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IL SERVICE LEARNING ORIENTA DROP OUT È UN COMPLESSO PROGETTO PLURIENNALE CON CUI LA FONDAZIONE CR FIRENZE INTENDE COMPRENDERE A FONDO LE DINAMICHE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E SOPRATTUTTO SPERIMENTARE E DIFFONDERE METODI, STRUMENTI E PERCORSI ATTI A PREVENIRLA. OGNI AZIONE SPERIMENTALE PREVISTA DAL PROGETTO SARÀ ATTENTAMENTE MONITORATA, CONTROLLATA, DOCUMENTATA VERIFICANDONE GLI EFFETTI ANCHE A MEDIO E LUNGO TERMINE. Revisione 6 > 13 marzo 2017 WWW.DISPERSIONE.IT

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ILSERVICELEARNINGORIENTA DROP OUT È UN COMPLESSO PROGETTO PLURIENNALE CON CUI LAFONDAZIONE CR FIRENZEINTENDE COMPRENDERE A FONDO LE DINAMICHEDELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E SOPRATTUTTO SPERIMENTARE E DIFFONDEREMETODI, STRUMENTI E PERCORSI ATTI A PREVENIRLA. OGNI AZIONESPERIMENTALE PREVISTA DAL PROGETTO SARÀ ATTENTAMENTE MONITORATA,CONTROLLATA, DOCUMENTATA VERIFICANDONE GLI EFFETTI ANCHE A MEDIO ELUNGOTERMINE.

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“Checos'èilServiceLearningmelospiegaVittorio,ilparrucchieredimiamoglie,checonmoltialtricolleghi, una domenica al mese, lavora gratis per finanziare un'associazione di volontariato nelMatoGrosso.Ogni voltaunparrucchierediverso, inunadiversa città,metteadisposizione il suosalone. Lì si radunano i volontari e lavorano di taglio,messa in piega, tinture e così via.Non c'ètariffa,chivienepagailservizioricevutoquantocrede,comepuòodesidera.

Laserasicontailricavo,feliciperquellochesiriusciràadoffrire.Ma,comemispiegaVittorio,perlui ogni voltaquesto servizio reso èunagrandeoccasionediapprendimento. Lavorando fiancoafianco con altri bravi professionisti hamodo di conoscere altre tecniche, di arricchire il propriorepertorio, diventare più competente. Questo è l'essenza del Service Learning, mettere adisposizione degli altri la propria competenza con uno scopo socialmente significativo,apprendereadiventareancorapiùcompetentegraziealservizioofferto.

(ItaloFiorin,postsuFacebookdel06dicembre2015;ultimaconsultazione20/02/2017).

Sitrattadiunapropostaformativachecombinaiprocessidiapprendimentoediservizio alla comunità locale (e non solo) in un unico progetto integrato, nelqualeipartecipantisiformanoattraversoilproprioimpegnoelapropriaazioneriguardo ai problemi realmente presenti nel contesto di vita, con finalitàmigliorative.Sitrattadellapropostadiun’esplicitaassunzionedicittadinanzaeresponsabilità da parte degli studenti. Il Service Learning è, anzitutto,un’esperienza curricolare, non qualcosa di giustapposto. Per comprendere ilservice learning occorre pensare all’apprendimento significativo. Lasignificativitàdiunapprendimentodaconseguirenelsistemadi istruzionenonriguardasoltantolarilevanzacognitiva(fondamentaleseconsideratadalpuntodivistadellostudente),mariguardaanchelasignificativitàrispettoalprofilodicompetenze dello studente in uscita, la significatività disciplinare (per lediscipline implicate, quasi sempre plurali), la significatività socio-relazionale(deveconsentirediinstaurarerelazioni,deveinserireinreti,devepermettereil“riconoscimento” delle azioni svolte… non solo interno alla scuola), lasignificativitàaffettivo-emozionale(devecoinvolgere,implicare).

Ledifficoltàdell’alternanzacome…invitoalServiceLearning?

