Webinar Grandi Città: Valutazione degli outcome
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La valutazione dell’outcome
• Il punto di partenza: la misurazione dell’outcome nelle città metropolitane
• Perché è importante valutare l’outcome?
• Che cosa è una politica pubblica?
• Outcome: definizione
• Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome
• L’analisi costi-benefici (cenni)
• Le principali domande relative alla valutazione ex post degli outcome
• La logica sperimentale
• L’analisi controfattuale
• Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro
• La valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche all’estero
• Un esempio: il programma Healthy Food Access della Città di New York
• Quale lezione dall’estero? Cosa ci manca?
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3
Il punto di partenza: La misurazione dell’outcome nelle città metropolitane
Nella prima fase del progetto di valutazione della
performance nelle città metropolitane il tema della
misurazione dell’impatto rappresenta un ambito di
sviluppo non ancora totalmente esplorato dagli Enti
italiani.
In buona parte delle Amministrazioni prese in esame:
- non sono stati rilevati strumenti specifici e formalizzati
per la misurazione degli outcome
- Esistono iniziative di misurazione indiretta (proxy) degli
impatti (ad es. indagini di customer satisfaction).
Perché è importante valutare gli outcome?
● Esigenza di controllo (outcome delle politiche possono essere prevedibili e stimabili a priori)
● Richiesta di verifica e rassicurazione da parte della società civile sugli effetti delle politiche
● Accanto alle politiche macroeconomiche, negli ultimi decenni hanno assunto un'importanza crescente politiche mirate a gruppi variamente ristretti di soggetti − individui, famiglie, imprese – per cui gli outcome sono più facilmente identificabili
● Crescente complessità ed eterogeneità dell’intervento pubblico determinata da:
● Continuo passaggio dalla “certezza del diritto” all’”incertezza ambientale”
● Interdipendenza delle politiche pubbliche e dei relativi outcome
● Molte questioni economiche e sociali dipendono dall’effetto causale delle politiche pubbliche (es. politica industriale, fiscale)
● Contrazione delle risorse (scegliere politiche con pay-off migliori)
Che cosa è una politica pubblica?
1. Cos’è una politica pubblica?
intervento mirato a una popolazione
determinata con l’intento di indurre un
cambiamento in una condizione e/o in un
comportamento
2. Qual è l’obiettivo della politica pubblica?
modificare in un senso desiderato la
condizione e/o il comportamento dei
destinatari mediante l’offerta di un servizio,
l’erogazione di un incentivo, l’imposizione
di un obbligo, una combinazione degli
interventi precedent
3. Chi sono gli stakeholders?
Utenti, ma anche policy-maker
Prestazioni rese
Input, costi, risorse
Impatti ed
esiti
Outcomes realizzati
Risultati ottenuti
Attività realizzate
Problema da risolvere
Outcome atteso
Obiettivi specifici
Output atteso
Impatto atteso
Obiettivi generali
Costi previsti
Attività previste
Logica ex ante Logica ex post
Outcome: definizione
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Ci si riferisce alle conseguenze dell’azione della Pubblica Amministrazione (ossia all’ outcome/esito/impatto) e non a ciò che la Pubblica Amministrazione ha fatto (ossia all’output/servizio/prestazione )
«Il numero di disoccupati che partecipano ad un corso di formazione professionale»
«% di partecipanti che riescono a trovare lavoro alla fine del corso»
«% di riduzione del tasso di disoccupazione»
Output
Outcome
Impatto
Outcome/Impatto : una (ma anche più di una) caratteristica osservabile e misurabile delle unità della
popolazione-obiettivo. La variazione di questa caratteristica in presenza del trattamento, rispetto al caso di
assenza di trattamento, è il risultato (impatto) delle politiche pubbliche
Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (1)
Problema da risolvere
Impatto atteso
RILEVANZA
Quali sono le caratteristiche, i bisogni, le priorità della comunità di riferimento? In che misura la politica è appropriata? In che misura gli obiettivi generali dell’iniziativa sono coerenti con quelli di altre iniziative?
Rilevanza:
verifica del grado in cui un’iniziativa tiene conto del contesto e dei problemi che intende risolvere. E’ l’intensità di relazione tra gli obiettivi generali dell’iniziativa e i bisogni della collettività di riferimento
Disegno di valutazione:
Analisi dei bisogni (need assessment)
Tecniche e metodi utilizzati:
Indagini ed altri metodi di ricerca sociale
Outcome atteso
Outcome atteso
Obiettivi specifici
CO
EREN
ZA
Impatto atteso
Obiettivi generali
CO
EREN
ZA
Qual è la logica dell’iniziativa? Quali sono gli
obiettivi specifici e le attività che permettono di
ottenere un alto impatto?
