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    I libri di

    UshaAurora Simbolica

    CONDIVISIONEDI ESPERIENZE

    DA PRATICANTI

    DELLO YOGA INTEGRALE

    Shaktisvhan e Vivashan

    Lo Yoga del

    cibo

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    Yoga del cibo

    Yoga integrale tutta la vita yoga

    Se si osserva attentamente la

    vita da una parte e lo yoga dallaltra, ci

    si accorge che la vita yoga,

    coscientemente o subcoscientemente.

    Con questo termine, infatti, intendiamo

    uno sforzo metodico di perfezione di s

    attraverso il manifestarsi di

    potenzialit latenti nellessere, e laricongiunzione dellindividuo umano

    con lEssenza universale e

    trascendente che vediamo

    parzialmente espressa nelluomo e nel

    cosmo

    Tuttavia lutilit vera dello

    yoga ed il suo ultimo fine non possono

    essere raggiunti che quando lo yoga,

    cosciente nelluomo, incosciente nella

    natura, coincide con la vita stessa,

    onde si possa dire luminosamente,guardandone insieme il cammino e

    ladempimento: In verit, tutta la via

    yoga.

    (Sri Aurobindo- la Sintesi dello Yoga

    Introduzione)

    Lo yoga di Sri Aurobindo e Mre

    stato definito integrale (purna yoga) e con

    questo termine ne vengono sintetizzate

    molte caratteristiche peculiari; per questo

    lavoro ci interessa osservare un paio di

    significati del termine integrale, non per

    una sterile teoresi, ma osservandoli dal

    punto di vista del praticante.

    Pratica integrale innanzitutto perch

    questa sadhana procede evitando ogni

    separatezza tra i momenti ad essa dedicati

    ed il resto della giornata, al fine di non

    produrre ulteriore alienazione; dapprima i

    tempi della pratica devono essere armonici

    con le altre attivit, finch si giunga adintegrare ogni momento, lagire, il sentire,

    il pensare. Lo scopo del lavoro quello di

    trasformare tutta la vita in yoga; la vita

    intera sia mezzo per acquisire conoscenza e

    consapevolezza, la vita intera divenga

    unopera darte. La vita per il praticante

    dello yoga integrale il materiale grezzo,

    analogo al marmo dello scultore ed ai colori

    del pittore; i momenti in cui ci si siede nel

    proprio angolino per una meditazione, ouna visualizzazione, o una preghiera, o

    qualche altra pratica della sadhana,

    possono essere importanti ed anche

    indispensabili, ma non devono mai essere

    esclusivi. Ci che si pu realizzare, in

    termini di allargamento di coscienza e

    percezione, nei momenti di pratica, deve

    poi radicarsi nella quotidiana vita di

    relazioni, trasformando e rovesciando i

    punti di vista ordinari, le ordinarie abitudini

    fisiche e psichiche, le ordinarie capacitpercettive basate unicamente sui sensi

    materiali. Perfino il periodo del sonno, che a

    ben vedere occupa circa un terzo del tempo

    della nostra vita, deve essere trasformato

    in un utile occasione di pratica e di

    conoscenza, evitando di piombare in un

    buio baratro di incoscienza, acquisendo

    sempre di pi consapevolezza di ci che

    accade quando la coscienza mentale lascia

    spazio ad altre modalit.

    Integrale, inoltre, perch nulla deve

    essere rifiutato per la pratica, perch tutto

    utilizzabile per la crescita e la

    trasformazione. La crescita individuale non

    altra cosa della crescita di tutto ci che ci

    sta attorno, perch in effetti nulla si

    trasforma se non la coscienza.

    Allinterno di questa visione e prassi

    anche i momenti giornalieri dedicati

    allalimentazione devono essere per il

    praticante una vera e propria pratica, ciooccasione di crescita della consapevolezza e

    di trasformazione.

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    Coscienza olistica e sacralit

    le gradazioni della coscienza

    sono degli stati universali che non

    dipendono dal modo di vedere della

    personalit soggettiva; piuttosto il

    modo di vedere della personalit

    soggettiva a essere determinato dal

    livello della coscienza in cui essa

    organizzata secondo la sua natura-tipo

    o il suo stadio evolutivo

    (Sri Aurobindo Lettere sullo yoga -

    Libro 4 cap. 20 - pag. 12-13)

    La coscienza una cosa

    fondamentale, l'elementofondamentale dell'esistenza;

    l'energia, il moto, il movimento della

    coscienza a creare l'universo e tutto ci

    che in esso: non solo il macrocosmo,

    ma anche il microcosmo non altro che

    coscienza che organizza se stessa.

    (Ib. Libro 4 cap. 20 pag. 15).

    La Coscienza non strumentointerpretativo, n di conoscenza "esterna.Per analogia con alcune formulazioniteoriche della fisica moderna, potremmoimmaginare la coscienza come una sortadi "campo" esistenziale, all'interno del qualesoggetto ed oggetto non sono separati, masono un tutt'uno. L'uno e l'altro sonoindissolubilmente connessi al livello di

    Coscienza che espresso dal "campo". Inaltre parole la caratteristica dell'esistenza

    determinata dalla vibrazione dellaCoscienza, sia come ampiezza che come

    intensit. Nel campo della Coscienza, comesopra inteso, la "qualit" della Coscienzastessa determina non solo la conoscenza, inquanto capacit di percezione e diidentificazione, ma anche la Volont, inquanto capacit di scelta-potenza... Peresempio un vegetale posto in un campocoscienziale in cui si possono"comprendere" ed "esperire" solamentescelte ed azioni connesse al mantenimentodella vita vegetale ed alla sua riproduzione,mentre invece una Entit della sovramente

    (mondo degli dei) agisce al'interno di unaCoscienza elevatissima che, sebbene abbiaancora una visione non assolutamenteunitaria della Realt, consente un Potereche alla coscienza mentale umana appare"miracoloso.

    In una siffatta visione tutto ci cheluomo realizza una variazione nel campocoscienziale e quindi non cosa privata edindividuale, anche se individualmente chelopera si compie. Ci che realizziamo in noisi irradia attorno a noi e diventiamo

    portatori di un contagio che pu esserepositivo o negativo in proporzione e sintoniacon il piano di coscienza in cui ciposizioniamo. In altre parole possiamoessere veicolo di trasformazione o agentidellinerzia: levoluzione procede comunquea prescindere da noi, ma noi possiamoscegliere se partecipare consapevolmenteod opporre resistenza.

    Quanto pi rendiamo consapevole ilnostro quotidiano agire, mangiarecompreso, purificandolo dallabitudinemeccanica e dalle pulsioni inconsce, tantopi renderemo ogni azione della nostragiornata un atto sacro e tanto piprogrediremo in consapevolezza e libert.