Tra le varie problematiche che il sistema di istruzione italiano ha conosciutonegli ultimi anni ci sono quelle di non riuscire a sviluppare, in molti casi,competenzechesianoutilizzabilisiaall’internodelsistemadi istruzionestessoche nella vita fuori dalla scuola attuale e futura, un po’ come se esistesse unaseparazionetragliapprendimentisviluppatinelcontestoscolasticoequellichematurano al di fuori di quell’ambiente. Un esempio in tal senso può esserecostituito dal dispositivo dell’alternanza scuola lavoro che doveva, nelleintenzioni almeno, costituire una “soluzione” rispetto al problema di questaseparazione integrando gli apprendimenti interni con quelli esterniall’istituzione scolastica e prevedendouna co-progettazione per facilitare neglistudenti l’acquisizione di competenze, appunto, in “alternanza”. L’esperienzaappena avviata di diffusione massiva dell’alternanza scuola lavoro nell’ultimotrienniodella secondariadi secondogradosi è rivelata, tuttavia,un’esperienzaconluciedombre.Spesso,infatti, leesperienzedialternanzanonsonoriuscite,

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fino ad oggi, a rispondere all’intenzione iniziale di integrare l’esperienza diapprendimento sul campo con l’esperienza interna al sistema di istruzione: lerelazionitradidatticaedesperienzasulcamposonodeboliesaltuarie,spessosiparla di alternanza parlando semplicemente della componente “fuori dallascuola”,difficilmentesiassisteaunaco-progettazionetrascuolaeorganizzazioni(conlaregiaintegratadellascuola)eaunaco-gestioneeffettivadegliobiettividiapprendimento,difficilmente,adoggi,lecompetenzesviluppateedimostratesulcampovengonovalorizzateall’internodelcurricolo(Batini,DeCarlo,2015).

Da una parte quindi le difficoltà logistico-organizzative, la difficoltà per alcuniistitutidientrareindialogoconilmondodellavoro(speciequellinuoviaquesterelazioni),ladifficoltàrispettoallacostruzionediuna“comunitàeducativa”cheentri in dialogo e relazione con l’obiettivo comune di far conseguireapprendimentiaglistudenti.

Allostessotempounadefinizionetroppoprecocediun’areadiattivitàspecifica,specialmenteperalcuniindirizzi,puòrisultareconfusivaelimitante.L’integrazionetraesperienzadialternanzaconilterzosettorepotrebbe,invece,raggiungereobiettiviplurali:

- promuovere l’integrazione delle proprie risorse personali con quelletecnicherichiestedaidiversitipidiservizioofferto;

- facilitarel’acquisizionedisensocivico;- facilitarel’acquisizionedicompetenzedicittadinanza;- consentirelatraduzione(conappositistrumentazioni)dellecompetenze

appreseincompetenzevalorizzatenelcurricoloscolastico;- sviluppareilsensodiresponsabilitàel’autonomia;- comprenderelapropriautilitàsociale;- assumeredifferentipuntidivista;- facilitareilrinnovamentogenerazionaledelmondodelvolontariato;- ampliarelareterelazionaleeleappartenenzedeipartecipanti;- aprireleistituzioniscolasticheaundialogocontinuoconlacomunità.

Ibeneficisonoindubbiperlecomunitàlocalieperisingolisoggetti, favorendoanchelacapacitàdiutilizzodellecompetenzeacquisiteindiversicontesti.

Il modello del Service Learning in uso damolti anni in paesi come gli StatiUniti e il Canada (ma anche in Svizzera o Germania) potrebbe costituire unamodalità applicativa per la relazione tra terzo settore e dispositivodell’alternanza,replicando,inItalia,formeemodalitàgiàsperimentateall’estero.Questotipodiesperienzanonsipuòlimitare,tuttavia,aunasoluzioneoperativae funzionaleper l’alternanzamadovrebbecominciaresindallascuolaprimariaconsentendocosìunavarietàdiesperienzeediapprendimenti.

Checos’èilServiceLearning?

Conl’espressioneService-Learningsiintendedefinireunapprocciometodologicoda adottare a scuola sin dalla scuola primaria con l’intenzione di unire dueelementi: il Service (il volontariato, il servizio per la comunità) e il Learning

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(l’apprendimento, l’acquisizione di competenze relazionali, professionali,metodologicheesociali).Si tratta di un approccio che integra il servizio alla comunità con attivitàintenzionalmente di apprendimento. I membri sia delle istituzioni educative equelli delle organizzazioni presenti nella comunità lavorano insieme versooutcomeschesonodibeneficioreciproco.

