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Workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di Scenari di Sostenibilità” Seminario di lavoro su idee e percorsi operativi tra Mondo scientifico, Associazioni di Volontariato/ONG, Operatori turistici, Amministrazioni pubbliche Bolzano, EURAC Research 8-9 OTTOBRE 2008 REPORT Workshop con metodo EASW® supporto tecnico Focus Lab Con il supporto di:

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Workshop “Clima e turismo:quali prospettive per le Alpi?

Costruzione di Scenari di Sostenibilità”Seminario di lavoro su idee e percorsi operativi tra

Mondo scientifico, Associazioni di Volontariato/ONG, Operatori turistici, Amministrazioni pubbliche

Bolzano, EURAC Research8-9 OTTOBRE 2008

REPORT

Workshop con metodo EASW®supporto tecnico

Focus Lab

Con il supporto di:

2Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Gli attori coinvolti nell’organizzazione e nella gestione del workshop:

• Organizzatori: •

Marianna Elmi (Eurac research)Luca Cetara (Eurac research)Roberto Furlani (WWF Italia)

• Coordinatore e referente UE National Monitor EASW®:

Walter Sancassiani – Focus Lab, Modena

• Facilitatori:

Walter Sancassiani (Focus Lab)Monia Guarino (Focus Lab)Chiara Pirovano (Focus Lab)Antonio Bossi (Focus Lab)

Ottobre 2008

3Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Indice

1. Introduzione.Workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità”

2. Il “Seminario Europeo di Simulazione Partecipativa” (European Awareness Scenario Workshop – EASW ®)

2.1. Obiettivi di un workshop EASW2.2. Metodologia2.3. Fasi di lavoro

3. Il Workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità”

3.1. Obiettivi

3.2. Aspetti metodologici e organizzativi

1.3 I Partecipanti al workshop

1.4 Prima sessione di lavoro – Gli Scenari per gruppi di settore

3.4.1 Partecipanti ai gruppi di lavoro di settore

3.4.2 Scenari /Visioni future di settore

3.5 Scenario / Visione comune di riferimento

3.6 Seconda sessione – Dallo Scenario Comune alle Azioni tematiche

3.6.1 Partecipanti ai gruppi di lavoro tematici

3.6.2 Piani di Azione tematici

3.7 Votazione finale priorità d’intervento

3.8 Raccomandazioni

Allegati

1. Programma del workshop2. Questionario di valutazione dei partecipanti

4Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

1. Introduzione

Il Workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione discenari di sostenibilità”

Perché ?

• Il workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione discenari di sostenibilità” è la prima esperienza d’incontro, di rilievo nazionale e pan-Alpino, tra esponenti di diversi settori coinvolti nella gestione del turismo delle AreeAlpine (pubbliche amministrazioni, operatori turistici, mondo scientifico eorganizzazioni non governative) a fronte dell’emergernza climatica.

• Il Workshop, organizzato da WWF Italia e dall’Accademia Europea di Bolzano(EURAC), con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela delTerritorio e il supporto del Comune di Bolzano, coincide con il primo appuntamento delprogetto Interreg Spazio Alpino “ClimAlp Tour”.

• L’iniziativa costituisce un’occasione di confronto attraverso un dibattito fondato suvalide basi scientifiche e incentrato sullo scambio di informazioni e di esperienzeriguardanti gli scenari alpini di fronte ai cambiamenti climatici.

• L’utilizzo della EASW ® UE facilita l’elaborazione creativa, da parte di diversi attori, discenari di miglioramento economico, ambientale, sociale e la definizione di nuoviprogetti.

Obiettivi e risultati attesi:

•Sperimentare nuove modalità di governance per quanto concerne i processi decisionali;

•Favorire nuove modalità di confronto ed approfondimento su temi di bene comuni traportatori di interessi diversi;

•Promuovere una maggiore circolazione delle informazioni su temi trasversali;

•Garantire una maggiore rappresentatività della partecipazione dei vari soggetti coinvoltinella gestione del turismo delle Aree Alpine;

•Stimolare una partecipazione attiva per sperimentare progetti e soluzioni innovative cheintegrino aspetti ambientali, sociali ed economici, per migliorare trasversalmente la qualitàdella vita nel territorio alpino;

· Promuovere una partecipazione multi-settoriale anziché monotematica emonosettoriale;

· Valorizzare il Capitale Sociale esistente sul territorio;

· Fare della diversità e degli interessi diversi esistenti, un elemento di innovazione.

Chi ha partecipato?

• Amministrazioni pubbliche• Operatori turistici• Mondo scientifico• Organizzazioni non governative e associazioni di volontariato

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2. Il “Seminario Europeo di Simulazione Partecipativa” (European Awareness Scenario Workshop – EASW ®)

2.1. Obiettivi del workshop EASW ®

Obiettivo generale di un seminario EASW ®, ideato e promosso dalla Direzione GeneraleENTERPRISE, Programma Innovation, dell’Unione Europea, consiste nell'identificare ledifferenti combinazioni di tecnologia, politiche pubbliche e possibili azioni da realizzare daparte di singoli individui e dalla società in generale per realizzare forme di svilupposostenibile inizialmente declinato a livello urbano.

La finalità del workshop è quella di simulare le varie tappe tipiche di un processopartecipativo mediante l’alternarsi di fasi di elaborazione di scenari di sostenibilità a fasi didefinizione di azioni, modalità operative, ruoli e responsabilità, favorendo momenti dielaborazioni creative a livello individuale parallelamente a momenti di discussione,negoziazione e sintesi tra gruppi eterogenei su potenziali azioni da realizzare.

In particolare, gli obiettivi specifici del seminario di simulazione sono i seguenti:· scambiare conoscenze, opinioni e idee tra residenti, esperti di tecnologia, amministratori

pubblici e rappresentanti del settore privato;· identificare e discutere l'identità e la diversità di percezione dei problemi e delle soluzioni

da parte dei diversi gruppi di partecipanti;· identificare e discutere i principali ostacoli che si oppongono ad un modello di sviluppo

sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale;· generare nuove idee e direttive per azioni, politiche e iniziative future a livello locale;· favorire un dibattito pubblico nella comunità locale su possibili modalità di sviluppo

sostenibile nel prossimo futuro.

2.2. Metodologia

Il seminario di simulazione EASW è una riunione articolata ufficialmente in 2 giorni e mezzoa cui partecipano da 32 a 40 partecipanti di quattro gruppi di interesse diversi:

• Amministratori• Tecnici• Cittadini/Associazioni• Rappresentanti Mondo delle Imprese

Ciascun gruppo comprende preferibilmente almeno 8 persone.

