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Introduzione ..............................................................................................................................................1Dinamica anagrafica delle imprese della provincia di Piacenza ......................................................3Perchè un’analisi della presenza web delle imprese piacentine? .................................................5Acquisizione dati ......................................................................................................................................7

Le basi del sito webModelli di server utilizzati .........................................................................................................................8Software utilizzato per realizzare i siti .....................................................................................................9Protocollo https e sicurezza sul web .....................................................................................................10Informativa su Privacy e cookies ..........................................................................................................11Dati societari e P.IVA ..............................................................................................................................12 Monitoraggio del traffico ........................................................................................................................14

Aspetti Seo

Keyword posizionate .............................................................................................................................15 Seozoom authority ...................................................................................................................................16Back link ..................................................................................................................................................17Url, Tag Title , Meta description ...............................................................................................................18Punteggio seo Quake ............................................................................................................................20

User experience: Responsività e Velocità di caricamento ..................................................................21

Content & Visual: Newsletter, Blog e Video ....................................................................................... 23

Social media Presenza sui principali social media ...................................................................................................26Social Sign ..............................................................................................................................................27

Aspetti webmarketing Valore Economico del sito .....................................................................................................................28Google AdWords ..................................................................................................................................29Google My Business ............................................................................................................................30

Chi ha realizzato il sito internet ..........................................................................................................31Strumenti di Analisi ...............................................................................................................................32Conclusioni ..............................................................................................................................................37

Indice

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Stefano Torselli

Dopo la laurea in scienze politiche conseguita all’università di Pavia, si dedica alla comunicazione e alla creazione di siti web. Con l’esperienza maturata seguen-do l’immagine digitale e il business sul web di numerose aziende, si specializza nell’ottimizzazione dei siti internet per i motori di ricerca.

Irene Marone

Laureata in giurisprudenza ad indirizzo privatistico/d’impresa presso l’università LUISS di Roma, consegue un master in marketing e management nella Business School della stessa università. Esperta social media e copywriting, ha conseguito premi e riconoscimenti per la linguistica italiana e si occupa da anni di content marketing per le aziende e il digital business.

Gli autori

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L’era della rivoluzione digitale sta cambiando il modo di produrre, promuovere e

vendere prodotti e servizi.

Le imprese italiane non ancora avviate sulla strada della digitalizzazione rischiano

di non cogliere importanti opportunità di crescita di business, perdendo terreno sui

mercati e lasciando il posto a realtà che tramite il digitale abbassano i costi e velo-

cizzano i processi produttivi.

Anche le PMI del territorio piacentino non possono permettersi di ignorare le op-

portunità di crescita e sostenibilità offerte dalla digitalizzazione d’impresa, soprat-

tutto nei settori della meccanica di precisione, food & beverage, siderurgia/metal-

lurgia.

Secondo i dati del World Economic Forum tra il 2016 e il

2025 l’economia digitale mondiale produrrà un valore

stimato per la società e i settori produttivi di 21,2 trilioni di

dollari e consentirà un risparmio di CO2 di 26 miliardi di

tonnellate.

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Introduzione

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Da questa consapevolezza e dall’esperienza maturata in più di 10 anni di con-

sulenza marketing e digitale alle imprese del territorio, nasce l’idea di un’inda-

gine che fotografi lo “stato dell’arte” della presenza on line delle PMI piacenti-

ne.

Tramite il monitoraggio e la raccolta dati sulle prestazioni del sito web e l’attività

di web e social media marketing è stato possibile delineare il panorama della

presenza on line di 455 imprese piacentine con fatturato uguale o superiore ai 2,5

milioni di euro.

I dati raccolti offrono interessanti spunti di riflessione sul rapporto tra impresa e

operatori del web sul territorio e sugli aspetti della “new economy” già metaboliz-

zati dalle PMI e quelli ancora non percepiti come urgenti.

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Fonte Camera di Commercio Piacenza – report periodico 4’ trimestre 2016

Le imprese registrate a Piacenza alla fi ne del 2016 sono 29.923, delle quali 26.739

risultano attive.

Le dinamiche demografi che evidenziano, nel corso dell’anno, un fl usso di 1.537

nuove iscrizioni a fronte di 1.790 cessazioni (delle quali 114 sono state disposte

d’uffi cio) ed un conseguente saldo negativo per 253 unità, che si riduce a 139 se si

escludono dal conteggio le cessazioni effettuate d’uffi cio su disposizione del Tribu-

nale.

Il bilancio anagrafi co del Registro Imprese della provincia di Piacenza per l’anno

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Dinamica anagrafi ca delle imprese dellaprovincia di Piacenza

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2016 evidenzia una nuova dinamica negativa, determinata da un numero di ces-sazioni più consistente dell’insieme delle iscrizioni e lo stesso fenomeno si registra ormai ininterrottamente dal 2012.

Anche le dinamiche rilevate in ambito regionale risultano di segno negativo, men-tre a livello nazionale si riscontra un esito cautamente positivo.

