La lunga storia per l'introduzione di un FOIA in Italia

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raffaele fiengo

LALUNGASTrADADAPADoVAPErL’INTroDUzIoNEIN ITALIA

DIUNFREEDoM oF INFoRMATIoN ACT

Penso che questa raccolta sia il luogo più giusto dove conser-vare ilpercorsodiunaricercacoltivataealimentatanell’Universi-tàdiPadova.Eanchedoveraccogliereglistrumentiutilizzabilisulcampo (da giornalisti, cittadini, associazioni) per chiedere e otte-nere l’accesso alle informazioni nella disponibilità di ogni organi-smopubblico allo statodelle norme.

Negliultimiannihosemprepiùidentificatounadellecausedelcosiddettodeclinoitalianonellamancanzadiunistitutoditraspa-renza pubblica, che invece è ben presente, in forme diverse, intutti i paesi occidentali: ilFreedom of Information Act.

La leggeamericanafirmatadalpresidenteLyndonJohnsonil4luglio 1966 (foia) è di solito presa come modello per descrivereun assettodoveognimembrodella comunità, anche senon citta-dino, possa accedere – senza dover motivare la propria domanda– a tutte le informazioni, i documenti, gli atti che si producononella pubblica amministrazione, a qualsiasi livello. Si pagano solole fotocopie; università e giornalisti nemmeno quelle. L’ampiezzadi questo diritto, riconosciuto in più di ottanta stati democratici,vadalle questionipiùdelicate aquelle più futili.

Nel famoso scandalodelle torturepraticatenel carcerediAbuGhraib,venutoalla lucenell’apriledel2004,divenneropubblichetutte le comunicazioni interne, comprese le email, con le quali icomandi militari interpretarono i regolamenti sui modi da usarenegli interrogatoridegliarrestaticomepossibiliopresunti terrori-sti in Iraq. Questo fu possibile per una istanza foia presentatadall’American Civil Liberties Union (aclu) che permise a BarackobamadipubblicaretrentamiladocumentisuIraq,Afghanistane

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lavoroamministrativo.L’“accessibilità totale” introdottanellanor-mativaitalianavigente(Legge15/2009;150/2009;183/2010)èunamera affermazionediprincipio,non in gradodi vincolare lapub-blica amministrazione. L’anomalia italiana è stata denunciata dadiverse parti senza successo. In particolare, la Scuola superioredella pubblica amministrazione ha cercato di sollecitare gli appa-rati a colmare il vuoto. Nel 2009 ha pubblicato una bella ricercasu«dirittodiaccessoetrasparenza»coordinatadallastoricaElenaAga rossi (che sarà presidente della «Iniziativa per il foia») edallaprofessoressamariellaGuercio1.Alcunigiornalisti,dopoespe-rienzedirettenelmondoanglosassone,hannoscrittoarticolielibrisuquestoclamorosovuotonellademocrazia italiana.manullasièmosso. Troppo forti le resistenze, anche passive, nelle roccaforticheproteggonolospiritodelsegreto,delriserboedelladiscrezio-nalità nell’esercizio dei poteri amministrativi. Su tutti il ConsigliodiStato,chehasempreaccompagnatonell’interpretazioneleaper-tureallatrasparenzaconi limitivolutifindallanascitadellafamo-sa leggen.241del1990.Questacarenzahacondizionatoedevia-to, insiemeconaltri fattori, la stessa funzionegiornalistica.

Unnostrostudentedell’annoaccademico2008/2009sièappas-sionato al tema, è andato in America per un’indagine sul campomantenendosilìcomecameriere.Ètornatodicendomi:«Professore,se non introduciamo un Freedom of Information Act in Italia quila democrazia muore». Ha scritto una buona tesi: “Freedom of Information Act” (foia), l’accesso ai documenti del governo federale statunitense alla portata di tutti. Si chiama Fabio Friso, e dopo lalaurea ha trovato un lavoro in Australia. ora è in Perù. Prima dipartire è venuto a Urbino dove, come direttore 2008-2009 dellaScuola di giornalismo, ho chiesto al professor mario TedeschiniLalli di coordinare i trenta allievi ora giornalisti in una inchiestasul foia («Documenti aperti a tutti anche in Italia come in usa»),rintracciabilesulsitodellaScuolaallavoce«Libertàdiconoscere».