Per motivi di carattere logistico, di disponibilità di risorse e di tempi a disposizione, ilworkshop EASW è generalmente svolto in una sola giornata, sebbene 2 giornate sarebberomaggiormente appropriate per ragioni di tempo.

La metodologia EASW si articola in due fasi principali:•Sviluppo di Scenari / Visioni•Proposte di Idee / Azioni

Nello Sviluppo di Scenari / Visioni i partecipanti dei quattro gruppi devono definire unapropria autonoma visione futura (scenario) di sviluppo sostenibile riguardante alcuni ambititematici, considerando il ruolo della tecnologia e il ruolo degli attori sociali.A tal fine è necessario un approccio integrato che tenga conto della complessità e delleinterdipendenze che caratterizzano tale visione. Indipendentemente dal tema in discussione,i partecipanti devono definire il più possibile le caratteristiche future di questa visione, a

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partire dalla quale dovranno successivamente immaginare i modi concreti di realizzazione. Inquesta fase è sollecitato un lavoro di creatività e simulazione.Dalle quattro differenti visioni, prodotte dai gruppi omogenei per quanto riguarda la categoriadi attori, si individuano gli aspetti comuni trasversali al fine di definire una Visione comune disostenibilità, che conclude la prima sessione del workshop.

Nella seconda parte del workshop si passa alla Proposta di idee / Azioni, ossia allaformulazione di proposte operative sulle azioni necessarie da intraprendere per realizzare lavisione comune definita precedentemente.Ai partecipanti è chiesto di elaborare le idee/progetti (COSA) per realizzare la Visionecomune riguardante i temi prescelti e di individuare i soggetti dell’azione (CHI) e le modalitàdi realizzazione (COME).

2.3. Fasi di lavoro

1. IntroduzioneBreve presentazione della metodologia e degli scenari (che sono già stati letti e presentatiprima dell'inizio del workshop).

2. Il futuro visto dai gruppi di interesseI partecipanti sviluppano le proiezioni del proprio territorio sostenibile fra 10 anni.

3. Dibattito sui punti di vista, sessione plenariaPresentazione, chiarimento e discussione delle proiezioni dei gruppi di interesse. Glielementi principali saranno presentati come punto di partenza per il lavoro della secondaparte della giornata.

4. Gruppi tematici (composti da attori appartenenti a categorie diverse): Che fare?Obiettivo principale è immaginare in quale modo sia possibile realizzare la visione comune. Ipartecipanti vengono suddivisi in quattro gruppi tematici per sviluppare idee su "cosa si devefare", “come”, “chi deve attuare” le azioni su diversi ambiti.

5. Scelta e valutazione delle ideeLe idee del gruppo di lavoro vengono presentate e classificate nel corso della sessioneplenaria.

6. ValutazioneI partecipanti compilano un questionario di valutazione dei risultati e della metodologiaEASW.

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3. Il workshop EASW® “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenaridi sostenibilità”.

3.1. Obiettivi

Gli obiettivi specifici del seminario sono stati i seguenti:

· scambiare conoscenze, opinioni e idee tra mondo scientifico, pubblicheamministrazioni, organizzazioni non governative e associazioni di volontariato,operatori turistici;

· identificare e discutere l'identità e la diversità di percezione dei problemi e dellesoluzioni da parte dei diversi gruppi di partecipanti;

· identificare e discutere i principali ostacoli che si oppongono ad un modello disviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale del territorioalpino;

· generare nuove idee e direttive per azioni, politiche e iniziative future a livellonazionale, transnazionale e locale;

· favorire un dibattito nel settore turistico e nelle comunità locali su possibili modalitàdi sviluppo sostenibile nel prossimo futuro.

3.2. Aspetti metodologici e organizzativi

Il workshop si è svolto presso il Centro EURAC, utilizzando contemporaneamente diversesale per i singoli gruppi e la sessione plenaria.

Per quanto riguarda il workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità”, il seminario ha coinvolto rappresentanti delleAmministrazioni Pubbliche, del Mondo scientifico, delle Organizzazioni non governative edOperatori turistici.

Ai partecipanti è stata inviata precedentemente all’incontro una lettera di invito e di adesione,il materiale preparatorio di illustrazione della giornata di lavoro e della metodologia delworkshop.

Il workshop si è aperto con una sessione plenaria, che ha impegnato un’intera mattinata,dedicata all’illustrazione delle modalità di lavoro e alla presentazione degli scenari diriferimento relativi in particolare al rapporto tra attività turistiche alpine e cambiamenticlimatici, di supporto alla discussione con vari interventi di esperti.

Nel pomeriggio i partecipanti sono stati divisi in gruppi di lavoro di settore, ognuno dei qualiha elaborato la propria visione rispetto agli scenari futuri.

Una volta esposte in plenaria le 4 visioni, è stata elaborata una visione comune, base dilavoro per la sessione di lavoro tenutasi il mattino successivo, durante la quale i partecipantisono stati divisi in gruppi tematici (Mobilità, Cambiamenti sociali e culturali, Biodiversità,Attività turistiche nelle Alpi) che hanno lavorato separatamente su 5 proposte di ideeoperative ciascuno. Il workshop si è concluso con la votazione in plenaria delle 5 priorità trale azioni individuate dai gruppi.

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3.3 I Partecipanti al workshop

Bortoli Michele Comprensorio Val di Non

Borsello Francesco CMCC

Bossi Antonio Focus Lab

Brugnara Yuri ANEF

Cetara Luca EURAC

Chiari Luca ANEF

Compagni Claudio Funivie Marilleva

Dal Borgo Alice Università di Milano

Dissegna Maurizio Regione Veneto

Elmi Marianna EURAC

Forrer Fulvio Istituto Nazionale di Urbanistica

Freuli Elisabetta AITR

Furlan Guido CAI

Furlani Roberto WWF Italia

Giupponi Carlo Università di Venezia

Gretter Alessandro Fondazione Edmund Mach -CEALP

Guarino Monia Focus Lab

Lazzari Sandro ANEF

Macchiavelli Andrea Università di Bergamo

Manente Mara CISET

Mayr Paolo Italia Nostra

Mignone Nuria UNCEM

Midulla Maria Grazia WWF

Nicoletti Paolo Dipartimento Turismo eCommercio, ProvinciaAutonoma di Trento

Olivero Sergio Comune di Entracque

Olivieri Laura CTS

Pastorelli Francesco CIPRA

Pedrana Maria Grazia IREALP

Pedrotti Alberto Funivie Folgarida

Perathoner Franz Dolomiti Superski

Piazza Andrea Provincia Autonoma di Trento

Pirovano Chiara Focus Lab

Reiterer Harald Ökoinstitut

Sancassiani Walter Focus Lab

Sazzini Sandra Legambiente

Scaramellini Federico Consorzio Turistico Valchiavenna

Strobelt Sergio Regione Lombardia

Vanzi Gerhard Dolomiti Superski

Vavassori Massimiliano Centro Studi TCI

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3.4 Prima sessione di lavoro – Gli Scenari per gruppi di settore