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    Yoga del cibo

    PREMESSE

    Fisicamente noi dipendiamo dalcibo per vivere, purtroppo perchcon il cibo noi assorbiamoquotidianamente e continuamenteun'enorme quantit d'incoscienza, ditamas, di pesantezza, di stupidit. Nonpu essere altrimenti, a meno che,costantemente, senza sosta, noidiveniamo completamente svegli e nonappena un elemento s'introduce nelnostro corpo lavoriamo

    immediatamente su di esso perestrarne soltanto la luce e respingeretutto ci che pu oscurare la nostracoscienza. E' questa l'origine e laspiegazione razionale dell'abitudinereligiosa di dedicare a Dio il cibo primadi ingerirlo. Quando si mangia si vuoleche quel cibo che si prende non sia peril piccolo ego umano, ma un'offerta allacoscienza divina dentro di s. Taleatteggiamento viene incoraggiato intutti gli Yoga, in tutte le religioni. Esso all'origine di questa abitudine diriferirsi alla coscienza nascosta,appunto per diminuire il pi possibilel'assorbimento di un'incoscienza cheaumenta quotidianamente,continuamente, senza che ce neaccorgiamo.La Madre "Conversazioni 1950 - 1951 "pag. 350

    Come per tutto ci che riguarda la

    nostra vita, il cibarsi strettamente

    connesso alle profonde motivazioniesistenziali che la sorreggono e, viceversa,

    le motivazioni profonde determinano le

    caratteristiche del nostro cibarsi.

    Uno yoga del cibo non pu essere

    una azione a s stante, separata da una

    visione complessiva della conoscenza, della

    realt e della vita, ma va armonicamente

    posto come tassello pratico-operativo di

    quella visione, azione non separata dalle

    altre parti della nostra giornata, ma fluire in

    sintonia con lo svolgersi della vita, in altreparole sarebbe velleitario praticare uno

    yoga del cibo, senza preoccuparsi dello

    yoga del sonno o della parola consapevole,della meditazione, della introspezione, del

    karma yoga (inteso come yoga del lavoro)

    e di altri mille aspetti del procedere della

    nostra giornata.

    Ci premesso, possibile delineare

    alcuni movimenti che possono aiutarci per

    procedere in uno yoga del cibo, tenendo

    altres conto che non possibile tracciare

    percorsi rigidi per gli altri, ma solamente

    rendere testimonianza della propria

    esperienza. Ciascuno potr cogliere gliaspetti generali della questione e procedere

    poi secondo le proprie peculiarit e

    caratteristiche.

    CONSAPEVOLEZZA NEL MANGIARE

    Lessere delluomo si estende su vari

    piani, anche se la maggior parte degli

    umani ha consapevolezza solamente del

    proprio esistere sul piano materiale, di ci

    che evidente per i sensi fisici e che viene

    trasmesso ed elaborato dalla mente. Per

    costoro il mangiare semplicemente

    lappagamento di un istinto e lindugiare sul

    senso del gusto, che questo istinto supporta

    e (spesso) intensifica. Ma se si riflette,

    anche in modo non troppo approfondito, ci

    si render conto che il primordiale istinto

    del cibo si innesta in qualcosa di pi

    rarefatto e sottile che sfugge alla

    consapevolezza poich nasce negli anfrattidel subconscio. Listinto materiale del

    cibarsi collegato alla conservazione della

    vita e quindi dovrebbe essere totalmente

    soddisfatto al momento in cui viene ingerita

    la quantit di materia che basta al

    sostentamento od eventualmente al

    mantenimento di una piccola riserva. Ci

    invece difficilmente accade: spesso il cibo

    viene invece ingurgitato in grande quantit

    e con avidit, oppure rifiutato; il cibarsi

    strettamente connesso alla condizionepsichica, condizione che determina inoltre

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    innumerevoli disturbi ai processi di

    digestione ed assimilazione.

    Luomo associa il materiale istinto di

    nutrirsi alla pulsione di assimilare tutto ci

    che possibile, perch mangiare e

    introitare, rendere parte di s stessi ilmassimo di controllo ed un possesso totale

    su ci si che considera altro da s stesso.

    La coscienza mentale funziona in modo

    duale sotto vari aspetti, ma in particolare

    per quello che riguarda lesistenza: vi un

    io cosciente e consapevole della propria

    esistenza, separata da tutto il resto, che

    non io. Lio mentale quindi il soggetto

    ed tanto pi potente, forte e sicuro,

    quanto pi riesce a modificare e controllare

    tutto ci che oggetto, cio tutto quello

    che non io, cio tutto quello che non lui

    stesso. Se questo ha funzionato in armonia

    con la evoluzione della coscienza sulla

    terra, favorendo il manifestarsi e il

    radicamento della mente e dellessere

    mentale, ora che la mente ha compiuto il

    suo ciclo e si pienamente affermata,

    diviene totalmente obsoleto: una dellecapacit e prerogative che definiscono

    lessere umano, la coscienza di esistere,

    che ha determinato la manipolazione

    dellambiente , si trasforma in uno

    strumento di sofferenza e distruzione degli

    esseri senzienti, degli uomini e del pianeta

    stesso.

    E necessario allora liberare il

    mangiare da ogni suggestione

    subconsciente, tipologia di suggestioni di

    solito connesse allavidit, al potere egoico,

    allinteresse separato.

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    Quando ci si approssima al cibo occorre porsi nella condizione disilenzio della mente del vitale e del corpo, cos come quando si entra

    nella meditazione.

    Nella condizione di silenzio, quiete e pace, concentrare lattenzione suci che si sta per andare a fare. Chiedersi perch ci si ciba, rispondendoa s stessi con grande sincerit. Eliminare gradualmente ogni

    sovrastruttura, sino a portare la motivazione allessenziale: necessitdi nutrire il corpo nel migliore dei modi.

    Nella condizione di silenzio, quiete e pace, richiamare un movimento diGRATITUDINE ed AMORE per il Divino, qualunque sia la visione che neabbiamo, perch vi sono le condizioni (che non dovremmo mai dare perscontate) tali per cui di fronte a noi vi sia quel cibo a disposizione e taliper cui noi si possa mangiare e godere pienamente del cibo.

    Estendere questo movimento di gratitudine per tutti coloro che con laloro azione hanno consentito che noi si disponga di quel cibo

    Nella condizione di silenzio, quiete e pace, attivare un movimento diamore per il cibo stesso. Quella materia che abbiamo di fronte diverrparte del nostro stesso corpo, quelle cellule che ora formano il cibosaranno le cellule del nostro corpo.

    Estendere il sentimento di amore anche al proprio corpo; amore chedeve innanzitutto essere accettazione e comprensione. Occorrericonoscere il corpo per quello che : un tempio. Un luogo sacro incui pu risiedere ogni parte del nostro Essere. Nel cibo e nel corpopossiamo effettivamente sacralizzare la materia e risolvere ognidualismo o antinomia tra gli aspetti del Divino non in una sterilespeculazione filosofica, ma nel concreto dipanarsi della vita.

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    Prima di mangiare, ricordatevi diinvocare il Divino. Offrite il cibo alDivino dentro di voi. Offrite la vostragratitudine a tutti quelli che hannoreso possibile che il nutrimento fossedisponibile per voi. In tranquillit, in

    silenzio, prendete il cibo come prasd,come grazia.

