XtremeStuff 02

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Lady Geco Jenny Lavarda ha fatto del freeclimbing la propria passione Numero 02 MAGGIO / GIuGNO - anno 2005 xtremestuffmagazine € 4,50 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Cagliari Triathlon Paracadutismo Kitesurf Freeclimbing Enduro FMX Catamarano Motocross Viaggi Avventura Olav Zipser i suoi Space Games Kitesurf adrenalina pura Triathlon uno sport per tutti

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Xtreme Stuff Magazine

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  • Lady GecoJenny Lavarda

    ha fatto del freeclimbingla propria passione

    Numero 02M AGGI O / GIu G NO - a n no 2 005

    xt r em e st u f f m a g az i ne 4,50

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    02 Maggio

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    Olav Zipseri suoi Space Games

    Kitesurfadrenalina pura

    Triathlon

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  • Xtreme stuff

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  • 10 Triathlon, uno sport per tutti

    16 Il diavolo rossoPer Alessandro Alessandri, apprezzato campione italiano di Duathlon e non solo, il minimo comune denominatore superare continuamente i propri limiti, non solo fisici.

    20 Diventare un vero atleta

    24 Olav Zipser: vi presento i miei Space Games!Ha vinto praticamente tutto e soprattutto pu essere considerato il padre del freefly. In esclusiva su Xtre-meStuff Magazine, Olav Zipser illustra levento 2005 del paracadutismo italiano.

    48 Lady Geco: Ha fatto del freeclimbing la propria passione, raggiungendo nonostante la sua giovane et i primi posti nel mondo. Ecco a voi Jenny Lavarda.

    38 Arrampicata a misura di bambino

    40 Kite, adrenalina pura: Quasi uno stile di vita, passione per il vento e lo sport estremo. Vi raccontiamo come nato questo spettacolare sport.

    44 Sar lei la regina della King of the air?

    56 A scuola di enduro con Maurizio Sanna: Listruttore ufficiale scuola KTM ci racconta la sua ultima esaltante e, in certi versi, tragica esperienza vissuta alla Parigi Dakar. Gara nella quale ha perso la vita lamico Fabrizio Meoni.

    32 Giocare con la testa tra le nuvole 62 Chi ha detto che la pasta

    fa ingrassare?

    64 Incontri ravvicinati del "quarto" tipoLa straordinaria sfida tra un enduro e due downhill.

    72 Maratona internazionale di Alghero

    Sommario Xtremestuff Magazine Numero 02 Maggio - Giugno anno 2005

    Il Diavolo RossoDalle gare di cross alle corse su strada, dalle gare in pista alle esaltanti prestazioni nel duathlon e nel triathlon: vi presentiamo Alessandro Alessandri, il campione italiano di Duathlon e non solo...

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    Olav Zipser: Vi presento i miei Space Games!

    Linventore del freefly illustra in esclusiva ad Xtreme Stuff Magazine levento 2005 del paracadutismo italiano.

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    Kite, adrenalina puraUn aquilone al posto della tradizionale vela da windsurf e una tavola ancora piu' piccola di uno snowboard: e' il kitesurf, uno sport giovane e adrenalinico che regala sempre un tocco di spettacolarita'

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    20/05/2005 11.11.28Lady GecoHa fatto del "climbing" la propria passione, dispiegando una carriera agonistica che, seppur agli inizi, la vede gia' ai vertici italiani e tra i primi posti al mondo. Stiamo parlando di Jenny Lavarda, professione Freeclimber

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    20/05/2005 11.12.23

    A Scuola di Endurocon: Maurizio SannaIn questo numero siamo andati a scuola di enduro con Maurizio Sanna, istrutto-re ufficiale scuola KTM, per aiutarvi a scoprire dove, quando e come usare al

    meglio la vostra moto. Durante la nostra intervista il discorso e' poi scivolato sullultima esaltante ed in certi versi

    tragica esperienza vissuta da Maurizio, i primi di gennaio, durante la 27a edizione della Parigi-Dakar, quando una caduta e'

    stata fatale allamico e compagno di gara Fabrizio Meoni,

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    Lady GecoHa fatto del "climbing" la propria passione, dispiegando una carriera agonistica che, seppur agli inizi, la vede gia' ai vertici italiani e tra i primi posti al mondo. Stiamo parlando di Jenny Lavarda,

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  • 80 Upsala, il gigante di ghiaccioAnde patagoniche: cime ghiacciate e guglie impres-sionanti, lultima esaltante missione di glaciospeleo-logia del team La Venta

    88 Groenlandia, un luogo senza tempoDario Ferro, fotografo e alpinista, ha aperto il suo diario per raccontarci la vita degli abitanti di Aappi-lattoq, un piccolo paese circondato dai ghiacci dove la vita e la morte si scontrano quotidianamente.

    94 Melloblocco

    96 La Da Boot StoryUnamicizia nata su un kiker di ferro. I Da Boot si raccontano e ci mostrano alcune spericolate acroba-zie di FMX.

    102 1 Campionato di guida sicura

    104 Marco Zaffaroni Zaffa, fuori del comune senso del pudore sportivo

    108 CaravanseraiSeguiremo in diverse puntate la spedizione in mountain bike e sci alpinismo di Sebastiano Audi-sio e Cristiano Peirano nel nord ovest della Cina misteriosa, dallo Xijang al Peak Lenin lungo la Via della Seta.

    112 Volare sulle ondeSi pu andare a vela in molti modi, ma non come su un catamarano Tornado, il doppio della classe olimpica.

    116 La regina degli EmiratiA spasso per Dubai, la perla mondiale del turismo di lusso.

    122 Vertical Adventures Center

    126 Il tuo estremo

    127 Porsche 911 Carrera 4 e 4S Coup

    Upsala, il gigante di ghiaccio

    La nuova missione di glaciospeleologia del team La Venta

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    Groenlandia, un luogo senza tempoUna pagina dal diario di Dario Ferro,

    fotografo e alpinista

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    la DA BOOT StoryUnamicizia nata su una rampa da FMX

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    Caravanserai Lavventurosa spedizione di Seba e Barba dallo Xijang cinese al Peak Lenin lungo la Via della Seta

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    20/05/2005 11.19.25

    Volare sulle ondeAbbiamo solcato le onde su un Tornado, il veloce catamarano considerato la Ferrari del mare

    Il Vocabolario

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    La Regina degli EmiratiDubai, perla mondiale del turismo di lusso

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    Upsala, il gigante Upsala, il gigante Upsala, il gigante Upsala, il gigante di ghiaccio di ghiaccio di ghiaccio di ghiaccio

    La nuova missione di glaciospeleologia del team La Venta

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    Caravanserai Lavventurosa spedizione di Seba e Barba dallo Xijang cinese al Peak Lenin lungo la Via della Seta

    108 898989 Volare sulle ondeVolare sulle ondeVolare sulle ondeVolare sulle ondeVolare sulle ondeAbbiamo solcato le onde su un Tornado, il veloce catamarano considerato la Ferrari del mare

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  • Anno I - Numero 2 - BimestraleMaggio - Giugno 2005

    Editore e PubblicitPubliteam s.r.l.

    www.publiteam.com

    Uffici e sede amministrativaVia Cagliari, 124 - 09028 Sestu (Ca)Tel. 070 261055 - Fax 070 230819

    e-mail: [email protected]

    Sede LegaleVia Togliatti 78

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    Direttore editoriale e responsabile

    Gian Luca [email protected]

    Responsabile di RedazioneMarianna Macis

    RedazionePatrizia Salaris

    Rosa PoddaEmanuele Concas

    Paolo Gianfanti

    MarketingMassimo Pieranunzi

    Art DirectorAlessandro Cirina

    Hanno collaboratoCarlo Brena, Barbara CardinaliDario Ferro, Giorgio Sabbioni

    Roberto Rossetti

    FotografieArchivio www.redbull.comArchivio www.terramia.it

    Roberto Mettifogo, Dario FerroAntonio Baldisserotto

    Paolo Petrignani, Giovanni Mossina

    Distributore per lItaliaSociet Europea di Edizioni SpA

    Via G. Negri, 4 - Milano

    StampaNuovo Istituto Italiano

    dArti Grafiche BergamoArvato

    RingraziamoAntonio Baldisserotto, Tullio Bernabei

    Carlo Brena, Barbara CardinaliVinicio Stefanello

    In copertina: Jenny Lavarda

    Non si restituiscono testi e materiali illustrativi non espres-samente richiesti. Riproduzione, anche parziale, vietata senza autorizzazione scritta dellEditore. Lelaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non pu comportare specifiche responsabilit per eventuali involon-tari errori o inesattezze. Ogni articolo firmato esprime esclu-sivamente il pensiero di chi lo firma e pertanto ne impegna la responsabilit personale. Le opinioni e pi in genere quanto espresso dai singoli autori non comporta responsabilit alcu-na per lEditore. Xtremestuff Magazine registrato presso il Tribunale di Cagliari al n 14/05 Codice ISSN 1825-8158

    GRAZIE

    Questo grazie da parte di tutto il team di Xtreme-Stuff.

