Workshop Istituto Superiore Sanità Modelli Di Interazione VAD Ventricoli
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Transcript of Workshop Istituto Superiore Sanità Modelli Di Interazione VAD Ventricoli
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Modelli di Interazione
VAD-VentricoliRELATORI:
Ing. Maurizio Arabia [email protected]
Ing. Francesco Maria Colacino [email protected]
Università della Calabria, Dipartimento Di Ingegneria Meccanica
Ing. Fabio Piedimonte [email protected]
Università Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria,
Dipartimento di Informatica Sistemi e Produzione
Gruppo di Lavoro Hybrid Life Machines (HLM)
http://fabiop.altervista.org/hlm/hlm.html
28.11.2002 Workshop all’Istituto Superiore di Sanità
Dispositivi di Assistenza Meccanica alla Circolazione: Stato dell’Arte, Test, Problemi Aperti
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Introduzione
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Le modalità di funzionamento del ventricolo patologico
assistito con VAD possono favorirne il recuperoI criteri per identificare una patologia correggibile con VAD sono basati su
misure cliniche e valutazioni bioingegneristiche.
Valutazioni Bioingegneristiche:
• Stime di parametri del modello del
ventricolo (elastanze differenziali
variabili);
• volumi intraventricolari;
• misure di pressione;
• sollecitazioni di parete;
• rendimento energetico;
• analisi morfologia delle forme d’onda
(picchi delle f.d.o. della portata atrio-
ventricolo);
• relazioni portata-preload-afterload
(Starling).
Misure Cliniche:
• Osservazioni della geometria
esterna del cuore e della cinetica
delle sue pareti;
• misure fluidodinamiche;
• frazione d’eiezione;
• volume medio ventricolare;
• portata cardiaca.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
PV max fisiologica
PV max patologica
PV min fisiologica
PV min patologica
Modifica ciclo di Lavoro
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Diminuzione Stroke Volume e Diminzione
Frazione d’Eiezione
SV fisiologico
SV patologico
SV fisiologico
SV patologico
A B C D
D
CD
B
AB
V
VV
V
VV
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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Aumento Volume Medio
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Diminuzione della pressione media di eiezione
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RossaAreaGiallaAreaBluArea
BluArea
Diminuzione del rendimento energetico
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113
2
V
V
P
P
Aumento delle sollecitazioni di parete
La sollecitazione in questo caso aumenta notevolmente, in quanto
la diminuzione di P è minore dell’aumento di V
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1000 2500
1020
6
0
3
Afterload (mmHg)
Port
ata
(l/m
in)
Relazione Portata-
Preload-Afterload
0
6
100
12
0250
0P
ort
ata
(l/m
in)
10
Afterload (mmHg)
20
Caso Patologico:
Q=4.5; Pr = 18; Af=80;
Caso Fisiologico:
Q=5; Pr = 10; Af=100;
La Portata diminuisce;
Il Preload aumenta;
L’Afterload diminuisce.
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LV
RV
Caso Patologico
LVRV
Caso Fisiologico
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Afterload
Preload
Frazione Eiezione
Q
SV
V medio ventricolo
Riepilogo Parametri Bioingegneristici di
Valutazione della Patologia
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Afterload
Preload
Frazione Eiezione
Q
SV
V medio ventricolo
Azioni Correttive
Finalizzate alla Sopravvivenza
Q
Preload
Afterload
Finalizzate al Recupero
V medio ventricolo
SV
Frazione Eiezione
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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Interazione
Ventricolo-VAD a Flusso Pulsato
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Ventricolo e VAD in serie
Tutto il sangue che scorre attraverso il Ventricolo scorre anche
attraverso il VAD. La differenza di pressione tra atrio e aorta è la
somma dei salti di pressione in Ventricolo e VAD.
Per un corretto funzionamento il VAD deve funzionare in modo
sincrono ed in controfase rispetto al ventricolo.
L’azione di un VAD in serie è ridurre l’afterload del Ventricolo.