Coerenza: rispetto dei nessi di causa effetto fra gli
elementi dell’iniziativa
Tecniche: Logical framework approach, albero cause-
effetti, albero degli obiettivi)
(considerato come un’ euristica ‘aid to thinking’),
Output atteso
Risultati attesi
Attività previste
Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (2)
Qual è il miglior progetto da realizzare?
Efficienza ex ante: modalità in cui le risorse verranno utilizzate per ottenere ilrisultato desiderato
Domande: Disegno di valutazione: Analisi costi benefici, analisi costi efficacia, analisi finanziaria
Tecniche e metodi utilizzati: calcolo benefici in forma monetaria, calcolo TIR e VAN
Outcome atteso
Obiettivi specifici
Output atteso
Risultati attesi
Costi previsti
EFFI
CIE
NZA
EX
AN
TE
Attività previste
Le principali domande relative alla valutazione ex ante degli outcome (3)
Strumenti: l’analisi costi benefici
Origine Utilizzata per valutare i progetti di gestione delle risorse idrografiche negli anni Trenta
negli Stati Uniti. Il suo impiego si è diffuso dopo la seconda guerra mondiale. E’ la
tecnica di valutazione ex ante più diffusa
Caratteristiche
tecniche
Usata soprattutto prospetticamente. In quest’ultimo caso permette la scelta fra
diverse alternative dei programmi. Si tratta di identificare e riunire l’insieme di
vantaggi (outcome) e degli inconvenienti di ciascuna delle alternative e assegnare un
valore su una scala comune quasi sempre monetaria. Si sceglie l’alternativa che
presenta il rapporto costi-benefici (outcome) più elevato.
Fasi:
1)Identificare tutte le alternative possibili
2)Identificare tutti i gruppi interessati all’intervento
3)Identificare tutti gli effetti per ciascun gruppo
4)Assegnare un valore a ciascun effetto per ciascun gruppo
5)Riassumere l’insieme dei costi e dei benefici di ciascuna alternativa e calcolarne il
rapporto
L’intervento è stato efficace? Ha inciso positivamente sul problema che l’ha generato?
Utilità o efficacia esterna: capacità del progetto di soddisfare i bisogni dei destinatari. Relazione tra l’insieme degli effetti ottenuti a fronte dei bisogni. Essendo effettuata ex post si basa su ciò che è realmente successo (Punto di vista degli utenti)
Disegno di valutazione: Logica sperimentale Prestazioni rese
Impatti ed
esiti
Outcomes realizzati
Risultati ottenuti
Problema da risolvere
Le principali domande relative alla valutazione ex post degli outcome
Origine: Anni ’70 in US: il Congresso obbliga il Governo federale a testare le innovazioni che voleva
introdurre sotto forma di grandi sperimentazioni sociali
Caratteristiche
tecniche
Sperimentare significa confrontare lo stato attuale della popolazione obiettivo in seguito
all’attuazione di un programma con quello che sarebbe lo stato della popolazione obiettivo in
assenza del trattamento e valutare. Analizzando la differenza si valuta l’impatto del programma
Misura preliminare Applicazione trattamento Misura finale Variazione
Gruppo E(0) X E(n) Y= E(0)-E(n)
Speriment.
Gruppo E’ (0) --- E’(n) Y= E’(0)-E’(n)
di controllo
Strumenti: la logica sperimentale
Analisi controfattuale
L’effetto di un intervento è la differenza tra
quanto si osserva in presenza dell’intervento
(osservabile) e quanto si sarebbe osservato in
sua assenza (non osservabile):
● Perché è importante l’analisi controfattuale
● Processi spontanei: Durante l’applicazione della politica i processi di
cambiamento – compresi quelli che la politica vuole modificare -
continuano a fluire: e possono fluire in maniera diversa per partecipanti
e non partecipanti
● Effetti mediati: i comportamenti della popolazione cambiano in funzione
dell’applicazione della politica, con possibili effetti mediati sull’outcome
● Effetti contestuali: a contesti diversi possono corrispondere esiti diversi
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L’analisi controfattuale
Ricostruire il controfattuale: «distorsione da selezione»
Nelle politiche pubbliche non obbligatorie la «distorsione da selezione» si verifica
perché :
● Non tutti gli ammissibili chiedono l’intervento (processo di auto-selezione) e chi
chiede l’intervento non è uguale a chi non lo chiede (variabili socio-
demografiche, motivazionali, culturali, ecc..)
