Zaiazione

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Zaiazione: degrado etico-culturale del tardoroteismo La Cittadella delle idee per contrastare l’eutanasia politica del Veneto Dino Bertocco 1

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Zaiazione:degrado etico-culturale del tardoroteismo

La Cittadella delle idee per contrastare l’eutanasia politica del Veneto

Dino Bertocco 1

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Indice

Presentazione

Sudditanza e patto iniquo con il potere (Galan, Mazzacurati, Zonin, Consoli, De Poli, Zaia…)

La memoria tradita

Il venetismo imbroglione

Il dibattito sull’Autonomia

Giocatori di poker o leader politici?

Zaiazione: il bluff sui numeri (1, 2)

Zaiazione: le emergenze tollerate, sottaciute e sottovalutate

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Indice (2)

• Zaiazione: una cronaca politica piena di vergogne

• Americani a curarsi a casa loro e gli ammiccamenti con l’autocrazia russa

• Il record degli strapagati in Consiglio Regionale

• La «libertà di scelta» sulla vaccinazione

• La montatura dell’invasione e la sceneneggiata macabra del Montello

• L’accessibilità negata agli asili nido

• La marginalizzazione e la disconnessione politica dal Paese

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Indice (3)

• Le relazioni sentimentali pericolose

• Un Presidente indeciso a tutto

• I padrini trevigiani ingombranti e spendaccioni

• Per il rinascimento democratico del Veneto (1, 2, 3)

• Dossier Pedemontana (1, 2)

• Smascherare le infamie sull’immigrazione

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Presentazione

Francesco Maino, dopo averci deliziato ed inquietato (con Cartongesso)

irridendo e fustigando il Veneto del degrado consumistico e della

superficialità etico-culturale, ci ha offerto un libretto prezioso nel quale,

accanto ed a seguito della spassosa decostruzione della nostra barbara

neoverbosità quotidiana, ci introduce ad una lettura della fenomenologia

sociopolitica regionale attraverso la corrosiva descrizione delle due ultime

risibili incarnazione del «Doge». Con Zaiazione finale e Crostolo, l’autore ci

porta in un viaggio surreale in cui i colori dominanti sono dati dalla

progressiva omologazione della gente veneta, irretita dalle suggestioni di una

sceneggiatura da Truman show venetista. In particolare – nel pezzo

focalizzato sull’attuale Presidente del Veneto - egli ci introduce in

un’esilarante galleria di personaggi della vita reale, tutti attratti dall’irresistibile

deriva verso la trasformazione nel nome e nel corpo di Luca Zaia, il

Governatore che nella trasfigurazione di Serenissimo diventa il prototipo e la

metafora di un Veneto artificioso. E’ a partire dalla condivisione di tale

efficace approccio interpretativo-letterario che ho raccolto e dipanato schede,

documenti e riflessioni con cui affrontare l’analisi del contradditorio ed

inquietante stato di cose del Veneto contemporaneo

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Sudditanza e patto iniquo con il potere(Galan, Mazzacurati, Zonin, Consoli, De Poli, Zaia…)

La servitù volontaria dei venetisti

“E’ cosa davvero sorprendente, eppure tanto comune da doversene rattristare piuttosto che stupire, vedere migliaia di uomini asserviti miseramente, con il collo sotto il giogo, non già costretti da una forza più grande, ma in qualche modo incantati e affascinati dal solo nome di uno”

E. de la Boètie, Discorso sulla servitù volontaria

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La memoria tradita

Che il governo legaforzista del Veneto costituisca più una minaccia che un’opportunità, un soggetto politico che gioca sull’ambiguità di programmi vaghi e sui fraintendimenti, piuttosto che costituire un coerente e determinato player impegnato a rafforzare il peso e l’integrazione della nostra Regione nell’ambito nazionale, ha trovato una clamorosa conferma nei giorni in cui il suo rappresentante più diretto (Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale) ed alcuni amministratori locali hanno celebrato il rito del lutto in memoria dell’ “infausta” annessione al Regno d’Italia sancita dal Plebiscito del 1866.