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Ventricolo Patologico
Ventricolo Patologico Assistito
V medio ventricolo
SV
Frazione Eiezione
Dal ciclo di lavoro si
osserva:
Il funzionamento è favorevole al recupero, in quanto il ventricolo
funziona con corretti valori del volume e con pressioni sistoliche
ridotte.
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Port
ata
(l/m
in)
0 1000
10
20
5
0
2.5
Afterload (mmHg)
I valori di Portata consentiti dalla relazione di Starling possono non
essere soddisfacenti per un’accettabile sopravvivenza in caso di
patologia particolarmente grave.
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Ventricolo e VAD in Parallelo
Il VAD e il ventricolo hanno in comune le pressioni di ingresso e di
uscita. La portata totale è la somma delle portato generate dal VAD e
dal ventricolo.
L’azione di un VAD in parallelo è incrementare la portata totale.
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RV VAD + LV
LV Patologico
LV Patologico
Assistito
Oltre alla portata totale vengono normalizzate le pressioni in atrio e
aorta.
Il funzionamento parallelo è favorevole alla sopravvivenza.
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V medio ventricolo ?
SV
Frazione Eiezione
Dal ciclo di lavoro si
osserva:
Il VAD in parellelo si sostituisce quasi completamente al ventricolo,
che lavora in condizioni meccaniche sfavorevoli. In queste condizioni
non si favorisce il recupero.
Ventricolo Patologico
Ventricolo Patologico Assistito
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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Funzionamento Serie:
Ottimo per il recupero ma non
sempre garantisce una
soddisfacente perfusione del
paziente.
Funzionamento Parallelo:
Pessimo per il recupero ma
ottimo per la sopravvivenza.
E’ possibile aggiungere al funzionamento serie
qualcosa del funzionamento parallelo a vantaggio
di una migliore perfusione, e quindi ottenere
entrambi i vantaggi?
Dipende da come è connesso il VAD
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Connessione Serie
Il VAD può essere connesso
meccanicamente in serie al
ventricolo (collegamento aorta-
aorta).
Non si usa per mancanza di
spazio.
Connessione
Parallela
Il VAD può essere connesso
meccanicamente in parallelo al
ventricolo (collegamento atrio
-aorta).
Poco usato.
I funzionamenti descritti precedentemente sono ottenuti in
via meccanica.
Con queste connessioni non è possibile un funzionamento
misto
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Connessione Apicale
Il VAD preleva sangue dall’apice del ventricolo e lo eietta in aorta.
A seconda della temporizzazione del VAD si possono ottenere i
seguenti eventi:
1. Il ventricolo ed il VAD si riempiono contemporaneamente,
ricevendo entrambi sangue dall’atrio;
2. Il VAD si riempie dal ventricolo che eietta;
3. Il VAD si riempie in parte dall’atrio e in parte dal ventricolo che
eietta.
Se il VAD è asincrono rispetto al Ventricolo, il funzionamento varia
con continuità tra i tre casi. Il ciclo di lavoro si sposta continuamente
tra il funzionamento parallelo e quello serie.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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Se il VAD è sincrono rispetto al ventricolo, il caso 1 coincide con il
funzionamento parallelo (e VAD e ventricolo devono essere in fase),
il caso 2 con il funzionamento serie (e VAD e ventricolo devono
essere in controfase), il caso tre è un funzionamento misto.
In particolare, se il VAD lavora in serie, ma il suo riempimento inizia
prima del termine dalla diastole del ventricolo e termina alla fine
dell’eiezione di quest’ultimo si migliora la funzione di Starling del
sistema ventricolo-VAD, ottenendo perfusioni soddisfacenti per il
paziente.
Questo preriempimento è ottenuto sfruttando la contrattilità atriale a
fine diastole che altrimenti andrebbe persa in quanto il ventricolo è
prossimo alla saturazione in volume.
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Interazione
Ventricolo-VAD a Flusso Continuo
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I VAD a flusso continuo sono sempre in connessione apicale.
Il sangue fluisce continuamente verso l’aorta dal ventricolo
attraverso il VAD.
