ Lì. ________ Il Segr. G.le ____________________

L’Assessore proponente Il proponente e relatore della proposta Il dirigente di Settore Il Segretario Generale ___________________ ______________________________ _________________ __________________ Il Sindaco - Pres. Con la partecipazione del Segretario Generale dott.ssa Rosa Maria Miceli, accertato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta

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L’ Assessore alle Attività Economiche e Produttive Pietro Pagano col supporto tecnico del Dirigente del Settore V sottopone il seguente:

DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Premesso che:

la Regione Siciliana con l’art. 67 della L.R. 12 maggio 2010, n° 11 (Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2010) ha istituito, ai sensi dell’articolo 1, commi da 340 a 342, della legge 27 dicembre 2006, n° 296, come modificati dall’articolo 2, commi da 561 a 563, della legge 24 dicembre 2007, n° 244, le Zone Franche Urbane (ZFU), ossia Aree infra-comunali dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per favorire l’integrazione sociale e culturale e per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole e micro imprese;

la Regione provvederà al rimborso dei seguenti oneri fiscali e contributivi connessi all’attività d’impresa: 1) imposte sui redditi e imposta regionale sulle attività produttive rispettivamente previste dalla lettera a) e dalla lettera b) del comma 341 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, come sostituite dal comma 562 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244; 2) imposta comunale sugli immobili e contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente previsti dalla lettera c) e dalla lettera d) del comma 341 dell’articolo 1 della prima citata legge n. 296/2006 e successive modifiche ed integrazioni, concessi rispettivamente dai comuni e dagli istituti previdenziali, previa stipula delle intese di cui al comma 11.; per fare fronte agli oneri derivanti dalla presente legge, la Regione Siciliana ha autorizzato la

spesa di 45.000 migliaia di euro per il triennio 2010-2012, di cui 5.000 migliaia di euro per l’anno 2010 e 20.000 migliaia di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012;

Con Circolare 26 Giugno 2008 n° 1418 del Ministero dello Sviluppo economico si è provveduto a definire i criteri per la presentazione delle proposte progettuali, riguardanti la perimetrazione di ZFU nel perimetro urbano;

secondo tale circolare, possono presentare proposta progettuale i comuni che hanno: 1. una dimensione demografica minima di 25.000 abitanti (Istat popolazione residente 2006); 2. un tasso di disoccupazione comunale superiore alla media nazionale nell’anno 2005. Per tale

indicatore, si considera il valore corrispondente al sistema locale lavoro che comprende il comune nel cui territorio ricade la ZFU (Fonte: ISTAT indagine sulla forza lavoro 2005).

Rilevato che i comuni, che intendano istituire le Zone Franche Urbane, dovranno elaborare la

relativa proposta progettuale, attivando il confronto con il partenariato sociale, che va trasmessa al Dipartimento Regionale della Programmazione della Regione Siciliana entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della L.R. 12 maggio 2010, n° 11 (pertanto entro il 13 luglio c.a.);

Considerato che la proposta progettuale sopradetta consiste in uno studio fatto sulla base delle sezioni censuarie, attraverso il calcolo dell’Indice di Disagio Sociale (IDS); Atteso che l’IDS è ottenuto dalla combinazione di quattro indicatori di esclusione socioeconomica

calcolati come media (ponderata per la popolazione residente) in ognuna delle sezioni censuarie che compongono l’area beneficiaria: 1. tasso di disoccupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione di 15 anni e più in

cerca di occupazione e le forze di lavoro nella stessa classe di età (DIS);

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2. tasso di occupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione occupata con 15 anni e più ed il totale della popolazione della stessa classe di età. Individua le potenzialità e le difficoltà del mercato del lavoro (OCC); 3. tasso di concentrazione giovanile, misurato dal rapporto tra la popolazione residente di età inferiore a 24 anni sul totale della popolazione (GIOV) 4. tasso di scolarizzazione, misurato con il rapporto tra la popolazione maggiore di sei anni con almeno un diploma di scuola secondaria, ed il totale della popolazione della stessa classe di età (SCOL);

Verificato che la Città di Bagheria possiede i requisiti di ammissibilità al bando, pertanto, si ritiene

utile cogliere questa importante opportunità per lo sviluppo socio economico del territorio di Bagheria;

Preso Atto che il Comune di Bagheria con delibera delle Giunta Comunale n° 98 del 18 luglio 2008 ha approvato il protocollo d’intesa con il Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale di Santa Flavia al fine di predisporre un’adeguata proposta progettuale per il riconoscimento delle ZFU nel territorio di Bagheria;

Visto il parere favorevole espresso dalla organizzazioni sindacali di categoria nelle sedute del

30/06/2010 e del 05.07.2010

Ritenuto utile cogliere questa importante opportunità per lo sviluppo socio economico del territorio di Bagheria;

Visto l’O.R. EE.LL. Tutto quanto fin qui premesso si

PROPONE ALLA GIUNTA MUNICIPALE:

1. Approvare la proposta progettuale della Zona Franca Urbana, come allegata alla presente delibera;

2. Dare atto che tale approvazione non comporta impegno di spesa;

3. Dare immediata esecutività della presente deliberazione, vista l’imminente scadenza del bando.

Il Responsabile del procedimento L’ Assessore alle Attività Produttive f.to Arch. Francesco Buttitta f.to Rag, Pietro Pagano

Data 06/07/10

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Pareri tecnici di competenza

Il Dirigente del Settore del Settore V - Urbanistica esprime in merito ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 L.R. n. 30/2000 parere favorevole in ordine alla regolarità della proposta di deliberazione in oggetto

Il Dirigente del Settore V-urbanistica

Data 09 lug. ’10 f.to dr.Ing. V.zo Aiello

“Si attesta che la presente proposta non comporta alcun impegno di spesa”

e pertanto il relativo parere di regolarità contabile non è dovuto

Data 09 lug. ’10 Il Dirigente del Settore V-urbanistica

f.to dr.Ing. V.zo Aiello

E pertanto

LA GIUNTA COMUNALE

Esaminato il documento istruttorio e la relativa proposta deliberativa

Ritenuta la propria competenza in merito;

Visti i pareri di competenza espressi in merito;

DELIBERA 1. Approvare la proposta progettuale della Zona Franca Urbana, come allegata alla presente

delibera;

2. Dare atto che tale approvazione non comporta impegno di spesa;

3. Dare immediata esecutività della presente deliberazione, vista l’imminente scadenza del bando.

La sopra trascritta deliberazione con i pareri di rito messa a votazione per scrutinio palese viene approvata all’unanimità dai n. sei componenti della Giunta Municipale, presenti e votanti

Ed altresì

LA GIUNTA MUNICIPALE Visto il sopradescritto provvedimento

Considerato l’urgenza di provvedere in merito per_________________

Con votazione unanime e palese

DICHIARA

Il presente provvedimento immediatamente esecutivo.

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COMUNE DI BAGHERIAcorso Umberto I, 165

90011 BAGHERIA (PA)

IL SINDACO:BIAGIO SCIORTINO

L'ASSESSORE ALLE AA.PP.:PIETRO PAGANO

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In copertina, la più sontuosadelle Ville settecentesche di Bagheria:Villa Valguarnera, dei principi Alliatadi Villafranca, originari del feudo omonimo,che deve il suo nome alle clausoledi natura economica, giuridicaed amministrativa definite nella licentiapopulandi del 1499:i nuovi coloni della cittadina, infatti,vennero esentati dal pagamento dei tributi regiper un periodo di dieci anni,che furono a carico del feudatario,istituendo, di fatto, la prima “Zona Franca”della storia siciliana.

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Indice generale1. PREMESSA............................................................................................................................................52. ELEMENTI DI AMMISSIBILIBILITÀ DEL TERRITORIO COMUNALE...................................................9

2.1 Dimensione demografica del comune................................................................................92.2 Tasso di disoccupazione del Sistema Locale del Lavoro....................................................9

3. ELEMENTI DI AMMISSIBILIBILITÀ DELL’AREA URBANA BENEFICIARIA.......................................104. PERIMETRAZIONE DELL’AREA BENEFICIARIA...............................................................................115. INDICE DI DISAGIO SOCIO-ECONOMICO DELL’AREA BENEFICIARIA..........................................146. MOTIVAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI.........................................................................15

6.1 Le condizioni di disagio ed esclusione sociale.................................................................166.1.1 INADEGUATO TASSO DI SCOLARIZZAZIONE............................................166.1.2 INADEGUATO TASSO DI OCCUPAZIONE ED ELEVATA DISOCCUPAZIONE.....186.1.3 I FENOMENI DEL RACKET E DELL’USURA.................................................21

6.2 Le potenzialità economico-sociali nella ZFU proposta.....................................................246.2.1 IL CENTRO STORICO DI BAGHERIA.............................................................246.2.2 LE AREE ARTIGIANALI DI CONTRADA MONACO, PARISI, ASPRA, 4 FINAITE.....................................................................................................................................296.2.3 IL CENTRO STORICO DI ASPRA....................................................................306.2.4 MONTE CATALFANO.......................................................................................316.2.5 LE CAMPAGNE DEL SETTORE OCCIDENTALE...........................................33

7. LA MODALITÀ DI GESTIONE DEL PROGETTO................................................................................357.2 Azione 1 - Attività di promozione e comunicazione.........................................................36

7.2.1 OBIETTIVI.........................................................................................................367.2.2 CONTENUTI......................................................................................................367.2.3 RISULTATI.........................................................................................................377.2.4 BUDGET............................................................................................................37

7.3 Azione 2 - Costituzione del network partenariale.............................................................387.3.1 OBIETTIVI.........................................................................................................387.3.2 CONTENUTI......................................................................................................397.3.3 RISULTATI.........................................................................................................397.3.4 BUDGET............................................................................................................39

7.4 Azione 3 - Costituzione di un osservatorio.......................................................................397.4.1 OBIETTIVI.........................................................................................................407.4.2 CONTENUTI......................................................................................................407.4.3 RISULTATI.........................................................................................................417.4.4 BUDGET............................................................................................................41

7.5 Azione 4 - Attivita’ di sportello........................................................................................417.5.1 OBIETTIVI.........................................................................................................417.5.2 CONTENUTI......................................................................................................427.5.3 RISULTATI.........................................................................................................42

7.6 Budget complessivo della ZFU di Bagheria.....................................................................438. ULTERIORI PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE PRESCELTE..............................43

8.1 Il Programma Integrato di Obiettivi Strategici (PIOS) n.25..............................................43

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8.1.1 IL PACCHETTO OBIETTIVO COSTA NORMANNA.......................................448.1.2 IL PACCHETTO OBIETTIVO MARE-MONTI..................................................448.1.3 IL PACCHETTO OBIETTIVO VILLE BAROCCHE..........................................458.2 I Patti Territoriali....................................................................................................47

8.3 Il Progetto-Pilota PIR RETI PER LO SVILUPPO LOCALE...........................................498.4 Riassunto degli investimenti pubblici e degli interventi in corso nell’area della ZFU.......52

ALLEGATO 1 – Perimetrazione ZFU.......................................................................................................53Allegato 2 – Calcolo IDS..........................................................................................................................54

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1. PREMESSA

Il Comune di Bagheria, secondo i dati del 2007, con una popolazione residente di 55.479 abitanti,è il secondo comune della provincia di Palermo per dimensione demografica, con circa il 4,46%della popolazione di tutta la provincia.

La necessità di intervenire con una vasta ed articolata azione progettuale, che abbracci le diversedimensione del disagio sociale, risulta evidente se si tiene conto della pervasività e dellaparticolare gravità che assume la crisi nel comune di Bagheria.

Essa assume i caratteri di unaemergenza sociale che spingeall'emarginazione ed all’esclusione lefasce più deboli della popolazione.Gli squilibri sociali ed economici siriflettono pesantemente, in modoparticolare, sulle condizioni di vita dellegiovani generazioni.

Il Sistema Locale del Lavoro, secondoi dati Istat del 2005, a Bagheriaregistra un tasso di disoccupazionepari al 21,8%, notevolmente superiorealla media nazionale nell'anno 2005,pari al 7,7%, il settimo più alto alivello nazionale sui 686 SLL censiti.

Nel territorio di riferimento, la questione del superamento del disagio sociale si presenta comeesigenza di riqualificazione dei tanti “tessuti” (urbano, socio-culturale, economico-produttivo ecc.)che compongono la trama della convivenza collettiva, nella primaria considerazione che i vincolidello sviluppo non sono legati soltanto a fattori economici, ma anche e soprattutto, ad elementi dinatura politica e sociale. Gli elementi di disaggregazione sono in gran parte riconducibili ad unacondizione di marginalità sociale in cui si intrecciano causalità di tipo generale e particolare:

distorsione mafiosa del sistema politico-istituzionale, che incide pesantemente sull’eserciziodella cittadinanza attiva (gli esclusi vengono privati del loro peso politico e della loroopinione) e sui meccanismi di funzionamento del sistema economico;

crisi dei pilastri dell’economia locale e del mercato del lavoro, che determina condizioni dipovertà assoluta e povertà relativa, di aggravamento della situazione occupazionale, dimoltiplicazione delle sacche di lavoro sommerso e di grave compromissione del futurolavorativo e professionale delle nuove generazioni;

carenza di servizi socio-sanitari e di servizi ricreativi, che stanno alla base di un vistosoabbassamento della qualità della vita per le fasce di popolazione più deboli;

stravolgimento del tessuto urbano ed ambientale dettato dalla speculazione edilizia (inparticolare quella attorno alle ville storiche di Bagheria ed alla fascia costiera) e dagliinteressi economici che si sono coagulati attorno alle vicende del PRG di Bagheria.

Le spinte all’emarginazione e all’esclusione sociale vengono accentuate da fattori più generali,riconducibili alla crisi dei valori e al sopravvento di logiche consumistiche che indeboliscono gli

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elementi fondanti del Welfare, a causa, anche, di nuovi stili di comportamento scarsamentesensibili alle problematiche politiche e sociali:

chiusura verso la sfera dei propri interessi personali;

scarsa tolleranza verso le ineguaglianze;

indebolimento delle reti di solidarietà (in primo luogo, i rapporti all’interno della famiglia e irapporti esterni con l’ambiente circostante di vicinato) che, un tempo, garantivanol’integrazione interpersonale.

Il prevalere di tali modelli contribuisce a generare ed alimentare fenomeni diffusi di devianzagiovanile e microcriminalità.

In questo scenario grande influenza assume il fattore demografico ed il movimento migratorio.Bagheria ha assistito, negli ultimi dieci anni, ad una notevole aumento della popolazione residente,questo nonostante la forte emigrazione di intere fasce sociali. Il fenomeno, in controtendenzarispetto alle dinamiche demografiche provinciali, si caratterizza per i seguenti aspetti:

il permanere di una strutturazione “giovanile” della popolazione, testimoniata dal fatto che,nelle famiglie tipiche del territorio, si mantiene abbastanza alto il numero medio dei figliminori;

una serie di movimenti migratori di giovani coppie, provenienti dal vicino capoluogo, che hadeterminato una modifica strutturale della popolazione, al di fuori di ogni ipotesi diprogrammazione dello sviluppo territoriale e di una sana gestione degli spazi urbani inespansione. Tutto ciò ha accentuato l’esigenza di infrastrutture e servizi sociali per ilmiglioramento della qualità della vita, ed ha determinato una trasformazione del territoriocon preoccupanti fenomeni tipici di periferie urbane informi e carenti di servizi. Molte dellepersone che si sono trasferite a Bagheria continuano a lavorare a Palermo e rientranosoltanto la sera. I giovani sono soli, non soltanto da un punto di vista materiale, ma,soprattutto, affettivo e per questo cercano luoghi dove aggregarsi e relazionarsi.

Le condizioni di malessere si sono accentuate per effetto di altre due tendenze migratorie chehanno profondamente segnato la storia più recente della comunità locale:

l’insediamento di numerose famiglie di extra-comunitari, nei vecchi quartieri popolari diBagheria, non attrezzati ad accoglierle in maniera adeguata;

la ripresa del fenomeno dell’emigrazione verso le città industriali del Nord che ha investitosoprattutto forze di lavoro in età matura (spesso capi famiglia), finendo per creare nuoviscompensi all’interno delle famiglie stesse e nella trama del tessuto sociale.

Inevitabili risultano, quindi, i processi di indebolimento dell’identità locale, in termini,soprattutto, di punti di riferimento etici e sociali rispetto al passato, anche non lontano,quando la convivenza sociale ruotava attorno al ruolo fondamentale della famiglia e dellarete di solidarietà sociale di vicinato.La situazione di marginalità sociale è stata accentuata dalla crisi del mercato del lavoro.L’ampiezza del fenomeno di disoccupazione non si traduce solo in nuove forme di povertà maimpedisce la partecipazione di larghi strati di popolazione all’esercizio della cittadinanza attiva econsapevole e allo sviluppo di una reale cultura del lavoro.

Gli effetti deleteri della crisi economica si sono riflessi, soprattutto, sulla difficoltà di inserimento nelmercato del lavoro dei giovani inoccupati e disoccupati.

Il tasso di disoccupazione giovanile – risultante dal rapporto fra le persone in cerca di lavoro di etàcompresa tra i 15 e i 24 anni e le forze di lavoro della stessa fascia di età – evidenzia il particolaredisagio dei giovani bagheresi anche rispetto al già grave quadro occupazionale del mercato dellavoro siciliano, il cui tasso di disoccupazione giovanile è pari al 55%.La componente femminile presenta valori doppiamente negativi rispetto a quella maschile.

