Zenit Studi - Paolo Lucarelli, Vuotare La Mente, Riempire Il Ventre

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  • Vuotare la mente,riempire il ventre

    Bibliografia essenziale dei testi citati

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    Schwaller de Lubicz nel suo minuzioso studio sul tempio di Luxor esulla simbolica egizia si ferma a lungo a riflettere sullimmaginedelluomo privo di calotta cranica. Ne ritrova il segno a Bisanzio dovei santi sono rappresentati con la testa piatta, e in occidente nellafigura di Nicodemo, luomo della seconda nascita, che tiene in manola propria volta cranica. Vede lo stesso significato nelle corone regaliche separano lalto dal resto della testa. Conclude che tutto ciesprime luomo realizzato, illuminato, che si liberato dal giudiziopersonale, discorsivo, costruito per opposizione, e che ormai simuove per impulso universale, o divino, intermediario perfetto traCielo e Terra, ubbidiente al pensiero cosmico senza essere distoltodal proprio pensare.

    Si pone, Lubicz, allinterno di unampia e antichissima tradizione chevede nella mente conscia, involucro e sostegno dellio discriminante,non uno strumento utile di conoscenza e di guida allazione, ma unvincolo da cui liberarsi, unillusione drammatica e pericolosa, unimpedimento allaccesso a stati ontologicamente pi elevati, unnemico ambiguo e mortale.

    Patanjali, nel primo dei stra in cui raccolse remoti insegnamenti,aveva gi espresso nel modo pi semplice il tema e lobiettivo: loyoga larresto delle funzioni mentali. Nel IV stra spiega ilproblema e la sua origine: altrimenti (lanima) assume la stessaforma delle funzioni mentali.

    La mente (citta, buddhi) fonte e causa di nescienza, ciodelluniversale ignoranza innata che identificando lattivit dellamente con quella dellanima genera sempre nuova illusione, che asua volta produce maculazione karmica, fonte della sofferenza checaratterizza la vita umana. Solo impedendone lattivit (cittavrtti)possiamo uscire da questo circolo perverso e salvarci dal doloreesistenziale.

    Molti secoli dopo, in tuttaltro contesto psicologico e culturale, sanGiovanni della Croce diceva: in breve tutti i pi grandi inganni deldiavolo e i maggiori mali che fa allanima, penetrano attraverso lenotizie e i discorsi della mente.

    *

    Un nemico forte e temibile o lo si imprigiona in ceppi indistruttibili olo si uccide. Molti hanno preferito la prima via, come pi sicura emeno rischiosa, anche se pi lunga e graduale.

    Si vuole allora trasformare la consueta, inevitabile, ridda diabolica estancante di pensieri involontari in una struttura limpida e ordinata,controllata da una volont impeccabile.

    Lesempio pi facile il mandala, dove il cosmo, o meglio il fantasmachimerico che noi ci immaginiamo, pauroso caos psichico, informe e

    Vuotare la mente,riempire il ventre

    Paolo Lucarelli

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  • Abhinavagupta, Essenza del tantra(Tantrasra). Torino, 1960.

    G. Busi ed E. Loewenthal (a cura di),Mistica Ebraica. Testi della tradizionesegreta del giudaismo dal III al XVIIIsecolo. Torino 1995.

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    Scott Atran, The Neuropsychology ofReligion, in NeuroTheology, UniversityPress, San Jose California, 2003

    Rhawn Joseph, Mythologies of ModernScience, in NeuroTheology, op. cit.

    magmatico, si struttura secondo direzioni privilegiate, assume formegeometriche semplici e organizzate, e nei quadrati, nei cerchi, neicolori che si succedono secondo regole inflessibili, la mente costretta a placarsi, congelata in una visione dominata dai legamiche la figura le impone.

    Ricorda Tucci che disegnare un mandala non cosa semplice; unrito che mira a una palingenesi dellindividuo e ai cui particolariquesto deve partecipare con tutta lattenzione che limportanza delrisultato richiede: un errore, una svista o una dimenticanza rendonolopera inefficace perch ogni manchevolezza il segno delladisattenzione del sacrificante, indica che egli non vi prende partecon tutta la concentrazione e il raccoglimento dovuti.

    Ma per chi abbia compiuto rettamente il rito si apre la possibilitdellesperienza folgorante di una luce interiore, gnosi liberatrice chela mente offuscava.