Per maggiori informazioni consulta la pagina:http://www.pc.camcom.it/informazione-economica/analisi-e-report-periodici/demografi a-delle-imprese/report-tri-

mestrali/registro-imprese-anno-2016

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Il sito web sembra essere considerato uno strumento “assodato” e imprescindibile per fare marketing ed avere un ruolo attivo nella new economy.Tuttavia l’efficacia di questo strumento per aumentare fatturato e visibilità non può essere dato per scontato.

Troppo spesso investimenti inadeguati, creazione e gestione non professionali, tra-scuratezza nell’aggiornamento e nella redazione dei contenuti rendono il sito web uno strumento di business inutile se non talvolta dannoso per immagine e reputa-tion.

Un’ indagine che valutasse il livello di efficienza tecnica, di fruibilità e l’utilità lato business dei siti web delle aziende piacentine è un progetto innovativo e necessa-rio per comprendere l’entità e la qualità del processo di digitalizzazione delle im-prese sul territorio.

Un utilizzo inefficace dello strumento web ha por-

tato molti imprenditori, soprattutto nell’ambito delle

PMI, a considerare il sito web come un fastidioso

onere da adempiere con il minor esborso econo-

mico e impegno, senza sfruttarne le potenzialità

e lasciandolo al di fuori delle strategie marketing

multicanale.

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Perchè questa analisi?

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Al momento nessuna istituzione ed ente preposto al monitoraggio e al sostegno dell’impresa aveva effettuato un’indagine simile, prendendo in considerazione i parametri tecnici e qualitativi che rendono un sito web un buono strumento di web marketing.

• Le imprese piacentine sono pronte a cogliere il potenziale

di crescita che internet offre in questa fase di congiuntura

economica e crisi occupazionale?

• Quali sono le competenze e le aspettative verso la tecno-

logia da parte di imprenditori, dipendenti ed istituzioni?

• Che ruolo possono giocare le agenzie ed i professionisti

web del territorio nel supportare formazione e digitalizza-

zione consapevole delle imprese?

• Come le aziende piacentine sono percepite on line e come

loro percepiscono il web?

Per rispondere a queste domande abbiamo effettuato una semplice ma efficace analisi tecnica dei siti itnernet e delle attività di web marketing

A questi e ad altri interrogativi si propone di rispondere questa indagine, condotta su un campione significativo di 455 imprese con fatturato superiore ai 2,5 milioni di euro su un totale di 29.923 imprese registrate al 31-12-2016 presso la Camera di Commercio di Piacenza.

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455 siti analizzati

146 aziende senza sito web

15 siti web in costruzione

La base dati è stata richiesta e regolarmente acquistato presso la Camera di Com-mercio di Piacenza. Abbiamo preso in esame l’elenco delle aziende iscritte con fatturato dichiarato a partire dai 2,5 milioni di euro.

L’elenco delle aziende fornito dalla Camera di Commercio è stato vagliato, eli-minando eventuali ripetizioni ed utilizzando per il campione oggetto dell’analisi esclusivamente aziende con sede legale ed operativa sul territorio di Piacenza e provincia.

Essendo l’analisi incentrata sulle caratteristiche tecniche e l’efficienza dei siti web aziendali, sono state omesse 146 aziende prive di sito web e 15 con sito in costru-zione.

Ne è risultato un campione di 455 aziende piacentine ( l’1,5 % delle 26.739 aziende iscritte alla camera di commercio di Piacenza al 31/12/2016) dotate di siti web atti-vi, valutati all’interno della presente analisi.

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Acquisizione dati

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Modelli di server utilizzati

La scelta del web server è principalmente dettata dalla tecnologia impiegata nella realizzazione del proprio sito web.

Internet Information Server è il web server nativo di Windows Server e costitui-sce l’ambiente ideale per ospitare applicazioni Microsoft .net.Apache ed Nginx sono quasi sempre associati all’uso di Linux. Gli stack LAMP (Li-nux Apache MySQL PHP) e LEMP (Linux Nginx MySQL, PHP) sono molto comuni nelle applicazioni opensource come Joomla!, WordPress, Drupal, etc.

Apache è il web server più diffuso e rappresenta un punto di riferimento per com-patibilità e stabilità. Nginx è in rapida ascesa grazie alle eccezionali performance e alla straordinaria fl essibilità di confi gurazione. Vi sono perfi no contesti dove Nginx ed Apache lavorano all’unisono per erogare un’unica applicazione, sfruttando i punti di forza di entrambi i mondi.

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Nginx è al momentol’unico web server tra i tre a supportare com-pletamente il nuovo protocollo HTTP/2 che garantiscemaggiori performancee sicurezza rispetto al

predecessore.

Le basi del sito web

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Software utilizzato per realizzare i siti

Il software (codice) è il linguaggio con cui il sito è costruito. Può essere un sistema “proprietario” come ASP di Microsoft oppure un sistema open source come nel caso di CMS come Joomla, Wordpress e altri.

Alcuni dei siti analizzati sono obsoleti e realizzati con tecnologia fl ash che non è più supportatata dai recenti browser e su Smartphone.