Nell’autunnodel2010,unastudentessaalloradiventidueanni,martina Forciniti, ha ripreso la questione da una diversa angola-zione.

Inmateriadi ambiente, esisteunaConvenzionediAarhus,del1998,ratificatadall’Italia,cheprevedel’accessibilitàdegliattipub-blici vicino ai criteri del foia. La possibilità di avere tutti i docu-menti, i pareri, i progetti e quanto prodotto da un Comune peraprire una discarica, per fronteggiare un inquinamento, è pratica-mente ignoratadai giornalisti e anchedagli ambientalisti2.

Guantanamo.Sicompresecosìcomeeperché imilitarisisentiro-noautorizzatiapraticareancheilwaterboarding,unaveraepropriatortura.

È un esempio chiaro di come la trasparenza totale possa per-mettere a un Paese di affrontare anche le questioni più spinose.Sapere con esattezza come si sono prodotte le scelte dell’ammini-strazione militare aiuta a correggere eventuali errori, pur in pre-senzadiunsentimentodell’opinionepubblicache(negliStatiUnitideldopo 11 settembre) antepone la sicurezza aogni altro valore.

Per questo, nel gennaio 2010, insieme con Vittorio roidi, do-centediEticadelgiornalismo,presidentedellaFederazionenazio-nale della stampa dal 1992 al 1996, abbiamo fatto tradurre tuttaladocumentazionecheBarackobamaresepubblicainbaseaunarichiesta foia.

Il dossier si può leggere sul sito www.lsdi.it (Liberta di StampaeDirittidiInformazione)esulsitowww.giornalismoedemocrazia.it.

Uncasorecente, invece,dicarattere“leggero”,riguarda labir-radellaCasaBianca,prodottapergliospitidelPresidenteconunaricettamantenutarigorosamentesegreta.obama,perunarichiestafoia, fu costretto apubblicare integralmente ingredienti edosi.

Inverità ilprincipiodella trasparenza totaledegli attipubblicinonnascenegliStatiUniti,mainEuropa.ASiena,nelQuattrocento,ifunzionaripubbliciavevanol’obbligotassativodifornirearichie-sta dei cittadini ogni atto, pena multe pesantissime. E nel NordEuroparisalealmenoalSettecentolaregolapercuiilborgomastrometteva a disposizione dei cittadini una stanza con tutte le cartediqualsiasioperapubblica,compreselericevutedipagamentodeicarretti che avevanoportato lepietreper costruireuna strada.

oggi,inItalia,nonostantesolenniaffermazionidiprincipiosullatrasparenzaportateanchenellenorme,unmacignoschiacciaquestodiritto: per chiedere le informazioni e le carte bisogna avere «uninteresse legittimo diretto, attuale e concreto». E tuttora è esclusaesplicitamente la possibilità di utilizzare l’accesso agli atti comemezzodi controllodelle attivitàdellapubblicaamministrazione.

Quellocheèesplicitamentenegatodalla legge italiana, inaltreparole, costituisce la ragion d’essere della disciplina in vigore ingranpartedeipaesi occidentali.

Il principio del Freedom of Information obbliga la pubblicaamministrazione a rendere pubblici i propri atti e rende possibilea tutti i cittadini di chiedere conto delle scelte e dei risultati del

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strativi, in conformità con il diritto europeo, compete a chiunqueli richieda indipendentemente dai motivi e/o dalle intenzioni percui li voglia conoscere (il principio del foia per cui gli atti delleamministrazioni sono naturalmente pubblici). In particolare è eli-minato il fatto che la norma vigente consente l’accesso agli attipubblici unicamente a coloro che hanno un interesse diretto, le-gittimo e già giuridicamente tutelato.

Al fine di realizzare un diritto fondamentale in funzione dellacollettivitàgenerale, lapropostaabroga l’impossibilitàdi accedereagli atti pubblici al fine di esercitare un controllo dell’operatodelle pubbliche amministrazioni (comma 3, art. 24). Si intendonocosì eliminare la necessità della motivazione della domanda diaccesso (puòvalereanche la semplicecuriosità)e ilpagamentoditasseebalzelli (salviglioneriper lamerariproduzionedellacartaodelfile).

