Sahaja Yoga Associazione Culturale Sahaja Yoga

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1 Sahaja Yoga Associazione Culturale Sahaja Yoga Sahaja Yoga ...dovete chiedervi e scoprire: “Chi sono io?”. Cristo ha detto: “Conosci te stesso”. Maometto ha detto: “Conosci te stesso”. Tutti loro hanno detto: “Conosci te stesso”. Ciò significa che siete qualcosa di grande. Interiormente avete tesori nascosti di cui non vi rendete conto. Quando vi conoscerete, avrete rispetto di voi stessi, non farete cose sbagliate, non avrete collera, ma sarete un oceano d’amore. Questo è ciò che deve essere, ciò che è Sahaja Yoga. Shri Mataji Nirmala Devi - Delhi, 20 Marzo 2001 7 6 5 4 3 2 1

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Sahaja Yoga

...dovete chiedervi e scoprire: “Chi sono io?”. Cristo ha detto: “Conosci te stesso”.

Maometto ha detto: “Conosci te stesso”. Tutti loro hanno detto: “Conosci te stesso”.Ciò significa che siete qualcosa di grande.

Interiormente avete tesori nascosti di cui non vi rendete conto. Quando vi conoscerete, avrete rispetto di voi stessi, non farete cose sbagliate,

non avrete collera, ma sarete un oceano d’amore. Questo è ciò che deve essere, ciò che è Sahaja Yoga.

Shri Mataji Nirmala Devi - Delhi, 20 Marzo 2001

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E’ una donna straordinaria, che da decenni si adopera per la pace e la comprensione tra i popoli.Nata il 21 marzo 1923 a Chindwara in India, ha partecipato alla lotta di liberazione del suo paese ed ha vissuto da bambina nell’ashram di Gandhi, il quale si consultava con lei su questioni di natura spirituale. Leader del movimento delle giovani donne al fianco del Mahatma, è stata più volte imprigionata e torturata. Sollecitata, dopo la liberazione dal dominio britannico, a partecipare all’attività politica, ha sempre preferito dedicarsi all’evoluzione spirituale del genere umano. Ha studiato medicina per alcuni anni, nel 1947 ha sposato C.P. Shrivastava, Segretario Emerito dell’agenzia Marittima dell’ONU (IMO), al quale è stato conferito il titolo di Sir dalla regina Elisabetta.Dal 1970 in poi, Shri Mataji ha dedicato la propria vita alla diffusione di Sahaja Yoga. In maniera del tutto disinteressata, insegna alle popolazioni di tutto il mondo e di tutte le religioni come vivere in pace ed armonia, grazie al raggiungimento della conoscenza di se stessi e della coscienza collettiva, l’una e l’altra indispensabili per una vita equilibrata e per l’unione dei popoli.Quella di Shri Mataji è una vita a cui ispirarsi: donna dotata di una profonda conoscenza della natura umana, spirito di sacrificio e dedizione, oltre alla scoperta e diffusione di Sahaja yoga, ha dato vita a diverse organizzazioni tra le quali: una scuola internazionale per bambini in India; un ospedale e centro di salute a Mumbai, dove con successo vengono impiegati i metodi di sahaja yoga; un’organizzazione per offrire protezione, istruzione e avviamento al lavoro alle donne indiane abbandonate con i loro figli; la compagnia teatrale “Teatro dei valori eterni”; l’Accademia di Musica e Belle Arti con sede a Vaitarna (Mumbai). Ha ricevuto e continua a ricevere importanti riconoscimenti a livello internazionale, specialmente legati all’attività di sahaja yoga.

Shri Mataji Nirmala Devi

Fondatrice di Sahaja Yoga

Come funziona

All’interno di ogni essere umano troviamo un sistema cosiddetto “sottile” composto da centri di energia (Chakra) e da canali (Nadi) che si prendono cura della nostra dimensione spirituale, mentale, emotiva e fisica. Alla base della colonna vertebrale, nell’osso sacro, risiede l’energia spirituale più sottile (Kundalini), che nella maggior parte degli esseri umani si trova in uno stato dormiente.

Il risveglio della Kundalini, o Realizzazione del Sé, è da sempre l’obiettivo di tutte le scuole di Yoga e di molte tradizioni spirituali. Questo evento ha luogo quando la Kundalini passa attraverso sei chakra e fuoriesce dall’osso della fontanella in cima alla testa, ove si unisce con l’energia onnipervadente, portando allo stato di Yoga, che significa unione. Si tratta di un processo vivente, che avviene in modo del tutto naturale e spontaneo, e può essere verificato sotto forma di una brezza fresca che fluisce dalla sommità della testa e dai palmi delle mani.

Tutti lo possono sentire e verificare su se stessi.

Nel passato, quest’esperienza era possibile solo a pochissime anime, che avevano raggiunto un alto grado di evoluzione attraverso una vita di austerità e sacrifici. Oggi, come Shri Mataji Nirmala Devi dice, l’umanità è entrata in una nuova era, “il tempo della fioritura”, in cui questa esperienza della Realizzazione può essere ottenuta facilmente, spontaneamente ed a livello di massa con il metodo di Sahaja Yoga.La parola Sahaja significa spontaneo, innato, mentre la parola Yoga significa unione con il Divino. In Sahaja Yoga, il risveglio della Kundalini ha luogo senza sforzo, come tutto avviene in natura. Come un seme germoglia, così la Realizzazione è un processo naturale vivente: é il processo vivente della crescita della nostra consapevolezza.Non è richiesto denaro per questa conoscenza di natura così intima. Come Shri Mataji ci ricorda: “Dio non comprende il denaro. Dopo tutto, quale prezzo abbiamo pagato per nascere?”

La Realizzazione del Sé rappresenta il prossimo passo evolutivo nella consapevolezza umana. Ci apre una nuova dimensione chiamata consapevolezza collettiva, nella quale diveniamo capaci di sentire il nostro sistema sottile e quello degli altri, e capaci di correggere ogni squilibrio.

L’energia materna Kundalini, nella sua ascesa, nutre e purifica il nostro corpo sottile, riportandolo in uno stato di buon funzionamento. I benefici si percepiscono sia a livello emotivo che fisico, con sensibili miglioramenti della nostra salute.

“Il più grande problema degli esseri umani è che non conoscono se stessi. Non si rendono conto dei poteri che hanno, non si rendono conto delle ricchezze che hanno, non si rendono conto del livello al quale possono elevarsi. E’ questo il problema principale: l’ignoranza riguardo a voi stessi . Se poteste affacciarvi sul vostro cuore e pensare alla vita spirituale che potreste avere, vi accorgereste di essere un tesoro, un tesoro di poteri d’amore, di poteri di giustizia e di poteri di saggezza.” (Shri Mataji Nirmala Devi New Dhely, 20 marzo 2001)

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Prima Meditazione per risvegliare l’energia Kundalini

Un semplice esercizio di meditazione, per favorire l’ascesa della Kundalini e per stabilizzare l’esperienza dello Yoga, consiste nel portare la mano destra in corrispondenza ai vari chakra (centri sottili d’energia) sulla parte sinistra del corpo e ripetere delle affermazioni che facilitano il passaggio della Kundalini.

Rivolgendosi alla Kundalini, riflesso in noi dell’Energia Primordiale, chiedere:

1

Madre, sono io lo Spirito?(3 volte)

2

Madre, sono io il maestro di me stesso?(3 volte)

3

Madre, per favore donami la pura conoscenza.(6 volte)

4

Madre, io sono il maestro di me stesso.(10 volte)

5

Madre, io sono lo Spirito.(12 volte)

6

Madre, io non sono e non mi sento colpevole di nulla.(16 volte)

7

Madre, io perdono tutti compreso me stesso.

8

Madre, se io ho fatto qualsiasi cosa contro lo Spirito, per favore perdonami.

9

Madre per favore, dammi lo yoga, l’unione con l’assoluto, dammi la realizzazione del Sé.(7 volte)

La Meditazione

“... La Meditazione è l’unico modo in cui potete crescere … perché quando meditate siete in silenzio,

siete in Consapevolezza Senza Pensieri.Allora la Crescita della Consapevolezza ha luogo.”

Shri Mataji, fondatrice di Sahaja Yoga

Immagina di essere seduto a casa da solo con gli occhi chiusi. I pensieri arrivano in continuo: ripercorrono quello che hai fatto, prefigurano quello che dovrai fare, o elaborano qualcosa che ti preoccupa e che devi risolvere. I pensieri vanno e vengono, piano piano diminuiscono mentre lo spazio tra l’uno e l’altro si allunga. Inizi a diventare più consapevole delle sensazioni che stai provando, dei rumori, del tuo respiro. Ad un certo punto entri in silenzio, l’attività della mente si ferma ma sei perfettamente vigile, cosciente di te stesso e di quello che ti circonda. Allora sei in meditazione, nello stato di consapevolezza senza pensieri, nel quale puoi sperimentare la realtà del presente. Sei diventato il testimone di tutto ciò che si presenta nella tua attenzione, sei capace di vedere le cose per quello che sono, senza reazioni, senza coinvolgimenti, senza identificazioni.

Il bello è che basta rimanere anche poco tempo in questo stato per rigenerarsi e per far sparire tutte le tensioni e la stanchezza accumulata. E’ quello che molti cercano in una settimana di vacanza, lontano dalle preoccupazioni della vita quotidiana. E’ per questo che oggi molte persone in tutto il mondo praticano la meditazione per affrontare la vita in modo più equilibrato e consapevole.

Questa pratica, sta catturando sempre di più l’interesse del mondo scientifico. Numerosi studi effettuati in campo medico e psicologico dimostrarano l’efficacia della meditazione nella cura di malattie quali l’asma, l’ipertensione, la depressione, l’insonnia e lo stress. La pratica della meditazione sta trovando, infatti, sempre più applicazioni nella vita di oggi, ad esempio nello sport per migliorare le prestazioni, nelle aziende per migliorare i propri risultati e nell’educazione scolastica per aiutare il rendimento degli allievi.

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Il meccanismo della meditazione

All’interno dell’essere umano ci sono tre canali di energia che corrispondono al sistema nervoso parasimpatico (canale centrale o Sushumna Nadi), al sistema nervoso simpatico di destra (canale destro o Pingala Nadi) e al sistema nervoso simpatico di sinistra (canale sinistro o Ida Nadi).

Il canale sinistro, che occupa il lato sinistro del corpo ed il lato destro della testa, fornisce l’energia del desiderio e delle emozioni. È il lato lunare e femminile dell’essere umano, nel quale si manifestano istinti e intuizioni. Una persona che ha uno sbilanciamento verso questo canale tende ad essere eccessivamente emotiva, sentimentale, facilmente influenzabile. I pensieri sono rivolti verso il passato e può cadere facilmente nella depressione e nella pigrizia.

Il canale destro, che occupa il lato destro del corpo ed il lato sinistro della testa, fornisce l’energia dell’azione che consente di realizzare i desideri. È il lato solare e maschile dell’essere umano attraverso il quale possiamo pensare, creare, pianificare ed agire. Una persona che ha uno sbilanciamento verso questo canale tende ad essere eccessivamente attiva e razionale con una forte identificazione con le proprie capacità ed esigenze. Tende ad essere dominante ed aggressiva, con i pensieri rivolti verso il futuro. Non riesce a fermarsi o a dormire bene e spesso soffre di stress e problemi cardiaci.

CANALE CENTRALE(Evoluzione)

CANALE DESTRO(Azione)

Iperattività

Stress

Aggressività

Insonnia

Ego

CANALE SINISTRO(Desiderio)

emotività

Depressione

Letargia

Condizionamenti

Attaccamento al passato

I tre canali principali di Energia

Il canale centrale nella spina dorsale, collega l’osso sacro all’osso della fontanella e fornisce l’energia che gestisce tutte le funzioni autonome del nostro organismo, ad esempio il battito cardiaco. È l’energia che ci consente di stare nel presente, in equilibrio e di evolvere. Con il risveglio della Kundalini, che sale lungo il canale centrale per collegare l’essere umano all’energia onnipervadente dell’Amore Divino, l’attività dei canali laterali diminuisce mentre quella del canale centrale aumenta. Man mano, le tensioni create dal movimento dei canali di destra e di sinistra si allentano, e lo spazio tra i pensieri si allunga fino a stabilizzare uno stato di grande pace e silenzio interiore. A questo punto il sistema sottile d’energia viene nutrito dall’energia onnipervadente attraverso l’osso della fontanella e si inizia a percepire la manifestazione di quello che possiamo definire il Sé Interiore.

Estratto da un discorso tenuto da Shri Mataji (Sydney - Australia 14/3/1983)

A questo punto avete tutti realizzato che dentro di noi dimorano la pace, la bellezza e la gloria del nostro Essere; ce n’è un oceano! Non possiamo trovarlo fuori, ma dobbiamo andare ‘dentro’. Nel cosiddetto ‘stato meditativo’ voi cercate questo oceano, e ne gioite. È come quando siete assetati: andate al fiume, oppure nell’oceano, cercando di placare la sete. Neanche l’oceano, però, vi potrà dare acqua potabile. Come può, dunque, qualsiasi cosa esteriore darvi quel qualcosa di profondo che è dentro di voi? Voi cercate questo ‘qualcosa’ all’esterno, dove in effetti non c’è. È dentro di voi, al cento per cento. È così semplice, perché vi appartiene per davvero. Finora non avete fatto altro che proiettarvi all’esterno di voi stessi per trovare la gioia, la cosiddetta gioia, la felicità e la gloria dei poteri e dei possessi terreni. Dovete rovesciare l’intera cosa e indirizzare la vostra attenzione dentro di voi. L’averla finora proiettata all’esterno non è stata una cosa né giusta né sbagliata. Non dovreste sentirvi dispiaciuti per quello che avete fatto fino ad oggi, anche se, comunque, non era la maniera giusta per raggiungere la vera gioia della vita, la vera gloria del vostro Essere. Come è successo a tante altre persone, anche voi siete ora entrati in una sfera di comprensione più sottile. Alcune persone sono solamente a un livello mentale, ma non importa. Altri, magari, non vanno oltre il livello fisico. Pazienza. Voi, invece, siete sulla strada giusta, e seguite l’esatta direzione.

Cercate di meditare. Meditate di più, per poter raggiungere l’Essere interiore, quel vasto oceano di beatitudine che esiste in ciascuno di noi. È quell’immenso flusso di luce che inonda la bellezza interiore di ciascuno. Per poterlo avvicinare dovete, dunque, andare dentro di voi, rifiutando tutto ciò che ostacola questo cammino.

A volte il vento contrario può essere talmente forte da farvi dimenticare che la gloria di Dio è dentro. Tornate, dunque, sui vostri passi, e ricordate ogni momento che la vostra attenzione deve essere indirizzata all’interno. Quando questo movimento è verso l’interno, dimenticate l’idea di glorie esteriori.

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La meditazione quotidiana

Tolte le scarpe, è bene sedersi per terra con le gambe incrociate e col busto in posizione eretta, ma in modo comodo, allentando cinture o abiti stretti. Se la posizione procura tensioni o disagio si può anche restare seduti su una sedia o, sempre per terra, ci si può disporre nella posizione del “diamante” (seduti sui talloni). Quando si è seduti su una sedia è importante che la pianta dei piedi sia ben poggiata sulla Madre Terra. Per iniziare la meditazione si fanno i movimenti indicati di seguito: “alzare la Kundalini e darsi sette bandhan.” Poi con le mani ben aperte sulle ginocchia con il palmo rivolto verso l’alto, si porta l’attenzione sul punto dove la Kundalini si unisce col potere onnipervadente (sommità della testa) e si cerca di entrare in uno stato di silenzio interiore dove si osserva in modo consapevole e senza pensieri tutto quello che accade.Alla fine della meditazione si alza la Kundalini per fissare l’energia in alto e si danno sette bandhan per proteggere il corpo sottile.

Alzare la KundaliniLe mani agiscono contemporaneamente con due movimenti combinati. La mano sinistra, aperta con il palmo rivolto verso il corpo (ma leggermente inclinato verso l’alto) scorre verticalmente seguendo il percorso della colonna vertebrale, dall’altezza dell’osso sacro fino ad arrivare al di sopra della testa. La mano destra, contemporaneamente, ruota in senso orario intorno alla mano sinistra. Lo sguardo segue il movimento della mano sinistra. Quando entrambe le mani sono sopra la testa, si avvolgono l’una intorno all’altra, descrivendo in aria un nodo immaginario. Si incrociano le mani che poi discendono lungo il corpo seguendo ognuna il percorso del corrispondente canale laterale, in modo da scaricare i canali stessi. Lo stesso movimento viene ripetuto tre volte: la prima volta si fa un solo nodo, la seconda due, la terza volta i nodi da chiudere sopra la testa sono tre.

Darsi sette BandhanLa mano sinistra resta aperta sul ginocchio con il palmo rivolto verso l’alto e la punta delle dita preferibilmente verso la fotografia di Shri Mataji, mentre la mano destra, con

la punta delle dita rivolta verso il corpo per convogliare meglio il flusso delle vibrazioni, descrive un arco dall’anca sinistra a quella destra, e poi torna indietro all’anca sinistra, passando sia nel movimento di andata che in quello di ritorno sopra la testa. Questo movimento si ripete sette volte, tante quanti sono i chakra principali.

Il Corpo Sottile

Non andare nel giardino dei fiori! Amico mio! Non andarci,

é nel tuo corpo, il giardino dei fiori. Siedi sui mille petali del loto,

e resta lì a guardare la Bellezza Infinita.

(Kabir, poeta indiano del xv sec.)

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Il corpo sottile è un sistema di energia, composto da un complesso sistema di plessi e canali, che nutre e sostiene il nostro organismo a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale.

Si può dire che il corpo sottile è la radice del nostro essere, la parte invisibile che fornisce l’energia vitale al nostro organismo, che lo fa funzionare e lo anima con tutte le qualità e le infinite potenzialità che risiedono in ogni essere umano.

Il corpo sottile consiste principalmente in sette centri (chakra) e tre canali di energia (nadi). Questi sono parte integrante della nostra dimensione sottile insieme all’energia Kundalini ed allo Spirito, il nostro Sé interiore, che risiede nell’area ove si colloca il cuore fisico.

I ChakraI chakra si possono considerare dei nodi di energia animati da un moto rotatorio in senso orario. È il fluire libero dell’energia vitale in questi centri che determina il nostro benessere psico-fisico. Vi sono sette chakra principali, che rappresentano le pietre miliari dei vari stadi dell’evoluzione. A livello fisico questi chakra corrispondono ai plessi nervosi e sono responsabili del buon funzionamento dei nostri organi.A livello sottile contengono tutta una serie di qualità.La poesia indiana li paragona a dei fiori di loto: ciascuno di essi possiede un numero diverso di petali, corrispondente al numero di sotto-plessi individuati dalla medicina moderna ed al numero di funzioni diverse svolte da ciascun chakra.

CHAKRA PETALI QUALITÀ CORRISPONDENZAFISICA CAUSE DI BLOCCO

1. Muladhara(plesso pelvico) 4 Innocenza Organi sessuali ed

escretoriEstremismo, rigidità,squilibrio sessuale

2. Swadisthan (plesso aortico) 6 Creatività Sistema renale,

intestinale e riproduttivoIperattività fisica o mentale, falsa conoscenza

3. Nabhi(plesso solare) 10 Soddisfazione Sistema digestivo,

pancreas, milza, fegatoPreoccupazioni materiali, mancanza di pace

4. Cuore(plesso cardiaco) 12 Sicurezza Sistema circolatorio,

cuore, polmoni

Problemi con la madre o col padre, eccessivo senso di responsabilità

5. Vishuddhi(plesso cervicale) 16 Comunicazione Organi dei sensi, tiroide Mancanza di rispetto,

aggressività, sensi di colpa

6. Agnya(chiasma ottico) 2 Perdono Vista, intelletto False identificazioni, ego,

condizionamenti

7. Sahastrar(area limbica) 1000 Integrazione Area limbica, fontanella Attività contro o mancanza di

riconoscimento del Divino

Le NadiIl nostro equilibrio interiore è determinato da tre canali principali di energia: canale sinistro Ida nadi, canale destro Pingala nadi e canale centrale Sushumna nadi. I canali sinistro e destra corrispondono rispettivamente al sistema nervoso simpatico di sinistra e di destra. Il canale centrale alimenta invece il sistema nervoso parasimpatico, autonomo.

La Kundalini

La Kundalini è pura luce di conoscenza, amore, compassione e attenzione. La Kundalini è un’energia materna, e in quanto tale si prende cura di noi come una madre si prende cura del suo bambino, in modo assolutamente puro e spontaneo.Noi conosciamo molte energie. Ma queste energie non possono pensare, non possono rego-larsi non possono lavorare da sole.L’energia della Kundalini è l’Energia vivente e sa come governarsi da sola. Lei pensa. Kundalini significa “energia arrotolata” e si riferisce ad una forza che risiede nell’osso sacro avvolta in tre spire è mezzo. L’osso sacro ha una forma triangolare e si trova alla base della colonna vertebrale. Il fatto che gli antichi Greci gli abbiano dato il nome “osso sacro” dimostra che nell’antichità il potere sacro e divino della Kundalini era già conosciuto.Questa energia è il potere primordiale che si riflette in noi. Quando viene risveglitasi si solleva mettendo in contatto l’essere umano con il Potere Onnipervadente, chiamato in India “Paramchaitanya.”Tanto più forte è il puro desiderio in noi che essa si risvegli, tanto più diventa forte e viva, attivando tutto il sistema sottile e nutrendo ogni chakras. L’enrgia Kundalini è una spirale e anche i canali sono anch’essi come spirali, il canale più interno è quello centrale, quindi il canale sinistro e quello destro è il più esterno. L’energia Kundalini si manifesta sottoforma di filamenti che diventano sempre più numerosi mano a mano che aumenta di intensità; attraversa tutto il canale centrale, attiva tutti i chakras fino a giungere al culmine del suo percorso all’osso della fontanella.

CANALE QUALITÀ CORRISPONDENZE CAUSE DI BLOCCO

Sinistro – Ida Nadi(sistema nervoso simpatico di sinistra)

Passato, desiderio, emozioni, gioia

Subconscio, canale lunare, femminile,(Yin, Tamo Guna, Tha)

Attaccamento al passato, condizionamenti

Destro – Pingala Nadi(sistema nervoso simpatico di destra)

Futuro, azione, razionalità, attenzione

Sopraconscio, canale solare, maschile(Yang, Rago Guna, Ha)

Iper-attività fisica o mentale, ego, rigidità

Centrale – Sushumna Nadi(sistema nervoso parasimpatico)

Presente, equilibrio, evoluzione

Inconscio, La via di mezzo (Satwa Guna)

Mancanza di desiderio di crescere ed evolvere e di ricerca della verità

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Esercizio di meditazione per purificare i chakra e bilanciare i canaliUn semplice esercizio di meditazione, per purificare i chakra e bilanciare i canali, utilizzando le tecniche illustrate in precedenza viene riportato qui di seguito, ci rivolgeremo alla nostra energia Kundalini chiamandola Madre .Dopo essersi dati sette bandhan ed essersi alzati la Kundalini: 1. Appoggiare i palmi delle due mani sulla Madre Terra e chiedere:

“MADRE TERRA, TI PREGO, ASSORBI OGNI IMPURITÀ DAI MIEI CHAKRA”

2. Mettere la mano sinistra sul ginocchio con il palmo verso l’alto e poggiare il palmo della mano destra sulla Madre Terra; con l’attenzione sul canale sinistro (Ida Nadi) affermare:

“MADRE, KUNDALINI, TI PREGO, ASSORBI I MIEI CONDIZIONAMENTI ED IL MIO PASSATO. RISVEGLIA IN ME IL DESIDERIO DI ESSERE UNO CON LO SPIRITO”

3. Mettere la mano destra sul ginocchio con il palmo verso l’alto e portare la mano sinistra in alto con il palmo rivolto all’indietro; con l’attenzione sul canale destro (Pingala Nadi) affermare:

“MADRE, TI PREGO, DISSOLVI IL MIO EGO ED I MIEI PENSIERI. IN REALTA’ IO NON FACCIO NIENTE, SOLO TU FAI TUTTO”

4. Appoggiare le due mani sulle ginocchia con il palmo rivolto verso l’alto; porre l’attenzione sul primo chakra (Mooladhara) ed affermare:

“MADRE TU SEI IN ME L’INNOCENZA, LA PUREZZA, LA SPONTANEITA’ ”

5.Appoggiare la mano sinistra sul ginocchio e mettere la mano destra sull’addome (nabhi chakra)

invitare la nostra energia Kundalini a salire alla nostra pancia e affermare: “MADRE, TU SEI LA PACE DENTRO DI ME, TUSEI LA SODDISFAZIONE DENTRO DI

ME”

5. Appoggiare la mano sinistra sul ginocchio e mettere la mano destra sul chakra del cuore (Anahatha); invitare la nostra Kundalini a salire fino al cuore, affermando:

“MADRE, TI PREGO, VIENI NEL MIO CUORE, TU SEI LA SICUREZZA DENTRO DI ME”

6. Appoggiare la mano sinistra sul ginocchio e mettere la mano destra sulla fronte (Agnya chakra); invitare la nostra Kundalini a salire fino al centro della testa, affermando:

“MADRE, TI PREGO, VIENI NELLA MIA TESTA, MADRE TI PREGO ILLUMINA LA MIA TESTA”

7. Appoggiare la mano sinistra sul ginocchio e mettere la mano destra sulla sommità della testa (Sahasrara chakra); iniziare un massaggio in senso orario all’altezza della fontanella ed affermare:

“MADRE, VIENI NEL MIO SAHASRARA, DONAMI L’UNIONE, DONAMI LO YOGA”

8. Per chiudere alzarsi la Kundalini e darsi sette bandhan.

Tecniche di Base

In Sahaja Yoga si possono imparare diverse tecniche assai utili per “pulire” il sistema sottile. Tali tecniche, con la pratica regolare, diventano di facile applicazione e progressivamente più efficaci.

La meditazione serale è importante per scaricare i blocchi che abbiamo accumulato durante la giornata e per riportare l’attenzione dentro di noi. Dopo aver alzato la Kundalini e dati 7 bandhan, sedete calmi per qualche momento e cercate di divenire consapevoli di quali segnali arrivino dalle mani, in modo da sapere quale canale o chakra ha bisogno di maggiore attenzione.

Durante la meditazione si possono avvertire sensazioni sulle mani ed in altre parti del corpo che indicano lo stato vibratorio del nostro sistema sottile. Tali indicazioni ci permettono di conoscere meglio noi stessi alla luce della nuova consapevolezza vibratoria. Imparando poi a conoscere le corrispondenze, le qualità e le cause di blocco tipiche di ciascun centro, possiamo intervenire con efficacia sul nostro corpo sottile utilizzando le tecniche indicate qui di seguito.

Il risveglio del nostro sistema sottile ci consente, se lo desideriamo, di mettere in atto un’opera di vera introspezione, al di là della visione limitata che ci possono dare il nostro ego ed i nostri condizionamenti. Ora la nostra Kundalini ci invia dei segnali. Si tratta di indicazioni oggettive, verificabili sia da noi stessi che da qualsiasi persona abbia la Kundalini risvegliata.

Naturalmente occorre far presente che le indicazioni di blocco percepite sulle mani possono derivare sia da una situazione momentanea che da una vera e propria attitudine del nostro carattere. Una volta acquisita una certa sensibilità, saremo in grado di interpretare i segnali sulle mani dalla frequenza con cui essi si manifestano, e di capire l’origine dei blocchi. Se infatti il segnale si manifesta occasionalmente significa che stiamo risentendo di un “blocco” momentaneo, contingente; se in meditazione percepiamo sulle mani e sulle dita sempre i medesimi blocchi, vuol dire che il nostro carattere è carente della qualità espressa dal chakra corrispondente. Senza sentirci colpevoli, ma con attitudine al perdono verso tutto e tutti (soprattutto verso noi stessi) durante la meditazione possiamo porci domande del tipo: “Da dove nasce questa mia tendenza? Come mai non riesco a cambiare questo mio comportamento? Cosa posso fare per superarlo?” L’importante non è tanto analizzare i comportamenti sbagliati, quanto scoprire l’attitudine (vritti in sanscrito) che li origina ed esprimere l’intimo e genuino desiderio di superarla.

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Come aiutare la propria attenzione ed equilibrare i canali

È possibile che, all’inizio o durante la meditazione, nella testa si presentino molti pensieri e che non riusciamo a farli calmare. Per entrare nello stato meditativo, si possono equilibrare fra loro il canale destro e sinistro come indicato di seguito:

Le braccia e le mani sono l’espressione fisica dei canali sottili. Sollevando leggermente le braccia dalle ginocchia, possiamo constatare con molta attenzione, il nostro stato vibratorio. Qui sotto sono elencate le possibili situazioni vibratorie, con la tecnica più appropriata per riportarle equilibrio.

incrociate o nella posizione del loto, si poggiano le mani per terra facendo aderire bene i palmi al pavimento; se si è seduti su una sedia, si distendono le braccia in basso, con le dita aperte (ma non tese, per non produrre sforzo) verso il pavimento. In tutti e due i casi chiediamo dentro di noi alla Madre Terra di assorbire quel che ostacola il fluire delle vibrazioni.

l’altro, e lo si può fare in due modi. Primo modo: si porta la mano destra all’altezza di una tempia (la tempia sinistra nel caso del

canale destro, la destra per il canale sinistro poiché, come si vede nel diagramma, proprio all’altezza della fronte i canali si incrociano) e si fanno scorrere le dita vicinissime al corpo (senza però toccarlo) verso il basso, lungo il percorso del canale che vogliamo lavorare. Di preferenza si agisce con la mano destra.

Secondo modo: se vogliamo lavorare il canale sinistro, lasciamo la mano sinistra aperta sul ginocchio in posizione ricettiva, e portiamo il palmo della mano destra a terra (o distendiamo il braccio verso terra, se siamo seduti su una sedia); se vogliamo lavorare il canale destro, lasciamo la mano destra aperta sul ginocchio in posizione ricettiva e pieghiamo il braccio sinistro verso l’alto, con il palmo rivolto indietro verso o oltr e la spalla sinistra.

con le due tecniche precedenti;

oppure: immettervi l’energia del canale fresco (ovvero alzare il canale fresco ed abbassare quello caldo o silenzioso). Si lascia la mano che presenta problemi aperta sul ginocchio, le dita dell’altra mano scorrono, dal basso verso l’alto, lungo il percorso del canale fresco, e all’altezza della fronte (o passando sopra la testa) scendono lungo il canale caldo o silenzioso.

assorbiti ne da emozioni né da ricordi, che le preoccupazioni per il futuro non prevalgono sulla giusta sicurezza che ogni problema sarà risolto, poiché ‘siamo lo Spirito’. Non resta che immergersi nel silenzio del presente e abbandonarsi al senso di pace e di gioia che lo accompagnano.

È la percezione della nostra dimensione spirituale, al di là dei pensieri.

Questo stato può non durare a lungo. Spesso è sufficiente provare a riportare dolcemente l’attenzione al Sahasrara perché la percezione del benessere e della gioia ritornino. Oppure si può provare ad eseguire una delle tecniche illustrate.In ogni caso è bene, durante l’esecuzione di una tecnica controllarne ogni tanto i risultati, tra questi anche i mutamenti del nostro stato d’animo, ed eventualmente riprendere la meditazione riportando l’attenzione al Sahasrara.

Come portare i chakra in uno stato di buon funzionamento

Quando le vibrazioni ci segnalano un problema in un particolare chakra, si può correggere il disturbo nei modi seguenti

1) in posizione statica: poggiamo una mano sul corpo all’altezza del chakra da “lavorare”, tenendo l’altra mano aperta in posizione ricettiva. Se il chakra è bloccato sul lato sinistro o al centro, poggeremo la mano destra mentre se è sul lato destro poggeremo la mano sinistra. In questo modo si crea un circuito di energia: le vibrazioni fresche recepite con la mano aperta vengono convogliate sul chakra attraverso la mano appoggiata.