3.4.1 Partecipanti ai gruppi di lavoro di settore

Settore di riferimento: MONDO SCIENTIFICO

• Massimilano Vavassori - Centro Studi TCI• Harald Reiterer - Ecoistituto Bolzano• Luca Cetara - EURAC• Maria Grazia Pedrana – Irealp• Alice Dal Borgo – Università di Milano• Andrea Macchiavelli – Università Bergamo• Alessandro Gretter - CEALP• Francesco Borsello – CMCC• Carlo Giupponi – Università di Venezia

Settore di riferimento: ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE• Elisabetta Freuli – AITR• Mara Manente - AITR• Guido Furlan – CAI• Francesco Pastorelli – CIPRA• Laura Olivieri – CTS• Fulvio Forrer – INU• Paolo Mayr - Italia Nostra• Sandra Sazzini – Legambiente• Roberto Furlani - WWF

Settore di riferimento: OPERATORI TURISTICI• Sandro Lazzari – ANEF• Luca Chiari – ANEF• Yuri Brugnara – ANEF• Alberto Pedrotti – Funivie Folgarida e Trento• Federico Scaramellini – Consorzio Turistico Valchiavenna• Claudio Compagni – Funivie Marilleva• Vanzi Gerhard Dolomiti Superski• Perathoner Franz Dolomiti Superski

Settore di riferimento: AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE• Paolo Nicoletti – Dipartimento Turismo e Commercio, Provincia Autonoma di Trento• Andrea Piazza – Dipartimento Ambiente, Provincia Autonoma di Trento• Maurizio Dissegna – Dipartimento Foreste, Regione Veneto• Sergio Strobelt, Dipartimento Turismo, Regione Lombardia• Sergio Olivero - Comune di Entracque (CN)

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3.4.2 Scenari /Visioni future di settore

In questa prima sessione, i partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi di lavoro di settore (MondoScientifico, Amministrazioni Pubbliche, Operatori turistici e Associazioni non governative/ Volontariato),ognuno dei quali ha elaborato la propria visione al 2015/2020 rispetto alle prospettive per le Alpi sullerelazioni tra Clima e Turismo, riguardanti diversi ambiti tematici (Mobilità, Cambiamenti sociali e culturali,Biodiversità, Attività turistiche nelle Alpi).

I partecipanti, coadiuvati dai facilitatori, hanno svolto dapprima un lavoro a coppie (doppia intervista),seguito dalle presentazioni delle singole valutazioni, e successivamente da una discussione di gruppoper l’elaborazione finale degli scenari di settore, indicando schematicamente il ruolo della tecnologia edegli attori sociali caratterizzanti tali scenari.Ogni gruppo ha infine individuato creativamente uno slogan di sintesi dello Scenario/Visione e unportavoce per presentare i risultati in sessione plenaria.

Nelle pagine che seguono sono descritti i 4 scenari di settore.Al fine di una più fedele restituzione dei lavori, nella trascrizione dei cartelloni non è stata fatta alcunarielaborazione e sono stati riportati i concetti così come emersi dalla discussione di gruppo.

Scenario di settoreASSOCIAZIONI NON GOVERNATIVE / VOLONTARIATO

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità al 2015/2020”

Slogan:

Turismo alpino: più povero di CO2, più ricco di emozioni

MOBILITÀ

Incremento del trasporto pubblico con attenzione a: intermodalità,efficienza dei mezzi, integrazione del mezzo privato per i flussi interni.

Limitazione delle infrastrutture ad alto impatto, privilegiando soluzioni abasso impatto, alta prestazione e qualità paesaggistica.

CAMBIAMENTI SOCIALI E

CULTURALI

Facilitazione dell’incontro-integrazione tra autoctoni (gente dimontagna), non autoctoni (gente di città) e diverse etnie, con attenzionea recuperare e ammodernare la cultura locale.

Rafforzamento della comunità (sociale-economica) di montagna agendosu: profesionalizzazione, rafforzamento e valorizzazione del potenzialefemminile, ammodernamento della gestione e delle strutture produttivee di servizio.

BIODIVERSITÀ

Recupero e valorizzazione della biodiversità delle produzioni locali.

Gestione in una logica di tutela del paesaggio e dell’ambiente alpinonelle sue dinamiche naturali.

ATTIVITÀ TURISTICHE

NELLE ALPI

Destagionalizzazione dell’attività turistica e riequilibrio/diversificazionedell’offerta sull’intero territorio alpino individuando localmenteopportunità economiche sostenibili e promosse “dal basso”.

Valorizzazione e promozione della cultura dell’ospitalità.

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Scenario di settoreOPERATORI TURISTICI

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità al 2015/2020”

Slogan:

Montagna: abitata, curata e vissuta.

MOBILITÀ

Differenziazione della mobilità (scopo/strumento).

Potenziamento dei servizi pubblici (soprattutto quelli meno inquinanti).

Ottimizzazione della viabilità d’accesso ai centri turistici.

Riduzione del traffico su gomma.

CAMBIAMENTI SOCIALI E

CULTURALI

Atteggiamento culturale/sensibilità mirati al risparmio energetico, alladiminuzione del consumismo e alla migliore gestione dei rifiuti.

Valorizzazione del senso di appartenenza alla montagna.

Cultura dell’ospitalità.

BIODIVERSITÀ

Mantenimento dell’agricoltura di montagna.

Valorizzazione delle specificità del territorio, senza alterare.

ATTIVITÀ TURISTICHE

NELLE ALPI

Ripresa del turismo estivo caratteristico della montagna.

Lo sci rimarrà l’attività/richiamo principale per la montagna in inverno.

Cooperazione pubblico/privato.

Differenziazione dell’offerta in tutte le stagioni.

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Scenario di settoreMONDO SCIENTIFICO

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità al 2015/2020”

Slogan:

Cambiare conviene

MOBILITÀ

Trend in crescita degli spostamenti dei passeggeri.

La maggiore sensibilità e i fattori economici favoriscono sistemiinnovativi, integrati e alternativi di mobilità.

CAMBIAMENTI SOCIALI E

CULTURALI

Cambia la marginalità e la diversità della montagna.

Crescono le iniziative di recupero e valorizzazione del patrimonioculturale.

BIODIVERSITÀ

Cresce il riconoscimento del valore della biodiversità.

Aumento di iniziative di conservazione e valorizzazione.

ATTIVITÀ TURISTICHE

NELLE ALPI

Incremento del turismo estivo con diversificazione dell’offerta.