    Io personalmente trovo il seguenteversetto della Gita molto adatto alnostro scopo:

    Brahmrpanam brama havih

    brahmgnau brahman hutam

    brahmaiva tena gantavyam brama-karma-samdhin

    Om. Shntih. Shntih. Shntih.

    Il Divino lofferta;Il Divino loblazione;Il Divino la fiamma;Il Divino colui che offre;Il Divino il traguardo di chi lavora conla sua mente sul Divino.Om. Pace. Pace. Pace.

    Pandit Come si comincia

    COSA MANGIARE

    Le cellule del corpo si cambiano

    totalmente in circa sei-sette anni ed

    quindi legittimo dire che in questo lasso di

    tempo diventiamo ci che mangiamo. E

    quindi di estrema importanza porre

    attenzione a ci che si mangia, a quali

    sostanze, cellule e vibrazioni immettiamonel nostro corpo.

    Surely I take no more an earthly foodBut eat the fruits and plants ofParadise!

    Certo io non assumo pi alimenti

    terreni

    ma mangio i frutti e i vegetali del

    Paradiso !

    Sri Aurobindo - Poesia Divine Sense

    Un dieta vegetariana o vegana non un dogma o un comandamento, ma unautile indicazione di pratica. Gli animaliallevati per essere mangiati trascorrono unabreve vita in condizioni orribili e vengonouccisi con violenza, nel dolore e nel terrore,

    inevitabile che le cellule dei loro cadavericontinuino a vibrare in sintonia con quellecondizioni di disagio, di dolore e di morte ea passare quelle medesime vibrazioni allecellule del nostro stesso corpo. Nelcontempo importante assumersi leproprie responsabilit e non essere complicidi ci che si perpetra ignobilmente neiconfronti di esseri senzienti, senza ipocrisieautoassolventi.

    I legumi che chiedevano di essere colti

    (Da Mre racconta 23 Giugno 1954)

    A Tokyo, avevo un giardino nel

    quale coltivavo verdure, un giardino

    piuttosto grande in cui crescevano

    molte verdure. Ogni mattina, dopo aver

    dato loro lacqua, facevo il giro per

    scegliere quelle che volevo raccogliere

    e mangiare. Ebbene, figuratevi che

    alcune mi dicevano: No, no, no, no...;

    altre invece chiamavano, le vedevo dalontano, e mi dicevano: Prendimi,

    prendimi!. Allora, semplicemente,

    andavo a cercare quelle che volevano

    essere raccolte e mai raccoglievo

    quelle che non volevano. Pensavo fosse

    una cosa del tutto eccezionale, perch

    amavo molto quelle piante e me ne

    occupavo molto, avevo messo in loro

    molta coscienza mentre le innaffiavo o

    le ripulivo, per cui pensavo che

    avessero forse una capacitparticolare.

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    Ma poi, in Francia, stato lo stesso.

    Avevo anche l un giardino, nel sud

    della Francia, in cui coltivato piselli,

    ravanelli, carote. Ebbene, alcuni erano

    contenti e chiedevano di essere raccolti

    e mangiati, altri invece dicevano: No,no, no, non toccarmi, non toccarmi!.

    (risa dei presenti)

    Perch, Madre, dicevano cos?

    Beh, ho fatto varie esperienze, appunto

    per sapere, e il risultato non era

    sempre lo stesso. A volte era perch

    effettivamente la pianta non era

    mangiabile: non era buona, era dura, o

    amara, o non commestibile. Altre volte

    era perch non era pronta, era troppo

    presto, non era matura. Aspettavo uno

    o due giorni, e poi mi diceva:

    Prendimi, prendimi, prendimi!. (altre

    risa)

    Vi sono innumerevoli motivazioni, dicarattere salutista, nutrizionista, scientifico,medico per sconsigliare luso della carne, ealtrettante potrebbero essere addotte dicarattere psicologico, morale ed etico, lamaggior parte delle quali senza dubbio

    importanti e valide, ma non questo iltema che il presente lavoro si propone disvolgere, e quindi non le esporr e neppurele elencher, rimandando ad altri testi chiavesse interesse ad approfondirle.Accenner solamente ad una delleargomentazioni che riguardano leimplicazioni sui piani pi sottili: sullaquantit di raggi solari catturati econtenuti nel cibo, ortaggi e frutti sonotalmente impregnati di raggi, da poteressere considerati un condensato diluce solare (come dice un grandeesoterista come O.M. Aivanhov).

    Mi sono limitato ad approfondire lequestioni di carattere pratico, perch apraticanti che questo testo indirizzato, evi comunque una argomentazione cheritengo definitiva e che pertanto vorreiadeguatamente evidenziare: mano a manoche procede la consapevolezza e ciposiziona su un livello di coscienzaabbastanza elevato ed ampio, diviene deltutto naturale e normale fare scelte che citengono, per quanto possibile, lontano dalla

    morte e dalla sofferenza, e, senzaambiguit ed ambivalenza, ci si astiene daazioni che possano provocarle ed

    estenderle. Lingerimento di carne morta edallevata nella sofferenza diventa del tuttointollerabili, cos come accade per altriaspetti della nostra giornata, come ad

    esempio per la visone di film e spettacoliche sono puri veicoli di violenza e morte, Inaltre parole il tipo di alimentazione scelto esattamente proporzionale al livelloevolutivo realizzato.

    Voi stesso potete accorgervi,

    come nella questione del cibo, che se lo

    psichico attivo e sveglio il giusto

    atteggiamento viene naturalmente, e

    qualunque difficolt ci sia presto

    diminuisce o addirittura scompare.

    Sri Aurobindo Dalle Lettere sullo

    yoga - Libro 4 cap. 21 pag. 165

    Ora forse giunto il momento dicambiare cibo e di passare a qualcosadi un po' meno 'animalesco'! Madipende in modo assoluto dallo stato dicoscienza di ognuno. Per una personaordinaria, che vive una vita ordinaria,con attivit ordinarie, che non pensa adaltro se non a guadagnarsi da vivere, astare bene, e forse anche a prendersicura della propria famiglia, mangiarecarne va benissimo; pu mangiarequalsiasi cosa, tutto ci che gli va e glifa bene.Se per si vuole passare da quella vitaordinaria a una vita superiore, ilproblema comincia a rivestire un certointeresse. Se poi dopo essere passati auna vita superiore si cerca diprepararsi alla trasformazione, allorariveste una grande importanza. Certicibi, infatti, aiutano il corpo a diventare

    sempre meno materiale, mentre altri lomantengono in uno stato di animalit.Mre Conversazioni 1954

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    ATTO MAGICO CERIMONIA SACRA

    PRATICA DI TRASFORMAZIONE

    Se il tipo di alimentazione scelto esattamente proporzionale al livelloevolutivo realizzato altres specularmentevero che la volont pu trasformare lattodel mangiare in un momento di crescita eprogresso coscienziale. Ad una volontsincera corrisponder una risposta, unadiscesa della Forza che render il nostropranzo una cerimonia sacra, permeando ilcibo e trasformandolo in una sostanza

    dinamizzata, pregna di energia sottilefacilmente assimilabile dal corpo. Questosignificano nella sostanza i miti relativi ai

    cibi degli dei, dalla manna biblica, al soma

    vedico, dal magico idromele allamrita, masoprattutto in questo sta lessenza dellatrasmutazione che avviene durantelelevazione, punto culminante della Messacristiana, vero e proprio atto magico,seppure del tutto inconsapevole per lostesso officiante ed per la gran parte deipartecipanti.