2) col bandhan circolare: ruotare la mano in senso orario all’altezza del chakra, con la punta delle dita rivolta verso il corpo senza però toccarlo. Fatto alcune volte questo movimento rotatorio, distendiamo poi il braccio e la mano verso il pavimento, chiedendo a Madre Terra, di assorbire il calore vibratorio o i blocchi energetici, di cui stiamo alleggerendo il chakra. Ripetere questo movimento alcune volte, quanto è necessario per ‘rinfrescare’ il chakra. Il bandhan viene fatto preferibilmente con la mano destra (la mano dell’azione) mentre la mano sinistra rimane aperta ad assorbire vibrazioni.

3) con la pressione o il massaggio: possiamo aiutare un chakra anche massaggiando il dito o la parte della mano che gli corrisponde e che sentiamo ‘bloccata’; possiamo inoltre massaggiarlo direttamente nella sua sede sul corpo o sulla testa. Il massaggio va fatto in senso orario dal davanti e in senso antiorario se lavoriamo sulla schiena.

Queste tecniche di “pulizia sottile” devono durare finché la sensazione di blocco sul dito diventi più debole o scompaia.

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Meditazione per risvegliare le principali qualità dei chakra

Un esercizio di meditazione, per risvegliare le qualità principali dei chakra, consiste nel rivolgersi alla Kundalini come energia materna ed amorevole chiedendole di risvegliare le qualità in ogni chakra.

Dopo essersi dati sette bandhan ed essersi alzati la Kundalini:

1. Mettere la mano destra sul ginocchio con il palmo verso l’alto e poggiare il palmo della mano sinistra sulla Madre Terra; con l’attenzione sul primo chakra (Mooladhara) affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME L’INNOCENZA, LA PUREZZA, LA SPONTANEITA’ E LA SAGGEZZA”

2. Mettere la mano sinistra sul ginocchio con il palmo verso l’alto e portando la mano destra sul secondo chakra (Swadisthana) affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME LA CREATIVITA’, IL SENSO DELL’ESTETICA E LA PURA CONOSCENZA”

3. Portare la mano destra sul terzo chakra (Nabhi), all’altezza dell’ombelico, ed affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME IL SENSO DEL BENESSERE, LA SODDISFAZIONE, LA PACE E LA GENEROSITA’”

4. Portare la mano destra sul quarto chakra (Anahata), all’altezza dello sterno, ed affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME LA SICUREZZA E LA COMPASSIONE”

5. Portare l’indice della mano destra sul quinto chakra (Vishuddhi), sulla gola, ed affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME LA DOLCEZZA E IL SENSO DELLA COLLETTIVITA’”

6. Portare la mano destra sul sesto chakra (Agnya), sulla fronte, ed affermare:

“MADRE, TI PREGO, RISVEGLIA IN ME IL POTERE DEL PERDONO”

7. Portare la mano destra sul settimo chakra (Sahastrara); iniziare un massaggio in senso orario all’altezza della fontanella ed affermare:

“MADRE, TI PREGO, DAMMI L’INTEGRAZIONE CON IL TUTTO, DAMMI LA CONSAPEVOLEZZA SENZA PENSIERI”

Si potrebbe rimanere ancora per alcuni istanti in meditazione, cercando di percepire lo stato di consapevolezza senza pensieri, e poi, per finire ci si alza la Kundalini e ci si dà sette bandhan.

Gli Elementi

Gli elementi naturali sono un importante strumento di purificazione e di bilanciamento del nostro corpo sottile. I principali elementi sono cinque: aria, acqua, terra, fuoco ed etere. Questi aiutano a purificare tutti i chakra; tuttavia, a seconda delle situazioni, sarà più indicato l’uso di un elemento piuttosto che di un altro.

(pingala nadi);

(ida nadi);

(mooladhara, swadisthana, nabi e void);

(cuore, vishuddi e agnya).

Qui di seguito sono illustrate alcune tecniche di base che usano le qualità proprie degli elementi per la pulizia dei chakra. Lo scopo di questi esercizi è quello di ridare vigore, o di far finalmente affiorare, le qualità sopite nei nostri canali e centri sottili. Alcune delle tecniche presentate sono molto antiche, ma acquistano nuova e maggiore efficacia dopo aver ricevuto la realizzazione. Ogni esercizio può essere ripetuto quante volte si vuole, a proprio piacere, approfondendo via via nel corso dei giorni le varie fasi ma sempre senza forzare: non stiamo nel mezzo di una prestazione sportiva e nessuno ci corre dietro. Ci stiamo unendo (yoga, ormai lo sappiamo, vuol dire unione) con il Divino dentro e fuori di noi. Lasciamoci andare, diventiamo solo osservatori e testimoni di noi stessi. Stiamo scoprendo la bellezza e le straordinarie potenzialità della Natura di cui siamo espressione: questo produce un senso di gioia profonda e serena simile a quella che si prova ammirando un capolavoro artistico.

Anche durante le prime fasi di apprendimento, in cui necessariamente l’attenzione va agli organi e ai singoli centri interessati, cerchiamo di eseguire queste tecniche portando l’attenzione al Sahasrara, il chakra dell’integrazione di tutti i chakra.

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L’Aria

La respirazione. Il pranayama è la scienza, o meglio l’arte antichissima della respirazione. È fondato sulla possibilità di utilizzare meglio il prana, l’energia biologica contenuta nell’aria, e sulla relazione tra il ritmo del respiro e le onde cerebrali. Ognuno può facilmente rendersi conto dell’effetto che il nostro ‘stato d’animo’ ha sulla respirazione: chi ha paura ha il fiato corto, quando la paura passa tiriamo un bel respiro di sollievo. Con la disciplina della respirazione è possibile influire sulla nostra condizione fisica, psicologica e sottile. Il pranayama venne elaborato, perfezionato e usato dagli antichi maestri per favorire il risveglio della kundalini nel sistema sottile dei loro discepoli.

Grazie alla amorevole rivoluzione operata da Shri Mataji all’inizio degli anni ’70, la prima cosa che viene donata al ricercatore che si accosta a Sahaja Yoga è proprio l’ascesa della kundalini, restando poi affidato alla sua umiltà, alla sua libertà, alla sua responsabilità ed anche alla sua capacità di coordinarsi con altri, il lavoro di stabilizzazione dello straordinario processo avvenuto spontaneamente, cioè senza alcuno sforzo. Un Sahaja Yogi non ha affatto bisogno delle complesse discipline dell’Hata Yoga e del Pranayama perché si verifichi nel suo sistema sottile il fenomeno che più ci interessa, quello della Realizzazione del Sé. Un Sahaja Yogi non ha più a che fare con il solo prana, ma con il pranava, cioè l’energia illuminata. Tra l’altro sarà già capitato, a chi è entrato nello stato di consapevolezza senza pensieri, di osservare come il respiro cambi, diventando spontaneamente più rado e lento. Il bisogno biologico di respiro si riduce al minimo quando la consapevolezza è massima.

Alcune semplici tecniche di respirazione possono comunque essere utili, quando ce ne sia bisogno, per stabilizzare lo stato meditativo. Ne consigliamo qui alcune. Va ricordato che tanto le espirazioni che le inspirazioni avvengono dal naso: la bocca è chiusa, le labbra distese, le mascelle rilasciate.

Esercizi

restando poi qualche momento a polmoni pieni. Espirare di nuovo ripetendo più volte il ciclo. Quand’è possibile l’attenzione va al Sahasrara.

chiudono alternativamente la narice che non sta lavorando: il pollice esercita una leggera pressione sull’esterno della narice destra, l’indice su quello della narice sinistra. Si inizia chiudendo la narice destra ed espirando dalla sinistra. Si chiude la sinistra e si inspira dalla destra; ancora dalla destra si espira. Si chiude poi la destra e si inspira dalla sinistra; si espira dalla sinistra. Ripetere più volte il ciclo. Quand’è possibile l’attenzione va al Sahasrara.

Una volta raggiunta una certa destrezza, è possibile combinare i due esercizi, restando cioè a polmoni vuoti o pieni anche quando si respira ora con una narice, ora con l’altra. Possiamo anche osservare che quando la nostra attenzione entra in un profondo stato di consapevolezza, i pensieri si fermano ed il respiro tende a fermarsi per alcuni istanti, spontaneamente.

L’Acqua

Pediluvio. Immergete i piedi in una bacinella di acqua salata per 10 - 15 minuti, cercando di rimanere in consapevolezza senza pensieri. È bene avere vicino una brocchetta d’acqua ed un asciugamano per sciacquare e asciugare i piedi alla fine. Una volta terminato l’esercizio si getta l’acqua della bacinella nel WC e ci si lava le mani. L’acqua della bacinella dovrebbe essere tiepida ma può essere più calda se il lato sinistro è più pesante, o più fredda se è pesante il lato destro. Immergere i piedi nel mare o nei fiumi produce lo stesso effetto ed è anzi uno dei più efficaci metodi di pulizia. Fare questo esercizio regolarmente (magari ogni sera) porta grandi giovamenti, che saranno tanto più chiaramente valutati e apprezzati quando più si sarà acquisita sensibilità rispetto alla percezione dello stato dei chakra.

D’altra parte sono proprio queste ‘pulizie’ che, migliorando lo stato dei chakra ne consentono una migliore percezione: cominciamo a rimpiazzare i ‘circoli viziosi’ che hanno angustiato e angustiano le nostre vite con dei circoli virtuosi, sostenuti da una parte da grandi ideali e grandi aspirazioni alla trasformazione personale e sociale, e dall’altra dall’umiltà, che ci consente di non restare mentali, ma di eseguire effettivamente e con la costanza dovuta le tecniche necessarie.

Ghiaccio sul fegato. Il fegato a livello sottile é la sede della nostra attenzione, per cui se il fegato non é completamente a posto ed é un po’ caldo, può essere difficile rimanere in consapevolezza senza pensieri. Un metodo molto efficace è quello di applicare del ghiaccio misto a sale (messo in una busta di plastica e avvolto in un panno) sul fegato per 10 -15 minuti. Mai durante la digestione.

Ghiaccio sull’ego. Un’eccessiva attività del lato destro, come ad esempio il pensare troppo, causa l’aumento dell’ego ed ostacola la strada della Kundalini verso il Sahasrara. In questo caso usando lo stesso procedimento descritto sopra per il fegato, possiamo poggiare il ghiaccio nella parte sinistra della testa.

Pulizia del lato destro. Appoggiare la mano destra sul ginocchio con il palmo verso l’alto in direzione alla foto di Shri Mataji. La mano sinistra viene rivolta all’indietro aperta sopra la spalla sinistra con il palmo voltato all’indietro. Con questo semplice esercizio scarichiamo e purifichiamo l’eccesso di calore e di energia del canale destro.

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Il Fuoco

Pulizia del lato sinistro. Come già sappiamo, il lato sinistro, o canale femminile, quando si blocca o non funziona come dovrebbe, invece di darci il senso della pienezza del nostro essere e il desiderio per ulteriori rinnovamenti e trasformazioni, tende ad essere freddo e a portarci in uno stato di depressione. Se il passato attira la nostra attenzione, diventiamo nostalgici e letargici, ci sentiamo costantemente insicuri, il nostro superego cresce e siamo facilmente manipolabili dall’esterno. Il fuoco è l’elemento che, per contrasto, riscalda, illumina e aiuta a ristabilire l’efficienza di questo canale.

Sedere con le mani appoggiate sulle ginocchia ed i palmi verso l’alto. Mettere una candela accesa di fronte alla mano sinistra. Un’altra candela accesa può essere piazzata dietro la schiena al livello dello swadisthan sinistro. Questo esercizio é particolarmente utile se vi sono impurità nel mooladhara e nello swadisthana sinistro. Si può anche sedere per terra con una candela accesa davanti alla mano sinistra mentre il palmo della destra scarica per terra.

Seguire con la fiamma di una candela tutto il percorso del canale sinistro (vedi l’omino). All’altezza degli occhi (dove i canali si incrociano) andare verso la tempia destra e girare dietro fino alla nuca, quindi fare lo stesso percorso in senso inverso. È bene, per fare questo esercizio, usare una candela molto corta, appena qualche centimetro, posta in un portacandele, poiché è più facilmente manovrabile.

La Terra

Pulizia del lato sinistro. Appoggiare la mano sinistra sulle ginocchia con il palmo verso l’alto e appoggiare il palmo della mano destra sulla terra. Le impurità in questo modo si scaricano sulla terra.

Pulizia del mooladhara. Vi è un rapporto speciale tra questo chakra e la Madre Terra. Semplicemente sedendosi, sdraiandosi o camminando sulla terra si ricevono molti benefici. In modo particolare, durante la meditazione si può purificare il mooladhara chakra appoggiando il palmo della mano sinistra sulla terra e la mano destra sulle ginocchia con il palmo verso l’alto. Le impurità in questo modo si scaricano sulla terra.

Pulizia dell’agnya chakra. Poggiare la fronte per terra, con i palmi delle mani aperti verso l’alto e un po’ più avanti della testa. Tenere la posizione quanto piace. Serve a scaricare l’agnya chakra, a rallentare o fermare i pensieri. Di conseguenza, ci si sente poi più liberi di esprimere devozione.

I Chakra

I chakra sono nodi di energia animati da un moto rotatorio in senso orario responsabili del nostro benessere a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale. Vi sono sette chakra principali, che rappresentano le pietre miliari dei vari stadi dell'evoluzione, posti lungo l’asse della colonna vertebrale. Questi hanno anche varie corrispondenze a livello fisico (come indicato nelle pagine seguenti). Vengono attivati e riequilibrati dal passaggio della Kundalini risvegliata.

MOOLADHARA CHAKRA

E’ il primo centro, ha quattro petali, si trova immediatamente sotto l’osso triangolare. A livello fisico è la manifestazione del plesso pelvico, regola la sessualità, la riproduzione e l’escrezione. A livello sottile svolge una funzione essenziale nella protezione della Kundalini, sostenedola nella sua ascesa. Il Mooladhara è la sede della nostra innocenza, saggezza e umiltà.

SWADHISTANA CHAKRA

E’ il secondo centro, ha sei petali e ruota intorno al nabhi chakra. A livello fisico corrisponde al plesso aortico. Ci fornisce l’energia della creatività e del pensiero. E’ la sede dell’attenzione e della conoscenza pura.

NABHI CHAKRA

E’ il terzo centro, ha dieci petali. A livello fisico corrisponde al plesso solare e controlla l’apparato digerente. Sostiene il senso di moralità innato dentro di noi: il Dharma. È la sede della pace, della soddisfazione e della generosità.

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ANAHATA CHAKRA

E’ il quarto centro, ha dodici petali. A livello fisico corrisponde al plesso cardiaco. E’ la sede dello Spirito ed è la sorgente dell’amore. Conferisce gioia e sicurezza.

VISHUDDHI CHAKRA

E’ il quinto centro, ha sedici petali. A livello fisico corrisponde al plesso cervicale. Controlla le nostre capacità percettive, attraverso i sensi e quelle espressive, attraverso la voce, il gesto e l’espressione del viso. Dona il senso della collettività, la diplomazia, la facoltà di essere testimoni e la visione completa del gioco della vita.

AGNYA CHAKRA

E’ il sesto centro, ha due petali. A livello fisico corrisponde al chiasma ottico. Si trova all’incrocio del canale destro con il sinistro. Conferisce la capacità di perdonare, grazie alla quale possiamo accedere allo stato di consapevolezza senza pensieri.

SAHASRARA CHAKRA

E’ il settimo centro, definito anche “il loto dai mille petali”. Questo centro corrisponde all’area limbica del cervello. Nel momento della Realizzazione del Sé, il Sahasrara si apre ed avviene lo Yoga, l’unione con il Potere Onnipervadente dell’Amore Divino. Conferisce l’integrazione a tutti i livelli.

Corrispondenze

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Chakra Corrispondenze fisiche Funzioni Cause di blocco Malattie

Mooladhara(plesso pelvico)

Prostata, organi sessuali ed escretori, sistema nervoso simpatico di sinistra

Protegge e sostiene la KundaliniDà memoria, orientamento e gestisce la sessualità

s. squilibrio sessuale, tantrismo, mancanza d’igiene, troppa indulgenzac. astuzia, mancanza di innocenzad. rigidità, intolleranza, austerità, severità, fanatismo

s./c. diarrea, ipertrofia prostatica, morbo di parkinson, impotenzad. costipazione

Swadhistan(plesso aortico)

Fegato, reni, milza, Intestini, pancreas, utero, ovaie, sistema nervoso simpatico di destra

Converte i grassi in cellule celebrali, consente di creare e di conoscere le leggi della creazione, dona l’attenzione

s. pratiche occulte, magia nera, spiritismo, false conoscenzec. stress fisico o mentaled. troppo pensare, creare, pianificare o lavorare

Problemi renali, diabete, cirrosi e altre malattie legati agli organi interessati

Nabhi(plesso solare)

Stomaco, fegato, Intestini, pancreas, milza

Conserva e sostiene l’organismo, dà il giusto comportamento necessario per il benessere, l’equilibrio e l’evoluzione, dona l’attenzione

s. agitazione, problemi domestici, mancanza di pace, preoccupazioni materiali, problemi con la moglie o il marito.c. avidità, cattiva alimentazione, problemi economici d. alcool, attenzione instabile, eccessiva attività mentale e preoccupazioni

Epatite, ulcera e altre malattie legati agli organi interessati

Void (oceano di illusione)

Le stesse dello Swadisthan e del Nabhi

Dà le regole di vita che consentono l’evoluzione

Tendenza ad essere influenzati, inchinarsi a falsi maestri, mancanza di autodisciplina, schiavitù alla materia, fanatismo, comportamento contro l’evoluzione

Le stesse dello Swadisthan e del Nabhi

Cuore(plesso cardiaco)

Cuore, polmoni, timo

Produce gli anticorpi necessari per combattere gli attacchi all’organismo (sistema immunitario)Responsabile per la respirazione ed il battito cardiacoConsente di sentire amore, gioia,sicurezza

s. attaccamento eccessivo alle cose o alle persone, mancanza di gioia, eccessiva attività fisica, materialismo, problemi con la figura della madre, c. insicurezza, eccessi emotivid. eccessivo senso di responsabilità o comportamento irresponsabile, eccessiva autodisciplina; problemi con la figura del padre, del marito o con l’autorità

s. problemi cardiacic. cancro al seno o ai polmoni; problemi al sistema immunitariod. asma, problemi respiratori

Vishuddhi(plesso cervicale)

Organi dei sensi (occhi, orecchie, naso, lingua, tatto), faringe, laringe, tiroide, collo, gola, viso, denti, pelle

Consente di comunicare con il mondo esterno e di conoscere il mondo fenomenologicoDà la consapevolezza di fare parte di qualcosa più grande di noi

s. sensi di colpa; sottomissione; mancanza di rispetto per sé stessi, flirtc. mancanza di rispetto verso Dio, complessi di inferiorità o superiorità; razzismo, provincialismo, fumod. arroganza; sarcasmo, turpiloquio, dominazione; mancanza di rispetto verso gli altri, parlare troppo o troppo poco, troppo forte o troppo piano

Problemi ormonali (tiroide), malattie alla gola e agli organi dei sensi

Agnya(Chiasma ottico)

Ipotalamo, talamo, ghiandola pituitaria, ghiandola pineale

Controlla la vista, l’udito, l’intelletto e la facoltà di pensare Manifesta il nostro futuro (ego) e il nostro passato (superego)

s. avidità e lussuria nello sguardo, guardare troppo il computer o la televisione, vivere nel passato, condizionamenti c. odio, giudicare, separare, violenza verso gli altri, razzismo, fanatismo, reattività, incapacità di perdonared. false identificazioni, egoismo, mancanza di umiltà, elucubrazioni

Ictus, problemi alla vista,problemi mentali, paralisi

Sahasrara(area limbica) Cervello, fontanella

Funzioni celebrali superiori; dà la percezione e la consapevolezza delle qualità dell’assoluto

Dubitare dell’ esistenza di Dio o di un Principio Assoluto; dubitare di noi stessi e della nostra evoluzione; dogmatismo

Il Canale Destro Pingala Nadi

Introduzione

E’ il lato dell’azione, attraverso il quale si manifestano le attività fisiche, intellettuali, creative.Corrisponde allo Yang, al lato solare e maschile della nostra personalità, così come al futuro e all’affermazione del Sé. E’ attraverso il lato destro che l’uomo ha costruito la civiltà, ma anche società capaci di conquistare, dominare, colonizzare.La persona di lato destro, cioè che utilizza prevalentemente l’energia del canale destro, soffre facilmente di un “complesso di superiorità”, di un eccesso di fiducia in se stessa ed avrà tendenze a nuocere agli altri, sia pure inconsapevolmente. E’ spesso autoritaria e può diventare arida, aggressiva e persino perfida. Gli eccessi e la mancanza di scrupoli vengono giustificati dalla sua razionalità che sfugge ad ogni saggezza.Un individuo simile non può vivere senza essere continuamente in attività. L’eccesso di attività ed il dimenticare la sua vera identità, cioè lo Spirito, lo porterà, dopo aver consumato l’energia del canale destro, ad agire ancora risucchiando quella del sinistro. Il principale organo del canale sinistro, il cuore, privato dell’energia necessaria, sarà facilmente oggetto di patologie.

Sistema nervoso simpatico di destra

Sopraconscio

Yang

Rajo Guna

Azione Futuro

Ego Maschile Attività

Razionalità

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Chi si spinge troppo sul lato destro può diventare estremamente dominatore e pericoloso per la società, oppure può raggiungere il sopraconscio collettivo, regione della realtà con la quale è salutare non avere nulla a che fare. Le società occidentali sono globalmente più di lato destro. Corrispondono ai paesi cosiddetti “sviluppati”, nei quali l’attenzione per la vita materiale è preminente.Il fegato è il principale organo del lato destro. A livello sottile, il suo ruolo consiste nel nutrire l’attenzione. Quando si soffre a causa di troppi pensieri, quando la nostra attenzione balza di qua e di là, e non riusciamo a fermare la nostra iperattività, è utile mettere del ghiaccio all’altezza del fegato per rinfrescarlo. Questo va fatto per dieci minuti e, ovviamente, lontano dalla digestione. E’ molto importante mantenere il proprio equilibrio, perché la maggior parte delle malattie e delle alterazioni psicofisiche risultano dallo squilibrio nell’utilizzo dell’energia del canale sinistro o destro.

Cause ed effetti di blocco del lato destro:

o aggressività, tendenza a dominare, eccesso di ambizione, vanità, egoismoo problemi causati dal padre; eccessivo senso di responsabilitào eccessi nel lavorare, nel pensare, nel pianificare, attenzione instabileo stress, ira, nervosismo, mancanza di scrupolio ascetismo, razzismo, fanatismo, rigidità, eccessiva razionalitào droga, per esempio LSD

Trattamenti e cure:

o rinfrescare questo lato surriscaldato con pediluvio in acqua fredda e saleo mettere la mano destra sul ginocchio col palmo rivolto verso l’alto e il palmo della mano

sinistra sopra la spalla, volto all’indietro, con le dita in direzione del cieloo alzare l’energia del canale sinistro ed abbassare il lato destroo mettere la mano sinistra sul fegato e la destra sul ginocchio; mettere ghiaccio sulla parte

destra del corpo e sinistra della testa dove si avverte caloreo prendere coscienza che è l’Energia Onnipervadente dell’amore divino che crea e regge ogni

cosa dentro e fuori di noi e lasciare che agisca attraverso di noi senza forzare le coseo agire con il “cuore” senza farsi guidare dall’ ego o da eccessivo senso di responsabilitào imparare a non giudicare gli altri, a non reagire e ad aprire il cuore ai vari aspetti della vita.

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

“Il lato destro”India, 12 maggio 1981

Il lato destro - Pingala Nadi - è una energia che dà energia, la quale ci permette di agire; è formato dai cinque elementi che hanno dato origine al nostro essere fisico e mentale. Per questo ci aiuta a risolvere tutti i problemi fisici e mentali, a compiere la nostra attività mentale a sviluppare la crescita fisica ed intellettuale.

...

Il lato destro è detto anche Surya Nadi (canale solare): la nadi attraverso la quale gli esseri umani preservano il loro prana. Vi dà quindi il prana-shakti, cioè l’energia della forza vitale dentro di voi, che oggi manca.

“Shri Saraswati Puja” India, 14 gennaio 1983

Con l’amore possiamo fare ogni tipo di azione creativa. Infatti la base di tutta la creatività è l’amore. Se non c’è amore non c’è creatività. Questo è vero in un senso ancora più profondo: osservate come le persone responsabili delle scoperte scientifiche non le abbiano realizzate tanto per sé, quanto per amore verso il genere umano. Nessuno ha mai prodotto qualcosa per sé. Se gli scienziati facessero qualcosa spinti da motivazioni personali, non avrebbe significato se poi ciò che hanno realizzato non diventa di uso universale.Tutti i grandi dipinti del mondo posseggono vibrazioni. Tutte le grandi opere d’arte del mondo hanno vibrazioni. Solamente quelli dotati di vibrazioni sono stati mantenuti dal tempo; tutte le altre cose sono invece state distrutte.

...

Oscurità dello spirito, oscurità della propria conoscenza e oscurità dell’amore: queste tre cose hanno preso il sopravvento proprio nei luoghi dove si dovrebbe amare la luce.Luce non significa affatto quello che vedete con i vostri semplici occhi. Si tratta della luce interiore ... la luce dell’amore. Ed è così dolce, cosi piacevole, così meravigliosa, così affascinante e così ricca, che finché non sentirete questa luce in voi stessi, questa luce fatta di amore puro, castità, amicizia e comprensione pura, finché non svilupperete questo genere di luce interiore, non potrete essere purificati completamente.

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“Malattie e cure”New Delhi 9 febbraio 1983

La gente di lato destro ha una personalità iperattiva. Persone del genere mangiano troppe proteine: sempre carne, di questo o quel tipo.Una persona del genere diventa iperattiva e riceve la “benedizione” del suo ego. Sviluppa un ego sempre più grosso.E’ il tipo che aggredisce e distrugge gli altri, la loro immagine, li demolisce, li critica, salta addosso alle persone, può essere davvero un temperamento caldo, può essere addirittura demoniaco. Come vi ho già detto, Hitler ne è un esempio....Queste persone hanno organi iperattivi: la iperattività degli organi danneggia progressivamente il cuore che lavora troppo. Laddove il cuore pompa rapidamente intervengono le palpitazioni.Nei polmoni si sviluppa l’asma, negli intestini la costipazione, il fegato peggiora sempre di più, e la pelle assume un aspetto malaticcio ed è sempre più giallastra....Sono persone esposte a molte malattie, come ho già detto: cuore, fegato, cirrosi epatica ed anche diabete, leucemia, affezioni renali, pressione alta, problemi all’utero. Alcune donne possono diventare sterili; non possono proprio procreare....Costoro sembrano molto brillanti e si considerano molto intelligenti, mentre sono alquanto stupidi; commettono sciocchezze di tutti i tipi, e chiunque sia saggio vede che non hanno alcun senso delle proporzioni e fanno cose che sono contro il “Tutto”....A livello del cervello diventano orientati sull’ego. L’ego può crescere a dismisura e può sopraggiungere una paralisi: la malattia proviene dal lato sinistro del cervello, ma colpisce il lato destro del corpo....Le persone orientate sull’ego hanno un altro grosso problema: non c’è cosa su cui non abbiano da ridire. Qualunque progetto fatto da queste persone è un fallimento....Questa gente così orientata sull’ego diventa incredibilmente avara. E’ talmente orientata sul denaro da diventare avara fino all’inverosimile. Spende tutto il denaro per sé, non un soldo per gli altri. Quello cercano di risparmiarlo.Qualunque buona azione ci sia da fare, essi vogliono il loro tornaconto. Riservano a se stessi i migliori vini, le cose migliori. Tutto per sé, per gli altri non hanno denaro.Anche quando è loro dovere, cercano di non fare uscire un soldo dalle loro tasche, non pagano anche se dovrebbero.L’unica idea che hanno è: “Qualunque cosa puoi prendere, prendila, ma al momento di pagare ... zero!”.

Il Canale Sinistro Ida Nadi

Introduzione

E' il lato del desiderio, che precede ogni forma di azione, è il canale dell’emozione e dei sentimenti, è il lato lunare e femminile dell’essere umano, che registra il passato ed è il veicolo dei condizionamenti buoni o cattivi.Corrisponde allo Yin del Tao cinese. I grandi cicli naturali del regno vegetale e del regno animale si collocano sul lato sinistro del Virata, l’Essere collettivo. Qui si manifestano istinti e intuizioni.Una persona “di lato sinistro” ha un cuore molto sensibile; trova spesso aggressive le persone che la circondano e si ripiega su se stessa; è portata agli estremismi emotivi ed è soggetta a disturbi mentali.Se ci si spinge troppo sul lato sinistro, si raggiunge il subconscio collettivo. In tale regione si può cadere sotto il possesso di spiriti e diventare psicologicamente deviati. La qualità intrinseca del lato sinistro è la percezione del desiderio di Dio e della gioia (ananda) che ne consegue, uno stato al di là dell’alternanza piacere/dolore. Con la purificazione del lato sinistro, le nostre priorità cambiano automaticamente. Le vecchie abitudini e debolezze a poco a poco scompaiono. Si instaura in noi la sicurezza: i sensi di colpa e le paure svaniscono.

Sistema nervoso simpatico di sinistra

Yin

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CondizionamentiFemminileEmotività

Intuito

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Cause ed effetti di blocco:

o depressione, letargia, pigrizia, irresponsabilità, pessimismo, passivitào tendenza a vedere le cose in negativo e dare eccessivo peso ai problemio incapacità di gioire della vitao essere eccessivamente condizionati ed abitudinario seguire passivamente falsi insegnamentio sensi di colpa e di rimorso per quello che è successo in passatoo attaccamento al passato, alle cose ed alle persone che impedisce di vivere nuove esperienze

e di acquisire nuove conoscenzeo carenze affettive ed eccessi emotivio problemi con la madreo alcool e drogheo indulgere in modo eccessivo nei desideri, perversioni e desiderio sessuale incontrollato o superstizioni, fede cieca, magia nera

Trattamenti e cure

o portare nuove vibrazioni al canale, mettendo la mano sinistra sul ginocchio e la mano destra o appoggiata o rivolta verso la terra

o alzare la Kundalini con la mano destra e poi ‘riversarla’ nel canale sinistro o illuminare questo lato ‘oscuro’ con l’azione del fuoco. Usiamo in genere la fiamma di una

candela che muoviamo, salendo e scendendo lungo il percorso del canale, a partire dal mooladhara o dallo swadisthan sinistro fino all’altezza del superego (cioè alla nuca e alla tempia destra); molto efficace è anche l’uso della canfora con le stesse modalità

o pediluvi con acqua calda e saleo stare seduti per terrao assumere un atteggiamento positivo rispetto alla vita e coltivare la capacità di vedere le cose

che succedono, anche quelle apparentemente negative, non come un problema ma piuttosto come un divertimento

o stabilizzare il mooladhara chakra

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

“Malattie e cure”New Delhi 9 febbraio 1983

Il principio del lato sinistro, Iccha Shakti, è il potere del desiderio: se esso è in pericolo sviluppiamo molte malattie dovute alla letargia che colpisce gli organi. Il lato sinistro è dove l’oscurità fa sentire i suoi effetti. Quelle persone che vivono in troppa oscurità, o nel passato, o in maniera subdola, o sempre nascosti, che sono introversi, per dirla in breve, quelli che passano la loro vita sempre in spazi angusti o con persone estremamente caute o timorose degli altri, tutte quelle persone che non parlano molto e cercano di star lontane dagli altri, che scansano gli altri, tutta la gente con caratteristiche simili è left side (di lato sinistro), sono nel Tamas.

...

