Zero Consumo di Suolo Info/Approfondimenti

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Informazioni di approfondimento raccolte a cura di Lega Ambiente Tradate per tutti coloro che sono intenzionati a firmare la petizione 'Zero Consumo di Suolo' rivolta dai cittadini al sindaco di Tradate.

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  • 1. Invitiamo tutti i cittadini di Tradate dai 14 anni in su, il consiglio comunale, tutte le forze politiche, tutte le forze sociali, i sindacati, le parrocchie, le tante associazioni della citt, i quartieri a pronunciarsi ed a mobilitarsi per sottoscrivere questo appello che non vuole avere alcun significato politico ma vuole dare la possibilit alla cittadinanza che ama Tradate di esprimersi in massa richiedendo un atto concreto per arrestare il dilagare della cementificazione.CAMPAGNA ZERO CONSUMO DI SUOLO ARRESTIAMO IL CEMENTOSALVIAMO IL FUTUROSEGUONO CONTRIBUTI DI SINDACI DI ALTRE REALTA E DATI SU TRADATEZero consumo di suolo: possibile un nuovo progetto ecologico di territorio ? Luned 3 novembre ore 21 Biblioteca di VimercatePerverse leggi dello stato italiano permettono di pagare la spesa corrente di un comune con gli oneri di urbanizzazione: il tutto crea una spirale che conduce a un punto di non ritorno coincidente con l'esaurimento del suolo agricolo. Fortunatamente si cominciano a vedere esperienze concrete di piani di governo del territorio a sviluppo zero, ovvero casi di amministrazioni pubbliche che insieme ai cittadini hanno trovato vie alternative per finanziare i servizi comunali senza distruggere territorio; si aprono inoltre prospettive di progetto ecologico di altra produzione di ricchezza e valore territoriale: neo-agricoltura di qualit locale ed ambientale e consumo equo e solidale.LAssociazione per i Parchi del Vimercatese, con il patrocinio di agenda 21 del Vimercatese, presenta:Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di Lugagnano L'esperienza concreta di una amministrazione comunale che ha approvato un piano di governo del territorio a sviluppo zero Giorgio Ferraresi Ordinario di urbanistica del Politecnico di Milano Il progetto ecologico: produrre e scambiare valore territoriale. Sovranit alimentare e riappropriazione del territorio Laura Curti Assessore all'urbanistica del comune di Vimercate Il consumo del suolo a Vimercate : una ipotesi di crescita senza consumo di suoloRELAZIONE DEL SINDACO DI CASSINETTAIl Comune, lattore che dovrebbe ricoprire un ruolo strategico nella partita urbanistica, non in grado (perch non vuole, perch non pu o perch gli viene impedito, forse scientificamente) di esercitare uno dei compiti affidatigli dalla legge. Il Testo Unico degli Enti Locali dice chiaramente che spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano lassetto e lutilizzo del territorio. In realt, per molti motivi, primo tra tutti le difficolt economiche dei comuni, ma non di meno la comodit rassicurante di seguire londa della crescita e dello sviluppo senza misura, i Comuni e i loro sindaci hanno abdicato al ruolo di gestori del territorio, lasciandolo ai privati. Non sempre per cattiva volont. Spesso solo per pigrizia, impreparazione o

2. scarsa conoscenza. Cos, si assiste ormai da almeno due decenni a politiche urbanistiche pensate e orientate non dal Comune, nellinteresse generale della collettivit, bens dai grandi operatori immobiliari, che perseguono, evidentemente, interessi diversi (anche se voglio far notare come la nostra Costituzione dica allart. Art. 41. che L'iniziativa economica privata libera, ma Non pu svolgersi in contrasto con l'utilit sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libert, alla dignit umana). IL TERRITORIO, RISORSA PER IL FINANZIAMENTO DEL BILANCIO E DEL CONSENSO. UN CIRCOLO VIZIOSO E LALTERNATIVA DELLA CRESCITA ZERO. Oggi i comuni versano in condizioni economiche precarie. Entrate in diminuzione e uscite in aumento, bilanci in forte squilibrio. Per un sindaco e la sua giunta, sempre pi difficile far quadrare i conti. Soprattutto realizzare quelle opere pubbliche e garantire quei servizi innovativi che spesso sono ritenuti indispensabili a costruire e consolidare il consenso