    Grazie perch ci avete premiato, perch ci avete dato i migliori consigli per realizzare un magazine migliore, criticandoci in modo costruttivo, segnalan-doci gli eventi, le gare e le manifestazioni che si sono svolte in giro per lEuropa e che si svolgeranno a breve.Grazie perch ci avete inviato le vostre imprese pi estreme, perch ci avete dedicato del tempo e delle attenzioni, perch ci avete segnalato limpossibilit di reperire la rivista in edicola, aiutandoci a miglio-rare la distribuzione.Da questo numero sar presente la rubrica interattiva, dove pubblicheremo le imprese e le esperienze vissu-te da chi ha iniziato a praticare sport non convenzio-nali o cosi detti estremi. A tutti coloro che ci hanno richiesto come sottoscrivere un abbonamento, trove-rete tutte le indicazioni nella rubrica Xnews allinterno del magazine e nella sezione abbonamenti del sito web allindirizzo www.xtremestuff.it, un sito nuovo, dinamico, con delle sezioni dedicate a tutti i lettori, dove si potranno pubblicare le proprie esperienze, interagire con altri atleti, scambiarsi informazioni sugli eventi e sui materiali utilizzati, insomma un sito dinamico dove poter creare dei forum di discussione e non solo. Vi lasciamo alla lettura di questo fanta-stico numero ricco di eventi, imprese e curiosit; non dimenticateVi che aspettiamo sempre le Vostre consi-derazioni, impressioni e critiche. Scriveteci a: [email protected]

    Buona LetturaGian Luca Corona

    Errata Corrige:Gli articoli "Arrampicare un'arte" e "Ritratto di un uragano",

    pubblicati nel primo numero di Xtremestuff Magazine, sono stati realizzati da Barbara Brighetti

    Editoriale

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  • KI lettori di Xtreme Stuff Magazine grazie alla scheda Tiscali Easy hanno un nuovo modo, facile e veloce per accedere ad Internet senza dover sottoscrivere alcun abbonamen-to. Si tratta di un servizio assolutamente

    innovativo (non esiste un servizio simile

    fornito in Italia dai nostri competitor) per

    navigare in libert senza perdere tempo nel

    compilare schede di registrazione e senza

    dover fornire i propri dati personali. I lettori

    di Xtreme potranno collegarsi a Internet da

    qualsiasi computer senza compilare noiose

    schede di registrazione.

    Vantaggi della navigazione tramite Tiscali Easy card nessun abbonamento a Internet nessuna cessione di dati personali semplicit ed immediatezza di utilizzo velocit connessione, Tiscali supporta lo standard di connessione V.92 (http://assistenza.tiscali.it/connessione/v92/) connessione a Internet tramite numero unico da tutta Italia nessun costo aggiuntivo rispetto alla normale connessione Tiscali dial up free

    Lutilizzo del servizio semplicissimo, sufficiente aprire start di windows selezionare Tutti i programmi, quindi Accessori, Comuni cazioni e Creazione guidata nuova connessione. In questo modo si avvia automaticamente la procedura guidata Nella prima schermata cliccare su Avanti nella successiva selezionare la voce Connessione a Internet Confermiamo di nuovo Avanti, scegliendo poi Imposta connessione manualmente Nella nuova schermata selezionare Connessione tramite modem remoto inserire Tiscali Easy nel campo Nome ISP Cliccare su Avanti e scrivere il numero di telefono 7023456789, valido per tutta lItalia Successivamente come Nome utente inseriamo Extreme e come Password tiscali ora Conferma password Procediamo nel completamento della creazione guidata Ora per accedere al Web sufficiente selezionare Start, Tutti i programmi, Connetti a Tiscali Easy

    Guida allutilizzo del servizio

    in collaborazione con:

    Xtreme stuff

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  • KXtremestuff Magazine OnLinewww.xtremestuff.it

    Ricco e accattivante, carico di interattivita'.Accedi... Registrati e diventa anche tu

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    Chi siamo? Trattiamo sport su tavola, nello specifico snowboard, surf, windsurf, wakeboard, kitesurf, skateboard, longboard e mountainboard. 6 anni fa, lintegrazione di questi sport era una cosa nuova per i siti italiani: tutti erano monotematici prima della nostra uscita. Oggi, i board web site offrono agli utenti servizi sulle varie discipline sportive trasversali e ne siamo orgoliosi, perch significa che la nostra idea si rivelata valida. www.free-styler.it un portale informativo senza alcun fine di lucro personale, dove si possono trovare ogni genere di nozioni e

    Tavole... sul Webwww.freestyler.itUna vera e propria communityper "riders" di tutte le eta'

    curiosit: webcam, recensioni, articoli, location, test e manutenzione materiali, safety, trick school, links e tanto altro ancora! Inoltre, dal 2003 abbiamo iniziato ad organizzare SnowCamp e Water-Camp, la cui partecipazione stata sempre molto vasta, superando anche le 70 persone come al 1 FREE SNOW CAMP italiano svoltosi lo scorso dicem-bre, durante il quale abbiamo intera-mente finanziato il corso di snowboard a 20 principianti.Il nostro motore la Passione pi pura, il desidero di far conoscere i board sport a pi persone possibili. E il nostro target non limitato: difatti gli utenti di www.freestyler.it vanno dal principian-te allintermedio allesperto, rendendo linterazione assolutamente complemen-tare. Questo uno dei nostri punti di forza, oltre al non avere interessi economici che ci permette di espletare la nostra missione in totale armonia e serenit. Cosaspettate? Venite a trovar-ci su www.freestyler.it

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  • Nel Prossimo NumeroAlcune anticipazioni degli articoli che stiamo preparando per voi...

    Apnea AgonisticaEnzo Maiorca, Jacques Mayol e Umberto Pelizzari sono solo alcuni dei nomi che ci riportano alla memoria le grandi sfide negli abissi marini. Vi mostre-remo la spettacolarit di questo sport e il fascino che comporta scendere a grandi profondit.

    Rally di Sardegna

    reportage della 19 edizione della gara motociclistica fuori-strada per eccellenza. Una sfida ad altissimo livello sia per la partecipazione dei pi forti specialisti, sia per il percorso ancora una volta segreto.

    Moto d'Acqua

    Il Campionato italiano di moto dacqua 2005 e le sue gare molto combattute e ricche di sorprese, che ad ogni tappa entusiasmano il grande pubbli-co.

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  • Italia Surf EXPO 2005LItalia Surf Expo 2005 ormai alle porte.Lunico evento in Italia, giunto alla settima edizione, dedicato alla moda e allequipaggiamento degli sport attivi pi di tendenza, praticati in tutto il mondo e che, finalmente, si stanno sempre pi diffondendo anche nella penisola. Surf, skateboard, bmx, motoquad, windsurf, moto-x, kitesurf sono solo alcune delle discipline che, dal 17 al 19 giugno, animeranno il porto di Civitavecchia, su una superficie di oltre 20 mila mq che ospiter circa 40 mila visitatori. Con il Braun Cruzer Tour 05, il campionato internazionale di Bmx, Freestyle Moto X dove per la prima volta il freestyle motocross entra a far parte degli eventi Ise, l'Ise Surf Contest, gara di surf da onda dove, tempo permettendo, si sfideranno i migliori surfers, special guest lau-straliano Beau Young, e non poteva sicuramente mancare il Bikini Fashion Show, la sfilata delle pi belle ragazze in bikini con il meglio delle colle-zioni moda pi hot del momento. Per info: [email protected].

    RALLY DI SARDEGNALa sfida fuoristrada su due ruote per eccellenzaRitorna lattesissimo Rally di Sardegna. Giunta questanno alla 19 edizione, la gara motociclistica fuoristrada internazionale, organizzata dal Moto Club Sardegna, sar anche la prova finale del Campionato Italiano Raid Tout Terrain. Da luned 13 a venerd 17 giugno, si annuncia unaltra edizione ad altissimo livello sia per la parteci-pazione dei pi forti specialisti (molti figurano nellalbo doro della compe-tizione), sia per la location che si sposta in una rinomata localit turistica sulla costa orientale, sia per il percorso ancora una volta inedito. Il percorso, segreto e ancora una volta a margherita, prevede tappe anche di 300 km, con due prove speciali al giorno; la route sar pi scorrevole degli anni passati, pi rallistica che enduristica, e toccher le pi belle zone della costa orientale per arrivare al pi selvaggio e intricato entroterra.I piloti riceveranno solo alla partenza il Road-book, attraverso il quale scopriranno, passo dopo passo, la strada da percorrere. Una novit: sar possibile noleggiare le moto KTM 450 EXC e vivere il rally a fianco dei principali protagonisti. Per informazioni: www.rallydisardegna.org

    La 12 Ore di TriathlonLa grande estate degli eventi Friesian Team si concluder nel weekend del 16 luglio con la seconda edizione del Triathlon Contest di Cesate. Allinterno della manifestazione Sport in Festa in programma nel comune milanese dal 7 al 17 luglio, si terr la 12 di triathlon - unico evento al mondo del genere. Partenza ore 21 di sabato sera e conclusione alle 9 del mattino del giorno dopo. Partecipazione individuale o a squadre di tre atleti per team. Maggio-ri informazioni sulle modalit di iscrizione presso: la sede del Friesian Team in Corso della Vittoria, 1034 - 21042 Caronno Pertusella (VA) - Tel. 335.354.958 fax [email protected] - www.friesianteam.com.