Esse si nutrono in modo molto sbilanciato per quanto concerne le proteine, e per mancanza di proteine possono soffrire in vario modo di letargia muscolare. Soffrono perciò il freddo, soffrono di diarrea, perché i muscoli sono deboli, mangiano ma tutto il cibo viene espulso come diarrea. Hanno un cuore letargico, cioè un cuore che non pompa bene il sangue. Gonfi nel corpo, possono soffrire anche di gotta e problemi alle giunture. Anche il fegato è letargico e ciò provoca loro allergie. Allergie di tutti i tipi colpiscono queste persone a causa del loro fegato letargico. Potete ora scoprire la causa di qualsiasi problema originato da organi letargici nel lato sinistro. Una persona, per esempio, che abbia gli occhi aperti ma non veda è affetta da questa disfunzione.Queste persone sono negativamente influenzate dal subconscio sia personale che collettivo. Da lì gli spiriti li attaccano, loro ne restano coinvolti e sviluppano la pessima attitudine di autocommiserarsi. Sono dei depressi e rendono depressi gli altri e ciò perché attingono idee nefaste da quegli esseri miserabili e infidi che vivono nella dimensione subconscia.Non possono tollerare la felicità attorno a sé, né procurarla a se stessi. Sollevano un gran polverone con tutti i loro cosiddetti guai, problemi e malattie e cercano di creare il maggiore numero possibile di problemi agli altri. Questi problemi non risultano essere di natura aggressiva; più che altro stimolano la solidarietà e la debolezza degli altri. Chi ha rapporti con queste persone può rimanerne contagiato se dimostra condiscendenza nei loro confronti.Il cancro e le disfunzioni e insufficienze muscolari nelle quali i muscoli diventano via via sempre più deboli, l’osteomielite, la poliomielite, sono tutte affezioni letargiche; si possono rendere letargici persino i polmoni. In tal caso si possono contrarre malattie come la tubercolosi. La tubercolosi viene dal lato sinistro.Coloro che sono strettamente vegetariani, e quelli che non mangiano nemmeno aglio, cipolle, ecc., sono molto esposti ai problemi del lato sinistro. Se, a coronamento di tutto questo, vanno da un guru di lato sinistro, stanno ancora peggio. Non bisogna condurre una vita anormale, bisogna essere delle persone normali, mangiando in giusta proporzione proteine, carboidrati e grassi. Come Sahaja Yoga insegna, la gente di lato sinistro deve stare molto, molto attenta a non assestarsi sempre più su quel lato.

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Dal Mahakali PujaLonawale, India, 1982

Senza desiderio questo universo non sarebbe stato creato. Questo desiderio di Dio è colei che è lo Spirito Santo. E’ il potere onnipervadente; è la Kundalini dentro di noi. La Kundalini ha un solo desiderio: è di essere lo Spirito e se desiderate qualsiasi altra cosa, la Kundalini non salirà. Solamente quando sa che il ricercatore esprime questo desiderio, viene risvegliata. Se non avete questo desiderio, nessuno la può far salire.”

Mahakali: dal Mahakali PujaSalvador, Brasile 14 ottobre 1992

Mahakali è il potere di lato sinistro dentro di noi. In realtà lei è Adi Shakti (Potere Primordiale): solo quando entra nel lato sinistro del Virata (Essere Cosmico) la chiamiamo Mahakali, ma è il potere del puro desiderio di Dio.

Il potere di Mahakali in particolare era nella forma più pura, per proteggere la gente dal lato negativo.

Quando un pensiero, un concetto ottenuto per ragionamento, penetra nella nostra mente, viene spinto sul lato sinistro da Mahakali. Ecco come il presente diviene il passato e va nel subconscio. Anche il subconscio possiede molti livelli che si trovano sul lato sinistro gli uni paralleli agli altri, non orizzontalmente ma parallelamente. Ci sono sette di questi strati e il settimo termina nel subconscio collettivo. Tutto ciò che è morto in passato ed è fuoriuscito dal processo evolutivo viene gettato nel subconscio collettivo. Tutto ciò che uscì dal processo evolutivo, come animali microscopici, virus, esseri umani, animali come i mammuth, e tutto il resto, si trova li.

Per cui coloro che vivono molto nel passato, se incidentalmente o per qualche spiacevole caso della vita vengono spinti verso di esso, allora attirano su di sé qualcosa da questo subconscio collettivo. Anche in questa vita, qualsiasi condizionamento abbiamo passa nella mente subconscia. Per esempio, una persona da sola al buio, improvvisamente, si spaventa: con questa paura viene mandata sul lato sinistro e può prendersi qualcosa, un bhoot. Ciò che noi chiamiamo bhoot è una qualche forma di spirito morto che diventa un’altra persona.

Anche se si è troppo di lato destro, sempre attivi, troppo pensierosi riguardo il futuro, se l’attenzione si muove all’estremo del lato destro, allora improvvisamente qualche shock o qualche paura, qualsiasi cosa, può far muovere sull’altro lato come un pendolo. Così, tutte queste persone molto di lato destro possono avere problemi di possessione e di subconscio. Inoltre le persone estremamente meticolose, estremamente futuristiche, possono avere catch anche di lato destro, dal sopraconscio collettivo.

Il Canale CentraleSushumna Nadi

Introduzione

Il canale centrale è quello dell’equilibrio perfetto. Rappresenta il sentiero dell’evoluzione, la “Via di Mezzo”. L’energia del canale centrale è sostenuta dal desiderio della propria ascesa spirituale e dalla ricerca della verità. Il canale centrale è la via stretta tra i canali di destra e di sinistra che conduce alla Realizzazione del Sé, che può essere mantenuta evitando gli estremismi e vivendo entro dei limiti. Tali limiti sono le regole di condotta proprie del genere umano, di cui hanno parlato i profeti, i santi e le incarnazioni divine nelle diverse culture durante la storia dell’umanità. Il canale centrale corrisponde al sistema nervoso parasimpatico che si occupa di tutte le funzioni autonome del nostro organismo, di cui normalmente non siamo consci e su cui non possiamo intervenire con la nostra volontà. Con il risveglio della Kundalini, il canale centrale viene attivato per creare una connessione con il Potere Onnipervadente dell‘Amore Divino. Questa connessione consente di trovare uno stato di equilibrio naturale.

Sistema nervoso autonomo parasimpatico

Inconscio

La via di mezzo

Satwa Guna

EvoluzionePresenteRealtà

Equilibrio

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Si entra nello stato di consapevolezza senza pensieri, l’attenzione si ferma nel presente e si inizia automaticamente a seguire il dharma, il codice della giusta condotta.Stabilizzate le regole del comportamento corretto, si inizia un processo di evoluzione spirituale e di conoscenza del Sé, cioè di sé stessi.

Cause di blocco:

o comportamento contro la propria evoluzioneo comportamenti estremisticio inosservanza del dharmao ateismo

Trattamenti e cure

o cercare di migliorarsi e di raggiungere le qualità più nobili dell’essere umanoo spostare l’attenzione dal benessere materiale a quello spiritualeo stabilizzare una sempre più forte connessione con la propria energia Kundalinio meditare nello stato di consapevolezza senza pensieri

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

“Malattie e cure”New Delhi 9 febbraio 1983

Arriviamo adesso al centro, al canale centrale della Sushumna. Questo canale è per quelli che sono al centro. Quelli che hanno davvero compreso e che hanno raggiunto la saggezza. Queste persone sono estremamente generose. Quelli che sono nel canale centrale soffrono di “troppa generosità”. Sono così generosi che non potete proprio immaginare. Dovreste chiedere a chi mi ha conosciuto sotto questo aspetto. La generosità è la sola via attraverso la quale potete esprimere il vostro amore per gli altri. Anche prima ve l’ho detto. Tutte le vostre ricchezze materiali, o qualsiasi altra cosa, non hanno alcun significato finché non esprimete generosità per la gente. Ma deve essere fatto in modo discreto e nel più assoluto silenzio. Ho visto che è facile far piacere a qualcuno che venga a casa vostra.Tutta l’attitudine di queste persone è rivolta alla pulizia di se stessi e degli altri, alla conquista di quante più persone possibile, a questo grande lavoro di realizzazione. Non ostentano il loro lavoro. Non li vedo mai in prima fila, non cercano di restarmi appiccicati.Sono dinamici e riescono bene. Solo quando hanno bisogno di un consiglio importante vengono a trovarmi per parlarmi. Io so come lavorano bene. E’ gente estremamente silenziosa, bel la e gentile. Sanno come trattare gli altri. Qualche volta possono andare in collera, quando sentono che è necessario, come quando ci sia da salvaguardare il protocollo che riguarda la loro Madre, o il protocollo di Sahaja Yoga e di Dio. Normalmente sono persone molto calme e silenziose. La loro presenza è una benedizione. In qualunque casa entrino, portano “auspichevolezza”. In qualunque negozio entrino, portano prosperità. Con qualunque persona parlino, questa ne trae beneficio. Sono “auspichevoli”, sono beati. Impartiscono benedizioni automaticamente. Non hanno bisogno di dire: “Ti benedico”, basta la loro presenza e siete benedetti.

“Shri Mahalakshmi” Kolhapur 1 gennaio 1983

Ora, noi possiamo vedere che, nella consapevolezza, gli esseri umani si sono evoluti parecchio rispetto alla situazione in cui erano, ad esempio 2000 anni fa.

Il primo modello di questa ascesa, però, fu creato proprio alla nascita di questo universo. E quel modello doveva essere necessariamente perfetto, perché a partire da lui tutto il resto iniziò a perfezionarsi. Così esso è il principio basilare di questa ascesa. Adesso, il perfezionamento del resto dell’universo si realizza in varie direzioni. Oggi però noi considereremo il principio di Mahalakshmi. Esso, come vi ho detto, è già perfetto. E’ nato perfetto e rimarrà perfetto; sarà sempre eternamente perfetto, per cui non c’è alcuna necessità di correggerlo.

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Il Mahalakshmi Tattwa (principio di Mahalakshmi) deve essere come una forza ascendente completa. Mio padre faceva sempre un esempio: supponiamo di esserci procurati un bel po’ di grano e di spargerlo al suolo: in questo modo lo sprecheremo! Se ne andrà da una parte e dall’altra e sarà perduto. Se invece lo mettiamo in una cassetta, esso crescerà in altezza in modo naturale, perché avrà delle maryadas (limiti entro i quali una persona si deve mantenere, il giusto comportamento), si alzerà e andrà sempre più in alto.

Nello stesso modo questo principio di Mahalakshmi può essere disperso in ogni direzione e distruggere così tutto ciò che madre Terra ci ha dato e tutto quello che abbiamo conquistato in tutti questi anni.

Ora, per mantenerlo dentro di noi, occorre mettere l’attenzione su se stessi. Prima di tutto, cercate di rendere chiare le vostre idee e la vostra comprensione delle cose “nel cervello”: è importante, perché il Mahalakshmi Tattwa (il potere di Mahalakshmi) in definitiva lavora nel cervello. L’illuminazione del cervello è messa in opera dal Mahalakshmi Tattwa. Esso ci dà Sat, la verità. Così, dovete rendere chiare le cose nel cervello. Traete delle conclusioni logiche; è con la logica che dobbiamo raggiungere il punto in cui diremo: “Non devo fare queste cose, oppure, devo fare queste cose. Devo ascendere, non è per questo che sono qui? Che cosa è che veramente dovrei fare?”.

Adesso quindi convincete logicamente la vostra mente, prima di tutto. Questo è molto importante dopo la Realizzazione; poiché se il cervello non capisce con la logica, esso sarà sempre superficiale, infantile, senza dignità, oppure arrogante e orri bilmente opprimente. Potrà manifestare l’uno o l’altro di questi aspetti.

Supponiamo ora che ci sia una persona che ha il Mahalakshmi Tattwa ben sviluppato: essa avrà un modo di trattare la gente in cui si manifesterà il suo peso, come pure la sua discriminazione. Questa persona saprà fino a che punto spingersi con qualcuno, fino a che punto parlare, fino a che punto pensare, cioè quanta im portanza bisogna dare a una data cosa. Questo è un aspetto molto importante.

Un altro punto è quanto magnetismo avete. Così l’attenzione ritorna su voi stessi. Il magnetismo è la magia, la magia di una persona. Una persona è magnetica perché ha una certa magia. Ora, questa magia viene dalla vostra stessa personalità.

Quando ci si solleva al di sopra di queste cose (materiali), si giunge al principio di Mahalakshmi. La consapevolezza, che prima si indirizzava verso i diversi aspetti di Lakshmi, cioè verso il denaro, verso il raggiungimento di una posizione, per ottenere delle benedizioni, una volta ottenute queste cose desidera raggiungere Dio; e questo nuovo risveglio dentro di voi, che ora volete raggiungere Dio, è il potere di Mahalakshmi. Soltanto attraver so il potere di Mahalakshmi potete ottenere la vostra santità, la vostra realizzazione.

I Mantra in Sahaja YogaLa parola mantra viene dal verbo sanscrito manana che significa meditare. Solo in meditazione un mantra ha senso ed efficacia. Le vibrazioni diventano suono, suono della voce, un suono specifico che ha effetto diretto sull’essere interiore. Quando un’anima realizzata pronuncia un mantra, quest’anima diventa lo strumento attraverso il quale l’energia spirituale può essere usata per uno scopo specifico. D’altra parte i mantra stessi hanno il potere di avvicinarci allo stato di consapevolezza senza pensieri, cioè allo stato di meditazione: emettendo vibrazioni fresche, fanno ascendere la Kundalini lungo il canale centrale e l’ aiutano ad attraversare i chakra.Certe pratiche oggi in uso, sia in Occidente che in Oriente, prescrivono la ripetizione costante ed indiscriminata di determinati mantra. Shri Mataji ha chiaramente spiegato che la ripetizione dei mantra prima della Realizzazione del Sé è inutile e talvolta anche dannosa e che, in ogni caso, non bisogna cadere in vani ritualismi.

I mantra sono costituiti da suoni o frasi che hanno una corrispondenza diretta con le qualità vibratorie del chakra o del canale a cui sono rivolti. Ad esempio quando diciamo ‘Madre, io sono lo Spirito’, questa affermazione provoca un’eco nella regione del cuore, che è la sede del Sé. Come risultato il chakra del cuore tenderà ad aprirsi e a riequilibrarsi, permettendo il passaggio della Kundalini. Conosciamo già alcuni mantra in italiano (per es. quelli che abbiamo pronunciato quando abbiamo ricevuto la realizzazione) ed altri ne conosceremo. Vogliamo ora ricordarne alcuni in sanscrito, l’antica lingua degli dei.

Tra i mantra in sanscrito distinguiamo i Bija Mantra ed i mantra più complessi.

I Bija MantraI Bija Mantra sono quei mantra basilari costituiti da pochi suoni semplici. La parola bija significa infatti seme.

I primi Bija Mantra che utilizzeremo sono AUM, HAM e KSHAM.

L’AUM è il mantra primordiale e contiene in sé i tre poteri fondamentali che regolano l’universo così come il nostro essere. Il segno, ormai piuttosto conosciuto anche in occidente, rappresentata la storia dei primi momenti della creazione. Il suono del mantra si compone di tre lettere:

A, che esprime il potere del desiderio puro e rafforza il nostro ‘senso di esistenza’ (lato sinistro); U, che manifesta il potere della creazione e delle nostre azioni (lato destro);M, che attiva il potere dell’evoluzione consapevole (canale centrale).Lo si può pronunciare sia emettendo distintamente i suoni A - U - M, sia fondendoli in un’unica sillaba: OM.

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Quando lo pronunciamo con le lettere distinte, possiamo guidare l’attenzione in due modi diversi:. nel primo, cantando la A si pone l’attenzione sul canale sinistro, cantando la U sul canale

destro e cantando la M (con le labbra chiuse ma distese e senza stringere i denti) sul canale centrale;

. nel secondo modo porremo l’attenzione sulla zona addominale emettendo il suono A, sulla zona toracica emettendo il suono U e infine pronunciando il suono M sentiremo come esso abbia una risonanza nella testa.

I Bija Mantra HAM e KSHAM costituiscono i suoni nati dai due emisferi del nostro cervello: il Superego e l’Ego.

HAM significa ‘Io sono’, nel senso di ‘io esisto’, ‘io sono lo Spirito’, ed è un mantra che nasce dal Superego. Attraverso questo mantra il Superego ci vuole comunicare la verità della nostra esistenza e assicurare che non saremo distrutti. Chi teme o desidera la distruzione di se stesso ha un problema che si può localizzare nel Superego e troverà giovamento nel pronunciare in meditazione il mantra HAM.

KSHAM, viceversa, ha il significato di ‘Io perdono’ ed è un mantra utile per equilibrare l’ego. Coloro che provano astio o aggressività nei confronti degli altri hanno un problema di ego e troveranno sollievo dalla propria aggressività pronunciando in meditazione questo mantra.

Per lavorare sull’ego e sul superego contemporaneamente si possono pronunciare i due mantra: si dà prima con la mano destra aperta un colpetto sulla parte destra della testa (che insieme alla nuca raccoglie la fine del canale sinistro) dicendo HAM, poi con la mano sinistra un colpetto sulla parte sinistra della testa (che, insieme alla fronte contiene la fine del canale destro) dicendo KSHAM. Continuare per qualche tempo alternando i mantra e il corrispondente movimento delle mani.

Mantra per le Deità.

Si possono usare dei mantra in sanscrito, più complessi di quelli sopra descritti, per risvegliare le qualità presenti nei singoli chakra, ma assopite e perciò scarsamente presenti (o addirittura assenti) nella nostra interazione col mondo esterno e interno. Di questo assopimento, o assenza, soffre lo scorrimento della Kundalini nel sistema ed in particolare la sua ascesa verso il Sahasrara. Grazie ai mantra possiamo, con rispetto, porgere il nostro omaggio (il namoh namah finale, vedi sotto), la nostra attenzione d’amore alle deità, cioè ai singoli aspetti del Divino che presiedono ai vari chakra, e le qualità si risvegliano. L’efficacia del processo dipende, tra l’altro, dalla intensità del nostro desiderio di cambiare e di conoscere, dalla purezza della nostra attenzione (cioè - almeno in quel momento - non stiamo pensando ad altro), dal saperci guardare come osservatori esterni, testimoni dei poteri che la nostra recente ‘seconda nascita’ ci sta conferendo. Parte integrante di questa dinamica sono anche l’abbandono e il riconoscimento del lavoro svolto dalle forze Divine nel funzionamento e nel risveglio dei nostri chakra e canali di energia.

La formula base per i mantra è la seguente:

OM Al Suono Primordiale TWAMEWA SAKSHAT In verità tu seiSHRI.....(nome della deità) Shri ……SAKSHAT Tu seiSHRI ADI SHAKTI MATAJI Il Potere Primordiale maternoSHRI NIRMALA DEVI Il Puro DivinoNAMOH NAMAHA Omaggio a te

Le deità (manifestazioni o aspetti del Potere Divino) per i canali sono le seguenti:

Ida nadi (canale sinistro): Shri Mahakali, Shri Bhairawa;Pingala nadi (canale destro): Shri Mahasaraswati, Shri Hanumana;Sushumna nadi (canale centrale): Shri Mahalaxmi.

Nel disegno vengono indicate le principali deità da richiamare per i singoli chakra.

Estratti dai discorsi di Shri Mataji Attraverso i mantra noi possiamo risvegliare tutte queste forze dentro di noi, che sono forze straordinarie.

I mantra dovrebbero aprire i vostri chakra, altrimenti non hanno senso. Dovrebbero essere usati in modo appropriato, al momento opportuno, con grande rispetto e con grande comprensione.

Il mantra può essere pronunciato sia in sanscrito che in inglese o nella lingua di ciascun paese.

Quando stiamo meditando ed avvertiamo un problema in un chakra, diciamo il mantra adatto a risolvere quel particolare problema.

Esistono mantra specifici per ciascun chakra. Se un chakra è bloccato, allora lavorate solo su quel chakra, usando i mantra specifici per quel chakra, tuttavia dovete chiederlo dal vostro cuore. Qualsiasi cosa si debba dire, bisogna dirla dal cuore. Quando dite un mantra, mettete la vostra attenzione, senza pensieri, su quel chakra specifico… ma se voi state pensando, allora state nuovamente bloccando il cuore. Attraverso il pensiero, il lato destro diventa iperattivo, l’ego si sviluppa e il cuore si blocca. I mantra sono molto importanti per i Sahaja Yogis.

I mantra servono per dare forza gli aspetti divini dentro di voi, naturalmente gli aspetti divini sono molto potenti, ma potenza significa che il veicolo che sostiene l’aspetto Divino diviene più forte.

Per i Sahaja Yogis non dovrebbero esistere rituali. Le cose ritualistiche sono completamente morte, come ripetere al mattino presto un mantra e andare avanti ripetendolo meccanicamente, è

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assolutamente una mancanza di rispetto verso l’aspetto divino cui vi rivolgete. Al contrario dovreste, qualsiasi aspetto del Divino desiderate risvegliare, rivolgervi a quell’aspetto con tutta la vostra comprensione e ponderazione, con rispetto, con protocollo. Sahaja Yoga è una cosa che deve venire dal cuore, deve essere sentito nel cuore, se non lo fate con il cuore allora non ha alcun significato.

Come il dire 108 volte il nome di Shiva per chiedere le sue benedizioni. Non è questo il modo, a Lui non piace, nessuno ama un mormorio di questo tipo. Immaginate che qualcuno si metta a ripetere, ripetere e ripetere il vostro nome vicino alla porta dove abitate: lo caccereste via! Quindi dire tante volte un nome, pensando che quella deità vi aiuterà, non è proprio il modo di fare.

PRINCIPALI MANTRA IN SAHAJA YOGA

Formula base:

OM TWAMEVA SAKSHAT, SHRI ...(nome della Deità)... SAKSHAT, SHRI ADI SHAKTI MATAJI, SHRI NIRMALA DEVI NAMOH NAMAHA.

Consigli di Shri Mataji per la Meditazione

Alzatevi presto al mattino, fate la doccia, prendete un po’ di tè, sedetevi senza parlare. Non parlate al mattino presto, sedetevi e meditate... A quell’ora arrivano i raggi divini; il sole viene più tardi. È così che gli uccelli si svegliano, così si svegliano i fiori. Se siete abbastanza sensibili vi accorgerete che, svegliandovi presto al mattino, arriverete a dimostrare almeno dieci anni di meno. È veramente un’ottima cosa svegliarsi presto al mattino! Di conseguenza, andrete a dormire presto la sera. Questo per quello che riguarda la sveglia; quanto al dormire non vi devo spiegare nulla perché, per questo, ve la sapete cavare benissimo da soli. Al mattino dovreste solamente meditare.In meditazione, provate a fermare i vostri pensieri. Guardate la mia foto con gli occhi aperti e così fermerete i pensieri. Prima dovete fermare i vostri pensieri, poi entrerete in meditazione. Il modo più semplice per fermare i pensieri è quello di recitare il Padre nostro, perché agisce sull’Agnya. Dunque, al mattino, recitate il Padre nostro o il mantra di Shri Ganesha: è la stessa cosa. Potete anche dire ‘io perdono’. Funziona. Potreste cominciare con il mantra di Shri Ganesha, recitare il Padre nostro e poi dire ‘io perdono’. A questo punto siete in consapevolezza senza pensieri. Ora inizia la meditazione. Prima di questo non c’è meditazione. Finché pensieri del tipo: ‘devo prendere il tè’, oppure ‘cosa devo fare dopo’, oppure ‘cos’è questo, cos’è quello?’ continuano a passare per la mente, non c’è meditazione. Quindi, prima dovete entrare in consapevolezza senza pensieri, perché la crescita spirituale inizia solo da quel momento, non prima. Questo è importante da capire. Non potete crescere in Sahaja Yoga, rimanendo a livello razionale. Quindi, la prima cosa da fare è stabilizzare la vostra consapevolezza senza pensieri. Anche se avvertite, qua e là, qualche blocco ai chakra, dimenticatelo, semplicemente dimenticatelo. A quel punto comincia la vostra resa. Se c’è un blocco a un chakra, dovreste dire: “Madre, lo rimetto a te”. Invece di lavorarvi con le mani, potete dire solo questo. Ma questa resa non deve essere razionalizzata. Se ancora pensate, o vi preoccupate anche del motivo per cui dovete farlo, non servirà a niente. La cosa migliore è avere amore puro e purezza nel cuore: questo è arrendersi. Lasciate tutte le preoccupazioni a vostra madre. La resa è una cosa molto difficile nelle società centrate sull’ego. Anche solo parlare di queste cose mi preoccupa un poco. Quindi, se vi viene qualche pensiero, o se sentite un blocco in qualche chakra, arrendetelo semplicemente. In questo modo, vedrete, i chakra si puliranno. Al mattino non c’è bisogno di muovere troppo le mani adottando questa o quella tecnica. Scoprirete che la maggior parte dei vostri chakra si pulisce in meditazione.Cercate di avere amore nel cuore e di porre il vostro Guru al centro di esso. Quando ciò avviene, inchiniamoci a Lui con amore e dedizione completa. Dopo la realizzazione, qualsiasi attività mentale non è più immaginazione, poiché mente e immaginazione sono ora illuminate. Predisponetevi in modo tale da diventare umili, ai piedi del vostro Guru, di vostra Madre. Chiedete ora la disposizione e l’atmosfera necessarie per meditare. Meditare è essere una cosa sola con il Divino.Iniziate col dire il mantra a Shri Ganesha e poi guardate dentro di voi e rendetevi conto di quale sia il principale ostacolo. Il primo sono i pensieri. Per eliminare i pensieri, dovete dire il mantra a Shri Nirvichara:

Om Twameva Sakshat, Shri Nirvichara Sakshat,Shri Adi Shakti Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namah.

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Viene poi l’ostacolo del vostro ego. Vi accorgerete che i pensieri si sono fermati, ma potreste sentire ancora una pressione alla testa. Se è l’ego, dovete dire:

Om Twameva Sakshat, Shri Mahat Ahamkara Sakshat,Shri Adi Shakti Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namah.

Ripetetelo per tre volte. Mahat significa grande e Ahamkara significa ego. Se continuate a sentire la pressione dell’ego, tenendo la mano sinistra verso la fotografia, alzate il lato sinistro sul destro per sette volte, in modo da bilanciare ego e superego. Provate a percepire come vi sentite interiormente. Una volta bilanciati, la cosa migliore è quella di portare l’attenzione sulle vostre emozioni, sulla Manas Shakti. Osservatele. Potete illuminare le vostre emozioni semplicemente pensando a vostra Madre. Illuminatele. Questo risolve qualunque problema di mana. Una volta messe a fuoco in meditazione, vedrete che le vostre emozioni cominceranno a dilatarsi dentro di voi e se tenterete di arrenderle a vostra Madre (di porle, come si suole dire, ai Piedi di Loto di vostra Madre), esse cominceranno a dissolversi, si espanderanno. Si tratta di un’espansione, vedete. E le amplierete in modo tale da rendervi conto di poterle controllare e, controllandole, le vostre emozioni si espandono, diventando illuminate e potenti.Quel che dovete fare ora è controllare il vostro respiro. Cercate di respirare più lentamente, nel senso che dovete prima espirare, aspettare un poco, inspirare a lungo, poi espirare. Fatelo per un minuto; il vostro respiro sarà più lento del normale. D’accordo? Provate a farlo, tenete l’attenzione sulle emozioni affinché si stabilizzi la connessione. Va meglio? Vedete, la Kundalini si alza. Quando respirate, vi accorgerete che tra un respiro e l’altro rimane uno spazio vuoto. Inspirate. Trattenete il respiro. Espirate lentamente e a lungo. Ora, inspirate. Cominciate a respirare in modo da poter realmente rallentare il ritmo del respiro. La vostra attenzione dovrebbe essere sul cuore o sulle emozioni. Meglio trattenere il fiato per un po’. Trattenetelo. Espirate. Trattenete per un po’. Bene. Vedete, adesso siete calmi. Laya si inserisce tra il vostro Prana e il Mana. Le due Shakti diventano una. Adesso, alzate la Kundalini, fin sopra la testa, e fissatela. Di nuovo, alzate la Kundalini e fissatela. Ancora, alzate la Kundalini e fissatela per la terza volta. Ora, a livello del Sahasrara, dovreste dire per tre volte il mantra del Sahasrara:

Om Twameva Sakshat, Shri Kalki Sakshat,Shri Sahasrara Swamini, Moksha Pradayini Mataji,

Shri Nirmala Devi Namoh Namah.

Adesso è aperto, vedete? E potete farlo ancora, allo stesso modo. Adesso siete lì, stabilizzati. Fatto questo, siete in condizioni di entrare in meditazione. Rallentate il ritmo del respiro, sarà la cosa migliore. Rallentate il respiro, come se voleste fermarlo ma senza fare sforzi.

1° Chakra: Mooladhara

Introduzione

Questo centro è stato creato per primo, proprio all’inizio della creazione, ricoprendo tutto l’universo di innocenza e di santità, che chiamiamo Omkara (il suono Om). È l’energia che sta alla base di ogni cosa creata e che funge da supporto alle radici dell’Universo.Poiché gli esseri umani sono creati ad immagine di Dio (Virata), questo è il centro che si manifesta per primo anche in ogni essere umano ed è situato nella regione più bassa del tronco del corpo umano, circa 2 cm e al di sopra dell’ano e ha come espressione fisica il plesso pelvico.Mooladhara significa sostegno (dhara) della radice (moola) in quanto è su di esso che la Kundalini si appoggia quando si innalza muovendo dall’osso sacro. Svolge una funzione fondamentale nella protezione e nell’ascesa della Kundalini che risiede addormentata ed avvolta su se stessa nell’osso sacro. Il Mooladhara avvisa la Kundalini quando è giunto il momento di ridestarsi e ne sostiene l’ascesa.Se il chakra è in buono stato, l’esperienza della Realizzazione del Sé e dell’ascesa spirituale sarà semplice, veloce e durevole. Diversamente, senza un appoggio stabile, la Kundalini non potrà stabilizzarsi nel

Localizzazione :Corpo Alla base della spina dorsaleTesta NucaMano Alla base del palmoPiede Tallone

In verità vi dico, se non diventate come dei piccoli bambini, non entrerete nel regno di Dio.

Se diventerete umili come questi piccoli bambini, sarete i più grandi nel paradiso di Dio.

Vangelo secondo Matteo

Corrispondenze

Plesso Pelvico

Elemento Terra

Pianeta Marte

Giorno Martedì

Pietra Corallo

Nazione Australia Simbolo Svastica Omkara

Petali 4Colore Rosso ArancioQualità innocenza, purezza, saggezza, spontaneità

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Sahasrara (il chakra posto sulla sommità della testa), e tornerà ad avvolgersi su se stessa nell’osso sacro, sino alla prossima occasione. Si può osservare, a tale proposito, che uno degli scopi dei grandi profeti e maestri primordiali è stato quello di donare regole di vita destinate a conservare questo chakra integro, affinché potesse svolgere efficacemente la sua funzione nel momento del ridestarsi della Kundalini, salvaguardando il Potenziale evolutivo dell’umanità. Al livello fisico il Mooladhara chakra si occupa delle funzioni basilari che si trovano anche nelle forme di vita più semplici, e cioè l’escrezione, la riproduzione e la sessualità. Questo centro è responsabile della memoria e dell’equilibrio, essendo il punto di partenza del canale simpatico di sinistra, ove si stipa tutto il passato individuale e collettivo, e regola l’emotività nell’essere umano.

Le qualità principali di questo chakra sono l’innocenza, la purezza e la saggezza, qualità espresse soprattutto dai bambini e dalle persone semplici. Si tratta di qualità eterne che non possono essere distrutte, ma al limite coperte, come il sole dalle nuvole. Con il risveglio della Kundalini queste qualità possono tornare a risplendere, così che la vita possa essere vissuta con gioia e spontaneità come dei bambini. Nella tradizione indiana, l’energia di questo chakra è infatti

rappresentata dal bambino eterno, Shri Ganesha, che con la sua testa di elefante simbolizza lo stato di totale innocenza, priva di ego e condizionamenti umani.