Negli ultimi anni è aumentato l’utilizzo di software opensource per la realizzazione di siti internet.

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Il protocollo HTTPS, acronimo di HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer, è un protocollo di sicurezza già in uso in internet da qualche anno e serve a garantire una maggiore protezione dei dati trasmessi da browser a server.Il sistema HTTPS prevede un passagio intermedio tramite certifi cato SSL per la tra-smissione dati che vengono criptati in modo da rendere impossibile, da parte di hacker, intercettarli e quindi usarli per scopi criminali.

Google Chrome e i principali browser hanno iniziato da alcuni mesi ad evidenzia-re i siti web con protocollo HTTPS e a segnalare come non sicuri i siti web con HTTP, che trasmettono cioè “in chiaro” le informazioni inserite dagli utenti.

Il protocollo HTTPS è anche un segnale seo, John Mueller e Gary Illyes di Google hanno più volte ribadito che il protocollo è importante nelle ricerche e più precisa-mente è un tie breaker, ovvero per due siti praticamente identici Google premia il sito in https.

cit: Seo e Sem di Marco Maltraversiedizioni LSWR pag. 112

Protocollo https e sicurezza sul web

Le pagine che prevedo-

no l’inserimento di dati

sensibili sono segnalate

nei siti privi di protocollo

HTTPS con un avviso di

pericolo all’interno della

barra di navigazione del

browser, che potrebbe

spaventare l’utente e al-

lontanarlo.

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Informativa su Privacy e Cookie

Il tuo sito/blog installa cookie? Cosa devi fare

La notificazione è a carico del soggetto terza parte che svolge l’attività di profilazione

Segnalarli nell’informativa

Inserire il banner e richiedere il consenso

ai visitatori

Notificareal Garante

Tecnici o analitici prima parte

Nessun cookie

Di profilazione terze parti

Analitici terze parti(se sono adottati strumenti che riducono il potere identificativo dei cookie e la terza parte non incrocia le informazioni raccolte con altre di cui già dispone) – vedi punto 2 dei «Chiarimenti in merito all'attuazione della normativa in materia di cookie»

Di profilazione prima parte

Analitici terze parti(se NON sono adottati strumenti che riducono il potere identificativo dei cookie e la terza parte non incrocia le informazioni raccolte con altre di cui già dispone) – vedi punto 2 dei «Chiarimenti in merito all'attuazione della normativa in materia di cookie»

Art .2, par. 5, Direttiva 2009/136/CE e art. 122, comma 1, Codice privacy

Art .2, par. 5, Direttiva 2009/136/CE e art. 122, comma 1, Codice privacy

Art. 37, comma 1, lett. d), Codice privacy

IMPORTANTE: per una corretta interpretazione degli adempimenti previsti, si raccomanda la consultazione del Provvedimento del Garante dell’8 maggio 2014 e dei «Chiarimenti in merito

all’attuazione della normativa in materia di cookie».I documenti sono disponibili su www.garanteprivacy.it/cookie

LEGENDA: adempimento previsto adempimento non previstoCHE TIPO DI COOKIE INSTALLI?

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Il garante sulla protezione dei dati personali ha emesso un nuovo provvedimento generale l’8 maggio 2014, denominato Normativa sui Cookie.

Riportiamo lo schema di sintesi elaborato dal garante per risultare a norma per i diversi tipi di cookies ( tecnici, analitici e di profilazione ).

fonte: http://194.242.234.211/documents/10160/0/Infografica+cookie+e+privacy+-+cosa+devi+fare

Per il mancato adeguamento del sito web a tale normativa le san-zioni sono tutte di tipo amministrativo e variano in funzione della violazione.

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Dati societari e P.IVA

L’art. 2250 del Codice Civile, modificato dall’art. 42, L. 88/2009 impone alle società di capitali di pubblicare informazioni legali nei propri atti, nella corrispondenza, nello spazio elettronico collegato alla rete telematica ad accesso pubblico sul qua-le si effettua attività di comunicazione e negli altri luoghi virtuali di comunicazione, come email e profili sui social networks.

Dati da pubblicare: ragione sociale, sede legale, Codice Fiscale e Partita IVA, posta elettronica certificata (PEC), Ufficio del Registro dove si è iscritti, numero Repertorio economico amministrativo (Rea), capitale in bilancio (società di capitali), l’eventuale liquidazione in seguito a scioglimento, eventuale stato di società con unico socio (Spa e Srl unipersonali), società o ente alla cui attività di direzione e di coordina-mento la società è soggetta (art. 2497-bis c.c.).