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  • Grande festa dello sport, l11 e il 12 giugno, sulla pista di Gioiella, per il Gran Premio dItalia, ottava prova del campionato mondiale di motocross classi MX1 e MX2. Limpianto di Castiglione del Lago (PG) , infatti, tra i pochissimi in Italia pronto a sopportare limpatto che una gara del genere comporta. Gi nel 2001 e nel 2002 la pista umbra, lunga 1.750 metri, ha ospitato il triplo mondiale e dunque ha gi affrontato e superato egregiamente limpatto con il nuovo corso del motocross iridato.Lorganizzazione, curata dalla Federazione Motociclistica Italiana in collaborazione con il Moto Club Trasimeno, ha lavorato a pieno ritmo per accogliere nel miglior modo possibile tutti gli spettatori che vorranno essere presenti ad uno spettacolo cos coinvolgente e di altissimo livello tecnico. Per informazioni: www.federmoto.it/mondialecross.

    GP D'ITALIA Campionato del Mondo

    di Motocross

    UCI Mountain Bike & Trials World Championships

    Prosegue la marcia di avvicinamento verso i Campionati Mondiali di moun-tain bike, in programma a Livigno dal 28 agosto al 4 settembre. I sopralluoghi sui tracciati, che saranno teatro dei prossimi mondiali, hanno portato, infatti, i dirigenti della Federazione Internazionale (U.C.I.) ad espri-mere un giudizio positivo sul lavoro fatto finora dal comitato di Livigno. In particolare, per quanto riguarda la definizione dei tracciati di gara, lU.C.I. ha accettato le modifiche proposte dallorganizzazione per il percorso cross country. Lanello di gara, adottato in occasione delle finali di Coppa del Mondo del settembre 2004, verr infatti allungato di una distanza indicativa di poco pi di un chilometro e la parte di discesa che lo scor-so anno conduceva i concorrenti dalla Val Federia al centro del paese, verr percorsa in senso contrario. Con lintroduzione di questa variante, il percorso di gara prende la forma di un 8 con un passaggio incrociato allaltezza del ponte collocato a met della pista ciclabile. Una soluzione che piaciuta ai delegati tecnici U.C.I. e che permetter ai concorrenti di transitare due volte in zona traguardo, offrendo in questo modo pi spetta-colo al numeroso pubblico atteso. Confermati, infine, i tracciati di gara di downhill e 4-cross.

    100 miglia sul deserto del Namib

    Dal 2 al 9 luglio, sul pi bello e antico dei deserti, una gara al limite dellestremo. 150 km di corsa da percorrere in 5 tappe sullesclusivo Sossusvlei Lodge nel Namib Naukluff Park, nel cuore dellAfrica australe. Un programma veramente unico, ricco di atmosfera e suggestione, per la seconda edizione di un evento che non ha eguali nel panorama delle gare di corse nel deserto.

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  • Triathlon uno Sport per Tutti

    Il Direttore Tecnico Nazionale delle due Olimpiadi del triathlon,Sidney e Atene, Roberto Tamburri illustra le principali peculiarita' del Triathlon,da quello identificato come sport per tutti, a quello estremo degli Ironman.

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  • Il Triathlon fa bene! E unafferma-zione sempre pi frequente ormai, sia tra gli addetti ai lavori, sia per i pi che lo conoscono ed iniziano a praticarloIl triathlon uno sport di endurance che racchiude in s il meglio di tre sport: la fluidit del nuoto, la velocit del ciclismo, la resistenza della corsa. Riuniti tutti in ununica performance altamen-te spettacolare. I concorrenti devono infatti passare senza interruzioni da una frazione di gara allaltra, dimostrando ottime capaci-t condizionali quali forza e resistenza, ma anche buone capacit coordinative, doven-do esprimere durante il loro sforzo gestuali-t sportive completamente differenti tra loro, quali il nuotare, il pedalare ed il correre. Il triathlon non quindi, come qualcuno potrebbe pensare, la somma di tre sport ma un vero e proprio sport a s stante. Il fasci-no della sua immagine, tra laltro, legato agli ambienti in cui si svolge e al fatto che latleta li vive in sequenza unica, con unica mentalit e con un unico sforzo.

    E proprio a proposito di sforzo, la domanda che sorge spontanea, pensando ai cosiddetti uomini di ferro : ma il triathlon o pu essere interpretato come sport estremo? Andiamo per gradi, se vogliamo proprio attribuire laggettivo estremo al triathlon, dobbiamo riferirci solamente al triathlon degli Ironman, atleti che si impegnano su distanze che sembrano inac-cessibili ai molti, ma la mia convinzione diversa. Per partecipare ad un ironman, ad un triathlon lungo, ci che conta la prepara-zione e non c nulla di estremo in questo. Una buona e costante preparazione, seguita da un tecnico adeguato, da scandirsi a seconda delle caratteristiche e situazioni di ogni singolo atleta. Se di estremo vogliamo parlare, invece, direi che ci che rende questi uomini e donne, atleti professionisti e non, lapproccio mentale, ossia l estrema determinazione e volont che si ha per riuscire a portare a termine una gara del genere, in cui ad esempio nelliron-man, dopo aver nuotato per 3,800km ed aver pedalato per ben 180 chilometri, devono ancora effettuare una maratona. Ebbene soprattutto ed innanzitutto una questione di testa, di concentrazione, una volont estrema di portare a termine una gara. Ecco quello che differenzia queste persone dalle altre.

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  • E per il Triathlon alla portata di tutti, lolimpico, lo sprint, ecc.?In linea di massima si pu affermare che nel Triathlon, nato come la massima espressione di sport aerobico, per quanto riguarda la distanza olimpica, si stia passando ad uno sforzo di tipo aerobico-anaerobico misto, anche se con una netta prevalenza di lavoro sviluppato in presenza di ossigeno. Dagli ultimi studi compiuti su vari sport emerso che il triathlon uno degli sport pi completi. Ci si deve, a dire degli esperti, soprattutto alla sua peculiarit e alla regolarit degli sforzi che richiede. Con questa combinazione di attivit si coinvolgono tutte le grandi masse muscolari, agendo beneficamente sia sul sistema cardiovascolare sia su quello respi-ratorio. Allo stesso tempo pu essere praticato dallatleta elite che gareggia sulle distanze olimpiche e dallatleta amatore che sceglier le distanze pi consone al proprio livello tecnico e fisico.

    Infatti, coloro che hanno la capacit di sviluppare una maggiore potenza musco-lare, prediligeranno le distanze pi brevi e tecniche, mentre chi preferisce misurarsi sulle lunghe distanze, potr optare per gare di lungo (sia nel triathlon che nel duathlon) la cui specificit risiede nel minore sforzo imposto al fisico e, di conseguenza, minore stress che rende accessibili gare di lunga distanza a tutti. Anche specialisti nuotatori, o ciclisti o podisti, si avvicinano al triathlon trovandovi nuovi stimoli e motivazioni. E spesso unoccasione per uscire fuori dalla monotonia dellallenamento o di esprimere nuovi contenuti competitivi esauriti magari nel singolo sport. Sia nel triathlon che nel duathlon poi esistono distanze diverse alle quali approcciare secondo le proprie opportunit, esigenze e qualit fisiche e tecniche.

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  • Vogliamo concludere queste prime conside-razioni generali, richiamando lattenzione sui dati del movimento di queste multidisci-pline in Italia; dati che confermano quanto si siano velocemente diffuse e stiano ulte-riormente crescendo: nellultimo decennio, oltre 400 gare nei week-end estivi in tutto il territorio nazionale, 12.000 tesserati, 250 societ sportive, tanti giovanissimi nellattivit di base dei TriKids e importanti risultati internazionali degli azzurri che senza dubbio avvicineranno nuovi sportivi. Non dimentichiamo che il triathlon stato accolto a Sidney come lo sport del Terzo Millennio!

    Barbara Cardinali

    Qualche esempio sui diversi modi di affrontare un allenamento e sulle caratteristiche del tria-thlon rispetto alle altre specialit, caratteristiche che appartengono solo al triathlon? Lallenamento, in funzione dello sforzo fisico da affrontare, deve tenere conto non soltanto delle peculiarita dei singoli sport, ma del rapporto che intercorre tra essi, considerato nel complesso della competizione, e di conseguenza delle speci-ficita che assumono i passaggi tra una singola disciplina e laltra. Infatti uno degli aspetti tipici che ha solo il triathlon la transizione dal nuoto alle due ruote prima, e dal ciclismo alla corsa poi. In questo senso, da segnalare che proprio questo uno dei gesti , momenti pi originali e caratteristici del triathlon, quella parte di competizione ed applicazione che la transizione, ossia la zona cambio, dove gli atleti depositano il proprio abbigliamento e bici, nelle differenti fasi di gara, per poi proseguire cambiando gli indumenti necessari. Ad esempio, il cambio nuoto/ciclismo e uno dei momenti piu emozionanti e peculiari della gara, sia per l aspetto tecnico che per quello fisico. Passare dalla frazione acquatica a quella ciclistica significa dover eseguire la seguente serie di azioni in modo veloce e fluido, senza intoppi, nella ricerca della perfetta automazione nel: togliersi la muta, il cui utilizzo e obbligatorio in acque aperte dai 16 gradi in giu, infilarsi abbigliamento e attrezzatura (es. caschetto) per la tratta che si sta per affrontare, saltare sulla bici e tutto ci tenendo bene a mente tutto, senza sbagliarsi mai e con estrema concentrazione su ogni passo. Un risultato non facile da raggiungere, anche in questo caso il triathlon/duathlon ti insegnano a rispettare e sviluppare una serie di approcci mentali, strategie, tattiche, capacit fisica da amministrare sempre con molta attenzione e cognizione di causa. La dimostrazione ulteriore che oltre ad essere uno sport completo dal punto di vista prettamente fisico lo altrettanto dal punto di vista mentale.