Come migliorare il Mooladhara chakra

Per migliorare il Mooladhara chakra si può utilizzare l’elemento terra che possiede un enorme potere di assorbire tutto ciò che è impuro in noi. In modo particolare si possono purificare gli occhi rivolgendo lo sguardo verso terra. “La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque l’occhio tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre” (S. Matteo - 6, 22);Quando ne abbiamo l’opportunità, possiamo sederci sulla terra, con la schiena dritta ma non rigida, e con l’attenzione al Mooladhara chakra, che è al di sotto dell’osso sacro, rivolgete la mano destra verso la fotografia e la mano sinistra su Madre Terra, dopo qualche tempo provare a cambiare, destra a terra e sinistra in direzione alla foto. Anche l’utilizzo degli elementi fuoco e acqua è efficace per purificare questo chakra. Si consiglia, inoltre, di evitare l’uso eccessivo di alcuni alimenti che sono eccitanti e surriscaldano il Mooladhara chakra, tra cui il pesce e la carne rossa.

Organi controllati prostata, organi sessuali, retto, sistema nervoso simpatico di sinistra

Funzioni protezione e sostegno della Kundalini,memoria ed equilibrio,sessualità, riproduzioneed escrezione

Cause di blocco squilibrio sessuale, tantrismo, occultismo,mancanza d’igienecomportamento estremista e fanatismorigidità, intolleranzaausterità, severità

Effetti del bloccodiarrea, malattie alla prostata, cancro all’utero, costipazione

Shri Ganesha

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

Shri Ganesha e la creazione… Ganesha è stata la prima Deità creata dall’Adi Shakti (potere primordiale). Infatti Ella doveva ben sapere che se voleva creare qualcosa, doveva già esserci quell’energia che chiamiamo innocenza. Altrimenti la gente avrebbe sbagliato, avrebbe fatto tante cose sbagliate. Perciò Ella per prima cosa creò Ganesha, la cui innocenza potete chiamarla vibrazioni, è così forte che egli può esercitare un controllo su ciò che è creato. (1)Shri Ganesha è l’essenza di tutta la manifestazione materiale. E’ il potere di tutto ciò che è stato creato, è l’essenza di tutto quello che è stato creato. Attraverso di Lui ogni cosa è stata creata. (2)Shri Ganesha è l’innocenza; l’innocenza è una qualità innata, che non può essere né imposta né appresa. È proprio una qualità innata, insita nell’essere umano: quando si diventa discepoli di Ganesha, si diventa innocenti. Forse voi potreste dire che le persone innocenti sono attaccate dall’astuzia, dall’aggressività degli altri. Ma l’innocenza è una qualità talmente grande che non può essere distrutta. È la qualità dello Spirito. E quando lo Spirito che risiede in voi è risvegliato, acquistate il potere dell’innocenza, attraverso il quale potrete superare tutte le cose negative, sbagliate o dannose per la vostra crescita e conoscenza spirituale. (1)

Per sviluppare l’innocenzaOra, se dite: “Noi possiamo sviluppare l’innocenza, Madre!” ebbene, non potete. In Sahaja Yoga, abbiamo un metodo specifico attraverso il quale diventare innocenti. È attraverso la consapevolezza senza pensieri. Se siete in uno stato di consapevolezza senza pensieri, qualsiasi cosa vi accada non reagite. E non restate coinvolti in cose sbagliate, in discussioni o dispute. Ma siete soltanto degli spettatori. E l’innocenza dentro di voi cresce in modo sublime, come un loto che esce dalle acque sporche di uno stagno. Coloro che non reagiscono restano giovani. Non dimostrano mai la loro età, si mantengono giovani. Poiché reagire non è una cosa buona. È una cosa che vi coinvolge con un’altra persona. Ma se non reagite e state soltanto ad osservare, allora siete soltanto un testimone, e non restate coinvolti in ogni cosa accada. Ne siete fuori, la vostra innocenza cresce e voi acquistate molta fiducia. Se qualcuno vi dice qualcosa, dovreste soltanto essere innocenti. E allora, il vostro potere d’innocenza mostrerà che questa persona che sta cercando di dominarvi, di mettervi nei guai, sta sbagliando. E quella stessa persona potrebbe capire: “Nonostante tutti i miei sforzi per dominarlo, questo qui neanche se ne accorge!” Si sentirà molto debole, perché non ha alcun potere di dominare un altro. (1)

L’innocenza e i bambiniVedete, qualsiasi cosa trovino, in qualsiasi luogo siano, i bambini trasformano tutto in una cosa gioiosa, in un gioco. Per loro, anche la vita è un gioco. Semplicemente una cosa con cui divertirsi. E ti rendono tutto piacevole. Se non si è di buon umore, i bambini si comportano in una tale maniera da farti diventare una persona molto semplice e naturale. E nel vedere una persona molto semplice e naturale, noi diciamo sempre che è come un bambino. Questo perché loro non conoscono la furbizia, non capiscono la stupidità della gente, e vivono nel loro mondo di innocenza. Allo stesso modo, tutti i Sahaja Yogi devono sviluppare quell’aura intorno a loro. Fate vedere alla gente quanto siete innocenti, quanto siete dolci. Nessuna discussione, nessuna lite, nessuna lotta è necessaria, ma soltanto la soddisfazione interiore della consapevolezza senza pensieri.

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L’innocenza e lo SpiritoVe l’ho detto, l’innocenza è lo Spirito, e lo Spirito è l’innocenza, che non può essere distrutta da alcunchè e può essere invece ristabilita attraverso Sahaja Yoga. Potete essere stati persone molto aggressive, o molto infelici, o gente cui piaceva disturbare sempre gli altri. Ma dopo Sahaja Yoga potete trasformare la vostra personalità, renderla dolce e bella al punto da gioirne e farne gioire anche gli altri. L’innocenza è intelligenza, assoluta e onesta. È senza scopi. E proprio per questo, perché per lei non esiste alcuno scopo, raggiunge alte vette di gioia. (1)

L’innocenza e l’auto-stimaL’innocenza opera in questo modo: vi dà una completa auto-stima. Non vi inchinate a nessuno, né permettete che altri si inchinino a voi. Questa è la bellezza dell’innocenza, che lavora così bene dentro di voi. Venerare Shri Ganesha migliora il vostro Mooladhara. Migliora il senso del pudore, migliora la dignità e l’auto-stima. Vestitevi in modo da mostrare rispetto per il vostro corpo. Parlate in un modo da mostrare rispetto per la vostra lingua, per il vostro linguaggio. Non potete avere una bocca sudicia, se siete innocente. Non potete avere una mente che ingiuria e dice parole orribili. Invece se rispettate i vostri occhi, il vostro naso, le vostre orecchie allora, vi dico, vi stupirete: ogni cosa è così piacevole! In questo mondo ci sono tante cose di cui gioire! Ma la gente non sa ascoltare le cose buone. (1)

Il potere dell’innocenzaIl potere dell’innocenza è immenso. Innanzi tutto elimina in voi la paura, ma il suo più grande potere consiste nel rendervi persone degne e rispettabili. L’innocenza ha la capacità di rendere le persone molto pacifiche. Una persona che non è innocente non sarà mai saggia; la saggezza è un dono dell’innocenza. Nel crescere, questa innocenza emana il profumo della compassione. Quando ricevete le benedizioni di Shri Gauri (madre di Ganesha) acquisite fermezza e calcate la retta via, perché possedete quell’innocenza esente da invidia e lussuria! Vi rende belli. I vostri occhi brillano e ovunque li volgiate, un solo sguardo è sufficiente per alzare la Kundalini.

L’innocenza e la saggezzaSi confonde spesso l’innocenza con la stupidità, ma un uomo stupido cade subito in comportamenti egoici, mentre l’innocenza conferisce saggezza. Non potete ingannare l’innocenza. Una persona innocente non fa male a nessuno, non si mette in testa di risolvere tutti i problemi, ma abbandona ogni cosa a Dio. ....Perché, lo sapete, quando siete nel presente, stabilite un contatto con il Potere Divino. Più siete innocenti, più parteciperete allo stato di beatitudine. (2)

(2) Ganesha Puja - Tivoli, Italia, 11 settembre 1983 (1) Ganesha Puja - Cabella Ligure, 16 setttembre 2000

2° Chakra: Swadisthan

Introduzione

Il chakra dello Swadisthan è di colore giallo, con sei petali in forma esagonale, connesso al plesso aortico tra l’osso sacro e l’ombellico e gira attorno al Nabhi chakra. Nel suo movimento fornisce l’energia che consente all’essere umano di mettere in azione la propria creatività, di agire in modo efficace e gli fornisce la conoscenza spirituale. Nella mappa evolutiva, il Mooladhara rappresenta lo stato dell’Innocenza primordiale precedente la Creazione, lo Swadisthan è la creazione stessa e presiede alla manifestazione materiale dell’universo. È il principio che fornisce la cornice fisica alla creazione, è la materializzazione della terra, degli oceani e delle specie umane, animali e vegetali, necessaria per l’evoluzione. I cicli delle stagioni o del giorno e della notte sono esempi di questo. È quindi attraverso il centro dello Swadisthan che noi possiamo creare e conoscere le leggi del Divino, che regolano tutto l’universo. Lo swadisthan ci dà la pura conoscenza che consente di vivere in armonia con le leggi naturali e di evolvere verso la conoscenza dello Spirito. Nella tradizione indiana questo lavoro viene attribuito a Shri Brahmadeva, l’aspetto di Dio creatore raffigurato come un vecchio con la barba bianca. L’aspetto femminile di questo chakra, ovvero il potere e le qualità interiori, quali la creatività, bellezza, arte e conoscenza sono rappresentata da Shri Saraswati.

Localizzazione :Corpo Sotto l’ombelicoTesta Intorno alla nucaMano PollicePiede Dito medioBraccio Bicipiti Gamba Coscia

Quando il mondo cessa di essere il luogo dei nostri desideri e speranze personali, quando l’affrontiamo come uomini liberi, osservandolo con ammirazione,

curiosità e attenzione, entriamo nell’arte e nella scienza.Albert Einstein

Corrispondenze

Plesso Aortico

Elemento Fuoco

Pianeta Mercurio

Giorno Mercoledì

Pietra Topazio Ametista

Nazione Germania (d) Africa (s) Simbolo Stella di Davide

Petali 6Colore gialloQualità creatività, pensiero astratto, senso estetico, pura conoscenza

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Lo Swadisthan è il supporto indispensabile all’attività del lato destro ed è la fonte preziosa della conoscenza pura.

La qualità della conoscenza, della creatività e dell’amorevolezza sono inscindibili in una persona il cui Swadisthan chakra funziona correttamente. La conoscenza senza amore è arida ed inutile e l’amore senza conoscenza è sentimentale e cieco; la creatività, senza conoscenza e amore, è solo un’iperattività vulcanica che porta alla collera ed alla sopraffazione degli altri. I difetti che si manifestano nella personalità, quando lo Swadisthan è in cattive condizioni, sono quindi collera, violenza, iperattività fisica o mentale, scarsa attenzione, coinvolgimento nell’azione.

A causa del lato sinistro bloccato possono manifestarsi artificiosità nel comportamento, tendenza alla depressione o agli sbalzi di umore, influenzabilità. La maggior parte delle malattie derivano da squilibri energetici dello Swadisthan sinistro, mentre dal chakra considerato nel suo insieme possono derivare cirrosi, epatite, problemi all’utero o alle ovaie, problemi intestinali, leucemia e problemi renali.

Come migliorare lo Swadisthan chakraIl pediluvio è particolarmente efficace per lo Swadisthan: acqua calda per i blocchi sul lato sinistro, fredda per quelli sul lato destro.Per curare lo Swadisthan sinistro sarà molto utile dare dei bandhan con la candela accesa (non usare mai l’elemento fuoco per curare il lato destro).Se lo Swadisthan destro, ovvero il fegato, è caldo, mangiare prevalentemente alimenti di origine vegetale. In generale alcool, droghe, troppe medicine e troppo caffè danneggiano questo chakra.Sviluppare la conoscenza pura significa sviluppare l’esperienza del divino, che in Sahaja Yoga avviene attraverso le vibrazioni.

Organi controllati Il fegato, i reni, la milza, il pancreas, l’utero, l’intestino.Il sistema nervoso simpatico di destra

FunzioniSupporta l’attività del lato destro, l’attenzione, la creatività, la percezione della bellezza e del senso estetico, la conoscenza delle leggi divine e dello spirito

Cause di blocco (s) spiritismo, attrazione verso il mondo dei morti, forme di magia, psicanalisi, pranoterapia, parapsicologia, false credenze, falsi guru.

(d) pensare, pianificare o leggere in modo eccessivo, iperattività fisica, egocentrismo, eccessiva attività artistica

Effetti del bloccoCirrosi, epatite, problemi all’utero o alle ovaie, problemi intestinali, leucemia, problemi renali

Shri Saraswati

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

La pura conoscenza – Nirmala VidyaNirmala significa pura, Vidya significa conoscenza: Nirmala Vidya dunque vuol dire “la conoscenza più pura” o la conoscenza delle tecniche che da essa provengono. L’energia crea delle spire, assume diverse configurazioni attraverso le quali agisce estraendo tutto ciò che è indesiderato, impuro e riempie con il suo stesso potere il vuoto che si è così creato.… Basta che diciate “Nirmala Vidya” per invitare quel potere, l’intero potere, tutto il complesso delle sue tecniche, a occuparsi di voi; ed esso lo fa. Non avete di che preoccuparvi. È una cosa che non succede mai, in nessun governo, in nessuna parte del mondo. Dovete solamente rivolgervi al “Governo” e questa tecnica comincerà ad agire nell’universo tutto intero, in ogni cosa creata. Essa è chiamata Nirmala Vidya.(1)

Lo Swadisthan e la milzaLo Swadisthan, a livello fisico, presiede alle funzioni della milza, del pancreas, dei reni e dell’utero. La milza è un organo molto importante che tendiamo a trascurare al giorno d’oggi. Dobbiamo ben comprendere qual’è la funzione della milza.La milza è un controllore di velocità; essa regola la velocità al nostro interno. Avrete notato come, in questi tempi moderni, la gente parla così in fretta che difficilmente si riesce a comprenderla. Si cammina cosi in fretta che se qualcuno deve recarsi ad una stazione può ritrovarsi per sbaglio in un’altra stazione. Se si deve prendere l’aereo spesso si arriva in ritardo all’aeroporto. La gente ha l’impressione di avere cosi poco tempo a sua disposizione che è impossibile connetterla alla realtà.E’ dunque importante mantenere un ritmo normale e non saturare l’attenzione. Leggere perciò i giornali o guardare la televisione al mattino non è una buona cosa, perché per lo più si tratta di notizie negative o sensazionali. Tutte le situazioni di panico, di smarrimento o sensazionali si presentano come casi d’urgenza nel corso dei quali la milza produce globuli bianchi in modo eccessivo. Spinta all’estremo, la milza perde il controllo sul suo funzionamento e scatena il cancro del sangue (una delle forme di leucemia). (2)

Lo Swadisthan ed il fegatoIl chakra dello Swadisthan è un centro molto importante che ruota attorno al Nabhi. Fornisce energia al fegato, il cui lavoro principale consiste nel convertire le cellule di grasso nello stomaco al fine di utilizzarle per il cervello. Quando si pensa, si consumano cellule del cervello che devono poi essere sostituite. Questa sostituzione avviene grazie allo Swadisthan chakra. Ritengo che il mondo medico non conosca le funzioni dello Swadisthan perché, altrimenti, un gran numero di malattie potrebbero essere guarite.Quando pensate e fate molti progetti, il lavoro dello Swadisthan chakra aumenta a tal punto che incomincia a trascurare le altre funzioni che gli sono proprie. Il fegato è un organo estremamente importante dentro di noi. Grazie al fegato il nostro sistema si può disintossicare. Ogni specie di veleno è neutralizzata dal fegato e quando ciò avviene, questi veleni vengono liberati sotto forma di calore. Se avete molti veleni, il corpo sviluppa una temperatura elevata che espelle attraverso la pelle. E’ un modo naturale del fegato di espellere tutti i veleni del corpo.Ciò non è possibile, peraltro, quando il fegato è ammalato: i veleni del corpo non possono essere neutralizzati ed espulsi sotto forma di calore. Il corpo non riesce a sviluppare temperature elevate. La cirrosi epatica ed il cancro adottano lo stesso principio. Quando si è colpiti dal cancro, il corpo non riesce a sviluppare una temperatura elevata perché il calore del corpo non può essere eliminato. Perciò il cancro non può essere guarito in chi ha un pessimo fegato. Questa è la ragione per cui il cancro del fegato viene scoperto solo quando è ormai giunto ad uno stadio molto avanzato.(2)

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La creatività e l’amoreCon l’amore, ogni tipo di azione creativa può accadere…. E con la crescita dell’amore, pure la vostra creatività si svilupperà. Infatti, la base di tutta la creatività di Saraswati è l’amore. Se non c’è amore non c’è creatività. Questo è vero in un senso ancora più profondo; osservate come le persone responsabili delle scoperte scientifiche, non le abbiano tanto realizzate per sé, quanto per amore verso il genere umano. Nessuno ha mai prodotto qualcosa solo per sé. Se gli scienziati fanno qualcosa per un uso personale, questo deve poi diventare universale, altrimenti non avrebbe significato. … E così tutta l’attività della parte destra, di Saraswati, deve fondamentalmente riuscire nell’amore. Incomincia con l’amore e finisce nell’amore. Quella che non termina nell’amore, si avvolge e pone fine a se stessa. Scompare semplicemente.Ora, questo amore di cui parliamo, il grande amore di Dio, si manifesta attraverso le vibrazioni. La gente non ha vibrazioni, ma può sentirle in un modo veramente inconscio. Tutti i grandi dipinti del mondo posseggono delle vibrazioni. Tutti le grandi opere d’arte del mondo hanno delle vibrazioni. Solamente quelli dotati di vibrazioni sono stati mantenuti dal tempo, tutte le altre cose sono invece state distrutte. Devono essere stati creati, tanto tempo fa, monumenti, statue ed altre cose, alquanto orribili. Sono stati, però, tutti distrutti dalla natura, non avendo potuto subire l’impatto di Kala il potere distruttivo del tempo. E così, tutto ciò che sorregge, nutre e nobilita, viene da questo senso di amore che è molto sviluppato non solo nel nostro intimo, ma anche in quello di altri che non sono ancora realizzati. In definitiva, il mondo intero deve comprendere che bisogna giungere fino a quell’estremo amore di Dio, altrimenti nulla ha un significato.

Shri Saraswati e l’attività mentaleLa forma più pura esistente in natura è quella che c’è dentro di noi. I nostri chakra sono fatti con questo aspetto della natura che è il più puro. Siamo la sola specie che occupa il suo tempo a danneggiare questa natura con la nostra attività mentale.Questo atteggiamento va contro i poteri di Shri Saraswati. Saraswati purifica tutto ciò che è contaminato in natura, mentre la nostra attività mentale fa il contrario. La nostra attività agisce in senso contrario all’intelligenza pura. E questo lo dobbiamo capire bene: questa intelligenza pura non deve essere contaminata dalla nostra attività mentale. Questa attività mentale può renderci persino orgogliosi, egoisti, impuri al punto che potremmo avvelenarci e dire: “Che c’è di male in ciò?”.E’ proprio come agire in senso contrario a Saraswati. Se Saraswati vive all’interno di noi stessi, ci dà Subuddhi, la saggezza, ed è per questo motivo che per poter adorare Saraswati e Surya dobbiamo possedere una visione chiara di quello che dovremmo essere, di quello che facciamo, in quale stato di impurità noi viviamo, verso che cosa si dirige il nostro Spirito. Siamo qui, dopo tutto, per emanciparci e non solo per lusingare il nostro ego e vivere nell’impurità in cui siamo immersi.Questa luce, perciò, è stata collocata all’interno di noi e dobbiamo elevarci al di sopra dell’impurità mentale che ci circonda.A parte ciò, dovete evolvere e comprendere che c’è, dentro di noi, un qualcosa che si chiama ego. Questo ego è falso, completamente falso. Voi non fate nulla. In realtà quando muovete gli occhi a destra e sinistra, quando la vostra attenzione salta di qua e poi di là, è il vostro ego che cerca di dominarvi.(3)

(1) Nirmala Vidya – Rahuri, India, 31.12.1980(2) Delhi, India, 6 febbraio 1981(3) Shri Saraswati Puja - Dhulia, India 13 gennaio 1983

Void, Bhava Sagara

Introduzione

L’area del Void, parola inglese che significa Vuoto, si trova nell’addome ed è formata dalla rotazione che lo Swadistana chakra compie in senso orario attorno al Nabhi chakra. Con questo movimento lo Swadistana chakra porta l’energia necessaria per le differenti funzioni al quale contribuisce, come la digestione, l’assorbimento del cibo, la purificazione del sangue (nel fegato), l’escrezione. Anatomicamente, questa area segna la separazione, nel sistema nervoso parasimpatico, tra il nervo “vago” ed il nervo “sacro”, o pneumogastrico, che si rapporta con la parte inferiore del corpo. Da ciò è nata l’idea dello spazio “vuoto”. A livello sottile, energetico, questo vuoto è lo spazio che separa il nostro sistema nervoso parasimpatico dall’energia Kundalini. Nelle scritture indiane questo vuoto è denominato Bhava Sagara, l’oceano di illusione, e rappresenta lo spazio che ci separa dall’Assoluto, prima che avvenga l’esperienza della Realizzazione del Se, il risveglio della Kundalini. Simbolicamente rappresenta quindi l’oceano infinito dove, fin dalla notte dei tempi, l’essere umano erra alla ricerca di se stesso e della verità, un oceano del quale non ha una mappa e che si rileva popolato da multiple illusioni che offrono pericoli al navigatore inesperto.

Localizzazione :Corpo area intorno all’ombelicoMano area esterna del palmoPiede area esterna del palmo

Devi vedere Dio in ogni essere, perchè ciascuno è un aspetto dello stesso Dio,

sia che si tratti di un animale o di un essere umano. Ognuno ha un’anima divina.

Shirdi Sai Nath

Corrispondenze

Elemento Acqua

Pianeta Giove

Giorno Giovedì

Pietra Smeraldo

Nazione Svizzera Medio Oriente

Colore verde smeraldoQualità dharma, il codice del giusto agire, autorità, gravità

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È così che in questa area si manifesta l’essenza del maestro primordiale, dell’Adi Guru, che ha il compito di tracciare il cammino, mostrare la rotta per uscire dall’oceano di illusione. Il suo potere è il Dharma, il codice del giusto agire: lui conosce le regole essenziali e indispensabili per tentare la traversata, così come Mosè ha condotto il suo popolo attraverso il Mar Rosso, con i piedi asciutti. Il maestro primordiale, prima di tutto è colui che viene dall’altra riva, che conosce perfettamente il percorso ed i limiti degli esseri umani, che può parlare con consapevolezza della realtà di una coscienza superiore.I “principi” del maestro primordiale, del Guru e del Dharma già si trovano in noi ed entrambi sono situati in questa area del Void, sebbene, prima del risveglio dell’energia Kundalini, non siano pienamente risvegliati.

Nell’arco della storia possiamo riconoscere dieci maestri primordiali principali, ognuno di loro venuto con uno scopo preciso in epoche e luoghi diversi: Raja Janaka, Abramo, Mosè, Zarathustra, Lao Tsé, Confucio, Socrate, Maometto, Guru Nanak, Sai Baba di Shirdi. Costoro hanno dato agli esseri umani le norme e i codici di azione, alcune volte rigidi ma necessari, volti a favorire lo sviluppo equilibrato e la corretta manutenzione del corpo sottile, in vista della traversata di questo oceano di illusione. Se si osservano i loro insegnamenti si possono notare molte analogie e cogliere l’essenza che li unisce tutti. Come la storia ha mostrato, purtroppo in abbondanza, sembra che l’attività a cui sono inclini gli esseri umani, dopo la morte

di queste incarnazioni, sia stata invece di utilizzare i loro messaggi e insegnamenti per creare divisioni, dogmatismi e fanatismi religiosi, mantenendo quindi questo oceano di illusione. In questa ottica, il risveglio della Kundalini diventa una opportunità unica per oltrepassare il vuoto, il Bhava Sagara: è come conoscere la soluzione del gioco ancor prima di conoscere le regole. L’energia Kundalini è in grado di riempire questo vuoto e nella sua ascesa può deviare l’attenzione umana dalla confusione e dall’illusione dei giochi mentali per raggiungere la consapevolezza della realtà pura. Questa energia risveglia spontaneamente la consapevolezza del giusto comportamento e dona la forza di perseguirlo. È fondamentale, anche alla luce della nuova consapevolezza vibratoria, assorbire gli insegnamenti di questi maestri e cercare di metterli in pratica: è solamente attraverso il giusto agire, il dharma, che l’essere umano può cercare e mantenere l’equilibrio necessario per l’evoluzione individuale e della società in cui vive. Queste norme non dovrebbero esser più imposizioni ordinate dall’esterno, ma regole che si esprimono come esigenze interiori: solo così la ricerca individuale e collettiva può essere fonte di profonda gioia e successo e non di tristi dogmi il cui rispetto porta tensioni e insuccessi.

Abramo

Shri Sai Babaof Shirdi

Mosè

Zarathustra

Confucio

Lao Tsé

Socrate

Maometto

Raja Janaka

Guru Nanak

Estratti dai discorsi di Shri MatajiLondra 29 luglio1980Queste leggi devono essere praticate, devono essere applicate alla propria vita e ciò è difficile. E senza un guru, una forza correttrice, è molto difficile seguire queste leggi di Dio, perché c’è un grande vuoto tra la consapevolezza umana e quella Divina e questo vuoto può solamente essere colmato da un guru completo di per se stesso. Oggi è purnima, cioè luna piena. Un guru deve essere una personalità completa per parlare delle leggi e per elevare i suoi discepoli al livello di comprensione che consenta di assorbire queste leggi. Egli è lì per colmare questo vuoto, e per questo è essenziale che ogni guru sia un’anima realizzata di qualità molto alta e ampiamente evoluta. Non ha bisogno di essere un’asceta che vive nelle foreste. Può essere una comune donna di casa, può essere un re. Tutte queste manifestazioni esteriori della propria vita non importano: qualsiasi possa essere la vostra posizione in questo mondo non fa nessuna differenza per il vostro stato di guru, in quanto siete saturi della legge di Dio. Di nuovo vi dico: dovete assorbire le leggi; vediamo quali sono le leggi. La prima è: non fare del male a nessuno (ama il prossimo tuo come te stesso)...... La seconda legge è che voi dovete reggervi sulle vostre gambe e dovete sapere che siete uno con la verità, il testimone della verità, che avete visto la verità. Voi sapete cos’è la verità e non potete compromettervi con la falsità. Non potete...... La terza cosa per un guru Sahaja Yogi è sviluppare il distacco. Gradualmente lo svilupperete perché vi accorgerete che fino a quando non sviluppate quel distacco non ricevete vibrazioni in modo completo. Tutti i tipi di distacco devono essere sviluppati; ciò significa che le vostre priorità cambiano. Una volta che la vostra attenzione è fissata sul vostro spirito il mantenimento di cose che non sono importanti comincia a ridursi da solo... la più grande gioia consiste nel dare. Questa è la cosa che nutre di più ed è la cosa più meravigliosa. Dunque tutte le altre scompaiono, voi godete solo di quella che è la sorgente di tutti i godimenti. Sarete attaccati al vostro spirito ed il distacco esteriore comincerà a lavorare. A volte il distacco è preso come scusa per diventare aridi verso gli altri, il che è assurdo. È una “qualità” dell’essere umano quella di rendere brutto tutto ciò che è meraviglioso. In verità una persona distaccata è la persona più meravigliosa che esista, estremamente amorevole, è amore. Guardate i fiori, essi sono distaccati. Moriranno domani ma in ogni minuto della loro vita emetteranno la loro fragranza. Gli alberi non sono attaccati a niente, moriranno domani ma non importa, a chiunque si avvicini daranno ombra e frutti. Attaccamento significa morte dell’amore; completa morte dell’amore. Prendete per esempio un albero: la linfa sale, va in tutte le parti necessarie, in tutti i frutti tutti i giorni e poi torna indietro alla Madre Terra. Non è attaccata a niente. Supponiamo che la linfa vada e si attacchi a un frutto, cosa succederà? Il frutto morirà e l’albero stesso morirà. Il distacco dà movimento al vostro amore, fa circolare il vostro amore...... La quarta legge di Dio è condurre una vita morale. Queste leggi furono date da tutti i Guru... Tutti loro hanno detto che dovete condurre una vita morale. Nessuno di loro ha mai detto che non ci si deve sposare, che non si deve parlare alla propria moglie. Tutto questo è assurdo...... Il guru deve avere dignità, guru significa ‘peso’, è la gravità: Guru-Tattwa, significa gravità. Voi dovete avere la gravità attraverso il vostro peso, cioè il peso del vostro carattere, della vostra dignità, del vostro comportamento, della vostra fede e della vostra luce. Non potete diventare guru attraverso la frivolezza e la vanità. Bassezza, volgarità anche nel linguaggio, scherzi di cattivo gusto, rabbia e collera devono essere completamente evitati. Date importanza alla vostra dolcezza, alla vostra lingua e alla vostra dignità...

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Cabella Ligure 4 luglio 2004...I grandi leader del mondo hanno fatto tanto perché erano dotati di questo amore. Non possedevano nient’altro che questo amore che non riuscivano a contenere dentro di sé, così cercarono di diffonderlo ed ora sono definiti i nostri guru, i nostri maestri. È questo amore interiore ad avere avvicinato le persone in un modo unico. È qualcosa che non possiamo possedere, che non potete pretendere: c’è e agisce; agisce in modo automatico. Ciò che dobbiamo comprendere è che noi siamo questo amore. L’amore è in noi, dobbiamo avere la consapevolezza, una consapevolezza completa di essere l’amore... Il guru è questo: è l’amore dentro di voi che vuole condividere l’amore con gli altri, che vuole dare amore agli altri. È questa la pace e la gioia...

Cabella Ligure luglio 1997Bisogna fare questo tipo di introspezione: chiedersi se siamo Uno, siamo tutti quanti insieme, siamo uniti, oppure continuiamo a criticarci l’un l’altro? E’ molto presente questa attitudine a criticarci e questo si vede molto bene quando si vive insieme: altrimenti, come potreste avvedervene? Solo quando vivete insieme potete scoprire cosa manca in voi, cosa non c’è che invece dovrebbe esserci? Dà così tanta pace avere un cuore pieno di amore perché ogni più piccolo movimento di questo cuore ci dà tanta gioia!.....non ci deve essere un continuo pensare a ciò che è accaduto, non deve esserci questo continuo pensare a ciò che è accaduto; si impara quello che c’è da imparare e non ci si preoccupa più di niente altro: in questo modo il guru va al di là delle gunas. Lui, in questo modo, vive al di là delle gunas: mangia dove capita, dorme dove capita. Non gli importa dove vive, se viaggia in macchina o a dorso di mulo… Non gli importa se viene onorato o meno, se gli danno una ghirlanda o solo qualche fiore. Non si preoccupa di queste cose perché non c’è niente che possa migliorare o lusingare la sua personalità…niente! Non c’è niente che lo possa innalzare più di quanto non sia già. Se gli date qualcosa di semplice andrà bene e se non glielo date, andrà bene lo stesso. Egli non giudica se stesso attraverso i vostri occhi, ma attraverso i suoi occhi. Lui possiede questa capacità di gioire completamente di se stesso, quindi che bisogno c’è di preoccuparsi delle cose esteriori. Cosa c’è di così importante all’esterno da dovergli prestare attenzione! Ogni cosa accade nel momento giusto e, se non accade, che importanza ha? Non fa niente!

Cabella Ligure 28 luglio 1991...È molto importante che in Sahaja Yoga siate rigidi con voi stessi. Ecco perché si dice che dovete essere il guru di voi stessi, cosa che la gente non comprende. Essere il guru di se stesso significa guidare se stesso, trattarsi come un discepolo, darsi delle regole. Se non capite che avete la responsabilità di fare questo da soli, non potete crescere molto velocemente; questo è un tipo di relazione molto diversa di quella tra guru e discepolo...

