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GESU’ AMICO DEI PECCATORI Catechismo Io sono con voi pag.65-66 INTRODUZIONE Gesù, attraverso le sue parole e i suoi gesti di salvezza, manifesta come Dio, nostro Padre, è presente, è vicino agli uomini con il suo amore, per offrire loro il dono di una vita nuova: guarisce gli ammalati, dona la vista ai ciechi, fa camminare gli storpi, sazia la fame delle folle.. . La sua fama si diffonde nelle città, nei villaggi, ovunque. Tutti si meravigliano nel vedere le sue opere e si domandano: «Chi è mai costui!» Alcuni chiedono a Lui «cose straordinarie» altri, addirittura, vogliono farlo re. Gesù non vuole essere frainteso. Lui non si comporta così per essere applaudito, per diventare famoso, ricco e potente. Non vuole imporsi con la forza, non compie magie, ma vuole mostrare le possibilità che la vita dell’uomo ha, quando è vissuta in accordo con Dio Padre. Proprio per questo, Gesù spesso si ritira in luoghi solitari a pregare, per mostrarci la sorgente della sua forza, il segreto del suo agire, Colui che lo fa vivere: il Padre che lo ama. ASCOLTO Gesù amico dei peccatori C’è un comportamento di Gesù che suscita in alcuni sorpresa e meraviglia, e, in altri, sdegno e rabbia: la sua amicizia con i peccatori! L’amore del Padre muove Gesù in cerca di coloro che sono disprezzati ed emarginati da tutti. La gente che si crede brava e apposto invece li disprezza ed è convinta che anche Dio li guardi male. Per questo sono scandalizzati dal modo di comportarsi di Gesù e lo accusano di essere «amico dei peccatori e di quanti si comportano male». Lo vedono infatti entrare nelle case di questa gente, sedere a tavola con loro e chiedono ai discepoli di Gesù: “Perchè il vostro maestro si lascia incontrare e accetta i segni di affetto dai peccatori? E’ forse anche Lui uno di loro? Facendo così è come se approvasse quello che queste persone cattive fanno. Perchè si comporta così?” Gesù vuole offrire a tutti l’amore del Padre suo e una vita grande da vivere. Quando Gesù incontra queste persone rifiutate da tutti vede la loro solitudine, la loro tristezza e legge nel profondo del loro cuore il desiderio di cambiare vita. Egli offre loro la sua amicizia per liberarle dalla solitudine, dalla schiavitù del male, per restituire loro la possibilità di vivere una vita nuova, la vita che il Padre offre ai suoi Þ gli. E proprio queste persone giudicate male da tutti sono quelle che 1

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GESU’ AMICO DEI PECCATORI

Catechismo Io sono con voi pag.65-66

INTRODUZIONE

Gesù, attraverso le sue parole e i suoi gesti di salvezza, manifesta come Dio, nostro Padre, è presente, è vicino agli uomini con il suo amore, per offrire loro il dono di una vita nuova: guarisce gli ammalati, dona la vista ai ciechi, fa camminare gli storpi, sazia la fame delle folle.. .

La sua fama si diffonde nelle città, nei villaggi, ovunque. Tutti si meravigliano nel vedere le sue opere e si domandano:

«Chi è mai costui!» Alcuni chiedono a Lui «cose straordinarie» altri, addirittura, vogliono farlo re.

Gesù non vuole essere frainteso. Lui non si comporta così per essere applaudito, per diventare famoso, ricco e potente. Non vuole imporsi con la forza, non compie magie, ma vuole mostrare le possibilità che la vita dell’uomo ha, quando è vissuta in accordo con Dio Padre.

Proprio per questo, Gesù spesso si ritira in luoghi solitari a pregare, per mostrarci la sorgente della sua forza, il segreto del suo agire, Colui che lo fa vivere: il Padre che lo ama.

ASCOLTO

Gesù amico dei peccatori

C’è un comportamento di Gesù che suscita in alcuni sorpresa e meraviglia, e, in altri, sdegno e rabbia: la sua amicizia con i peccatori!

L’amore del Padre muove Gesù in cerca di coloro che sono disprezzati ed emarginati da tutti. La gente che si crede brava e apposto invece li disprezza ed è convinta che anche Dio li guardi male. Per questo sono scandalizzati dal modo di comportarsi di Gesù e lo accusano di essere «amico dei peccatori e di quanti si comportano male». Lo vedono infatti entrare nelle case di questa gente, sedere a tavola con loro e chiedono ai discepoli di Gesù: “Perchè il vostro maestro si lascia incontrare e accetta i segni di affetto dai peccatori? E’ forse anche Lui uno di loro? Facendo così è come se approvasse quello che queste persone cattive fanno. Perchè si comporta così?”

Gesù vuole offrire a tutti l’amore del Padre suo e una vita grande da vivere.

