Work storia economica

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+ Le grandi crisi a confronto La crisi del primo Novecento e del 2008, cause e azioni intraprese per ristabilire la stabilità finanziaria Francesco Topputo 4103115 Lavoro di approfondimento Corso di Storia Economica II (Storia della moneta e della banca) A.A. 2013/14

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Le grandi crisi a confronto La crisi del primo Novecento e del 2008, cause e azioni intraprese per ristabilire la stabilità finanziaria

Francesco Topputo

4103115

Lavoro di approfondimento Corso di Storia Economica II (Storia della moneta e della banca) A.A. 2013/14

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+Introduzione

Lo scopo di questo lavoro è di illustrare le principali crisi economiche della storia contemporanea e individuare le principali azioni intraprese per ristabilire la stabilità economica e finanziaria. Il lavoro parte dalle definizioni di crisi bancaria e finanziaria, si passa poi all’analisi dalla terribile crisi di fine XIX secolo per poi arrivare sino alla crisi finanziaria del 2007/08, i cui effetti devastanti sono presenti ancora oggi. Si cercherà di evidenziare i tratti comuni e le diversità tra le varie crisi per poi concludere con valutazioni sull’efficacia delle azioni intraprese dalle autorità preposte.

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+Crisi Bancaria

L’attività bancaria è, per natura, vulnerabile. La trasformazione delle scadenze (raccolta di depositi a breve termine e erogazione di credito a medio/lungo termine) rendono le banche soggette a potenziali crisi di liquidità. In condizioni normali le istituzioni creditizie riescono a soddisfare le richieste dei depositanti, in quanto non tutti hanno esigenza di liquidare i propri depositi contemporaneamente.

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+Crisi Bancaria

Cosa accade, invece, quando un particolare evento (come per esempio il crollo di un colosso finanziario come Lehman Brothers) scatena il panico tra i depositanti? Tutti avranno paura di perdere i propri risparmi, tutti si chiederanno “come posso considerare la mia banca sicura se Lehman è fallita?” Il panico è il virus che scatena la corsa agli sportelli (bank run), considerata come l’indicatore principale di una crisi bancaria in atto. L’effetto contagio, poi, tramuterà la crisi di un singolo istituto in una crisi sistemica, in grado di coinvolgere tutti gli apparati dell’economia.

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+Crisi Finanziaria

Mentre le crisi bancarie attengono strettamente alle banche, le crisi finanziarie coinvolgono i mercati di varia natura (di strumenti di capitale, di titoli obbligazionari, monetari). Quando gli investitori, mossi dal panico o da notizie preoccupanti sul mercato, liquidano i propri investimenti provocando un crollo del valore degli asset, dovuto all’effetto contagio, si ha una crisi finanziaria. Più precisamente, si ha una crisi finanziaria quando si genera una eccessiva domanda di mezzi monetari.

I crolli dei mercati azionari sono indicatori di crisi finanziarie, non sempre però di crisi bancarie.

Non sempre una crisi bancaria sfocia in una crisi sistemica come non sempre una crisi finanziaria è accompagnata da una crisi bancaria (si pensi alla “dot-com bubble” del 2001).

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+Come nasce una crisi

Panico

Crisi di Liquidità

Effetto Contagio

Instabilità Finanziaria

Crisi sistemica

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+Esempio di squilibrio finanziario: Lehman Brothers nel 2007

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+La crisi di fine ‘800 in Italia – Gli “anni neri”

Banca Romana

Le banche di emissione superano il limite consentito di biglietti

La situazione rientra nel 1891, tranne che per la Banca Romana, travolta da uno scandalo e liquidata

Crisi di Liquidità

Le banche sono costrette a svendere le immobilizzazioni Fine del credito mobiliare

Ribasso dei Mercati Azionari

Calano i nuovi depositi fiduciari Aumentano significativamente le richieste di rimborso dei depositi esistenti (bank run)

Crisi Edilizia

Minor lavoro dovuto a un’eccessiva concorrenza internazionale

Eccessivo immobilizzo degli impieghi e calo degli utili bancari

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+La crisi di fine ‘800 in Italia - Effetti

La crisi degli anni 1889-94 segna la fine dell’esperienza del credito mobiliare in Italia. L’eccessivo maturity mismatch degli istituti li ha resi troppo vulnerabili e incapaci di soddisfare le richieste dei depositanti. Dalle ceneri del credito mobiliare nasce la banca mista.