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    SKY SPORT 2 dedica a PUNTO TRIATHLON una collocazione in palinsesto molto importante, con tre passaggi settimanali: il gioved alle ore 22.00, il marted alle ore 00.15 ed il mercoled alle ore 8.00, da maggio ad ottobre.La PUBBLITEAM TV SERVICE, societ di produzioni televisive specializzata, in collaborazione con la F.I.TRIATHLON, confer-ma, infatti, il suo impegno televisivo nello sport. La seconda edizione di PUNTO TRIATHLON sar un magazine dedicato agli amanti degli sport multidisciplina, unampia finestra sul triathlon e duathlon con allinterno eventi nazionali ed interna-zionali, schede tecniche e profili dei campioni di questi sport.

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  • Il Diavolo RossoDalle gare di cross alle corse su strada, dalle gare in pista alle esaltanti prestazioni nel duathlon e nel triathlon: vi presentiamo Alessandro Alessandri, il campione italiano di Duathlon e non solo...

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  • Il Diavolo Rosso

    Duathlon, Triathlon, Ironman, Maratone per Alessan-dro Alessandri, multispecialista per eccellenza, il senso dell estremo, nonostante alcune sue ardue e faticose imprese sportive, proprio non lo sente. Avverte piuttosto unaltra forte motivazione che lo spinge a praticare sempre pi sport duri e difficili, ossia il forte stimolo agonistico, voglia di vincere e non solo di esserci. 35enne di Rimini, nato sportivamente a 5 anni (!), da Pulcino nelle corse su strada, passando per latletica leggera a partire dagli 8 anni e da l, la trafila fino al mezzofondo veloce, con la grande passione della corsa mantenuta fino al 1997, Alessandri oggi un apprez-zato e conosciuto campione soprattutto di duathlon, con successi europei e mondiali, individuali e a squadre. Ma Alessandri, il Diavolo Rosso, anche un azzurro

    della nazionale di Triathlon sulla Lunga distanza ed un atleta elite, che ha gi partecipato a diversi Ironman, dallesordio in Nuova Zelanda nel 2003, in cui si piaz-z 10 (con un brillante tempo di 8 ore 55 minuti e 28 secondi) conquistando la partecipazione al leggendario Ironman delle Hawaii (97), ai pi recenti Ironman del Brasile (11) e del Sud Africa (8). Ed evidentemente, non contento di dedicarsi pi e solamente alle multidisci-pline pi impegnative, anche maratoneta in almeno 7, 8 occasioni, con tempi di assoluto livello tecnico, con il suo personale di 2 ore, 17 e 59. Tutte esperienze sportive, partite da un unico minimo comune denominatore, quello di progredire e superare continuamente i propri limiti, limiti fisici ma anche limiti mentali, superare il senso della fatica, in allenamento ed in gara, ed essere sempre competitivo per raggiun-gere successi e vittorie, non solo sportive ma anche personali.

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  • Questo, si pu dire, il vero senso estremo di Ales-sandri, che ci spiega: Per me fare sport senza gareggiare non esiste, non riesco ad allenarmi senza la motivazione della vittoria finale, devo provare ad andare sempre meglio e sempre pi avanti. C chi nasce nello sport da amatore, da semplice appassionato che pone come obiettivo la partecipazione, esserci, e non il piazzamento, c chi, come me, deve vivere sempre la sfida agonistica, essere competitivo.

    Spesso per, la sola voglia di vincere, anche se cos determinata, non basta anche per atleti di sicuro talen-to. Qual allora il quid in pi? Ci che fa di questo atleta nello specifico, un campione sia negli sport classi-ci, sia nelle situazioni agonistiche identificate dagli altri estreme come lIronam o il Triahtlon Lungo o le marato-ne? Il suo prepatore atletico, Costantino Bertuccelli, da sempre lo descrive cos:

    Le qualit atletiche di Alessandri, sono caratteristi-che di un atleta che passa con disinvoltura tecnica da gare di cross, alle corse su strada, dalle gare in pista, alle esaltanti prestazioni nel duathlon e nel triathlon. Atleta dotato s da madre natura, ma anche atleta & uomo con capacit di sacrificio e di impegno, in allenamento ed in gara, ammire-voli. Alessandri, e questo credo sia il segreto del suo successo, atleta in maniera completa. Ha percorso un processo di maturazione che lo ha portato a rendersi cosciente del fatto che nello sport dlite moderno, non basta pi fare affidamento alle proprie doti, ma queste vanno supportate ed esaltate dallallenamento giornaliero metodico e puntuale.

    Ulteriore significato di estremo in Alessandri quindi il non temere la fatica, anzi, non ascoltarla e superarla attraverso i differenti gesti agonistici.LIronman se estremo? Non direi anche se per tutti ormai, quando si parla di Ironman, c tanto mito, vera leggenda, migliaia di persone a cui basta essere finisher, ossia aver tagliato il traguar-do anche se in 12, 15 ore, solo per la soddisfa-zione personale di poter dire, anche io ho fatto un ironman! Per me, invece, in tutti gli sport, non limpresa che conta, ma il risultato, essere arrivato tra i primi o aver vinto, questo importante. Quindi per quanto mi riguarda, queste discipline sportive che erroneamente possono essere interpretate dal

    esaltate dallallenamento giornaliero metodico e

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    zione personale di poter dire, anche io ho fatto un

    tra i primi o aver vinto, questo importante. Quindi tra i primi o aver vinto, questo importante. Quindi per quanto mi riguarda, queste discipline sportive

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    quindi il non temere la fatica, anzi, non ascoltarla e superarla attraverso i differenti gesti agonistici.quindi il non temere la fatica, anzi, non ascoltarla e superarla attraverso i differenti gesti agonistici.

    tutti ormai, quando si parla di Ironman, c tanto mito, vera leggenda, migliaia di persone a cui basta essere finisher, ossia aver tagliato il traguar-do anche se in 12, 15 ore, solo per la soddisfa-zione personale di poter dire, anche io ho fatto un zione personale di poter dire, anche io ho fatto un ironman! Per me, invece, in tutti gli sport, non

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    basta essere finisher, ossia aver tagliato il traguar-do anche se in 12, 15 ore, solo per la soddisfa-zione personale di poter dire, anche io ho fatto un zione personale di poter dire, anche io ho fatto un zione personale di poter dire, anche io ho fatto un ironman! Per me, invece, in tutti gli sport, non

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    2005 ITU Honolulu Triathlon Worl

    d Cup

    Copyright www.triathlon.org e ITU

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  • grosso pubblico o dallo sportivo amatore come unimpresa, diven-tano per un atleta come me, una gara a cui approcciarsi con allenamenti sempre pi impegnativi e costanti, ben programmati, senza lasciare nulla al caso. Limportanza del sentirsi, del sapersi ascoltare quindi, comprendere e superare il proprio potenziale per esprimerlo al meglio, lo spirito agonistico la chiave di lettura della mia vita sportiva, la mia passione estrema..

    Ma come sei arrivato al duathlon e triathlon? Perch la scelta di questa o quella disciplina?Per me lo sport, iniziando dalla corsa allatletica leggera, sempre stato importante, direi fondamentale nelle scelte della vita e nelle opportunit: al duathlon e poi al triathlon, sono arrivato per caso, grazie alle condizioni favorevoli offerte dalla mia citt dove cera la T.D.Rimini, una societ sportiva che praticava le multidiscipline e, con conoscenti ed amici, ho colto loccasione di fare qualcosa in pi e di diverso oltre al semplice podismo. Ero stato cattura-to dalla novit di uno sport giovane, nel quale era impossibile annoiarsi nella ripetizione dello stesso gesto sportivo. Il duathlon stata la prima delle scelte, nata per alcuni problemi fisici tendinei che avevo, quindi pedalare ed allenarmi in bici faceva bene ai miei acciacchi temporanei, da l una nuova passione anche per il ciclismo, la possibilit di non scocciarsi troppo con lallenamento in una solo specialit ma farne almeno due e sempre a contatto con

    la natura. Poi i primi risultati, ottimi direi, che mi convinsero a proseguire e restare nel duathlon. E dalla corsa/bici/corsa, il passo al nuoto/ ciclismo/ corsa breve; avevo bisogno di nuovi stimoli ed il triathlon ha il fascino aggiunto del mare, anche se devo sinceramente dire che il contatto con lacqua gi mi fa sentire freddoLe scelte tra luno o laltro sport ,sono via via dipese dalle stagioni (inverno o estate) o alle mie sensazioni di inizio anno agonistico; se negli ultimi due anni mi sono dedicato al triathlon, questanno in cui mi sento pi competitivo per il duathlon ho deciso di alle-narmi e gareggiare in questo contesto, forse e soprattutto per lulteriore stimolo di avere un mondiale in casa, in Friuli a Barcis, con il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-za (16,5km 80km 11km). Ma oltre al duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il matrimonio con la mia compagna Romina, anche lei una scelta vincente e sempre grazie allo sport che mi ha permesso di incontrarla!