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OMESSA INFORMATIVA O INFORMATIVA INIDONEA ( è inidonea quella informativa che non presenti gli elementi di cui all’art. 13 del Codice e/o quelli indicati nel provvedimento del Garante sui cookie ); la sanzione amministrativa consiste nel pagamento di una somma da 6.000,- a 36.000,- euro (art. 161 d.lgs. 196/2003);

INSTALLAZIONE DI COOKIE SUI TERMINALI DEGLI UTENTI SENZA IL LORO PREVENTIVO CON-SENSO; la sanzione amministrativa consiste nel pagamento di una somma da 10.000,- a 120.000,- euro ( art. 162, comma 2-bis, d.lgs. 196/2003 );

OMESSA O INCOMPLETA NOTIFICAZIONE AL GARANTE (qualora essa sia dovuta per la presen-za di cookie di profilazione persistenti, come più ampiamente spiegato nel relativo paragrafo); la sanzione amministrativa consiste nel pagamento di una somma da 20.000, a 120.000,- euro (artt. 37, comma 1, lett. d), e 163 d.lgs. 196/2003).

fonte: http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3118884http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3308315http://www.dirittodellinformatica.it/e-commerce/ecommerce-focus/cookie-sanzioni-siti-web.html

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Il 35,1 % presenta la regolare comunciazione ma senza un banner di avviso, il 10,6% non presenta nessuna comunicazione mentre il 2.2% non presenta nemmeno la P.Iva.

L’obbligo di pubblicare la Partita IVA sulla home page del sito per i soggetti passivi è confer-mato anche dall’art. 35, D.P.R. 633/1972, modifi cato dall’art. 2, D.P.R. 404/2001, mentre la R.M. 16 maggio 2006, n. 60/E sottolinea che l’onere di pubblicazione riguarda anche siti web utilizzati per motivi pubblicitari.

Sono previste pene pecuniarie:

- per mancato adempimento degli obblighi di cui all’art 2250, co. 1, 2, 3, 4, c.c. (amministratore, sindaco, liquidatore, amministratore giudiziario e commissario governativo) tra 206 EU e 2.065 EU dalla Camera di Com-

mercio.

- per inadempienze di comunicazione imposte dalla legge tributaria tra 258,23 EU e 2.065,83 EU.

Il 52,1% dei siti analizzati presenta la comunicazione dei dati per privacy e cookies con apposito banner di rimando alla pagina generale con le dichiarazioni.

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Il monitoraggio delle visite può essere facilmente effettuato con Analytics, strumen-to gratuito messo a disposizione da Google, o con altri tool di monitoraggio come Shinystat.

E’ inoltre possibile raccogliere dati sui tempi di permanenza medi sulle singole pa-gine, sulla provenienza del traffi co (social, google search, advertising, tipo di devi-ce, etc.) e sui dati demografi ci dei visitatori (geolocalizzazione, sesso, età).

La lettura e l’interpretazione di questi dati è necessaria per poter ottimizzare i con-tenuti e la fruibilità del sito, per capire se il nostro pubblico è targettizzato corretta-mente e per indirizzare ai vari clusters di visitatori proposte dedicate.

In più della metà dei siti monitorati è presente un codice di monitoraggio il che indica una attenzione all’utilità del sito anche se non sappiamo se c’è un effettivo utilizzo di questi dati per migliorare le conversioni del sito internet.

Monitoraggio del traffi co

Utilizzo dei dati di monitoraggio

Monitorare le visite è ne-

cessario per comprende-

re se il sito internet è uno

strumento di marketing

utile, effi ciente ed acces-

sibile.

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Per keyword si intende una parola o combinazione di più parole, utilizzate dagli utenti per ricercare determinati argomenti, prodotti o servizi.

La conoscenza dei termini con i quali gli utenti cercano i nostri prodotti o servizi è necessaria per posizionare il sito correttamente sui motori di ricerca ed essere quindi inclusi tra i risultati presentati in risposta ad una particolare ricerca.

Un mancato posizionamento su keyword pertinenti comporta problemi di visibilità e raggiungibilità del sito web con conseguente scarsità di visite e conversioni. Un sito sul quale si è lavorato poco e/o male per il posizionamento e che di con-seguenza è assente nelle serp ( pagine dei risultati di Google ) è a tutti gli effetti un sito inutile.

Keyword posizionate

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Aspetti Seo

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Seozoom authority

Sono poche le aziende che hanno un buon numero di keyword

indicizzate, più del 50 % non arriva ad avere 50 keyword indiciz-

zate su Google.

La SeoZoom authority è un valore compreso tra 0 e 100 assegnato dal tool SeoZoom secondo alcuni algoritmi tesi a valutare l’autorevolezza del sito web all’interno delle SERP.

Per stabilirlo vengono presi in considerazione fattori come il volume di ricerca del sito, il numero di keyword all’interno della prima pagina combinati con le posizioni della top ten di Google e molte altre variabili.

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Backlinks

Uno dei fattori SEO più importanti è dato dal numero, dalla tipologia e dalla qualità dei link che il sito riceve, soprattutto i backlink o inbound link.

Un sito di qualità, moderno, curato nei contenuti e ben posizionato avrà maggiore facilità a ricevere link da altri siti altrettanto autorevoli per Google, con effetti positivi sul posizionamento e la visibilità.

Al contrario, un sito obsoleto e mal posizionato, privo di contenuti interessanti, non avrà backlinks o sarà costretto ad acquistarli, rischiando la penalizzazione. I motori di ricerca tendono a punire backlinks sospetti di essere “prezzolati”.