    Non diversamente operava il monaco ortodosso dipingendo liconache, insegna Florenskij, ha lo scopo di sollevare la coscienza almondo spirituale, di mostrare spettacoli misteriosi esoprannaturali. Ben poco o nulla lasciato alla libera creativitdellartista. Diceva il Settimo Concilio Ecumenico: al pittore spettasoltanto laspetto tecnico dellopera, ma tutto il suo ordinamento(ditaxis) chiaramente dipese dai santi Padri.

    Gli insegnamenti cinesi sono meno rigidi, pi dolci, soffusi diimmagini poetiche. Spiega Schipper che ladepto dovr costruirementalmente il proprio corpo come fosse un paese, fondato sullageografia sacra taoista, e abitato da tutti i suoi dei: la testa sar unacatena di montagne che racchiude un lago, in mezzo al lago unpalazzo, e cos via, gi gi, sino a sotto lombelico dove vedr unpaesaggio meraviglioso, il Campo di Cinabro, la dimora dellembrioneche dar origine al nuovo corpo immortale.

    I maestri del neidan, la cosiddetta alchimia interiore, seguonosecondo la Robinet simili metodi, ma qui la mente deve riprodurreimmagini di operazioni che lalchimista compie in pratica al forno,sempre come avvenissero nel proprio corpo. Nel Libro dellArmoniaCentrale, Li Daochun spiega: Non c altro principio: basta dominareil corpo e la mente [lett. il cuore], cuocere il Piombo e purificare ilMercurio. Gli appellativi diversi si riducono [a significare] che sidominano le pulsioni con la natura profonda ed tutto. Quando lanatura quieta e le pulsioni sono seppellite, si vede luminosamenteil fondamento, si abbraccia la Radice e si ritorna al Vuoto ci chesi chiama il compimento del Cinabro e, per metafora, lembrionedella liberazione.

    Pi suggestivi i Versetti del Risveglio della Verit di Zhang Boduan,che iniziano da una famosa citazione del Daode jing:

    Vuotare la mente e riempire il ventre ha un senso molto profondoma per vuotare la mente, occorre una mente che discerne,e niente vale pi, per sublimare il Piombo, che riempire prima ilventre,e apprendere a conservare la Sala piena doro.

    Figure di illuminati dalla pancia obesa, seduti in stato di calmafissit, rappresenteranno alliniziato chi abbia realizzato il precetto.

    *

    Anche SantIgnazio di Loyola insegnava a costruire mondi e luoghi peri suoi Esercizi Spirituali, che dovevano servire a conseguire il fine percui luomo stato creato, lodare, riverire e servire Dio nostroSignore e salvare, in questo mondo, la propria anima. Nella premessaal primo esercizio prescrive:

    Il primo preambolo consiste nella composizione visiva del luogo. Qui da notare che nella contemplazione o meditazione visiva lacomposizione consister nel vedere con la vista dellimmaginazioneil luogo materiale dove sta la cosa che voglio contemplare..

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  • Il suggerimento piuttosto libero, si precisa meglio nel quintoesercizio dove la composizione consiste nel vedere con la vistadellimmaginazione la lunghezza, lampiezza e la profonditdellinferno.

    Fondamento resta comunque la preghiera e il santo, che non ignoravai benefici e utili effetti del respiro guidato, ben noti agli orientali cheli codificarono minuziosamente, insegnava: il terzo modo di pregareconsiste nel fatto che ad ogni respirazione o movimento respiratoriosi deve pregare mentalmente pronunciando una parola del PadreNostro o di qualche altra preghiera che si recita in modo tale cheuna singola parola venga detta tra un respiro e laltro. Mentre poidura il tempo tra un respiro e laltro, si badi principalmente alsignificato di tale parola, o alla persona cui si rivolge la preghiera.

    *

    SantIgnazio conosceva bene i rischi del controllo mentale che sfuggefacilmente allobiettivo di pura illuminazione, o di spiritualitdevota, gonfiando luomo di presuntuoso e illusorio senso di potenza,per cui invece di allontanarne gli inganni del mondo lo seduce con ifantasmi della maya allucinante. Nel Direttorio autografo scrive: da avvertire che se uno non obbedisce a colui che propone gliesercizi e volesse procedere a suo criterio, non conviene proseguirenel dargli gli esercizi.