    Il pasto una cerimonia magica,grazie alla quale il nutrimento si devetrasformare in salute, in energia, in

    amore, in luce.Noi sappiamo quando mangiamo

    un pezzo di pane o un frutto, mararamente comprendiamo COSA SONOVERAMENTE; non e una forma fisicaanche se saporita quella cheassimiliamo ma e una infinita danza diparticelle vitali, lalimentazione e vitaed in questo senso lalimentazione eanche una informazione relativa alPrincipio Vitale, o Divino, che il ciboassunto in modo consapevole

    trasmette alle cellule del corpo fisico eai corpi sottili.

    Vi sono alimenti che permettonola sintonizzazione con particolarivibrazioni tramite il cibo usato conconsapevolezza ed intento, noi

    posiamo veramente sintonizzarci con leenergie cosmiche ed attingere a questogrande serbatoio di energia e diequilibrio. vi sono minerali, essenze,erbe che contribuiscono a curare,nutrire e a fortificare oltre il corpofisico ma anche il corpo eterico,emozionale, mentale, e laura.

    Anche cio che si mangia assumeuna notevole importanza; Essere o novegetariani e una questione di livelloevolutivo, la differenza tra

    alimentazione a base di carne elalimentazione vegetariana sta nellaquantita di raggi solari catturati econtenuti dal cibo, ortaggi e frutti sonotalmente impregnati di raggi ,da poteressere considerati un condensato diluce solare,in piu lasciano pochissimiresidui. La nocivit della carne dipendeanche dal fatto che gli animaliveicolano la paura e il terrore dellamorte. In certi casi puo essere utileosservare dei periodi di digiuno.

    O.M. Aivanhov - Lo Yoga dellanutrizione.

    Ne consegue che il cibarsi in modoinconsapevole o in eccesso porta a nonriconoscere e a non ricercare altronutrimento che quello materiale, elignorare o il rifiutare lalimento sottilecomporta limpossibilit di accedere ai pianisuperiori, oltre ad indurre una

    pesantezza, nei vari corpi che producedifficolt nelle pratiche ed un sonno pesanteed incosciente.

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    Nella condizione di silenzio, quiete e pace, rivolgere lattenzione verso lalto, aldi sopra della testa, verso quelloceano di Energia che vi si trova.

    Richiamare quella Forza luminosa, lasciare che passi attraverso il centro dellacorona e gli altri centri sottili, fino al cuore. Irraggiare lenergia attraverso lebraccia e le mani fino al cibo.

    Mangiare lentamente, assaporando il gusto dei cibi, senza attaccamento ma

    con gioia. Restare nella condizione di silenzio, quiete e pace, senza indulgere inoziose conversazioni, senza lasciarsi travolgere dal vortice dei pensieri oseguire ininterrotte catene di associazioni mentali. Lasciar cadere i pensieri, lepreoccupazioni e concentrarsi sul momento presente e sullazione che si stacompiendo.

    Portare attenzione al ritmo del proprio respiro ed ascoltare il battito del propriocuore, sentire il corpo immerso nellambiente e gli organi che funzionano

    efficienti e calmi. Porre attenzione alle componenti del corpo fino alle cellule efino a coglierne le vibrazioni.

    Armonizzare la masticazione con il respiro. Percepire lenergia che vieneimmessa nellorganismo con la respirazione (in particolare durantelispirazione) o che passa attraverso la pelle con la luce che laccarezza.

    Quanto al cibo, una necessit

    del corpo e dovete usarlo per

    mantenere il corpo forte e sano.

    Dovete sostituire lattaccamento con

    lAnanda del cibo. Se avete questo

    Ananda e il giusto senso del gusto, e se

    fate il giusto uso del cibo,

    lattaccamento, se c, scomparir das dopo un certo tempo.

    Sri Aurobindo Dalle Lettere sullo

    yoga - Libro 3 cap. 18 pag. 223

    Il corpo ha la necessit di

    alimentarsi e la natura ha dotato luomo del

    senso del gusto per favorire e facilitare

    lazione del mangiare. Se da un lato del

    tutto errato indulgere troppo al senso delgusto, fino a sconvolgere la naturale

    dinamica che lo regge e quindi ingurgitare

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    troppi alimenti rispetto alle necessit del

    corpo, dallaltro non ha un senso macerare

    il corpo stesso nella fame. Il corpo va

    rispettato e mantenuto sano ed efficiente al

    fine di trasformarlo o meglio di riscoprirlo

    Divino.

    In verit lo yoga non n per colui che

    mangia troppo n per colui che e

    nemmeno per chi dorme troppo o

    veglia continuamente, o Arjuna.

    Bhavagad Gita- Libro 6 v 16

    Cibo ed evoluzione

    Ogni creatura ha la necessit diassorbire energia per continuare la propriaesistenza, anche la materia pi amorfa edanche i cristalli, per quanto ci appaiastrano, come per ogni cosa diversa dallemodalit esistenziali umane.Gli esseri viventi in particolare hannobisogno di molta pi energia che non gliesseri inanimati, per conservare l esistenzaed anche la vita. Gli animali devonoconservare esistenza, vita e capacit di

    movimento, gli umani tutto ci e in pi lafunzione intellettiva mentale. Pare quindivalida la formula che le specie, cheincarnano i diversi passaggi evolutivi,spendano nelle loro funzioni una maggiorquantit di energia e conseguentementedebbano approvigionarsene in quantitmaggiore proporzionalmente al livelloevolutivo.Ci di cui non tiene conto questaapprossimativa legge anche la qualitdellenergia e la sua purezza. I vegetali

    hanno un sistema di nutrizione pidolce ed armonico: uso delle radici(osmosi) per acquisire acqua e sostanze

    nutritive dalla terra e della fotosintesiclorofilliana utilizzando la luce per fissareil nutrimento. Gli animali hanno invece unsistema di alimentazione pi violento. Conlatto del masticare inizia un procedimentodi distruzione di altra materia, distruzioneche continua chimicamente nello stomaco.