    Barbara Cardinali

    sensazioni di inizio anno agonistico; se negli ultimi due anni mi sono dedicato al triathlon, questanno in cui mi sento pi competitivo per il duathlon ho deciso di alle-narmi e gareggiare in questo contesto, forse e soprattutto per lulteriore stimolo di avere un mondiale in casa, in Friuli a Barcis, con il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-za (16,5km 80km 11km). Ma oltre al duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il matrimonio con la mia compagna Romina, anche lei una scelta vincente e sempre grazie allo sport che mi ha permesso di

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    duathlon, questanno avr un prioritario duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il

    grazie allo sport che mi ha permesso di

    sensazioni di inizio anno agonistico; se negli ultimi due anni mi sono dedicato al triathlon, questanno in cui mi sento pi competitivo per il duathlon ho deciso di alle-narmi e gareggiare in questo contesto, forse e soprattutto per lulteriore stimolo di avere un mondiale in casa, in Friuli a Barcis, con il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-za (16,5km 80km 11km). Ma oltre al duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il matrimonio con la mia compagna Romina, anche lei una scelta vincente e sempre grazie allo sport che mi ha permesso di

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    il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-za (16,5km 80km 11km). Ma oltre al duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il matrimonio con la mia compagna Romina,

    narmi e gareggiare in questo contesto, forse e soprattutto per lulteriore stimolo di avere un mondiale in casa, in Friuli a Barcis, con il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-za (16,5km 80km 11km). Ma oltre al duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo: larrivo della mia prima figlia, Alice, ed il matrimonio con la mia compagna Romina, anche lei una scelta vincente e sempre grazie allo sport che mi ha permesso di

    narmi e gareggiare in questo contesto, forse

    il Mondiale di Duathlon sulla Lunga distan-

    duathlon, questanno avr un prioritario importantissimo appuntamento/obiettivo:

    Per me lo sport, iniziando dalla corsa allatletica leggera, sempre stato importante, direi fondamentale nelle scelte della vita e nelle opportunit: al duathlon e poi al triathlon, sono arrivato per caso, grazie alle condizioni favorevoli offerte dalla mia citt dove cera la T.D.Rimini, una societ sportiva che praticava le multidiscipline e, con conoscenti ed amici, ho colto loccasione di fare qualcosa in pi e di diverso oltre al semplice podismo. Ero stato cattura-to dalla novit di uno sport giovane, nel quale era impossibile

    Per me lo sport, iniziando dalla corsa allatletica leggera, sempre stato importante, direi fondamentale nelle scelte della vita e nelle opportunit: al duathlon e poi al triathlon, sono arrivato per caso,

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    Alessandri al Campionato di Rim

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  • Diventare un Vero Atleta

    Sergio Contin, Responsabile Nazionale del Settore Triathlon Lungo, ci spiega qual e' il modo migliore per avvicinarsi al triathlon long distance con la maggior cautela possibile e senza traumi

    Le distanze pi lunghe del Triathlon costituiscono propo-ste senza dubbio impegnative e anche un po pericolose se affrontate con superficialit e leggerezza.Chi si approccia alla triplice con soluzioni di triathlon medio, lungo e ironman, non va definito super atleta ma atleta vero, qualunque sia la sua et .Negli ironman di tutto il mondo possiamo assistere a prestazioni anche da parte di atleti di et avanzata ma certamente molto preparati. Pur avendo capacit prestative adeguate alla loro et fisiologica, sono senza dubbio atleti capaci di reggere uno sforzo psico-fisi-co anche per 15/16 ore consecutive. Sono sicuramente persone un po speciali e dalla grande forza mentale!In questo caso il gioco non visto come una competi-zione contro gli atri ma come una sfida e un avventura con se stessi, una gara a parte ma degna comunque di grande rispetto . Ma quali sono gli aspetti tecnici fonda-mentali per chi vuole affrontare in modo agonistico la distanza?In campo agonistico, non necessariamente delite ma anche amatoriale, evidente invece una crescita costan-

    te del livello prestativo; il triathlon long distance diven-tato negli anni sempre pi performante e lapproccio di tutti gli atleti a qualsiasi livello costruito sulla base di una preparazione fisica sempre pi pianificata e razio-nale. Terminati i tempi del pionierismo, oggi si rende quanto mai necessario programmare la preparazione attraverso una metodologia di allenamento particolar-mente mirata e soprattutto basata su parametri oggettivi. Proprio la raccolta di una serie di dati tecnico-fisiologici personali diventa indispensabile punto di partenza e, successivamente, importante verifica di una condizione fisica pre-agonistica corretta. In questo senso sono fondamentali le valutazioni funzio-nali, sia nella fase di preparazione sia successivamente durante la stagione agonistica. Diventano strumento di verifica di un corretto lavoro svolto oppure importante campanello dallarme di una condizione fisica non otti-male. Le valutazioni funzionali applicate sono molteplici e diverse sia nei protocolli che negli obiettivi; la misura-zione della massa-magra e massa-grassa, per ricavare in percentuale e in valore assoluto i grassi di deposito in eccesso, sia in senso generale che localizzato, una di queste. E evidente la grande importanza che assume questa analisi sullatleta di sport di endurance come il

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  • triathlon lungo, dove i grassi possono in alcuni casi diventare fondamentale fonte energetica ma nel contem-po, se mal controllati, anche scomoda zavorra.Altra misura importante il valore della frequenza cardiaca di soglia, ossia il limite oltre il quale il nostro organismo non pi in grado di smaltire le scorie prodotte dallesercizio fisico. Mi riferisco allacido latti-co prodotto dal metabolismo anaerobico. La valutazione della soglia anaerobica tramite il test Conconi oramai pratica consolidata tra gli addetti ai lavori. E un test da campo che permette di ottenere, se ben eseguito, dei risultati pi che affidabili. Determinati questi valori, si possono ricavare delle importanti indicazioni.Il confronto di pi test, ripetuti nelle medesime condizio-ni e per diversi periodi, ci dar lopportunit di stabilire gli eventuali miglioramenti dellatleta e ci consentir di identificare i ritmi di allenamento maggiormente utili per ottenere un determinato adattamento fisiologico.La concentrazione del lattato ematico, ossia la quantit di acido lattico presente nel sangue, durante e dopo lesecuzione dellesercizio fisico a diversi livelli di inten-sit, un ulteriore e importante parametro di riferimen-to. Tale valutazione contribuisce alla determinazione diretta della frequenza cardiaca di soglia offrendo cos degli importanti riferimenti per ottenere una meto-

    dologia di allenamento corretta e razionale.E utile per adattare al meglio lintensit dellallenamen-to alle condizioni del singolo atleta.Unapplicazione pratica dellutilizzo dei dati oggettivi rilevati, risulta essere il monitoraggio cardiaco sul campo durante la prestazione. Monitorare la frequenza durante lo sforzo, d la possibilit allatleta di effettuare una sorta di autocontrollo durante la performance, al fine di mantenere una condotta di gara pi consona alle proprie possibilit fisiologiche per raggiungere il miglior risultato possibile. Oltre a questo, il monitoraggio cardiaco consente al metodologo di elaborare una dettagliata analisi sullaccaduto, permettendogli disuggerire quei lavori specifici che serviranno al perfe-zionamento della condizione.Questo il modo migliore per approcciarsi al triathlon long distance senza traumi e con la maggior cautela possibile.E chiaro che alla base di tutto ci deve esistere la professionalit di chi opera, che si concretizza nella correttezza metodologica di esecuzione delle prove, nella ripetitivit fedele dei protocolli e soprattutto nellesperienza dellinterpretazione dei dati acquisiti. Si eviter cos di affidarsi ciecamente a dei numeri che possono essere non solo inutili ma anche deleteri per la prestazione agonistica futura dellatleta e, peggio anco-ra, fortemente pericolosi per la sua salute.

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  • Olav Zipser: Vi presento i miei Space Games! Linventore del freefly illustra in esclusiva ad Xtreme Stuff Magazine levento 2005 del paracadutismo italiano.

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  • Olav, la tua fama legata al free-fly, a questo nuovo modo di volare che ha rivoluzionato il paracadutismo. Come nata questa idea?In realt ho sviluppato questa idea subito, appena finito il corso di paracadutismo AFF nel 1986. Durante il corso, il lancio che mi piaciuto di pi stato quello di deriva, la tecnica di volo che permette di muoversi sul piano orizzontale. Dedicai molti lanci alla sperimen-tazione ed allo sviluppo di questa tecnica, prendendo come punto di riferimento le nuvole. La mia vita prima del paracadutismo era segnata da un grande amore per lelemento acqua: ho praticato nuoto, subacquea, immersioni in apnea e tuffi. Amavo la sensazione della libert che il movimento nellacqua sa dare. Sin da piccolo ero anche molto affascinato dallidea del volo; quando ho raggiunto let per poter praticare il paracadutismo, stato per me naturale pensare allaria come uno spazio tridimen-sionale nel quale potersi muovere liberamente, in modo simile a come ci si pu muovere nellacqua.

    Cos sviluppai una filosofia di volo che permetteva di volare in tutti i modi possibili. Inoltre non mi era mai piaciuta la parola caduta libera usata per descrivere la fase dalluscita dallaereo sino allapertura del para-cadute. La parola caduta suggerisce infatti lidea di casualit, di non controllo della propria velocit o della direzione di volo, di scontro con il terreno e, non ulti-mo, una specifica attitudine mentale che non si collega in alcun modo allidea del volo. Il nome di battesimo di questa avventura fu immediato: free fly ovvero volo libero. Queste due parole, peraltro di uso molto comune, descrivono compiutamente la bellezza del volo umano a corpo libero e la possibilit della scelta inten-zionale di movimento e controllo sulle proprie velocit. Dal quel giorno nel mio vocabolario la parola free-fly ha sostituito free-fall!