    Prosegu a suo criterio Giordano Bruno, per troppa superbia osciagurata sfortuna. Fingendo di praticare una tecnica mnemonicavoleva fissare la mente ad accogliere immagini di demoni e altri segnicelesti, convinto di ottenerne influenza sul mondo e sui fenomeninaturali. Il domenicano pi che nelleresia era immerso inunallucinazione perversa, incubo di assurde quanto insensatefantasie. Pensava che il Cielo con tutti i suoi influssi si ripetesse nellamente umana, e che riordinandola e fissandola secondo nuoveaspirazioni si potesse attrarre linflusso astrale da utilizzaremagicamente. Scrisse nello Spaccio della Bestia Trionfante:Disponiamoci prima nel cielo che intellettualmente dentro di noi:e poi in questo sensibile che corporalmente si presenta agli occhise cossi renderemo nouo il nostro cielo, noue saranno lecostellationi, et influssi, noue limpressioni, noue fortune, perche daquesto mondo superiore pende il tutto..

    Nel De Umbris idearum aggiunge: C nella tua primordiale naturaun caos di elementi e numeri, che non esclude peraltro lordine e laserie Io ti dico che se tu contempli tutto questo con attenzione, tupotrai conseguire unarte figurativa tale che rafforzer non solo lamemoria, ma anche i poteri dellanima, in modo mirabile.

    Per analoga superstizione il tantrico costruir accuratamente loyantra della divinit prescelta, perch questa scenda e si manifestidisposta ai suoi ordini. La presenza divina sar assicurata grazie aformule appropriate che anche Bruno approvava mantraaccompagnati da gesti opportuni (mudra, sigilli).

    A un livello superiore ci si servir solo di lettere o sillabe. SpiegaTucci: la sillaba, il fonema la segreta essenza o il seme delladivinit. Essa cos intimamente legata a questa che basta su di leiconcentrarsi perch limmagine sia evocata. Si apre qui una visionein cui uno schema alfabetico riproduce quello cosmico, che da trelettere dipana tutto il suo divenire. Insegna Abhinavagupta nelTantrasra che tre sono le potenze principali del Signore, ossialAltissima, la Volont e lEspansione. E queste sono le trecogitazioni a, i, u. Tutto il successivo spiegarsi delle potenze derivada questa triade soltanto.

    Schemi analoghi ritroviamo nella Kabbalah, dove le strutturegeometriche delle sefiroth inducono a riflettere su modelli simili acerti yantra. Qui alef, mem, in saranno le tre lettere madri chepresiedono alla formazione del mondo, e nel gioco dei pentacolimagici i signori del Nome (baale em) si convinceranno di essereoperatori di incredibili prodigi. Ne resteranno tracce sbrindellatenegli occultisti ottocenteschi, specialmente di scuola francese.

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  • *Non cercava prodigi n potere Abraham Abulafia nella Hokmath haTseruf, la scienza della combinazione delle lettere. Il suo scopo,come spiega Scholem, era quello di liberare lanima dai nodi che lalegano per raggiungere la devekuth, la perfetta unione col divino. Atrentun anni aveva vissuto un momento spontaneo di estasi, da cuiaveva tratto conoscenze e visioni e la convinzione che loggettoperfetto su cui meditare per riconquistare quello stato beato fosselalfabeto ebraico. Ci ha lasciato delle istruzioni per le preparazioninecessarie alla meditazione e allestasi: Renditi pronto a dirigere iltuo cuore su Dio solo: Purifica il tuo corpo e scegli una casa solitariadove nessuno senta la tua voce. Siediti nella tua celletta e nonrivelare il tuo segreto a nessuno. Se puoi fai questo di giorno nellatua casa, ma meglio se lo compi di notte. Nel momento in cui tiprepari a parlare al Creatore e se desideri che egli ti riveli la suapotenza, abbi cura di astrarre tutta la tua mente dalle vanit delmondo Ora comincia a combinare qualche lettera o molte, aspostarle e a combinarle sino a che il tuo cuore sia caldo E quandosenti che il tuo cuore gi caldo quando sei cos preparato aricevere linfluenza della potenza divina che penetra in te, usa tuttala profondit del tuo pensiero a immaginare nel tuo cuore il Nome ei suoi Angeli superiori, come se fossero degli esseri umani seduti oche stanno vicino a te [E infine] tutto il tuo cuore sar preso da untremore estremamente violento, al punto che penserai che stai permorire, perch la tua anima, rapita per la conoscenza che ha,abbandona il tuo corpo

    Ricorda un brano famoso di Zosimo di Panopoli, che nel primo librodel Conto finale insegna a unallieva: Tu dunque non lasciartisedurre, donna, Non ti mettere a divagare cercando Dio, ma restaseduta presso il tuo focolare [okade] e Dio verr da te, lui che dovunque Riposa il tuo corpo, calma le tue passioni, resisti aldesiderio, al piacere, alla collera, allafflizione e alle dodici fatalitdella morte. E conducendoti cos, chiamerai a te lessere divino, olessere divino verr a te, lui che dovunque e da nessun parte.

    la seconda via, che Scholem chiama profetica in alternativaallaltra che definisce teosofica. Questa non mira alla costruzione diuna mente controllata ma vuole, rotto o eliminato il meccanismopsichico, raggiungere lilluminazione estatica il pi direttamentepossibile.