Si vogliono inoltre portare regole di trasparenza cogenti edefficaci in tutti i settori (pubblicità preventiva), soprattutto in re-lazione alle attività afferenti il territorio (urbanistica, ambiente).

Sottoquesta spinta,mariomonti e il suogovernohannomos-soqualcosa,mainmodocontraddittorio.Neldecretosullacresci-tadiCorradoPasserac’èunsegnale:l’obbligodellapubblicazioneprimadipoter incassare i soldi inognispesaoltreunacertacifra.Uno scontro sotterraneocon ilministerodellaFunzionePubblica(Patroni Griffi) ha portato in pochi mesi alla cancellazione dellanorma. Poco prima di morire, come suo ultimo atto, il governomontihapartoritounDecretosulla trasparenzachehacercatodifar passare come il foia italiano. È stato pubblicato il 14 marzo2013,mafinoaquelmomentoera,datalamateria,paradossalmente“segreto”.Perunmomentocihannocredutosolo igrandimedia.

«Unabufala»,hacommentatosulsdiAndreaFama,coordina-tore dell’«Iniziativa»: «Come hanno preso i media questa falsanotizia?L’hannocopiata e incollata.Almeno le testate giornalisti-chepiùinvista,infatti,hannorilanciatopedissequamenteilcomu-nicatodellaPresidenzadelConsiglio,conbuonapaceperl’appro-fondimento critico, il fact checking o eventuali rettifiche».

In verità, all’articolo 1, unproblema in teoria lo risolve:La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni

concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni,allo scopodi favorire formediffusedi controllo sulperseguimentodellefunzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorsepubbliche.

Forciniti, per molti mesi a rosarno, in Calabria, ha lavorato auna tesi sul campo proprio attorno a una discarica contestata daicittadini.Hachiestoal sindaco, innomedella legge, lecarte.Allafine le ha avute, sia pure accompagnate da un discorsetto intimi-datorio3.

L’attenzioneversolatrasparenzacrescevainsiemeconlenotizie,che ogni giorno uscivano sui giornali a proposito di usi e abusidella politica e dei politici. ogni caso dimostrava che i cittadininon sapevano nulla di quanto accadeva nell’area del pubblico.Nessuno immaginava che i partiti si trattenevano enormi sommedelfinanziamento pubblico anchequandonon le avevano spese.

Con il giornalista Pino rea e gli altri di lsdi abbiamo datospazio aunaquestionefinoaquelmomento limitata agli speciali-sti. Giancarlo Tartaglia, direttore della fnsi, ha fatto tradurre lalegge americana4 e poi una guida a quella inglese. Quando hoproposto a roberto Natale, l’allora presidente, di mettere la do-mandadiunfoia italiano tra leprioritàperaiutare ilgiornalismoitaliano annaspante nella crisi, l’ho trovato convinto. Così, nellaprimavera del 2012 abbiamo riunito nella sede fnsi giornalisti,studiosieoperatoridellapubblicaamministrazione,costituzionali-sti,pionieridell’opengovernment,professoriuniversitari,parlamen-tari.

Il10eil30aprile2012hapresocorpol’«Iniziativaperl’intro-duzione inItaliadiunFreedom of Information Act».ottantapro-motori e decine di associazioni. Tutti insieme sotto l’idea «Theright toknow»5.

Il 29 maggio 2012 avviene la presentazione con conferenzastampa alla Camera, e nasce il sito www.foia.it, che ha 1941 ade-sioni, unbuongruppodipressionequalificato.

Nella i Giornata della Trasparenza -– indetta il 19 settembre2012 presso la sede della fnsi a roma dalla «Iniziativa per l’ado-zionediunFreedom of Information Act (foia)ancheinItalia»–ènataunaproposta formale.

Il testo6 èemerso, sullabasediunmodellodell’avvocatodelloStatoGiuseppeFiengo,daunconfrontoconcostituzionalisti(EnzoCheli, Valerio onida e Stefano Passigli), esperti della pubblicaamministrazione, tecniciministeriali, rappresentantidelle istituzio-ni giornalistiche e di gruppi e associazioni che fanno capo alla«Iniziativaperun foia in Italia».