3° Chakra: Nabhi

Introduzione

Il Nabhi Chakra, o Manipur, si trova al livello del plesso solare, all’altezza dello stomaco e fornisce l’energia del sostentamento fisico, mentale, emozionale e spirituale. Presiede, infatti, agli organi per il nutrimento del nostro corpo, tra cui, lo stomaco, il fegato e la milza.Nella mappa evolutiva riflette l’energia che sostiene e preserva la creazione e fornisce l’equilibrio e le regole di giusto comportamento (dharma) necessarie per la sua evoluzione verso lo Spirito. Questo principio, conosciuto come Shri Vishnu si è incarnato molte volte sulla terra quando il dharma era in declino, ad esempio nelle forme di Shri Rama e Shri Krishna in India, per guidare e correggere i movimenti dell’evoluzione.Questo centro, una volta destato, ci fa conseguire la virtù e ci aiuta a scoprire il dharma, il giusto comportamento, fonte dell’equilibrio necessario alla nostra evoluzione.A livello fisico il terzo chakra è correlato allo stomaco ed alla parte superiore del fegato. Se lo stomaco non è in ordine, la digestione e l’assimilazione delle sostanze nutrienti risultano compromesse e ciò causa tensione nel chakra. Dovremmo dunque mangiare serenamente

Localizzazione :Corpo Zona dell’ ombelicoTesta Tra la nuca e la fontanella (s); Tra la fontanella e l’attaccatura dei capelli (d)Mano Dito medioPiede AlluceBraccio GomitoGamba Ginocchio

Non tormentatevi per diventare più ricchi, non applicate la vostra intelligenza a questo.

Volete seguire con i vostri occhi quello che è destinato a scomparire?La ricchezza ha le ali e, come un’aquila, vola verso il cielo.

Proverbio di Salomone, La Sacra Bibbia

Corrispondenze

Plesso Solare

Elemento Acqua

Pianeta Giove

Giorno Giovedì

Pietra Smeraldo Nazione Francia (d) Medio Oriente(s) Simbolo Tao

Petali 10Colore verdeQualità benessere, soddisfazione, pace, generosità, equilibrio, Dharma

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e con gioia senza però dare troppa importanza al mangiare. Stati prolungati di tensione e di preoccupazione relative alle cose materiali, possono provocare acidità allo stomaco e, a lungo andare, l’ulcera.

Il Nabhi chakra e lo Swadisthan sono responsabili del funzionamento del nostro fegato, che riveste un ruolo molto importante a livello sottile in quanto sede della nostra attenzione. Spostare l’attenzione continuamente da una cosa all’altra o pensare in modo eccessivo provoca disturbi al fegato, produce calore nel sistema e questo può creare problemi anche in altri organi. Se poi questo comportamento è associato a un’alimentazione pesante per il fegato, a lungo andare si possono manifestare malattie come epatite e diabete.

Il Nabhi chakra si prende anche cura del nostro benessere a livello materiale. Una persona con questo centro in equilibrio manifesta qualità come la soddisfazione, la pace interiore e la generosità. Non si è dominati dal denaro o dalle schiavitù del materialismo, ma si utilizza la materia ed i soldi per dare gioia agli altri. Un Nabhi in ordine porta pace, prosperità nella famiglia e nella società. Si dice che una tale persona abbia le benedizioni di Shri Lakshmi,

l’aspetto femminile di questo chakra.

Se le necessità quotidiane di base non sono soddisfatte (alimentazione, abitazione), l’attenzione non può innalzarsi verso la ricerca spirituale. Guadagnare denaro è dunque necessario per condurre una vita equilibrata, ma è anche una strada pericolosa verso i desideri materiali incessantemente rinnovati e inappagati. Star bene finanziariamente diventa un male se il denaro diventa un’ossessione e se il suo accumulo si ottiene a scapito delle leggi della vita e dell’evoluzione.

Una persona con il Nabhi in ordine è tendenzialmente contraddistinta da un senso generale di benessere e di soddisfazione che non dipende dalla ricchezza, dal lavoro, dalla famiglia, dai comfort ai quali ha accesso, ma esprime contentezza e pace in ogni azione. Qualsiasi atteggiamento di lamentela e di insoddisfazione, come l’attenzione eccessiva alle comodità e all’accumulo di ricchezze, tende quindi a creare un blocco in questo chakra. In particolare la mancanza di pace in famiglia, l’agitazione o la mancanza di rispetto per il partner tende a disturbare il Nabhi sinistro.

Organi controllati Lo stomaco, parte superiore del fegato, la milza, il sistemadigestivo

Funzioni Conserva e sostiene l’organismo, dà il giusto comportamento necessario per il benessere, l’equilibrio e l’evoluzione, dà l’attenzione

Cause di blocco s. agitazione, problemi domestici, mancanza di pace, preoccupazioni materiali, problemi con la mogliec. avidità, cattiva alimentazione, problemi economici d. alcool, attenzione instabile, eccessivaattività mentale epreoccupazioni

Effetti del bloccoEpatite, ulcera e altre malattie legati agli organi interessati

Shri Lakshmi

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

Il DharmaIl dharma è la qualità che sostiene l’evoluzione dell’umanità. E’ ciò che ha consentito all’uomo di evolvere dallo stadio primitivo allo stato di progresso attuale. Questo codice interiore di corretto comportamento protegge ed alimenta la nostra capacità di evoluzione a livello individuale e collettivo.

Il BenessereShri Lakshmi è il principio femminile del benessere e della ricchezza.E’ il primo spiraglio verso la ricerca spirituale. Cerchiamo prima di tutto i beni materiali, ma ci rendiamo presto conto che questa ricchezza non ci è sufficiente, non può procurarci la piena soddisfazione. Shri Lakshmi diventa allora Shri Mahalakshmi e la ricerca si sposta verso qualcosa di più profondo, di più interiore: gioire della propria generosità. Si scopre così la gioia del donare agli altri. L’avarizia è il segno della più grande meschinità. Se non siamo in grado di dare, siamo poveri dentro; malgrado il nostro denaro siamo aggrappati all’ossessionante desiderio di maggiori possedimenti materiali. La Lakshmi rappresenta il denaro o qualsiasi altra forma di prosperità che ci venga concessa e che deve essere spesa con parsimonia, in quanto è molto mutevole ed i soldi possono sfuggire di mano. D’altro canto però non bisogna nemmeno essere avari: la Lakshmi non è contenta degli avari. Ma se si deve spendere, bisogna farlo nel modo giusto.Shri Lakshmi esiste in questo mondo in quanto ricchez za. Ora qual’è la ricchezza imperitura? E’ lo Spirito, dunque la grazia dello Spirito è Amruta Lakshmi. Tutte le cose materia li periranno, e tutto ciò che è fatto con lo Spirito, per compiacere lo Spirito è Amruta Lakshmi. Un esempio per tutti: amare gli altri. Amare significa donare senza aspettarsi nulla, semplicemente donare e rallegrarsene. La cosa più importante è dare vibrazioni: le vibrazioni non muoiono mai.

La GenerositàDopo la realizzazione, la personalità diventa spirituale. La difficoltà sta nel percepirla ed accettarla: accettare di assumere qualità veramente divine (come lo è chi è generoso), senza preoccuparsi, senza far calcoli, senza chiedersi che cosa succederà dopo. Se le vibrazioni circolano facilmente in noi, siamo in contatto diretto con la sorgente e diventiamo ricchi di benessere, di felicità, soddisfatti in tutte le nostre necessità materiali. L’abbondanza che ne risulta è tale che possiamo solo donare con tanta spontaneità. Lasciate dunque che la ricchezza scorra in voi e non preoccupatevi. Le vibrazioni, il cosmo vigilano su di voi. Molti Sahaja Yogi ne hanno fatto l’esperienza nel corso della loro esistenza. Se si rimettono alle vibrazioni, l’aiuto arriva spontaneamente, ma non appena cercano di risolvere i loro problemi da soli, allora non funziona più.

Il principio di Gruha Lakshmi, la donna di casaDa un lato, la donna di casa ha a che fare con i problemi giornalieri, dall’altro si deve occupare della famiglia e dei bambini. E, poverina, è anche responsabile della società, la deve mantenere salda. È stupefacente vedere come in quei paesi in cui le donne sono sagge e mature le famiglie, la società ed i bambini siano estremamente buoni. È per questo che, devo dire, l’India è una nazione, una società molto buona. È una condizione dovuta proprio alla casalinga, alla Gruha Lakshmi della casa, che ha fatto tutto il lavoro fondamentale per quello che riguarda la cultura. Ed è cosa molto diffusa in India, per cui tutti rispettano profondamente le casalinghe.

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Quindi il rispetto verso di loro è la cosa più importante per la cultura sahaj. Ciò non significa affatto che le donne debbano cercare di dominare, creare problemi ed azzuffarsi con il marito. Vuol dire che la donna occupa un posto molto importante nella società e deve essere trattata come una Devi (Dea). Certo, lei dal canto suo deve comportarsi come tale.

La Pace Per quale motivo particolare è stato creato questo principio di Gruha Lakshmi? È per superare l’odio, per mitigare questa cosa gelida chiamata odio, che è stato creato il principio di Gruha Lakshmi. In famiglia, dove c’è la donna di casa, il principio di Gruha Lakshmi deve attenuare l’odio tra i figli, tra i figli e il marito. Siete coloro che devono appianare ogni cosa, che devono manifestare tali espressioni d’amore, cose così dolci, che la famiglia stessa trovi rifugio in voi, si senta al sicuro con voi, perché siete la madre. La famiglia deve sentirsi al sicuro con voi, e questo amore è il vostro potere. È questo il potere che potete dare. Vivete dando amore, e scoprirete che vi arricchirete sempre. (1)Si può ottenere la pace solo attraverso Shri Gruha Lakshmi, attraverso il corretto comportamento, in qualche modo, della nostra milza. La milza fornisce le cellule del sangue e crea ciò che alimenta l’intero corpo. Se non c’è pace dentro di noi proprio li, tutto il sistema può risentirne, perché è il centro nutritivo che rafforza anche la pace. Avete senz’altro sentito questa espressione: “Ya Devi Sarva Bhuteshu Shanti Rupena Samstitha”, “La dea Shanti (Shanti = pace) è presente in tutti gli esseri umani in quanto pace”. Questa pace è possibile solo se le donne di casa si rendono conto della loro importanza, se ne rivestono, perdonano e riscattano la vita di famiglia. Debbono riscattare la vita di famiglia. Quando ciò non avviene, l’intero sistema decade.

Il potere dell’evoluzione, Shri MahalakshmiLakshmi stessa diventa Mahalakshmi: quando si comprende il valore del denaro e rispetto ad esso ci si sente saturi e stanchi; allora si diventa distaccati dal di dentro ed un aspetto nuovo della Lakshmi prende forma: è Mahalakshmi. È questo il potere che fa andare sempre più in alto, quello del risveglio spirituale. Avete visto che in tutte le nazioni molto ricche è nato il desiderio di vedere la verità, di trovare la verità, ed è per questo che tutti voi siete qui. Il potere di Mahalakshmi aveva iniziato a lavorare dentro di voi, e voi cercavate la verità, e cercando la verità siete entrati in Sahaja Yoga. Dunque Mahalakshmi è importante anche per voi. Sapete che a Kohlapur c’è il tempio in cui è custodita quella piccola statua di Mahalakshmi venuta fuori dalla madre terra. Ma lì non hanno mai capito perché in quel tempio si canta Jog.wa: “Oh Ambe, risvegliati!”. Ambe è la Kundalini. Perché nel tempio di Mahalaksmi si canta un bajan dedicato alla Kundalini? Voi certo potete capirne la ragione. (2)

(1) Shri Fatima Puja, 1998(2) DIWALI PUJA, Novi Ligure, 25 ottobre 1998

4° Chakra: Anahatha (cuore)

Introduzione

Il chakra del cuore è la fonte dell’amore e della gioia che proviene dallo Spirito, che risiede sul lato sinistro di questo chakra. Lo Spirito non è altro che il riflesso dell’assoluto dentro di noi ed è quello che si potrebbe chiamare il nostro vero Sé interiore. Molte volte Shri Mataji ci ha ripetuto: “La verità è che non siete questo corpo, né questa mente, né questo ego, non siete questi condizionamenti, ma siete puro Spirito”. Con Sahaja Yoga, attraverso il risveglio della Kundalini, la luce dello Spirito inizia a manifestarsi nella nostra attenzione e, progressivamente, i nostri attaccamenti ed identificazioni (corporali, mentali ed emotive) si dissolvono. Si tratta, per noi, di diventare lo Spirito, di realizzare il nostro Sé interiore. Questa è l’essenza stessa della vita spirituale, il lato sottile della vita e della conoscenza.Il chakra del cuore ha la sua corrispondenza anche sulla nostra testa attorno all’osso della fontanella, detto Brahmarandra, che viene attraversata dalla Kundalini dopo il suo risveglio.Quando questo avviene, lo Spirito si congiunge con il Potere Onnipervadente dell’Amore Divino portandoci nello stato di Yoga e nella beatitudine che ne consegue. Si può così cominciare a percepire l’amore onnipervadente, che è l’essenza stessa della Kundalini. L’amore è il principio nascosto di tutta la creazione. Si dice che Dio è amore, e che l’amore è Dio. Ci fondiamo con questo amore che permea tutto ciò che ci circonda, ne siamo sommersi. Possiamo allora percepire il profondo legame che unisce gli esseri umani gli uni

Petali 12Colore RossoQualità amore, gioia, sicurezza, coraggio, responsabilità

Beati coloro che hanno un cuore puro perché vedranno Dio.(Vangelo secondo S. Matteo 6, 8)

Corrispondenze

Plesso Cardiaco

Elemento Aria

Pianeta Venere

Giorno Venerdì

Pietra Rubino

Nazione (s) Gran Bretagna (c) Nepal (d) Finlandia

Simbolo Fiamma

Localizzazione :Corpo PettoTesta Attorno all’osso della fontanellaMano MignoloPiede MignoloBraccio AvanbraccioGamba Polpaccio

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agli altri. Se gli uomini sono diversi nel fisico, nel modo di pensare, sono però come tante gocce diverse che diventano unite in un unico oceano immenso.Mentre il cuore nel suo aspetto sinistro è la sorgente dell’amore, il chakra del cuore centro esprime la sicurezza che abbiamo quando ci sentiamo amati e protetti. A questo proposito il rapporto con i nostri genitori fisici riveste un ruolo fondamentale, in quanto sono i nostri primi riferimenti di amore e protezione. In modo particolare la madre risiede nel cuore sinistro mentre il padre risiede nel cuore destro. Al livello spirituale, dopo la Realizzazione del Sé, si inizia a percepire il potere onnipervadente e a capire che esso fa tutto il lavoro vivente e che si prende cura di ogni nostra esigenza, generando in noi un totale senso di sicurezza e protezione. A livello fisico il cuore centro produce gli anticorpi necessari per combattere gli attacchi all’organismo.

La parte di destra del chakra del cuore ci dona invece la capacità di esprimere l’amore generato nel cuore sinistro. Questo chakra sviluppa in noi il senso della responsabilità ed il senso del dovere. Un cuore destro ben stabilizzato si può vedere in chi è riuscito a vivere entro i limiti del giusto comportamento (maryadas) e che fa tutto il possibile per il benessere e l’evoluzione degli altri, sia esso il fratello, la sorella, il padre, un congiunto o la collettività intera. Si tratta di sostenere, ispirare fiducia a chi ci circonda, con bontà

e benevolenza. Una simile persona diventa un esempio, una guida.

Nella tradizione indiana lo Spirito viene rappresentato da Shri Shiva, il dio ascetico che vive distaccato dal mondo, sulla montagna Kailash, in meditazione. Il principio del cuore centro viene rappresentata dalla Madre dell’Universo, Shri Jagadamba o Shri Durga, che protegge la sua creazione e combatte tutte le forze negative che cercano di distruggere i suoi figli. Le qualità del cuore destro sono invece espresse nella figura del Re Rama, che visse in India circa 8000 anni fa. La sua vita (narrata nel celebre Ramayana) fu un esempio senza compromessi di totale dedizione al Dharma, la moralità e la rettitudine che stanno alla base di tutte le tradizioni religiose nel mondo.

Organi controllati Cuore, polmoni, ghiandola del timo

Funzioni Produce gli anticorpi necessari per combattere gli attacchi all’organismo (sistema immunitario)Responsabile per la respirazione ed il battito cardiacoConsente di sentire amore e gioia

Cause di blocco (s) attaccamento eccessivo alle cose o alle persone, mancanza di gioia, eccessiva attività fisica, materialismo, problemi con la figura della madre (c) insicurezza, eccessi emotivi(d) eccessivo senso di responsabilità o comportamento irresponsabile, eccessiva autodisciplina; problemi con la figura del padre, del marito o conl’autorità

Effetti del blocco(s) problemi cardiaci(c) cancro al seno o ai polmoni; problemi al sistema immunitario(d) asma, problemi respiratori

Shri Shiva

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

Lo SpiritoOggi ci siamo riuniti qui per celebrare il Puja a Sadashiva. Colui che è riflesso dentro di noi è Shiva, cioè il puro Spirito. Questo puro Spirito dentro di noi è il riflesso di Dio Onnipotente, Sadashiva. È come il sole che può battere sull’acqua e, in tal caso, viene chiaramente riflesso, oppure può illuminare una pietra, nel qual caso non viene riflesso affatto. Se prendiamo, ad esempio, lo specchio, il sole non solo lo illumina, ma ne viene anche riflesso. Allo stesso modo, negli esseri umani, il riflesso di Dio Onnipotente è espresso a seconda della personalità: se questa è pura, chiara, innocente, il riflesso è come quello di uno specchio.Le persone sante riflettono Dio Onnipotente nel modo appropriato, nel senso che non hanno più identificazioni con le cose sbagliate. Quando tali identificazioni non esistono e quando una persona è assolutamente il puro Spirito, il riflesso di Dio si riflette sugli altri. Fortunatamente avete tutti la vostra Realizzazione del Sé. Questo significa che il riflesso di Dio Onnipotente sta già lavorando nella vostra attenzione. L’attenzione è illuminata dal potere dello Spirito. Il potere dello Spirito è di essere un riflesso, e il riflesso non s’identifica mai con lo specchio o con l’acqua. È lì finché brilla il sole e, quando il sole non c’è, non vi è alcun riflesso. In Sahaja Yoga vi siete purificati, la vostra Kundalini vi ha purificati, ora siete personalità pure. È per questo che tale riflesso è sempre più chiaro e le altre persone lo vedono sul vostro viso, sul vostro corpo, nel vostro lavoro, nel vostro comportamento, in tutto. (1)

Il cuore sinistroAbbiate fiducia negli altri. Parlate ad ognuno con cuore aperto. Abbiate fiducia negli altri. Perché dubitate? Se non dubitaste di voi stessi non dubitereste degli altri. Che stanno cercando di portarvi via? Che cosa possedete? Nessuno può portarvi via il naso, gli occhi o altro. E’ tutto assolutamente intatto, ben incollato, perciò nulla sta per sparire. Come si può danneggiare una persona che sia un’anima realizzata? Chi ha il cuore pulito vede gli altri come in trasparenza. L’innocenza è un tale potere che basta uno sguardo per uccidere un demone. La purezza del cuore!Di fatto, quando il cuore diventa impuro, l’impurità defluisce in altri punti. Non è il contrario, parte dal cuore. Molta gente crede che sia il corpo a diventare impuro. Penso che sia il cuore, invece, e poi l’impurità comincia a scorrere lentamente giù e poi come residuo si assesta qui e li.Dunque abbiate un cuore pulito e aperto come quello di un bambino. Un cuore aperto. Che motivo c’è di avere paura di qualcuno? Che motivo c’è di non fidarsi di nessuno? Parlate a chiunque, stringete la mano di chiunque, siate gentili con chiunque. Sulla vostra strada incontrerete gente in difficoltà. Date loro una mano. Se qualcuno non può sedersi o ha qualche problema, cercate di rimuovere il problema. Se qualcuno non può stare in piedi, dategli il posto. Cercate di dare con un cuore pulito. Se non avete un cuore pulito non potrete mai dare. (2)

L’amoreLa conoscenza che non sia stata adornata dalla verità, o che non sia la vera conoscenza, non ha significato, svanisce tutta nell’aria perché è artificiale. Ma attraverso il risveglio della Kundalini, voi tutti avete raggiunto quello stato in cui si può affermare di sapere qual è la vera conoscenza. Pensate però alle persone che non sanno ancora che cosa sia! E noi diciamo che la nostra conoscenza non è altro che amore. Ma si dovrebbe capire meglio. La conoscenza

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che è dentro di voi, e che è amore, si irradia spontaneamente dal vostro essere. Non dobbiamo affermarla o pensarla, leggere qualche poesia o entrare in uno stato romantico. Quello che viene emesso è puro amore ed è anche conoscenza. Come mettere in relazione questi due concetti? La conoscenza che avete di voi stessi è evidente, è espressa in maniera assoluta sulla punta delle vostre dita. Lo stesso vale per la conoscenza che avete degli altri. Questa è la conoscenza più grande e sottile che si possa avere. Nessuno ha questo metodo di conoscenza. Al di fuori di voi, nessuno conosce se stesso e gli altri in questo modo. …Spesso per noi amore significa i nostri attaccamenti. Nella nostra ignoranza sviluppiamo degli attaccamenti verso le persone, i figli, la famiglia, le cose, e questi attaccamenti sono la prova che ci manca la conoscenza. Se aveste la conoscenza, tutti questi attaccamenti dovrebbero semplicemente svanire, cosa che vi consentirebbe di diventare una “personalità globale”. Una goccia del mare. Noi siamo attaccati a molte cose, per esempio alla nostra famiglia. Succede qualcosa in famiglia e ne siamo molto disturbati, non possiamo sopportarlo. Poi dalla famiglia, procedendo verso l’esterno, diventate attaccati ai vostri amici, ai vicini e infine al vostro paese. L’attaccamento al proprio paese è un altro sintomo di mancanza di conoscenza. Una volta diventati anime realizzate, cominciate a vedere il vostro paese chiaramente, vedete che cosa vi è di sbagliato, che tipo di ignoranza lo attraversa, in quale oscurità vive e in che modo lotta e combatte per l’acquisizione di diritti. Con la conoscenza che avete dentro di voi, potete vedere molto chiaramente qual è il problema del vostro paese. Allora cercate di migliorarlo attraverso l’amore: questo vuol dire che l’energia che scaturisce dalla vostra conoscenza è amore. Se avete tutta la conoscenza dentro di voi e rimanete solo a casa a meditare, non ha alcun senso. Quello che dovete fare è muovervi e andare a parlare alla gente, incontrare altre persone, i vostri amici, la vostra famiglia e parlare loro della vostra conoscenza. Se non riuscite a fare questo allora la vostra è conoscenza senza amore. (3)

Il cuore destroCon la venuta di Shri Rama fu creato il lato destro, in quanto egli mostrò una via per creare nelle persone la consapevolezza che dovrebbero essere governate, che non dovrebbero essere anarchiche. Dovrebbe esserci un capo in grado di organizzare, coordinare, costruire qualcosa di collettivo. Vedete, se pensiamo ad un re, vogliamo estrometterlo perché non ci va l’idea di essere governati da lui, magari perché non è un buon re o perché non rappresenta la volontà del popolo, la volontà comune, che crea un re che governi per il mantenimento di quella buona volontà. Consideratela un’espressione simbolica della vostra buona volontà. Quando viene emanata una legge, essa è anche l’espressione comune di tutta la gente comune, del comune convincimento di doversi conformare alla legge. Non vi viene in mente di essere schiavi, né di essere dominati, né di essere messi a tacere poiché essa rispecchia solo la vostra volontà comune, che è buona. Il desiderio di tutto il popolo, cioè il bene collettivo, la rettitudine, è incarnato da Shri Rama ed egli veglia su questa volontà. Supponiamo che un individuo si metta a dire: “Questo non va bene, quell’altro non va bene”; questa persona potrebbe assumere un atteggiamento diverso verso queste cose. Ma voi dovete avere un simbolo di questo bene riposto in qualcuno. Questi simboli sono stati creati per rappresentare la vostra rettitudine, il vostro concetto di bene, affinché possiate salvarvi. (4)

(1) Shivaratri Puja, Castle Mountain, Sydney – Australia, 26 Febbraio 1995(2) dal discorso “Aprite il cuore”, Dorset - Inghilterra, 2 agosto 1981(3) Navaratri Puja, Cabella Ligure, 27 settembre 1998(4) Rama Navami (Compleanno Di Shri Rama), Chelsham Road, Londra, 2 Aprile 1982

5° Chakra: Vishuddhi

Introduzione

Il chakra del Vishuddhi si trova alla base del collo, a livello delle verte-bre cervicali. Corrisponde, nell’evoluzione, alla nascita dell’homo sapiens, quando l’uomo ha iniziato ad assumere una posizione eretta.Il Vishuddhi è il chakra che ci mette in comunicazione con il mondo esterno, infatti esso controlla sia le nostre capacità percettive, attraverso i sensi, sia quelle espressive attraverso la voce, il gesto e l’espressione del viso. Esso interessa tutti i nostri organi che partecipano alle nostre capacità comunicative: le braccia e le mani, l’intero viso, la lingua, le orecchie, la parte esterna degli occhi, il collo. Questo chakra è inoltre responsabile della salute della pelle. Governa inoltre la ghiandola della tiroide; essa è il primo filtro del corpo, perciò è un centro sensibilissimo che ci protegge dai virus e dai batteri provenienti dall’esterno. L’inquinamento dell’aria o il fatto di fumare, danneggiano il buono stato del nostro Vishuddhi.È attraverso il Vishuddhi che possiamo esprimere le qualità dello Spirito, che risiede nel cuore. Avere un Vishuddhi chakra in buone condizioni ci dà infatti la capacità di comunicare con il mondo esterno avendo rispetto e stima di sé e degli altri. Una tale persona, quale che sia il suo interlocutore, tende ad esprimersi in modo amorevole e diplomatico.

Localizzazione :Corpo GolaTesta Attaccatura dei capelliMano IndicePiede IndiceBraccio PolsoGamba Caviglia

È a causa dell’attaccamento che l’uomo ignorante agisce, O Bharatide; allo stesso modo l’uomo saggio deve agire,

ma senza essere attaccato. Dovrebbe mirare all’integrità dell’Universo.Bhagavad Gita

Corrispondenze

Plesso Cervicale

Elemento Etere

Pianeta Saturno

Giorno Sabato

Pietra Zaffiro

Nazione America del Nord e del Sud

Simbolo Disco

Petali 16Colore Blu zaffiroQualità dolcezza, diplomazia, rispetto, senso di collettività, facolta di testimoniare, discernimento

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E’ in grado di stabilire rapporti trasparenti e spontanei, nei quali non sente la necessità di prevalere né si trova in condizione di subordinazione, ma riesce sempre ad instaurare relazioni equilibrate e rispettose. Il risveglio delle qualità del Vishuddhi consente di manifestare quella che viene chiamata “consapevolezza collettiva”. Si diviene così in grado di percepire quel filo sottile che ci lega agli altri esseri umani e al resto dell’Universo. Questa percezione ci dà il senso della grandezza, la capacità di gioire della vastità del Cosmo e delle innumerevoli manifestazioni dell’Essere. Un buon Vishuddhi ci consente inoltre di testimoniare il “gioco della vita”, senza rimanere turbati dagli eventi che ci accadono, ma sviluppando in noi il senso del distacco, ma rendendoci tuttavia capaci di trovare in qualsiasi situazione spunti di gioioso apprendimento. La consapevolezza collettiva è la qualità che ci permette di avere la percezione dei chakra degli altri sulla punta delle nostre dita e ci rende quindi consapevoli delle vibrazioni armoniose o meno che ci circondano.Il Vishuddhi nella sua parte sinistra si blocca facilmente a causa dei sensi di colpa, cosci o inconsci e per gli errori, reali o immaginari, commessi in passato. Una persona con questo tipo di blocco tenderà a lasciarsi dominare dagli altri, a non avere rispetto di sé stessa ed a sentirsi spesso inadeguata. Il rapporto corretto tra fratelli e sorelle, che ha per base la purezza e l’eguaglianza, viene espresso attraverso il Vishuddhi sinistro ed è la base della collettività. È attraverso questo chakra che possiamo percepire di fare parte di una realtà più grande di noi, che siamo tutti figli dello stresso Dio e pertanto uniti nella fratellanza. Comportamenti ambigui nei confronti dell’altro sesso tendono quindi a compromettere questo chakra. Un blocco al Vishuddhi destro rende invece arroganti, egocentrici e ci dà la tendenza a dominare gli altri, ad essere aggressivi e a parlare troppo ed a voce alta. Un’altra qualità conferitaci dal Vishuddhi è il discernimento, vale a dire la facoltà di percepire ciò che è buono da ciò che non lo è; questa qualità viene espressa attraverso l’Hamsa chakra, situato tra le due sopracciglia e direttamente collegato al Vishuddhi.Le qualità del Vishuddhi sono state espresse nella figura storica di Shri Krishnavissuto in India circa 6000 anni fa. La vita di Shri Krishna, che rappresenta l’aspetto del Dio Padre che porta la giustizia Divina in tutte le azioni, viene raccontato nel grande poema epico Mahabharata, che comprende la più celebre scrittura: la Bhagavad Gita. Il principio del Vishuddhi sinistro è rappresentato da Shri Vishnumaya la sorella di Shri Krishna.