La dimensione etica e valoriale insita in questo tipo di approccio parte dalpresupposto che un percorso formativo che voglia costruire una convivenzafutura eticamente orientata (al rispetto, all’ascolto, all’accoglienza di punti divistadiversi…)nonsonosufficientileacquisizioniesclusivamentecognitive.Nonè scontato abituarsi a riflettere sulle conseguenze e sulla dimensione etica delproprio agire, individuarne la necessità, sapere che la motivazione può avereimpennate e bruschi cali, ma che l’azione non può seguire gli stessi tragittialtalenanti.Lacompresenzadidimensionipluralidisignificativitàperilsingolostudente costituisce un’importante facilitazione dell’apprendimento e un buonsupportoallamotivazione.

Servicecomeimpegnosociale

Perilbuonfunzionamentodellasocietàcivile,èfondamentalecheisuoimembrisi assumano compiti e responsabilità inmodoautonomo. I progetti di Service-Learninghannol’obiettivodisensibilizzareaquesteesigenzeemettereinrisaltol’utilità(personaleecollettiva)dellavorosociale.Chisiimpegnaperlacomunitàimpara a conoscere altri ambienti e altre realtà di vita, riconosce i problemisocialiesviluppailsensodiresponsabilità.Conilsuoapprocciopartecipativo,ilService-Learningoffreun terrenodi prova e sperimentazioneper imparare adagiresecondoiprincipidellademocrazia.

Learningcomeacquisizioneesviluppodicompetenze

IprogettiService-Learningcreanoautentichesituazionididattichedoveallieveeallievi possono ulteriormente sviluppare le loro competenze professionali,metodologiche e sociali. In una lezione, dove i compiti sono basati su quesiti«reali»,leallieveegliallievisiscopronoattiviecompetenti.IprogettidiService-Learningrafforzanol’autostimadeipartecipanti.Inoltrefavorisconolacoesionedellaclassefacilitandoilclimadiapprendimento.

SecondoShelleyH.Billig(2000),ilSLcomemetododidatticoconsentediraggiungererisultatisignificativineiseguentiaspetti:

• Aumento del senso di responsablità, della competenza sociale,dell’autostima.

• Minore esposizione ai comportamenti a rischio, come le violazionidisciplinari, atteggiamenti violenti o rapporti sessuali non protetti(mentre non si registrano differenze significative con i gruppi di

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controlloriguardoall’assunzionedialcoolodrogheleggereoall’usodiarmi).

• Migliorerelazioneconglialtrieconimembridialtreetnieemaggiorecapacitàdiaccettareladiversitàculturale.

• Maggiorefiducianegliadultidiversidaigenitorienegliinsegnanti.• Maggioredisponibilitàalavorarecondiversamenteabiliedanziani.• Maggiorecapacitàdiempatiaedisponibilitàadaiutareglialtri.• Maggiore capacità di interpretare il contesto socio-storico e

consapevolezzadellapossibilitàdiinterveniresudiesso.• Maggiore disponibilità ad impegnarsi in organizzazioni di

volontariato.• Maggiore comprensione della politica e disponibilità ad essere

politicamenteattivi.• Consapevolezza di poter dare un contributo alla comunità e di poter

«fareladifferenza».• Miglioririsultatiinletturaescrittura,arte,matematica.• Maggiorepartecipazioneinclasseemotivazionenellostudio.• Minornumerodiassenze.• Maggior rispetto reciproco tra docenti e studenti e creazione di un

climascolasticopiùpositivo.• Migliorecapacitàdisceglierelapropriacarrierafutura.• Favoriscelariflessionesuimodimiglioridiimparareedinsegnare.

Per quanto riguarda invece gli effetti del SL sulle comunità, le ricerchemostrano, secondo Billig (2000) che il SL produce unamigliore percezionedella scuola e dei giovani come persone che possono offrire un contributopositivo alla società, anche se questa percezione dipende da variabili comel’intensitàeladuratadelprogettool’autonomiadeglistudenti.

Differenza tra Service Learning e altre forme di educazionetramitel’esperienza

Èpossibile fornireunaprimadistinzionetra ilCommunityService(Servizioalla comunità) e il Service-Learning (apprendimento attraverso il servizio).Le attività di servizio comunitario consistono in attività in cui gli studentioffronoun servizioutile alla comunità.Leesperienzedi volontariatohannoun indubbio valore formativo, ma l’apprendimento è secondario e nonintenzionale.