    Levoluzione si sviluppata un poalla cieca, per tentativi, seguendo i modi edi tempi della natura, in modo del tuttoinconscio. La natura sa la direzione verso

    cui andare perch guidata da una Forzasuperiore, ma ha ampia autonomia sulcome ed i sui tempi e modi procedonosenza fretta, sperimentando nel buiodellincoscienza o nel chiaroscuro dellasemicoscienza. Solamente con luomo lamateria ha realizzato consapevolezzadellesistenza e solamente con luomo enelluomo vi la potenzialit di procederenel processo evolutivo, non solo per quelche riguarda la direzione, ma ancherelativamente alle modalit che potrebbero

    divenire pi veloci ed efficaci in modoproporzionale alla coscienza in cui luomosapr posizionarsi.

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    I cicli dellevoluzione tendonosempre verso lalto, ma sono cicli e,nella loro ascesa, non seguono unalinea retta. Il processo d quindilimpressione di una serie di ascese edi discese, ma lessenziale di ci che

    levoluzione ha conquistato vieneconservato o, anche se oscurato per uncerto tempo, riemerge in forme nuoveadatte ai tempi nuovi Parallelamente allevoluzionementale delluomo, ebbe presto iniziounaltra evoluzione, quella che preparalessere spirituale e supermentale questo un mondo in lentaevoluzione, in cui luomo emersodallanimale ma non ancora uscito deltutto, la luce emersa dalle tenebre, e

    una coscienza superiore emersa daunincoscienza dapprima inerte poiinquieta e in lotta con se stessa. Quella spirituale una coscienzanuova che deve evolversi ed giandata evolvendosi.Sri Aurobindo lettere sullo yoga -Libro 1 capitolo primo.

    Il procedere del processo evolutivo sipotrebbe ben meglio rappresentare lungouna spirale ascendente che non lungo una

    linea retta. Ad ogni passaggio delle curvedella spirale si recupera ci che era statorealizzato di valido lungo le volute situatepi in basso; ma lo si posiziona ad un livellosuperiore, superando (o megliotrasformando) nel contempo tutto ci che diventato obsoleto ed inutile. E, peresempio, utilissimo che luomo recuperitutto ci che la ragione, nel suo imporsi, haoscurato: quei piccoli poteri naturali, quellecapacit innate che ovviavano allamancanza intellettiva; ma dovr farlointegrandole con le specificit della mente.Sarebbe una sorta di istinto che diventacosciente di s stesso e che aiuta luomo a

    superare la presunta onnipotenzadella mente, mostrandone i limiti. Luomo

    manifesta la Mente in quello che apparelultimo gradino evolutivo, dopo la Materia ela Vita. Ma non certo questa la metafinale dellevoluzione: un animaleintelligente e parzialmente cosciente che haconquistato il globo con laggressivit e la

    capacit di manipolare lambiente. Lespecificit umane sono divenute obsolete e,se non verranno superate e trasformate,potranno determinare la distruzione dellaspecie o anche dellintera terra. La Materiadovr completare il suo ciclo riscoprendo laSpirito nella sua essenza e lo Spiritoscendere dai suoi cieli algidi per illuminareogni abisso della nescienza: il ponte tramateria e spirito proprio luomo, con ipiedi piantati nella terra e lo sguardo rivoltoal cielo, al sole, alle stelle. E luomo che

    pu scoprire la propria essenza reale, leradici Divine di ogni cosa. Nelluomo si pucompiere pienamente il gioco del Divinoche infine riscopre s stessonellindividuale.

    E quale sar la fine di tutta lafaccenda? Se il miele potesseassaggiare s stesso e tutte le suegocce insieme, e se tutte le sue goccepotessero assaggiarsi a vicenda eciascuna gustare lintero favo come s

    stessa, tale dovrebbe essere la fine perDio, per lanima delluomo e luniverso.(Sri Aurobindo Pensieri ed Aforismi)

    Dopo la mente, si instaurer suquesto piano qualcosa rispetto a cui lamente sar pi primitiva ed ignorante diquanto non sia stata la materia inerterispetto alla mente stessa. Quel qualcosasar la Gnosi Divina, la Supermente, laCoscienza di Verit che si manifester inuna Conoscenza che sar al contempoVolont e che sar manifestata dalla specieche verr dopo luomo.

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    Sri Aurobindo Savitri - Libro 10, Canto IV,vv.639,657

    But the soul grows concealed within its house;It gives to the body its strength and magnificence;It follows aims in an ignorant aimless world,It lends significance to earths meaningless life.A demigod animal, came thinking man;He wallows in mud, yet heavenward soars in thought;He plays and ponders, laughs and weeps and dreams,Satisfies his little longings like the beast;He pores upon lifes book with student eyes.Out of this tangle of intellect and sense,Out of the narrow scope of finite thoughtAt last he wakes into spiritual mind;A high liberty begins and luminous room:He glimpses eternity, touches the infinite,He meets the gods in great and sudden hours,He feels the universe as his larger self,

    Makes Space and Time his opportunityTo join the heights and depths of being in light,In the hearts cave speaks secretly with God.

    Ma l'anima si evolve celata dentro la sua dimora; lei che d al corpo la sua forza e il suo splendore; lei che insegue le finalit in un mondo ignorante e senza scopo, lei che d un significato alla vita senza senso della terra.

    Animale semidivino, arrivato l'uomo pensante;si rotola nel fango, ma verso il cielo si erge nel pensiero;giuoca e medita, ride e piange e sogna,soddisfa i suoi piccoli appetiti come l'animale;riflette sul libro della vita con occhi intenti.Fuori da questo groviglio d'intelletto e sensi,fuori dal ristretto campo del pensiero inadeguato,si sveglia infine nella mente spirituale;inizia una vasta libert e un luminoso spazio:intravede l'eternit, tocca l'infinito,incontra gli di in momenti grandi e improvvisi,sente l'universo come il suo pi vasto s,

    rende Spazio e Tempo opportunit sueper unire le vette e le profondit dell'essere nella luce,nella caverna del cuore parla segretamente con Dio.

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    Il piano terrestre un pianoevolutivo: a differenza degli esseri chedimorano su altri piani, Dei compresi,luomo pu evolvere. Ci significa cheluomo libero di scegliere, anche se la sualibert direttamente proporzionale alla

    sua conoscenza, cio al suo livello dicoscienza. Il piano comunque evolve, aprescindere dalluomo e dalle sue scelte,ma in ogni caso il dharma delluomo, ilsignificato profondo della sua esistenza, quello di scegliere in ogni momento diessere consapevole strumento ed agentedellEnergia evolutiva; altrimenti saradagiato nellinerzia ed opporr tutta laresistenza possibile al mutamento ed allacrescita.

    La specie umana non scomparir

    anche quando sar apparsa la nuova specieche incarner la Supermente, cos comenon sono scomparsi animali ed altri esserisenzienti sulla terra, dove ciascuno ha purla sua propria ragione di vita. La specieumana pu consapevolmente essere lalevatrice della nuova specie; luomo ha lapossibilit di preparare la nuova specie,lavorando su s stesso, per trasformare lamente, il vitale ed il suo stesso corpo.Occorre comprendere che sar il Divino acompiere a trasformazione, ma che

    comunque indispensabile la volont elazione delluomo, una volont ed unaazione prive di ego e disgiunte dai frutti.