    Lesempio pi noto in Occidente risale a Plotino che nella sestaEnneade ci dice che dobbiamo con uno slancio balzare su verso iprimi valori, dopo aver svincolato il nostro io dalle cose sensibiliLanima deve restarsene nuda di forme, se intende davvero che nullasi insedi l a far da impaccio alla piena inondante ed allafolgorazione che si riversa su di lei da parte della Naturaprimordiale essa deve staccarsi da tutte le cose esteriori, volgersiverso la sua intimit, completamente, non inclinarsi verso qualcosadi esterno, ma estinguendo ogni conoscenza spegnendo altres laconoscenza del proprio essere, luomo deve immergersi nellacontemplazione di LuiLass il verace oggetto damore, cui datocongiungersi davvero.

    Racconta Porfirio che quattro volte riusc il suo maestro araggiungere questa beata unione, lui una sola, in sessantotto anni. Unevento raro, che si mantiene a lungo con difficolt. Anche SanBernardo se ne lagna con discrezione descrivendo lunionesoavissima, quando fa dire alla sua anima: introduxit me Rex incubiculum suum. E spiega: L, per poco tempo, cio circa unamezzora, fattosi silenzio in cielo, essa [lanima] riposa dolcementenegli abbracci desiderati: senza dubbio dorme, ma il suo cuoreveglia.

    Il santo defin questa esperienza excessus mentis, che fa superare ilpensiero, abductio interioris sensus. Tertulliano per primo la chiamestasi (extasis) e la interpret correttamente come amentia, cioassenza di mente.

    Qui gli esempi si possono moltiplicare e dei mistici dOccidente Zollaha raccolto una ricca collezione in molti volumi. Serve, come tutti

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  • dicono, una forte partecipazione emotiva a chi cerchi linterruzionementale improvvisa. Oltre a ci si sono provate infinite tecniche,dalla danza frenetica degli sciamani, allassunzione di droghe ebevande inebrianti, che ancora Zolla descrive nel Diodellebbrezza.

    Per il cristianesimo orientale il monaco Niceforo, maestro di GregorioPalamas, invent o pi probabilmente codific lorazione pura,kathar proseuch, e la defin apthesis noemton, eliminazione deipensieri. Si riferisce nei Racconti di un pellegrino al suo confessoreche un contadino russo incontr uno starets che gli insegnlesicasmo. Doveva ripetere nella sua mente Signore Ges Cristo,abbiate piet di me, prima 3000, poi 6000, poi 12000 volte al giorno,infine a volont. Ne sarebbero venuti meravigliosi effetti. Nellamente: si sente la dolcezza dellamore di Dio, la pace interiore,lestasi dello spirito, la purezza dei pensieri, una beatificanteattenzione a Dio; nella sensibilit: un gradevole calore del cuore,tutte le membra colme di dolcezza, gioiose palpitazioni del cuore,leggerezza e frescura; la vita si fa sentire gradevole, si diventainsensibili alle malattie e allafflizione; rivelazioni infine:illuminazione dellintelligenza, penetrazione delle Scritture: sicomprende lo Spirito della creazione, si distaccati dal tumultoterrestre, si riconosce la dolcezza della vita interiore, si sicuridella prossimit di Dio e anche del suo amore per noi.

    Fa eccezione la scuola Mdhyamika. Con Ngrjuna dimostr chemanca qualunque sensatezza al pensiero umano, spezzando cosdimprovviso il meccanismo mentale non appena se ne percepiscaappieno la totale vacuit. Unita al taoismo gener il chan cinese, dacui lo zen giapponese, e infiniti tesori darte e cultura, come questopiccolo gioiello del poeta Tung-shang:

    Neve copiosa in tazze dargento,aironi celati dalla luna splendente,cose dissimili nellaffine,la confusione il luogo della conoscenza.