degli elettori. E se lattivit amministrativa ispirata da manie di grandezza (molti amministratori vogliono e promettono oltre misura: palazzetti, piscine, centri civici, rotonde inutili, eventi e appuntamenti autoreferenziali), diventa ancora pi difficile trovare le risorse necessarie. Quindi come riuscire a chiudere il bilancio in pareggio, realizzare opere pubbliche (necessarie o meno) e organizzare eventi culturali e servizi alla persona (necessari o meno)? Come finanziarie il bilancio comunale in perenne squilibrio e come costruire o consolidare il proprio consenso? Grazie al combinato disposto di due fattori 1) la legge, che consente di applicare alla parte corrente dei bilanci gli oneri di urbanizzazione e 2) la disponibilit di territorio in una area geografica dove ledilizia rappresenta sempre un valido investimento, i comuni della Provincia di Milano (e Varese) (ma non solo loro) praticano la monetizzazione del territorio.Un circolo vizioso che, se non interrotto, porter al collasso intere zone/regioni urbane. Un meccanismo deleterio, che permette di finanziare i servizi ai cittadini con ledilizia, che produce nuovi residenti e nuove attivit e quindi nuove domande di servizi, e cos via, con effetti devastanti. Dando vita a quella che si pu definire citt continua. Dove esistevano paesi, comuni, identit municipali, oggi troviamo immense periferie urbane, quartieri dormitorio, senza anima. Una conurbazione che ormai completa a Nord di Milano, sullasse del Sempione, per buona parte della prima cintura milanese. Una citt continua che le nuove infrastrutture, pensate per segnare il nuovo confine della grande Milano (secondo anello di tangenziali esterne) allargheranno ulteriormente. Ma chi amministra un comune pu fare scelte diverse, pu decidere di seguire una strada alternativa? Si, quella che risiede in una politica urbanistica ispirata al principio del risparmio di suolo e alla cosiddetta crescita zero, se non addirittura alla decrescita (restituendo allagricoltura e alla produzione locale, territorio oggi cementificato) Una scelta virtuosa: perch reca beneficio al territorio; perch mette in moto sobriet e austerit, virt amministrative che, dati i tempi e le prospettive tracciate anche in questo convegno, urgente reintrodurre nella pratica politica quotidiana. Una via comunque irta di ostacoli, che comporta tagli al bilancio e conseguenti difficolt a mantenere il consenso (che comunque necessario, se non si vuole vanificare la scelta stessa). Una scelta che genera anche dubbi, diffidenze e avversit. Spesso alimentate ad 3. arte dai paladini del PIL. Una scelta che comunque ed in definitiva, amministrando e osservando le dinamiche in atto nella provincia di Milano, noi abbiamo ritenuto obbligata. Per almeno 5 motivi: perch interrompe il suddetto circolo vizioso della monetizzazione del territorio perch se non si cambia strategia nella politica urbanistica, in meno di 100 anni, quasi tutte le zone della provincia di Milano, saranno completamente urbanizzate e conurbate; perch occorre evitare, laddove ancora non avvenuto, il superamento del limite di territorio urbanizzato oltre il quale il sistema ecologico non pi in grado di autoriprodursi per senso di responsabilit verso le future generazioni; per istillare il germe del dubbio negli altri amministratori e cercare di tracciare e rendere evidente una via alternativaLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL PGT Il PGT, dimostrato che utilizzando le case vuote e i volumi esistenti, si riuscirebbe comunque a soddisfare una buona domanda di abitazioni (dimostrazione che soprattutto una risposta a una delle obiezioni mosse, cio quella di non pensare alle giovani coppie, che altrimenti avrebbero dovuto lasciare Cassinetta di Lugagnano) punta tutto su:piani di recuperoprogrammazione di piste ciclabilivalorizzazione del patrimonio artistico e paesaggisticotutela del verde e istituzione di corridoi ecologiciincentivi al recupero di tutti i volumi gi esistenti (dal garage al sottotetto, al sottoscala - naturalmente nel rispetto di standard igienici e sanitari)fiore allocchiello: il Piano del Colore, che in realt unenorme e dettagliato Piano di