    In uno yoga integrale ogni partedelluomo deve essere imbevuta di Luce etrasformata senza eccezione per il corpo.In una sadhana di trasformazione del corpo,lalimentazione uno strumento cardine,non solo mero atto necessario alla vita, mavera e propria parte delloperativit.

    La comparsa del Nuovo Essere cheverr dopo luomo non prossima edoccorreranno ancora moltissimi anni elavoro, anche se lopera di Sri Aurobindo edella Madre ne hanno posto le basi e lepremesse. La Nuova Specie avrnaturalmente molte meno caratteristicheanimali di quante ne ha ora luomo: inparticolare potr accedere direttamente allafonte dellEnergia senza necessit diparticolari procedimenti per lalimentazione.

    Sar un tornare al modo nondistruttivo e cruento, che gi la natura hautilizzato su un braccio inferiore dellaspirale evolutiva, senza perdere ci che i

    cicli successivi hanno consentito direalizzare. Ma nel frattempo, per giungere aquel risultato, occorreranno miriadi di

    modifiche successive, attraverso molti emolti esseri di transizione, che pian piano siallontaneranno dalluomo attuale e siaccosteranno allEssere del Futuro. Perquello che riguarda il cibo occorrerarmonizzarsi innanzitutto con quella

    dinamica delle energie che era benconosciuta dalluomo delle origini, quandola mente non era ancora ben stabilita sullaterra ed utilizzata pienamente edistintivamente da tutti gli altri esserisenzienti. Il cibo non lunica fonte dienergia: esposizione alla luce solare epranayama opportunamente eseguitorendono il nostro corpo pieno di energiavitale, cosicch necessita di meno ciboquando vengono eseguite tali pratiche.Occorre inoltre attivare ogni possibile

    atteggiamento che eviti spreco di energia,soprattutto rendendo quieti il vitale e lamente. Una mente silenziosa ed un vitalepacificato lasciano intatta la nostra riservadi energia che pu essere utilizzata per lescelte consapevoli e non dissipata in inutilicatene di pensieri o coatti movimenti vitali.Vi poi la possibilit di praticare esercizimeditativi che conducono alla realizzazionedella Coscienza Cosmica e quindi allaccessoalla Energia inesauribile che il cosmo tuttoregge. Ma non ostante ci luomo attuale ha

    ancora necessit del cibo ed il corpo nondeve macerare e soffrire nella fame, maessere pienamente nutrito.

    E ci sar probabilmente unatransizione in cui avremo un cibosempre meno materiale. E quello chestanno cercando adesso: tutte le lorovitamine e le loro pillole fan parte dellaricerca istintiva di un cibo meno terraterra, che servir certamente allatransizione. Ci sono tante cose diquesto genere. Dal 24 (il giorno deldarshan), sto vivendo in questa nuovacoscienza e ho visto il quadro di tantecose. Persino certe esperienze per cuiero passata le ho capite soltantoadesso. Come ad esempio quando hodigiunato per dieci giorni(completamente neanche una gocciadacqua), senza avere il minimopensiero per il cibo (non avevo tempoper mangiare), e non era una lotta: erauna decisione. In quel momento cerain me una facolt che si sviluppata a

    poco a poco; per esempio, respiravo ilprofumo dei fiori e me ne nutrivo. Lhovisto: ci si nutre in modo pi sottile.

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    Solo che il corpo non ancora pronto.Il corpo non pronto e si deteriora,vale a dire che si mangia da s. Questoprova allora che il momento non ancora venuto e che si tratta soltantodi unesperienza unesperienza che

    insegna qualcosa insegna che non cidevessere un drastico rifiuto dientrare in rapporto con la Materiacorrispondente, n un isolamento (nonci si pu isolare, impossibile) ma unacomunione su un piano pi elevato epi profondo.Agenda di Mre - Vol VI-27 novembre1965

    Nella consapevolezza che la materiadel corpo umano pu essere irrorata e

    fecondata dalla terra, dallacqua, dallaria edal fuoco, il dover comunque ricorrere alcibo comune non ci esime pur tuttaviadallattivare quanto pi possibile ognipratica che sia armonica con tale visione eci avvicini al superamento delle condizioni eabitudini animali. La morte una delleabitudini e delle condizioni animali. Lavittoria delluomo sulla morte fa parte diinnumerevoli miti, il che significa chequesto tema stato sepolto ben profondonellinconscio collettivo. Tutte le religioni

    rimandano il problema ad una condizionepost mortem, sia essa un paradiso, unnirvana o una reincarnazione. I pochissimiche si sono posti il problema della vittoriasulla morte l dove essa ha un senso, cionel corpo, hanno raggiunto vittorieindividuali ed in ogni caso, purtrasformando il loro corpo e sottraendoloalla putrefazione, hanno abbandonato lavita (parlo sopratutto degli yogi, dei santi edegli esoteristi che hanno perseguito laformazione del corpo di luce) . SolamenteSri Aurobindo e Mre hanno lavoratoconcretamente per una trasformazione dellamateria, ad iniziare dal loro medesimocorpo, dalla coscienza cellulare; un lavoroche apre la via per una trasformazione chesola pu vincere la morte sul suo proprioterreno. Una vittoria per lintero piano e perlintera umanit.

    Mre diceva bene: Il cibocontiene i l suo germe di morte

    Satprem: Carnet dun Apocalipse - 26

    giugno 1984

    Il cibo porta in s un germe di death, di

    morte, di decomposizione. Ovviamente,

    dovr essere sostituito da

    qualcosaltro.

    Agenda di Mre Libro tredicesimo - 9agosto 1972

    Sri Aurobindo e Mre hanno apertoun sentiero nella foresta vergine. Unsentiero che molti altri potranno e dovrannoseguire e consolidare con i loro piedi perchla meta sia raggiunta e la via percorribileusualmente. Il lavoro anche sul corpo indispensabile per i praticanti dello yogaintegrale, anzi una consapevolezza dellalegittimit e dellimportanza del corpo si staestendendo a tutti gli uomini e non inconflitto con la visione spirituale. Il comecibarsi, con cosa e con che modalit faparte integrale di questo lavoro.

    Il futuro Essere che verr dopol'uomo ed incarner la Gnosi Divina,incarner una conoscenza che anche

    Volont e Potere e quindi avr pienapotest anche sulla morte. LUomo Gnosticosapr accedere all'Energia direttamentesenza necessit di distruggere, triturare,sciogliere chimicamente altra materia. Visaranno esseri di transizione che dovrannopian piano imparare ad alimentarsi in modosempre pi consapevole ed utilizzando dipi la Luce del Sole e l'Energia Cosmica: laterra, l'acqua, l'aria e il fuoco contengonotutta l'energia che occorre, occorreimparare ad utilizzarla, in modo da ridurre

    sempre di pi il ricorso alla violenza ed alladistruzione e infine abolire totalmente lamorte per quel che riguarda il nostro cibo.