Con tale manifestazione di mestizia i nostri furbetti tardo-dorotei hanno dribblato l’incombenza politicoculturale (ed istituzionale) di dedicare all’evento l’attenzione e la riflessione che il 150° avrebbe meritato; un’occasione, oltretutto, che sarebbe stata utile per operare una ricognizione aggiornata dei temi e dilemmi storiografici, delle aspirazioni, illusioni e delusioni che hanno preceduto ed accompagnato il Risorgimento veneto ed il sofferto, contradditorio processo di unificazione delle Province venete all’Italia

http://www.dinobertocco.it/1866-2016-la-memoria-tradital

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Il venetismo imbroglione

Ci vuole una testa dura per non comprendere che la vera indipendenza è quella che si conquista sul piano culturale, con il tasso di scolarizzazione, il livello di innovazione tecnologica espresso dalle imprese ed il loro grado di competitività sul mercato internazionale, il rating del sistema universitario e di ricerca, il sistema infrastrutturale sostenibile, la capacità di attuazione dell’Agenda digitale…

Il Veneto, integrato nell’unità del Paese, ha realizzato la crescita della propria ricchezza ben oltre la media nazionale; ora è chiamato a misurarsi ed integrarsi maggiormente nella dimensione europea, non ritirarsi nella dimensione antropologica della «piccola patria», trascinatovi da un chiacchiericcio da azzeccagarbugli di provincia.

E’ tempo di uscire dal vittimismo inconcludente e dedicarsi a studiare, elaborare un futuro realistico, credibile, per la nostra Regione, supportato dalla cultura della sussidiarietà e dal negoziato con il Governo sulla base dell’attuazione del terzo comma dell’art. 16 della Costituzione

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Il dibattito sull’autonomia

• Piero Ruzzante: «Caro Zaia, basta con la fiction e le chiacchiere» – articolo sul Mattino di Padova 9 febbraio 2017

• Bressa spara su Zaia: «Il suo referendum è una truffa» – Corriere del Veneto 16 febbraio 2017

• Graziano Azzalin: «Così il PD si accoda al populismo di Zaia. Persi anni ed ora si buttano 14 milioni» - Corriere del Veneto 23 febbraio 2017

• Alessandro Russello: «La missione impossibile» – Corriere del Veneto 23 febbraio 2017

• Pier Paolo Baretta: «I veneti sappiano che l’unica via è trattare con lo Stato» - Il giornale di Vicenza 8 marzo 2017

• Brunetta spiega perché «Forza Italia deve appoggiare i referenum per l’autonomia in Lombardia ed in Veneto» – lettera al Foglio 10 marzo 2017

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Giocatori di poker o leader politici?L’opinione di Roberto Zanon - già Segretario Generale del Consiglio regionale del Veneto (dal Profilo

di Facebook, 22 febbraio 2017)

Anche oggi la stampa locale ho suonato l'organetto per Zaia sul cosiddetto "referendum per l'autonomia". "Madre di tutte le battaglie" l'ha definito il nostro presidente della giunta regionale. Da tempo i

quotidiani veneti mettono nei loro titoli parole come "statuto speciale" e "regione autonoma". Zaia ha ridetto più volte "saremo come Trento e Bolzano"; e anche "avremo la stessa fiscalità delle regioni a

statuto speciale"; e poi addirittura ieri "chiederemo tutte le competenze degli articoli 116 e 117 della Costituzione":

A parte Francesco Jori, Ilvo Diamanti e Gianclaudio Bressa, tutti a far finta di non vedere il bluff. Anzi i bluff. Perché sono due i bluff di Zaia e della Lega: uno di sostanza e uno di forma.

PRIMO BLUFF. Il quesito ammesso dalla Corte costituzionale (sentenza n. 118 del 2015) non riguarda nessuna specialità e nessuna particolare autonomia regionale poiché esso "ripete testualmente

l’espressione usata nell’art. 116, terzo comma, Cost. e dunque si colloca nel quadro della differenziazione delle autonomie regionali prevista dalla disposizione costituzionale evocata; cosicché deve intendersi

che le «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» su cui gli elettori sono chiamati ad esprimersi possano riguardare solo le «materie di cui al terzo comma dell’art. 117 e le materie indicate dal

secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s)», come esplicitamente stabilito nelle suddette disposizioni costituzionali." Cosicché ha

precisato la Corte "il quesito referendario non prelude a sviluppi dell’autonomia eccedenti i limiti costituzionalmente previsti".