valorizzazione del centro storico. Il Piano di Governo del Territorio di Cassinetta di Lugagnano in definitiva non uno strumento per individuare nuove aree edificabili, ma perpuntare alla valorizzazione dei beni comuni, lambiente e il paesaggio;incentivare i privati a recuperare la bellezza del loro patrimonio;favorire lagricoltura;indicare una politica urbanistica diversa, possibile e praticabileCONTRIBUTO DELLA RETE AMBIENTALE ALTO MILANESEIl grado di vivibilit e di sostenibilit ambientale del territorio lombardo sta notevolmente peggiorando. Questo quanto dice tutta una serie di indicatori che attestano uno scadimento dei parametri relativi alla qualit dellaria, sistemi di trasporto, rifiuti, qualit dellacqua, siti contaminati, inquinamento acustico, inquinamento elettromagnetico, cementificazione.Siamo in presenza di una situazione di degrado e di crisi ambientale che non solo conseguenza di un dato quantitativo determinata dallalta densit degli insediamenti produttivi, residenziali, o di modelli di consumo e di trasporto individuali. Questa situazione anche e soprattutto il frutto di una politica (di entrambi gli schieramenti) orientata allabbandono di strumenti di programmazione e di governo del territorio, di una politica orientata a dare preminenza allinteresse privato rispetto allinteresse pubblico. Ed ancora, nel corso di questi anni abbiamo assistito ad una politica di sviluppo fondata su unidea di crescita senza limiti, rivolta a rilanciare la Lombardia come territorio della competizione e del consumo tramite una piena valorizzazione economica - meglio sarebbe dire pieno sfruttamento dei fattori del territorio: ambiente, risorse naturali, beni comuni, servizi. 4. Di contro a questo modello di sviluppo, che causa di distruzioni ambientali sempre pi vistose e visibili, si sono costruite nel corso degli anni una molteplicit di iniziative di denuncia, di dibattito, di mobilitazione. Iniziative ambientali e pratiche di partecipazione per lo pi agite sul piano locale, rivolte a difendere i propri territori dal saccheggio e dalle privatizzazioni. Queste pratiche e iniziative territoriali, al di l di essere una risposta fondamentale sul terreno della difesa della qualit della vita e della salute, rappresentano un potenziale di cambiamento, la possibilit di delineare un altro modo di fare economia, di intendere lo sviluppo non pi incentrato sulla crescita fine a se stessa, ma basato sulla capacit di interagire positivamente con i cicli ambientali. Un idea di sviluppo qualitativo capace di ridurre e recuperare rifiuti, di fermare la cementificazione e le grandi opere speculative, di affermare il diritto alla mobilit nei termini di un rilancio delle diverse forme di trasporto pubblico e collettivo, di approntare una politica energetica fondata sul risparmio e le fonti rinnovabili, di attuare una politica di risanamento territoriale, di riuso urbano e di difesa dei beni comuni, di contrastare i cambiamenti climatici.. ALCUNI DATI SU TRADATELa situazione di Tradate in questo contesto una delle pi emblematiche. Da una nostra ricerca sul consumo di suolo negli ultimi anni emerso che solo dal 2004 ad oggi per lattuazione del PRG vigente e delle successive varianti le aree cementificate sono aumentate di 860.000 mq (principalmente per nuove residenze che risultano spesso vuote, seguono aree commerciali) ) sottraendo 715.000 mq di prati e campagna e 125.000 mq di boschi! Purtroppo questo processo di cementificazione destinato a continuare per qualche anno fino allattuazione completa del PRG.Lo stesso studio ha evidenziato che le aree pubbliche verdi nello stesso periodo sono aumentate di circa 20.000 mq portando i metri quadrati per abitante da 1,52 a 2,51 (per Torino circa 20 mq.) segue estrattoAree verdi, consumo del suolo. I valori rilevati evidenziano per il verde urbano fruibile un valore pure in crescita ma notevolmente inferiore agli standard di buona qualit della vita. Per il consumo del suolo sono stati rilevate trasformazioni molto consistenti da suolo agricolo in edificato che negli ultimi 4 anni cresce di 860.000 mq a scapito di campagne (-715.000 mq) e boschi (-125.000mq). 