Destagionalizzazione dell’offerta.

Riduzione dello sci a bassa quota.

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Scenario di settorePUBBLICA AMMINISTRAZIONE

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità al 2015/2020”

Slogan:

La montagna fa vivere di più

MOBILITÀ Razionalizzazione delle strade esistenti.

Continuo miglioramento delle strutture.

Mix servizi di mobilità per equo/pari accesso alle località turistiche.

Accessibilità servizi via telematica.

Articolazione ferrovie esistenti.

Promozione di nuovi servizi.

Telelavoro.

Mix espansione edilizia/ riqualificazione-recupero delle aree alpine.

CAMBIAMENTI SOCIALI E

CULTURALI

Nuova ruralità (manutenzione del territorio).

Mix: recupero identità locali e nuove etnie (lavoro/generazioni).

Stagione estiva più lunga.

Mix: ritorno giovani famiglie e zone con popolazioni “anziani doc”.

Sviluppo legato a energie rinnovabili.

Interculturalità.

Nuova cultura imprenditoriale.

Maggiore disponibilità all’innovazione.

Mix: nuovi “vecchi” lavori (terziario, agricoltura, turismo, artigianato)

BIODIVERSITÀ Valorizzazione e aumento della biodiversità.

Diversificazione colture.

Maggiore qualità/certificazioni “eco”.

Maggiore coordinamento/gestione del territorio.

Potenziale sviluppo biomasse.

ATTIVITÀ TURISTICHE

NELLE ALPI

Diversificazione offerta turistica.

Turismo diffuso (stagionalità/territorio).

Turismo più responsabile/attento.

Mix offerta sport (con impatto ambientale/rispettoso).

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3.5 Scenario/Visione Comune di riferimento

Una volta definiti i 4 scenari di settore, questi sono stati presentati in sessione plenaria da un portavoce,ciascuno sintetizzato da uno slogan.A partire dalle quattro differenti visioni di settore sono stati individuati gli aspetti comuni trasversali,delineando così una Visione comune di sostenibilità multi-stakeholder, come base di riferimento per ilavori della seconda sessione.

Scenario Comune al 2015/2020(sintesi elementi convergenti dei 4 scenari di settore)

Mobilità · Crescita spostamenti.· Differenziazione dei mezzi di mobilità da/per la montagna.· Riduzione traffico su gomma.· Intermodalità e integrazione dei sistemi di mobilità (trasporto pubblico, privato,

car-pooling, ferrovie locali).· Razionalizzazione delle infrastrutture viarie esistenti con miglioramenti.· Nuove eventuali infrastrutture ma a basso impatto ambientale.· Sviluppo diffuso di infrastrutture telematiche per ridurre gli spostamenti di

mobilità e favorire nuovi servizi e facilità di accesso (es. telelavoro).· Gestione coordinata del territorio nelle zone alpine, orientata alla

riqualificazione e al recupero edilizio.Cambiamenti Sociali eCulturali

· Combinazione tra spinte all’integrazione interculturale tra autoctoni (abitantimontagna), non autoctoni (cittadini), nuove etnie (nuova immigrazionestraniera) e spinte a localismi.

· Recupero e valorizzazione del patrimonio culturale.· Valorizzazione del senso di appartenenza e identità del vivere in montagna.· Sviluppo diffuso di una nuova cultura imprenditoriale e nuove professionalità.· Convivenza tra nuovi e vecchi mestieri in vari ambiti economici (terziario,

commercio, artigianato, turismo, agricoltura).· Maggiore responsabilizzazione su raccolta differenziata rifiuti e uso di energie

rinnovabili.Biodiversità · Valorizzazione-riconoscimento del valore della biodiversità.

· Promozione della diversità delle produzione locali.· Maggiore promozione della qualità delle risorse ambientali e dei prodotti locali

(es. eco/bio-· certificazioni).· Diversificazione delle produzioni agricole monoculturali per nuove opportunità

commerciali di qualità.· Sviluppo biomasse.· Nuova “ruralità”.· Gestione coordinata della tutela del paesaggio.

Attività turistichenelle Alpi

· Diversificazione dell’offerta turistica in tutte le stagioni;· Diversificazione dell’offerta turistica sull’intero territorio alpino.· Convivenza di offerta turistica sportiva rispettosa dell’ambiente con attività

turistiche con ricadute di impatto ambientale.· Generale maggiore consapevolezza sul turismo responsabile.· Riduzione delle attività sciistiche a bassa quota.· Maggiore coordinamento delle attività di pianificazione urbanistica del territorio

e della promozione turistica tra pubblico e privato.

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3.6 Seconda sessione di lavoro – Dallo Scenario Comune alle Azioni tematiche

3.6.1 I partecipanti ai gruppi di lavoro tematici

Gruppo di lavoro tematico: MOBILITÀ• Michele Bortoli – Consorzi Comuni della Val di Non• Andrea Piazza – Dipartimento Ambiente, Provincia Autonoma di Trento• Harald Reiterer - Ecoistituto Bolzano• Luca Cetara - EURAC• Paolo Mayr - Italia Nostra• Fulvio Forrer – INU• Claudio Compagni – Funivie Marilleva

Gruppo di lavoro tematico: CAMBIAMENTI SOCIALI E CULTURALI• Nuria Mignone - UNCEM• Alessandro Gretter - CEALP• Alice Dal Borgo – Università di Milano• Elisabetta Freuli – AITR• Guido Furlan – CAI• Luca Chiari – ANEF

Gruppo di lavoro tematico: BIODIVERSITÀ• Maurizio Dissegna – Dipartimento Foreste, Regione Veneto• Paolo Nicoletti – Dipartimento Turismo e Commercio, Provincia Autonoma di Trento• Maria Grazia Pedrana – Irealp• Carlo Giupponi – Università di Venezia• Laura Olivieri – CTS• Roberto Furlani - WWF• Yuri Brugnara – ANEF

Gruppo di lavoro tematico: ATTIVITÀ TURISTICHE NELLE ALPI• Sergio Strobelt, Dipartimento Turismo, Regione Lombardia• Sergio Olivero – Comune di Entracque (CN)• Andrea Macchiavelli – Università Bergamo• Massimilano Vavassori - Centro Studi TCI• Sandra Sazzini - Legambiente• Francesco Pastorelli – CIPRA• Alberto Pedrotti – Funivie Folgarida e Trento• Federico Scaramellini – Consorzio Turistico Valchiavenna

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3.6.2 Piani di azione tematici

Nella seconda sessione di lavoro, a differenza della sessione precedente, è stato utilizzato un approcciodi lavoro multistakeholder, ridistribuendo i partecipanti appartenenti a diversi settori, in quattro gruppitematici specifici (Mobilità, Cambiamenti sociali e culturali, Biodiversità, Attività turistiche nelle Alpi) alfine di avere apporti e contributi da diverse prospettive

Ai partecipanti è stato chiesto di formulare prima individualmente 3 proposte operative sulle azioninecessarie da intraprendere (COSA) per realizzare lo Scenario/Visione Comune definita nella primasessione di lavoro, individuando le modalità di realizzazione (COME), e i soggetti dell’azione (CHI)necessari per realizzare le azioni proposte.