Le proposte di modifica della legge 241/90 sanciscono l’intro-duzione del principio secondo il quale l’accesso agli atti ammini-

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di smaltimento rifiutidelladiscaricadi ...., situata in.....• documenti contenenti informazioni sulle sostanze trattate e smaltite dall’impiantodidiscaricadi .....• documenti contenenti informazionichecomprovino lanonpericolositàenocivitàdell’impiantodi ... per l’ambiente e la salutedei cittadini.La richiesta è fondata sulla diretta applicazione, negli Stati membri dell’Unione eu-ropea, della Convenzione di Aahrus del 25 giugno 1998 e sulla disposizione nazio-nale che consente in materia ambientale di prescindere, ai fini dell’accesso ai docu-menti amministrativi, da ogni indagine sull’esistenza di un interesse particolare,attuale e concreto in ordine all’acquisizione dei documenti. Allego alla presente ri-chiesta la suddettaConvenzione.Si tenga inoltrepresente che essa stabilisce il principioper cui il cittadino:• hadiritto a essere informato;• hadiritto apartecipare;• hadirittoaesserecoinvoltoeconsultatonellescelteambientaliche loriguardanoe che toccano la salute e l’ambiente.Prendo atto che:• lapresa visionedelladocumentazione è gratuita;• il rilasciodi copiaè legatoal rimborsodei costidi riproduzione, ricercaevisura;• entro30giornimi verrà comunicato l’esitodella richiestadi accesso.Eventuali comunicazioni potranno essere inviate al seguente indirizzo: .... oppuree-mail ....

3 La tesi di laurea triennale in Linguaggio giornalistico intitolata Trasparenza e diritto di accesso: le limitazioni e le insufficienze dell’amministrazione italiana sipuò leggere all’in-dirizzowww.lsdi.it.Dinotevole interesse anche la trascrizionedel colloquiocon il sindacoalmomentodella consegnadeimateriali richiesti.

4 Iprimidue atti diobamapresidente sono stati un allargamentodel foia.5 Gli80promotori:ElenaAgarossi,VittorioAlvino,GregorioArena,GiuliaBarrera,

romano Bartoloni, Ernesto Belisario, Amelia Beltramini, Giovanni Boccia Artieri, SandraBonsanti,EnnioCaretto,PaolaCarucci,robertoCasalini,GegiaCelotti,EnzoCheli,Gui-doColumba,marcoContini,PaoloCosta,EmiliaDeBiasi,FrancescoDeVito,ArturoDiCorinto, Andrea Fama, Giuseppe Fiengo, raffaele Fiengo, Giancarlo Ghirra, Angelo Gia-cobelli, Giuseppe Giulietti, Linda Giuva, mariella Guercio, Pietro Ichino, Claudia Lope-dote, Enzo marzo, Elio matarazzo, Andrea menapace, roberto Natale, Ernesto Navazio,Valerioonida,PieroPantucci, StefanoPassigli,marioPianta,FrancescaPiazza,TommasoPiffer,AlbertoPinna,GuidoPossa,Pinorea,Andreariscassi,Vittorioroidi,Guidoromeo,renzoSantelli,GuidoScorza,robertoSeghetti,PaoloServentiLonghi,AlbertoSpampina-to, Corrado Stajano, Giancarlo Tartaglia, mario Tedeschini Lalli, Giovanni Valentini, Gio-vanniVetritto,VincenzoVitacondividono l’«Iniziativa»: Alessio Altichieri, Giulio Anselmi, Edoardo De Biasi, Gianniriotta,GiovanniSartoriassociazioni: L’«Iniziativa» è sostenuta da: Articolo 21, liberi di..., Associazione ItalianadellaComunicazionePubblicaeIstituzionale,AssociazioneStamparomana,ConoscereperDeliberare, Consiglio italiano per le Scienze Sociali, Associazione Italiana per l’open Go-vernment, Diritto di Sapere, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, FondazioneCriticaLiberale,FondazioneDiVittorio,GiornalismoeDemocrazia,Istitutoperlepolitichedell’innovazione, Libertà e Giustizia, lsdi - Libertà di Stampa Diritto all’Informazione,Nuova Informazione! openpolis, ossigeno per l’informazione, rete degli archivi per nondimenticare,ScienceWritersinItaly,SenzaBavaglio,SocialWatchItalia,SocietàPannunzioper la libertàd’informazione,UnioneNazionaleCronisti Italiani.