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La gravità della situazione occupazionale trova riscontro in altri dati:

il dato relativo alle persone in cerca di prima occupazione, rappresentando quasi il 50%delle persone che cercano lavoro, è indicativo delle forti difficoltà riscontrabili nel primoaccesso al mercato del lavoro;

non tende a diminuire il numero delle persone (in netta prevalenza donne) che, purpresentandosi nel mercato del lavoro e dichiarandosi disposte a lavorare, non hanno svoltouna effettiva attività di ricerca d’occupazione;

il tasso di attività, cioè il rapporto tra la popolazione attiva (chi cerca lavoro) e lapopolazione residente, risulta nettamente più basso anche di quello del territorioprovinciale, ad ulteriore dimostrazione dei processi di esclusione di una parte vitale dellerisorse umane, indispensabili per qualsiasi ipotesi di sviluppo del territorio;

la situazione di inerzia e di rassegnazione investe anche i giovani in possesso di titolo distudio superiore e non soltanto le fasce più deboli.

La crisi del mercato del lavoro ha assunto i caratteri di vera e propria emergenza sociale per effettodella crisi economica che ha colpito i pilastri su cui si fondava l'economia locale:

la cultura del limone col suo ricco indotto di centrali di commercializzazione e di piccoleindustrie di derivati agrumari, che continuano a chiudere o a ridimensionare la propriaattività;

l'industria delle costruzioni alla base dell'accumulazione di una massa diffusa di piccoli egrandi patrimoni familiari, che potrebbe in parte giustificare il livello ancora elevato deiconsumi improduttivi;

la saturazione dei serbatoi occupazionali rappresentati dal piccolo commercio e dal "posto"nella pubblica amministrazione.

Ciononostante, appaiono significativi alcuni segnali positivi emersi negli ultimi anni che,adeguatamente sostenuti, possono diventare punti di riferimento per il rilancio economicodel territorio :

l'affermarsi di un'industria conserviera ittica, con numerose unità produttive e centinaia diaddetti, dove però prevale il lavoro a domicilio di lavoro a termine che crea, specie nellafrazione di Aspra, notevoli problemi di inquinamento ambientale;

l'avvio di una nuova accorta politica di valorizzazione nei confronti del territorio e delle suerisorse ambientali e culturali attraverso il restauro di importanti monumenti (Palazzo Butera,Palazzo Cutò, Villa Cattolica ecc.), d’iniziative di risanamento e di recupero del centrostorico (Progetto URBAN) e di pregevoli aree di interesse ambientale e naturalistico (Parconaturalistico di Monte Catalfano);OGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU ABAGHERIA

il concentrarsi a Bagheria di importanti e diffusi servizi "direzionali" di livellocomprensoriale.

La sfida che oggi si presenta in questo tipo di realtà è quella di creare le condizioni per un nuovomodello di sviluppo, che superi la pratica dell'assistenzialismo e del clientelismo e favorisca ilprocesso di innovazione e modernizzazione complessivo del sistema, introducendo nuovecompetenze e professionalità con dinamico spirito di intraprendenza e gusto del rischio.Bisogna dare atto che l’insieme della progettualità promossa sul territorio dal Comune di Bagheriasi muove decisamente in questa direzione: promuovere e valorizzare le risorse locali in un’azionedi sistema che, investendo sul fattore umano, sulla creazione di nuovi bacini di impiego, sullosviluppo dell’imprenditorialità e sulla riqualificazione delle centri vitali dell’identità storico-culturale,punti all’attivazione di nuovi modelli di sviluppo basati sul collegamento degli attori economici esociali del territorio.

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L’attivazione dei nuovi modelli non può prescindere da un’incisiva e lungimirante azione dicontrasto e di superamento della marginalità e del disagio sociale.In tal senso, la proposta di una Zona Franca Urbana nel territorio di Bagheria risultastrategica per lo sviluppo del territorio, soprattutto se integrata con le altre lineed’intervento delle politiche di sviluppo territoriale:

Iniziative di sviluppo locale, coordinate promosse e coordinate dal Comune di Bagheria(Patto territoriale di Bagheria, PIOS, Urban);

Interventi di sostegno e di tutela delle fasce più deboli della popolazione nell’ambito dellalegislazione socio-sanitaria (Bagheria è capofila del Distretto Socio Sanitario D39);

Iniziative di prevenzione e di lotta alla dispersione e iniziative per l’educazione alla legalitàportate avanti dalla rete di scuole locali “Bab El Gherib”.

La proposta progettuale sviluppa questa logica, volendo contribuire alla costruzione di un sistemaintegrato di interventi per lo sviluppo economico di una larga porzione del territorio cittadino e, alcontempo, incrementare l’incisività dei servizi attivabili, al fine di predisporre serie azioni dicontrasto alla disoccupazione e al degrado sociale.

Soggetto propulsore di tali azioni positive è l’Ente Comune chiamato a dare risposte e soluzioniinnovative alle problematiche del recupero della marginalità sociale e delle pari opportunità.

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2. ELEMENTI DI AMMISSIBILIBILITÀ DEL TERRITORIO COMUNALE

2.1 Dimensione demografica del comune

La popolazione residente nel comune di Bagheria al 1° gennaio 2006, secondo i dati Istat è pari a54.508, di cui:

Pertanto, essendo la popolazione residente al 2006 superiore a 25 mila abitanti, risulta confermatoil requisito di ammissibilità, relativo alla dimensione demografica del territorio.

2.2 Tasso di disoccupazione del Sistema Locale del LavoroIl Comune di Bagheria fornisce il nome al Sistema Locale del Lavoro, insieme ai comuni di AltavillaMilicia, Casteldaccia, Ficarazzi e Santa Flavia.

Secondo la Fonte Istat dell’indagine sulla forza lavoro del 2005 il tasso di disoccupazione rilevatonel SSL è pari al 21,8%, notevolmente superiore alla media nazionale nell'anno 2005, pari al 7,7%,il settimo più alto a livello nazionale sui 686 SLL censiti.

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3. ELEMENTI DI AMMISSIBILIBILITÀ DELL’AREA URBANA BENEFICIARIA

Il perimetro della ZFU è stato ottenuto aggregando singole sezioni di censimento tra loro contigue,in modo da permettere una precisa delimitazione dell’area, e assicurare la disponibilità, l’affidabilitàe l’uniformità degli indicatori micro-territoriali per realizzare l’analisi socioeconomica e territoriale

necessaria alla selezione.La perimetrazione delle areebersaglio è stata identificatamediante l’elenco scritto delledirettrici stradali e degli altri elementiurbanistici o catastali che nedefiniscono i margini ed è riportatanel paragrafo successivo.La dimensione demograficadell’area urbana, come perimetratanell'Allegato 1, è pari a 13.992abitanti (fonte: ISTAT, Censimento2001), che rappresenta il 27,5%della popolazione residente sultotale comunale al 2001, pari a50.854 abitanti.Tale area interseca più quartieri e/ocircoscrizioni, ma è comunquecaratterizzata da continuitàterritoriale e da una perimetrazioneparticolareggiata.L'area individuata soddisfa i seguenticriteri di ammissibilità:

una dimensione demograficaminima di 7.500 abitanti emassima di 30 mila abitanti(fonte: ISTAT, Censimento2001).

una popolazione residente inferiore al 30% del totale della popolazione residente delcomune (fonte: ISTAT Censimento 2001).

Il tasso di disoccupazione dell’area, come calcolato nell’allegato 2, e riportato nella successivasezione è pari al 39,6%, che risulta superiore al tasso di disoccupazione registrato dall’Istat nel2001 pari al 32,8%.Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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4. PERIMETRAZIONE DELL’AREA BENEFICIARIA

Il perimetro della ZFU è stato circoscritto aggregando singole sezioni di censimento tralorocontigue, in modo da permettere una precisa delimitazione dell'area, ed assicurare ladisponibilità, l'affidabilità e l'uniformità degli indicatori microterritoriali, per realizzare l'analisisocioeconomica e territoriale necessaria alla selezione.La perimetrazione delle aree bersaglio è stata identificata mediante l'elenco scritto delle direttricistradali e degli altri elementi urbanistici o catastali o censuari che ne definiscono i margini.Il limite orientale della ZFU è costituito dal fiume Eleuterio, il confine settentrionale dal mar Tirreno,il limite meridionale dal confine comunale, il limite occidentale nella parte nord-ovest e sud-ovestdal confine comunale- Confine meridionaleConfine comunale- Confini occidentaleConfine comunale (fiume Eleuterio)- Confini settentrionalio linea di costa, Mar Tirreno

- Confini orientaleNella parte nord-ovest e sud-ovest il confine comunale.

Sono incluse, in senso antiorario lungo il confine le comprese, a partire dalla foce del FiumeEleuterio (confine comunale ovest) tra il confine comunale meridionale, il confine comunaleoccidentale fino al Ponte Castronovo (Contrada Ranteria) ad esclusione della sezione censuaria694.

Sono incluse le sezioni orientali lungo il confine comunale fino a via San Giovanni Bosco, via GianBattista Marino, via AntonioFogazzaro (esclusa la sezione688), via Incorvino – Amalfitano(esclusa la sezione 687), via SanGiovanni Bosco (esclusa lasezione 689), via Danubio, viaDestra, via Passo del Carretto, viaFilippo Buttitta, via MichelangeloBuonarroti, Via Carlo Alberto DallaChiesa, via Nicolò Macchiavelli,via Porta Angiò, via OnofrioTomaselli, via GiuseppeMaggiore, Via Luca Giordano, viaAngiò.

Sono comprese le sezioni a nord– ovest via Bernardo Mattarellafino a via Aristofane (esclusa la

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sezione 435), via Teocrito, via Senofonte (esclusa la sezione 442), via G. Lo Bue, via Senofonte,via Luisa Sanfelice, via Grotte, via Santa Rosalia.Sono incluse le sezioni a nord fino al mar Tirreno (escluse le sezioni 522, 624 e 627 ad est diCorso Baldassare Scaduto e le particelle 300, 638, 639, 641, 642, 646, 647, 649, 650, 651, 652,653, 656, 657, 658, 660, 739, 760 all’interno della frazione di Aspra da via Scordato, via ConcordiaMediterranea, via Vicinale Sant’Isidoro, viale Sant’Isidoro, via Pisa, via Gabriele D’Annunzio, CorsoItalia fino a Via Scordato ) e ad est (di via Consolare) fino a via Papa Giovanni XXIII, via Pier SantaMattarella fino al confine Comunale con Santa Flavia, lungo il confine, in senso antiorario fino alfiume Eleuterio.

Sono escluse dalla perimetrazionele particelle ad est di Corso Butera:57, 69, 70, 74, 77, 79, 80, 89, 91,92, 96, 97, 106, 107, 117, 118, 119,120, 121, 369, 371, 372, 373, 376,378, 379, 381, 382, 383, 385, 386,388, 390, 391, 392, 394, 395, 396,397, 399, 401, 404, 405, 407, 408,411, 412, 413, 414, 416, 417, 418,486, 488, 489, 491, 494, 499, 502,503, 506, 507, 508, 509, 510comprese tra via Libertà, via PaoloBorsellino, via Toscanini, via Cittàdi Palermo, via Capitano LuigiGiorni, via Monaco I, via Dante, ViaMaggiore Toselli, via PeppinoImpastato, via Tommaso Aiello, viaFederico II, via Ruggero ilNormanno, via Rossi, via Enzo ReSvevo, via Corradino di Svevia, viaCostanza D’Altavilla, via OrazioCostantino, via Dante, viaDomenico Cimarosa, via Cortile

Greco, via Domenico Cimarosa, Via Caputo, via Paolo Borsellino, via Arrigo Boito, via SalvatoreSpeciale, via Lombino, via Giuseppe Verdi, via Morana, via Giuseppe Verdi fino a via Libertà.

Da via Generale Armando Diaz, Vicolo Verdone, via Giovanni Meli, via San Giuseppe, via Carà, viaOddo, via Milazzo, via Puleo, vialeGiuseppe Bagnera, via MaestroD’Acqua, via Tullio Serafin, viaFilippo Durante, fino a via Libertà.

Sono escluse le sezioni intorno aPiazza Indipendenza: 280, 281,282, 283, 284, 285, 286, 290, 291,292, 293, 294, 295, 296, 297, 298,320, 321, 322, 325, 326, 327, 328,329, 330, 334, 335, 336, 337, 338,339, 351, 352, 748 da ViaMonsignor Domenico Buttiita, viaPirrone, via Ciro Scianna, viaAragona, Via Salvatore diPasquale, via La Corte, via Goethe,Vicolo Partinico, via San Pietro, ViaGoethe, via Santo Stefano, via XXsettembre, via Noto, via Salvatore

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di Pasquale, via Ventimiglia, via Ciro Scianna, via Noto, via Regalbuto, via Ventimiglia, viaGigante.Sono escluse le sezioni a nord-est di Palazzo Butera: 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148,149, 150, 152, 153, 156, 157, 158, 160, 161, 168, 169, 172, 173, 174, 175 da via dell’Arco, viaFrancesco Aguglia, Cortile Butera, via Senatore Scaduto, via Paladino, via Angiò, via Mazzarella,

via Giuseppe Scordato, via Truden, viaTrabia, via Litterio, via Maggiacomo,via Coffaro, via Giuseppe Scordato, viaBelli, via Angiò, via Coffaro, viaSenatore Scaduto, via Pittalà fino a viadell’Arco. Sono escluse le particelle 522, 624 e627 ad est di Corso BaldassareScaduto e le particelle 300, 638, 639,641, 642, 646, 647, 649, 650, 651,652, 653, 656, 657, 658, 660, 739, 760all’interno della frazione di Aspra da viaScordato, via Concordia Mediterranea,via Vicinale Sant’Isidoro, vialeSant’Isidoro, via Pisa, via GabrieleD’Annunzio, Corso Italia fino a ViaScordato.

La proposta progettuale contienenell’allegato 2 (in formato digitale «pdf»su cdrom) la cartografia tecnica inscala 1:10.000 relativa all'areabersaglio, con chiara individuazionedel perimetro esterno, dei confini dellesingole sezioni censuarie in essocomprese. Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 -Legge 24 dicembre 2007, n. 244

PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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5. INDICE DI DISAGIO SOCIO-ECONOMICO DELL’AREA BENEFICIARIA

L’IDS della ZFU proposta è stato ottenuto dalla combinazione di quattro indicatori di esclusionesocioeconomica calcolati come media (ponderata per la popolazione residente) in ognuna dellesezioni censuarie che compongono l’area beneficiaria:

Tasso di disoccupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione di 15 anni e più incerca di occupazione, e le forze di lavoro nella stessa classe di età (DIS).

Tasso di occupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione occupata con 15 anni epiù, ed il totale della popolazione della stessa classe di età. Individua le potenzialità e ledifficoltà del mercato del lavoro (OCC).

Tasso di concentrazione giovanile, misurato dal rapporto tra la popolazione residente dietà inferiore a 24 anni sul totale della popolazione (GIOV).

Tasso di scolarizzazione, misurato con il rapporto tra la popolazione maggiore di 6 annicon almeno un diploma di scuola secondaria, ed il totale della popolazione della stessaclasse di età (SCOL).

L’indice risulta dalla media ponderata degli scostamenti dei valori dei quattro indicatori dairispettivi valori medi nazionali secondo la formula:

IDS nella zona (i) = 0,40 * (DIS(i) – DISNAZ) + 0,30 * (OCCNAZ – OCC(i)) + 0,15 * (GIOV(i) –GIOVNAZ) + 0,15 * (SCOLNAZ – SCOL(i))

La Zona Franca Urbana proposta ha i seguenti i valori delle 4 componenti necessarie a misurarel’IDS, secondo i dati Istat (2001):

In termini di variazioni percentuali si registra il seguente quadro:

Gli indici sono calcolati analiticamente nell’allegato 2 della proposta progettuale.

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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ZFU Bagheria ItaliaTasso di disoccupazione (DIS) 39,60% 32,80% 11,60%Tasso di occupazione (OCC) 25,70% 28,90% 42,90%Tasso di concentrazione giovanile (GIOV) 33,60% 34,00% 25,40%Tasso di scolarizzazione (SCOL) 21,40% 24,70% 33,40%Indice di disagio socio-economico (IDS) 19,40% 15,30% -

Bagheria Italia ItaliaVar. Tasso di disoccupazione (DIS) 6,80% 28,00% 11,60%Var. Tasso di occupazione (OCC) -3,20% -17,20% 42,90%Var. Tasso di concentrazione giovanile (GIOV) -0,40% 8,20% 25,40%Var. Tasso di scolarizzazione (SCOL) -3,30% -12,00% 33,40%Var. Indice di disagio socio-economico (IDS) 4,10% 19,40% -

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6. MOTIVAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

L’individuazione dell’area da proporre come Zona Franca Urbana del Comune di Bagheria nascedal confronto con le parti sociali, che hanno contribuito a definire le linee guida su cui fondarel'individuazione della ZFU proposta.Il Comune di Bagheria – Assessorato alle Attività Produttive, in collaborazione con il Centro Studiper lo Sviluppo Territoriale, con la supervisione dello Sportello Unico per le AA.PP., si è fattopromotore di diversi incontri in cui hanno partecipato:

Legacoop;

Asa Confartigianato;

Credimpresa;

Confcommercio;

Confesercenti;

CNA;

Associazione Consona Incorvino Amalfitano (CIA);

Associazione Umberto Gallery.

Da tali incontri sono emerse le seguenti linee guida:

Valorizzare le zone a maggiore vocazione turistica (Aspra e Monte Catalfano);

Ricomprendere nella perimetrazione della ZFU le aree per insediamenti produttivi di Asprae SS 113, e quella industriale di Contrada Quattro Finaite;

Inserire gli assi principali del centro storico (Corso Butera, Corso Umberto, via Palagonia,via Consolare);

Inserire i principali beni culturali, con prospettiva di utilizzo economico;

Inserire i quartieri più disagiati (Puntaguglia, Monaco, Incorvino, Consona, Angiò).