Ogni partecipante ha presentato le proprie 3 proposte. Dopo le singole presentazioni è stata stimolatauna discussione all’interno di ogni gruppo al fine di elaborare un Piano di Azione comune con 5 propostecondivise. In conclusione, è stato scelto un portavoce per la restituzione finale in plenaria e definito unoslogan riassuntivo della filosofica del Piano di Azione, oltre a posizionare il ruolo della tecnologia e degliattori per la sua realizzazione.

Nelle pagine seguenti sono riportati i 4 Piani di Azione tematici.

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

GRUPPO ATTIVITA’ TURISTICHE NELLE ALPI

Slogan: Alpi 2015: identità e immagine

IDEE-PROGETTO (cosa) AZIONI (come)RESPONSABILITA’

(chi)

1. Programmazione DestinationManagement

· Piani di marketing a lungo termine dedicatie analisi di mercato per conoscere ilterritorio

· Incentivi pubblici/investimenti vincolati allaprogrammazione turistica mirata dei territori

· Razionalizzazione normativa del turismo· Criteri di sostenibilità (uso razionale delle

risorse, energie rinnovabili, riduzioneproduzione rifiuti e promozione dellaraccolta differenziata, filiere corte)

· Coordinamento strumenti di pianificazione

· Partnershippubblico/privato:

· Operatori turistici· Enti pubblici· Agenzie di sviluppo· Associazioni di

categoria· Enti scientifici· Sistema scolastico· Associazioni

2. Innovazione dell’offertadiversificata per:· stagioni: inverno, mezza

stagione, estate· quote: alta montagna, media

montagna, bassa montagna· area: globale (Alpi), locale

· Incentivi mirati per diversificare e migliorarela qualità dell’offerta turistica:

o ammodernamento strutture ricettivee infrastrutture

o wellnesso enogastronomiao sentieristicao proposte culturalio ciclopedonalio itinerari mountain bike ad alta,

media e bassa quotao impianti a funeo trasporti per turisti

· Pacchetti diversificati per:o target turistici (terza età, turismo

scolastico, soggetti deboli, ecc.)o stagioni (estate, inverno, mezze

stagioni)· Corsi di formazione e trasferimento di

competenze anche a personale di settorinon strettamente turistici sull’evoluzionedella domanda e offerta turistica:

o in aula (pratica/teoria)o on the job

· Comunicazione mirata e generale percambio di mentalità e sviluppo della culturadell’accoglienza

· Partnershippubblico/privato

· Operatori turistici· Enti pubblici· Agenzie di sviluppo· Associazioni di

categoria· Enti scientifici· Sistema scolastico· Associazioni che

promuovono lamontagna

3. Piano di Comunicazioneintegrata della Montagna

· Networking del brand “Alpi” coordinato daparte dei vari uffici di marketing pubblici epubblico-privati alpini.

· Mix di strumenti di comunicazione

· Partnership PP· Reti nazionali e

transnazionaliesistenti

· Imprese,albergatori,commercianti locali

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

GRUPPO CAMBIAMENTI SOCIALI E CULTURALI

Slogan: Comunita’ (delle) monta(g)ne

IDEE-PROGETTO (cosa) AZIONI (come)RESPONSABILITA’

(chi)1. Istituzione di un distretto cheriunisca imprese, enti eassociazioni finalizzato allacostruzione di un prodottoturistico complessivo basatosulle risorse endogene delterritorio e che permetta diconiugare tradizione einnovazione, dando valore allamontagna

· Istituzione della struttura organizzativa (es.un consorzio)

· Individuazione dei bisogni formativi epromozione della formazione*

· Creazione di un incubatore di impresa chepermetta l’integrazione tra i diversi ambitieconomici alpini

· Marketing: ad es. organizzazionemanifestazioni e fiere

· Borse studio-lavoro per mantenere in loco igiovani

· Ente pubblico(Provincia oComunità Montana);progetto propostoda un opinion leaderin grado dicoinvolgere gli attorilocali (associazionidi categoria, scuoledi formazione,banche/fondazioni,enti socio-assistenziali,rappresentanticomunità migranti)

2. Organizzazione di un sistemadi formazione* e di informazionea vari livelli finalizzato a:

o conoscere i sistemimontani

o permettere integrazionenel mondo del lavoro digiovani e immigrati

· Istituzione di una libera università dedicataalle amministrazioni locali incentrata sullasostenibilità

· Corsi di formazione sulla cultura d’impresa(giovani, immigrati, operatori turistici, etc)

· Corsi parauniversitari per lo studio dimodelli applicati e di buone pratiche

· AssociazioniAmbientaliste incollaborazione conAssociazioni dicategoria (incollaborazione conscuoleprofessionali) e conil mondo scientifico(università alpine,etc)

3. Istituzione di un Forum Socialepermanente gestito da unfacilitatore esterno

· Iniziative che facilitano la partecipazione alForum Sociale permanente, dellapopolazione locale:o sostegno o creazione di luoghi di

aggregazione informale per lacostruzione di relazioni (bar, etc);

o organizzazione di iniziative chepermettano scambi culturali edesperienziali (ad es. corsi diformazione, etc)

o costruzione di mostre itineranti (vedianche punto successivo)

· Comuni o ComunitàMontane (incollaborazione conassociazioni ed enticulturali)

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

4. Istituzione di un SistemaMuseale attivo

· Realizzazione di un Ecomuseo (adesempio, sul ruolo delle donne nellecomunità alpine ieri e oggi) e di un Museodel Paesaggio (es sui terrazzamenti)dedicato ai turisti e alle comunità locali chepermetta di attivare reti locali virtuose discambi e di relazioni

· Realizzazione di una Mostra delle Ruralitàdei Migranti (in un quadro di perditaprogressiva del nostro saper fare inmontagna, si propone di valorizzare i saperirurali di cui sono portatori i migranti, nuoviabitanti delle valli alpine; questofaciliterebbe l’integrazione e permetterebbedi rinnovare il rapporto con la terra e conl’ambiente)

· ComunitàMontana/Comuni (incollaborazione conaltri enti pubblici,con il mondoscientifico, con glialtri musei esistentie con leassociazioni)

5. Adozione di Piani Energetici(Sostenibili) per le strutture e leinfrastrutture alpine finalizzatiall’efficienza energetica

· Incentivi economici finalizzatiall’autoproduzione;

· Norme che prevedano (in accordo con lalegislazione regionale) una quota specificadi autoproduzione e di localizzazione dellaproduzione energetica

· Comuni (incollaborazione conle associazioni)

NB: il gruppo ha scelto di indicare nella terza colonna (CHI) solo il capofila in quanto tutti i progetti individuati prevedono di fatto ilcoinvolgimento di tutti gli attori a livello locale.