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L’acronimo URL defi nisce le parole inglesi Universal Resource Locator ed è ciò che viene digitato sulla barra degli indirizzi del browser utilizzato dall’utente.

La URL è una sequenza di caratteri che identifi ca univocamente l’indirizzo di una risorsa web.

Una URL ben strutturata deve contenere keywords e termini rilevanti anziché se-quenze di numeri e lettere privi di senso. L’ottimizzazione aiuta sia gli utenti che i motori di ricerca.

È un codice HTML che indica il titolo di una pagina web defi nita. È il testo clicca-bile che troviamo quando il motore di ricerca ci mostra la pagina dei risultati di una data ricerca, e quando si entra in una pagina, compare in alto sulla barra del browser.

E’ essenziale che contenga in modo chiaro e sintetico riferimenti al contenuto reale della pagina web utilizzando keyword pertinenti.

URL

Tag title

Gli spider dei motori di ricerca verificano la pertinenza

del tag di intestazione con il contenuto ad esso asso-

ciato, per cui bisogna tener conto della coerenza delle

parole chiave presenti nei tag con quelle dei contenuti

delle pagine.

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Metadescription

La meta description viene visualizzata in SERP per fornire una sintesi sul contenuto della pagina, in modo che l’utente possa valutare se quel risultato di ricerca fa al caso suo e quindi cliccarvi per approfondire l’argomento.

Per essere ottimizzate si consigliano META DESCRIPTION non superiori a 150 carat-teri e contenenti keywords pertinenti.

Le meta description dovrebbero essere redatte in stile persuasivo per invogliare gli utenti interessati a cliccare proprio il nostro contenuto.

Dall’analisi emerge che URL, TAG TITLE e META DESCRIPTION non siano ottimizzate, molte volte non sono state nemmeno compilate o compilate senza tener conto dell’utilità da parte dell’utente.

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fattori seo ottimizzati

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Punteggio SeoQuake

Seo Quake è un utile strumento per verifi care la struttura delle pagine dei siti web, tra i dati che esamina c’è una diagnostica degli elementi strutturali delle pagine.

Il tool fornisce un punteggio da 0 a 22 a seconda degli elementi che compongono la pagina, i dati vanno comunque interpretati.

Analisi pagina:

URLCanonicalTitoloMetadescrizioneMetakeywordIntestazioniRapporto testo/HTMLFrameFlashMicroformatiSchema.orgOpen GraphTwitter Card

Compatibilità del sito:

Robots.txtMappa del sito XMLLinguaDoctypeCodifi caGoogle™ AnalyticsFavicon

Compatibilità mobile:

AMPMeta-viewport

su 455 siti analizzati solo 3

arrivano al punteggio di 18

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Velocità di caricamento e responsività

La sempre crescente fruizione del web da smartphone e tablet e la penalizzazione per i siti non responsive, hanno reso negli ultimi anni indispensabile porre atten-zione alla user experience e alla navigabilità semplice e rapida di un sito web da qualsiasi device.

La permanenza media di un utente sulla homepage di un sito web è di 4 secondi: abbiamo quindi pochi istanti per proporre una pagina che si carichi velocemente in modo completo e che mostri chiaramente i contenuti e i collegamenti alle altre pagine del sito.

Il numero di

accessi internet

da mobile ha

superato quelli

da PC fi sso

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User Experience

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La velocità di caricamento delle pagine, oltre a garantire che l’utente non scappi via dal nostro sito stanco di aspettare, rappresenta un fattore SEO premiante per i motori di ricerca.

Un recente studio di Google ha rilevato che il 61% degli utenti che visitano un sito non ottimizzato per dispositivi mobili lo abbandona subito. Non avere un sito responsive rischia di farci perdere più della metà di potenziali clienti.

Google stesso consiglia di utilizzare i siti responsive piuttosto che un sito ad hoc per gli utenti mobile: “Responsive Design. Consente di pubblicare lo stesso codice HTML per un URL e utilizza le query supporti CSS per determinare in che modo il contenuto viene visualizzato sul lato client. Questo elimina i possibili problemi di rilevamento dello user-agent e fa sì che gli utenti non vengano reindirizzati. Questa è la confi gurazione consigliata da Google” (Fonte: Google).

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La presenza di un blog aziendale sul sito web può presentare indubbi vantaggi per migliorare la visibilità ed accrescere la reputazione.

Gli utenti possono trovare nel blog utili ed interessanti approfondimenti su prodotti o servizi mentre il motore di ricerca potrà vagliare materiale aggiuntivo che attesti la pertinenza e la competenza del sito in un determinato ambito, migliorandone rilevanza ed attendibilità.Questi vantaggi sono ottenibili a patto che i contenuti del blog (testi, foto, video) sia-no redatti con cura, tenendo conto dei veri interessi degli utenti e creando per loro una reale UTILITA’ .

La creazione professionale di contenuti richiede investimenti in termini di tempo e denaro ed un’accurata pianifi cazione del piano editoriale:

Spesso il blog viene gestito in modooccasionale, diventando un onerosoobbligo e non un valore aggiuntoin termini di visibilitàe autorevolezza.