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    Cos com, il corpo fisico non altro che unombra molto deformatadella vita eterna del S, ma questocorpo fisico capace di uno sviluppo

    progressivo; attraverso ogniformazione individuale, la sostanzafisica progredisce, e un giorno sar ingrado di costruire il ponte tra la vitafisica come la conosciamo e la vitasupermentale che si manifester.

    Per me diventa sempre pidifficile mangiare quasi impossibile.Evidentemente qualcosaltro dovrsostituire il cibo.

    [NOTA] In termini moltosemplici si potrebbe dire che tutta lamateria vivente sulla Terra (compresasoprattutto quella usata come cibo) sisia aggregata grazie allenergia

    solare. In seguito questa stessamateria viene disaggregata perliberare e fornire la STESSA energia.Non ci sar allora un mezzo diretto perassorbire queste STESSE particelledenergia senza passare attraversotante operazioni intermedie?.Agenda di Mre Libro tredicesimo - 9

    agosto 1972

    APPENDICE 1

    Questa pubblicazione non vuole essere una esercitazione dialettica e neppure lesposizione diuna serie di opinioni, ma ha lo scopo di testimoniare una pratica sperimentata giorno dopogiorno. Non vuole quindi essere una disamina definitiva dellargomento, quanto piuttosto difornire una serie di spunti che ciascuno utilizzer adattandoli alla propria peculiare sadhana.E un lavoro fatto da praticanti ed indirizzato a praticanti e pare quindi opportuno corredarlocon un paio di esperienze di vita molto concrete e vissute, quale esempio emblematico che cisono pi cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (Shakespeare ). In altre parole occorre essere umili, accostarsi alla vita ed alla conoscenzaprivi di preconcetti ed aperti alle esperienze cos come esse si presentano.Con questa inflessione ci parso interessante aggiungere una breve testimonianza del lavorodi una autrice ormai celebre che ha operato nel campo dellalimentazione sperimentando e

    lavorando su se stessa in modo integrale.

    Esperienza di T.

    Nella mia vita non avevo mai avuto

    problemi rispetto al cibo, potevo mangiare

    qualsiasi cosa, senza avere disagi di nessun

    tipo. Questo fino ad un fatidico giorno

    daprile in cui mi capit qualcosa che

    cambi in gran parte non solo il mio mododi alimentarmi ma anche la mia vita sociale.

    Mi alzai una mattina del 1995 (alla vigilia

    dei quarantanni ) con un rossore intenso

    diffuso in tutto il corpo e bollicine sparse sul

    viso e il petto. Sentivo tutta la pelle

    bruciare in modo insopportabile. Mi fu

    diagnosticata unintolleranza alla maggior

    parte degli alimenti oltre che un allergia

    allacido acetilsalicilico e a tutto il gruppo di

    vitamina B.

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    A quel tempo ero gi vegetariana e mi

    cibavo principalmente di verdura, frutta,

    legumi e cereali. Tralascio, per non tediare,

    di trascrivere i vari passaggi attraverso cui

    sono arrivata ad alimentarmi solo di riso

    bollito e carote. Dopo un primo momento disentimenti negativi quali stupore,

    incredulit e disappunto per dover

    rinunciare ad uno dei piaceri della vita, mi

    rimboccai le maniche e cercai di trarre da

    questa esperienza non solo un

    insegnamento ma anche una opportunit di

    crescita nella mia Sadhana. Aumentai i

    tempi in cui meditavo, integrando le sedute

    ( volte soprattutto a trovare il silenzio

    interiore) con le pratiche tibetane, che gi

    mi erano compagne nel cammino e con

    esercizi di Pranayama, che considerai

    fondamentali per mantenere il mio livello

    energetico sia fisico che dei piani pi sottili,

    a dei livelli buoni.

    Nel contempo diventai anche pi attenta al

    momento dedicato al cibo, facendo delle

    brevi concentrazioni sia prima che durante

    e dopo. Portai pi consapevolezza alla

    comprensione dellimportanza del cibo nella

    nostra vita quotidiana, percependonettamente quanto esso sia parte

    integrante della Sadhana e non un

    diversivo.

    Mi accorsi, che non solo la mia salute fisica

    migliorava nettamente man mano che il

    tempo passava e lalimentazione si

    manteneva limitata , ma anche che la mia

    energia generale aumentava. Ad esempio,

    pur non essendo mai stata una di quelle

    persone che necessitano di otto ore di

    sonno o pi, il tempo per il riposo si eragradualmente assestato sulle quattro ore ,

    cinque al massimo . Lavoravo dalle otto alle

    dieci, undici ore giornaliere e dopo di ci

    svolgevo normalmente la mia vita.

    Lunica cosa che cambi furono le mie

    relazioni sociali, che divennero meno legate

    a momenti conviviali attorno ad una tavola

    imbandita e furono invece pi spesso

    incontri di meditazione, pratica e studio.

    Nei sette anni, in cui mi alimentai

    esclusivamente di riso e carote , continuai,

    spinta dalle pressioni delle persone a me

    pi vicine ( timorose che prima o poi il mio

    ottimo stato di salute potesse prendere

    una china ripidissima e portarmi verso la

    malattia) a sottopormi a vari test, sianellambito della medicina tradizionale che

    in quello della medicina alternativa.

    Un giorno mi dissero che non essendo

    intollerante alla carne e al pesce, avrei

    dovuto, almeno, cibarmi di questultimo,

    per non avere carenze vitaminiche e di

    minerali, cosa che peraltro, non mai

    avvenuta nel corso di tutti i sette anni,

    durante i quali i miei esami del sangue sono

    sempre risultati perfetti.

    Essendo, come ho detto, vegetariana

    accolsi malissimo questa proposta, che per

    non rifiutai subito, riservandomi di decidere

    dopo qualche tempo.

    Dopo circa quindici giorni, tornai a fare il

    test e grande fu la sorpresa notando che il

    mio tasso dei minerali quali potassio e

    fosforo, per i quali il pesce mi era stato

    consigliato, era alto come se mi fossi

    alimentata normalmente, soprattutto di

    pesce, fino alla sera precedente.Non assaggiavo nessun tipo di carne da

    almeno quindici anni .

    Questa ulteriore esperienza, oltre alle mie

    ottime condizioni fisiche, mi convinse a

    continuare con il riso e le carote, fino a

    quando il mio corpo stesso non mi avesse

    detto che potevamo nutrirci di altro.

    Da qualche anno sono ritornata ad

    unalimentazione dove sono incluse molte

    verdure ed alcuni tipi di frutta, non per

    necessit, ma semplicemente per il piaceredi gustarli.

    Ritengo, comunque, che la mia

    sperimentazione in tale campo non sia

    affatto conclusa, anzi, che essa stia

    prendendo ancora una svolta andando ad

    intrecciarsi ancora di pi con la Sadhana

    personale, legandosi ad un lavoro globale

    dintegrazione di questa con ogni aspetto

    della vita, di cui il cibo e le ore dedicate al

    sonno sono una parte fondamentale.