Organi controllati Organi dei sensi, occhi, orecchie, naso, lingua,tatto, faringe, laringe,tiroide, collo, gola, viso,denti, pelle

Funzioni Consente di comunicare con il mondo esterno e di conoscere il mondo fenomenologico;dà la consapevolezza di fareparte di qualcosa piùgrande di noi

Cause di blocco (s) sensi di colpa; sottomissione; mancanza di rispetto per sé stessi, attitudine al flirt(c) mancanza di distacco, complessi di inferiorità o superiorità; razzismo, fumo(d) arroganza, sarcasmo, turpiloquio, aggressività,mancanza di rispetto versogli altri, parlare troppo o troppo forte

Effetti del bloccoProblemi ormonali, tiroide, malattie alla gola e agli organi dei sensi; angina, artrosi cervicale

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

Il potere della testimonianza

Anche in Sahaja Yoga ho visto persone che vogliono mettersi molto in mostra. Io so chi si compor-ta così. Ma queste persone dovrebbero sapere che quando si smette di reagire alle cose esterne, allora si può cominciare a reagire verso l’interno, e può così cominciare una corretta introspezio-ne. Guardando voi stessi rimarrete sorpresi di quanto siate ammirevoli, di quanto siate felici e, se andate ancora un po’ al di là, non penserete a nessuna di queste cose, semplicemente diventerete senza pensieri e saldi. Saldi come una persona rispettata, la cui compagnia è desiderata, una persona amata e di cui gli altri si prendono cura. Quindi non bisognerebbe preoccuparsi delle reazioni delle altre persone, di quello che dicono di voi, di quello che pensano di voi. Dovreste solo fare introspezione e constatare le cose per conto vostro. Dopo un po’ non avrete neanche bisogno di fare introspezione. Quindi, tutti voi dovreste sviluppare questo potere di testimonianza. Cercate di svilupparlo. In pratica, mentre reagite, fermate la reazione. Fermate la reazione rispetto a qualunque cosa. Vi sorprenderete nello scoprire in voi una personalità molto potente, nel senso che non avrete ambizioni, non avrete desideri né passioni speciali ma, semplicemente, testimonierete la rappresentazione che si svolge davanti a voi. È molto interessante testimoniare, perché allora comprendete l’umorismo che c’è dietro ogni cosa, comprendete anche la stupidità che c’è dietro ogni cosa e comprendete il meccanismo della violenza. Semplicemente ridete di tutto questo. Non restate sconvolti o agitati per nessuna cosa, ridetene e basta. Dopo un po’ vedrete con sorpresa che il vostro stato di testimonianza sarà cresciuto e quando tutti voi nella collettività avrete questo stato di testimonianza, potrete fare meraviglie senza fare nulla, senza dire nulla, senza agire, solo la vostra stessa presenza metterà le cose a posto. Non dico che avrà effetto su tutti, no, non si può dire questo, ma sulla maggior parte delle persone. Ogni persona che è in questo stato porta pace, porta gioia. Persino la natura comprende. La natura capisce che voi siete in questo grande stato di testimonianza. (1)

Vishuddhi destro

Per proteggere il Vishuddhi destro non dovete parlare troppo e, se parlate, non dite cose aggressive. Non dite cose che possano ferire chi vi ascolta. Dite cose che siano piacevoli, certo non cose che lusinghino l’ego, ma cose piacevoli, che siano carine e che esprimano amore.Dio vi ha dato il linguaggio per esprimere l’amore. Esprimete l’amore! Se dovete parlare con qualcuno, cercate di scoprire ciò di cui ha bisogno, in che cosa potete aiutarlo, parlate in modo da non ferirlo. Perciò, prima di prendere la parola dovrete prima di tutto accertare se ne avete diritto e se affermerete la verità; dovreste esporre le cose in modo corretto, adoperando il senso di discernimento; dovete anche chiedervi se ciò che state per dire sarà di qualche aiuto allo Spirito del vostro interlocutore, di modo che, quando parliamo, quello che diciamo sia gradito a chi ci ascolta, sia dolce e non irritante. Così dobbiamo parlare.… Se la gente potesse parlare di meno e pensasse all’amore, se esprimesse l’amore con la parola, quanti problemi del Vishuddhi potrebbero essere risolti. (2)

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Vishuddhi sinistroLa relazione fratello-sorella è molto più importante di ogni altra relazione, perché è pura, basata sulla protezione, sull’amore e sull’eguaglianza. Per esempio, la relazione genitori-figli non può essere la stessa cosa, ma anche quella nonni-nipoti può essere poco equilibrata; il fratello e la sorella invece sono della stessa generazione, hanno lo stesso modo di vedere le cose. Sentirsi colpevoli è sbagliato ed è un mito: se voi vi sentite colpevoli, che vantaggio ne traete? È solo un mito, un peso morto che portate sulle vostre spalle: è inutile! Se pensate di aver fatto qualche errore, affrontatelo: “Ho fatto questo errore, non lo ripeterò ancora”. Se invece vi sentite colpevoli accumulate tutto qui e continuate a ripetere lo stesso errore finché non diventate immuni. Allora non ci si rende più conto nemmeno dell’errore; la gente sbaglia senza neanche sapere che sta sbagliando. Anche quella consapevolezza, quel senso di allerta scompare e pensate per ogni cosa “Che c’è di male?” È come per l’ubriacone: all’inizio beve e pensa “Non dovrei farlo”, poi ne prende ancora un po’, ancora un po’... e alla fine “Che c’è di male se sto bevendo? È perfetto!” Tutto questo inizia con il Vishuddhi sinistro, perché non affrontiamo gli errori.Come fare per uscire da questo stato in cui non riconoscete ciò che è sbagliato? L’unico modo è dedicarsi a Sahaja Yoga nel giusto modo: innanzitutto affrontare se stessi. Se iniziate ad affrontare voi stessi, comprendete che avete commesso degli errori: “Ho commesso questo errore, non importa, non ho intenzione di sentirmi colpevole per questo, se capitassi nella stessa situazione non lo farei un’altra volta. Inoltre non ho nessuna intenzione di sentirmi colpevole per il mio passato”. Con questa fiducia in voi stessi potete sbarazzarvi completamente dei blocchi al Vishuddhi sinistro. (3)

Hamsa chakraSapete che il Vishuddhi Chakra ha sedici petali che controllano gli occhi, il naso, la gola, la lingua, i denti, ma è l’Hamsa che controlla l’esprimersi di tutte queste parti; è perciò molto importante per gli occi dentali capire l’Hamsa Chakra. Dobbiamo comprendere la discriminazione in profondità dentro di noi, e capire come poterla svi-luppare è davvero molto importante in Sahaja Yoga. Saper discriminare significa che dobbiamo scegliere quelle cose che sono buone per noi, che portano il nostro bene e sono buone per la collettività e per la nostra ascesa. Soprattutto dovete considerare l’aspetto delle vibrazioni. Se fate qualcosa e le vibrazioni diminuiscono, allora senz’altro, .... “Io sono un Sahaja Yogi, per me le vibrazioni e la mia ascesa sono la cosa più importante”. Quindi, per sviluppare la discriminazione sul lato destro dovete conoscere la vostra meta, la vostra destinazione. Dovete sapere su quale sentiero siete e dove venite portati. Dove siete oggi? D’altronde in Sahaja Yoga non dovrebbero esserci problemi né difficoltà, dovrebbe esserci unicamente gioia, gioia e gioia. Ma la discrimi nazione dovrebbe essere nell’identificare quali siano le vostre debolezze. Dove avete sbagliato? Cosa è andato storto? Dove? In che aspetto? E come avete fallito? A volte la gente dice: “Oh, abbiamo già fatto tanto, ora non è più possibile”. A questo punto siete in errore. (4)

(1) KRISHNA PUJA, Cabella Ligure, 16 agosto 1998(2) estratti da un discorso di Shri Mataji a Londra il 29 marzo 1982 (3) SHRI VISHNUMAYA PUJA, New York, USA, 19 Settembre 1992 (4) HAMSA CHAKRA PUJA, Grafenschau, Germany - 10/7/88

6° Chakra: Agnya

Introduzione

Il chakra dell’Agnya è situato all’incrocio dei nervi ottici, che controllano i bulbi oculari, nel chiasma ottico ed è conosciuto anche come “terzo occhio”. Esso è situato al punto di incrocio dei canali di destra e sinistra ed è collegato agli altri centri sottili attraverso il midollo allungato. L’eccessiva attività su ciascuno dei due canali tende a chiudere il chakra impedendo il passaggio della Kundalini nella sua ascesa verso l’ultimo centro, il Sahasrara, dove avviene l’unione, lo yoga. Per questo l’Agnya viene descritto come la porta stretta del Regno dei Cieli. I due petali dell’Agnya Chakra corrispondono all’ego e al superego. L’attività del lato destro fa gonfiare il nostro ego situato nella parte sinistra della testa. Questo rappresenta la parte della nostra mente proiettata all’esterno, verso il futuro, collegata al sopraconscio collettivo. Una persona con un ego troppo sviluppato tende ad essere individualista, egocentrica, reattiva, ambiziosa, tende a giudicare gli altri ed a proiettare la propria volontà su di loro. L’attività del canale sinistro invece crea il nostro superego, situato nella parte destra della testa. Il superego rappresenta la parte della nostra mente che raccoglie in sé le esperienze passate, le abitudini, i condizionamenti, le sofferenze, le frustrazioni ed è collegato al subconscio collettivo. Il superego corrisponde a quella che è stata chiamata la “psiche” dell’essere umano. Una persona con un superego troppo sviluppato tende a lasciarsi

Localizzazione :Corpo Centro del cervelloTesta (d) Fronte (s) NucaMano AnularePiede Anulare

Io sono sceso sulla terra per regalare all'uomo una nascita nuova.Se davvero rinasce, l'uomo vive nel Regno e non vedrà mai più la morte.

Eschilo, Prometeo

Corrispondenze

Plesso Chiasma ottico

Elemento Luce

Pianeta Sole

Giorno Domenica

Pietra Diamante

Nazione (d) Russia (s) Cina

Simbolo Croce

Petali 2Colore biancoQualità perdono, umiltà, compassione, magnanimità

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influenzare facilmente dagli altri, ad essere emotivamente instabile e ad essere proiettata verso il passato. In entrambi i casi, l’incessante attività mentale che fa gonfiare ego e superego proietta la nostra attenzione verso l’esterno e crea in noi un senso di separazione e divisione, generando una visione relativa del mondo in cui ogni cosa trova un suo antagonista: io e l’altro, il bene e il male, il piacere e il dispiacere, passato e futuro, ecc. Quando si ottiene la realizzazione del sé, la Kundalini arriva all’Agnya dissolvendo i due emisferi dell’ego e del superego per aprirsi la strada verso il Sahasrara. A questo punto la nostra attenzione viene attratta verso l’interno e si inizia a percepire l’integrazione con il tutto. Una persona con l’Agnya chakra aperto sviluppa la capacità del perdono e una attitudine genuinamente compassionevole nei confronti degli altri. Sviluppa inoltre una maggior limpidità di pensiero e una profonda umiltà, originata della consapevolezza di essere parte del Tutto. Per migliorare il proprio Agnya è importante perdonare tutto quello che ci disturba oppure ciò che non è come noi vorremmo che fosse. Perdonare chiunque ci abbia fatto del male ed accettare se stessi e gli altri per quello che sono aiuta a liberare il nostro Agnya. La meditazione è un ottimo modo per sbloccare e aprire questo chakra: per coloro che pensano in modo eccessivo oppure che sono molto reattivi è consigliato meditare anche per un tempo esteso, finché la mente gradualmente non si tranquillizza. Nell’Agnya risiede l’energia che si è incarnata nella figura del Signore Gesù Cristo che, con la sua resurrezione, ha aperto il chakra a livello collettivo cosicché tutti noi, oggi, possiamo ottenere la nostra resurrezione nello spirito, la nostra realizzazione del Sé. Nella vita e nel messaggio di Gesù possiamo infatti riconoscere tutte le qualità di questo chakra quali il perdono, l’umiltà, la compassione e la resurrezione.

La parte sinistra dell’Agnya, è rappresentata dal Buddha, che ci ha insegnato a tenere sotto controllo il nostro ego. Mentre la parte destra del chakra è presieduta da Shri Mahavira che controlla e purifica il canale sinistro e il superego.

Organi controllati Ipotalamo, talamo,ghiandola pituitaria,ghiandola pineale

Funzioni Controlla la vista, l’intelletto e la facoltà di pensare Manifesta il nostro futuro (ego) e il nostro passato (superego)

Cause di blocco (s) avidità e lussuria nello sguardo, guardare troppo il computer o la televisione, attaccamento ai ricordi, vivere nel passato, essere troppo abitudinari, condizionamenti, fare male a se stessi(c) odio, rancore, giudicare, separare, violenza verso gli altri, razzismo, fanatismo, reattività, risentimento(d) false identificazioni, egoismo, mancanza di umiltà, elucubrazioni, individualismo, preoccupazioni, fare male ad altri

Effetti del bloccoIctus, problemi alla vista, problemi mentali, paralisi

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

L’Agnya e GesùSe qualcuno cerca di spingere l’attenzione oltre questa porta chiusa, può ritrovarsi sia a destra che a sinistra, procurandosi non pochi problemi, specialmente quando non si è in grado di capire che ciò che è sconosciuto non è necessariamente divino.Se ci si sposta verso destra, si va verso il sopraconscio e si hanno allucinazioni. In realtà non sono allucinazioni, ma entità che vivono sul lato destro....Il chakra dell’Agnya è la porta del paradiso. In quel chakra risiede la grande incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo. Negli Shastra indù Egli è chiamato Shri Mahavishnu. Le sue facoltà consistono in undici rudras o poteri distruttivi. La facoltà preminente è quella di Shri Ganesha, ossia l’innocenza. E’ dunque l’incarnazione dell’innocenza, vale a dire della purezza integrale.Il suo corpo non era costituito con l’elemento terra, era imperituro. Era Omkara (luce) e quando morì, resuscitò. La resurrezione avvenne grazie alla natura Omkara del suo corpo.La storia e la descrizione di Shri Mahavishnu si trovano nel Devi Bhagavatam....Quando la Kundalini ascende, si ferma all’altezza dell’Agnya chakra e, se non si risveglia il Cristo, è impossibile aprire tale chakra. Occorre, perciò, invocare il Cristo, pronunciare il suo nome o recitare il “Padre Nostro” o, meglio ancora, pronunciare il nome di Shri Mahavishnu. Il chakra si apre e viene così provata la descrizione del Devi Bhagavatam: Shri Mahavishnu e Gesù Cristo sono la stessa persona....E’ giunto dunque il momento di comprendere che le religioni sono in effetti soltanto una, fanno parte integrante della linfa della vita e che tutte le incarnazioni sono perfettamente integrate l’una con l’altra e che c’è una concordanza assolutamente perfetta tra di loro; ciò è comprovabile se sapete alzare la vostra Kundalini. Se siete un’anima realizzata, se siete in grado di alzare la Kundalini, vi accorgerete che tutte le divinità sono presenti nei vari chakra; esse attendono solo di essere destate. (1)

L’Agnya e l’EgoTutti i problemi che scaturiscono dalla creatività e dall’azione dei vari organi devono essere controbilanciati e l’ego si svi luppa proprio per fare da contrappeso. Compiamo sempre qualche azione, ma perché dovremmo farlo? In fin dei conti azione e attività sono sinonimi di fatica, problemi, difficoltà. Si genera ogni specie di malinteso quando si blandisce l’ego. Dovrei dire che quando siamo soddisfatti del nostro ego è il momento in cui perdiamo la bussola. Ci identifichiamo con l’ego e non con il Sé. Che cosa avviene fisicamente quando questo pallone riesce ad invadere l’intera testa? Normalmente l’aura del cervello circonda il cuore, ma quando esiste un problema di ego, è quest’ultimo che circonda il cuore. Si può allora affermare che siete una persona “disintegrata” in quanto il cuore funziona in un senso, il cervello in un altro, il corpo in un terzo e le emozioni in un quarto senso. Sono quattro persone che montano altrettanti cavalli. In tal modo siete fatti letteralmente a pezzi.Esaminiamo adesso come è possibile domare questo ego: innanzi tutto si incomincia a prenderne coscienza. Ecco cosa capita. Vediamo il signor ego: è lì che ci fornisce idee. Spesso ci sentiamo tanto depressi nel vedere quanto ci identifichiamo in lui. Nel combatterlo non fate altro che rinforzarlo. Più lo

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affrontate e più invade il vostro capo. Non combattete dunque!Come fare per “sgonfiare” questo ego? Si adotta lo stesso sistema adoperato per sgonfiare un pallone: si prende uno spillo e si fora il pallone. Solo gli esseri umani sono capaci di prendersi in giro da soli: nessun animale sarebbe capace di fare altrettanto. Se imparate a prendervi in giro da soli, imparerete a sminuire il vostro ego, altrimenti continuerà a dettarvi come dovete comportarvi, e ciò a suo unico profitto.Quando l’ego ricopre la testa intera ed il Sahasrara chakra, è ben difficile per la Kundalini, che ascende attraverso il canale cen trale, perforare questa corazza. L’ego, nei confronti del superego, che è minuscolo, ha assunto proporzioni enormi. La breccia deve essere aperta al centro, per cui occorre ricondurre l’ego a più modeste proporzioni. Solo allora la Kundalini può salire, oltrepassare la porta dell’Agnya chakra e dirigersi verso il Sahasrara chakra. (2)

L’Agnya e gli occhiE’ molto importante evitare agli occhi ogni attività inutile. I vostri nervi e malesseri possono essere guariti se avrete occhi puri. E’, purtroppo, una specie di circolo vizioso: assorbite ogni specie di impurità con gli occhi, le accumulate nell’Agnya, e dovete ripulire questo centro per poter avere uno sguardo puro. Possiamo incominciare col chiedere perdono, come ho già detto altre volte. Poi occorre stabilizzare il Cristo nel chakra dell’Agnya. Infine dobbiamo rinunciare alle droghe, a ciò che è tossico e al fumo. Ciò avviene nel modo più naturale quando siete diventati Sahaja Yogi. Gli occhi esprimono l’essere nella sua totalità, il cervello, il corpo, le membra, tutto. Se l’Agnya chakra funziona bene, anche gli occhi saranno in ordine: emetteranno solo amore. Un semplice sguardo sarà sufficiente per alzare la Kundalini. Uno sguardo guarirà la gente, un semplice sguardo porterà la gioia a chi è disperato, affranto. Gli occhi sono dunque la finestra del vostro essere, del vostro cuore. Quando la Kundalini si alza, le pupille si dilatano, ed una anima realizzata ha occhi scuri perché le pupille sono dilatate. Quando le osservo, sono dilatate e scure. Si può riconoscere una anima realizzata dal fatto che i suoi occhi sono brillanti, scintillanti come diamanti. Potete distinguere, attraverso gli occhi, se un’anima è realizzata; c’è un’enorme differenza tra gli occhi di una persona realizzata ed una che non lo è. Potete perciò immaginare quanto lo Spirito filtri attraverso gli occhi: se questi non sono puri, esso non si manifesta a lungo. Se perciò volete comprendere il Cristo, dovete rispettare fisicamente i vostri occhi. Dovete rinunciare mentalmente a tutto ciò che è impuro. (3)

Il Cristo e il perdonoFino alla venuta del Cristo tutti i poteri delle incarnazioni erano espressi come loro poteri personali; significa che ad esempio la Dea venne sulla terra per uccidere dei demoni e per dire alla gente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; Mosé venne sulla terra per salvare un popolo. Ma c’era bisogno di qualcuno che portasse via i peccati della gente, che camminasse su questa terra come una incarnazione del perdono; per perdonare gli esseri umani nell’errore, gli esseri umani che erano così ignoranti, per perdonarli con il suo amore e con la sua compassione. Non per mettere in mostra i suoi grandi poteri che possedeva, ma solo per assorbire i peccati della gente attraverso la sua compassione e il suo perdono. Questa Deità fu posta molto, molto tempo fa in noi e si incarnò come essere umano su questa terra, ma noi non l’abbiamo mai riconosciuto. (4)

(1) Dal discorso “L’Agnya Chakra” - New Delhi, India - 3 febbraio 1983(2) Estratto da un discorso sull’Ego - Hamstead, Londra - 22 ottobre 1979(3) Estratto dal discorso “L’Agnya - Gesù Cristo” - Caxton Hall, Londra - 18 dicembre 1979(4) Estratto dal discorso “Il Cristo ed il perdono” - Caxton Hall, Londra, 11 maggio 1981

7° Chakra: Sahasrara

Introduzione

Il Sahasrara si trova nell’area limbica del cervello, è costituito da mille petali. Osservando il nostro cervello in sezione orizzontale, si può infatti notare che i nervi si irradiano attorno alla zona limbica e che assomigliano ai peta-li di un fiore. Osservandolo in sezione verticale, si nota invece una quantità di nervi riuniti in fasci. Il Sahasrara è la sintesi degli altri sei chakra che hanno le loro sedi, Pithas nel cervello, collocate lungo la linea mediana della zona limbica: iniziando dalla nuca con il Mooladhara Chakra circonda-to dallo Swadisthan, poi seguono il Nabhi, il Cuore, il Vishuddhi e l’Agnya Chakra. Questi sei centri si uniscono assieme per formare il settimo.La Kundalini, sale nel canale centrale, attraversa i sei chakra, penetra nell’area limbica illuminando le sette Pithas dei chakra, portando all’integrazione interiore. Il Sahasrara è il Regno di Dio dove avviene la completa comunione con l’Assoluto che è in noi e che si manifesta nella pace dell’essere e nella quiete del Sé, come gioia pura e consapevolezza vibratoria. Il Sahasrara si blocca quindi quando dubitiamo o non diamo la giusta importanza alla nostra Realizzazione del Sé, se mettiamo in discussione l’esistenza di Dio, se ci identifichiamo troppo con il nostro ego o con i nostri condizionamenti o se ci perdiamo nel materialismo. In passato il risveglio della Kundalini, e quindi l’apertura del Sahasrara, poteva essere tramandato da un maestro illuminato a

Localizzazione :Testa Sommità della testaMano Centro del palmoPiede Sotto la pianta del piede

Tu gioisci in segreto insieme al Tuo Signore nel loto dai mille petali, dopo aver oltre-passato la Terra nel Mooladhara, l’Acqua nel Manipur (Nabhi), il Fuoco che risiede nello Swadhisthana, l’Aria nel Cuore, l’Etere in alto nel Vishuddhi e il Manas tra le

sopracciglia (Agnya), avendo così percorso l’intero sentiero di Kula.Saundarya Lahari, Adi Sankaracharya

Corrispondenze

Plesso Area limbica

Elemento Vibrazioni Divine

Pianeta Luna

Giorno Lunedì

Pietra Madreperla

Nazione Nepal

Simbolo Bandhan (ferro di cavallo)

Petali 1000Colore arcobalenoQualità integrazione, unione, silenzio, gioia pura

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da uno o due discepoli, dopo una vita di rinuncia e purificazione; oggi questo risveglio si sta verificando più facilmente e per un numero ben più grande di persone, attraverso Sahaja Yoga, grazie ad un evento: l’apertura del Sahasrara chakra a livello collettivo avvenuto il 5 maggio 1970, di cui Shri Mataji è stata testimone.

Estratti dai discorsi di Shri Mataji

Proteggere il chakraPer proteggere il Sahasrara è importante coprirsi la testa d’inverno, di modo che il cervello non si raffreddi. Il cervello è infatti formato da Medha, grasso. Bisogna dunque evitarne il raffreddamento. Non bisogna neppure esporlo ad eccessivo calore. Per mantenerlo bene, non state seduti a lungo sotto il sole, altrimenti il cervello si indebolisce e diventate bizzarri: il primo passo verso la pazzia. Se state al sole, copritevi la testa, è molto importante. (1)

Evitare gli estremismiC’è una cosa che dovete sapere, ed è che in Sahaja Yoga non si devono spingere le cose all’estremo. La saggezza non consiste nell’aggrapparsi a una qualsiasi cosa. I Sahaja Yogi non sono persone “fissate”. Se così fosse, non potrebbero progredire. Non dovete attaccarvi alle vostre idee o al vostro ambiente. Dovete essere sempre in movimento. Accompagnate il movimento! Ciò non vuol dire che dobbiate lasciarvi andare! Dovete ascendere, non regredire!(1)

Essere vigili e onestiAndare all’inferno è la cosa più facile di questo mondo: non richiede né un impegno lavorativo né qualche speciale attività. Quando si prende la strada dell’ascesa le cose sono un po’ più difficili. Non dovete essere indecisi, non dovete inciampare. Dovete badare alla vostra ascesa, dovete controllarvi e non ricadere nelle vecchie abitudini. (1)

Tenere il Sahasrara puroIl Sahasrara chakra ha un suo mantra che è Nirmala. Ciò vuol dire che dovete stare attenti a mantenerlo sano, puro e immacolato. Questo è il vostro lavoro. Cercate di mantenerlo puro, senza macchie. Ciò, sicuramente, segnerà una nuova tappa, una spinta verso una nuova dimensione per molti esseri umani. (2)

Essere determinatiIl primo giorno, il giorno della realizzazione, l’esperienza è fantastica. Sin dal momento della realizzazione, se siete abbastanza intelligenti, dovete decidere come procedere per stabilizzarvi. Supponiamo che vi piaccia il latte. Potete pensare: “Finché non avrò raggiunto quello stadio, non prenderò latte”. Non bisogna considerare questo come un sacrificio, ma come una scalata”. Gli alpinisti, che fanno sforzi immani per conquistare l’Himalaya

Organi controllati Area limbica, cervello

Funzioni Unione con l’Assoluto,consapevolezza vibratoria,consapevolezza senzapensieri, consapevolezzasenza dubbi, vivere nelpresente

Cause di blocco Materialismo, eccessiva pressione dell’ego e del superego, attività e ideecontro Dio, seguire edinchinarsi davanti a falsimaestri, mancanza dionestà, dubitare dellapropria realizzazione o prenderla con troppo leggerezza e superficialità

è il principio della fine! Ma se ci tenete a qualcosa, ditevi piuttosto: “Va bene, amo questa cosa, ma amo ancor più il mio progresso, e finché non avrò raggiunto un certo livello ne farò a meno”.Questa è la determinazione che dovete manifestare, altrimenti come pensate di poter vincere la montagna... gigantesca e terribile della vostra ignoranza? In effetti, al momento della Realizzazione io vi pongo in cima alla montagna e voi cominciate subito a scivolare, mentre dovreste aggrapparvi alla cima! (4)

Nirananda, Gioia puraVoi sviluppate Nirananda quando siete totalmente identificati con lo Spirito. In Nirananda non esistono dualità: è Adwaita, senza dualità, si è una persona unificata. Siete totalmente integrati, non esistono ostacoli alla Gioia. Essa è completa: non c’è felicità o tristezza, ma solo Gioia. La Gioia non consiste nel ridere o sorridere continuamente. No, è silenzio, la quiete del Sé, la pace dell’essere, lo Spirito che si manifesta nella consapevolezza vibratoria e, quando si raggiunge questa pace, ci si sente come la luce del sole, come l’intero chiarore di questa bellezza. (1)Il punto che dobbiamo stabilire in noi è Nirananda. Perché parlarne? Non si può dire nulla. Non posso dirvi: “È così, è cosà”. Non vi sono parole per descrivere l’assoluto. Si può solo usare la negazione e dire: “Non è questo, non è quello”. Ciò che rimane (dopo aver eliminato tutto) è l’assoluto. In tal modo si giunge allo stato Assoluto, in cui la completa comunione avviene solo con l’Assoluto che è in voi.Dovete stabilizzarvi. Non c’è bisogno di ritirarsi sull’Himalaya né di abbandonarsi ad una tecnica radicale: è stando in questo mondo che dobbiamo diventare l’Assoluto, l’Unico, il Kevalam. Non c’è da chiedersi come ci si arriva, lo si diventa e basta. Lo diventate come il fiore diventa frutto. E’ già predisposto in voi stessi. Lasciate solo che le cose avvengano. (5)

Lo stato di Nirvikalpa - Consapevolezza senza dubbiLo stato di Nirvikalpa è la consapevolezza senza dubbi al di là della consapevolezza senza pensieri, Nirvichara, ed è lo stadio finale della meditazione. Allora tutto è illuminato, tutto è conoscenza. Nulla può turbarlo, nessuna impurità può ostacolarlo. Corrisponde per il Sahaja Yogi all’integrazione con l’Essere Collettivo. E’ il punto in cui macrocosmo e microcosmo si integrano nella gioia. Solo chakra puri autorizzano un tale stato. (1) Il Sahasrara è il Regno di Dio. Quando il Brahmarandra (centro del Sahasrara) si apre completamente, allora i cieli si manifestano in voi. Una volta che avete raggiunto Nirvikalpa non potete più tornare indietro. (3)

L’apertura del Sahasrara collettivoImmaginate per un attimo un fiore di loto molto grande, con mille petali, e che voi siate seduti al centro, nella corona e guardate tutti quei petali, tutti meravigliosamente colorati, fragranti e pulsanti di benedizioni di gioia. Rimanere così è la posizione ideale, ma poi, dopo il silenzio, vi sentite riempiti di una enorme compassione e amore, e iniziate a portare la vostra attenzione al Sahasrara di milioni di persone, cominciate a vedere i problemi che esistono nel Sahasrara.

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Per procedere bene Se sapete sorridere ai cosiddetti dispiaceri della vita, sappiate che siete sulla buona strada. Se il vostro discernimento cresce, sappiate che il vostro progresso è buono. Se aggrediti, vi mantenete pacifici, l’ira sfuma, sappiate che il vostro progresso è corretto. Se potete osservare una persona messa alla prova senza sentirvi coinvolti, sappiate che state progredendo. Quando i trabocchetti del mondo artificiale non riusciranno più ad impressionarvi, sappiate che avete progredito. Se i lacci della vita materiale non vi seducono più, sappiate che progredite bene.Il lavoro, le preoccupazioni, nulla è importante per diventare Sahaja Yogi. Qualsiasi cosa voi facciate, non potrete ottenere un tale stato. L’avete ottenuto senza alcun sforzo. Allora, dovete essere qualcosa di ben speciale! Cercate di capire e conservatevi umili a questo proposito. Quando vi riuscirete, quando rimarrete umili pur essendo riusciti in qualcosa, quando avrete poteri, quando irradierete l’innocenza, il discernimento, quando diventerete sempre più compassionevoli con una personalità sempre più umile, allora potrete credere d’essere nel cuore di vostra Madre. Crescerete così in fretta che, senza meditare, sarete in meditazione, senza essermi vicini, sarete alla mia presenza, senza nulla chiedere, riceverete le grazie di vostro Padre. (2)

Cause di blocco del SahasraraQuesto è proprio il modo di pensare occidentale! “ Beh, già che ci siamo, faremo un po’ di Sahaja Yoga. Toh, in questo week-end, passando, potremo andare al seminario. Toh, così per fare, ben s’intende, Madre ci alzerà la Kundalini. Di passaggio desterà le nostre deità e, di passaggio, usufruiremo delle benedizioni.” Quanti di voi hanno tuttora un simile atteggiamento verso Sahaja Yoga!Una delle cause più comuni di blocco del Sahasrara Chakra è il dubbio: dubitare della propria realizzazione, non ritenersene degni, dubitare della consapevolezza vibratoria, dubitare di “Dio Padre”, dello Spirito Santo o della Kundalini, dubitare che Dio possa incarnarsi sulla terra, dubitare di Sahaja Yoga. (3)

Il Sahasrara e la percezione della veritàE’ un argomento di grande profondità. Quando si verifica l’illuminazione della Kundalini nel cervello, questo ha il potere di percepire la verità. Incominciate a intravedere la verità percepita dal cervello. Sino a quel momento, ciò che il cervello poteva percepire non era la verità, ma solo il suo aspetto esteriore.

Il Sahasrara e il cuoreNella mia infanzia pensavo che i miei sogni erano troppo fantastici. Si sarebbero realizzati un giorno? Raccoglievo piccoli sassi e mi chiedevo: “Verrà il giorno in cui la gente non assomiglierà a pietre ma a cuori?”. Per grazia di Dio vi ho incontrati e vi ringrazio molto di aver accettato Sahaja Yoga. (6)

(1) Discorso sul Sahasrara, Delhi, India – 5 febbraio 1983(2) Giorno del Sahasrara, Mestiere en Brey, Francia – 5 maggio 1984(3) Vigilia del Sarasrara Day, Vienna, Austria - 4 maggio 1985(4) Giorno del Sahasrara, Roma, Italia – 5 maggio 1988(5) Giorno del Sahasrara, Vienna, Austria - 5 maggio 1985(6) Diwali Puja, Tivoli, Italia – 17 novembre 1985

La Kundalini

Estratto da un discorso di Shri Mataji in occasione del Kundalini Puja presso Weilburg, Germania il 11 agosto 1992

Oggi ci siamo riuniti qui per celebrare il Puja all’Adi Kundalini come pure alla vostra Kundalini. Prima di tutto, penso che la cosa più importan te sia che voi capiate la vostra Kundalini, poiché la realizzazione del Sé significa conoscenza del Sé. E chi vi dà questa conoscenza è la vostra Kundalini perché, quando sale, mette a fuoco i problemi dei vostri chakra.

Noi diciamo che essa è puro desiderio, ma non sappiamo che cosa significhi purezza. Significa il vostro desiderio puro, significa che la kundalini non ha cupidigia, avidità, niente di tutto questo. Questa forza è, davvero, vostra madre. Risiede nell’osso triangolare, ed è la vostra vera madre. Sa tutto di voi. E’ come un registratore. Sa tutto di voi, ed è la conoscenza assoluta, perché è così pura. Qualsiasi chakra tocchi, sa anche in anticipo cosa c’è lì che non và. È pronta e preparata, e si adatta com pletamente a voi, in modo che il suo risveglio non vi dia alcun problema: se qualche chakra è chiuso, lei aspetta e procede lentamente aprendolo a poco a poco.

Questa Kundalini è il potere primordiale che si riflette in voi. E dentro di voi, in un essere umano, è come molti fili di energia. È come una corda, e questi fili di energia sono tutti attorcigliati insieme per formare la Kundalini. In un essere umano questi fili sono 3 volte 7, cioè 21 elevato alla centottesima potenza. Ma quando la vostra Kundalini sale, solo uno o due tra tutti questi fili giungono in cima e passano attraverso l’area della fontanella, solo uno o due, perché deve passare attraverso il canale più interno, noto come ‘Brahma Nadi’. E’ tutto a spirale, perché la Kundalini è una spirale e questi canali sono anch’essi come delle spirali, così (Shri Mataji arrotola il fazzoletto e indica le pieghe concentriche, n.d.t.): il canale più interno è il Brahma Nadi, quello più esterno è il canale destro, più in dentro di questo c’è l’Ida Nadi. Attraverso

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il Brahma Nadi, dunque, lei inizia a emettere questi fili, in modo da rilassare il centro. A causa del rilassamento del centro, anche il sistema nervoso simpatico inizia a rilassarsi. Quando giunge all’Agnya chakra, allora gli occhi si rilassano, le pupille si dilatano e i vostri occhi possono diventare come i miei, molto neri, totalmente rilassati. Potete facilmente vedere in una persona fino a che punto la Kundalini è salita: se è passata attraverso l’Agnya, i vostri occhi saranno completamente dilatati e luminosi. Poi entra nel Sahasrara.