A seguito di tali direttive si è realizzato uno studio in Gis, dove per ogni zona censuaria si ècalcolato l’IDS e tale indice è stato rappresentato su una carta 1:10.000, utilizzando una scalacromatica che dal rosso (IDS>30), passassegradualmente al verde (IDS<5). In questo modo èstato possibile graficizzare le zone della città con il maggiore disagio sociale, che sono risultatequelle appartenenti:- al centro storico di Bagheria e di Aspra (frazione marinara);- ai quartieri Monaco, Puntaguglia, Angiò, Incorvino.A questo punto è bastato incrociare il dato statistico con le linee guida fornite da partenariato,perché venissero fuori i capisaldi della proposta di Zona Franca Urbana, che sono:

il centro storico di Bagheria, interessato da una profonda opera di riqualificazione dovutaal Programma Urban Italia, agli interventi dei Pacchetti Integrati di Obiettivi Strategici (PIOS– Por Sicilia 2000-2006) e del Fondo Aree sottoutilizzate;

le aree artigianali di contrada Monaco, Parisi e di Aspra e l'area industriale di QuattroFinaite, le cui opere infrastrutturali sono state finanziate in parte con fondi dei Pattiterritoriali, nelle quali verranno ospitate quasi trenta imprese, che hanno ottenuto ancheloro finanziamenti per la localizzazione nelle aree;

il centro storico di Aspra, il fronte a mare di Bagheria, anch’esso riqualificato da interventidel Por Sicilia 2000-2006, che mira ad ampliare l’approdo peschereccio e ad utilizzarlo

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anche per fini turistici;

Monte Catalfano, sito d’interesse comunitario di rara bellezza, acquisito al demaniocomunale, diventerà un parco naturalistico di oltre 400 ettari, tra il mare e la città, coninvestimenti pubblico-privati che prevedono anche la realizzazione di un impianto sportivopolivalente e un centro di educazione ambientale.

I quartieri a monte dell'Autostrada Palermo – Messina (Incorvino, Amalfitano, Consona),oggi completamente privi di servizi e in grave situazione di disagio socio-economico.

6.1 Le condizioni di disagio ed esclusione sociale

6.1.1 INADEGUATO TASSO DI SCOLARIZZAZIONE

Per avere un primo quadro sull’istruzione nella ZFU di riferimento, si è voluto mettere in evidenza,nella tabella 2.1, la popolazione residente di sei anni e più per grado di istruzione.Tale tabella riassume i valori riguardanti la popolazione in possesso della laurea o del diploma discuola media superiore, che risultano essere deficitario se confrontato con le altre aree diinteresse.Infatti, nella ZFU si rileva il 4,33% della popolazione in possesso della laurea, un valore piùbasso rispetto al dato comunale (il 5.2%), contro il 6.7% della popolazione a livello regionale eaddirittura il 7.5% della popolazione a livello nazionale.Stesso discorso vale per la popolazione in possesso del diploma di scuola media superiore; infatti,in questo caso, nella ZFU soltanto il 15,32% dei residenti è diplomato, contro il 19,5% del datocomunale, il 22,7% di quello regionale, mentre a livello nazionale, tale percentuale sale al 25,9%.

Se si osservano, nella stessa tabella, i valori riguardanti la popolazione in possesso del diploma discuola media inferiore, sono in linea con i dati regionali e provinciali, mentre la situazione èassolutamente capovolta nella popolazione priva di titolo di studio e/o analfabeta.

In questo caso, infatti, la ZFU ha una percentuale di cittadini privi del titolo di studio pari al18,6%, superiore al dato comunale (18,2%), a quello regionale (16,3%) e, addirittura, di dieci puntipercentuali rispetto al dato nazionale (11,2%). Il 3,19% della popolazione della ZFU èanalfabeta, un tasso più elevato alla media comunale (2,6%).La ZFU proposta, in definitiva, si caratterizza per un numero inferiore rispetto alle mediecomunali, provinciali, regionali e nazionali di laureati e diplomati ed un numero superiore dianalfabeti e/o privi di titolo di studio.

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La situazione è ancora più grave se si scende nel dettaglio dell’analisi di genere, dove si rileva chel’indice di possesso del diploma di scuola media superiore, per le donne dai 19 anni e più (tav.2.2),è inferiore di 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale, mentre per le donne dai 19 ai 34anni (tav. 2.3) l’indice risulta inferiore di addirittura 14 punti rispetto alla media nazionale e settepunti rispetto alla media regionale.

Ad ulteriore conferma della condizione drammatica delle donne sul territorio, si può osservare unindice (tav. 2.5) di non conseguimento della scuola dell’obbligo (23,41%) addirittura doppio rispettoal dato nazionale (11,72%), e considerevolmente più alto di quello regionale (16,86%).

o

A riguardo, rispetto alle precedenti tavole, vale la pena osservare la consistente differenza rilevatanei differenti tassi specifici tra i due sessi, che testimoniano ulteriormente la discriminazioneesistente tra di essi in tema di istruzione.Infatti, per il comune di Bagheria si rileva una differenza dell’indice, se calcolato per la popolazionefemminile, superiore a 5 punti percentuali laddove, la stessa differenza, rilevata per la popolazione

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maschile, è di poco superiore ai 2 punti percentuali.Urbane

6.1.2 INADEGUATO TASSO DI OCCUPAZIONE ED ELEVATA DISOCCUPAZIONE

La tavola 3.1 riporta il numero di occupati, nel comune di Bagheria e nelle altre aggregazioniterritoriali prese ad esame, distinti per classi di età.

I dati dell’ultimo censimento mostrano che a Bagheria, nel 2001, gli occupati sono 11.810, circa unquarto della popolazione residente, lo stesso rapporto che troviamo rispetto al dato regionale e, ingenere, a quello meridionale; la stessa proporzione, se calcolata rispetto al dato medio nazionalesale a circa il 36% - evidenziando che rispetto ai residenti la popolazione che lavora è di uno a tre– ed infine, se calcolato distintamente per le aggregazioni territoriali del Centro-Nord, tale rapportosale ancora, fino ad arrivare a quasi il 50%, evidenziando che in quell’area lavora una persona sudue.Il dato del tasso di occupazione è tre punti sotto la media regionale e tredici punti quella nazionale.

Al contrario, i rapporti di composizione riportati nella tavola e distinti per classi di età mostrano unasituazione allineata ai dati medi nazionali; in particolare ciò vale per le classi di età 15-19, dove glioccupati di questa fascia d’età calcolati rispetto al totale degli occupati sono lo 0,94 contro l’1,27calcolato in media per l’Italia; per le classi di età 30-54, i cui occupati sono più del 70% contro il69% della media nazionale; per la classe di 55 anni e più, i cui occupati sono 11,61% contro il10,6% calcolato per l’Italia.

La classe per la quale si rileva la maggior distanza rispetto al dato medio nazionale è laclasse di età 20-29, i cui occupati a Bagheria rappresentano il 17,22% del totale deglioccupati, mentre il dato medio nazionale è di 19,2%.In definitiva si rileva un tasso di occupazione leggermente più basso con la media regionale,dovuto prevalentemente a un’alta disoccupazione giovanile.

Nella ZFU la situazione peggiora ulteriormente: il tasso di occupazione scende quasi di tre

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punti percentuali rispetto al dato comunale, attestandosi al 25,7%.La situazione diventa ancora peggiore se si guarda ai tassi di occupazione della popolazionefemminile (tav. 3.2); si evidenzia un bassissimo valore dell’indice (14,50%), inferiore allo stessoindice calcolato per la Sicilia (19,5%) e a quelli dell’Italia insulare (21%) e meridionale (22,1%), erisulta essere meno della metà di quello medio calcolate per l’Italia (32%).

Un valore che evidenzia la marginalità delle donne nel mercato del lavoro, che appare in tuttala sua gravità quando il confronto è esteso alle aree più sviluppate del Paese, laddove lo stessoindice sfiora il valore del 40%, quasi uguale, quindi, a quello maschile dell’area meridionale.

Nella Zfu il tasso di occupazione maschile scende ulteriormente pari al 38%, ma soprattuttoprecipita quello femminile pari che risulta pari a 11,6% (una donna su dieci).Una situazione particolarmente negativa per la popolazione femminile, che denota una specificitàlocale di grave emarginazione e segregazione delle donne nel mercato del lavoro, soprattuttose si considera, che il dato rilevato dell’ occupazione femminile è falsato dal fenomeno,diffusissimo nel nostro territorio, dell’ intestazione fittizia delle attività commerciali e d’impresa alledonne (mogli, figlie, etc), sia per godere degli eventuali vantaggi che la legge accorda alle donne,sia per convenienza fiscale o per poter conciliare il lavoro dipendente con forme di attivitàimprenditoriali.

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Se si tiene conto di questo appare chiaro come le donne realmente occupate nel territoriosiano in realtà molte meno di quelle che risultano dai dati ufficiali. PER LA REALIZZAZIONEDI UNA ZFU A BAGHERIANel complesso nella ZFU si registra un grave ritardo che si può quantificare in 12 punti percentualirispetto alla Meridione, in 29 punti percentuali rispetto alle aree più sviluppare dell’Italia.Un altro importante indicatore del mercato del lavoro è il tasso di attività. Nella tavola 3.4 èriportato il valore del tasso di attività generico, calcolato per l’intera popolazione, sia i tassi diattività specifici, riferiti alla popolazione maschile e femminile.Il valore rilevato per il Comprensorio Metropoli Est (41%) è il più basso di quello medio regionale(42,9%) e a quello del Mezzogiorno (44%), distanziato da circa 7 punti percentuali rispetto alvalore medio nazionale e di quasi 12 punti rispetto ai valori rilevati per le zone più evolute del

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Paese (53%).

Per dare completezza all’analisi di contesto, di seguito i riportano i tassi di disoccupazione (tav.3.5) e quello di disoccupazione giovanile (tav. 3.6).

In particolare, si nota come il tasso di disoccupazione nella ZFU (40,54%) è sei puntipercentuali superiore alla media comunale, con un dato allarmante che riguarda lapopolazione femminile (54,07%), addirittura superiore di dieci punti al tasso corrispondentecomunale.Dilagante quello della disoccupazione giovanile delle donne (80,73%), 8 punti sopra la mediaregionale, 17 punti sopra quella meridionale, oltre 43 punti rispetto la media nazionale, 63 puntirispetto alle aree più evolute del nostro paese.TUPER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU ABAGHERIACome testimoniano i dati, in questi ultimi anni l'inserimento nel mercato del lavoro delle donne èdiventato ancora più difficile per gli effetti deleteri della grave crisi economica e sociale, cheinteressa tutti i settori tradizionali dell'economia della zona. Ma anche molte di quelle donne chesulla carta risultano imprenditrici, per gli stereotipi di natura socio-culturale pesantemente presentinel nostro territorio, sono in realtà prestanomi per padri o mariti, svolgendo ruoli subalterni, chedifficilmente permettono loro di esercitare scelte autonome.Da un analisi di genere degli occupati per settore di attività economica risulta che in Sicilia, perquanto riguarda gli uomini, su un totale di di 995 mila occupati, di questi 639 mila lavorano nelterziario, ma una buona parte risultano distribuiti anche negli altri settori: 255 mila nel settoresecondario e 101 mila sono occupati in agricoltura.

Per le donne, invece, rispetto ad un totale regionale di 496 mila occupate, la quasi totalità èoccupata nel settore dei servizi, essendo del tutto irrisoria la loro presenza in agricoltura edindustria. Questo dato è in linea con quel fenomeno di segregazione settoriale, che si ritrova alivello nazionale, ma risulta maggiormente accentuato e con contorni più drammatici.

6.1.3 I FENOMENI DEL RACKET E DELL’USURA

Per analizzare il contesto del comune di Bagheria e della Zona Franca Urbana proposta, calatonella realtà prima regionale poi nazionale, si è fatto principalmente riferimento al Rapporto 2006 Lemani della criminalità sulle imprese della confesercenti, elaborato sulla base delle statistichedell’ISTAT, dei dati forniti dal Ministero dell’Interno, dai sondaggi condotti da SWG perConfesercenti, dalle ricerche del Centro Studi TEMI e da numerose informazioni e testimonianzeraccolte da SOS Impresa.L’analisi svolta mette in risalto, accanto ad una attività parassitaria di tipo tradizionale, costituita daireati tradizionali quali l’estorsione e in parte l’usura, un crescente ruolo della cosiddetta mafiaimprenditrice.I reati esaminati sono quelli che condizionano maggiormente le attività imprenditoriali, il racketinnanzitutto e da qualche tempo anche l’usura. Reati che limitano la libertà d’impresa, e cherappresentano costi aggiuntivi, diretti ed indiretti, a carico degli imprenditori, dei commercianti equindi anche dei consumatori incidendo non poco sui prezzi e sulla qualità dei prodotti.

Ciò che emerge con maggiore evidenza è la capacità di intervenire con proprie imprese nellerelazioni economiche, stabilendo collegamenti collusivi con la politica e la burocrazia soprattuttoper il controllo del sistema degli appalti e dei servizi pubblici. Questa nuova attività sta mutandoanche la struttura dell’organizzazione mafiosa ed emerge una “borghesia mafiosa” o se volete “unamafia dalla faccia pulita”, costituita da gruppi di imprenditori, professionisti, amministratori che incambio di favori, curano gli interessi locali dei clan, il più delle volte prendendone le redini.

Il racket nella Provincia di Palermo vive e cresce nella dimensione della quotidianità, si imponecome fatto abitudinario e per questo sottovalutato anche da chi dovrebbe combatterlo.

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Nel corso di questi ultimi anni la richiesta del “pizzo” è diventata “soft”, ma non per questo menoopprimente e generalizzata.Un costo che rapportato alla crisi economica diventa sempre più insopportabile per le imprese chepreferiscono chiudere piuttosto che denunciare. Un dato relativamente stabile nel tempo riguardainvece i commercianti taglieggiati che oscillano intorno ai 160.000.ALE PER LA REALIZZAZIONE Il pizzo è fenomeno diffuso innanzi tutto nelle grandi città metropolitane del sud. In Sicilia sonocolpiti l’80% dei negozi di Catania e Palermo.Si può affermare che in queste zone a non pagare il “pizzo” sono le imprese già di proprietà deimafiosi o con cui essi hanno stabilito rapporti collusivi e affaristici.

Per avere allora un quadro più indicativo dell’incidenza di fatti estortivi in una determinataprovincia, si è fatto riferimento a un modello che incrociando i dati delle denunce con quelli di altrireati sintomatici di intimidazioni alle aziende e di richieste di pizzo quali gli incendi dolosi e gliattentati dinamitardi, permette di ricavare un ‘indice’, chiamato ISE (Indice sintomatico di fattiestorsivi).

Questo da un quadro più verosimile dell’incidenza del fenomeno estorsivo in una data provincia,avendo il merito (e quindi anche il difetto) di basarsi su reati effettivamente denunciati in un’attivitàcriminosa di gran lunga sommersa.

In questa graduatoria la provincia di Palermo si trova al nono posto, tra i primissimi posti a livellonazionale, subito dopo Lecce.

Un altro elemento di novità nelle pratiche estorsive è legato alla “qualità” dei nuovi gruppi criminali,soprattutto in Puglia, e nel napoletano, ed in alcune zone della Sicilia.Il pagamento del pizzo non è un destino ineludibile. Ci sono zone ad alta intensità criminale nellaquale l’azione delle forze dell’ordine, avvalendosi a volte della collaborazione degli imprenditori edelle associazioni antiracket, hanno consentito l’arresto di numerosi “boss” delle estorsioni e ladisarticolazione d’intere bande.

Il perdurare della crisi economica, il calo dei consumi, l’impoverimento della classe media,ma anche dissesti e scandali finanziari che hanno toccato il sistema bancario ripropongonouno scenario simile a quello del biennio 1990/1992, nel quale l’usura emerse come drammasociale diffuso.L’ultimo Bollettino economico della Banca d’Italia ha rilevato che, in un anno, l’indebitamento dellefamiglie è cresciuto di 45,9 miliardi di euro ed ha raggiunto il 30% del PIL. Nel 1996, solo per fareun esempio, toccava il 18% e, mentre, sino a qualche anno, Il ricorso al credito al consumo erafinalizzato all’acquisto di beni durevoli, oggi, si ha la percezione che questo sia dovuto allariduzione del potere d’acquisto dei salari e per far fronte alla mancanza di liquidità.

L’attività di rilevazione sul “campo” attraverso gli Ambulatori, gli “Sportelli”, le associazioni eFondazioni antiusura confermano i freddi numeri delle statistiche e segnalano, con sempremaggiore frequenza, una situazione di forte disagio che coinvolge imprese e persone una voltaritenute immuni da rischi.L’usura si conferma, quindi, un fenomeno sociale diffuso, che si espande secondo dellacongiuntura economica. Lo zoccolo duro è costituito da famiglie povere e microimprese,presenti in gran numero nella ZFU proposta.Una situazione che si è aggravata ulteriormente nell’ultimo periodo a causa della crisi che hacolpito il commercio a e che ha condannato nel triennio 2003-2005, 165.000 attività commerciali e50.000 alberghi e pubblici esercizi alla chiusura. Di queste un robusto 40% deve la sua cessazionead un forte indebitamento ed all’usura.

Il numero dei commercianti coinvolti in rapporti usurari, oggi stimati in oltre 150.000 e poichéciascuno, come si è detto, s’indebita con più strozzini le posizioni debitorie possono essereragionevolmente stimate in oltre 450.000, ma ciò che è più preoccupante è che almeno 50.000sono con associazioni per delinquere di tipo mafioso finalizzate all’usura. Gli interessi sono, ormai

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stabilizzati oltre il 10% mensile.

Nel complesso il tributo pagato dai commercianti ogni anno a causa della lievitazione del capitale edegli interessi si aggira in non meno di 12 miliardi di euro. In Campania, Lazio e Sicilia si concentraun terzo dei commercianti coinvolti. Alle aziende coinvolte vanno aggiunti gli altri piccoliimprenditori, artigiani in primo luogo, ma anche dipendenti pubblici, operai, pensionati, facendogiungere ad oltre 600.000 le persone invischiate in patti usurari, a cui vanno aggiunte non meno di15.000 persone immigrate impantanate tra attività parabancarie ed usura vera e propria.