● L’intervento viene dato solo ad alcuni tra gli ammissibili (criteri di assegnazione)
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Trattati e non-trattati devono essere resi equivalenti in tutti gli aspetti rilevanti
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (1/5)
● Intervento complesso:
● Misure attive:
– Colloquio iniziale di orientamento
– Servizio intensivo di counselling
– Servizio di supporto al matching con domande di lavoro
● Misure passive:
– Sostegno al reddito (limitato e decrescente nel tempo)
– Prescrizioni (es. obbligo per il disoccupato di accettare un’offerta di lavoro congrua)
● I partecipanti (disoccupati) concorrono in modo volontario (possibile selezione: i migliori
richiedono i servizi)
● Gli operatori hanno proprie convinzioni su come operare (possibile selezione: gli operatori
attribuiscono i servizi ai migliori per aumentare le probabilità di successo)
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Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (2/5)
Per un disoccupato i che riceve l’intervento, Y1,i è l’outcome realizzato (es. tempo di
disoccupazione dopo l’intervento), o fattuale. Y0,i è il valore dell’outcome che si sarebbe
ottenuto se l’individuo non avesse ricevuto l’intervento, quindi è il suo outcome potenziale
(controfattuale).
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Outcome osservato Outcome controfattuale
Partecipante (D = 1) Y1 Y0
Non partecipante (D = 0) Y0 Y1
● Non possiamo misurare l’effetto causale a livello individuale
● Dobbiamo rimediare all’assenza di dati sul controfattuale cercando di
stimarlo:
● Il trattamento non deve essere diverso tra gli individui trattati
● Per poter avere un paragone, dobbiamo osservare sia individui partecipanti
sia individui non partecipanti
● Partecipanti e non partecipanti devono essere comparabili tra loro ossia non
devono differire nelle caratteristiche che determinano la (auto)allocazione nel
braccio di trattamento
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Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (3/5)
Non abbiamo non-
trattati
Non
abbiamo
trattati
Popolazione
confrontabile
Propensione ad accedere all’intervento
Non possiamo dire nulla
sui “migliori”
Non
po
ssia
mo
dir
e n
ulla
su
i
“pe
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ue
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to!)
Fonte: Trivellato, 2009
Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (4/5)
Assumiamo di conoscere tutte le variabili X che inducono alla distorsione da selezione
● Se la politica è “razionata” prevede cioè una soglia di ammissibilità si può
procedere con il confronto intorno alla “soglia di discontinuità”
● Immaginiamo che il servizio di orientamento venga erogato solo a chi supera un
test attitudinale con punteggio ≥ 56
● Il valore 56 rappresenta la soglia di discontinuità:
● Gli individui subito sopra e subito sotto la soglia sono equivalenti rispetto
alle variabili X (situazione simile alla randomizzazione)
● La differenza tra il valore medio dell’outcome degli individui subito sopra la
soglia e il valore medio dell’outcome ottenuto dagli individui subito sotto
la soglia rappresenta l’effetto della politica
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Un esempio: i servizi di orientamento al lavoro ai disoccupati in cerca di lavoro (5/5)
La valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche all’estero
● USA: lunga tradizione di valutazione delle politiche (metà
degli anni ‘60): What Works Clearing House
● Germania: riforme “Harz”
● Francia: politiche di avviamento al lavoro
● UK: politiche di welfare
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La valutazione dell’outcome delle politiche alimentari della città di New York
1. City Food Purchasing and Service 2. Healthy Food Access 3. Healthy Food Awareness and Promotion 4. Food Security 5. Food System Sustainability 6. Economic Development
Azioni:
Le politiche alimentari della città di New York si inseriscono in un più vasto piano strategico per la
città di New York (www.planyc.gov) . Rispetto a tale ambito la legge 52 del 2011 ha definito 19
misure sulla base delle quali valutare gli esiti delle politiche alimentari
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Analisi degli outcome delle diverse azioni relative al programma Healthy Food Access
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Risultati
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Quale lezione?
● All’estero è prassi comune aggiungere nelle leggi istitutive di politiche pubbliche “clausole valutative”:
● Obiettivi su cui valutare l’impatto/efficacia delle politiche
● Indicazione sui metodi da utilizzare per misurare l’impatto
● Stanziamento per lo svolgimento della valutazione
● Grande distanza con il nostro modello basato su:
● Controllo di conformità alla legge
● Bilancio di previsione e certificazione dei bilanci consuntivi
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Cosa ci manca?
● Cultura della “misurazione” e del “dato”:
● Misurare non è una minaccia per il policy-maker ma strumento per
rafforzare le sue posizioni
● Qualità, trasparenza e accessibilità dei dati
● Coordinamento e collaborazione con centri di ricerca e/o con chi
detiene le conoscenze tecniche per condurre analisi di impatto a
sostegno della (ri)formulazione delle politiche pubbliche (settore della
sanità è a livelli più avanzati)
● Tempestività della valutazione (progetti pilota, social experiments)
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Grazie per l’attenzione.
Alex Turrini
Giovanni Valotti
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