    *

    So bene, in questo breve excursus, di avere trascurato innumerevolidocumenti. Cito, ad esempio notevole, la tradizione sufi e la praticadel dhikr, o le riflessioni alfabetiche di Jbir e degli ismailiti.

    Altre considerazioni si potrebbero fare, per esempio su certetradizioni iniziatiche, non ultima quella del R.S.A.A. che sembra unafelice unione delle due vie descritte. Da un lato, con cerimonieappropriate nel Tempio massonico, induce la mente a ordinarsisecondo simbologie precise, a mettersi allordine, in accordo col suomotto Ordo ab Chao. Dallaltra, con rituali di passaggio, provoca leforti emozioni che possono permettere illuminazioni improvvise,riecheggiando lantica richiesta del vate upanishadico: tamasomjyotir gamaya, fammi passare dalla tenebra alla luce.

    Resta, a conclusione, il fatto che nei millenni alcuni uomini abbianovissuto esperienze psichiche estremamente simili e gratificanti,riconducibili a una modifica o a un arresto delle funzioni mentali, allaloro fissazione. In alcuni si sono manifestate in modo spontaneo,mentre altri le hanno deliberatamente cercate, e talvolta ottenute,grazie a tecniche e pratiche peculiari e insolite. Si sempre trattatodi un evento eccezionale, riservato a un numero piuttosto limitato diesseri umani. Chi ha vissuto questa esperienza la definisce quasisempre in termini religiosi, come incontro col divino, col sacro, conun dio particolare, con lassoluto, a seconda della sua cultura e dellesue convinzioni, e descrive sensazioni di luce, calore, senso dipiacere estremamente intenso, percezioni cardiache, comprensioneampliata, visione splendida. Ne sempre uscito trasformatonellesistenza, talvolta in senso negativo, con oscuro senso di potereo egocentrismo esasperato, a volte invece in modo che potremmodefinire positivo, colmo di sentimenti sereni, compassionevoli,moralmente forti, anche se non sempre integrabili nella societ in cuiviveva.

    Questuomo stato spesso fonte di profondi sconvolgimenti sociali,politici e culturali, dato che per lo pi ha sentito lurgenza

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  • immediata di predicare il messaggio raccolto nel nuovo mondoappena penetrato.

    Dunque un fenomeno importante della nostra struttura mentale, equindi del nostro sistema cerebrale, che andrebbe studiato in tutte lesue forme, peraltro piuttosto costanti come si potuto verificare gida questi pochi esempi.

    Credo che pi che agli storici delle religioni, o agli psicologi o peggioancora ai cosiddetti esoteristi, spetti alle moderne neuroscienzeindagarlo, con scrupolo e attenzione data la sua manifesta potenza eil fascino che ha sempre esercitato.

    Qualcosa si gi fatto, molto negli ultimi due decenni, da quandosono possibili indagini non invasive del cervello umano e si cominciata lesplorazione delle reazioni elettrochimiche coinvoltenelle sue funzioni. Al momento, ma siamo, mi pare, in una faseestremamente preliminare, secondo alcuni scienziati, cito qui Casalee Ramachandran, parrebbe che questo evento sia legato a certicomportamenti del sistema limbico, pi correttamente del circuito diPapez, e ai suoi rapporti con i lobi temporali e col sistemaneurovegetativo, quindi a una delle parti pi arcaiche dellencefalo.Dunque qualcosa che risale agli albori stessi dellessere umano.

    Una prima domanda, ovvia, che ci si posti, quale sia, o sia stata,la sua utilit nel contesto dellevoluzione. Alcuni (Matthew Alper,Scott Atran) suggeriscono che questo meccanismo sia servito asopportare la consapevolezza umana della mortalit, lansiaesistenziale. una risposta, un po stravagante. Personalmentepreferisco quella di Rhawn Joseph, che sostiene che potremmotrovarci di fronte al segnale di un futuro ulteriore salto evolutivodelluomo verso pi ampie capacit neurologiche e funzionali,capacit il cui potenziale genetico al momento ancora silente.Comunque questi primi studi di cosiddetta neuroteologia ci indicanola strada da percorrere, una strada senza pregiudizi, ma anche, especialmente, senza timore di affrontare unarea dellavventuraumana che sempre stata circonfusa da un alone di rispettoreverenziale.

    Forse finalmente giunto il momento di applicare seriamente, inmodo severo e inflessibile, il precetto dato pi di due millenni faalluomo: conosci te stesso. Il risultato potrebbe liberarci da moltiproblemi che al momento paiono insolubili.

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