Lo scandalo della Banca Romana, rea di aver stampato doppie serie di carta moneta e di aver largamente superato i limiti imposti di emissione, ha duramente colpito l’opinione pubblica. Nel 1893 l’istituto fu messo in liquidazione e accorpato alla Banca Nazionale del Regno d’Italia, alla Banca Toscana di Credito e alla Banca Nazionale Toscana. Si diede così vita alla Banca d’Italia, che nel 1926 diventerà l’unico soggetto titolato a emettere banconote.

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+Il panico del 1907 negli USA

Definito dagli storici come la prima “crisi globale del Novecento”, il panico del 1907 nasce venerdì 17 ottobre quando, alla luce di preoccupanti indiscrezioni su un presunto investimento andato male, circa diciottomila correntisti assaltano le filiali della Knickerbocker, banca finanziatrice della sfortunata operazione. Un mese dopo la banca sarà fallita e il mercato azionario di Wall Street avrà subito forti ribassi. L’eccesso di investimenti nel mercato immobiliare, il credito facile, le manipolazioni dell' alta finanza hanno portato alla tempesta perfetta. Il Dipartimento del Tesoro presto esaurì le proprie riserve di liquidità e numerosi Stati imposero un tetto ai prelievi di contante. L’intervento di J.P. Morgan e i capitali di Rockfeller riuscirono a tranquillizzare i risparmiatori e mitigare il panico.

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+La nascita della Federal Reserve

Per scongiurare ulteriori crisi di panico tra depositanti e risparmiatori, si rese necessaria la presenza di un prestatore di ultima istanza. L’istituto del Commercial Banks Clearing House (che in caso di crisi bancaria emetteva Loan Certificates garantiti da tutte le banche facenti parti del consorzio) si era rivelato incapace di garantire la necessaria liquidità al sistema bancario. Nel 1913 il Congresso americano, dunque, istituì la Federal Reserve, con il compito di:

n  Stabilire la politica monetaria, stabilendo la quantità di moneta in circolazione in un’ottica di mantenimento della stabilità dei prezzi e basso tasso di disoccupazione

n  Supervisionare e regolare le istituzioni bancarie

n  Mantenere la stabilità del sistema finanziario e scongiurare crisi sistemiche

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+La crisi del 1929

Tra il 24 e il 29 ottobre 1929 il mercato azionario di Wall Street perse circa un terzo del suo valore. La bolla speculativa alimentata in tutti gli anni ‘20 era scoppiata; per recuperare il valore del mercato pre-crollo ci sarebbero voluti 25 anni. La crisi ben presto si propagò in tutto il mondo occidentale con effetti devastanti su tutte le economie europee.

Le cause furono numerose, e non tutte ben identificate. Eccessi speculativi, crescita dell’attività edilizia e della produzione industriale in misura molto maggiore rispetto alle reali necessità della popolazione portarono a quella che passerà alla storia come la Grande Depressione. La crisi dunque era sistemica, in quanto intaccò tutti i settori dell’apparato economico. Una via di uscita fu tracciata da Roosvelt con il suo “New Deal” del 1933.

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+Le ricette adottate negli Stati Uniti: il Glass-Steagall act

Le grandi riforme del sistema bancario del 1933 possono essere sintetizzate in due pilastri:

1.  L’istituzione di una assicurazione sui depositi

2.  La netta separazione tra banche commerciali (raccolta di risparmio e erogazione di credito) e banche di investimento

Si volle in questo modo tranquillizzare i risparmiatori e depositanti proteggendoli in caso di illiquidità del sistema e evitare che una crisi dei mercati azionari, in cui avrebbero operato le banche di investimento, avesse conseguenze sull’attività bancaria tradizionale.

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+Le ricette adottate: la Legge Bancaria del 1936

Specializzazione funzionale e territoriale •  Le banche furono distinte in “Banche di credito ordinario” (raccolta di

depositi e erogazione di credito a breve termine <18 mesi) e “Banche di credito speciale (credito a medio/lungo termine >18 mesi)

La separatezza tra banca e industria •  Si afferma sempre più la concezione di banca come “istituzione” e non

come “impresa”. Si vieta alle banche di detenere partecipazioni azionarie in imprese industriali

Pluralismo istituzionale •  Le banche “ordinarie” vengono divise in differenti categorie: Banche

di Interesse Nazionale; Istituti di Diritto Pubblico; Banche di Credito Ordinario; Casse di Risparmio e Banche Popolari; Casse Rurali e di Credito Cooperativo

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+La crisi del 2007-08

Esattamente cento anni dopo il panico del 1907, tra le strade di Londra è sembrato di rivedere scene viste per le strade di New York un secolo prima. Lunghe file di depositanti si formarono davanti alle filiali della Northern Rock, quando la BBC diffuse la notizia che l’istituto aveva chiesto l’aiuto del governo britannico per coprire perdite derivanti da mutui non performanti. Era l’inizio di una terribile crisi finanziaria che ha avuto devastanti effetti sulle economie di tutto il mondo.