La Kundalini è solo pura luce di conoscenza, amore, compassione e attenzione. Ci sono tutte e tre queste cose in quell’energia. Noi conosciamo molte energie, come l’energia elettrica, conosciamo l’energia luminosa, conosciamo altre energie. Ma queste energie non possono pensare, non possono regolarsi, non possono lavorare da sole, devono essere governate da noi. Ma questa energia è essa stessa l’Energia Vivente e sa come gover narsi da sola. Lei pensa.

Se osservate un seme che germoglia, vedrete che in cima al seme c’è una piccola cellula, che sa come attraversare zone di terreno soffice, girare attorno a una pietra, e farsi poi strada verso la sorgente. Quella cellula ha, diciamo, una piccola Kundalini in se stessa e lo si vede dal modo in cui si muove.

Ma dentro di voi c’è l’incredibile forza della Kundalini. E voi siete una miniera di compassione che può essere illuminata dallo Spirito. Siete una miniera di amore, compassione e conoscenza, un oceano di perdono. Quando la gente ottiene la realizzazione non capisce che ora deve crescere. E perché non crescono? Perché non chiedono che queste energie si manife stino. Una persona che è un’anima realizzata, se dice: “Devo avere più compassione, la mia compassione non è abbastanza, il mio interesse per gli altri non è abbastanza, la

mia generosità non è abbastanza, sto sfruttando gli altri, sto sfruttando il loro amore”, allora questa energia comincia a muoversi, donandovi quella più grande dimensione di compassione e amore. Ma se non volete crescere nella vostra consapevolezza, allora essa dirà: “Va bene, è un Sahaja Yogi tiepido, lasciamolo stare!”, e non vi fornirà quell’energia che pure è immagazzinata in voi. Vi ho detto, 3 volte 7, cioè 21, elevato alla centottesima potenza. Che riserva di energia avete dentro di voi !

Ma a causa del vostro modo terreno di pensare e di chiedere .... All’inizio quando ho cominciato Sahaja Yoga, la gente era solita chiedere, diciamo, un lavoro, o: “Mia madre è malata!”, o: “Mio marito è malato!”, oppure dei soldi o cose del genere. Questi desideri non sono puri. Come sappiamo dall’ economia, non sono desideri puri. Sono desideri impuri perché non possono mai essere, in generale, soddisfatti. Così questa Kundalini, che è vostra madre, è lì per sostenervi, per nutrirvi, per prendersi cura di voi, per farvi crescere donandovi una personalità più elevata, più vasta, più profonda.

Noi pensiamo che se qualcuno è istruito, allora ha una personalità più elevata. Qualche volta se una persona è ricca, pensiamo che abbia una personalità più elevata. Qualche volta pensiamo che una persona che lavora molto abbia una personalità più elevata. Qualche volta pensiamo che una persona che ha, diciamo, una certa confusione circa la religione, abbia una personalità più elevata. Le nostre idee su cosa sia una personalità elevata sono errate. Le persone sono più elevate perché sono spiritualmente evolu te, altrimenti non lo sono, vanno in rovina. Nessuno le rispetta.

Ora noi siamo in Germania, e ‘Germ’ significa proprio Kundalini. In sanscrito ‘Germ’ si dice ‘Ankur’. ‘Ankur’ è il germoglio, e la Germania è il posto in cui possiamo tenere il Kundalini Puja. E’ veramente una grossa coincidenza, o meglio, è proprio ciò che ha disposto il Paramchaitanya.

Così, a guardarlo, un seme sembra una cosa molto normale, niente di speciale. Può avere anche un involucro molto duro. La maggior parte dei semi sta nei gusci, per lo più. Se non sono nei gusci, allora hanno almeno una qualche protezione esterna. Ma non vedrete mai un seme pendere da qualche parte su un albero. Deve avere qualche protezione, un qualche cosa di duro all’esterno.

C’è uno strato duro. Ma il germoglio ha la capaci tà di rompere quella durezza. Immaginate: un germoglio, una cosa così delicata che solo a toccarlo potrebbe rompersi, riesce a rompere l’involu cro, il duro guscio. Come può farlo? Non è fantastico che un guscio così duro, che non possiamo rompere nemmeno coi denti,

possa essere facilmente aperto da un delicato germoglio? In quel momento, quel che accade è che anche se il guscio in sé non prende vita, anche se non c’è movimento in esso, si muove e si apre. Quando quella cosa delicata cresce e allora il guscio deve rompersi.

Nello stesso modo, questa Kundalini è una cosa molto delicata. Se vede una persona compassionevole la gente dice: “Madre, è una tale gem ma!” Ognuno prova simpatia per quella persona, e sente il desiderio di proteggerla: “Madre, è pura compassione, è incredibile!” Ci sembra che quella persona sia debole, una personalità debole che debba essere protet ta. “Oh Madre, non è neanche capace di offendere! Né è capace di alzare un dito contro qualcuno, non ucciderebbe nemmeno una formica. Che può fare? Non è capace di nulla!!” Questa è la nostra idea, perché pensiamo che ci voglia qualcuno veramente tirannico per dirigere le cose. Ma guar date: in un seme, è quel delicato germoglio che cresce e rompe il guscio.

Allo stesso modo, quando diventiamo veramente delicati come un germoglio e cresciamo in delicatezza e nella bellezza della compassione, dell’ amore, e della conoscenza che ci rende umili, allora questi gusci si rompe ranno. Ma succede l’inverso, normalmente. In Sahaja Yoga abbiamo i leader. Abbiamo avuto leaders e leaders e leaders. Alcuni di essi quando sono arrivati erano come tigri. Non sapevo cosa fare. Ma anche una tigre può essere cavalcata dalla dea Kundalini, perché questo amore ha la forza di rompere qualsiasi duro guscio.

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Così ciò che dovremmo chiedere è questa natura bella, dolce e compassionevole, ed allora la Kundalini provvederà. Perché Lei ha solo quello. La Kundalini non ha nient’altro. Tutta la Sua forza è fatta di amore, nient’altro che amore. Come può darvi qualcosa che non ha? Supponendo che odiate qualcuno, cosa può fare Lei? Non può far nulla, perché non può darvi lei la forza per odiare. Così quel che dice è: “Odi qualcuno? Bene, perdona!” Lei vi dà la forza del perdono.Una spada deve essere fermata da uno scudo, non da un’altra spada. Così la violenza può essere combattuta con la non-violenza. Allo stesso modo, se dobbiamo crescere, se i Sahaja Yogi devono crescere, prima di tutto dobbiamo osservare: quanto dolcemente parliamo, quanto gentilmente parliamo, quanto siamo premurosi? Certo questo riguarda il comportamento verso l’esterno. Ma quando vi disponete così verso l’ester no, l’energia dentro cresce. Potreste dire :”Madre, anche se lo pensiamo,si tratta solo di, un pensiero.” No. Voi state pensando, ma per quel pensiero l’energia verrà dalla Kundalini dato che state chiedendo il Suo aiuto! Qualsiasi cosa Lei abbia, è disposta a darvela. Ma come può darvi ciò che non ha? Supponiamo che vogliate arrabbiarvi. Lei non possie de il potere di manifestare rabbia, come può darvi la rabbia, la collera? Qualche volta io ci provo: “Vediamo se riesco ad andare sull’ego!” Ma come fare? Non lo so. Perché questa Kundalini non sa cosa sia l’ego, come gonfiarlo facendovi poi volare a mezz’aria, nulla di tutto questo . Quale che sia il tipo di energia di cui è fatta, Lei vi darà quella. Dunque per favore ricordate: coloro che provano ad andare avanti per asserzioni, condizionamenti, ego e via dicendo non cresceranno, perché non stanno prendendo l’energia dalla Kundalini, ma dall’esterno, il che è assolutamente inutile.

Il potere della Kundalini è purezza assoluta, auspichevolezza, santi tà, castità, rispetto di se stessi, puro amore, distacco, affetto partecipe, attenzione illuminata, per donarvi la gioia. Poiché ogni madre vuole che suo figlio raggiunga la gioia e in qualsiasi modo proverà a donare gioia ai suoi figli, nello stesso modo questa Kundalini ha un solo potere, quello di donare gioia ai Suoi propri figli. E lo fa.

Certo, io non conosco le madri moderne, ma se io avessi detto a mia madre: “Insegnami ad essere arrabbiata”, lei mi avrebbe detto: “Vai a tagliarti il naso!” Se le avessi domandato di insegnarmi a mentire, avrebbe detto: “Vai a tagliarti la lingua!”. E se avessi detto: “Insegnami a vedere i difetti degli altri”, avrebbe risposto: “E’ meglio che ti strappi gli occhi!” Tutte le idee che abbiamo costituiscono un grosso ostacolo a che la Kundalini entri nella nostra attenzione.

La gente dice sempre: “Madre, come dobbiamo crescere, cosa dob biamo fare?” Ecco perché parlo di introspezione. Dovreste saper guardare dentro di voi: “Cosa voglio in questa vita? Dovrei essere capace di amare molte più persone senza alcun desiderio, avidità o aspettative!” Bene, allora come in un diluvio fluiranno in voi ondate di amore astratto. Lei vi dà lo stato del testimone. Lei vi dà la pace. Quante cose vi può dare, che vi renderebbero così potente, così veramente potenti! Nessuno potrebbe darvi problemi. Lei vi dà la sicurezza, Lei vi dà la pace, Lei vi dà sag gezza. Ma se volete domandarle la stupidità, non può soddisfarvi. E’ impossibile, non la possiede.

Insomma, ogni Sahaja Yogi che voglia crescere deve sapere che cosa è immagazzinato nella propria Kundalini. Se invece volete fare a modo vostro vi troverete sul lato destro o sul lato sinistro. Se vi portate sul lato sinistro allora vi può accadere di trasformarvi in qualsiasi cosa. Quello che sentiamo

dire su chi uccide, violenta ... si arriva facilmente a questi punti perché l’energia per fare questa cosa si trova oltre la Kundalini. Se vi muovete da quella parte, va bene, volete dei bhoots? Eccoli! Volete malattie? Eccole! Volete abbandonarvi all’osceno? Fatelo pure! Qualsiasi cosa vogliate, potete averla, è disponibile. Nessuno può fermarvi. Volete fare i furbi? Volete parlare alle spalle degli altri? Va bene, continuate così! Questa poi è una cosa molto comune. Ho sentito che ci sono dei Sahaja Yogi, specialmente donne, che parlano e discutono degli altri dietro le spalle. In questo modo certamente non potrete mai crescere. Se dovete parlare, parlate solo bene degli altri. Altrimenti è meglio non parlare: questo comportamento non ci aiuta.

Non siamo qui in questo mondo, in questa fase, per costruire più chiese, o templi, o moschee. No, io ne ho abbastanza di tutto questo, ho avuto abbastanza problemi. Ora vogliamo creare per noi stessi una dimora di amore e purezza, ma se non l’abiterete, come potrete avere amore? Ci sarà sempre gelosia ed egoismo, e tutte quelle cose là.

Quando parliamo della luce della Kundalini, dobbiamo capire che questa luce si diffonde nelle vostre vite, da esse emana e si esprime in modo meraviglioso. Tutti dicono che i Sahaja Yogi hanno un aspetto diverso dagli altri, che c’è una luminosità nei loro visi, che sembrano dei fiori, così rilassati, bellissime persone. Per esempio a Cabella la gente ne è rimasta colpita. Hanno detto : “Questi giovani che sono venuti qui non litigano, non ci sono hooligans tra loro!” Sono rimasti sorpresi di come possiate essere così a modo pur essendo in tanti. Così tanta gente, se si incontra tutta in qualsiasi posto, può darsi presto a comportamenti folli. Intendiamoci, anche un piccolo gruppo può diventare pazzo, e diventarlo senza nessuna ragione particolare. Ma comunque la vostra capacità di avere un comportamento collettivo è stata riconosciuta molto chiaramente dalla gente semplice del paese.

Voi dovete solamente desiderare, dovete solo desiderare, e il puro desiderio lavora nella giusta direzione. Infatti qualsiasi cosa voi desideria te, potete ottenerla. Volete soldi? Va bene, fateli! Andate sul lato destro e prendete soldi di qua e di là, fate come volete. Magari poi volete uccidere qualcuno.

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Va bene, andate sul lato destro. Chiunque può uccidere chiun que. O forse volete un po’ di notorietà o qualcosa di simile? Va bene, spostatevi sul lato destro. Tutte queste cose possono accadere, qualsiasi cosa può accadere in accordo con il movimento che fate. Ma per l’ascesa il vostro desiderio dovrebbe essere il desiderio puro di acquisire una più grande personalità piena di amore e capace di instaurare con gli altri bellissimi rapporti.

Il potere della Kundalini che è vostra madre deve salire deve venire su, manifestarsi grazie al vostro Puro Desiderio. Quando fate introspezio ne, quando fate un Puja, quando meditate, siatene consapevoli: perché state meditando? “Per risvegliare il Puro Desiderio di Compassione e Amore” Allora state già meditando, state già crescendo, la crescita è già cominciata ed è così veloce che quel guscio fatto di condizionamenti umani e di ego si rompe e questa piccola cosa che si trova nell’osso triangolare ... Immaginate, uno spazio così ristretto ... ma viene fuori, si manifesta e può salvare il mondo intero. Vi rendete conto, che cosa grandiosa!?! Che capacità di espansione, che magnificenza ha questa Kundalini che prima è dentro di voi, e che poi viene fuori in tutta la sua forza manifestando cose incredibili, straordinarie!

Queste sono le persone veramente grandi non quelle che cercano di far sfoggio dell’abito firmato che indossano. Tutte queste cose sciocche, queste stupidità, devono essere abbandonate dai Sahaja Yogi in modo che la Kundalini possa vestirsi di bei fiori. Le vostre parole diventano fra granti, il vostro sguardo diventa capace di calmare, il vostro sorriso dona appagamento, tutto il vostro essere non fa altro che emettere bontà, retti tudine, pace e, soprattutto, gioia. E la gioia la sentiamo tutti insieme, come ieri quando battevamo le mani cantando, facendo musica insieme con tanta semplicità, senza droghe, senza urli, senza grida, niente, era tutto così semplice.... Quella gioia era dovuta alla Kundalini che danzava, era tanto felice perché non stavamo chiedendo a Lei nulla se non la gioia della collettività.

Collettività non significa stare insieme attaccati con la colla o diven tare come una specie di Rocca di Gibilterra. No, non vuol dire questo. Vuol dire che ovunque siate siete connessi. Questa è collettività. Essere connessi non significa odiare, significa amare quella certa persona, averla a cuore. La connessione, il filo che unisce è un filo d’amore, e non d’odio.Dunque quando siete connessi con una persona o con più persone, allora siete in collettività.

Ma che succede invece? Ci si mette a vivere insieme per poi ogni giorno rompersi la testa gli uni con gli altri. Alcuni veramente mi danno dei gravi problemi perché non sono affatto vicini alla corrente evolutiva di Sahaja Yoga. Insomma può essere che stiate in America, o in India, o dovunque ma siete connessi! E siete partecipi. Non appena c’è un problema in qualunque parte del mondo, siete connessi, riuscite ad avere influenza sul problema, un’influenza pratica.

Ma se non siete connessi, ma solo appiccicati insieme, è alquanto seccante e spiacevole. Credo che non si sia nemmeno compreso il significato della parola ‘collettività’: ‘lì dove non c’è l’altro’, ‘Anannia’, che vuol dire proprio ‘non c’è l’altro’, non c’è un’altra personalità. La personalità degli altri è separata da voi a causa del lato destro o del lato sinistro, o di tutti e due insieme. Ma voi siete completamente voi stessi soltanto quando siete completamente distaccati, quando la

vostra Kundalini danza e voi siete soli e mai soli. Questa unità col Tutto vi dà la sicurezza di cui avete bisogno, tutta la gioia che desiderate ed ecco perché il risveglio della Kundalini vuol dire ‘collettività’ Finché voi non desiderate che all’interno del vostro essere ci sia la pura collettività, la Kundalini non vorrà salire.

Mi sento triste talvolta quando qualcuno mi dice: “Quel tale è così, quella signora è colà, e dice certe cose, cerca di impartire ordini a tutti.” Anche certi uomini ... non riesco proprio a capire che ci stanno a fare qui... Noi non vogliamo avere alcun Hitler.

Fino ad oggi le nostre energie sono state polarizzate da cose poste ad un altro livello: far soldi, diventare più ricchi, avere più case, avere più macchine, più mogli, più mariti, più figli, e via dicendo. Ma tutto cambia con Sahaja Yoga: imparate a gioire di tutto. Va bene questa sala non è vostra, ma non fa niente, di chiunque sia a me fa piacere starci ed è meglio non doverla pagare e potere godere dei soldi degli altri. Questo tappeto non è mio : benissimo ! E’ tanto bello, mi piace proprio! Magari il proprietario è preoccupato che possa rovinarsi, io invece me lo godo e basta.Insomma quando arriva questo distacco, veramente gioiamo di tutto. E solo quando c’è il distacco possiamo gioire degli altri perché siamo così distaccati che non vogliamo niente da nessuno, semplicemente abbiamo la gioia di ogni singola persona, cioè sentiamo la gioia dello spirito di un’altra persona attraverso il nostro: “Atmane Vatmane” : è soltanto attraverso lo Spirito che noi possiamo gioire di un altro Spirito. E lo Spirito stesso, come sapete, è la fonte della Conoscenza, la luce dello Spirito è la luce dell’ Amore, della Compassione e del Perdono, del Tutto. E tutto questo comincia a irradiarsi dal vostro viso. Un Sahaja Yogi si riconosce anche solo guardandolo in viso, non c’è nessun bisogno di mettere le mani verso di lui e prendere le vibrazioni, si capisce che quello è un Sahaja Yogi, non può essere nient’altro!”

Il movimento della Kundalini dipende anche dal temperamento delle persone, dal tipo di desiderio che ha che la Kundalini salga. Tanto per cominciare ci sono quelli che dubitano: non credono nemmeno che esista la Kundalini. Anche se ci credono dicono che comunque la brezza fresca viene da qualche altra parte. Non vogliono crederci. Questo è disonesto. La Kundalini non può darvi questa disonestà. Può darvi onestà e fede nell’o nestà. Vi dà fede nella bontà, fede nell’onestà, non attraverso una predica , un discorso o un libro o la lettura della Bibbia, ma proprio facendo diventare reale l’esperienza.

Supponiamo che uno voglia andare in giardino, ed esprime questo desiderio e all’improvviso si trova in giardino. Allora si può dire che quel desiderio era puro, è per questo che ha funzionato altrimenti come sarebbe potuto succedere una cosa simile .... “E’ il giardino che è venuto a me o sono io ad esserci venuto?” Cose come queste cominciano a succedere e vengono chiamate i miracoli di Sahaja Yoga, ma non sono miracoli. Non è così, è il Puro Desiderio che lavora ed è potentissimo. Fa succedere le cose, semplicemente si mette in moto e quando vi accorgete di come agisce sviluppate la fede dentro di voi. Se questa fede è dentro di voi, nessuno può attaccarla, perché non è fede cieca, ma un’esperienza vissuta ad occhi aperti che si radica dentro di voi e non può essere attaccata. Se avete Fede, le cose si faranno.

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Per questo vi dico state attenti a quello che dite, perché siete Sahaja Yogi, siete connessi e se dite: “Ormai non ce la faremo più a pren dere l’aereo” sarà così. Non c’è bisogno di esprimersi negativamente.

Per noi è importante essere consapevoli che la nostra Kundalini è risvegliata, che lei è il Puro Desiderio, è la nostra Pura Madre, che ognu no di noi la ha diversa dagli altri, è la nostra Madre individuale, nel senso che Lei è consapevole di noi come esseri individuali. Ma nelle sue funzioni, nei suoi metodi è la stessa in tutti. Lei conosce Me, conosce te, conosce lui, quindi non è la stessa in un certo senso, perché conosce cose diverse, ma il modo con cui lavora in ognuno di noi, è esattamente lo stesso. Non troverete mai che in uno la Kundalini sta nello stomaco e in un altro nella gola, è sempre collocata nello stesso posto e si muove nello stesso modo, cura nello stesso modo, funziona nello stesso modo, l’unica cosa diversa è la conoscenza dei singoli individui. Prendiamo l’esempio di due Mercedes: funzionano esattamente nello stesso modo, ma mettiamo che debba andare da qui a Francoforte: la strada gira di qua e quindi la macchina si muove in questa direzione, mentre un’altra Mercedes che deve andare dritto, andrà dritta. Ma funzionano nello stesso modo. Solo quel che riguarda la cono scenza di voi come individui singoli è particolare e Lei vi conosce molto bene, da cima a fondo, ricordatevelo. Non potete ingannarla. Vi conosce molto bene, ed è per questo che oggi siamo qui per adorare la nostra Kundalini, per manifestarle la nostra gratitudine :”0 Madre, tu ci hai dato questi grandi poteri, ci hai dato questa conoscenza sottile dentro di noi, tu ci hai dato l’amore che abbraccia il mondo intero!!’ E quanto più cre scerà la vostra consapevolezza delle sue connessioni, delle sue delicatissime connessioni, tanto più vi meraviglierete.

In una delle fotografie che mi sono state fatte avrete visto tutte quelle luci che muovono così ...luci molto sottili, sottili e intense. E’ così che siamo. Ora siamo tutti anime realizzate. Solo che se vogliamo crescere e svilupparci dobbiamo chiedere e desiderare qualcosa di molto bello. Ma se l’attenzione è rivolta a cose stupide, come crescerete? Ecco perché vi dico che dovete meditare, in modo da raggiungere lo stato di consapevolezza senza pensieri e con questo consentire alla Kundalini di crescere.

Spero che dopo l’incontro di oggi metterete l’attenzione sulla vostra Kundalini e non sui difetti degli altri. Prima siete voi che dovete crescere e sviluppare una personalità capace di amore, di comprensione e di tutto il resto. Solo poi, vi sorprenderete nel vedere che siete diventati davvero una bellissima immagine di perfezione come esseri umani.Che Dio vi benedica!

Una scoperta senza precedentiEstratto da un discorso di Shri Mataji Nirmala Devi

L’uomo, nella sua ricerca di gioia e di felicità, fugge dal proprio Essere, dal proprio Sé, che è la vera fonte di ogni gioia. Si considera molto brutto e noioso perché non è in gra do di stabilire un rapporto intimo col proprio Essere. L’uomo cerca la gioia nel denaro, nelle proprietà materiali, nel pote re, nell’amore egoista ed infine nella religione, che ugualmen te lo attira al di fuori di sé. Il problema è: che cosa si deve fare per interiorizzare la propria attenzione?

Quest’Essere Interiore che è la nostra consapevolezza, è energia, io la chiamo Eenergia dell’Amore Divino. Sia l’evo luzione che la manifestazione dell’energia materiale sono gui date dalla suprema energia dell’Amore Divino. Non ci rendiamo conto di quanto questa energia sia potente ed intelligente. Il lavoro silenzioso della consapevolezza è cosi automatico, minuzioso, dinamico ed esteso, che si finisce per considerarlo come qual cosa di assolutamente naturale. La manifestazione iniziale di questa energia consiste in vibrazioni silenziose, che pulsano e che dopo la Realizzazione possiamo percepire dentro di noi. Abitualmente, dal momento che non riusciamo a fissare la no stra attenzione su qualcosa di astratto, la nostra mente vaga nel mondo delle forme esteriori. Ora però c’è un metodo per attingere al potere Divino. Si chiama Sahaja Yoga.

Desidero dire, fin dall’inizio, che la pratica di Sahaja Yoga è molto semplice, benché il meccanismo all’interno del l’uomo risulti alquanto complesso. Faccio un esempio: se vole te guardare la televisione non avete difficoltà; è complicato invece dare una spiegazione tecnica del suo funzionamento. Cercherò di esporre tutto nel modo più semplice, ma devo pre mettere che se volete conoscere il meccanismo nei dettagli, la cosa si complica non poco. Il modo migliore di godersi la tele visione è prima di tutto quello di accenderla. Poi si potrà apprendere il suo funzionamento. Io sono una madre e come tale potrei dire di avervi preparato il cibo. Perché‚ dunque vi preoccupate di come è stato preparato? Se avete fame, mangiate. Se non ne avete e la vostra è solo curiosità, che posso farci io? Non posso né forzarvi, né farvi venire l’appetito parlando o facendo dei discorsi. Dipende solo da voi e dalla vostra sag gezza di riuscire a desiderare il vostro Essere Interiore.

‘Sahaja’ (Saha-ja) significa innato. Tutto ciò che è innato si manifesta senza sforzo alcuno. Per questo ‘Sahaja Yoga’ è il nome dato al mio metodo, che è facile e spontaneo e che non ri chiede né sforzi né tensione. È proprio della Natura (Fonte di Vita, Spirito Vitale, Divino). Per capire la vita prendiamo il caso di un essere vivente: la germinazione di un seme, ad esempio. Il seme cresce da solo fino a diventare un albero, che fiorisce e che dà frutti. Nes suno sforzo umano può cambiare il processo di crescita del seme in albero. Nello stesso modo, senza sforzo, avviene il processo di crescita della nostra consapevolezza. Quando il feto di un bambino è di due - tre mesi, il fascio di raggi della coscienza, emessi dall’onnipresente Amore Divi no, passa attraverso il suo cervello e lo illumina. Avendo il cervello la forma di un prisma, il fascio si rifrange e si di vide in quattro canali che corrispondono alle quattro parti del sistema nervoso e che sono:

1) sistema nervoso parasimpatico 2) sistema nervoso simpatico di destra 3) sistema nervoso simpatico di sinistra 4) sistema nervoso centrale (il nostro tramite conoscitivo col mondo oggettivo, di cui però, in questo contesto, non parlerò)

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1) Il fascio di raggi che cade sulla fontanella (la sommità del capo detta ‘Talu’) la penetra nel centro, scendendo poi diretta mente giù nel midollo allungato attraverso un canale energetico chiamato ‘Sushumna’ (all’interno della colonna vertebrale) Quest’energia, dopo aver lasciato una traccia sottilissima e filiforme nel midollo allungato, si arresta, avvolta per tre volte e mezzo su se stessa, nell’osso sacro (muladhar), si-tuato alla base della colonna vertebrale. Questa energia si chiama ‘Kundalini’.

L’energia filiforme, dopo esser passata per il centro del cervello (Sahasrar Brahmarandhra), s’irradia negli altri sei centri che trova sul suo cammino. L’attivazione di questa energia nel Sushumna risveglia le corrette funzioni del sistema nervoso parasimpatico. I ‘chakra’ invece, sono i centri di energia che controllano le funzioni dei diversi plessi del sistema nervoso centrale. E’ sorprendente scoprire che il numero dei plessi e dei sotto plessi corrisponde esattamente al numero dei chakra. E’ cosa nota che il sistema nervoso autonomo è ancora pressochè sconosciuto alla medicina, ed è così chiamato per il fatto che funziona in modo indipendente e spontaneo. Se per esempio vogliamo aumentare il numero dei battiti cardiaci, siamo in grado di farlo sottoponendoci a sforzo (attività del sistema nervoso simpatico), ma non possiamo

ridurre questi battiti a piacere perché tale funzione compete al sistema ner voso parasimpatico. Il sistema nervoso è come una pompa di benzina che ci riempie dell’Amore Divino. Non appena però un bambino nasce e gli viene tagliato il cordone ombelicale, si viene a creare nel ‘Sushumna’ (il canale ‘sottile’ nel midollo spinale) una frattura, corrispondente a quella riscontrabile fra i plessi solari ed il nervo vago del sistema nervoso parasimpatico. Nel pensiero indù questo vuoto è conosciuto come ‘Maya’ o Bhav Sagar (l’oceano di illusione). In seguito, man mano che nel bambino si formano la personalità e i ricordi, l’ego ed il super-ego si gonfiano come due palloncini e si genera sul piano energetico una completa interruzione della corrente che viaggia lungo il canale centrale; la fontanella si calcifica, recidendo così ogni legame con l’energia universale dell’Amore Divino.

Ecco che allora l’essere umano si sente come un’entità scis sa e finisce per essere governato dalla coscienza dell’ego individuale (Aham). E’ per questo motivo che l’uomo non conosce l’ ‘Inconscio Universale’. E’ l’ego a dividerlo da Esso.

SCHEMA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

2 e 3) Il sistema nervoso simpatico è stato creato per poter beneficiare di quest’energia vitale, utilizzando il canale destro e il sinistro. Questi due canali, che portano l’energia nel midollo spinale, sono conosciuti rispettivamente come Pingala e Ida. Il sistema sul lato destro fornisce l’energia alle attività della coscienza (attività mentale, fisica, etc.), mentre quello sul lato sinistro fornisce l’energia alla parte emotiva della psiche.

Hatha Yoga deriva dalle parole Ha e Tha, che significano sole e luna, le cui qualità corrispondono rispettivamente a quelle dei canali energetici di destra (Pingala nadhi), e di sinistra (Ida nadhi). Con questo tipo di Yoga è possibile agire sul si stema nervoso simpatico, aumentandone o riducendone per brevi periodi l’attività. Però, utilizzando energia interiore limitata, non attingete al flusso eterno dell’Energia Divina. Controllando il simpatico potete rallentare o arrestare i battiti cardiaci per un breve tempo e riprodurre tutte le manifestazioni fisiche dell’attività del parasimpatico, ma non potete attivare il parasimpatico, che è la via del vostro Yoga (unione con il Divino). Con l’Hatha Yoga potete controlla re anche la vostra attività cerebrale. Uno spirito fortemente controllato tuttavia finisce per essere appesantito dai condi zionamenti, di conseguenza non può librarsi verso il Divino. Ci si può mantenere sani nel corpo e nello spirito, si può es sere un buon cittadino, ma tutto ciò non è il solo fine della vita.

Il sistema nervoso simpatico e parasimpatico agiscono ambe due sui plessi, ma l’uno in antagonismo con l’altro: il parasim patico li rilassa mentre il simpatico li stimola. L’uno fornisce vitalità, l’altro la consuma.

La discontinuità nel sistema nervoso parasimpatico (Sushumna) all’altezza dell’ombelico, di cui abbiamo detto prima, genera un vuoto energetico. Questo vuoto è l’ostacolo che rende nulli tutti i nostri sforzi di controllare il parasimpatico. Il si stema dei tre canali può essere paragonato a tre scale, delle quali due arri-vano a terra, mentre quella di centro è sospesa in aria. Allo stesso modo, quando cerchiamo di accrescere il nostro livello di coscienza possiamo agire unicamente sul sistema nervoso sim patico. Se ci spostiamo a destra ci sentiamo molto attivi e responsabili. Quando però questa attività ol trepassa i limiti, come un albero che cresce senza avere radici sufficienti, l’essere umano finisce per crollare. La superattività del sistema nervoso simpatico produce tensione, agitazione, stress, insonnia, e in ultimo tutte le complicanze cardiovascolari. L’antidoto è di fare in modo che il lato destro sia controbilanciato dal canale centrale. Solo così le malattie e i sintomi del lato destro vengono a cessare in modo del tutto spontaneo e naturale.

Il canale di sinistra ha la proprietà di contenere tutte le nostre esperienze passate espandendosi nella parte posteriore del cervello. Questa regione, che controlla sul piano psichico il super-ego, si appesantisce sempre di più a causa dei condizionamenti subiti, col rischio che si venga a verificare una frammentazione che lo renderebbe vulnerabile rispetto a energie di decadimento presenti nell’ambiente. Questo fenomeno (inserimento di energie di decadimento nei chakra) può talora essere provocato deliberatamente da alcuni sedicenti ‘maestri’, privi di qualunque autorità spirituale, che sanno abilmente sfruttare la fragilità psichica dei loro discepoli per poterne manipolare il sistema sottile e ridurli in schiavitù.