Blog

Spesso il blog viene gestito in modooccasionale, diventando un onerosoobbligo e non un valore aggiunto

Utilizzo del blog

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Content & Visual

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La newsletter è un utile strumento per aumentare la fi delizzazione e la reputation, allargare il portafoglio clienti e generare lead utili ad altre attività di web marketing, a patto che la raccolta dati sia effettuata sul sito in modo effi cace e le newsletter siano ben congeniate ed effettivamente inviate con cadenza costante.

L’ultilità della newsletter è strettamenteconnessa al tipo di business e allanecessità di comunicare news, nuovi prodotti, etc.

L’ultilità della newsletter è strettamenteconnessa al tipo di business e allanecessità di comunicare news,

Utilizzo della Newsletter

Newsletter

E’ inoltre un utile strumento per aumentare il traffi co in entrata sul sito; le statistiche infatti rilevano che il 75-90% dei visitatori che lascia un sito non lo visiterà mai più, a meno che non gli vengano offerti uno o più motivi per tornare.

Un pulsante di iscrizione alla newsletter persuasivo e localizzato in una posizione “chiave” della pagina web, insieme a comunicazioni costanti gestite con strumenti professionali per l’inbound marketing, possono arrivare a diminuire sensibilmen-te la percentuale di abbandono e trasformare un visitatore casuale in un utente/cliente fi delizzato.

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La comunicazione è sempre più visual e si prospetta che nel giro di 5 anni il 78% dei contenuti presenti in rete sarà costituito da foto e video.

La presenza di video aziendali professionali e/o di video “how to” sull’impiego dei prodotti e servizi proposti, video di eventi realizzati, video feedback / testimonial o video-blog può migliorare visibilità e reputazione del brand, soprattutto con la possibilità di condividere tali video sui social.

Video

Utilizzo dei video

Inoltre è essenziale condividerei contenuti video sui social: quasi tutti isocial media infatti oggi supportano i contenutivideo (in alcun casi come Twitter e Instagram il video ha limti di durata e deve per-tanto essere concepito “ad hoc” per la comunicazione sui quei canali).

Per rendere i video un effi cace canale di web marketing occorre che la qualità tecnica e lo storyboard siano professionali e non amatoriali: un’azienda che non si affi da ad un videomaker esperto e ad un creativo per una trama originale che metta in risalto i punti forti del business, rischia di produrre un contenuto nella mi-gliore delle ipotesi banale e noioso.

L’85% dei video sul web viene visualizzato senza audio (da smartphone in luoghi affollati, in uffi cio): per questo motivo è fondamentale accompagnare i video con testi accattivanti e sottotitoli che ne descrivano il contenuto ed invoglino l’utente alla visione.

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Facebook, Linkedin, Twitter, Google Plus, YouTube, Instagram, Pinterest

L’integrazione dei pulsanti social nel sito web tramite plug in appositi presenta in-dubbi vantaggi sulla visibilità e la reputazione del brand e del sito web a patto che:

- i social media collegati siano effettivamente attivi, gestiti e moderati- i social media collegati siano pertinenti a comunicare il business del sito web- i pulsanti social siano ben visibili e funzionali sul sito

L’integrazione social con il sito web può essere effettuata a vari livelli, a seconda del plug in utilizzato:

- creare un collegamento alla pagina social aziendale- dare la possibilità di condividere sui profili social degli utenti contenuti del sito- dare la possibilità di commentare i contenuti del sito mostrandoli sui profili social- integrare all’interno del sito web la fanbox del profilo Facebook o un box con gli ultimi tweet del mio profilo Twitter

Presenza sui principali social

Ognuna di queste tipologie di integrazione porta vantaggi

oggettivi se i profili social sono attivi e ben gestiti e il tipo di

business è adatto ad essere integrato con un’attività social.

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Social Media

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Il parametro “segnale sociale” che è stato preso in considerazione tiene conto di tutti i contenuti social in cui è stato postato e/o condiviso un URL (link diretto) pre-sente su un sito web.

Social Sign

I social sign rappresentano per un sito web un fattore di ranking indiretto.Infl uiscono sul posiziona-mento e sulla visibilità non in modo quantifi cabile e quantitativo, ma in modo qualitativo.Aumentano l’autorevolezza e l’awarness del sito stesso agli “occhi” del motore di ricerca.

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L’indicatore del valore economico di un sito web del tool Seozoom è calcolato in base alla spesa mensile che sarebbe richiesta per ottenere tramite annunci PayperClick (a pagamento) il traffi co organico del sito web.

L’ammontare della spesa varia a seconda del costo per click delle singole keyword per il quale il sito web è posizionato nella SERP (risultati organici).

Valore economico del sito web

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Aspetti webmarketing

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E’ uno strumento semplice e gratuito messo a disposizione delle aziende da Go-ogle per richiamare utenti nelle attività local e nei punti vendita e per migliorare la visibilità sul web.

Google My Business è una dashboard simile ad un mini-sito in cui i proprietari di aziende e attività locali possono gestire e aggiornare le proprie informazioni per fornirle agli utenti.