Nell’apprendimento attraverso il servizio, al contrario, l’apprendimento èobiettivo primario e intenzionale. In questo caso il servizio alla comunità èinserito nel curriculum formativo, viene cioè organizzato in strettocollegamentoadunaopiùmaterieegliobiettividiapprendimentovengonoesplicitamente indicati. In questo caso il servizio è progettato dagli stessistudenti che riflettonoprimariamente sui bisogni della comunità e su comerispondere a questi bisogni, progettano quindi l’azione da svolgere, la

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attuano e riflettono infine sui risultati ottenuti. I benefici di questo tipo diazione riguardano sia la comunità, in quanto contribuisce a risolvere unproblema,siailsingolostudentecheacquisiscecompetenze.

LaqualitàdiunprogettodiSLdipendedall’equilibriotraleduecomponentidelservizioedell’apprendimento.

Robert Sigmon (1994) ha distinto quattro tipologie di programmi di SL, inbase al rapporto esistente tra le due componenti del servizio edell’apprendimento:

– service LEARNING, attività in cui l’enfasi è sull’apprendimento, ed ilserviziohaunruolosecondario;

– SERVICE learning, attività che enfatizzano il servizio rispettoall’apprendimentoeincuiilserviziohaunruolosecondario;

– service learning, attività in cui gli obiettivi di servizio e quelli diapprendimentosonoseparati;

– SERVICELEARNING,attività incuidueelementihannougualepesoesiintegrano.

Per Sigmon dunque si può parlare di SL in senso pieno solo quando i dueaspetti del volontariato per la comunità (service) e dell’apprendimento(learning)trovanoilgiustoequilibrio.

Andrew Furco (2003), approfondisce la differenza tra il service learning ealtre forme di educazione. Furco suggerisce di identificare due aspetti: chisono iprincipalibeneficiaridell’attività (providero recipient)e sucosaè ilfocusdell’attività(serviceolearning),edistingue:

• Volontariato(volunteerism)incuirientranoquelleattivitàilcuifocusè esclusivamente sull’offerta di un servizio e i cui beneficiari sonocolorochericevonoilservizio;

• Serviziocomunitario(communityservice)ilcuifocusprincipalerestasull’attività offerta e i beneficiari principali chi la riceve esecondariamentesull’apprendimentodeglistudentichelaoffrono;

• Il tirocinio (internship) che, al polo opposto, ha lo scopoprimario diaccrescere leconoscenzee l’esperienzadegli studentinel lorocampodistudio,percuiilfocusèsull’apprendimentoeibeneficiariprincipalichioffrel’attività;

• L’educazione sul campo (field education) in cui le attività sonofinalizzate ad accrescere le competenze professionali degli studentinel loro campo di studi, pur offrendo al contempo un oggettivoservizio.

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Il Service-Learning è il solo in cui si raggiungeunaequilibrata integrazionetrachidàilservizio(provider)echiloriceve(recipient)etral’attenzionesulservizio(service)esull’apprendimento(learning).

Fonte:Furco,2003.

Comefarfunzionareun’esperienzadiServiceLearning

IdiecipuntiperchéilServiceLearningfunzioniesiadiqualità1

1) Il Service Learning non deve essere una semplice esperienza divolontariatonéunasempliceesperienzadiapprendimentomadeveunireinsieme le due cose in modo tale da costituire un’esperienza rilevantesocialmente e cognitivamente. La rilevanza deve essere tale sia per glistudenti, sia in relazione agli obiettivi di competenza del percorso diistruzione. Esempio: Leggere agli anziani in una RSA è un servizio.Studiare le malattie degenerative e gli approcci non farmacologici perrallentarne gli esitiè apprendimento.Quando gli studenti raccolgono leperformancecognitivediungruppodianziani, leggonoadaltavoceperloro,raccolgononuovamenteleperformanceerendononotiirisultatialleautorità locali che progettano le politiche per questo target e allacomunitàallorasiamonell’apprendimento-servizio(servicelearning).

2) IlServiceLearningperessereefficacedeveessereingradodiattivareglistudentiinunmodochesiaperlorosignificativo,ponendoattenzionea:adeguatezzadell’esperienzarispettoall’età;congruitàrispettoalleabilitàe competenze possedute/da sviluppare; che si occupi diutenze/argomenti rilevanti per lo studente; che le attività svolte sianointeressanti e stimolanti per gli studenti; che le attività consentano allostudente di comprendere la propria esperienza, collocandola in uncontestoerelazionandolaallaparticolareproblematicasocialechevieneaffrontata.