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

GRUPPO MOBILITA’

Slogan: ECOmMUOVERSIIDEE-PROGETTO

(cosa)AZIONI (come)

RESPONSABILITA’(chi)

1. Concertare il governodel territorio

·Tavoli di concertazione (tempi, modalità,strumenti)

·Agenzie di mobilità multi-attore·Partnership·Accordi di programma·Piani d’azione finanziari operativi (piani mobilità)

Regia del soggettopubblico competente concoinvolgimento di tutti isoggetti presenti sulterritorio

2. Potenziarel’intermodalità

· (Più) Parcheggi di attestamento· (Più) Piste ciclabili· (Più) Collegamenti da/per la montagna (anche:

infrastrutture soft e servizi + accessibilità dalunga distanza con mezzi pubblici dei centrituristici alpini)

· Piano degli orari (integrazione degli orari deidiversi mezzi)

· Vettori collettivi e nuovi mezzi di trasportopubblico a basso impatto (attenzione: anchel’estetica del mezzo è importante )

· Miglioramento/razionalizzazione dell’offertaattuale (es. più corse, offerta di pacchetti chiusicomprensivi dell’utilizzo dei mezzi pubblici aprezzi appetibili)

Regia del soggettopubblico competente concoinvolgimento di tutti isoggetti presenti sulterritorio

3. Incentivare il trasportopubblico locale eridurre/disincentivare iltrasporto privato

· Campagne di marketing “collettivo”martellante(budget da inserire nei bilanci delle pubblicheamministrazioni; assecondare le tendenze dimercato e i cambiamenti percettivi ecomportamentali dei consumatori)

· Accesso limitato ai veicoli poco impattanti (bollino“auto verde”)

· Incentivi commisurati al costo “reale” (che vannoesplicitati) del trasporto pubblico

· Finanziamenti per passaggio benzina/metano(sia per mezzi privati che pubblici)e perl’innovazione tecnologica in ambitoautomobilistico)

Regia del soggettopubblico competente concoinvolgimento di tutti isoggetti presenti sulterritorio

In particolareAssociazioni di categoriaPrivati

4. Promuoverel’educazione alla mobilitàsostenibile

· Car pooling/car sharing (realizzare anche unapposito sito internet)

· Attivazione percorsi sicuri per la mobilitàautonoma del bambino

· Campagne di marketing· Info point organizzati sul territorio (per rendere

comprensibile l’offerta)

Regia del soggettopubblico competente concoinvolgimento di tutti isoggetti presenti sulterritorio

In particolareAssociazioni ambientalisteScuole

5. Limitare glispostamenti relativiall’abitare e al vivere inambito rurale

· Acquisti “locali” (rendere appetibile comprarevicino casa; favorire la produzione e il consumodelle produzioni locali)

· Telelavoro· Occupazione “locale”

Associazioni di categoriaPrivati

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

GRUPPO BIODIVERSITA’Slogan: Turisti nella rete

IDEE-PROGETTO(cosa)

AZIONI (come)RESPONSABI

LITA’ (chi)1. Promuovere una

nuova ruralitànelle areesvantaggiate

· Sostegno ai prodotti tipici· Sostegno alla nascita dell’associazionismo fra le aziende e alla

nascita di cooperative, anche attraverso azioni di capacitybuilding

· Azioni d manutenzione del territorio

• Agricoltori• Associazioni• Pubbliche

amministrazioni

2. Valorizzazione delpatrimonioboschivo

• Creazione di entità imprenditoriali locali basate sullo sviluppodella filiera corta

• Progetti locali per l’utilizzo delle biomasse• Meccanismi e progetti locali per azioni di riduzione delle

emissioni di CO2

• Pubblicaamministrazione

• Aziende• ESCO

3. Valorizzazionenaturalistica dellearee naturali

· Regia dei piani regolatori· Incentivazione del turismo naturalistico· Mappaggio dell’offerta turistica e studio, anche d’impatto, per le

destinazioni· Rete dei Comuni ad alta biodiversità

• Operatorituristici

• Pubblicheamministrazioni

• Enti gestori

4. Valorizzazione delpaesaggio

· Riconoscimento dei servizi eco sistemici, anche attraverso ilturismo

· Messa a sistema della pianificazione

• Pubblicheamministrazioni

• ONG

5. Valorizzazione deiprodotti locali diqualità

• Certificazione di filiera• Promozione della filiera corta• Promozione di progetti speciali come ad esempio “Km zero” e

“Salvaclima”· Sensibilizzazione di turisti e albergatori

• Operatorituristici

• ONG• Agricoltori• Pubblica

amministrazione

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

3.7 Votazione finale delle priorità d’intervento

In sessione plenaria sono stati presentati i quattro Piani di Azione da parte dei portavocecon le rispettive 5 proposte condivise. I lavori si sono conclusi con una votazionepartecipata delle priorità di intervento rispetto alle 20 proposte emerse dai 4 gruppitematici.Ogni partecipante ha votato con appositi bollini colorati le tre proposte ritenute a suoparere prioritarie.Nella tabella seguente sono evidenziate le proposte che hanno ottenuto il maggiornumero di preferenze (in rosso).

Attività turisticheCambiamenti sociali e

culturaliMobilità Biodiversità

1. ProgrammazioneDestination Management(8 voti)

1. Istituzione di un Distrettoche riunisca imprese, enti edassociazioni finalizzato allacostruzione di un prodottoturistico complessivo.(4 voti)

1. Concertare il governodel territorio

· Tavoli diconcertazione(tempi, modalità,strumenti)

· Agenzie dimobilitàmultiattore

· Partnership(5 voti)

1. Promuovere nuova“ruralità” nelle areesvantaggiate

(9 voti)

2. Innovazione dell’offertaturistica diversificata per:

· Stagioni: inverno, mezzastagione, estate

· Quote: alta montagna,media montagna, bassamontagna

· aAea: globale (Alpi),locale

(13 voti)

2. Organizzazione di unsistema di formazione* e diinformazione a vari livellifinalizzato a:

o conoscere i sistemimontani

o permettereintegrazione nelmondo del lavoro digiovani e immigrati

(4 voti)