L’azione del VAD a flusso continuo è aumentare la prevalenza del
sangue per garantire una corretta perfusione media in aorta e
diminuire l’afterload a valle del ventricolo.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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Q
DP
w
Pulsatilità dei VAD a flusso continuo
Un VAD a flusso continuo consente di ottenere in aorta una, seppur
limitata (circa 15 mmHg picco-picco contro i 40 mmHg fisiologici),
pulsatilità della pressione e della portata.
Ciò è determinata dalla relazione Portata-Differenza di Pressione ai
capi della pompa per una fissata velocità angolare della girante.
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Se la pressione in aorta fosse costante la pulsatilità del ventricolo
indurrebbe il VAD ad elaborare una portata pulsatile. Ma con una
portata pulsatile non sarebbe possibile una pressione in aorta
costante.
Se la pulsatilità della pressione in aorta fosse fisiologica il salto di
pressione ai capi del VAD sarebbe costante, e quindi il flusso sarebbe
continuo. Anche questo contraddice l’ipotesi in quanto con flusso
continuo si dovrebbe avere una pressione in aorta costante.
Quindi la pressione in aorta pulsa ma in modo limitato rispetto al
fisiologico.
Un VAD a flusso continuo dotato di girante a velocità variabile, ed
opportunamente controllato, può fornire una pulsatilità fisiologica.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
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V medio ventricolo
SV
Frazione Eiezione ?
Dal ciclo di lavoro si
osserva:
Il funzionamento è favorevole al recupero, in quanto il ventricolo
funziona con corretti valori del volume e con pressioni sistoliche
ridotte. La riduzione dello stroke volume è compensata dalla portata
del VAD che provvede a garantire una corretta perfusione media.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
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Conclusioni
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Caratteristiche di un vad orientato al recupero
a) garantire sempre una portata e
quindi una perfusione
adeguata alle esigenze
dell’organismo
b) migliorare il funzionamento
meccanico del ventricolo
patologico
Adeguata funzione portata
preload afterload del sistema
ventricolo assistito + vad
un opportuno insieme di valori
per i volumi, le pressioni, le
portate, i rendimenti energetici,
le sollecitazioni di parete.
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Come Ottenerle?
Il VAD deve:
1. controllare l’afterload medio ed istantaneo del ventricolo da
assistere (funzionamento in serie) rendendolo adeguato al suo
stato contrattile;
2. stimare ed aggiornare periodicamente i valori dei parametri che
definiscono lo stato contrattile del ventricolo (elastanza
differenziale del modello), che variano come conseguenza di un
possibile recupero funzionale, regolando il suo apporto
energetico alle esigenze del ventricolo stesso;
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
Azione da eseguire per spostare il punto di lavoro del
ventricolo
Ridurre il valore medio dell’afterload
Controllare l’impedenza meccanica istantanea verso la quale il
ventricolo assistito eietta
Studi di tipo biochimico e clinico dovrebbero fornire indicazioni
nella terapia da applicare da un punto di vista farmacologico e
meccanico (legge di controllo dell’afterload).
28.11.2002 Ing. Maurizio Arabia; Ing. Francesco Maria Colacino; Ing. Fabio Piedimonte.
Univ. della Calabria, Dip. di Ingegneria Meccanica; Hybrid Life Machines (HLM)
Univ. Di Roma “Tor Vergata”, Facoltà di Ingegneria, Dip. di Informatica Sistemi e Produzione.
.....Ancora
Il miglioramento della portata potrebbe risultare insufficiente per
una corretta perfusione dell’organismo (a causa di una elastanza
massima notevolmente ridotta dalla patologia)
Potrebbe risultare necessario integrare il deficit in portata con un
contributo aggiuntivo di portata che il vad preleva dall’atrio durante
una parte della diastole del ventricolo assistito
Ciò è possibile sia in un vad a flusso pulsato, sia in un vad a flusso
continuo.
Quanto detto può costituire una parte delle specifiche di
funzionamento di un vad e dei protocolli di prova di vad esistenti.