6 Lemodifiche legislativeproposte:1. In attuazione della Convenzione sull’accesso ai documenti ufficiali, approvata il 18

giugno 2009 dal Consiglio d’Europa, la repubblica attribuisce a chiunque il diritto diavereaccessoaidocumentiamministrativi,senzariguardoaimotivioalleintenzionipercuili richiede.

ma non vale per l’accesso! Il principio si applica solo per lapubblicazionenaturaledegliattiamministrativi.Passimoltopicco-li, insomma.

ConlatragediadiLampedusa(il3ottobre2013piùditrecen-to profughi dal Nordafrica morti in un naufragio non lontanodalla riva) ho pensato che si potesse avere accesso alle comunica-zioni (le email, per esempio) tra navi di soccorso, capitaneria, su-periori. Per capire se la legge Bossi-Fini ha contribuito o no a ri-tardareisalvataggi,pervalutarelecosesuifattimaterialienonsupregiudizi delle parti politiche. Ho contattato i colleghi del«Corriere» e della «repubblica» impegnati a Lampedusa e hofatto loropervenireunmodellodirichiesta7preparatodaErnestoBelisario,espertodiopen governmentchepartecipaa«Iniziativa».Ultimo atto di questa storia non ancora arrivata al lieto fine èstatoun incontroufficialedi«Iniziativa», il22 luglio2013,con lapresidentedellaCamera,LauraBoldrini.Lehoespressol’opinioneche la riforma foia sia una premessa più urgente di tutto il restoper rimettere in moto il Paese. Ha condiviso profondamente. Eaiuteràneimodi consentiti dal suo ruolo.

L’ultimaparolaoraalgovernodimatteorenzi:nelprogrammadelleprimariehascrittocheilFreedom of Information Actsarebbestato il suoprimoatto comepremier.

Personalmente,comepromemoria, l’ultimaparolaallostuden-te Fabio Friso, che introduce la sua tesi citando James madison,quarto presidente degli Stati Uniti: «Un governo popolare senzaunainformazionepopolare,ochenonoffraimezziperacquisirla,è solo ilprologodiuna farsaodiuna tragedia;o forsedi tutte edue. La conoscenza prevarrà sempre sull’ignoranza; e un popoloche vuole governare se stesso deve armarsi con il potere offertodalla conoscenza».Padova, 4 aprile 2014

1 Il dossier si può leggerenel sitowww.sspa.it cercando «Freedomof information».2 Il format per richiedere informazioni di natura ambientale in base alla Convenzione

diAahrus:

All’Ufficiorelazioni con ilPubblicooggetto:richiestadi accesso adocumenti amministrativiIl/La sottoscritto/a....nato/a ...... Il ...... codice fiscale ..., residente a ...... in via/piazza ..... telefono ... e-mail .....chiededi avere copia in carta semplicedi:• documenti contenenti informazioni sul (ESEmPIo) funzionamento dell’impianto

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jean a. gili

LESACTEUrSFrANçAISDANSLECINÉmAITALIENDE1945AUxANNÉESSoIxANTE-DIx

Il existe un véritable mythe autour des coproductions franco-italiennes.Aussibienlesresponsablespolitiquesquelesdécideurséconomiquesenparlentcommed’unâged’or: tous lesproblèmesauxquelleslesproductionsnationalessontaujourd’huiconfrontéesétaient autrefois résolus par la mise en commun des capitaux etdes talents. De fait, il y a eu pendant un peu plus de vingt cinqans – des années cinquante aux années soixante-dix – unecomplémentarité des deux pays qui a favorisé le développementdes industries nationales et même, d’une certaine manière, d’uneindustrie transnationale.