Di fronte a queste stime, certamente per difetto, il numero delle denunce appare veramente risibile.Da segnalare il costante calo dal 1996, anno di emanazione della Legge, e la leggera ripresa nel2004, confermate dal I semestre del 2005, a riprova di un fenomeno che in questo ultimo bienniosta conoscendo una recrudescenza. Questo quadro è confermato dai Presidenti di corte d’Appellodel meridione, che all’apertura dell’Anno Giudiziario hanno posto l’accento sulla crescita delledenunce del 50% nei distretti di Napoli e Palermo, del 29% in quello di Bari.

L’aumento delle persone denunciate segna, però, non già una maggiore capacità investigativa chesi mantiene su standard elevati, ma omogenei, quanto una maggiore presenza del denarocircolante e dell’allargamento del giro usuraio.

Il lieve aumento registrato nel numero delle denunce è, invece, smentito dai dati provenientidall’ISTAT che prendono in considerazione il concreto avvio dell’azione penale seguito alledenunce e segnalano un calo del numero delle denunce più marcato e continuo.Nel periodo 1998-2004 siamo passati da 1213 a 677. Il crollo si è realizzato dal 2000 in poi.

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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6.2 Le potenzialità economico-sociali nella ZFU proposta

6.2.1 IL CENTRO STORICO DI BAGHERIA

Il centro storico di Bagheria, con la sua tipica forma a chitarra, è attraversato dai due corsiprincipali Butera, che conduce sino all’omonimo Palazzo, e Umberto I, che da Piazza Madriceporta sino a Villa Palagonia.

Dentro il centro storico, o nel suo immediato intorno, ritroviamo tutte le ville settecenteschemonumentali, che costituiscono il principale patrimonio storico-culturale della città:

Villa Cattolica, che ospita il museo d’arte contemporanea “Renato Guttuso”;

Villa Cutò, sede della bibliotecacomunale e del DAMS, sezionearte cinematografica;

Villa San Cataldo, sededell’Istituto d’arte, con il suosplendido parco storico;

Villa Valguarnera (in copertina),dei principi Alliata di Villafranca;

La Certosa, depandance dicaccia di Palazzo Butera, nel‘700 museo delle cere;

Villa Trabia;

Villa Palagonia.

Per molto tempo le ville, soprattutto quelle in mano pubblica, hanno subito un declino lento,attorniate e circondate dal cemento dei nuovi palazzi sempre più vicini e sempre più soffocanti, chehanno preso il posto degli agrumeti e dei giardini storici, rischiando la distruzione per incuria edisinteresse generale.Il centro storico nel corso degli anni, ha cominciato a perdere terreno sul piano della competitivitàeconomica rispetto alle zone di nuova espansione, con più servizi e una migliore accessibilità. Si èregistrato, così il progressivo abbandono da parte dei bagheresi di numerose abitazioni, mentre lacittà continuava a crescere nelle periferie. Alcuni quartieri del centro sono stati massicciamentepopolati da immigrati, soprattutto provenienti dai Paesi dell’Est Europa e dell’Africa, spesso nonregolari.Tale flusso di popolazione in entrata e in uscita ha fatto perdere progressivamente i connotaticulturali del centro storico, che per anni è stato il luogo dell’identità di Bagheria e dei Bagheresi.Il centro soffre, inoltre, della scarsa la presenza di servizi pubblici adeguati all’interno del perimetrodel centro storico:

non vi sono parcheggi pubblici attrezzati;

scarse le aree a verde;

il sistema di trasporto pubblico non è adeguato all’esigenza di mobilità dei cittadini.A tutto ciò, ha voluto porre rimedio il programma di riqualificazione urbana “Urban Italia”, titolatosuggestivamente “Ricominciare dalle Ville”, finanziato per 5 milioni di euro dal Ministero delleInfrastrutture, che indica una possibilità per Bagheria e il suo centro storico. La città – attraversatada moderne contraddizioni e travolta dalla omologazione – tenta di ritrovare quella complessaassociazione di dati caratteristici che consentono di riconoscersi, ricostruire un senso di solidarietà

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tra le sue parti, immaginare una nuova ipotesi di sviluppo.

Il sistema delle ville barocche, i siti archeologici, l’insediamento di Aspra, le cave di pietra e di tufosono solo alcuni elementi di pregio del sistema di Bagheria. Ritrovarne il valore, collocarlo nelcircuito della fruizione internazionale, qualificare l’offerta per alimentare le economie locali, vieneormai percepito come fattore decisivo di rivitalizzazione, e persino di riscatto della città.Da qui parte Urban. Esso rappresenta, al contempo, occasione per un approfondimento efocalizzazione dell’insieme di campi di azione ed ambiti di intervento attraverso i quali raggiungeregli obiettivi prima enunciati, anche valutati e perseguiti alla luce delle opportunità offertedall’operatività in atto del Programma Operativo Regionale:

La riqualificazione ambientale ed urbana si delinea come il tema centrale per realizzaremodificazioni sostanziali della qualità della vita e del senso di appartenenza degli abitantialla città;

La qualificazione degli spazi aperti già luoghi di identificazione collettiva ed in particolaregiovanile, può innescare processi virtuosi di valorizzazione del centro storico;

La realizzazione di un polo di attività informative e formative, di incontro e di iniziativasociale e culturale nel Palazzo Butera, può senz’altro interpretare la riappropriazione di unluogo simbolicamente “originario “ ed identificativo della storia di questa città. È previsto ilsuo affidamento alle attività di educazione permanente costruite dalla Rete delle Scuole diBagheria, la realizzazione di un centro informativo multimediale per i giovani, di una serie diattività per l’elaborazione del marketing territoriale e di accompagnamento e supporto diimprese e iniziative di nuova occupazione, insieme alla realizzazione di un calendario diattività ed eventi quotidiani di tipo culturale legati all’utilizzo possibile dei cortili e di spazicoperti al suo interno;

La ridefinizione urbana dell’area antistante la stazione ferroviaria, che è luogo centrale diun tessuto connettivo denso di significati antichi e funzioni di recente impianto, attraversatodall’asse che congiunge la Villa Cattolica (Museo ed esposizione permanente delle opere diRenato Guttuso), al Palazzo Cutò (sede del D.A.M.S. dell’Università di Palermo) alla VillaSan Cataldo (in corso di restauro da parte della Provincia, che sarà sede dell’Istitutosuperiore d’Arte e di una ludoteca), rappresenta l’obiettivo complesso di costruire unanuova centralità urbana, nella quale si affrontano in maniera integrata anche i temidell’accessibilità al centro storico (di concerto alle Ferrovie dello Stato, attraverso larealizzazione di una sistemazione stradale arricchita anche di un nuovo sottopassoferroviario, risolutrice dell’interscambio veicolare e pedonale con Aspra) e della mobilitàecosostenibile ed alternativa, per la quale viene realizzato un polo di intermodalità.

Al momento della sua originaria formulazione, il Programma Urban è stato per la città un tentativodi proporre un sistema di idee e progetti che rappresentavano, solo cinque anni fa, l’espressionedell’avvio di un meccanismo di responsabilizzazione rispetto ai grandi problemi della città, lavolontà di affrontare con proposte a volte dirompenti, spesso innovative e non convenzionali, i temidella disgregazione sociale, della devianza minorile, della mancanza di occupazione stabile elegale per i più giovani, insieme a quelli riguardanti la qualità urbana e l’offerta di servizi spessocarente in maniera diffusa nella città.Il riconoscimento a quel Programma ha accompagnato la composizione di quadro di iniziative e diproposte progettuali che hanno messo in luce sia la presenza di un partenariato sociale eproduttivo pronto a svolgere un ruolo forte che il rilevante bacino di opportunità finanziariecostituito dagli strumenti della programmazione regionale. L’azione di Urban è fortemente orientata alla trasformazione fisica e delle modalità d’uso delnucleo storico della città. Le attese più rilevanti riguardano la possibilità che l’azione pubblicavenga accompagnata da investimenti privati sia sul patrimonio edilizio che sullo sviluppo di nuoveiniziative nel campo dei servizi turistici e delle attività commerciali ed artigianali tipiche. Ilcoinvolgimento attivo di associazioni, operatori, singoli cittadini, scolaresche è parte della strategiadi Urban, che mira a un forte segno di innovazione nella città e tra i suoi abitanti.

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E’ da qui si sviluppa la strategia integrata del recupero del centro-storico, ulteriormente portataavanti dai finanziamenti del Pios, a valere sulla misura 5.02 e dai finanziamenti FAS, la cui opera-simbolo diviene l’acquisizione, il restauro e la rifunzionalizzazione di Palazzo Butera (i lavori sonoattualmente in corso), atto definitivo della rinascita di Bagheria e del suo centro storico, emblemadell’identità culturale recuperata.Bagheria, infatti, nasce con Palazzo Butera. Fu nel 1653 Giuseppe Branciforti, principe di Butera, acausa di una delusione politica, lascia la corte palermitana per trasferirsi nella campagna dellaBacaria, un territorio che si estendeva tra l’Eleuterio e il fiume Milicia. Da lì nasce la storia di unacittà, resa celebre dalle sue numerose ville monumentali e dai tanti uomini di cultura che ivi sononati (Guttuso, Buttitta, Tornatore, Maraini…), ma anche dal sacco edilizia compiuto negli anni ’60,dall’abusivismo selvaggio, dal boom della residenzialità, che ha fatto raddoppiare la popolazione inappena vent’anni. Il crollo dell’agricoltura, lo stop all’espansione della città dettato dal nuovo PRGe dal vincolo paesistico apposto al 90% del territorio comunale, nonché la trasformazione apaesedormitorio per la vicinanza a Palermo hanno fatto via via perdere l’identità culturale diBagheria e smarrire una prospettiva di sviluppo.L’intervento di acquisizione e rifunzionalizzazione di Palazzo Butera rappresenta il core projectdell’azione di riqualificazione urbana del centro storico di Bagheria.Nell’intervento, infatti, si concentrano aspettative che riguardano il recupero fisico di uno dei piùimportanti elementi del barocco bagherese e la promozione di nuove ed innovative attività sociali eculturali.L’idea è quella di fare di Palazzo Butera il polo culturale, sociale, economico e istituzionale nonsoltanto della città ma dell’intero comprensorio. Nel corpo di fabbrica centrale a piano terra troveràspazio una moderna biblioteca multimediale, inserita in un circuito internazionale per laconsultazione di opere digitali, al piano nobile il luogo di rappresentanza istituzionale che potràservire anche per lo svolgimento di eventuali eventi culturali di particolare rilievo quali conferenze,mostre e seminari, al piano secondo verrà ospitato il centro di formazione e di accompagnamentoalla imprenditorialità giovanile. Il cortile occidentale accoglierà la biblioteca tradizionale e neglispazi esterni servirà a ospitare eventi culturali (reading letterari, proiezioni cinematografiche,iniziative teatrali, concerti musicali…).Il cortile orientale sarà tutto dedicato al mondo del sociale: una parte verrà concessa alla Caritasche da oltre un secolo attraverso l’azione delle Suore Vincenziane assiste gli indigenti nelledifficoltà quotidiane; poi ci sarà un centro polifunzionale di aggregazione giovanile; un ambulatoriomedico per l’assistenza alle ragazze madri e agli extra-comunitari; un asilo sia nido che di primainfanzia.

L’intervento di acquisizione e rifunzionalizzazione di Palazzo Butera, come visto sopra risultaintegrato funzionalmente con altre iniziative avviate o programmati in materia di riqualificazioneurbana. In particolare l’area oggetto dell’intervento fa da cerniera tra il vecchio centro storico anord e la nuova espansione della città a sud, tra il tessuto originario e i quartieri a ridossodall’autostrada in parte abusivi. Il caso più grave di conurbazione selvaggia riguarda propriol’antico parco del Palazzo, che collegava la Villa con la Certosa, la sua dependance, costruita instile neoclassico. Negli anni ’60 il parco fu lottizzato e tre stecche di case popolari sorsero a unadecina di metri dalla Certosa, il verde fu cancellato e in posizione baricentrica fu realizzataun’orribile piazza in cemento. Oggi l’intervento di recupero del Palazzo si pone come pretesto perriqualificare tutto l’intorno: la Certosa, per molti anni utilizzata come stalla abusiva, viene restaurataper ospitare il museo del giocattolo; la piazza viene smantellata e ripensata con materialiecocompatibili; vengono creati dei percorsi pedonali che riprendano le antiche passeggiate delprincipe all’interno del suo giardino.

L’obiettivo è quello di limitare sempre più il traffico all’interno del centro storico, in modo da ridurregli inquinanti, e aumentare la qualità ecologica-ambientale e dei valori paesaggistici delcontesto. Tutto ciò in perfetta sintonia con il Programma Urban che propone un sistema integratodi trasporto pubblico attraverso microbus elettrici o a gas senza emissione di inquinanti che sfruttala realizzazione di sei parcheggi come stazioni intermodali di scambio dentro il centro urbano.

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L’opera di completamento di Palazzo Butera assume così rilievo strategico nella valorizzazionedel patrimonio storico ed ambientale di tutto il centro storico. Villa Butera, come simbolo dellarinascita, emblema della Bagheria di un tempo, abbandonata e devastata per anni, che adessoritorna al suo splendore originario portandosi dietro la voglia di riscatto di un intero quartiere, diun’intera città. Il recupero di Palazzo Butera non è soltanto il restauro di un monumento, marappresenta la riappropriazione dell’identità storico-culturale di un popolo,il cambio di mentalità dalconsiderare le ville settecentesche vecchie pietre da saccheggiare e demolire a ripensarle comepreziosissime risorse, utili non soltanto culturalmente e socialmente, ma anche economicamente. Ilcompletamento della Villa assurge a tentativo di ridare qualità urbanistica prima all’areaimmediatamente circostante, poi a tutto il tessuto urbano, incentivando l’accessibilità pedonale alcentro storico, aumentando la sicurezza nella fruizione dello spazio urbano da parte dei cittadini.

Sotto questa luce nasce l’intervento di acquisizione e rifunzionalizzazione di Palazzo Butera, cheospiterà sia attività culturali (biblioteca digitale, mediateca, musicoteca) che sociali (centro diformazione e accompagnamento alle nuove imprese, centro di aggregazione giovanile, asilo nido edi prima infanzia, luogo di assistenza sociale per immigrati e ragazze madri) con particolareriferimento alle categorie disagiate. Per anni, infatti, i bagheresi hanno chiamato l’edificio inoggetto “il Palazzo delle Sorelle”, con riferimento alle Suore Vincenziane che da oltre un secolovivono lì, prestando assistenza continua alle famiglie in difficoltà. Nell’immaginario collettivo,quindi, Villa Butera è intesa come il luogo della solidarietà, dell’ascolto, della carità. Unadimensione che il progetto di completamento amplifica ulteriormente, creando, attraverso ilrecupero dei cortili, spazi relazionali dove fare interagire giovani, bambini, anziani, donne edextracomunitari, in un’ottica di integrazione culturale e sociale.

La lapide muraria “simbolo” di Palazzo Branciforti - Butera

Per oltre un secolo Palazzo Butera è stato punto di riferimento sociale per Bagheria. L’azioneinstancabile della Caritas cittadina, che oggi assiste nei suoi bisogni elementari, oltre cinquecentofamiglie indigenti, l’impegno del Cav (centro di aiuto alla vita) a sostegno delle ragazze madricontro la tentazione dell’aborto, l’animazione giovanile svolta di boy scout del gruppo Agesci afavore della cultura del rispetto dell’ambiente e dei più deboli, l’attività culturale svoltadall’Università della Terza Età a favore degli anziani, sono già oggi una realtà consolidata cheopera in maniera continuativa da anni con importanti risultati.

L’intervento vuole fornire sostegno all’azione già in corso, potenziandola e diversificandola. Larealizzazione di una moderna biblioteca digitale, in collegamento con le banche dati di tutto ilmondo, la creazione del museo della città, lo spostamento del luogo di rappresentanza delleistituzioni cittadine, la nascita del centro di formazione e accompagnamento delle nuove impresesono tutte attività che si sposano con l’identità del Palazzo, nell’ottica dell’attuazione duratura dipolitiche per le pari opportunità. In tal senso, particolare rilievo assume il centro per l’aiuto alle

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imprese.

Uno dei più importanti ostacoli, infatti, allo sviluppo economico è proprio la mancanza della culturad’impresa. La struttura intende fornire attività di accompagnamento allo start-up di microimpresegiovanili, femminili, e comunque a nuove realtà imprenditoriali che scontano deficit di know how,svolgendo un’attività specifica di affiancamento alle aziende che attiveranno investimenti nel centrostorico. Si tratta, quindi, di una sorta di incubatore d’impresa, un laboratorio per la ricerca e lasperimentazione nel campo dell’imprenditoria e programmazione negoziata, che nasce comeazione di marketing territoriale e di promozione principalmente del tessuto urbano antico diBagheria,. In quella sede, troverà spazio anche lo sportello unico comprensoriale delle attivitàproduttive, finanziato dal Patto Territoriale e gestito dalla Società Consortile Metropoli Est srl,che raggruppa tredici comuni a est di Palermo e si occupa delle politiche di sviluppo locale delcomprensorio. In tal senso è stato firmato un protocollo d’intesa tra Metropoli Est, i Comuni diBagheria, Termini Imerese, Santa Flavia, Misilmeri, Marineo, Ficarazzi, Casteldaccia,Ciminna, Baucina, Altavilla Milicia e la Rete delle scuole Bab El Gherib, che si sono impegnatia interconnettere mediante azioni di sistema gli interventi infrastrutturali finanziati dallaprogrammazione negoziata, attraverso la realizzazione di itinerari tematici, che valorizzino lerisorse naturali e culturali del comprensorio, in un’ottica di internazionalizzazione e di svilupposostenibile, assicurandone la più ampia fruizione.Uno dei capisaldi del protocollo è il ruolo di Palazzo Butera nella strategia complessiva dell’areavasta, che diventa anche Centro Servizi, gestito dalla Rete delle Scuole Bab El Gherib, di valenzastrategica comprensoriale, come struttura a servizio dello sviluppo locale in termini di istruzione ealta formazione dei giovani. Il Centro servizi promuoverà l’aggregazione interculturale, lapromozione delle pari opportunità in un’ottica di città allargata al territorio dei tredici comuni,attraverso l’animazione e l’educazione dei giovani e degli adulti, l’attivazione della bibliotecamultimediale, di laboratori teatrali e musicali, atelier, centri di promozione culturale, di educazionealla legalità.