Quindi il referendum riguarda solo la possibilità di avere per una regione a statuto ordinario, quale il Veneto è e resterebbe, alcune competenze legislative e amministrative minori in più.

SECONDO BLUFF. Per fare il referendum serve un'intesa (su data, modalità, etc) con il Governo. Intesa che Zaia non ha mai cercato perché lui il referendum in realtà NON vuole farlo. Vuole solo

agitare il bandierone del leone fino alle prossime elezioni politiche dove si candiderà, lasciando la Regione del Veneto in condizioni pietose dopo una legislatura e mezza di sostanziale non governo e di

paralisi amministrativa. Infatti, cosa ha fatto votare ieri il nostro presidente della giunta a un consiglio regionale ridotto ormai a zerbino dell'esecutivo? Un emendamento modificativo della legge regionale

15/2014 nel quale si dice che il referendum si può fare anche senza l'intesa con il Governo. Cosa spera in realtà Zaia? Che il Governo impugni questa modifica davanti alla Corte così lui potrà dire che

Roma non vuol fargli fare il referendum. Perché è chiaro che se la giunta regionale indicesse un referendum sulla base di una norma dichiarata incostituzionale dalla Corte i relativi costi - 14 milioni di

euro, quasi 28 miliardi di vecchie lire - dovrebbero risarcirli in toto Zaia e i suoi assessori.

Che dire? Chapeau al giocatore di poker! E pietà per i consiglieri dell'opposizione che hanno votato a favore (M5S) o si sono astenuti (PD) su questo teatrino.

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Zaiazione: ovvero il bluff sui numeri (1)

Mentre il Presidente veneto continua a blaterare sui «21miliardi di residuo fiscale che mantiene mezza Italia tecnicamentefallita» (Corriere del Veneto 19 aprile 2017), la RegioneLombardia ha pubblicato (nel 2014) ilPolicy paper “Analisi del residuo fiscale e studio comparativo Regione Lombardia, Nord, Centro, Sud Italia” (Cod. Éupolis Lombardia IST 13014) che illustra unquadro dei conti che – seppur opinabile per i criteri valutativiadottati – riporta sulla terra di cifre e comparazioni realisticheil dibattito sul rapporto Centro-Periferia, evidenziando che laquestione coinvolge in termini accentuati 4 Regioni (in ordinedi grandezza: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio) equindi deve essere affrontata con una visione complessiva enazionale, per le enormi interazioni e conseguenze checomporta nella Governance della Spesa pubblica

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Zaiazione: il bluff sui numeri (2)

Lo studio presenta una stima del residuo fiscale delle regioni italiane costruita attraverso la regionalizzazione delle entrate e delle uscite facenti capo all’intero aggregato della Pubblica amministrazione. La quantificazione della differenza tra quanto un territorio versa all’operatore pubblico sotto forma di imposte e quanto da esso riceve sotto forma di servizi è funzionale a comprendere in quale misura l’attuale assetto dei rapporti Stato-Regioni consenta di garantire un equo trattamento di tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio di residenza. L’analisi evidenzia la presenza di ingenti differenze tra le regioni italiane, con residui fiscali positivi al Nord, soprattutto nelle regioni a Statuto ordinario, Lombardia in testa, e negativi al Sud. Un altro aspetto evidenziato dal lavoro è la persistenza nel tempo della situazione di squilibrio tra territori con residui fiscali positivi e territori con residui fiscali negativi. Un eventuale riallineamento dei saldi potrebbe essere conseguito attraverso tre strade: il superamento dei criteri di ripartizione delle risorse statali basato sulla spesa storica, la rimodulazione della struttura impositiva e dei meccanismi perequativi, l’individuazione di nuovi margini di autonomia regionale che consentano di trattenere una quantità maggiore di risorse.