les coproductions avec la france

Parmi les divers partenaires possibles, au sortir de la guerre,l’Italieselanceprioritairementdanslavoiedescoproductionsavecla France. Il est vrai que les relations entre les deux pays sontétroitesdepuis l’époquedumuetet,durant laannées trenteetaudébut des années quarante, nombreux sont les cinéastes françaisqui ont pris la direction des studios italiens. Au lendemain de laSeconde Guerre mondiale, dans un souci évident de mettre encommun toutes les énergies afin de reconstruire moralement etéconomiquement des cinématographies sinistrées, et aussi pourrestaurer des images troublées de méconnaissance réciproque,Italiens et Français souhaitent mettre en œuvre une politique decoproductionsdéjàexpérimentéedans lepassé.Cetteaventurevamobiliserdescentainesdecinéastes,descénaristes,decomédiens,

2. Sonoconseguentementemodificateleseguentidisposizionidellalegge7agosto1990n. 241 e successivemodifiche ed integrazioni:all’art. 22 comma1 lett. «a» sono soppresse leparole «degli interessati»;all’art. 22, comma1 è soppressa l’intera lett. «b»;all’art. 24 comma1 sono soppresse le lettere «b» e «c»;l’art. 24 comma3 è soppresso;all’art. 24 comma6 è soppressa la lettera «b»;all’art. 24 comma 6 lett. «b» sono soppresse le parole «finanziario, industriale e commer-ciale»;l’art. 24 comma7 è soppresso;l’art. 25 comma2 è soppresso;all’art. 25 comma1 è soppresso l’inciso«salve ledisposizioni inmateriadibollononché idiritti di ricerca edi visura».

3. Le misure di pubblicità e le condizioni di efficacia degli atti previste dal d.l. 22agosto 2012 n. 83 si estendono a tutti i documenti amministrativi comunque protocollatiin entrata e inuscitadaunufficiopubblico.

o in alternativa3bis. Lemisuredipubblicitàe lecondizionidiefficaciadegliattiprevistedald.l.22

agosto 2012 n. 83 si estendono a tutti gli atti amministrativi, ivi compresi quelli endopro-cedurali che formalizzinouna fasedell’eserciziodiuna funzione.

7UfficioCircondariale di Lampedusa Isola

Piazza Castello n. 18 92010Lampedusa Isola (ag)

oggetto: istanza di accesso agli atti ex artt. 22 e seguenti della L. n. 241/1990 e 5delD.Lgs.n. 33/2013

Il sottoscritto ___________, nato a ___________ il ___________ e residente a___________, c.f.: ___________, nella sua qualità di giornalista professionista,___________,domiciliatoaifinidellapresenteistanzapressolasededi___________,Posta certificata ___________ dovendo redigere un’inchiesta sul naufragio verifica-tosi la mattina del 3 ottobre 2013, quando un barcone di migranti è naufragato acirca mezzo miglio dell’Isola dei Conigli al largo di Lampedusa, con la presenteformula ai sensidegli artt. 22 e ss.Leggen. 241/1990,

ISTANzADIACCESSoa tutte le relazioni di servizio e, in generale, a tutti gli atti in possesso di codestoUfficio relativi alnaufragiodel3ottobre2013e ai relativi soccorsi (ivi comprese lecomunicazioni con altre amministrazioni/autorità, fotografie, filmati, etc.).Sussistel’interessequalificatodelrichiedente,soggettodiunorganodiinformazionetitolare del diritto di cronaca a presidio di posizioni costituzionalmente garantite,nonché ilprecipuodirittoall’ostensione in ragionediquantoprevistodall’art.1delD.Lgs.n.33/2013(c.d.“DecretoTrasparenza”)chegarantiscel’“accessibilitàtotale”alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione e ai risultati dell’atti-vità di misurazione e valutazione svolta dai competenti organi, al fine di “favorireformediffusedi controllo”dell’operatodellapubblica amministrazione.Degli atti sopra descritti si richiede il rilascio di copia (se possibile, in formatoelettronico).

rImANEa tal fine in attesa di conoscere, ai sensi dell’art. 8, comma 2 lett. c), della L. n.241/90, il nominativo del responsabile del procedimento di accesso avviato con lapresente istanza e

CHIEDEALTrESÌcheognieventualecomunicazioneafferentealpresenteprocedimentosia indirizzataall’indirizzodiposta certificata ___________Distinti saluti.FIrmA