Quando Gesù incontra queste persone rifiutate da tutti vede la loro solitudine, la loro tristezza e legge nel profondo del loro cuore il desiderio di cambiare vita. Egli offre loro la sua amicizia per liberarle dalla solitudine, dalla schiavitù del male, per restituire loro la possibilità di vivere una vita nuova, la vita che il Padre offre ai suoi Þ gli. E proprio queste persone giudicate male da tutti sono quelle che capiscono quello che Gesù è venuto a portare nel mondo e accolgono con gioia questo dono di Dio.

Gesù allora fa di tutto per aprire il cuore di coloro che si ritengono più bravi e continuano a giudicare male chi sbaglia. Per fare ciò fa anche dei segni prodigiosi.

Che cosa vuol mostrare Gesù con i suoi gesti di guarigione e di perdono?

L’incontro di Gesù con il paralitico (Mc 2,1-12)

Il brano può essere narrato utilizzando il testo del Catechismo a pag.65-66.

Inoltre utilizzare le immagini divise in sequenze secondo lo schema classico del racconto di miracoli:

1.preparazione e richiesta;

2.parola o ordine guaritore;

3.descrizione dell’effetto.

Oppure utilizzare il testo narrato che trovate qui sotto.

Narrazione del brano di Mc.2,1-12

Gesù si trova nella cittadina di Cafarnao situata nella parte settentrionale del lago di Galilea. Qui abita un uomo infermo: un paralitico. Questa malattia gli impedisce di stare in piedi e camminare. Deve dipendere in tutto dagli altri. Per fortuna ci sono degli amici che gli vogliono bene: lo curano, gli portano da mangiare, ma non riescono a fare di più per lui. Quella malattia è così forte che si sentono impotenti. Il loro amore non può bastare per assicurare all’amico la vita.

Da qualche tempo però le cose stanno cambiando: sorge nel loro cuore una speranza nuova. Hanno sentito parlare di Gesù, sono andati ad ascoltarlo e si sono resi conto che in Lui c’è qualche cosa di molto grande. Hanno capito che Gesù ha qualcosa di veramente nuovo da offrire alla vita e decidono di presentare il loro amico a Lui.

Prendono una barella, vi caricano il loro compagno e lo portano alla casa dove si trova Gesù. In quella casa, però, ci sono già troppe persone e non si riesce nemmeno ad entrare tanto la gente è stipata! Ma non perdono la speranza: salgono sulla terrazza, praticano un’apertura nel soffitto e calano il loro amico sulla barella davanti a Gesù. Ecco ora l’amico è davanti a Gesù. I quattro uomini non chiedono nulla, sono certi che egli sa che cosa fare per dare una Vita più grande al loro amico. Quanto è grande la loro fede in Gesù.

Gesù vede questo uomo malato davanti a Lui e si commuove della grande fede dei suoi amici. Tutti si aspettano che faccia qualche cosa, che lo guarisca. Invece, per prima cosa dice: «Figliolo, ti sono perdonati i tuoi peccati!». Tutti restano meravigliati e forse anche il paralitico sarà rimasto, sulle prime, molto perplesso. Ma Gesù è andato a vedere il vero male che teneva quell’uomo schiavo: il peccato del suo cuore. Egli da’ al paralitico il grande dono del perdono: è l’amore gratuito che restituisce vigore al suo cuore liberandolo dal male che lo tiene schiavo, è l’amore del Padre che vuole la vita dei suoi figli.

C’è chi non comprende questo modo di parlare e di agire di Gesù, non riesce a vedere che in lui si manifesta veramente il cuore di Dio. Allora Gesù offre un segno: «... alzati, prendi il tuo lettuccio e va a casa tua... »

La forza dell’amore gratuito del Padre è in grado di far vivere «tutto l’uomo» per sempre! È un segno che anticipa quello ancor più grande che Gesù ci vuol dare: la sua morte e risurrezione, dove l’amore del Padre giungerà veramente al massimo.

Ora quell’uomo e guarito “dentro” e “fuori” e può ritornare a casa sua, dalla sua famiglia per vivere una vita vera.

RIFLETTERE

Al termine del racconto, utilizzando il disegno animato del paralitico (cfr. allegato) si invitano i bambini a ricostruire il racconto e riflettere insieme: al momento della guarigione sono presenti diversi personaggi: Gesù, e da un lato il paralitico e i suoi amici pieni di fede, dall’altro gli scribi e i loro dubbi.

Consegnare la scheda senza le frasi dei fumetti. Riflettendo con i bambini, inserire le frasi nei fumetti.

PREGARE

La gente che ascoltava Gesù e vedeva i suoi segni si domandava “Chi è costui?”. Un giorno Gesù lo chiese anche ai suoi discepoli: “Voi chi dite che io sia?” e Pietro a nome di tutti gli disse: “Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”. Lo diciamo anche noi:

“Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.

Gesù tu sei davvero grande

“Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.

Tu sei buono e fonte della vita

“Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.

Tu sei.... (preghiere spontanee dei bambini)

“Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.

Allegato: La guarigione del paralitico

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