2. Potenziarel’intermodalità viaria(11 voti )

2. Valorizzazione delpatrimonio boschivo

(3 voti)

3. Comunicazione Integrata delbrand “Montagna”(6 voti)

3. Istituzione di un ForumSociale permanente(1 voto)

3. Incentivare il trasportopubblico locale eridurre/disincentivare iltrasporto privato(4 voti)

3. Valorizzazionenaturalistica dellearee naturali

(8 voti)

4. Istituzione di un SistemaMuseale attivo (1 voto)

4. Educare alla mobilitàsostenibile(9 voti)

4. Valorizzazione delpaesaggio

(2 voti)

5. Adozione di PianiEnergetici (Sostenibili) perle strutture e leinfrastrutture alpinefinalizzati all’efficienzaenergetica(11 voti)

5. Limitare glispostamenti relativiall’abitare e al vivere inambito rurale(1 voto )

5. Valorizzazione deiprodotti locali diqualità

(5 voti )

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

3.8 Possibili sviluppi

Partendo dalle valutazioni finali dei singoli partecipati (raccolte tramite apposito questionario, cfr.Allegato), il workshop ha costituito un utile e insolito confronto tra soggetti diversamente impegnati nelcontrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici nel territorio alpino.

L’evento e metodo proposto ha in sintesi offerto l’opportunità concreta di:

· coinvolgere contemporaneamente attori molto diversi;· approfondire il dibattito già avviato all’interno di ogni settore sui cambiamenti climatici;· favorire uno scambio-confronto tra settori diversi su temi strategici;· elaborare scenari di riferimento;· indicare potenziali piste di lavoro operative di settore e comuni a vari attori.

I piani di azione tematici emersi dal workshop hanno evidenziato la necessità di una combinazione diazioni a diversi livelli: organizzativi, infrastrutturali, relazionali, gestionali, di maggiore razionalizzazionedi attività e risorse già esistenti e di promozione di nuove attività con approcci maggiormente innovativi ecoordinati, in un contesto di sempre maggiore complessità e interdipendenza, con partnership tra entipubblici, imprese, tecnici e società civile.

Al fine di dare continuità e valorizzare idee e impegni, possono essere pensate attività di confronto eapprofondimento delle proposte emerse dal workshop, studiandone la fattibilità in termini tecnici edeconomici e valutando il possibile contributo concreto dei vari attori per la loro realizzazione.

Di seguito si propongono schematicamente diverse piste di lavoro, sia come percorsi distinti, ma chepossono anche essere combinate, utilizzando diversi strumenti di confronto, on-line, per questionilogistiche e di sostenibilità, e periodici seminari di lavoro ospitati in ambito alpino.

1. Analisi partecipata on-line dei punti di forza e debolezza, rischi e opportunità (SWOT)sui Piani di Azione tematici del workshop “Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi?Costruzione di scenari di sostenibilità”Su piattaforma web dedicata gestita dai promotori del workshop

2. Gruppi di lavoro tematici on- line di approfondimento sulla fattibilità delle singole prioritàemerseAnalisi della fattibilità tecnica, economica, organizzativa, tempi di realizzazione, stima costi,potenziali fonti di finanziamento, possibili partnership.

3. Workshop periodici di:a. confronto, valutazione su progetti in corso;b. attivazione di nuovi progetti in partnership su Clima e turismo nelle Alpi.

Workshop UE Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Allegati

PROGRAMMA WORKSHOP

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità”

Mercoledì 8 Ottobre (h. 10.00 – 18.30 )

Ore 10.00 - Accoglienza e RegistrazioneSessione plenaria Inizio lavori: Saluti – Sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, Presentazione del programma e delle modalità di lavoro per il workshop(WWF Italia, Eurac, Focus Lab) Ore 10.30 - Presentazione degli Scenari di riferimento di supporto alla discussione• Cambiamenti climatici: evidenze scientifiche e scenari futuri (Alessio Bellucci - CMCC);• Sci e cambiamento climatico: studio dell’OCSE e situazione italiana. Valutazione economica degli impatti dei cambiamenti climatici edelle strategie di adattamento (Luca Cetara - EURAC UdC IMA);• La valutazione economica degli impatti dei cambiamenti climatici e delle strategie di adattamento (Francesco Bosello - CMCC-FEEM);• Strategie per il turismo alpino (Mara Manente - CISET);• Cambiamenti climatici e strategie di intervento: cosa succede in Europa e in Italia (Maria Grazia Midulla - Responsabile Ufficio Clima– WWF Italia );• Presentazione del progetto ClimAlpTour (Isabella Pasutto/Maurizio Dissegna – Regione Veneto) Ore 13.00 - Pranzo Buffet – Foyer EURAC Ore 14.30 - Gruppi di lavoro di settore – sessioni separate di lavoro“COSTRUZIONE E DISCUSSIONE DI SCENARI ALPINI DI SOSTENIBILITÀ DI FRONTE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI EDIMPLICAZIONI PER IL TURISMO”Scenari d’ambito:• MOBILITA’• CAMBIAMENTI SOCIALI E CULTURALI• BIODIVERSITA’• ATTIVITA’ TURISTICHE NELLE ALPI

Prospettive da 4 punti di vista di settore. Suddivisione in 4 gruppi di lavoro separati:- Pubbliche Amministrazioni (Regioni, Province, Comuni)- Operatori Turistici- Associazioni non governative / Volontariato- Mondo ScientificoPer ognuno degli ambiti, i 4 gruppi di lavoro settoriali definiscono scenari di riferimento.

Ore 16.30 – Pausa caffè

Ore 17.00 - Sessione plenaria. Presentazione dei 4 Scenari di settore1 portavoce per gruppo

1. Elementi ricorrenti ed elementi divergenti tra i scenari di settore2. Discussione - Individuazione di elementi condivisi Ore 18.30 - Conclusione Lavori 1° giornataOre 20.00 – Cena presso Osteria Cà de Bezzi /Batzenhäusl, via Hofer, Bolzano

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Giovedì 9 ottobre (h. 9.00 – 13.00)

Ore 09.00 – Sessione plenaria. Ripresa dei lavori 2° giornata

Presentazione degli Scenari condivisi nella 1° giornata

Ore 09.15 - Gruppi di lavoro di settore – sessioni separate di lavoroDAGLI SCENARI CONDIVISI ALLE PISTE DI LAVORO / PIANI DI AZIONE

Suddivisione in 4 gruppi tematici multistakeholder:• MOBILITA’• CAMBIAMENTI SOCIALI E CULTURALI• BIODIVERSITA’• ATTIVITA’ TURISTICHE NELLE ALPIIn questa seconda parte ogni gruppo tematico è composto da diversi rappresentanti di: Pubbliche Amministrazioni, Operatori Turistici,Associazioni non governative, Mondo scientifico.Ideazione di 5 azioni / interventi (cosa fare, come, chi) per ogni tema.Suddivisione in 4 gruppi di lavoro separati.