In relazione al contenuto tecnologico che dovrà possedere l’iniziativa per quanto riguarda adesempio la biblioteca digitale, si farà riferimento al supporto informatico fornito dal progetto e-government “Comuni d’Europa”, finanziato per 6 Meuro dal Ministero dell’innovazione tecnologica(Mit), che vede la creazione di una rete informatica di servizi al cittadino e alle imprese tra 72comuni d’Italia, con ente capofila Terni e partner tecnologici Hewlett Packard e Miscrosoft, edal progetto “Reti civiche” finanziato per 1,2 Meuro a valere sulla misura 6.05 del Por Sicilia 2000-2006 con un partenariato stavolta comprensoriale.

L’intervento proposto risulta strategico nell’area della ZFU in relazione al piano d’interventi giàrealizzati o in corso di realizzazione nel centro storico di Bagheria.

Il programma prevede l’acquisizione e il restauro del corpo di fabbrica centrale di Palazzo Butera(2,5 Meuro Pios + 1,2 Meuro Urban + 1,2 Meuro Fondi comunali), il recupero della sua Certosa(0,5 Meuro Urban), che diventerà museo del giocattolo e delle cere, e l’interconnessione dei dueedifici storici con la riqualificazione di Piazza Butera (0,4 Meuro Urban) un tempo giardino storicodel complesso monumentale. Nel piano Palazzo Butera è il polo multifunzionale a cui ruota attornotutto il rilancio del centro storico bagherese, divenendo sede di una moderna bibliotecamultimediale, sede istituzionale, museo della città, centro di formazione e di accompagnamentodelle nuove imprese, accogliendo anche le attività sociali rivolte ai bambini, ai giovani, alle famigliedisagiate e agli extracomunitari.

Palazzo Butera così completa il novero delle acquisizioni pubbliche dopo Villa Cattolica, museod’arte contemporanea, che si espande sino al vicino Magazzino Cancilla rifunzionalizzato ingalleria permanente d’arte e sala-convegni (1,1 Meuro Pios) e si rifà il trucco con il restauro deiprospetti (0,3 Meuro Misura 2.01 Por Sicilia), e dopo Villa Cutò, nuova sede del DAMS di Palermoe centro d’eccellenza per la produzione del digitale. È proprio nell’ambito della Stazione, su cuiinsiste Villa Cutò, che si mette mano a un importante e vasta opera di riqualificazione, che prevedel’acquisizione del vecchio scalo merci (un’area di circa 16.000 mq) e la realizzazione di un grandeparcheggio intermodale (0,5 Meuro Fondi comunali + 0,7 Meuro Urban) che diventa il fulcro del

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sistema di mobilità sostenibile nel centro storico, attraverso veicoli elettrici o a gas metano. Giàrealizzati altri 5 parcheggi ai margini del centro storico (1,1 Meuro Legge Tognoli), il più importantedei quali quello realizzato di fronte Villa Cattolica, che può ospitare sino a 250 auto e 50 pullman.L’opera di recupero di importanti spazi per la fruizione dei pedoni a scapito delle automobili vienerealizzata attraverso la pedonalizzazione e la riqualificazione di Piazza Sepolcro, Piazza AnimeSante (0,5 Meuro Urban) e Piazza Vittime della Mafia (1,5 Meuro Pios), che riqualificherà ilsistema d’accesso a Villa Palagonia, Villa Valguarnera e Villa Trabia anche attraverso larealizzazione di un parcheggio interrato. L’intervento più importante di pedonalizzazione avverrà suCorso Umberto I, l’asse viario più importante del tessuto urbano, dove verrà ristretta lacarreggiata a 5 m, allargati i marciapiedi e proibita la sosta (1,8 Meuro Pios).

L’attuazione del piano del colore servirà a riqualificare l’immagine del centro storico con aiuti aiprivati per il rifacimento dei prospetti e dei tetti (0,4 Meuro Urban), nonché sono previsti aiuti per leimprese che contribuiranno alla rivitalizzazione dei settori economici del commercio edell’artigianato nel centro storico di Bagheria attraverso lo strumento dei Consorzi di garanziacollettiva fidi (0,3 Meuro Urban).Da qui si deduce la perfetta coerenza dell’intervento agli strumenti di programmazione giàfinanziati (Pios e Urban) e la sua strategicità al fine di massimizzare gli impatti socioeconomiciprevisti.

6.2.2 LE AREE ARTIGIANALI DI CONTRADA MONACO, PARISI, ASPRA, 4 FINAITE

Una parte fondamentale della ZFU proposta sono le aree artigianali di Contrada Monaco e diAspra, poiché rappresentano le aree dove naturalmente le nuove imprese potranno insediarsi,avendo a disposizione tutti i servizi a loro necessari.Ad oggi, non soltanto Bagheria, ma l’intero comprensorio è sprovvisto di aree idonee adaccogliere attività industriali e/o artigianali. Avviene così che le imprese artigiane o leindustrie sono costrette a operare nel tessuto urbano, spesso anche nel centro storico,senza adeguati servizi, senza la possibilità di eventuali espansioni dell’azienda e con gravenocumento per la qualità dell’ambiente.Il caso più eclatante riguarda il borgo di Aspra, la frazione marinara di Bagheria, dove sonolocalizzati tra centro-storico e zona d’espansione oltre 20 imprese con un numero complessivo dicirca 400 addetti.La zona artigianale di Aspra, finanziata con fondi dei Patti Territoriali del comprensorio di Bagheria(8,5 milioni di euro), nasce principalmente per garantire l’insediamento delle industrie ittiche inun’area idonea.Altre attività legate alla lavorazione del legno, del ferro, dell’alluminio, del vetro, e della plastica,fabbriche artigianali per la produzione di mobili, cornici, infissi, vetri lavorati, per la trasformazionedella carta (stampaggio e taglio di carta per frutta), ed altre similari potranno insediarsi in subordinealle prime. Per queste attività produttive, la zona artigianale di Aspra rappresenta una collocazionepropria, con servizi e attrezzature annesse che ne garantisce maggiore continuità di produzione.

La programmazione proposta rappresenta un polo produttivo integrato, in grado di assolverefunzioni produttive e di scambio.

Il piano regolatore generale perimetrava un’area molto vasta da assoggettare a prescrizioneesecutiva tra la via Cotogni e la fascia di rispetto cimiteriale, per una superficie di mq oltre 89.300mq di cui una vasta area veniva destinata a verde privato mentre la restante a veniva occupata dalPIP, vero e proprio, denominata zot. “D1”.L’area artigianale di Contrada Monaco, leggermente più piccola (69 mila mq), prevede un numeromaggiore di lotti. Anch’essa è finanziata con fondi dei Patti Territoriali (4,5 milioni di euro).

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La ZFU congiunge in un’unica area a cavallo con la SS113 le due zone suddette e quella dicontrada Parisi, dove vi sono insediamenti produttivi già esistenti.L'ultima area produttiva, sita in Contrada Quattro Finaite all'estremità meridionale del territoriobagherese è stata ceduta all'ASI, con la finalità di area industriale e centro fieristico. Anch'essa èricompresa nel perimetro della ZFU.Zone Franche UrbaneLOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

6.2.3 IL CENTRO STORICO DI ASPRA

Il Centro storico di Aspra rappresenta l’affaccio a mare del territorio bagherese. In esso siconcentrano le maggiori aspettative dell’economia bagherese, soprattutto per quanto riguarda ilsettore del turismo.

Il piccolo approdo peschereccio svolge,infatti, più un ruolo di attrattiva turistica cheelemento produttivo vero e proprio. Comegià detto, Aspra risente di notevoli disagiambientali dovuti in gran parte allalocalizzazione entro il perimetro urbanodelle industrie di trasformazione del delpesce e del cattivo funzionamento deldepuratore comunale.

A entrambi problemi l’Amministrazione staprovvedendo ad appaltare i lavori per ilpotenziamento dell’impianto depurativo (8,5milioni di euro) e realizzando, come detto inprecedenza, l’area artigianale/industriale,dove dislocare opportunamente gli impiantiproduttivi. La delocalizzazione delleindustrie consentirà di recuperare edifici,che potranno essere rifunzionalizzati per ilturismo e attività complementari.La vocazione del centro storico di Aspranegli ultimi tempi, infatti, sembrachiaramente quella turistica, con ilproliferare di iniziative di ospitalità extra-alberghiera, tramite il recupero delle antichecase dei pescatori. Tali attività crescono dipari passo a quelle di pescaturismo eittiturismo, promosse da Porticello, il paese

vicino, che possiede uno dei porti pescherecci più grandi della Sicilia.

L’Amministrazione comunale attraverso la riqualificazione del lungomare e la realizzazione di unabarriera frangiflutti a protezione dell’approdo peschereccio, intende gettare le basi per larealizzazione di un porticciolo prevalentemente turistico, da realizzare in project financing, il cuipiano regolatore è attualmente in fase di redazione.In tal senso, l’istituzione della Zona Franca Urbana agevolerebbe le nuove iniziative economiche,dando supporto all’azione di valorizzazione della frazione marinara di Aspra, portata avanti negliultimi anni dall’Amministrazione comunale.e 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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6.2.4 MONTE CATALFANO

Monte Catalfano rappresenta il confine orientale della ZFU proposta. Esso, con i suoi 400 ettari diboschi e macchia mediterranea, è stato riconosciuto Sito d’Interesse Comunitario (SIC) “Rupi diCatalfano e Capo Zafferano” individuato ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE (ITA020019). Il Comune di Bagheria, attraverso un finanziamento di 4,6 milioni di euro, ha acquisito ilMonte al demanio pubblico e renderlo fruibile, attraverso la realizzazione di un parco suburbano,ponendo fine ai danni ambientali provocati dall’attività estrattiva, dalle discariche abusive di rifiuti edagli incendi.L’idea è quella di trasformare un’area degradata, di grande rilevanza naturalistica, in un attrattoreturistico, messo in rete con le altre risorse culturali e ambientali del comprensorio.Il parco, infatti, si inserisce in un contesto ambientale di notevole valore paesaggistico: a nord ilMar Tirreno, a est La Cittadella di Solunto, a sud Bagheria con le Ville settecentesche, a ovest laValle dell’Eleuterio e il Golfo di Palermo.

Il parco, esteso circa 276 ettari, si inserisce in uncontesto ambientale di notevole valorepaesaggistico: a nord il Mar Tirreno, a est LaCittadella di Solunto, a sud Bagheria con le Villesettecentesche, a ovest la Valle dell’Eleuterio e ilGolfo di Palermo.L’area del parco può essere schematizzata incinque zone:

la zona delle pendici;

la zona del pianoro di Portella Vignazza,della discarica e della cava;

le zone in quota;

il centro di educazione ambientale;

la zona delle cave di pietra.

La zona delle pendici

La zona delle pendici si sviluppa a ridosso di paretie falesie soggette per vasti tratti a distacchi dimassi. La zona è stata sottoposta a interventi voltialla rinaturalizzazione dei luoghi e basatiessenzialmente sulla manutenzione dellavegetazione esistente. La zona non è destinata alle

escursione a eccezione di alcuni spazi ben delimitatati.La zona del pianoro di Portella Vignazza

Sul pianoro di Portella Vignazza, tra le alberature esistenti, sono state realizzate le aree attrezzateper picnic, gioco bimbi, campi da gioco (bocce, tennis e pallavolo) e un’area a campeggio per soletende. Nella zona nord del pianoro di Portella Vignazza una vasta areacon andamento subpianeggiante estesa circa 3,5 ettari alberati prevalentemente con olivi e, per la restante parte, concarrubi, agrumi, cipressi, pini e fichi d’india, ben si presta per essere attrezzata per il picnic, ilgioco, lo sport e il campeggio.

All’interno di quest’area sono previste piazzole picnic, in terra battuta, dotate di barbecue, tavoli epanche realizzati con elementi orizzontali in legno e supporti in materiali lapidei recuperatinell’area. L’area gioco bimbi, corredata di arredi per l’educazione motoria, si estenderà per circa3.000 mq. L’area dedicata allo sport, di circa 2.000 mq, è dotata di due campi da bocce, uno per pallavolo e

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basket e uno da tennis, utilizzabile anche per il calcetto.

L’area destinata a campeggio, posta all’estremo nord della zona attrezzata, con una capacitàottimale di 20 tende canadesi, offrirà l’opportunità, per chi non necessita di tutti i comfort, di viverea diretto contatto con la natura.

Il recupero di un manufatto in muratura ha consentito di realizzare un corpo di servizio per l’areacampeggio e per la restante area attrezzata.

Il Centro di Educazione Ambientale

Il progetto del Centro di educazione ambientale, primo stralcio esecutivo del progetto MonteCatalfano - Parco accessibile di cultura ambientale, prevede il ripristino ambientale di un sitoinquinato e la realizzazione di un manufatto propulsore di cultura ambientale che avrà soprattuttofinalità educative: opererà in modo che la collettività possa acquisire una migliore conoscenzadell’ambiente e della propria identità e si porrà come obiettivo la ricerca, l’attuazione e la verifica diazioni operanti nella direzione di uno sviluppo sostenibile. L’UE, nell’ambito del programmaThermie, ha ritenuto valida l’iniziativa e nel settembre del 1996 ha inserito il progetto nelprogramma finanziando le parti tecnologiche del manufatto edilizio. La Provincia regionale diPalermo ha cofinanziato l’opera sulla base di un progetto esecutivo del Centro approvato in lineatecnica dall’UTC del Comune di Bagheria.Il Centro di Educazione Ambientale, all’interno del Parco, costituirà un luogo di educazione, dilavoro, di proposta culturale e sarà punto di aggregazione per le scuole, le famiglie, i turisti. Ilmanufatto edilizio che ospiterà le attività è posizionato su un area marginale del parco percostituire l’occasione e il risultato di un’operazione di recupero ambientale con finalità divulgativesia in fase di costruzione che di gestione: il primo atto significativo e dimostrativo delle azioni dasvolgere nel Centro.Si tratta di una struttura di dimensioni contenute (circa 500 mq. di superficie coperta), realizzatacon materiali riciclabili e prodotti con bassa emissione di sostanze nocive. La struttura si avvarràdei benefici del sole per il soddisfacimento delle necessità energetiche per la climatizzazione degliambienti, per l’illuminazione e le apparecchiature elettriche, per il riscaldamento dell’acquasanitaria. È prevista sia l’utilizzazione passiva dell’energia solare mediante una corretta posizionee forma dell’edificio e l’impiego di idonei elementi costruttivi, che l’utilizzazione attiva attraversocelle fotovoltaiche. La corretta giacitura del manufatto architettonico, la forma e i materiali utilizzati,garantiranno inoltre ottimali condizioni ambientali sia per gli spazi confinati che per l’immediatointorno.

Il Centro sarà in grado di offrire spazi per ospitare attività di educazione e studio (dati ambientali,materiali, metodologie), di visita e accoglienza, di eco-museo, di aula verde, di giardino didattico.Nella struttura ci si potrà occupare di documentazione e ricerca (tradizioni locali, alimentazione,leggende, attività produttive), organizzazione di itinerari, servizi turistici, proiezioni, produzionimateriali, campi lavoro e altro. Il Centro non svolgerà funzioni residenziali perché nelle immediatevicinanze esiste una serie di emergenze architettoniche che, se correttamente recuperate,potranno costituire il naturale complemento del Parco.

Le zone in quotaDal pianoro di Portella Vignazza hanno origine diversi sentieri che, sistemati e dotati di opportunasegnaletica, consentiranno agli escursionisti di raggiungere le zone in quota per percorrere i siti piùnaturali del parco.Seguendo uno di questi sentieri si raggiunge Cozzo San Pietro dove si trovano due manufattirealizzati nel passato dal Corpo forestale. Dei due corpi uno è adibito a locale di servizio con uffici,l’altro a magazzino. Si è previsto di operare sulle costruzioni degli interventi di manutenzione.

All’interno del Parco è previsto lo svolgimento di percorsi di attività motoria che incrementeranno i

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momenti di socializzazione sfruttando la vocazione naturale dei territorio per le attività sportiveall'aria aperta. Gli itinerari sportivi e ludico-motori all'interno dei Parco costituiranno l’occasione perun progetto di alfabetizzazione culturale e ambientale rivolto soprattutto agli studenti.Le attività comprenderanno eventi sportivi di jogging, ciclismo, walking, percorsi verde, trekking,arrampicate, orientering, ecc. Le attività si volgeranno lungo i sentieri del Parco, nell’area giocodella zona attrezzata di Portella Vignazza e nel “percorso vita”.

Il percorso vita è un percorso prestabilito in 19 tappe con attrezzi ginnici e strutture appositamenteprogettate per svolgere una sana attività fisica a qualunque età, partendo da una prima fase diriscaldamento per arrivare a un'ultima di raffreddamento. Ogni tappa è illustrata da cartelli condisegni e testi ed è prevista la presenza di un istruttore per l’accompagnamento degli utenti a orariprefissati. I cartelli verranno utilizzati, oltre che per illustrare il percorso e gli esercizi a ogni tappa,per comunicare gli orari delle attività con la presenza dell'istruttore.