Tutte le grandi religioni concordano nel dire che quando si raggiunge lo stato di grazia della realizzazione, ci si deve aspettare un profondo silenzio interiore, non una volgare ciarlataneria. La Bhagavad Gita dice che diventate i testimoni (Sakshi Swarup) del gioco del Divino. Numerosi pensatori contemporanei parlano ugualmente di una nuo va coscienza. Questa è stata descritta come una consapevolezza al di là del pensiero (Nirvichara Samadhi) che si espande in coscienza collettiva. Abbiamo sentito numerose profezie di scrittori moderni e di saggi dell’antichità che parlano di una nuova razza di esseri sovrumani dotati di una coscienza unica.

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Oggi non sono più delle vane promesse. Grazie alla scoperta di Sahaja Yoga è possibile realizzare la metamorfosi della coscienza umana in questa condizione su periore che è stata promessa dai vari profeti.

La Kundalini non è più una teoria. E’ possibile vederne ad occhio nudo la pulsazione al livello dell’osso sacro e percepire i segnali che Essa invia sulle nostre mani sotto forma di vibrazioni sottili. Prima era impossibile colmare la discontinuità energetica del Sushumna, ora però abbiamo scoperto che se essa viene raggiunta dalle vibrazioni del potere dell’A more Divino, la Kundalini sale come una madre amorevole e forte, e raggiunge la sommità del capo (Brahmarandhra) senza arrecare alcun disturbo al proprio figlio. Tutto ciò avviene nella frazione di un secondo, nel breve lasso di tempo che separa due pensieri. La Kundalini è infatti la quintessenza dell’amore, della conoscenza e della bellezza, e sa come donare a suo figlio la seconda nascita in modo naturale ed efficace. Molto è stato scritto e detto sulla Kundalini; certo è che Essa sa riconoscere l’autenticità di un maestro realizzato, e chiunque cerchi di provocarne il risveglio attraverso pratiche illecite (es.: attività sessuale ‘tantrica’), scatena nel sistema sottile un disordine energetico tanto grave da danneggiarlo in modo a volte irreparabile. La Kundalini rimane così ‘congelata’ nell’osso sacro, i chakra si chiudono completamente e la crescita spirituale risulta definitivamente compromessa. In alcuni casi possono perfino verificarsi alterazioni neuropsichiche in grado di provocare convulsioni, allucinazioni, stati di trance, sviluppo di facoltà extra-sensoriali (materializzazione di oggetti, levitazione, ecc.) che non possono in alcun modo essere considerate divine! E’ infatti divino soltanto quel potere che permette al ricercatore di accedere realmente al suo ‘nucleo spirituale’, dove risiedono le forze che garantiscono il suo perfetto benessere psico-fisico e consentono lo schiudersi delle sue qualità morali più nobili, quali amore, gioia, generosità, onestà, perdono….

Oggi Sahaja Yoga vuole offrire a tutti coloro che sono animati da un profondo, autentico desiderio di trasformazione la possibilità di conseguire la crescita spirituale in modo sicuro e del tutto naturale. Utilizzando il metodo di Sahaja Yoga, durante l’esperienza della realizzazione del Sé, si rimane infatti assolutamente coscienti e rilassati e si raggiunge il completo silenzio interiore senza dover fare alcun movimento innaturale, rimanendo anzi seduti in modo confortevole. Grazie all’ascesa della Kundalini la tensione si dissolve, l’attività mentale rallenta e tutto il nostro essere viene pervaso da una sensazione di completo benessere e di pace profonda. Ma solo la forza del desiderio e la perseveranza ci permetteranno di ottenere effetti benefici a lungo termine. La regolarità della meditazione è indispensabile per rimuovere progressivamente i nostri ‘blocchi’ energetici e per armonizzare l’intera personalità. Inizieremo così ad apprezzare la bellezza senza nutrire il desiderio di possederla, ad allontanarci sempre più dal gioco delle false apparenze per poter onorare la verità, ad immergerci nell’ intensità del presente abbandonando ogni tendenza a nostalgici sentimentalismi o aride elucubrazioni intellettuali, a sintonizzarci sulla dimensione sottile degli altri esseri umani e a ‘leggere’ nella loro mappa energetica le loro qualità e i loro bisogni; a mobilitarci spontaneamente per la ricerca di soluzioni collettive; a sviluppare le radici di una nuova civiltà in cui l’ amore, il rispetto, la solidarietà….non siano più vuote ideologie ma la vibrante espressione del nuovo UOMO UNIVERSALE!

Tutto è stato fatto così bene

Shri Mataji Nirmala DeviProgramma pubblicoHampstead, U.K. 22/07/1982

... per continuare il discorso sulla struttura sottile interna dell'essere uma no che, vi dicevo, Dio ha fatto cosi bene. Basta guardare un qualsiasi essere vivente, un albero, ad esempio: guardandolo attentamente, vi stupirete nel vedere come i vari canali che portano in alto la linfa sia no fatti così bene da far sì che l’acqua non abbia difficoltà a salire. La linfa viene aspirata dalla luce del sole che splende e risucchia l’acqua. La Natura è creata così bene, in modo assolutamente armonioso. In inverno le foglie cadono perché la Madre Terra richiede nutrimento, le foglie non hanno più bisogno di molto sole, e la superficie espo sta alla luce può essere quindi minore. Lo stesso nutrimento sarà rimesso, man mano, in ciclo: in primavera si vedranno ancora spuntare le belle foglie. Tutto funziona talmente bene, tutto, proprio tutto, l’Universo intero è fatto così bene e l’infrastruttura è articolata in modo tale da ricevere tutte le bene dizioni del Divino senza alcuna difficoltà. Cade la pioggia e la natu ra la riceve.

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Se mai siete stati in una foresta (cosa, comunque, facile da immaginare), vi sarete stupiti nel vedere quanto é pulita: la sua fragranza è così pura, nulla ristagna. Come mai? Tutto funziona grazie alla luce del sole, alla pioggia e al vento... In questo immenso Universo è stato creato l’Uomo: ed è un problema. L’uomo stesso può distruggere la propria struttura sottile interna, lui solo può farlo. Gli alberi non possono autodistruggersi. Non è così? Si ergono come tanti testimoni, e semplicemente danno, soltanto danno: anche quando muoiono danno il legname e quando sono in vita danno fiori, ombra e bellezza. Sono sempre lì a dare, dare, e non smettono mai di dare. E chi riceve è il grande compendio della creazione: l’essere umano, il destinatario di tutto. Egli ha poi ricevuto l’intelligenza che gli consente di ricevere ogni cosa e di utilizzare tutto ai suoi fini. Ecco perché noi sfruttiamo tutto, direi: sfruttiamo le benedizioni della Natura. E questo è buono! E’ quel che Dio ha voluto: che potessimo davvero avere le benedizioni della Natura, chepotessimo essere i Monarchi di questo Universo. Per questo ogni cosa è lì, pronta a soddisfare i nostri bisogni. Perché l’Uomo allora va, da sé, fuori di senno con i suoi comportamenti estremi? Non pensa alla sua struttura interna che lui stesso può rovinare. II problema sta solo in questo: l’Uomo può farlo. E non basta! Può rovinare anche la struttura più esterna, ossia l’atmosfera. Mandate un uomo nella foresta e tutto va bene, mandate duecento tigri nella foresta e tutto va bene, ma se mandate dieci uomini nella foresta, è finita! Tutta la bellezza verrà distrutta. Da un lato, solo gli esseri umani hanno ricevuto il senso della bellezza; solo gli esseri umani hanno ricevuto la capacità di apprezzare la pulizia. Sono quindi gli unici a poterne trarre gioia, sono gli unici a poter gioire di ogni cosa; dovrebbero gioire di tutto, ma c’è qualcosa che manca loro, che non consente loro la pienezza della gioia. Quando vedete un albero - oggi vi sono ciliegi in fiore ovunque – vi viene da pensare: “...Quanto deve essere costato quest’albero? Quanti anni saranno stati necessari?” Tutti questi interrogativi di ordine materiale si affacciano alla mente. Ma supponiamo che, per caso, nessun pensiero attraversi la vostra mente; semplicemente guardate da testimoni, da freddi testimoni. Allora le cose riuscirebbero ad esprimere la gioia che cercano di darvi e che potrebbe svilupparsi completamente dentro di voi. E’ uno stato che non abbiamo ancora raggiunto. I pensieri vi accompagnano ovunque, pensieri del tutto artificiali. Pensieri che fanno di voi una specie di persona irreale o, se non raggiungete un livello più sottile, una persona assai materialista. Non è la Realtà. L’immaginazione non è realtà e neanche la grossolanità lo è. Ad esempio un poeta potrebbe dirvi: che bel fiore, esprime tanta bellezza... e questo, e quello e tutte le varie storie create attorno ad un fiore, mentre una persona che non ha immaginazione potrebbe dire: “Chissà quanto costa... come tagliarlo?... Come utilizzarlo per ricavarne qualcosa...” La poesia, ovviamente, tocca il lato più sottile della vita. Non c’é dubbio. Grazie a Dio, Hampstead1 ha avuto molti grandi poeti. Ma per altra gente può essere pura fantasia. Ciò che voi vedete e a cui pensate può non essere vero per altri. Per esempio prendiamo una persona come Blake: tutto quello che ha scritto è poesia, ma nessuno lo ha capito. Per comprenderlo, anche voi dovete ricevere la Realizzazione, altrimenti non sarete proprio in grado di capirlo. Gli esseri umani, quindi, non possono godere pienamente, sia a livello materiale che immagi nario di quanto la natura offre. Pensano di farlo, ma non è possibile! Basta vedere le leggi economiche. Su cosa di basano? Sul fatto che “... i desideri, in generale, non possono mai essere soddisfatti”; il ché non significa che non vi sia soddisfazione alcuna. Insomma, si dice e si confessa apertamente: oggi volete avere un’automobile, poi volete un aeroplano. Bene: ecco l’aeroplano! Ma poi volete

ancora non so cosa... e non è mai finita. E’ la prova che la gioia ottenuta dalle cose materiali non soddisfa, perché nello stato in cui si trovano gli esseri umani, non riescono a gioirne. Non sono in grado di farlo, anche se si presume che possano gioire di tutto, - e sono i soli ad averne la capacità. C’è però qualcosa che manca in loro; per questo non possono godere di nulla. Qual’è questa qualità? Qual’è questo stato? Perché, per provare gioia occorre avere una connessione: occorre essere connessi allo Spirito. Lo Spirito è la connessione che emette gioia. Non c’è altra modo per gioire della vita senza rimorsi. Essere innanzitutto connessi con lo Spirito è la sola via perché è l’unica che non abbia doppie facce. Immaginate alcune persone che vanno a ballare: dovrebbero essere felici, tornano a casa e comin ciano a litigare a più non posso. Dio solo sa di cosa siano stati contenti. La gioia della vita è possibile solo se riusciamo ad essere connessi allo Spirito e questa connessione è possibile solo se sboccia te nello Spirito, se diventate lo Spirito. Come il Cristo ha detto in parole semplici: dovete rinascere! Semplicemente! Sembra una cosa semplice, ma come? Dovete ricevere il Battesimo. Ma come? Supponiamo che qualcuno vada in un collegio teologico o in un altro del genere. Ti dicono: “Ora hai ottenuto il diritto di battezzare”. Qualsiasi persona intelligente non è attratta da una strada come que sta. Come può essere possibile? Se il Battesimo è un processo vivente al fine di essere connessi, connessi allo Spirito, cosa dovete fare a tal uopo? Ciò significa che dovete raggiungere uno stato della mente in cui voi diventate lo Spirito. Va stabilita questa connessione. Non è con una semplice auto-certificazione che potete “nascere una seconda volta”. Ho sentito molta gente dire: “Madre, io sono uno rinato”. Ed io: “come fai a dire di essere rinato? Dov’è il certificato da cui risulta che sei nato una seconda volta?” Non potete autocertificarlo. In questo caso non esistono autocertificazioni. Supponete che un cane dica: “lo sono un essere umano”. Lo accettereste? No. Può continuare ad andare in giro dicendo di essere un essere umano, ma non per questo lo diventerà! E’ uno stato, una qualità del processo evolutivo e come tale va dimostrata! Un pesce che deve diventare una testuggine deve diventare una testuggine, non può semplicemente dire: “Sono una testuggine; adesso, sono una testuggine”. Ecco dove entra in gioco l’ego umano: non è dicendo qualcosa che lo si diventa! Ed è fondamen tale saperlo: dobbiamo diventare in effetti, realmente, qualcosa d’altro, dobbiamo affrontare questa realtà e non credere a qualcosa solo perché è stata detta. Chiunque può dire qualsiasi cosa. Che importa? Dicano pure quello che vogliono. Quanto ci vuole a scrivere un libro? Andate in tipografia, lasciate qualcosa da scrivere; potete scrivere qualsiasi robaccia, qualsiasi cosa, per così dire. Uno può scrivere su Dio, o su questo o quell’argomento, fare grandi sermoni, avere organizzazioni, ma non è nulla del genere. Anche supponendo che abbiate degli animali, cani per lo più, che li vestiate come tanti bambini in fasce e li facciate ballare e, al circo, assomiglino magari uno po’ ad esseri umani, avete presente? Possono portare lettere, o magari andare a prendere i vostri figli a scuola. Possono fare tante cose di questo genere, ma li chiamereste, per questo, esseri umani a tutti gli effetti? Non sto dicendo che nel nostro caso la differenza sia così grande, ma bisogna capire una cosa: non siamo ancora diventati lo Spirito. Con tutta umiltà accettiamo questo fatto: che dobbiamo diventare lo Spirito. Supponiamo che sia l’unica fonte di gioia. Se questa è effettivamente proprietà vostra, qualcosa che risiede dentro di voi, se è l’obbiettivo che dovete raggiun gere, provate a supporlo, se è per questo che siete diventati esseri umani, allora, non dovreste farlo tutti? E’ logico che la vita non abbia senso senza di ciò.

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Se fate una candela, vi infilato lo stoppino e fate tutto il necessario e quando viene buio dite: “E ora che facciamo?” Accendete la candela! È cosi semplice! L’esistenza stessa, tutta intera non avrà senso se non diventiamo lo Spirito. Tutti dobbiamo diventare lo Spirito, altrimenti saremo inutili, dei buoni a nulla e la nostra vita non avrà senso. Ora, quando qualcuno parla così... non potrei essere io un’ipocrita, come ce ne sono tanti? 0 non potrei essere un falso Guru, come voi li chiamate? Potrei esserlo io stessa, e raccontarvi un sacco di storie: sarebbe possibile, non vi pare? Chiunque può essere così. Ma perché ingannarvi da soli? Questo è il punto. Lasciate che gli altri tentino di ingannarvi, ma non ingannatevi da soli! Accettate una cosa semplice, ossia che dovete diventare lo Spirito. Con tutta umiltà. E questo è un desiderio che un ricercatore dovrebbe avere. Ho conosciuto molti ricercatori, che hanno provato di tutto. Una volta, a un signore che aveva un pessimo Agnya chakra2 ho chiesto: “Che cosa hai fatto?” Rispose: “C’è un tale Rampa Shampa, che ha scritto alcuni libri sul Terzo Occhio; ne sto mettendo in pratica il contenuto e il mio Terzo Occhio sta sviluppandosi”. Risposi: “Cosa? E chi te lo ha detto?”. Replicò: “Esiste una quantità di libri su questo argomento!” E io: “Davvero? E come osa costui fare quello che fa, agendo su questo punto3 per farti aprire il Terzo Occhio?” ... E commetteva una sciocchezza dietro l’altra, credendo in quel tale e il suo Agnya si era rovinato. Chiesi: “Ma chi è quel tale? Che fa per sé, su di sé?”. Questo è il bello, vedete ... Dio non ci ha dato solo il cervello, ci ha dato anche la saggezza. E dovremmo usarla per giudicare persone del genere e, in base a questo parametro, valutare quel che ci dicono. La maggior parte di loro rovinano la vostra struttura sottile. Non mi preoccuperei tanto di loro se semplicemente mirassero al denaro o vi riducessero in povertà. Non importa! Va bene, se vogliono denaro, dateglielo e basta. Esistono talmente tanti contrabbandie ri, banditi, rapinatori, truffatori. A questo mondo troviamo talmente tanti tipi di persone da rendere mille parole insufficienti a descriverli. Ma rovinano il vostro corpo sottile e quando il corpo sottile é rovinato, ci vuole tempo perché salga la Kundalini: questo è il problema. Tutto ciò dà adito a malattie: si sviluppano problemi emozio nali, problemi mentali, problemi di ogni tipo. In realtà, dovete sapere che se siete un Ricercatore e se cercate, dovete diventare una persona assolutamente normale. Tutto quello che in voi esiste di anormale deve sparire. Se non se ne va, dovete sapere che vi sta spuntando qualche corno. Ma la gente non capisce che essere anormali significa retrocedere. Quelli che pensano di potersi dipingere i capelli o vestire in modo strano, girovagare senza scopo e così raggiungere Dio, non so come dir loro che non è quella la via. E quelli che si comportano nei modi più balzani, gridando e urlando e pregando a voce alta per strada, dando spettacolo di sé e pensano che così, poi, arriveranno a Dio... non è possibile! L’unica via consiste nel mantenere intatta la propria saggezza, la propria salda fede nel fatto che siete lo Spirito, e che Dio è compassione e farà di voi lo Spirito. Questa è l’unica cosa di cui un Ricerca tore necessita. Ma quando vi mettete a fare queste cose senza saggezza è come se intraprendeste un gran giro, per poi ritrovarvi al punto di partenza ma confusi, feriti e talvolta malati in modo irreversibile. II problema oggi è assai complesso. II vostro corpo sottile è rovinato non solo da queste pseudo-persone, ma anche da molte altre cose che abbiamo fatto. La società, la vita di famiglia, le droghe, le abitudini e talmente tante cose che si sono insinuate dentro di noi e hanno intessuto una rete così fitta da rendere impossibile uscirne fuori. C’è una sola via d’uscita. Una volta da bambina ho letto la storia di alcuni uccelli. Era stata gettata una rete e molti uccelli che erano rimasti prigionieri fecero una scoperta: “Siamo stati sviati, messi su una falsa strada”.

Avevano visto del becchime e erano stati ingannati. Non riuscivano a liberarsi dalla rete. Era impossibile. Una persona non può venirne fuori. Una persona cerca di liberarsi, altri si impigliano ancora di più e le cose van sempre peggio. Che fare? A un certo punto dissero: “Perché non voliamo via tutti assieme con tutta la rete? Poi col becco spezzeremo la rete e saremo liberi. Ma prima andiamocene da qui. Uniamo le nostre energie e voliamo via”. Cosi fecero. Ad ali spiegate, tutti insieme e presero il volo, si allontanarono e si liberarono. Oggi Sahaja Yoga è una specie di trucco. Una persona da sola non può farcela. E’ impossibi le. Se una persona prova a farlo, si scontra con l’impossibilità. Dovrebbe fuggire, andar via e vivere costantemente in una caverna. Chiunque, pur se dotato di poteri come il Cristo, che venga su questa terra è crocefisso, finito! Tre anni, poi fu crocefisso. Nessuno lo ha capito. Dobbiamo quindi essere molto più numerosi per liberarci da questa rete, creata dall’operato di pseudo-persone, dalla nostra stupidità, da azioni errate, da strade sbagliate e da tutti i tipi di problemi contrari all’evolu zione. Il singolo deve diventare un intero gruppo per far salire più in alto la società, in modo da potervi davvero liberare dai ceppi che vi tengono incatenati. Può essere che vi siano in India dei maestri, anime realizzate, che hanno impiegato molte vite per essere realizzati. Sono persone molto pulite. Sì, ce ne sono, senza dubbio, ma sono molto pochi e vivono nelle foreste, nascosti in grotte e, anzi, quando ho detto loro: “Perché non uscite dai vostri nascondigli?”, hanno risposto: “Meglio che restiamo al sicuro qui”. Hanno le gambe spezzate, le mani spezzate, la gente non li ha mai sopportati. Ritengono, dopo dodici anni4 e forse finché io resterò qui in Inghilterra, che sia meglio per loro non uscire allo scoperto. La gente vuole davvero far loro del male. Uno di loro è stato colpito cosi forte che gli hanno rotto la spina dorsale. Quindi i veri guru sono nascosti, mentre i falsi sono in circolazione con il chiaro intento di far soldi. Semplicemente! Perché sanno benissimo come gonfiare il vostro ego, come giocare con le vostre debolezze in modo che rimaniate sempre più impigliati in quella rete, in quei miraggi e poter così approfittare al massimo di voi. Ecco perché loro sono qui. Alla gente non piace, tuttavia si identificano con questo genere di inganni, che però non è libertà. Libertà è quando davvero realizzate i poteri esistenti dentro di voi. Avete avuto i vostri propri poteri, avete avuto la possibilità di diventare i maestri voi stessi. Dovete raggiungere il punto in cui siete in grado di guidarvi da soli, cosicché le giuste linee di condotta diventino parte integrante di voi stessi, ossia dovete percepire l’esistenza dello Spirito nel vostro sistema nervoso centrale, nella vostra mente conscia. Ecco in cosa consiste il processo evolutivo ed è quello che dovete raggiungere; qualunque altro discorso non ha valore alcuno. Affrontiamolo! Per questo non c’è bisogno di fare discorsi infiorettati, nulla del genere: è una pratica. Supponiamo che io vi dica: “Dovete preparare una torta così e così, mescolate questo con questo”. Sta bene! Ma quando avete mescolato il tutto, vi accorge te che, dall’impasto, è stata creata una persona. Un altro potrebbe dire: “Sta bene, io mescolo questo, stempero quest’altro e avrete la vostra torta,” ma non c’è nessuna torta! Allora, cosa mangiate? Allo stesso modo, tutti i discorsi, tutte queste organizzazioni e tutto il resto sono cose che non hanno proprio nessun significato. Non vi danno il potere di essere lo Spirito. lo non sono qui per denunciare nessuno, né per far abbassare gli occhi a nessuno, o cose del genere. Ma quello che penso, è che quella gente spreca le proprie e le vostre energie. Perché non accettano il fatto che per anni hanno fatto tante sciocchezze senza ottenere nulla? Quel che davvero mi preoccupa è come mai non se ne rendano conto. Perché hanno buttato il cervello all’ammasso? Perché non lo vedono chiaramente, che queste persone non hanno ottenuto nulla e cosa credono di ottenere?

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Perché non si dicono: “Quel che ha fatto mio padre, lo ha fatto mio nonno, il mio bisnonno e lo sto facendo anch’io; non ho ottenuto nulla, esattamente come loro non hanno ottenuto nulla. Perché?”. Chiunque abbia una mentalità scientifica dovrebbe pensare così. Qualsiasi persona reli giosa dovrebbe pensare che questa religione, se pure ha un senso, non dà alcun frutto. Cosa sta scritto nei libri sacri? Nell’Islam, se avete letto, non so se abbiate letto il Corano, ma è scritto che verrà il giorno della Risurrezione. E questa Risurrezione dovrà avvenire in ciascuno di loro. Ma che significa? Nessuno ne vuole parlare. Parlano solo del giorno del giudizio perché, mettendovi paura, ricevono un bel po’ di denaro. Vedete? Impaurendovi. “Si avvicina il giorno del giudizio, è meglio offrire denaro”. Come se Dio comprendesse i vostri conti in banca. Non avete pagato nulla fin qui, per diventare esseri umani. Cose così false e grossolane sono accettate da persone sagge, sensibili, colte, mature. Tutti pensano che è impossibile venirne fuori. Su questo si associa la gente: è questo lo stato di massa. No, ognuno di voi è un individuo: ma cominciate a pensare con la vostra testa! Dio vi ha creato come individui. Siete come un uovo, che è individuale. Provate a pensare, usate la vostra capacità di giudizio per scoprirlo: e poi diventate collettivi, ossia diventate consa pevoli della vostra collettività. Consapevoli! Collettività non significa reazioni di massa. Come quando dieci per sone cominciano a ballare, è proprio un bel rito, sapete5 che fanno? Semplicemente si alzano e ballano. Quanto dovete pagare per questo? Solo dieci sterline, tutto qui. Basta andare lì, togliersi i vestiti e ballare: é tutto! E raggiungete Dio. Davvero molto semplice: e la gente ci crede! Realmente, ci credono. Credono a tutte queste storie! La cosa più semplice da vedere è se siamo diventati il nostro Spirito? Una domanda semplice che dobbiamo porci: “Quel che facciamo è per il nostro Spirito? Si stabilisce qualche rapporto con il Potere Divino? Abbiamo sentito, in qualche modo, il Potere Divino?” Se non teniamo ben fissa la mente su questo punto, possiamo rovinarci. Questo insieme, questa struttura sottile, fatta così bene e in modo tanto delicato può essere guastata. Dio ha fattodi lui il meglio di tutto, meglio di tutti gli alberi messi assieme, di tutti gli animali messi insieme, è il compendio di tutta la Sua Creazione: l’Uomo. Eccetto che per una cosa: all’uomo è stata data la libertà di scegliere. Doveva andare cosi, questo doveva essere fatto. Se non avete libertà a questo livello, come potrete accedere alla completa libertà? Se non sapete usare la vostra libertà? Facciamo l’esempio di un uomo che non sappia usare la propria libertà, che gira armato di pugnali e uccide questo, uccide quello e tenta di uccidersi. Due sono le strade possibili: alcuni cominciano ad uccidere gli altri, altri ad uccidere se stessi. Dareste la libertà ad una persona del genere? Basta il buon senso per dire che non gli daremmo la libertà di andare in giro ad ammazzare sé stesso o gli altri. Deve avere l’idea di come usare la libertà verso se stesso e verso gli altri. E questa libertà, dobbiamo usarla: se l’abbiamo usata correttamente, con saggezza, non vi sono problemi. Ognuno di noi, infatti, è fatto così bene! Vi ho detto come la Kundalini sia stata posta dentro di voi, come sia situata nel luogo più sicuro, avvolta a spirale e vi ho detto dei centri collocati in maniera tanto sottile all’interno del midollo allungato nella spina dorsale. Come essa sia protetta e come l’Agnya Chakra sia collocato tra le ghiandole pineale e pituitaria nel chiasma ottico e quanto sia ben fatto il Sahasrara. E’ incredibile! E’ sufficiente che la luce dello Spirito lo illumini tutto, non occorre altro. Dovete solo scegliere, concretamente, di diventare lo Spirito. Non potete assolutamente forzare l’organizzazione di Dio. Dipende solo da Lui: l’organizzazione che ha creato dipende solo da Lui. La sola cosa che potete fare è quella di entrare nel Suo Regno e diventare parte integrante di quel reame benedetto. Non vorrete più modificarlo.

E’ così meraviglioso, così protettivo, così pieno d’amore, così gentile, così cortese, così compassionevole che vi guarderete bene dal cambiare questa organizzazione. Eppure lo facciamo! Cerchiamo di organizzare Dio. Per chi pensa che quello sia l’obbiettivo finale di ogni ricerca, tutto è predisposto perché entri nel Regno di Dio. II momento è giunto, questo è il Giorno della Risurrezione. Questi sono i giorni della Risurrezione. Molti negano quel che il Cristo ha fatto. L’altro giorno. un libro diceva che non è mai risorto. Questi esseri umani, devo dire! Lo provano scientificamente. Scientificamente! Vi immagina te? Non capisco proprio come si possa provare scientificamente la Risurrezione. Secondo loro, non é morto. Naturalmente, non poteva, è un Essere eterno, lo so, questa affermazione è corretta: non è mai morto! Egli morì nel modo in cui un Essere Divino muore, ma è risorto come un Essere Divino risorge. In realtà, Egli ‘si’ é risorto! Gli scienziati non erano lì a vedere! Poi discese di nuovo, questo è un altro discorso ma, effettivamente, Egli “ha risorto” il Suo Corpo Divino. E aveva una personalità talmente bella e fiduciosa da lasciare un segno indelebile sulla gente, ovunque é andato, dopo la Risurrezione. Il guaio è che cercano di provare tutto “scientificamente”. Non potete provare scientificamente la Risurrezione di Cristo e quindi non potete neppure negarla. Quel che Egli ha fatto allora, a livello grossolano, deve verificarsi a livello sottile dentro di voi. Ecco quello che ha fatto, ecco perché è detto che dovete passare attraverso di Lui. Lo ha fatto per noi, lo ha fatto realmente e noi dobbiamo vederlo realizzarsi dentro di noi; non dicendo che ora seguiamo il Cristo. Sta bene, avete una grande bandiera con i colori del Cristo. Vedete, siete tutti soldati cristiani in marcia: “Noi crediamo in Cristo e siamo tutti risorti”. No! Non lo siete, non lo siete! Al massimo, se siete buoni Cristiani, o buoni Indù, o buoni Mussulmani, ripeto “buoni”, allora siete ben predisposti per la vostra Risurrezione. Se non siete neppure questo, allora è un problema sia per me che per voi. Se siete stato un buon Ebreo o un buon Cristiano, o un buon Indù, nel senso che avete saputo assorbire il giusto nutrimento, che vi siete comportati da persona normale, o avete percorso e avete mantenuto il Sentiero Centrale della Vita, non siete un estremista, una persona che fa cose anormali, ma siete una persona norma le, allora siete molto ben predisposti per ricevere la Realizzazione. E’ semplicemente così! Ma il modo in cui alcuni hanno trasformato questo semplice sistema fatto per organizzare la gente e indirizzarla verso una vita di migliore, in qualcosa di così assurdo come quello di odiarsi a vicenda, di uccidersi gli uni con gli altri e via dicendo, non ha nulla a che vedere con Dio. Il dire: “Noi siamo quelli che sono stati scelti, siamo i migliori, noi siamo quelli selezionati”, è autocertificazione. Se dico di essere laureata a Cambridge e non lo sono, per quanto tempo potrò prendere in giro me stessa e gli altri? Allo stesso modo dobbiamo esserlo realmente, dobbiamo ottenere da noi stessi, non da altri, il “certificato” di “rinati”. Dobbiamo quindi maturare a tal punto da essere davvero, del tutto onesti con noi stessi; diversamente siamo noi che ci perdiamo, nessun altro, finché non avremo raggiunto lo stato dello Spirito e finché non ci appresteremo a raggiungerlo in tutta umiltà. Dobbiamo raggiungerlo, dobbiamo accettare che ciò si verifichi dentro di noi. È così semplice. Tanto semplice e tanto naturale. Era scritto che in quest’epoca doveva accadere. E’ una cosa così semplice. Non c’è nessuna complicazione se voi non vi siete complicati troppo da soli. Ma anche in questo caso, il Potere Divino sa come districarvi e far sì che funzioni. Questa è la benedizione del Divino, che voi diventiate lo Spirito per raggiungere quindi la vostra forma assoluta, dove non esistono dubbi in proposito. Se volete sapere come ciò avviene, succede che cominciate semplicemente a sentire una brezza fresca fluire sulle mani o dalle mani, poi fate una domanda: c’è Dio?

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E la brezza aumenta. Se chiedete di un assassino: è un buon uomo? La brezza cessa. E’ stabilito il rapporto con il vostro Spirito, che vi parla come brezza fresca sulle mani. Questa brezza fresca sulle mani è data dal flusso di energia dello Spirito, grazie alla quale i vostri mali verranno curati e voi potrete curare le malattie degli altri, potrete alzare loro la Kundalini, dar loro la Realizzazione e gioire della bellezza della Natura, senza farne oggetto di pensieri o di valutazioni materiali, ma proprio godendone appieno. E’ una cosa breve e dolce, ma è una storia lunga assai, insegnata migliaia di anni fa e che oggi raggiun ge il suo punto culminante. Il frutto sta per formarsi. E’ giunto il tempo della fioritura di questa vicenda e se i Ricercatori collaboreranno sono certa che funzionerà. Sperateci.Che Dio vi benedica tutti!

1 Il distretto di Londra in cui abitava Shri Mataji 2 Il 6° centro (n.d.t.)3 sull’ Agnya chakra (n.d.t.)4 Dall’apertura del Sahasrara a livello cosmico, avvenuta nel 1970(n.d.t.)5 Si fa riferimento qui alle pratiche di alcuni falsi guru N.d.t.

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