La scheda offre informazioni utili sull’attività offerta agli utenti riguardanti:

• dove siete situati fi sicamente• quali servizi/prodotti vendete• come contattarvi• orari di apertura• foto, video e virtual tour dell’attività• come siete giudicati dagli utenti che hanno già avuto esperienze con voi

Google per le imprese: MyBusiness

I motori di ricerca raccol-

gono e indicizzano da

questo canale le infor-

mazioni di base come i

NAP 3 (nome, indirizzo e

numero di telefono) e gli

orari di apertura, ma an-

che le principali keyword

riguardanti i servizi e pro-

dotti offerti.

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La rilevanza di Goole My Bunsiness aumenta se consideriamo i benefi ci per l’indicizzazione.

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AdWords è il programma pubblicitario di Google che permette di promuovere prodotti o servizi tramite inserzioni sulla pagina dei risultati organici del motore di ricerca (SERP) o sui siti affi liati alla rete Google.

E’ lo strumento di web advertising più utilizzato al mondo e permette di mostrare gli annunci pubblicitari ad un pubblico targettizato per area geografi ca, sesso, età, interessi o di mostrarli solo a chi digita determinate keywords o long tail nella barra di ricerca di Google. Gli annunci sono segnalati in SERP come inserzioni a pagamento e l’inserzionista dovrà corrispondere a Google il CPC (costo per click) solo quando l’utente avrà ef-fettivamente cliccato l’annuncio.

L’ultilizzo corretto dello strumento AdWords richiede competenze avanzate in am-bito web marketing ma può portare indubbi vantaggi a livello di visibilità e posizio-namento su keywords e settori ad alto traffi co, per i quali è diffi cile conquistare un posizionamento organico in prima o seconda pagina della SERP.

Google AdWords

Una strategia con Google

AdWords che abbia effettivi

benefi ci per il business pre-

vede un adeguato investi-

mento, un’accurata analisi

preliminare sulle keywords,

il testo degli annunci e l’atti-

vità marketing dei competi-

tors ed un’attenta valutazio-

ne del tipo di business da

proporre negli annunci.

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Questa analisi vuole mettere in risalto il rapportoche intercorre tra siti web delle aziende piacentinee web agency sul territorio.

Per fare questa analisi abbiamo semplicementerilevato i credits presenti sul sito: non in tutti i sitierano presenti ma in più della metà.

E tra quelli realizzati da web agency, quanti sonostati realizzati da professionisti del territorio?

L’analisi di questo dato pone l’accento sull’impegno che le web agency piacentine devono profondere per creare una cultura del “web di qualità” sul territorio non solo per migliorare la percezione e la visibilità dei loro servizi professionali ma an-che e soprattutto per essere insostituibile supporto di un processo di digitalizzazio-ne del tessuto produttivo che non è più possibile rimandare.

solo il 42,1% delle aziende si è rivolta ad una webagen-cy locale.

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Chi ha realizzato il sito

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La valutazione di un sito web è un’analisi complessa, che deve tener conto di nu-merosi fattori e di come questi si influenzino e interagiscano tra di loro.

I criteri di analisi combinano:

• Aspetti tecnici, ad es. velocità di caricamento, responsività, ecc.

• Aspetti comunicazionali dei contenuti ad es. ,video aziendali, blog, ecc.

Per evitare soggettività nelle valutazioni ed avere parametri uniformi e oggettivi per ogni singolo aspetto sono stati utilizzato tool professionali.

Tramite algoritmi e metriche quantitative e quantificabili, questi strumenti (alcuni dei quali messi a disposizione da Google stesso) elaborano giudizi oggettivi offrendo-spesso spunti di miglioramento ed ottimizzazione.

SeoZoom è la prima suite tutta italiana che racchiude numerose funzionalità per la valutazione e la gestione professionale di un sito web dal punto di vista SEO, SEM e Content Marketing.

Il software, creato dall’azienda SEOCUBE specializzata in programmazione e SEO, lavora con un database di oltre 170 milioni di keyword italiane in costante aumen-to ed offre una panoramica completa sugli aspetti di posizionamento, qualità dei contenuti e reputazione del sito, fornendo anche una valutazione economica del sito stesso ed interessanti spunti di ottimizzazione.

SEOZOOM

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Strumenti di analisi

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E’ stato lanciato nel 2015 ed è uno strumento a pagamento utilizzato dai migliori SEO e Marketing specialist italiani.

SEOquake è un plugin gratuito per browser che offre metriche SEO fondamentali relative a una pagina specifica.

SEOquake consta di diversi strumenti che si possono utilizzare a seconda della specifica attività SEO che si sta conducendo. La SEObar è una barra degli strumenti aggiuntiva posizionata nella parte alta della finestra del browser, che presenta una serie di metriche fondamentali, alcune delle quali personalizzabili.

È inoltre possibile ottenere report dettagliati su una pagina specifica che si sta ana-lizzando.