Il percorso vita è realizzato con componenti in materiale plastico riciclato di altissima resistenzaagli agenti atmosferici, di illimitata durata e non bisognevoli di manutenzione.Per il coordinamento delle attività motorie e l'organizzazione delle passeggiate o delle escursioni èauspicabile la presenza di due operatori durante i fine settimana. Il compito di tali operatori (figureprofessionali in grado di fungere sia da istruttori che da guide naturalistiche) sarà quello diaccompagnare gli utenti lungo il percorso attrezzato, spiegare, ove necessario, gli esercizi efacilitare l'interazione parco - utente.

Le zona delle cave di pietraA valle del centro di educazione ambientale e dell’area di parco, vi sono tre cave di pietraabbandonate, che l’Amministrazione intende bonificare e rifunzionalizzare in impianto sportivopolivalente, a servizio del parco.Il progetto prevede la realizzazione di un impianto sportivo costituito da:

una zona Tennis con cinque campi da gioco scoperti e uno per allenamento con gradonateper il pubblico (816 posti a sedere), spogliatoi e servizi con copertura a gradoni utilizzabileper manifestazioni all’aperto (725 posti a sedere), un Percorso vita; un’area di parcheggioriservata agli atleti;

una Piscina semiolimpionica con vasca coperta, spogliatoi e servizi; un’area di parcheggioriservata agli atleti;

un’area Parcheggio riservata esclusivamente al pubblico nel caso di manifestazioni in unodegli impianti;

una Palestra con spogliatoi e servizi; un’area di parcheggio riservata agli atleti;

un’area Ristoro comprendente un bar al primo livello e un ristorante al secondo;

adeguamento e sistemazione della viabilità di accesso necessaria a causadell’inadeguatezza di un tratto della strada comunale Monte Catalfano.

L’opera, che ha superato la fase di valutazione d’impatto ambientale, in attesa di finanziamento, sipresta per eventuali partenariati pubblico-privato per la sua costruzione e gestione.

6.2.5 LE CAMPAGNE DEL SETTORE OCCIDENTALE

Il confine occidentale della ZFU proposta consiste nella zona rurale ad ovest del centro abitato,ricompresa tra il litorale, il fiume Eleuterio e l’Autostrada A19.Tale zona è stata inserita per motivi strategici, poiché oggi rappresenta un’area marginale,

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fortemente degradata, a causa del progressivo abbandono delle campagne, che fino alla primametà degli anni ’70 rappresentavano la principale fonte di reddito per i bagheresi. Con lespeculazioni del “macero degli agrumi”, la frammentazione della proprietà terriera e l’apertura deimercati a Paesi del Mediterraneo maggiormente competitivi, l’agricoltura è andata via viaregredendo, fino ad avere oggi un ruolo assolutamente marginale nell’economia della città.Da qualche anno l’Amministrazione prova faticosamente a proporre la riconversionedell’agrumicoltura, attraverso un lavoro di informazione e sensibilizzazione degli operatori rimasti,cercando di favorire la ripresa dell’attività produttiva in campagna, e di arginare il fenomenodell’abbandono dei limoneti.Un problema non soltanto economico, ma che ha valenze ambientali e paesaggistiche di una certarilevanza, aggravato anche dai casi di incendi dolosi, provocati spesso nella speranza deiproprietari che quel terreno diventi prima o poi edificabile.

Riconoscendo il valore storico e ambientale dell’agrumeto bagherese, la Soprintendenza ai Beniculturali e Ambientali ha posto nel 1994 il vincolo paesaggistico su circa il 95% del territoriocomunale, compreso l’area bersaglio dell’intervento.

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7. LA MODALITÀ DI GESTIONE DEL PROGETTOIl modello di gestione previsto mira ad attivare specifiche misure di comunicazione e marketingterritoriale, di animazione economica e sociale, di dialogo e cooperazione con le realtà associativelocali. Essa sarà funzionale alla strategia complessiva di sviluppo economico/produttivo e diattrazione delle imprese nell'area beneficiaria.Il Comune di Bagheria predisporrà, all’uopo, un apposito ufficio per il coordinamento e la gestioneoperativa delle diverse attività necessarie, implementando tutti gli strumenti necessari ad assisteretecnicamente, a valutare e a selezionare le iniziative imprenditoriali, di monitoraggio in itinere e ex-post delle attività. A tal fine si avvarrà della consulenza tecnica del Centro Studi per lo SviluppoTerritoriale - Ente di ricerca senza finalità di lucro, che ha coordinato il forum permanente sullepolitiche di sviluppo locale (vedi par. 7.5);In particolare, si prevede che il gruppo di lavoro, con la consulenza del Centro Studi per lo sviluppoterritoriale, si doterà di strumenti di gestione che consentano un monitoraggio costante delle variefasi ed un suo costante coordinamento con gli uffici comunali preposti allo sviluppo economicodella città. All’uopo, verrà utilizzato l’approccio metodologico del Project Cycle Management(PCM), che prevede l’utilizzo di vari concetti e strumenti per garantire qualità nelle diverse fasi delsuo ciclo di vita (ideazione, progettazione esecutiva, realizzazione, valutazione).In fase di ideazione, l’approccio PCM prevede l’uso della metodologia Goal Oriented ProjectPlanning (GOPP), e del Logical Framework Approach (LFA).Questa metodologia:

1. si basa sull’analisi dei problemi, da cui poi scaturisce la logica dell’intervento;

2. si fonda sulla relazione di causa-effetto tra i problemi e quindi tra gli obiettivi;

3. si ispira alla “programmazione per obiettivi”, secondo la quale è opportuno stabilireprima gli obiettivi (intesi come benefici duraturi per i beneficiari dell’intervento) e identificaresolo dopo le attività da realizzare per il loro raggiungimento;

4. non è una procedura da seguire “a tavolino” - essa è veramente utile se sicoinvolgono nella fase di progettazione i soggetti che a livello locale sono interessati aiproblemi individuati (primi fra tutti i beneficiari cui il progetto è rivolto).

In particolare, l’ideazione del progetto ha previsto i seguenti passi:1. Costituzione della rete degli stakeholders. Sono stati individuati i possibilistakeholders, sulla scorta delle macrotipologie stabilite dalla recente normativa sulle ZFU(Centri di ricerca, imprese, istituti scolastici, enti di formazione). Sono stati predisposti imeccanismi ed avviate le procedure per la realizzazione di una rete, che affiancheràl’amministrazione comunali nelle varie fasi di sviluppo della zona franca di Bagheria.2. Costituzione gruppo di progetto. È stato costituito un gruppo di progetto, affidando talecompito al Centri Studi per lo Sviluppo Territoriale, integrato da uno staff di supporto, inrappresentanza delle organizzazioni partner, al fine di elaborare la proposta progettuale,seguendo i principi enunciati dal Libro Bianco sulla Governance Europea (apertura,partecipazione, responsabilità, efficacia e coerenza);GETTUALE PER LAREALIZZAZIONE DI UNA ZFU A 3. Elaborazione della proposta progettuale. Attraverso la metodologia GOPP il gruppo diprogetto ha elaborato la progettazione di massima, attraverso le due fasi:

I FASE - Analisi del contesto· analisi dei problemi;

· analisi degli obiettivi;· identificazione degli ambiti d’intervento.

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II FASE - Definizione del progetto di massima· scelta degli ambiti d’intervento;· definizione del progetto di massima con il Quadro Logico.

A partire dagli obiettivi strategici del progetto sono stati individuati dei pacchetti di lavoro, WorkPackage (WP), interconnessi tra loro, contenenti ognuno delle azioni elementari (tasks).

Il modello di gestione previsto, finalizzato al coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privatiinteressati dalle azioni progettuali, sarà sviluppato secondo le seguenti attività.

I seguenti paragrafi mostrano gli impegni finanziari su base pluriennale a cui farà fronte il Comune,per la gestione della ZFU nei prossimi cinque anni.LE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

7.2 Azione 1 - Attività di promozione e comunicazione

7.2.1 OBIETTIVI

L’azione di comunicazione e di promozione è trasversale a tutto il progetto, essa ha l’obiettivo dipromuovere e gestire un ambiente sociale favorevole alla predisposizione e alla implementazionedegli interventi previsti del programma d’investimento.Il fine è quello di creare le condizioni per la sostenibilità sociale e istituzionale delle ZFU nelcomune di Bagheria.In particolare:

promozione e diffusione presso i destinatari/beneficiari delle azioni progettuali deglistrumenti e dei servizi attivati;

implementazione di un "Sistema informativo di base" di tutte le azioni progettuali checonsenta di effettuare forme di comunicazione coordinate e trasversale dell'iniziativaprogettuale e delle sue varie fasi e di veicolare un'immagine riconoscibile ed efficiente deirisultati raggiunti;

coinvolgimento attivo degli attori potenzialmente interessati alla fruizione dei servizi,sensibilizzandoli sulla loro importanza, sui benefici e sulle modalità di accesso;

sviluppo del consenso all’interno del partenariato;

promozione del lavoro di rete;

conquista di nuovi livelli di consenso tra gli attori coinvolti;

sviluppo dei rapporti con nuovi soggetti rappresentativi dei fruitori potenziali a cui si rivolgel’iniziativa;

messa a punto di forme relazionali consapevoli e costanti nel tempo, non casuali oepisodiche.

7.2.2 CONTENUTI

Le iniziative di sensibilizzazione saranno tese ad evidenziare il valore formativo culturale e socialedelle attività progettuali:

pubblicizzazione dell’iniziativa attraverso prodotti multimediali;

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promozione dell’iniziativa nel comprensorio;

promozione del programma attraverso il coinvolgimento della cittadinanza degli Enti Localie degli altri soggetti Partner.

In questa prima fase verranno organizzati dei convegni di presentazione e dei workshop tendenti apromuovere la valenza innovativa e le opportunità offerte dal programma, accrescendo leconsapevolezza negli attori locali dello sviluppo e nei cittadini delle problematiche presenti sulterritorio, le azioni previste dal progetto per il loro superamento e le opportunità che esso potràmettere a disposizione per lo sviluppo locale.Per evidenziare la validità dell’intervento e coinvolgere un target crescente di destinatari si faràricorso ad una molteplicità di strumenti di promozione e di diffusione delle attività e dei risultati.

materiale promozionale;

organizzazione di incontri, convegni e seminari;

diffusione in rete con pagine web dell’iniziativa e di prodotti realizzati.

A tal fine particolare rilievo assumerà:

la Creazione di un portale web, al fine di presentare il territorio comunale ricompreso nella ZFU,promuovere e diffondere l’iniziativa ed i diversi servizi attivati;Le attività promozionali del progetto saranno concentrati nei primi 12 mesi di attività mentre quelledi comunicazione, strettamente interconnesse alla diffusione dei risultati, si svilupperanno per tuttie cinque anni dell’iter progettuale.

7.2.3 RISULTATI

Indicatori di risultato:

Numero di soggetti socio-economico e istituzionali coinvolti nelle attività extraformative:600;

Numero operatori del partenariato formati: n. 20;

Indicatori di impatto:

Numero di imprese contattate: 1.500.

7.2.4 BUDGET

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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7.3 Azione 2 - Costituzione del network partenariale

7.3.1 OBIETTIVI

L’iniziativa progettuale mette al centro degli obiettivi da perseguire la costituzione di un CentroTerritoriale Polifunzionale che si pone come punto di riferimento degli interventi da effettuare perlo sviluppo della ZFU, in grado di programmare e realizzare un insieme coordinato di interventiall’altezza delle complessità delle problematiche da affrontare.In particolare:

sviluppare una correlazione positiva tra problematiche occupazionali e potenziamentodell’offerta dei servizi da parte dei soggetti che operano o che intendano operare per losviluppo locale;

integrare le politiche del lavoro con quelle dello sviluppo e della coesione sociale puntandodecisamente alla diffusione alla cultura di impresa e alla promozione di una cultura di retesociale;

Implementare un sistema stabile per la promozione di una governance dello sviluppoterritoriale, capace di mettere in connessione le risorse appartenenti ai diversi ambiti delsistema produttivo e dei decisori pubblici.

Implementare modelli in grado di soddisfare i fabbisogni delle fasce deboli, più a rischio diespulsione dal mondo del lavoro, e di rispondere efficacemente alla domanda di serviziespressa dal territorio.

A tal fine, particolare rilievo assumerà l’attivazione di un Forum Permanente in grado dicoinvolgere tutti i soggetti interessati alle opportunità previste e favorire lo scambio ed il confrontopermanente sulle problematiche delle Politiche del Lavoro e sulle buone prassi da attivare nelterritorio della ZFU;

Le Azioni formative verso gli operatori per la migliore predisposizione delle attività dipromozione e di comunicazione. Tali attività saranno volte all’acquisizione di tecniche dianimazione e di comunicazione, all’utilizzo delle tecnologie informatiche per la gestione condivisadel portale e delle procedure più opportune per lo sviluppo dei processi di integrazione ecoordinamento della rete.Il Network dovrà configurarsi come centro propulsivo della cultura di rete ed essere laboratorio diconfronto per la costruzione di modelli interistituzionali a sostegno delle nuove politiche di genereda valorizzare come elementi trasversali e imprescindibili della progettazione integrata territoriale.Tale modello consentirà una concertazione di azioni e strutture in grado di avviare un processo incui le risorse sociali del territorio s’integrino con altre realtà economiche al fine di creare una rete direlazioni che permetta il dialogo complessivo tra tutte le realtà socio economiche presenti sulterritorio.

Il Network dovrà intervenire come elemento di supporto per favorire l’efficienza gestionale el’adeguamento organizzativo delle strutture istituzionali, economiche e sociale, puntando sullavalorizzazione delle risorse immateriali e relazionali al fine di incrementare la capacità di rispostarispetto alle esigenze della domanda di servizi di qualità.In tale direzione, il Centro dovrà operare come centro propulsore di nuovi modelli di operativitàfunzionale, che attivino processi significativi di integrazione delle risorse umane e strumentali perintraprendere azioni positive in grado di produrre effetti concreti nel territorio, colmando i graviritardi accumulati negli anni passati.

OGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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7.3.2 CONTENUTI

Il NETWORK verrà organizzato secondo le seguenti modalità:

composizione del gruppo di pilotaggio costituito da soggetti delegati dalle imprese coinvoltenell’iniziativa;

predisposizione di un programma delle attività per l’avvio del centro territorialepolifunzionale;

definizione del ruolo di ciascun partner in relazione agli obiettivi specifici che il centro dovràperseguire;

programmazione delle attività del centro servizi;

definizione delle risorse strutturali e delle risorse umane da destinare all’organizzazione efunzionamento del centro territoriale;

creazione di una banca dati sulle offerte/Richieste di Lavoro;

nomina di un comitato tecnico scientifico per la valutazione e il monitoraggio in itinere ditutte le fasi del progetto.

7.3.3 RISULTATI

Indicatori di risultato:

- numero di soggetti socio-economico e istituzionali coinvolti nelle attività 150;- numero di imprese disponibili al trasferimento/riconversione : n. 100;

- numero di disoccupati collocati all’interno delle imprese localizzate nella ZFU: 280Indicatori di impatto

- Riduzione della disoccupazione - N. 280 soggetti coinvolti;- Miglioramento delle condizioni di lavoro - N. 400 soggetti coinvolti;

- Incremento investimenti in ricerca e innovazione : 15%;- Miglioramento delle performance economiche delle imprese locali 30% fatturatoincrementale.

7.3.4 BUDGET

Zone FranOGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

7.4 Azione 3 - Costituzione di un osservatorio

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Page 44: Zfu progetto bagheria

7.4.1 OBIETTIVI

È prevista la costituzione di un osservatorio per l’individuazione delle diverse tipologie di fabbisognidelle imprese che si localizzeranno nella ZFU e predisposizione degli strumenti necessari alrilevamento e monitoraggio delle diverse attività ivi localizzate. L’analisi servirà a descrivere erappresentare la condizione dell’occupazione sul territorio per l’individuazione delle risposte piùcoerenti rispetto ai bisogni nell’area territoriale di riferimento.

I principali obiettivi dell’osservatorio sono:

Procedere all’attività di rilevazione, elaborazione e analisi dei dati e delle informazioni dinatura socio economica del territorio ZFU;

Svolgere attività di monitoraggio sull’andamento del mercato del lavoro nellaZFU;

Analizzare le caratteristiche della domanda e offerta di lavoro;

Rilevare e analizzare i fabbisogni occupazionali e formativi dell’area;

Rilevare, elaborare ed analizzare i dati di primo e secondo livello relativi agli aspetti

demografici e occupazionali dell’area;

Rilevare, elaborare ed analizzare i dati relativi al sistema delle imprese del territorio;

Realizzare studi, indagini, ricerche sui problemi connessi alla politica del lavoro (es. lavoronon regolare, immigrazione, pari opportunità ecc.).

Nel suo sforzo conoscitivo l’Osservatorio dovrà cercare di coinvolgere attivamente il sistema deiCentri per l’Impiego provinciali, che potranno fornire un flusso di dati significativo per l’analisi, lostudio e la realizzazione di un modello per il contrasto alla disoccupazione nel territorio diBagheria.

7.4.2 CONTENUTI

L’osservatorio si configura come uno strumento operativo estremamente utile per la rilevazionesistematica dei dati indispensabili per l’identificazione e l’approfondimento dei bisogni, al fine diindividuare interventi più opportuni per il superamento della condizione di disagio dei lavoratori edelle imprese e per la loro valorizzazione nel tessuto economico e sociale del territorio. Per larealizzazione di tale attività si è pensato di utilizzare una metodologia qualiquantitativa basata sulconcetto di ricerca “integrata”, che meglio consente di conoscere una situazione e di comprenderegli elementi che la determinano, quale prerequisito indispensabile per poter pianificare forme diintervento concreto e proporre risultati utilizzabili per risolvere le problematiche affrontate.