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Zaiazione: le emergenze tollerate, sottaciute e sottovalate

• La corruzione sistemica del MOSE

• La bomba a orologeria dei Project financing

• La gestione autocratico-fallimentare delle Banche Popolari

• Il veleno del PFAS e dei 559 siti inquinanti

• Il velleitarismo ed il dilettantismo nella «governance autonoma» per la Pedemomontana

• L’ineffficienza e la regressione aministrativa determinate dalla subcultura del campanilismo municipalistico

• L’insorgenza dell’intolleranza sociale: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/08/07/news/donne-migranti-e-musulmani-i-bersagli-delle-aggressioni-social-1.13929539

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Zaiazione: una cronaca politica piena di vergogne

• Americani a curarsi a casa loro e gli ammiccamenti all’autocrazia russa

• Il record degli strapagati in Consiglio Regionale

• La «libertà di scelta» sulla vaccinazione

• La montatura dell’invasione e la sceneneggiata macabra del Montello

• L’accessibilità negata agli asili nido

• La marginalizzazione e la disconnessione politica dal Paese

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Americani a curarsi a casa loro e gli ammiccamenti all’autocrazia russa

https://www.youtube.com/watch?v=vqPFxEEf3v

Y

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/12363050/russi

a-zanoni-pd-ciambetti-di-nuovo-crimea-sfidando-il-diritto-

internazionale.html

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Il record degli strapagati in Consiglio Regionale

• http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/03/06/news/consiglieri-piu-

pagati-del-presidente-zaia-1.14988388

• http://www.vvox.it/2017/03/06/regione-i-consiglieri-di-zaia-piu-pagati/

• http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2017/6-marzo-

2017/consiglio-caso-stipendi-veneti-emilia-lombardia-noi-tagli-gia-fatti-

2401341322853.shtml

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La «libertà di scelta» sulla vaccinazione

• Vaccini, ora subito la legge

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie

/cronaca/2016/17-ottobre-2016/vaccini-ora-

subito-legge-240987238273.shtml

• La sciamana dell’antiscienza

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie

/cronaca/2017/20-aprile-2017/sciamana-dell-anti-

scienza-2401497355228.shtml

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La montatura dell’invasione e la sceneneggiata macabra del Montello

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L’accessibilità negata agli asili nido

• Asili nido, prima i veneti: approvata la legge che esclude i bambini immigrati

http://www.linkiesta.it/it/article/2017/02/15/asili-nido-prima-i-veneti-approvata-la-legge-che-

esclude-i-bambini-imm/33270/

• Asili nido, Variati: «Legge veneta da dimenticare, discrimina i bambini»

http://www.ilgazzettino.it/vicenza_bassano/asili_nido_veneto_legge_regionale_achille_variati_da_dimenticare_discrimina_bambini-2263200.html

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La marginalizzazione e la disconnessione politica dal Paese

• Il Veneto-locomotiva senza padrini politici rischia la marginalità

Nordest percepito come lontano dalla stanza dei bottoni mentre il governo Pd privilegia

ministri tosco-emiliani

di DANIELE MARINI – il Mattino di Padova 2 aprile 2017

http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/04/02/news/il-veneto-

locomotiva-senza-padrini-politici-rischia-la-marginalita-1.15133449

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Le relazioni sentimentali pericolose

ZONIN & ZAIA: i rischi mortali della sindrome venetista

Nei giorni in cui la Giunta Regionale ha imposto la Zaiatax per la Pedemontana (vedi scheda) spunta un interrogativo obbligato per tutti i veneti con la testa sulle spalle e le mani sul portafoglio: dopo il salasso epocale provocato dal delirio di potenza dell’autocrate Zonin, ci toccherà in dote anche il bluff finanziario originato dal “sogno indipendentista” camuffato dell’aspirante Doge Zaia?