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  • Quale lancio ricordi con pi piacere?I lanci da stunt-man sono di certo quelli pi memorabili per linten-sit delle emozioni che offrono. Il salto pi emozionante in assoluto che ricordo stato quando ho filmato il record del mondo di alta quota realizzato da Patrick De Gayardon. Per questo lancio siamo saliti sino a 12.700 metri che praticamente linizio della stra-tosfera! Laria a quella quota molto rarefatta (solo il 30%) e la temperatura sul termometro segnava 70 gradi celsium! Per questo lancio abbiamo scelto come aereo lIllusion 76, un quadrimotore a reazione russo con una grande porta assiale. La decompressione dellaereo a 11000 metri stata la sensazione pi brutta e difficile di tutta limpresa, ma poi quando finalmente si aperto il portello-ne dellaereo ci siamo trovati a guardare la potente scia dei 4 jets e la visuale indimenticabile di una fetta di spazio. Questa una sensazione che non dimenticher mai e porter sempre nel cuore questo lancio con Patrick. Ho anche altre storie da raccontare ma decisamente questo stato il lancio pi intenso della mia vita.

    Hai un rimpianto per un lancio non fatto?Si, allinizio del 1994 vivevo negli USA e per problemi di visto non ero in grado di uscire dal paese. Proprio in quei giorni mi arrivato un invito per partecipare ad una spedizione al Polo Nord che includeva una completa sponsorizzazione per lequipag-giamento, viaggio e cos via. Ci tenevo particolarmente a prendervi parte: pensa-te lanciarsi ed atterrare al Polo Nord!!! Purtroppo dovetti rinunciare ... spero per di trovare unaltra occasione!!

    Chi e'...Nome:Olav Zipser Nato:a Simmern, Hunsrueck (Germania) il 12 marzo 1966 Specialit:Paracadutismo al quale si avvicinato nel 1986 con il corso Aff; dopo soli 2 anni riceve gi i primi riconoscimenti agonistici negli Usa e in Germania. Nel 1988 diventa istruttore tandem e Aff.Curiosit:Ha vinto praticamente tutto e soprat-tutto pu essere considerato il padre del free-fly, specialit praticata da circa l80% dei paracadutisti di tutto il mondo. Da molti anni divide la sua vita con litalianissima campionessa del mondo Stefania Martinengo: insieme a Olav formano una coppia imbattibile. Al momento dellintervista il suo log-book segnava quasi 18.000 lanci. Quanti ne avr oggi?

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  • Hai mai avuto paura?S molto vivamente ricordo un momento in particolare. Stavo facendo un lancio stunt in Arizona dove ci lancia-vamo con una macchina cabriolet. Il primo lancio che abbiamo fatto, dopo essere uscito dallautomobile, ho continuato a filmare la caduta incontrollata della cabrio. Ad un certo momento la macchina ha cambiato allim-provviso direzione e me la sono vista arrivarmi incontro come una scheggia impazzita ad una velocit incredi-bile. Mi stato impossibile reagire e cos, a 3000 metri di quota, mi sono scontrato drammaticamente con la carrozzeria dellauto. Sono riuscito a spingermi via rotolando su di essa e continuando a filmare: per fortuna non mi sono fatto neanche un graffio e lequipaggiamento video rimasto intatto. Il filmato di questo lancio stato fatto vedere su molti canali televisivi in tutto il mondo. Vi dico la verit: stato il mio primo incidente con un automobile e ora mi diverte pensare che successo in aria anzich su una comune strada!

    Gli Stati Uniti sono il gotha del paracadutismo mondiale. Cosa manca allItalia per avvicinar-si a loro?Le statistiche della mia organizzazione, la 1st School of Modern Skyflying basate sul numero di licenze di free-fly rilasciate, dicono chiaramente che lItalia la nazione che ha il maggior numero di free-flyers con licenza rispetto al numero globale di paracadutisti. Per questo motivo, quando mi hanno chiamato per aiutare lo sviluppo di un nuovo centro di paracadutismo in Italia che operasse secondo gli standard americani, ho accet-tato volentieri la sfida. La Skydive Sport Center Tortuga ad Arezzo, in Toscana, credo che sar in grado di offri-re molto, non solo al paracadutismo italiano ma anche europeo e, perch no, mondiale. Ci sono tutti i presup-posti per creare una zona lancio aperta 7 giorni su 7, ma quel che pi importa, con uno staff di insegnanti tra i pi esperti al mondo! LItalia un paese bellissimo, con un clima favorevole e una grande cultura da offrire al mondo del paracadutismo mondiale!

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  • Space Games 2005: pronti allimbarco?Sono molto emozionato per questo evento che alla sua 15 edizione, ma che solo per la seconda volta atterra in Europa. Con gli Space Games ho trovato il modo di offrire delle gare dove un competitore in grado di cimentarsi in tutti gli aspetti aerodinamici del volo umano ma anche unoccasione per il pubblico di appassionarsi a questo bellissimo sport. Gli Space Games comprendono 3 gare a torneo che si disputano ad eliminazione diretta : il Freefly Indy 500, l Atmo-sphere Dolphin Challenge e la gara di Deriva. Inoltre levento include altre 3 gare a squadre dove invece viene testata la creativit della squadra. Nel Freefly Indy 500, due competitori volano spalla a spalla attorno ad un circuito ideale segnato da altri paracadutisti (piloni) rincorrendosi e superandosi proprio come in una corsa di auto o moto; il tutto filmato in diretta e trasmesso su un grande schermo al pubblico. NellAtmosphere Dolphin Challenge, invece, i due sfidanti devono volare vicino ad una space-ball, una normale pallina da tennis zavorrata con piombo cos da cadere ad una velocit costante di 300 kmh.

    Vengono estratte a sorte evoluzioni e rotazioni simili alle manovre di aerei acrobatici che i concorrenti devono svolgere uno a destra ed uno a sinistra della pallina. Un video operatore filma il tutto in modo che la pallina risul-ti sempre al centro dello schermo; vince il concorrente che effettua il maggior numero di transizioni vicino alla pallina nellordine corretto: questo uno dei miei giochi preferiti! Nella gara di Deriva, invece, la sfida sta nel percorrere la maggior distanza orizzontale possibile, il vero volo umano ed molto entusiasmante.Poi, come vi dicevo, ci sono le gare a squadre. Nel free-style la squadra composta da un performer ed un video-man che insieme devono presentare una coreo-grafia simile ad una danza acrobatica e che verr giudicata per il suo valore artistico da un pannello di giudici specializzati. Nel free-fly, invece, la squadra composta da due performers ed un video-operatore; anche qui il team verr giudicato tramite il video per la bellezza della coreografia presentata ed il valore tecnico del volo.

    Vuoi imparare subito a volare per davvero? Da oggi si pu anche in un solo week-end con un corso full immersion: l A.F.F. cio il corso accelerato di caduta libera. Questa moder-na metodologia dinsegnamento nasce negli Stati Uniti e prevede 7 lanci insieme a due istruttori che tengono lallievo in caduta libe-ra da 4.500 m. fino allapertura. Nel corso sono previsti esercizi che porteranno lallievo a raggiungere una totale padronanza della caduta libera, delluso e ripiegamento dei materiali e pi in generale di unautosufficien-za che gli permetter di saltare da solo dopo il 7 lancio. Tutti lanci saranno filmati da un videoperatore in caduta libera e saranno un importante strumento per correggere eventuali errori di posizione del corpo in caduta libera.

    Per trovare la scuola di paracadutismo pi vici-na: www.scuoladiparacadutismo.it

    Il corso Aff: anche Olav Zipserha cominciato cosi

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  • Lo skysurf invece prevede un atleta che compie evoluzioni su una tavola simile a quella da snowboard e, come sempre, con un video operatore che filma in diretta.Questanno poi ci saranno delle novit e un nuovo gioco in dimostrazione che credo possa avere un buon sviluppo per il futuro; sar sicuramente divertente da guardare per il pubblico a terra. La squadra munita di fumogeni ed in aria dovr disegnare delle evoluzioni sullo stile delle Frecce Tricolori. Unaltra competizione invece prevede la realizzazione di un video musicale: le squa-dre avranno la possibilit di preparare un videoclip della durata massima di 5 minuti; il volo e le coreografie acrobatiche si sposa-no molto bene con lelemento musicale!

    Quali progetti hai per il tuo futuro?Ho diversi progetti in mente ma credo che sia un po presto per parlarne e preferisco tenerli ancora segreti per un poco. Ovvia-mente il progetto pi immediato quello di sviluppare lo Skydive Sport Center Tortuga!