In particolare, per le finalità proprie del progetto, si considera prioritaria:

Lo studio del sistema dell’istruzione e della formazione;

L’analisi storiche delle dinamiche del lavoro nella città di Bagheria;

Lo studio dei canali privilegiati nella ricerca di un’occupazione;

Lo studio degli strumenti e le abilità considerate vincenti;

L’analisi delle aree di soddisfazione o insoddisfazione correlate all’attività lavorativa;

L'Attività di orientamento e di consulenza ai lavoratori in cerca di occupazione ed agliaspiranti imprenditori.

Le attività dell’osservatorio saranno precedute da una specifica azione formativa volta allo sviluppodelle specifiche competenze che gli operatori e le operatrici dovranno sviluppare nella ricerca,nella elaborazione e nella rappresentazione dei dati.

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7.4.3 RISULTATI

Si prevede di realizzare un centro documentale che servirà non soltanto alla migliore conoscenzadei dati e alla capitalizzazione delle esperienze, ma come base informativa per la progettazionedegli interventi futuri nella città di Bagheria.In particolare, si prevede:

L’implementazione e validazione di un sistema di rilevazione permanente dei fenomenioccupazionali nella città di Bagheria;

L’implementazione e diffusione di un sistema di analisi degli interventi sociali da realizzarepresso gli enti istituzionali e gli operatori del settore;

La pubblicazione dei dati raccolti ed elaborati e presso il portale web del progetto;

La redazione di un Dossier sulle condizione delle imprese e dei lavoratori sul territorio;

La costituzione, predisposizione e gestione di una banca dati e centro di documentazione,dove verranno raccolti ed elaborati i dati.

7.4.4 BUDGET

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

7.5 Azione 4 - Attivita’ di sportello

7.5.1 OBIETTIVI

L’attività di sportello si configura come attività di accoglienza, orientamento e consulenza in cuiverranno rilevati direttamente i bisogni delle aziende presenti sul territorio e saranno forniterisposte significative in termini di servizi di orientamento e di supporto alle scelte delle aziende.Fra l’altro, lo sportello avrà il compito di:

Fornire attività di orientamento psico-attitudinale ;

Effettuare azioni di promozione, messa in rete, valorizzazione e fruizione di servizi edattività già esistenti;

Fornire attività di orientamento nelle scelte professionali;

Fornire supporto nell’utilizzo di strumenti socio-culturali idonei ad interpretare le esigenze ele problematiche di esclusione sociale;

Fornire percorsi individualizzati di orientamento e accompagnamento al lavoro;

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Servizi di sostegno all'impresa, all'autoimprenditorialità ed allo sviluppo dell'innovazione.

In collegamento con le attività di sportello, i soggetti partner dovranno potenziare la capacità dirisposta alla molteplicità dei bisogni evidenziati dai destinatari dell’intervento, predisponendoservizi qualificati e coerenti con il ruolo istituzionale e le finalità socioeconomiche perseguite:Bisogno di lavoro

1. Servizi di inserimento/reinserimento al lavoro;2. Formazione per un servizio di diffusione e/o accompagnamento alla cultura d’impresa;

Bisogni sociali e culturali3. Servizi di orientamento all’attività di animazione, di aggregazione e di scelte lavorativeconsapevoli.

7.5.2 CONTENUTI

Le attività di accoglienza e di consulenza, si articoleranno in diversi momenti di animazionesociale:

Contatto personale con i destinatari;

Colloqui in profondità;

Interviste strutturate;

Sportello informativo sui servizi per l’attuazione delle politiche del lavoro presenti sulterritorio;

Sportello di orientamento e di consulenza sulla corretta fruizione dei servizi esistenti;

Sportello informativo sulle nuove attività e sui nuovi servizi attivati con l’iniziativa;

Sportello informativo sulle opportunità di formazione e d’inserimento lavorativo.Tutte queste attività saranno precedute da una apposita azione formativa volta a fornire lespecifiche competenze che gli operatori e le operatrici dovranno sviluppare nei rapportiinterpersonali con gli utenti, con specifico riferimento alla capacità di orientarle nella fruizione deiservizi territoriali e alla capacità di personalizzazione degli interventi.

7.5.3 RISULTATI

Indicatori di risultato:

Numero di imprese beneficiarie dei servizi: 200

Numero di soggetti socio-economico e istituzionali coinvolti nelle attività: 150;

Numero di destinatari finali ricollocati con mansioni superiori: 75.

7.5.4 BUDGET

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Zone Franche UrbaneLe7OSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

7.6 Budget complessivo della ZFU di Bagheria

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

8. ULTERIORI PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE DELLE AREEPRESCELTE

L’area proposta come Zona Franca Urbana è oggetto da tempo di una strategia di sviluppo socio-economico che abbraccia l’intero comprensorio dei paesi vicini, di cui Bagheria è capofila.Tali comuni, che si sono riuniti in una società consortile di nome Metropoli Est, dal 2001 sipropongono di portare avanti un’idea di sviluppo condivisa e partecipata, utilizzando le risorsemesse a disposizione prima dal Por Sicilia 2000-2006, e adesso dalla nuova programmazione2007-2013.

L’area interessata dal consorzio di comuni si estende su una superficie di oltre 400 kmq con unapopolazione di circa 180 mila abitanti e comprende i comuni di Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina,Bolognetta, Casteldaccia, Ciminna, Ficarazzi, Misilmeri, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia,Ventimiglia di Sicilia e Villabate.

8.1 Il Programma Integrato di Obiettivi Strategici (PIOS) n.25Nel 2003, la Società ha proposto un Programma Integrato di Obiettivi Strategici (PIOS) n.25,avente per idea-forza la creazione di Distretto Turistico Integrato, orientato allo sviluppocompatibile sul territorio dei 13 comuni, ponendosi come obiettivo il rilancio e lo sviluppo turisticodel comprensorio attraverso la valorizzazione del suo ricco e variegato patrimonio ambientale,naturalistico e culturale.

Tale programma è stato finanziato con fondi del POR Sicilia per un importo di 57, 3 milioni di euro.

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Le linee di intervento del programma sono tre:

Riqualificazione della costa e promozione del turismo nautico-balneare (PacchettoObiettivo Costa Normanna);

Riqualificazione delle aree naturalistiche e produzione del turismo verde (PacchettoObiettivo Mare-Monti);

Riqualificazione del sistema delle ville barocche bagheresi e promozione del turismoculturale (Pacchetto Obiettivo Ville barocche).

In tutte e tre le linee d’azione Bagheria ha partecipato con progetti di valenza strategica d’areavasta, che ricadono nella Zona Franca proposta.

8.1.1 IL PACCHETTO OBIETTIVO COSTA NORMANNA

La fascia costiera del comprensorio di Metropoli Est interessa i comuni di Ficarazzi, Bagheria,Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Trabia, Termini Imerese. Obiettivo delle localitàcostiere è quindi lo sviluppo del turismo nautico e balneare attraverso la valorizzazione della costae l’integrazione con il patrimonio culturale del territorio.Considerata però l’inadeguatezza dei servizi e delle infrastrutture (ad esempio i porti turistici)rispetto agli standard richiesti da questi segmenti di mercato e vista la necessità di dotare ilterritorio dei servizi necessari allo sviluppo di queste tipologie di turismo (ad esempio i porti turisticiadeguati al diportismo), sono state definite le linee strategiche (per il raggiungimento dell’obiettivodi cui sopra) che riguardano principalmente l’aumento qualitativo dell’offerta turistica locale, ilrisanamento della costa, l’ammodernamento del sistema portuale della costa finalizzato ad una piùefficiente portualità turistica e un incremento quantitativo e qualitativo della ricettività turisticalocale.

Gli obiettivi specifici fissati sono quattro:1. Miglioramento della qualità delle acque marine

2. Recupero naturalistico della costa3. Riqualificazione del lungo-mare e delle zone panoramiche/monumentali

4. Ampliamento dei porti turistici.Il Comune di Bagheria ha partecipato al Pacchetto Costa Normanna con un progetto diriqualificazione del lungo mare di Aspra (la sua frazione marinara), che ricade proprio al confinesettentrionale della ZFU proposta. L’intervento, finanziato per un importo di 2,3 milioni di euro, haprevisto la ripavimentazione della piazza a mare, dove anticamente venivano stese le reti deipescatori, subito adiacente al piccolo approdo peschereccio, la creazione di un anfiteatro all’apertoper manifestazione estive, la creazione di un’isola pedonale.L’opera di riqualificazione del lungomare verrà completata dalla realizzazione della scoglierafrangiflutti a protezione dell’abitato di Aspra, che servirà a proteggere le barche dei pescatori dallemareggiate di Nord-Ovest. La barriera in scogli naturali, si alzerà di due metri dal livello del mare eproteggerà due pontili galleggianti, che potranno ormeggiare circa 100 barche di lunghezzamassima 7 metri. L’intervento, finanziato per un importo di 1,6 milioni di euro con fondi comunali,è in fase di progettazione esecutiva.

8.1.2 IL PACCHETTO OBIETTIVO MARE-MONTI

Il comprensorio interessato dalla seconda sub-area del territorio di Metropoli Est, cioè la zonainterna, comprende i comuni di Altavilla, Bagheria, Casteldaccia, Santa Flavia, Trabia, Termini

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Imerese, Ciminna, Ventimiglia, Baucina, Misilmeri e Bolognetta.

Obiettivo della sub-area interna è infatti lo sviluppo del turismo verde ed eno-gastronomicoattraverso la valorizzazione delle risorse ambientali-paesaggistiche e agro-alimentari e la lorointegrazione con l’intero patrimonio culturale del comprensorio.

Le modalità attraverso cui si intende raggiungere tale obiettivo interessano principalmente:l’aumento qualitativo dell’offerta turistica locale attraverso interventi sulle infrastrutture e direcupero del patrimonio storico-culturale, il miglioramento dell’accesso al patrimonio paesaggisticoai fini di un incremento della sua fruibilità, la promozione e incentivazione dell’attività turistica eartigianale, l’incentivazione alla creazione d’impresa (aziende agrituristiche, produzione di prodottitipici), il miglioramento della ricettività turistica attraverso corsi di formazione professionale.

Ruolo molto importante assumerà la creazione di circuiti culturali e gastronomici tematici cheintegreranno il patrimonio culturale (intendendo così la cultura materiale e immateriale) delcomprensorio con la produzione eno-gastronomica locale (per la promozione dei prodotti tipici delterritorio), unendo così due segmenti della domanda turistica in crescita a livello nazionale edinternazionale, in grado di combattere la stagionalità anche tramite la creazione di eventi periodici.Anche quest’ampliamento del concetto di patrimonio culturale, che include non soltanto ilpatrimonio storico-architettonico ma anche tradizioni, costumi, artigianato, gastronomia, culturapopolare, permetterà un aumento ed una diversificazione dell’offerta oltre ad un allargamento deltarget market.

In sintesi, le linee strategiche definite da Metropoli Est si articolano nei quattro obiettivi specifici:1. Valorizzazione e fruizione di parchi, riserve e siti di interesse archeologico (e loro messain rete)2. Salvaguardia ambientale e messa in sicurezza del territorio

3. Riqualificazione urbana e monumentale4. Miglioramento delle condizioni di accessibilità e messa in sicurezza

Il Comune di Bagheria partecipa alla realizzazione del Pacchetto Obiettivo n.2 del PIOS attraversol’opera di realizzazione di un Parco suburbano su Monte Catalfano, sito d’interesse comunitario. IlMonte, alle porte della città, sul versante orientale del territorio, avente per estensione 400 ettaricirca, viene demanializzato e aperto alla pubblica fruizione, collegato in rete con le altre risorsenaturalistiche del comprensorio: la riserva di Pizzo Trigna, Grotta Mazzamuto, Pizzo Cane sulterritorio dei comuni di Casteldaccia e Ciminna; la riserva delle Serre della Ciminna, nel territorioappunto di Ciminna; la riserva di Monte San Calogero di Termini Imerese.

8.1.3 IL PACCHETTO OBIETTIVO VILLE BAROCCHE

La terza ed ultima sub-area del comprensorio di Metropoli Est interessa soltanto il comune diBagheria, caratterizzato da una forte presenza di risorse culturali, tra cui spiccano le villebarocche.Obiettivo di questa porzione di comprensorio è pertanto lo sviluppo del turismo culturale attraversola valorizzazione delle risorse storico-architettoniche di Bagheria.Considerata però l’inadeguatezza di alcune risorse, infrastrutture e servizi allo sviluppo turistico, lemodalità attraverso cui si vuole raggiungere il suddetto obiettivo riguardano principalmentel’incremento qualitativo dell’offerta turistico-culturale locale attraverso interventi di recupero delpatrimonio architettonico e urbanistico, interventi sulle infrastrutture, di creazione di attività culturalie di promozione, di rafforzamento dell’immagine turistico-culturale del prodotto e di formazioneprofessionale.In sintesi gli obiettivi strategici specifici degli interventi infrastrutturale si riassumono così:

1. Recupero delle ville settecentesche e del centro storico

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2. Miglioramento dell’accessibilità alla città.

Tali obiettivi ben si integrano con la strategia posta in essere già dal Comune di Bagheria con altristrumenti di finanziamento. Di sotto è riportato l’inquadramento strategico obiettivo per obiettivo, gliinterventi previsti dal piano, e gli altri interventi programmati (cioè di cui esiste progettualità,finanziati, in corso di realizzazione o realizzati con altri strumenti finanziari.

L’idea forza di questo pacchetto-obiettivo è la realizzazione di un polo turistico culturale, che siaanche riferimento metropolitano per l’erogazione di servizi di scala superiore (il bacino stimato è dicirca 500.000 utenti). In quest’ottica, le ville non sono realtà statiche slegate dal contestourbanistico, ma creature “vive” che contengono attività, divengono contenitori di iniziative e diprogettualità.PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIACosì Villa Cattolica, già museo d’arte moderna, diventa luogo di attività commerciali, di laboratoriartigianali, di spettacoli, indipendentemente dall’orario di apertura/chiusura del Museo. Villa Cutòdiventa sede uno dei centri più importanti del Mediterraneo per la produzione del digitale, a curadel Dams di Palermo. Palazzo Butera, luogo di rappresentanza e di museo diffuso dove i grandibagheresi (Guttuso, Buttitta, Tornatore, Giardina, Maraini) trovano spazi in immagini, musica, escritti. Altri interventi previsti sono:

Rifunzionalizzazione della Villa San Cataldo e del suo parco storicoda parte della ProvinciaRegionale di Palermo.

Restauro della Certosa, che verrà rifunzionalizzata in museo del giocattolo e delle cere.

Restauro dei corpi bassi di Villa Cattolica, destinati a museo del cinema e del carrettosiciliano. Parte dei locali sarà dato in affidamento ai privati per attività di merchandising,caffetteria, laboratori artigianali. Apertura del secondo piano e realizzazione di saleespositive sulla fotografia e sulla cultura materiale.

Restauro e funzionalizzazione da parte dei privati di Palazzo Villarosa, Villa Ramacca eVilla Palagonia in attività di convegni, ricevimenti, attività culturali.

Gli interventi previsti dal Comune nel Pacchetto Obiettivo del Pios, che ricadono tutti nel centrostorico di Bagheria, e quindi nella Zona Franca Urbana proposta sono:

l’acquisizione e il restauro di Villa Branciforti-Butera, luogo simbolico della nascita dellacittà, che diventerà un polo polifunzionale, dove le azioni socio-assistenziali (potenziamentodel centro delle Suore Vincenziane), culturali (spostamento della Biblioteca comunale edell’Ufficio Urban), economico-produttive (creazione di un centro per incubatore d’impresa),potranno connettersi e completarsi sinergicamente; l’opera, cofinanziata anche con fondiFAS e Urban, dell’importo di circa 9 milioni di euro, è in fase di realizzazione;

la riqualificazione di Corso Umberto I e di Piazza Madrice, il salotto commerciale della città:vengono ampliati i marciapiedi, ridotta la corsia carrabile, proibito il parcheggio; vienecreata una grande promenade, che interconnette le piazze storiche e le villesettecentesche più importanti, a servizio dei turisti e dei cittadini; l’opera, dell’importo dicirca 1,8 milioni di euro, è in fase di collaudo;

il restauro e la riqualificazione del “Magazzino Cancilla”, appartenente al complessomonumentale di Villa Cattolica, sede permanente della pinacoteca comunale “RenatoGuttuso”; viene recuperato un suggestivo spazio lungo il “furriato” della villa, con funzionipolivalenti: potrà ospitare mostre, eventi, dibattiti; l’opera, dell’importo di circa 1,8 milioni dieuro, è in fase di collaudo.

Il secondo obiettivo strategico, invece, riguarda il miglioramento dell’accessibilità alla città.L’intervento ha lo scopo di migliorare l’accessibilità alla città dal vincolo autostradale attualmentecongestionato. Esso prevede la realizzazione di un secondo ponte sovrastante l’autostrada, delcompletamento di una strada secondaria che servirà a smistare diversamente parte del traffico, edella riqualificazione urbanistica funzionale al progetto. Altri interventi previsti sono:

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Chiusura definitiva del passaggio a livello e realizzazione sottopasso ferroviario da partedelle Ferrovie dello Stato.TA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU ABAGHERIAConversione dell’ex scalo merci ferroviario in grande parcheggio a servizio della strutturauniversitaria di Villa Cutò.

8.2 I Patti TerritorialiMetropoli Est è anche la società responsabile del Patto Territoriale del “Comprensorio di Bagheria”.Esso prevede il finanziamento di circa 30 imprese del territorio, prevalentemente di tipomanifatturiero e la realizzazione di due aree artigianali/industriali, che ricadono nella ZFU proposta:quella di Aspra e quella di Contrada Monaco.