Evitiamo la sorte toccata ai risparmiatori creduloni della BPVI e cominciamo subito a fare bene i conti del rapporto costi-benefici derivanti dall’attuazione del progetto autonomista, innanzitutto evitando di fidarci ciecamente degli azzeccagarbugli venetisti di “trattare con Roma» senza aver prima elaborato un programma concreto

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Un Presidente indeciso a tutto

Autonomia, Indipendenza o

Nazionalismo lepenista?

Insomma: euro, lira italiana o ducato

veneziano?

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I padrini trevigiani ingombranti e spendaccioni

Un miliardo bruciato da manie di grandezza

Gianni Gajo: «De Poli mecenate con i nostri soldi, si dimetta»

di PAOLO POSSAMAI

http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2017/03/19/news/un-miliardo-bruciato-da-manie-di-grandezza-1.15058142

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Per il rinascimento democratico del Veneto (1)

• Un Progetto che affronti in modo integrato la questione povertà

• Istituzione di un Assessorato alla sicurezza con il compito di tradurre su scala regionale le Misure del Decreto Minniti

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/gentiloni-decreto-su-migranti

• Elaborazione di un Piano straordinario per l’accoglienza e l’integrazione

• Riconnettere la Regione con l’Unione Europea

http://www.venetoinmovimento.it/veneto-perde-fondi-la-programmazione-regionale-questa-sconosciuta-lincultura-governo-rischia-costare-cara-ai-veneti-roberto-zanon/

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Per il rinascimento democratico del Veneto (2)

• Dare piena attuazione alla progettualità della Smart specialization

file:///C:/Users/V3-71/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO%20CHE%20VOGLIAMO/SMART%20SPECIALIZATION/RIS3_Regione%20del%20Veneto_agosto_2015.pdf

• Contribuire alla realizzazione del Competence Center per Manifattura 4.0

http://www.venetoeconomia.it/2016/09/competence-center-accordo-a-nordest-firmano-tutti-gli-atenei-triveneti/

• Dare impulso alla’Agenda Digitale del Veneto

http://www.adveneto2020.it/

• Accelerare il processo di riordino teritoriale attraverso l’aggregazione vincolante dei Comuni e la reingegnerizzazione della PA

(vedi «Politiche e istituzioni per lo sviluppo del territorio: il caso del Veneto» di Patrizia Messina)

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Per il rinascimento democratico del Veneto (3)

• Assunzione di una visione strategica sulle Infrastrutture (Paolo Costa)

file:///C:/Users/V3-371/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO%20CHE%20VOGLIAMO/INFRASTRUTTURE/Paolo%20Costa.pdf

• Una strategia di sviluppo per Venezia: «I progetti (e la serenità) che servono a Venezia» (Paolo Costa)

https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20150122/282243778989807

• Rivisitare criticamente la Riforma sanità

http://www.venetoinmovimento.it/sanita-veneta-anatomia-riforma-mancata/

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Dossier Pedemontana (1)

Fabris: «Un federalismo alla rovescia»

«L’errore è del 2001; la regione volle l’opera

invece di darla all’ANAS»

file:///C:/Users/V3-

371/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO

%20CHE%20VOGLIAMO/INFRASTRUTTURE/Fab

ris%20su%20Pedemontana.pdf

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Dossier Pedemontana (2)

• Alessandra Moretti: «La Lega ha fallito e ora mette le mani nelle tasche di tutti»

file:///C:/Users/V3-371/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO%20CHE%20VOGLIAMO/INFRASTRUTTURE/Moretti%20su%20Pedemontana.pdf

• Zorzato attacca sulle cifre dell’operazione: «No a nuove tasse». «Il privato guadagna oltre 4 miliardi, perché farne pagare 2 ai residenti?»

file:///C:/Users/V3-371/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO%20CHE%20VOGLIAMO/INFRASTRUTTURE/Pedemontana%20conti.pdf

• Pedemontana: scontro legale Diffida di Impregilo «Zaia non modiffichi il contratto»

file:///C:/Users/V3-371/Documents/PD%20VENETO/IL%20VENETO%20CHE%20VOGLIAMO/INFRASTRUTTURE/Pedemontana%20e%20Impregilo.pdf

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Smascherare le infamie sull’immigrazione(dal GAZZETTINO 18.4.2017)

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