SEOquake ha altri strumenti utili, compresi lo strumento di SEO Audit, il report sulla densità della keyword, l’analisi dei link interni/esterni e altre metriche relative ai social media. Il plugin SEOquake è compatibile con molte estensioni di browser e viene costantemente aggiornato.

SEOQUAKE

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E’ stato lanciato nel 2015 ed è uno strumento a pagamento utilizzato dai professio-nisti SEO e Marketing; è stato scaricato da oltre 3 milioni di utenti in tutto il mondo.

Per il report di cui in oggetto è stato utilizzato lo strumento Diagnosis di SeoQuake, che presenta un breve sommario di tutti i possibili problemi SEO nella pagina esa-minata. Viene anche assegnato un punteggio complessivo di SEO AUDIT alla pagi-na, in base alle criticità rilevate.

Nell’analisi sono stati tenuti in considerazione i primi 3 parametri valutati (URL, Title, MetaDescription) per il loro notevole impatto sulla SEO e per la possibilità di poter essere valutati in modo oggettivo e non ambiguo (numero di caratteri, presenza di keywords pertinenti, etc.)

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E’ un tool gratuito messo a disposizione da “Think with Google”, il portale per i pro-fessionisti del web marketing. L’applicativo non richiede iscrizione e serve per valu-tare le performance di caricamento e la responsività del proprio sito o un qalunque altro dominio o pagina indicizzata.

Scopo di Test My Site è quello di verificare, rilasciando un valore finale che va da 0 a 100, tre parametri principali:

• Mobile Friendliness: ottimizzazione del sito web per i supporti mobili • Desktop Speed: performance del sito su computer desktop;• Mobile Speed: performance nel caricamento su supporti mobili.

Come funziona il tool

Inseriamo l’indirizzo del nostro dominio nella casella a centro pagina e clicchia-mo sul pulsante TEST NOW. Attendiamo una manciata di secondi che l’analisi sia completa. La finestra di riepilogo mostrerà una anteprima della URL analizzata e, in basso a sinistra, i tre campi con i risultati espressi in valori numerici e i rispettivi giudizi.

Scorrendo più in basso nella pagina potremo visualizzare i medesimi risultati, di-stribuiti in tre finestre separate, con la possibilità di accedere, per ognuna di esse, ad informazioni un po’ più approfondite.

Cliccando infatti sui rispettivi link VIEW THE DETAILS accederemo a delle finestre di popup, ciascuna delle quali mostrerà un breve commento generale e segnalerà una serie di suggerimenti per migliorare le prestazioni del sito web.

L’utilità di questo tool acquista valore nel contesto dell’ottimizzazione dei siti web per i motori di ricerca.

Migliorare le performance di navigabilità ed usabilità del proprio sito secondo i pa-rametri richiesti da Google stesso significa migliorare l’esperienza dei propri utenti, soprattutto sui supporti mobili come lo smartphone, che sta soppiantando pc e tablet per numero di accessi al web.

Google Test My Site

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Ciò si traduce in una maggiore diffusione e gradimento dei propri contenuti e in una migliore indicizzazione sulle pagine SERP relative a ricerche effettuate da mo-bile, come dichiarato ufficialmente da Google già nel Novembre del 2014 e ribadito successivamente in più occasioni.

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ConclusioniL’analisi svolta, pur nella sua sintesi e limitazione dei dati, mostra una situazione di facile lettura.

Le aziende piacentine analizzate hanno recepito le normative riguardo privacy e cookie, è esiguo il numero di quelle trovate in difetto.

Numerose aziende si sono inoltre avvalse di alcuni strumenti gratuiti di Google come Google My Business e Google Analytics.

Riguardo gli altri aspetti del sito internet permangono ancora incertezze nel segui-re le evoluzioni dello sviluppo tecnologico: non mancano certamente le eccellenze ma complessivamente c’è ancora molto lavoro da fare.

Dai dati raccolti emerge che poco più della metà delle aziende campione non ha un sito responsive così come la velocità di caricamento su mobile risulta da miglio-rare.

Gli strumenti di comunicazione e social sono ancora poco usati come anche gli strumenti di Advertising.

Il dato che più ci ha colpito è la scarsa attenzione posta ai settaggi fondamentali del sito internet: URL, TAG TITLE e META DESCRIPTION.Pochi sono i siti ottimizzati e questo dato risulta ancor più grave considerando che l’implementazione di questi dati è economica e dovrebbe rientrare in una prassi esecutiva standard.

Questo insieme di mancanze si riflette sulla salute generale dei siti e la loro pre-senza sul web che potrebbe portare maggiori conversioni e interazioni economi-che a favore delle aziende.

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Sponsor

meeting . congressi . eventi Centro Congressi Galileo

www.centrocongressigalileo.com

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Partner

FELICI DI COMUNICARE

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Alessio Lustri di Ergonet Web Hosting per la cortese disponibilità e la redazione del contenuto “ Modelli di server “ presente in questo studio.

I web magazine locali IL PIACENZA e PIACENZA SERA per aver ospitato la nostra iniziativa.

Patrocini

PIACENZA

Ringraziamenti

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