Il Patto, nel suo primo periodo 96/98, ha ritenuto indispensabile nella fase di programmazionedefinire delle linee strategiche di intervento per dare coerenza e maggiore potenzialità dicoordinamento alle fasi successive di attuazione.

Nello specifico, a seguito di un’attenta analisi dei punti di forza e di debolezza dell’area, sono statiindividuati gli obiettivi specifici del Patto, in particolare le linee strategiche fissate sono:

Definizione delle opere infrastrutturali finalizzate allo spostamento delle attivitàartigianali dalla zone interessate a carattere storico artistico alle aree PIP, al fineduplice di valorizzare i Beni Culturali migliorandone la fruibilità econtemporaneamente creare le condizioni per la definizione di sinergie economichedovute alla concentrazione di queste presso la medesima area.

Riorganizzazione del comparto ittico conservativo.

Creazione e sviluppo della piccola e media impresa, attraverso l’implementazioni distrumenti ausiliari all’impresa come lo sportello dei servizi all’impresa.

Le linee strategiche trovano immediata attuazione nelle attività di:

costituzione di un comune sistema informatico asservito al coordinamento amministrativo ealla condivisione di dati delle attività direzionali e di servizio riguardanti il Patto,principalmente incardinate nell'ambito dei Comuni aderenti dagli "Sportelli unici per leimprese" che, gli stessi, con il presente protocollo, si impegnano a costituire;

consulenza, assistenza tecnica delle piccole e medie imprese locali attraverso l'erogazionedi servizi dislocati equilibratamente sul territorio;

realizzazione di infrastrutture di supporto alle iniziative imprenditoriali

In particolare, i progetti ammessi a finanziamento con decreto n.002208 del 26-02-2004 delMinistero delle Attività Produttive, tra le opere private coerentemente con le linee programmatichesono:PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

1) Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi da sorgere nella via Cotogni, inlocalità “ASPRA”, Comune di Bagheria.

2) Piano particolareggiato per gli insediamenti produttivi da sorgere nella S.S. 113 in località“Monaco”, Comune di Bagheria.

3) Realizzazione di un Centro Servizi reali e sviluppo di imprese con funzione di SportelloUnico Territoriale per le Attività Produttive.4) Progetto per la Realizzazione di opere di urbanizzazione e infrastrutture dell’area P.I.P.,Comune di Baucina.

Le finalità del Patto e gli specifici obiettivi di programma saranno conseguiti attraverso la continuaricerca dei più elevati ed avanzati livelli di compatibilità ambientale degli interventi proposti, nella

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completa attuazione dei parametri di sicurezza e nel pieno rispetto della normativa antimafia.

Di seguito vengono fornite le informazioni relative al Patto Territoriale nel suo complesso.Per quanto attiene le iniziative pubbliche i dati sono sintetizzati a seguire:

Le tabelle illustrative mostrano i tratti rilevanti di carattere generale del Patto Territoriale,relativamente alle opere infrastrutturali.

Zone Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

8.3 Il Progetto-Pilota PIR RETI PER LO SVILUPPO LOCALEIl Progetto Pilota, promosso dalla società Metropoli Est insieme al Comune di Palermo – incoerenza con quanto le indicazioni contenute nel Decreto Legislativo n. 35 del 14 marzo 2005“Piani di Azione per lo sviluppo economico sociale e territoriale” - intende sviluppare un sistemaintegrato che responsabilizzando in un’intesa sinergica il sistema istituzionale, il sistemaimprenditoriale, il sistema universitario ed il sistema dell’economia sociale e del noprofit crei lecondizioni per lo sviluppo sul territorio di un Distretto produttivo competitivo e orientatoall’internazionalizzazione. Tale progetto ha una valenza strategica per la realizzazione di unaZFU a Bagheria, poiché operando nel territorio di riferimento, è l’occasione per favorire lacreazione di condizioni ambientali e di contesto che stimolino la crescita competitiva del sistemaproduttivo locale, attraverso la strutturazione di un Sistema Relazionale, in grado di garantire lacrescita del territorio attraverso la collaborazione organizzata tra imprese ed attori dello sviluppolocale (imprese, centri di ricerca, università, istituzioni locali).

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Il Progetto intende così favorire lo sviluppo ed il consolidamento di una logica distrettuale diorganizzazione strutturale del sistema produttivo locale (caratterizzato da una multiformecomunità di imprese e cooperative prevalentemente operanti nel settore manufatturiero e deiservizi e comunemente caratterizzate da un medio profilo dei sistemi produttivi e da un bassomedio profilo di innovazione dei sistemi organizzativo-gestionale). Lo sviluppo del profilo dicompetitività ed innovazione del sistema produttivo è quindi ricercato attraverso lo sviluppo dellecondizioni che assicurano lo sviluppo di un “distretto della ricerca e dell’innovazione” e quindiattraverso l’organizzazione di una collaborazione stabile tra sistema produttivo, sistemaistituzionale e sistema della ricerca.Il Progetto Pilota prevede, infatti, tre ambiti di azione strettamente interconnessi uno all’altro e tuttiinsieme funzionali allo sviluppo sociale ed economico del territorio:

- da una parte si intende innovare il sistema di governance istituzionale delterritorioagendo in una logica partenariale incentrata sulla pianificazione strategica delleazioni di sviluppo locale, sull’attivazione di un collegamento sinergico tra gli strumenti disviluppo locale attivi sul territorio e sul decentramento funzionale delle competenze.- dall’altra, si intende accentrare in un unico luogo “decisionale” tutte le attivitàcheabbiano come comune denominatore la promozione di uno sviluppo imprenditorialequalificato e competitivo, attraverso una più stretta collaborazione tra i sistemi dove si“forma la conoscenza”, i sistemi dove si “rende disponibile la conoscenza”, ed i sistemidove si “valorizza la conoscenza”, ovvero tra sistema della ricerca, sistema delle imprese esistema della programmazione dello sviluppo locale.- sul terzo versante si intende mettere “a sistema” tutti i risultati prodotti dagli strumentidi sviluppo locale attivi sul territorio che insistono sul territorio della coalizione e pertanto nedefiniscono le linee di sviluppo per ottenere un compendio integrato di azioni finalizzate apromuovere lo sviluppo competitivo del territorio.

Attraverso la costruzione delle condizioni per affermare il Distretto dell’Innovazione, si intendeaumentare la dotazione sul territorio del “capitale istituzionale”, del “capitale economico”, del“capitale umano” e del “capitale di conoscenza”, in modo da raggiungere – attraverso l’innovazionenei sistemi di governance istituzionale, nei sistemi produttivi e nei sistemi relazionali funzionali allosviluppo locale, tre fondamentali obiettivi:

a) aumento del grado di internazionalizzazione del territoriob) aumento del grado di competitività del sistema produttivo localeA PROGETTUALE PEc) aumento dell’impatto e del grado di sostenibilità degli strumenti di sviluppo locale edella integrazione tra le diverse esperienze di programmazione del basso presenti sulterritorio

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Dall'esperienza del progetto pilota è nato il Distretto Turistico Palermo – Costa Normanna.e Franche UrbaneLegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIAegge 27 dicembre 2006, n. 296 - Legge 24 dicembre 2007, n. 244PROPOSTA PROGETTUALE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ZFU A BAGHERIA

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8.4 Riassunto degli investimenti pubblici e degli interventi in corso nell’areadella ZFU

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ALLEGATO 1 – Perimetrazione ZFU

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ALLEGATO 2 – CALCOLO IDS

Tasso di disoccupazione Tasso di occupazione Tasso di concentrazione giovanileTasso di scolarizzazionePeso indicatori 0,4 0,3 0,15 0,15Dati nazionali 0,12 0,43 0,25 0,33

DIS OCC GIOV SCOLa c d e = c/d g h i = g/h m n = m/a p q r =p/q

D E BL - BM BL BM U + … + AG R + … + V AY + AZ AX

1 198 0,0031 25 64 0,3906 0,2748 39 164 0,2378 0,1916 61 0,3081 0,0539 38 188 0,2021 0,1315 19,52% 0,060%2 131 0,0020 22 47 0,4681 0,3523 25 108 0,2315 0,1979 47 0,3588 0,1046 28 119 0,2353 0,0983 23,07% 0,047%3 59 0,0009 7 14 0,5000 0,3842 7 47 0,1489 0,2805 19 0,3220 0,0678 4 51 0,0784 0,2552 28,63% 0,026%7 199 0,0031 31 64 0,4844 0,3686 33 155 0,2129 0,2165 74 0,3719 0,1177 26 183 0,1421 0,1915 25,88% 0,079%8 89 0,0014 5 24 0,2083 0,0925 19 70 0,2714 0,1580 28 0,3146 0,0604 4 77 0,0519 0,2817 13,57% 0,019%

13 125 0,0019 18 27 0,6667 0,5509 9 110 0,0818 0,3476 33 0,2640 0,0098 9 120 0,0750 0,2586 36,49% 0,070%16 69 0,0011 6 15 0,4000 0,2842 9 61 0,1475 0,2819 12 0,1739 -0,0803 5 66 0,0758 0,2578 22,49% 0,024%17 37 0,0006 6 11 0,5455 0,4297 5 34 0,1471 0,2823 5 0,1351 -0,1191 3 35 0,0857 0,2479 27,59% 0,016%18 40 0,0006 3 10 0,3000 0,1842 7 33 0,2121 0,2173 12 0,3000 0,0458 2 40 0,0500 0,2836 18,83% 0,012%19 74 0,0011 11 23 0,4783 0,3625 12 59 0,2034 0,2260 33 0,4459 0,1917 13 69 0,1884 0,1452 26,33% 0,030%21 100 0,0015 10 36 0,2778 0,1620 26 72 0,3611 0,0683 38 0,3800 0,1258 19 89 0,2135 0,1201 12,22% 0,019%29 40 0,0006 3 13 0,2308 0,1150 10 37 0,2703 0,1591 16 0,4000 0,1458 5 39 0,1282 0,2054 14,64% 0,009%36 53 0,0008 6 11 0,5455 0,4297 5 40 0,1250 0,3044 18 0,3396 0,0854 4 44 0,0909 0,2427 31,24% 0,026%37 47 0,0007 9 10 0,9000 0,7842 1 37 0,0270 0,4024 15 0,3191 0,0649 2 42 0,0476 0,2860 48,70% 0,035%38 58 0,0009 4 8 0,5000 0,3842 4 48 0,0833 0,3461 21 0,3621 0,1079 0 53 0,0000 0,3336 32,37% 0,029%39 34 0,0005 2 6 0,3333 0,2175 4 30 0,1333 0,2961 11 0,3235 0,0693 4 33 0,1212 0,2124 21,81% 0,011%40 36 0,0006 7 9 0,7778 0,6620 2 30 0,0667 0,3627 11 0,3056 0,0514 0 33 0,0000 0,3336 43,14% 0,024%41 62 0,0010 14 25 0,5600 0,4442 11 49 0,2245 0,2049 25 0,4032 0,1490 5 57 0,0877 0,2459 29,84% 0,029%48 88 0,0014 6 18 0,3333 0,2175 12 79 0,1519 0,2775 17 0,1932 -0,0610 11 83 0,1325 0,2011 19,13% 0,026%53 54 0,0008 8 15 0,5333 0,4175 7 47 0,1489 0,2805 11 0,2037 -0,0505 15 50 0,3000 0,0336 24,86% 0,021%54 36 0,0006 5 12 0,4167 0,3009 7 33 0,2121 0,2173 6 0,1667 -0,0875 6 35 0,1714 0,1622 19,67% 0,011%55 99 0,0015 15 31 0,4839 0,3681 16 76 0,2105 0,2189 37 0,3737 0,1195 17 89 0,1910 0,1426 25,22% 0,038%56 48 0,0007 10 16 0,6250 0,5092 6 38 0,1579 0,2715 19 0,3958 0,1416 8 44 0,1818 0,1518 32,91% 0,024%58 24 0,0004 3 5 0,6000 0,4842 2 18 0,1111 0,3183 9 0,3750 0,1208 2 23 0,0870 0,2466 34,43% 0,013%59 70 0,0011 10 19 0,5263 0,4105 9 63 0,1429 0,2865 16 0,2286 -0,0256 15 65 0,2308 0,1028 26,17% 0,028%60 12 0,0002 1 4 0,2500 0,1342 3 11 0,2727 0,1567 3 0,2500 -0,0042 1 12 0,0833 0,2503 13,76% 0,003%61 23 0,0004 9 11 0,8182 0,7024 2 20 0,1000 0,3294 10 0,4348 0,1806 3 21 0,1429 0,1907 43,55% 0,015%62 39 0,0006 2 10 0,2000 0,0842 8 27 0,2963 0,1331 14 0,3590 0,1048 3 31 0,0968 0,2368 12,49% 0,008%63 33 0,0005 9 16 0,5625 0,4467 7 31 0,2258 0,2036 10 0,3030 0,0488 1 31 0,0323 0,3013 29,23% 0,015%64 69 0,0011 14 23 0,6087 0,4929 9 62 0,1452 0,2842 19 0,2754 0,0212 3 67 0,0448 0,2888 32,89% 0,035%

Sezioni censuarie

Popolazione residente

Peso demografico

over 15, in cerca di nuova occupazione

over 15, forze di lavoro

scostamento DIS

over 15, occupati over 15

scostamento OCC under 24

scostamento GIOV

over 6, almeno diploma scuola second. over 6

scostamento SCOL

IDS della sezione

IDS della sezione pesato

FU f = e - DISnaz l = OCCnaz - i GIOVnaz

naz

r0,15xo + 0,15xr u = txb

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65 72 0,0011 19 26 0,7308 0,6150 7 60 0,1167 0,3127 19 0,2639 0,0097 9 67 0,1343 0,1993 37,12% 0,041%66 88 0,0014 19 26 0,7308 0,6150 7 75 0,0933 0,3361 24 0,2727 0,0185 5 83 0,0602 0,2734 39,06% 0,053%67 60 0,0009 8 19 0,4211 0,3053 11 56 0,1964 0,2330 13 0,2167 -0,0375 8 58 0,1379 0,1957 21,57% 0,020%68 50 0,0008 9 16 0,5625 0,4467 7 43 0,1628 0,2666 14 0,2800 0,0258 3 46 0,0652 0,2684 30,28% 0,023%71 38 0,0006 4 11 0,3636 0,2478 7 32 0,2188 0,2107 11 0,2895 0,0353 5 35 0,1429 0,1907 19,62% 0,011%75 33 0,0005 2 14 0,1429 0,0271 12 25 0,4800 -0,0506 11 0,3333 0,0791 8 30 0,2667 0,0669 1,76% 0,001%76 101 0,0016 12 24 0,5000 0,3842 12 82 0,1463 0,2831 35 0,3465 0,0923 13 95 0,1368 0,1968 28,20% 0,044%78 38 0,0006 9 11 0,8182 0,7024 2 34 0,0588 0,3706 8 0,2105 -0,0437 5 37 0,1351 0,1985 41,53% 0,024%81 63 0,0010 8 17 0,4706 0,3548 9 49 0,1837 0,2457 21 0,3333 0,0791 3 58 0,0517 0,2819 26,98% 0,026%82 57 0,0009 9 14 0,6429 0,5271 5 48 0,1042 0,3252 15 0,2632 0,0090 8 53 0,1509 0,1827 33,71% 0,030%88 25 0,0004 1 7 0,1429 0,0271 6 20 0,3000 0,1294 5 0,2000 -0,0542 6 22 0,2727 0,0609 5,06% 0,002%98 38 0,0006 3 12 0,2500 0,1342 9 31 0,2903 0,1391 10 0,2632 0,0090 5 35 0,1429 0,1907 12,54% 0,007%

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Page 64: Zfu progetto bagheria

790 30 0,0005 2 10 0,2000 0,0842 8 21 0,3810 0,0484 13 0,4333 0,1791 7 28 0,2500 0,0836 8,76% 0,004%791 22 0,0003 2 7 0,2857 0,1699 5 12 0,4167 0,0127 11 0,5000 0,2458 1 17 0,0588 0,2748 14,99% 0,005%792 83 0,0013 14 32 0,4375 0,3217 18 67 0,2687 0,1607 34 0,4096 0,1554 24 81 0,2963 0,0373 20,58% 0,026%793 123 0,0019 18 58 0,3103 0,1945 40 102 0,3922 0,0372 45 0,3659 0,1117 38 117 0,3248 0,0088 10,71% 0,020%795 166 0,0026 23 66 0,3485 0,2327 43 134 0,3209 0,1085 62 0,3735 0,1193 50 160 0,3125 0,0211 14,67% 0,038%797 44 0,0007 3 23 0,1304 0,0146 20 32 0,6250 -0,1956 16 0,3636 0,1094 14 42 0,3333 0,0003 -3,64% -0,002%800 36 0,0006 8 16 0,5000 0,3842 8 27 0,2963 0,1331 15 0,4167 0,1625 6 32 0,1875 0,1461 23,99% 0,013%802 0 0,0000 0 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 0 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! #VALORE!803 8 0,0001 2 5 0,4000 0,2842 3 7 0,4286 0,0008 2 0,2500 -0,0042 6 7 0,8571 -0,5235 3,48% 0,000%804 49 0,0008 4 24 0,1667 0,0509 20 43 0,4651 -0,0357 10 0,2041 -0,0501 24 45 0,5333 -0,1997 -2,78% -0,002%805 0 0,0000 0 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 #DIV/0! #DIV/0! 0 0 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! #VALORE!806 144 0,0022 12 66 0,1818 0,0660 54 102 0,5294 -0,1000 54 0,3750 0,1208 68 122 0,5574 -0,2238 -1,90% -0,004%

TOTALI 13992 0,2751 1905 4811 0,3960 0,2802 2906 11311 0,2569 0,1725 4703 0,3361 0,0819 2788 13016 0,2142 0,1194 19,40% 5,338%