5. indicatore:AREE VERDI: USO DEL SUOLOsoglie VERDE URBANO FRUIBILEobiettivo realisticovalore minimovalore migliore italia MQ di verde urbano fruibile in area urbana per abitante (parchi pubblici)252 45 ANNO 20002005 2008 mq24000 26000 43000 VALORE1,401,522,51 AREE VERDIrapporto tra edificato, aree boschive e campagna sul territorio (in Kmq) Valori inchilometri sup. tot.21,19 Kmq quadratiVariazione ANNO 20002004 %2007% in metri q.VALORE verde privato(ville storiche) 0,31,42 0,291,37 -10000 VALORE boschi1,36,13 1,175 5,55 -125000 VALORE campagna3,315,572,59 12,20 -715000 VALORE edificato6,5931,107,45 35,16 +860000 VALORE parco pineta +parchi pubb.9,745,789,745,78 0 valore peggiore0% note: dal 2004 al 2007 si sono persi 850.000 mq. Di aree verdi per l'edificato!!! (125000 di boschi e 715000 di campagna) 6. Art. 78 Procedura per l ammissione di istanze, petizioni e proposte 1. I cittadini, singoli o associati, possono presentare all amministrazione istanze, petizioni e proposte intese a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi. 2. Le richieste dovranno essere presentate per iscritto alla segreteria del comune che provveder tempestivamente ad inoltrarle al sindaco. 3. Il sindaco affider le istanze, le petizioni, e le proposte agli organi competenti per materia che, potendosi avvalere degli uffici e dei contributi esterni, dovranno esaminare ed esprimere un parere sulla questione entro 60 giorni. 4. Il sindaco, attraverso la segreteria, dopo aver comunicato ai cittadini interessati l iter della pratica, li informer, motivatamente e per iscritto, nei 15 giorni successivi al parere dell organo competente, dell esito del medesimo e dei successivi eventuali sviluppi procedimentali con l indicazione degli uffici preposti e responsabili. 5. Ove i termini sopracitati non venissero osservati, il parere dell organo si d per reso e le pratiche passano agli uffici competenti per la fase entro 30 giorni. 6. Nei casi di istruttoria negativa viene fornita dal sindaco motivata comunicazione ai soggetti interessati entro i 15 giorni successivi mentre, nel caso di riscontro positivo, vengono anche indicati i futuri sviluppi procedimentali con l indicazione degli uffici preposti e responsabili. Art. 79 Referendum 1. Per consentire l attiva partecipazione dei cittadini all attivit amministrativa prevista l indizione e l attuazione di referendum consultivi, pro positivi e abrogativi tra la popolazione comunale in materie di esclusiva competenza locale. 2. Sono escluse dal referendum le materie concernenti tributi locali, atti di bilancio, norme statali o regionali concernenti disposizioni obbligatorie per l ente e, per 5 anni, le materie gi oggetto di precedenti referendum. 3. Il quesito referendario pu essere deliberato dal consiglio comunale a maggioranza assoluta dei suoi componenti o sottoscritto da almeno il 10% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune di Tradate alla data di presentazione della richiesta referendaria. 4. La richiesta referendaria dichiarata ammissibile, secondo le procedure previste dall apposito regolamento, dalla commissione comunale per il referendum composta dal dirigente o in 28 subordine dal funzionario incaricato, del settore affari generali del comune di Tradate, che la presiede e da due funzionari del settore affari generali o istituzionali o legali, scelti dal dirigente o dal responsabile del settore affari generali del comune di Tradate tra i dipendenti di un comune con almeno trentamila abitanti e/o una provincia e/o una regione; la commissione comunale per il referendum istituita con deliberazione di giunta comunale entro quindici giorni dalla data di presentazione della richiesta referendaria. 5. Apposito regolamento disciplina organizzazione, modalit, procedure dei referendum comunali di tipo consultivo, propositivo, abrogativo, che sono validi se partecipa almeno il 50% pi uno degli elettori aventi diritto. Art. 80 Effetti del referendum Al trentesimo giorno dalla proclamazione del risultato, secondo le procedure stabilite in apposito regolamento, il quesito del referendum propositivo o abrogativo, se approvato dagli elettori, produce efficacia a tutti gli effetti nell ordinamento comunale.