3) Il Service Learning deve produrre risultati visibili, tangibili ecomprensibili da chi ha svolto l’attività. Questi risultati debbono essere

1QuestidiecipuntisonoliberamenteadattatidaFedericoBatiniapartiredaquelliindividuatidalNationalYouthLeadershipCouncil,Minneapolis,Minnesota.

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testimoniati in qualche modo nei portfolio (con le due valenzeapprenditivaecertificativachepuòavere)deglistudenti.

4) IlServiceLearningdeveesserelegatoalcurricoloscolasticoquindideveessere intenzionalmente progettato e utilizzato per rispondere agliobiettivi di apprendimento di quel percorso: avere obiettivi chiari earticolati; deve essere integrato al percorso curricolare; deve aiutare ipartecipanti a comprendere come si trasferiscono apprendimenti ecompetenzedaunsettingaunaltro.

5) Il Service Learning deve produrre un allenamento alla riflessione,offrendo molteplici occasioni di analisi di se stessi e della propriarelazione con la società. Queste occasioni di riflessione possono esseredeclinateinvaritipidiattività(verbali,scritte,artistiche,nonverbali)chedevonodimostrarelalorocomprensionedeicambiamentichehannofattoalivellodiconoscenze,competenze,abilità.L’esperienzadevestimolareapensareprofondamenterispettoaiproblemicomplessidellacomunitàesociali e a individuare possibili soluzioni. Il Service Learning deveincoraggiareglistudentiaesaminareipropripreconcettieassunzioniperpoteresplorareecomprendereiruolifuturielelororesponsabilitàcomecittadini. Queste riflessioni devono anche incoraggiare i partecipanti aprendere in esame una varietà di problematiche sociali e civiche relatealla loro esperienza di service learning (potendo dunque capirne leconnessioniconlepolitichepubblicheelavitacivile).

6) IlServiceLearningdevepromuoverelacomprensionedellanecessitàdelrispettoperledifferenzedicuisonoportatoriipartecipantiecolorochesi incontranonell’esperienza.Deveaiutare ipartecipantia identificareeanalizzare i punti di vista differenti per poter comprendere prospettivemultiple. IlS.L.aiutaipartecipantiasvilupparecompetenzedirelazioneinterpersonale,digestionedeiconflitti,dipresadidecisionecollettiva.IlS.L. deve aiutare i partecipanti a cercare di comprendere e valutare idiversi background e punti di vista di coloro che offrono e ricevono ilservizio.Incoraggiaipartecipantiariconoscereesuperareglistereotipi.

7) Il S.L. dà spazio e valore alla voce dei giovani nella pianificazione,implementazioneevalutazionedell’esperienzastessa,conl’orientamentodi un adulto. Il S.L. mette in condizione i giovani di generare idee,coinvolge i giovani nel prendere decisioni, nel costruire spazi in cui siapossibile esprimere le idee in modo libero e aperto. Il S.L. promuovel’acquisizione di conoscenze e competenze atte amigliorare le capacitàdecisionali e di leadership. S.L. coinvolge i giovani nella valutazionedell’efficaciaedellaqualitàdell’esperienzadiS.L.

8) Le partnership messe in campo per realizzare il S.L. sono di naturacollaborativa, di mutuo beneficio e devono rispondere ai bisogni dellacomunità. Ipartnercoinvoltisonovari(inclusi igiovani,glieducatori, lefamiglie, i membri e le organizzazioni della comunità) e le relazionidevono essere caratterizzate da frequenti comunicazioni affinché tuttisiano informati sulle novità e i progressi. I partner collaborano perstabilireunavisionecondivisaedefinisconoanchegliobiettivi collettivi

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che rispondono ai bisogni della comunità. I partner sviluppano incollaborazione piani per arrivare a questi obiettivi condividendo leconoscenze e arrivando a conoscere insieme i bisogni e le risorse dellacomunità.Ipartnerdevonoconsiderarsireciprocamenteunarisorsa.