    Paolo Gianfanti

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  • Per un paracadutista laltimetro uno strumento essenziale: senza di questo non possibile aprire il paracadute allaltitudine giusta. Da diversi anni al tradizionale altimetro ottico da polso s affiancato quello acustico, da inserire nellapposito vano del casco. La sua funzione di allertare il paracaduti-sta al raggiungimento della quota di apertura del paracadute con un allarme sonoro. La sua evolu-zione lo ha portato ad essere un vero e proprio computer da caduta libera. Oggi sul mercato la terza generazione dello Skytronic, prodotto dallitalianissima Parasport ed esportato in tutto il mondo, ora evoluto alla versione FX. Le operazioni di base sono molto semplici, seguendo il principio di imposta e dimentica, ma pi lo si utilizza e pi si impara ad utilizzare le sue funzionalit avanzate. E lunico altimetro acustico in grado di fornire fino a 4 segnali acustici chiaramente rico-noscibili, tutti programmabili secondo le proprie esigenze: ed ognuno di questi segnali viene attivato solo se necessa-rio. Sempre pronto alluso, il suo stato di riposo a bassis-simo consumo di energia consente di ottenere mesi operativit prima di dover sostituire le batterie. Con precisio-ne e laffidabilit del suo sensore di pressione pilotato da un microproces-sore, lo Skytronic FX registra informazioni lancio dopo lancio (altitudine di uscita dallaereo, altitudine di apertura, tempo di caduta libera, velocit massima raggiunta, ecc.), pronte per essere scaricate con un interfaccia sulla porta USB del computer.www.parasport.it

    Ferri del MestierePer un paracadutista laltimetro uno strumento essenziale: senza di questo non possibile aprire il paracadute allaltitudine giusta. Da diversi anni al

    Ferri del MestiereFerri del Mestiere

    quello acustico, da inserire nellapposito vano del casco. La sua funzione di allertare il paracaduti-sta al raggiungimento della quota di apertura del paracadute con un allarme sonoro. La sua evolu-zione lo ha portato ad essere un vero e proprio

    tradizionale altimetro ottico da polso s affiancato quello acustico, da inserire nellapposito vano del

    la terza generazione dello Skytronic, prodotto dallitalianissima Parasport ed esportato in tutto il mondo, ora evoluto alla versione FX. Le operazioni di base sono molto semplici, seguendo il principio di imposta e dimentica, ma pi lo si utilizza di base sono molto semplici, seguendo il principio

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  • Luomo sente una irrefrenabile attrazione verso tutto ci che lo distacca da quel naturale movimento, chiamato deambulazione, che dalla comparsa dei primati sulla faccia della terra caratterizza il loro modo di spostarsi. Ecco che allora luomo sognatore, una sottospecie del sapiens-sapiens, cerca di ingegnarsi in tutti i modi per dare una forma ai suoi sogni. Tra tutti, uno dei pi puri sicuramente il volo libero.

    Si tratta di una disciplina che nacque agli inizi degli anni 70 del secolo scorso con la pratica del deltapla-no. Si trattava di veri e propri aquiloni, derivati dagli studi dellingegnere della NASA Francis Rogallo, che avevano la capacit di sostenere una persona e di farla planare dolcemente nellaria. Detto cos, molto roman-tico, ma allora quegli aggeggi erano macchine inferna-li, nessuno, nemmeno i progettisti, ne conoscevano a

    fondo il comportamento in volo e gli incidenti in quei primi anni furono numerosi. Col tempo le cose miglio-rarono ed i deltaplani infine divennero sicuri e diver-tenti, ma levoluzione non era terminata: verso la met degli 80, in Francia, qualcuno cominci ad utilizzare dei paracadute ad ala per scendere dalle montagne. Nasceva il parapente, in italiano: il parapendio. Rispet-to al suo lontano cugino, il deltaplano, offriva degli indi-scutibili vantaggi, era trasportabile in un piccolo zaino, era leggero, era facile da condurre e sembrava anche sicuro. Sembrava... ma con levoluzione dei modelli e la voglia di volare, quelle che erano sicure vele da discesa cambiarono forma e divennero vere e proprie ali tenute gonfie dallaria che, come ben noto, tutto fuorch stabile, cos i parapendio divennero anche loro aggeg-gi con una certa pericolosit intrinseca. Il bello della faccenda, poi, che, nella seconda met degli anni

    Giocare con la testa tra le nuvoleUn percorso a 360o su un fenomeno tecnico che prende sempre piu' piede tra i suoi praticanti

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  • pendio e le cose sono cambiate radicalmente. Il mondo del volo libero, cio quel volo fatto con attrezzi sportivi come i delta o i parapendio, cresciuto e si evolu-to. Oggi, nel mondo, i piloti di parapendio sono la maggioranza, mentre quelli di delta sono circa un 5% del totale. I parapendio volano molto e bene, ma non solo, grazie a rigorosi criteri domologazione, che ne definiscono le regole per la loro sicurezza, sono anche diventati molto sicuri. Ora, il parapendio realmente il mezzo pi economico e semplice per dare le ali ai propri sogni. I due mezzi, delta e parapendio, sono radicalmente differenti, ma entrambi con pregi e difetti, la loro sicurezza passiva elevata, diciamo che sono in grado di volare auto-nomamente anche senza controllo da parte del pilota, ma non esister mai la vela, (in gergo si chiamano cos), a prova di scimmia. Sono mezzi che devono essere condotti con raziocinio e concentrazione (si pur sempre per aria...).

    80, parapendisti e deltaplanisti non che si parlasse-ro molto, anzi... erano abbastanza in antagonismo. I deltaplanisti erano la maggioranza e ormai volavano con attrezzi perfetti e sicuri, i parapendisti usavano lo stesso cielo ma erano molto pi lenti e rappresentavano un fastidio per i molto pi veloci delta. Questo antagonismo provocava una certa mancanza di comunicazione, perci gli inesperti piloti di parapendio non riuscivano a cogliere lesperienza sul comporta-mento dellaria che avevano accumulato i deltaplanisti, col risultato di andarsi a cacciare nei guai quando avrebbero potuto farne anche a meno. Ma levoluzio-ne del mezzo era continua: allinizio degli anni 90 i parapendio non planavano pi ma volavano gi abba-stanza, nonostante le conoscenze dei progettisti fossero approssimative e molti dei mezzi di allora erano deci-samente poco sicuri. Poi, man mano e con lesperienza, migliorarono.Sono passati ormai ventanni dalla nascita del para-

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  • Salto effettuato da Mike Kung dallEuropa Bridge a Innsbruck (180 metri)

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  • Il parapendio certamente pi semplice da preparare e pi rapido ad andare in volo, si apre lo zaino, si disten-de sul terreno e lo si controlla, si indossa limbrago, il casco, si verifica il paracadute di soccorso e correndo da un dolce pendio si decolla. Una volta in volo, si pilo-ta stando comodamente seduti e per mezzo dei freni lo si potr dirigere dove si vuole, risalendo e riguadagnan-do quota nelle correnti ascensionali al pari delle aquile. Anche latterraggio molto semplice, ci si posa al suolo molto dolcemente. Il parapendio per un po lento, viaggia circa 35 km/h con una velocit massima di 50 (60 in quelli da gara); in sostanza: vola un po come le farfalle, se c un po di vento certamente penalizzato. Il deltaplano certamente molto pi ingombrante, si tratta di un involucro lungo oltre tre metri, impossibile

    da portare a spalla per lunghi tratti, il montaggio pi laborioso, ci si prepara un po come per il parapendio e si decolla sempre da un pendio, ma il decollo un po pi tecnico, come anche latterraggio. In volo, per, la macchina ripaga delle fatiche, il volo come quello dei falchi, la velocit elevata, 40-60 km/h con punte che nelle vele da gara arrivano a 100. La posizione di volo sdraiata, con le braccia che trattengono la barra, e la direzione si controlla spostano il peso. Si vola veramente un po come uccelli e le sensazioni sono pi forti.Questi mezzi volano, il che significa che un pilota preparato pu spostarsi per il cielo e percorrere deci-ne o centinaia di km alla stessa maniera degli alianti. La differenza che se non si riesce pi a volare, si pu sempre cercare un prato per atterrare e poi fare lautostop per ritornare. Ma non il caso di farla cos semplice.

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  • Volare facile, molto facile, i mezzi sono molto sicu-ri, ma richiedono molto-molto cervello: un pilota non accorto un ex pilota. Per volare bisogna frequentare un corso per il conseguimento dellattestato di volo da diporto o sportivo rilasciato dallAeroclub dItalia, le scuole certificate sono numerose, sul sito della Federa-zione Italiana Volo Libero troverete gli indirizzi (www.FIVL.it). Il corso dura almeno quattro mesi e porta gli allievi a volare in autonomia, ma per diventare buoni piloti non sufficiente una vita e bisogner procedere per passi molto lenti a cominciare dal mezzo utilizzato. Le vele, infatti, sono suddivise in categorie che possiamo definire: base, intermedie e avanzate; col crescere della categoria crescono le capacit di pilotaggio richieste al suo pilota, ma cresce anche la capacit di volare e la velocit del mezzo. Perci un neobrevettato non voler mai con una vela da gara, rischierebbe di rimanere neobrevettato a vita (breve). Possiamo affermare con certezza che con una vela base attuale si possono raggiungere gli stessi traguardi che con le vele da gara di cinque anni fa insomma, basta

    un po (tanta) di capacit e si possono effettivamente percorrere voli di 200 km anche con vele che non siano estremamente performanti e difficili da condurre. Diciamo che la parte pi difficile del volo saper rico-noscere i movimenti dellaria ed adeguare il proprio pilotaggio. Laria non mai ferma e ci sono momenti nei quali decollare significa mettere seriamente a repen-taglio la propria vita, un pilota preparato ed accorto li sapr facilmente evitare perch il corso e lesperienza acquisita gradualmente con gli anni di pratica, unita ad un mezzo adeguato alle capacit del suo pilota, mette-ranno al riparo da tutti questi rischi. In questo gioco, quello che conta maggiormente la testa. Ne occorre molta, occorre capacit di concentrazione, attenzione, resistenza allo stress, calma e raziocinio. Volare a lungo un gioco per persone con molto cervello. Ma non indispensabile essere piloti per volare, anche possibile provare facendo un volo in tandem assieme ad un pilota abilitato ai voli biposto.