Ore 11.30 – Sessione plenaria.Presentazione dei Piani di Azione - 20 possibili interventi4 portavoce (1 per gruppo)

Votazioni finale in plenaria delle 5 idee maggiormente preferite come priorità d’azione.

Discussione finale e valutazioni del workshop

Ore 13.00 - Conclusione lavori del workshop

Pranzo a buffet – Foyer EURAC

Ore 14.30 – 18.30

Inizio del partners’ meeting del progetto ClimAlpTour. Sessione di lavoro aperta al pubblico.

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Risultati dei questionari di valutazione (17 restituiti)

“Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenaridi sostenibilità”

Workshop EASW® per Mondo scientifico, Pubblica Amministrazione, Organizzazioni nongovernative, Operatori turistici

Il questionario è stato distribuito a conclusione del workshop, per rilevare l’opinione dei partecipanti su vari aspetti delseminario. Le domande sono divise in quattro categorie comprendenti quesiti relativi a:1. il seminario in generale;2. gli scenari e le mansioni assegnate;3. le sessioni dei gruppi di lavoro del seminario;4. gli obiettivi e i risultati.

Si richiedeva di indicare il livello di gradimento in merito a vari aspetti del workshop.Di seguito, viene riportato il numero di risposte date dai partecipanti per ciascuna delle opzioni previste.

1. IMPRESSIONE GENERALE SUL SEMINARIO

(1) Qual è il vostro parere sull'opportunità avuta durante il seminario di presentare le vostre opinioni e le vostreidee?

L'opportunità durante il seminario di presentare le mie opinioni e le mie idee è stata

12 1 3 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

2) Qual è il vostro parere riguardo al seminario in generale?

Ho trovato il seminario di simulazione...

interessante

istruttivo

ben organizzato

stimolante

importante

utile

9 5 1 0 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 5 4 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

9 5 1 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 7 1 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 4 2 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

10 3 2 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

2. GLI SCENARI E ALTRI STRUMENTI

(3) Qual è il vostro parere riguardo ai 4 scenari?

Gli scenari sono...

chiari

interessanti

istruttivi

utili

rilevanti peril territorio

3. LE SESSIONI DEL SEMINARIO

(4) Fornite il vostro parere riguardo alla gestione dello svolgimento del seminario e all'apporto fornito dalcoordinatore (sessioni plenarie) e dai facilitatori (sessioni del gruppo di interesse e del gruppo tematico)

Il coordinatore ha gestito lo svolgimento del seminario in modo...

I facilitatori hanno gestito le sessioni dei gruppi di interesse e tematici in modo...

mattino:

pomeriggio:

(5) Fornite il vostro parere riguardo alle presentazioni e ai risultati delle sessioni dei gruppi di interesse e tematici

Le presentazioni di gruppo sono state...

chiare

interessanti

rilevanti peril territorio

(6) Fornite il vostro parere riguardo alla "sessione poster" plenaria(classificazione delle idee con adesivi)

La sessione poster è risultata...

chiara

interessante

utile

8 6 1 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 8 2 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 8 1 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

7 5 1 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 6 2 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

11 3 1 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

11 6 0 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

12 5 0 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 10 1 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 10 0 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 3 1 3 2Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 5 1 0 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 3 2 1 2Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

7 4 1 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

4. OBIETTIVI E RISULTATI

(7) Gli obiettivi del seminario sono...

chiari

interessanti

importanti peril territorio

(8) A mio parere, i risultati (idee, azioni, priorità) del seminario sono...

chiari

interessanti

nuovi

importanti

utili per il territorio

attuabili

(9) Il seminario di simulazione mi ha fornito un'idea più completa circa il futuro sostenibile della nostra città

(10) Durante il seminario di simulazione ho udito idee e opinioni di cui non ero precedentemente consapevole

(11) Prevedo che almeno alcune delle idee e dei risultati del seminario porteranno ad azioni o iniziative concretenella mia città

7 7 1 2 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

7 5 1 1 3Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

11 2 1 0 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

7 7 2 1 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

6 8 1 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

2 6 7 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

8 7 2 0 0Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

10 4 1 0 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

5 6 3 1 1Buono Discreto Sufficiente Scarso Insufficiente

2 10 3 1 0Molto

d’accordoAbbastanzad’accordo

Sufficientemented’accordo

Pocod’accordo

Per niented’accordo

3 6 7 1 0Molto

d’accordoAbbastanzad’accordo

Sufficientemented’accordo

Pocod’accordo

Per niented’accordo

3 6 6 1 1Molto

d’accordoAbbastanzad’accordo

Sufficientemented’accordo

Pocod’accordo

Per niented’accordo

Workshop Clima e turismo: quali prospettive per le Alpi? Costruzione di scenari di sostenibilità – 8/9 ottobre 2008

Indicate in poche parole quali sono secondo voi i risultati più importanti del seminario disimulazione?

• Confronto di professionalità e punti di vista diversi

• Collaborazione tra soggetti di estrazione diversa

• Ritengo necessario dedicare più tempo alle valutazioni finali con i “facilitatori” per non eccedere nella

semplificazione delle discussioni

• Strumento di confronto collaborativo, orientato a obiettivi verosimili, tra realtà e soggetti molto diversi, a

volte al limite dell’incompatibile. Molto concreto ed efficace, come strumento di confronto obbligato ma

non conflittuale. La sintesi richiesta e quella prodotta è un po’ eccessiva. Rischia la superficialità.

• Concertazione e concentrazione degli attori e delle risorse.

• Confronto e scambio di idee e proposte progettuali molto importanti/interessanti.

• Lo scambio di idee e di esperienze, che dovranno essere opportunamente sintetizzate e pubblicizzate.

• Cooperazione dei vari settor per ottenere un risultato, in poche parole “fare sistema”. Mi sarebbe piaciuto

non dover “correre” durante la preparazione/esposizione (serviva almeno mezza giornata in più).

• Discussione e confronto. Mancavano le associazioni di categoria (eccetto Anef) e il mondo economico.

• Avere un quadro più completo sulle tematiche del turismo nelle Alpi.

• Aver messo attorno a un tavolo portatori di interesse differenti e in certi casi contrastanti. Aver stimolato

il confronto, il dialogo, lo scambio di conoscenze. Aver “obbligato” a mettersi in gioco e a negoziare.

• Condividere la situazione (stato di fatto). Superare la separatezza dei fronti contrapposti.

• Interazione con i partecipanti. Proposte condivise. Analisi complessiva dei problemi. Sintesi