9) Il S.L. deve far sì che i partecipanti siano coinvolti in un continuomonitoraggio della qualità delle attività implementate attraverso laverificadegliobiettividuranteimeeting.Questirisultatidebbonoessereutilizzatiperlasostenibilitàeilmiglioramento.Ipartecipantiraccolgono“evidenze” circa i progressi raggiunti da molte fonti. Le evidenze sonoutilizzare per migliorare l’esperienza e vengono poi comunicate allacomunità inclusi decisori politici e leader educativi, per approfondire lacomprensionedelservicelearningstessoeassicurareun’altaqualitàdellepratiche.

10) IlS.L.deveavereunadurataeun’intensitàsufficienteperrispondereallenecessità della comunità e produrre specifici outcomes. Le esperienzedevono includere il processo attraverso il quale si identificano i bisognidella comunità, la preparazione del servizio, il servizio stesso, lariflessionesuciòcheèstatofatto,ladimostrazionedegliapprendimentiedell’impatto e unmomento di celebrazione finale. Il S.L. viene svolto inblocchiconcentratidi tempochesisnodano inpiùmesipoiché il tempodeveesseresufficienteall’identificazionedeibisognidellacomunitàeallapossibilitàdisviluppareapprendimentidandoglirisposta.

Progettareun’esperienzadiService-Learning

Èpossibileindividuareleseguentifasi:

1. Individuazionedelproblema.L’attivitàdeverisponderearealinecessitàebisognidellacollettivitàenellostesso tempo essere opportunità di apprendimento per gli studenti. Èimportante che gli studenti abbiano un ruolo attivo nell’individuazione delproblema da affrontare. In questa fase è possibile scegliere tra alcunetematichechesonostateoggettodistudiooiniziareconunaricognizionedaparte degli studenti dei bisogni della comunità (ad esempio tramitesondaggi).

2. Individuazionediunaproposta.Scelta la problematica si discuterà insieme sulle possibili soluzioni,raccogliendole ideepropostedaglistudenti finchénonsitroval’ideagiustaperilprogetto,considerandoanchelerisorsechelaclassehaadisposizionemamaanchelepossibilipartnershipedillavorodirete.

3. Approfondimentoestudiodelproblema.Inquestafaseglistudentiapprofondisconolatematicaconnessaalproblemae alla soluzione individuata. La complessità di questa fase dipende dallanatura del problema, in alcuni casi occorre acquisire anche competenzetecniche,inaltribastaunapprofondimentoteorico.

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4. Pianificazionedell’attività.Viene messo a punto il progetto cercando di definire al meglio le fasi diapprendimento, di attività da svolgere, le modalità monitoraggio e divalutazionedelpercorso.5.Esecuzione.

Fase della realizzazione vera e propria, con continuo monitoraggiodell’andamentoeriflessionecriticadapartedeglistudenti.6.Valutazione.

Valutazione degli apprendimenti degli studenti, dell’esito dell’attività maanche della soddisfazione sia degli studenti che delle persone cui èindirizzatoilprogetto.

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Nomeprogetto:

Istituto: Classe:

Partnerdellacomunitàcoinvolti:

Bisognopresentenellacomunità:

Attivitàpropostaperrisponderealbisogno:

Obiettividiapprendimento:

Disciplinecoinvolte:

Obiettividiservizio:

Attivitàdiapprendimento:

Attivitàdiservizio:

Fasietempiprevistiperleattivitàdiapprendimento:

Fasietempiprevistiperleattivitàdiservizio:

Valutazionedell’apprendimento:

Valutazionedelservizio:

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RiferimentibibliograficiBatini F., De Carlo E. (2015), Alternanza scuola-lavoro: storia, progettazione,orientamento,competenze,Torino,Loescher.Billig S. H. (2000),Research on K-12 school-based service-Learning: Theevidencebuilds,inPhiDeltaKappan,May,pp.658-664.

Fiorin I. (2015), Oltre l’aula. La proposta pedagogica del service-Learning,Milano,Mondadori.

Furco A. (2003), “Issues of definition and program diversity in the study ofservicelearning”. In S. H. Billig & A. S. Waterman, (Eds.), Studying service-learning: innovations in educational research methodology (pp. 13–34).Mahwah,NJ:LawrenceErlbaumAssociates.Sigmon Robert L. (1994), Serving to Learn, Learning to Serve. Linking ServicewithLearning.CouncilforIndependentCollegesReport.