    Giorgio Sabbioni

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  • Dal 17 al 23 luglio 2005, al monte Cornizzolo, nel comune di Suello vicino a Lecco, (una delle pi importanti aree mondiali di volo libero), si terr la tappa italiana del tour di Coppa del Mondo di Parapendio (PWC). A Cornizzolo ci sar anche il miglio-re pilota acro del mondo, laustriaco Mike Kung.Il 24 luglio, Mike Kung sar a Lecco insieme ad altri campioni di questa disciplina, tra i quali litaliano Max DallOglio. Sar un puro show, per il divertimento dei piloti e del pubblico, ed interverr anche la vera pattuglia acrobatica del parapendio: gli austriaci RENEGADES, le cui performance sfruttano leggi al limite della meccanica del volo e della gravit.

    Coppa del Mondo di ParapendioCoppa del Mondo Coppa del Mondo

    Dal 17 al 23 luglio 2005, al monte Cornizzolo, nel comune di Suello vicino a Lecco, (una delle pi importanti aree mondiali di volo libero), si terr la tappa italiana del tour di Coppa del Mondo di Parapendio (PWC). A Cornizzolo ci sar anche il miglio-tour di Coppa del Mondo di Parapendio (PWC). A Cornizzolo ci sar anche il miglio-

    Il 24 luglio, Mike Kung sar a Lecco insieme ad altri campioni di questa disciplina,

    tour di Coppa del Mondo di Parapendio (PWC). A Cornizzolo ci sar anche il miglio-

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  • Arrampicata a misura di BambinoIn uno dei paradisi mondiali dellarrampicata e delloutdoor, i bambini protagonisti di una due giorni davvero unica dove il climbing si coniuga con la natura

    Ritorna il Rock Junior.Il 18 e il 19 giugno ad Arco (Trentino, Lago di Garda) va in scena lEuropean Youth Climbing Days - quarta edizione del Rock Junior, lappuntamento imperdibile per tutti i bambini e giovanissimi che, con i propri genitori, vogliono esplorare il mondo dellarrampicata e la natura in una festa-gioco aperta a tutti.Si tratta del pi grande festival mondiale dedicato ai bambini dai 5 ai 13 anni che vogliono avvicinarsi in piena sicurezza al gioco-arrampicata, ma anche cono-scere la splendida natura della cittadina trentina del Lago di Garda. Teatro della manifestazione, voluta dallAssociazione Rock Master di Arco e patrocinata dalla FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), sar ancora una volta il Clim-bing Stadium di Arco, lo stesso in cui ogni

    anno si svolge il Rock Master, la pi antica e importante gara darrampicata del mondo. Una full immersion di due giorni, tra giochi ed esperienze ludico-sportive, che consentir a tutti, neofiti e non, di esplorare il fantastico mondo dellarrampicata. Ma anche di sviluppare, con percorsi educativi mirati, la conoscen-za e il rispetto dellambiente. Cos, nello straordinario Climbing Stadium si potranno scalare le montagne gonfiabili e le torri, si potr sperimentare lequilibrio sui percorsi di corde e attraversare il fiume Sarca o correre in cima alla cuccagna-climbing. Il tutto naturalmente sotto la guida attenta e assolutamente competente di tecnici e professionisti dellarrampicata e della montagna. Ricor-dando che al Rock Junior possono partecipare tutti, anche chi non ha mai arrampicato e chi non dispone dellattrezzatura, perch sar fornita dallorganizzazione e dagli sponsor, non vi resta che iscrivervi. E allora cosa state aspettando! Essere protagonisti del Rock Junior facile: basta iscriversi sul sito www.rockjunior.info o presso lAssociazione Rock Master Tel. 0464 516830

    festa-gioco aperta a tutti.

    al gioco-arrampicata, ma anche cono-scere la splendida natura della cittadina trentina del Lago di Garda. Teatro della manifestazione, voluta dallAssociazione Rock Master di Arco e patrocinata dalla

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  • Kite, adrenalina puraUn aquilone al posto della tradizionale vela da windsurf e una tavola ancora piu' piccola di uno snowboard: e' il kitesurf, uno sport giovane e adrenalinico che regala sempre un tocco di spettacolarita'

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  • Nonostante abbia unorigine lontana nel tempo che si colloca nelle isole indonesiane, il kitesurf nasce solo qualche anno fa sulle spiag-ge di Maui, alle Hawaii: era, infatti, il 1996 quando Manu Bertin fu il primo ad utilizzare un aquilone al posto della vela da windsurf. Poco dopo, il kite esplose letteralmente in tutto il mondo. Inizialmente, gli atleti utilizzavano tavole da surf modificate e rinfor-zate, ma lampliamento e lo sviluppo tecnico della gamma di vele ha permesso la realizzazione di tavole specifiche per il kite, il cui utilizzo dipende dalle condizioni di acqua e vento nelle quali i kiters si vengono a trovare. Al posto della tradizionale vela da windsurf, infatti, si utilizza la potenza sviluppata da aquiloni manovrabili a due o quattro cavi dallincredibile capacit di traino, paragonabile a quella di un potente motoscafo; a questa forza di trascinamento, laquilone aggiunge, inoltre, la trazione verticale, permettendo cos agli atleti salti fino ad ora inimmaginabili. Il successo stato da subito enorme, grazie anche alla possibilit di praticare il kitesurf in luoghi non particolarmente ventosi: bastano,

    infatti, 7 nodi e ci si diverte davvero! E forse questa la ragione per cui numerosis-simi windsurfisti lhanno accolto a braccia aperte, come il mitico Robby Naish, grande campione di windsurf oggi dedito anima e corpo al kite, nonch patiti dello snowboard, del wakeboard, dello sci nautico e del volo a vela (parapendio, etc...). Qualche consiglio per i neofiti: Se anche voi siete caduti preda del fascino di questa disciplina, siete in buona salute e sapete nuotare, ma non avete alcuna esperienza in merito, la miglior cosa da fare seguire un corso, meglio se tenuto da un istruttore fede-rale (ce ne sono in tutte le regioni costiere italiane): eviterete di trovarvi in difficolt alla prima occasione e di mettere in perico-lo voi stessi e, soprattutto, gli altri.

    Un po' di Storia ...

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  • La prima fase si svolge a terra: imparerete ad assemblare la vela e a collegare i cavi, sembra banale ma gestire metri e metri di cavo, senza ritrovarsi con una matassa inestricabile ed inutilizzabile, pi facile a dirsi che a farsi; poi imparerete a metterla in volo, a control-larla (scoprendo cos la mitica power zone) e a farla atterrare.Quando avrete il controllo della vela in pugno, vi renderete conto che in acqua tutta unaltra cosa... Tranquilli, sar uno sconforto momentaneo. E solo una questione di pratica. Imparerete presto a gestire la tavola e la vela, a partire e a risalire la direzione del vento, perch dovrete pur tornare da dove siete partiti.Il kitesurf uno sport abbastanza pericoloso ed quindi buona norma, soprattutto per i meno esperti, evitare spiagge frequentate dai bagnanti o troppo anguste. E ricordate anche di non sottovalu-tare la potenza del vento e il rischio di rientrare a nuoto.La Federazione Kitesurf Italiana, in collaborazione con altre asso-ciazioni e con varie scuole di kite, sta stilando un insieme di regole per praticare il kite in sicurezza.Intanto dal 2003 obbligatoria la cima di sicurezza sullala (fune di vincolo), permanente sia in gara che in allenamento e durante la fase di apprendimento, e si sta lavorando su uno standard per luscita in mare e per il rientro in spiaggia con lobbligatoriet di mantenere una distanza di almeno 100 metri dalla costa.

    Giubbotto salvagente e casco sono forte-mente raccomandati.Ma vediamo insieme qualche altra impor-tante regola: luso delle tavole con aquilone , innanzitutto, consentito a coloro i quali abbiano compiuto i 14 anni di et.Durante lutilizzo del kitesurf obbligatorio indossare permanentemente un ausiliario al galleggiamento (cintura di salvataggio, trapezio galleggiante e/o muta galleggian-te) e munirsi di un attrezzo idoneo a recide-re le cime in caso di emergenza. E, infine, vietato lasciare il kitesurf incusto-dito senza avere scollegato almeno un lato dellala e riavvolto completamente i cavi sul boma.

    Marianna Macis

    Le spiagge pi belle per la pratica del kite sono quelle di Cabarete, Silver Sands e Oistins a Barbados, Tariffa, Mauritius e naturalmente la costa nord\est del Brasile. In Italia meritano una citazione gli spot di Telamone e Spiagge Bianche a Vada in Toscana, la paradisiaca Baia di Chia e Porto Pollo in Sardegna, Campione sul Lago di Garda e la Spiaggia dOro in Liguria

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    Xadrenaline

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  • Sar lei la Reginadella King of the Air ?La bionda e bellissima campionessa del mondo di Kite, Fabienne DOrtolie, racconta ai lettori di Xtreme Stuff Magazine lorigine della sua passione e i suoi progetti futuri.

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  • Sar lei la Reginadella King of the Air ?

    La mia passione per il kite surfing nata cinque anni fa, quando Bruno Sroka mi disse di questo nuovo eccitante sport e cominciammo a scoprirlo assieme. A quellepoca, i miei sport principali erano il surf, lo snowboard ed il nuoto, cos il kitesurf era unopportu-nit per conoscere il mondo del vento!Amo il kite per la sensazione di libert che ti da quan-do vai. Vedi tutto, ti senti cos leggera. Ma puoi anche andare sulle onde, in velocit, saltare sullacqua piat