Le cause sono molteplici e vanno ricercate a partire dagli anni ’70, quando è iniziato un graduale processo di liberalizzazione dei mercati finanziari e dell’attività bancaria, culminato nel 1999 nell’abolizione del Glass-Steagall act.

La crisi dei mutui subprime porta al collasso di Lehman Brothers. Solo grazie all’intervento delle autorità pubbliche, governi e banche centrali, è stato evitato il crollo di altre colossi finanziari che avrebbero reso ancor più grave la crisi.

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+Le ricette adottate

Immissioni di liquidità della Fed

Nuovi strumenti BCE e operazioni di rifinanziamento

Aiuti di Stato alle banche

Nuova Regolamentazione

su banche e strumenti finanziari

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+Il bilancio della Fed pre e post crisi

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+I nuovi strumenti dell’Eurozona:

European Stability Mechanism

•  Nato nel 2011 per garantire la Solvibilità di Irlanda e Portogallo, si tratta di un fondo con dotazione di 650 miliardi di Euro, ha l’obiettivo di garantire la stabilità finanziaria dell’Eurozona

Outright Monetary Transactions

•  Operazioni di acquisto diretto della BCE di titoli di stato a breve termine con scadenza compresa tra 1 e 3 anni.

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+Conclusioni

Le crisi analizzate in questo lavoro presentano allo stesso tempo elementi comuni e differenze sostanziali. Il virus, la miccia scatenante di ogni crisi è sempre stato il panico. Quando depositanti e risparmiatori hanno liquidato in massa i propri investimenti si sono verificati crolli dei mercati azionari e ingenti crisi bancarie. E’ importante sottolineare quanto importante sia diventata oggi la stabilità finanziaria, si potrebbe quasi definirla come un bene pubblico che i governi e le banche centrali devono preservare a tutti i costi. La fiducia è dunque un elemento necessario per garantire stabilità. Può, e deve, essere rafforzata dall’azione delle istituzioni. Azioni, e dichiarazioni, in tal senso si sono rivelate fondamentali durante la crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona. Il “whatever it will take to preserve the euro” pronunciato da Mario Draghi ha provocato un immediato calo dei rendimenti sui titoli di stato, degli spread con il Bund tedesco e della volatilità dei bond sovrani.

Risposte efficaci, veloci e forti degli organismi pubblici sono essenziali per evitare il panico e per evitare di rendere una crisi ancor più profonda. Quando i governi, le istituzioni non sono intervenute con azioni di supporto la situazione è sempre cambiata in peggio, mai in meglio. Si pensi al governo americano che ha lasciato fallire Lehman Brothers (alcuni economisti sostengono che lasciar fallire Lehman Brothers sia stato il più grande errore della storia economica mondiale) e all’inadeguatezza delle azioni intraprese dall’Unione Europea all’indomani della crisi greca.

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+Segue…

La stabilità finanziaria è ormai un elemento fondamentale del contesto economico e sociale. Azioni efficaci, meccanismi di supporto e una regolamentazione chiara ed efficiente sono strumenti di cui i regolatori devono dotarsi per fronteggiare futuri focolai di crisi. I devastanti effetti che una crisi finanziaria può provocare all’economia nel suo insieme sono evidenti, le ripercussioni della crisi dei sub-prime si sono propagate in tutto il mondo e in tutti i settori produttivi. L’interdipendenza tra economia finanziaria e economia reale è ormai troppo forte per lasciare la prima libera da ogni regola e priva di strumenti di controllo e supporto delle istituzioni.

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+Bibliografia

Banca d’Italia (http://www.bancaditalia.it)

Bruner R.F., Carr S.D., The Panic of 1907: Lessons Learned from the Market's Perfect Storm 2009

Federal Reserve (http://www.federalreserve.gov)

FISCHER, S. (1999). On the Need for an International Lender of Last Resort, Journal of Economic Perspectives,

Galbraith, J.K., The Great Crash : 1929 ”,1955

Il sole 24 ore (http://www.ilsole24ore.it)

LAEVEN, L. and F. VALENCIA (2012). Systemic Banking Crises Database: An Update, IMF Working Paper 12/163, Washington DC.

MINSKY, H. P. et al. (1992). The Financial Instability Hypothesis

SCHINASI, G.J. (2004). Defining Financial Stability. IMF Working Paper 04/187, Washington DC

WINKLER, A. (2011). The joint production of confidence: lessons from nineteenth-century US commercial banks for twenty-first-century Eurozone governments, Financial History Review, 18(3): 249-76.