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    Esperienza di L.

    Dopo averci pensato per qualche

    anno, L. decise verso i cinquantanni di

    diventare vegetariana; ci per diversi

    motivi, tra i quali era prevalente lamoreper gli animali. Il suo medico la sconsigli

    perch i suoi esami del sangue

    evidenziavano da tempo una anemia

    conclamata. Nella sua dieta era anzi

    fortemente consigliato il consumo di carne,

    preferibilmente cruda (carpaccio) o poco

    cotta. L. conferm con fermezza la sua

    decisione, convenendo con il medico

    solamente per la raccomandazione di fare

    gli esami ogni due mesi. Ebbene la suaanemia, in modo del tutto inspiegabile e

    con grande sorpresa del medico, inizi a

    regredire, finch, in sei-sette mesi, gli

    esami del sangue furono del tutto nella

    norma.

    Jasmuheen: Nutrirsi di luce

    http://www.aamterranuova.it/article898.htm

    Dal 1993, Jasmuheen segue una dieta molto speciale: si nutre solo di aria e di luce. La cosa

    pi sorprendente che non stiamo parlando di un asceta che vive in ritiro, ma di una

    bellissima e dinamica donna, spesso in giro per il mondo a raccontare la sua fantastica

    esperienza.

    Jasmuheen balzata alla ribaltainternazionale quattro anni fa, quando ha

    reso pubblico il suo percorso di ricercaspirituale e la scelta di nutrirsi solo di aria eluce. Australiana di nascita, ma di ascendenzanorvegese, Jasmuheen molto lontanadallidea comune che si ha di unascetadedito alla mortificazione del corpo.

    E una donna molto attraente chesembra molto pi giovane della sua etanagrafica, madre di due figlie oramai adulte.Si risposata circa due anni fa. Il suo attualecompagno ha tre figli e insieme ne hannoadottati altri due, formando una vivace e

    numerosa famiglia.

    Jasmuheen dichiara di trarre alimento direttamente dal prana, o energia fotonica,

    attraverso un processo simile alla fotosintesi; ma lessenza del messaggio di cui si fa portatrice,

    non tanto il superamento del bisogno di cibo, quanto la liberazione dagli schemi mentali che

    soffocano le nostre potenzialit, rendendo difficile lincontro di ognuno con lessere divino

    interiore. La sua , in fin dei conti, una sfida alla visione scientifica della realt, una

    provocazione che sembra voler dire: Andate oltre il senso comune delle cose e tutto diventer

    possibile,

    Jasmuheen arrivata a questi sorprendenti risultati dopo aver vissuto per molti anni in

    ritiro, meditando e studiando le filosofie orientali. Prima di iniziare a scrivere (quattordici libri

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    pubblicati negli ultimi cinque anni) e a servire levoluzione planetaria, Jasmuheen ha lavorato

    come consulente informatico, ma sempre stata profondamente interessata alla ricerca

    spirituale. Sente che il suo ruolo pi importante di servire colui che lei chiama Oh-Om (One

    Heart, One Mind, Un Cuore, Una Mente) e che altri chiamano Dio, Allah, Brama, Intelligenza

    Suprema o Natura.

    Pu spiegare brevemente cosa significa "nutrirsi di luce" e qual la differenza con il

    digiunare?

    C una grande differenza fra digiunare e nutrirsi di prana. Col digiuno possiamo disintossicarci,

    far riposare lorganismo o curarci. Per il digiuno, dopo un po' di tempo, tende ad intaccare il

    tessuto muscolare ed i grassi presenti nel corpo, e si comincia a perdere peso. Col prana, invece,

    si accede ad una fonte di nutrimento che sgorga dentro di noi. E quella forma di energia che i

    cinesi chiamano chi e gli yogi prana. Lorganismo diventa capace di nutrirsi di questenergia e

    quindi non si autoconsuma, non perde peso. Alimentarsi di luce , in definitiva, come premere

    un interruttore interno, per accedere ad una fonte di nutrimento che gi esiste in ciascuno di

    noi, e che il corpo produce in abbondanza quando si vive in maniera pi consapevole e

    spirituale. Da questo punto di vista, si pu considerare il corpo come un biocomputer e la mente

    come un programma di software. Attraverso una buona padronanza della mente si pu

    riprogrammare il corpo, per fargli fare qualunque cosa, incluso la conservazione di un peso

    perfetto o un elevato livello di energia senza pi quasi il bisogno di dormire.

    APPENDICE 2

    Gli autori di questo lavoro hannopartecipato ad un soggiorno a Pondicherryed Auroville nel gennaio-febbraio di questoanno.Il viaggio stato soprattutto unacontinuazione della sadhana, siaindividuale, che quella collettiva del piccologruppo di praticanti che hanno partecipatoal viaggio. E poi stato essenzialmente unviaggio interiore.

    Durante il soggiorno in India, iltempo sfumato in una la giornatascandita dal ritmo di una pratica continua.

    Non vi erano i consueti punti di riferimentoche solitamente segnano il trascorrere dellagiornata, che sono stati sostituiti damomenti di particolare concentrazionedella pratica. Non stato per caso che SriAurobindo fosse chiamato" a trasferirsi erisiedere a Pondicherry, dove poi loraggiunse la Madre: evidentemente unluogo speciale, reso poi ancora pispeciale dal lavoro che Essi vi hannosvolto. Non difficile percepire l energia ele vibrazioni di cui sono intrisi sia

    Pondicherry che Auroville . Sono due icatalizzatori di questa energia, il Samadhied il Matrimandir e lavorando interiormente

    in quei due "siti", possibile accelerare lacrescita e la trasformazione ... Questo quanto ci accaduto: una sorta di salto dilivello energetico-vibratorio della coscienza.Accanto a ciascuno di questi "siti" vi sonodue magnifici vecchi alberi: il Banjan, unvero e proprio tempio naturale, di fronte alMatrimandir, e l'albero che "abbraccia" ilSamadhi e che in estate si orna di millefiorellini rosa, abitato da decine di scoiattoligiocosi .Abbiamo scelto di ridurre al minimoi rapporti esteriori e di restare il pipossibile interiorizzati, con lunghe ore di

    pratica e studio. Anche i momenti di sonnoe di cibo erano orientati allo yoga del sonnoe del cibo.

    Questa pratica facilitata dalpasto presso la Dinning Roomdell'Ashram che da molti anniserve un pasto prescritto dallastessa Madre ... un luogomagico, in cui possibilemangiare seduti sotto i ritrattidei Maestri, per lo pi in silenzioe concentrati su quell'azionecome fosse sacra ...

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    Gli effetti di questo viaggio, letrasformazioni, li scopriremo a poco a poco, stato come un alimento ed ora dovressere digerito pian piano e poi

    metabolizzato . Questa piccola e modestapubblicazione un parto anche di quelviaggio

    Pondicherry - Dining room dellAshram di Sri Aurobindo

    Il pranzo della Dining room