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AGOSTO

MARTEDÌ

1993

TORNA A: alberto grotti

13:45

Tangenti: sul mondo i verbali di nobili e grotti

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Una tangente di 200 milioni che risale al 1981, versata a domicilio al senatore socialista Giorgio Gangi, allora segretario amministrativo del Psi: è l'unico episodio specifico ammesso da Franco Nobili nelle sue deposizioni ai magistrati del pool di mani pulite. Come ricorda il settimanale il Mondo, che nel numero in edicola lunedì 23 agosto pubblica ampi stralci dei verbali di interrogatorio dell'ex Presidente dell'Iri, Nobili, salito al vertice dell'ente pubblico dopo una lunga militanza alla guida dell'impresa di costruzioni Cogefar. Dal 28 di luglio è agli arresti domiciliari, dopo due mesi di carcere e molte ore di interrogatorio in cui ha respinto con forza tutti i reati contestatigli dai giudici. A cominciare dalle tangenti pagate per la costruzione e la riconversione della centrale atomica di Montalto di Castro. "Non fui mai portatore di somme per Montalto di Castro", ha fatto mettere a verbale Nobili. Stesso discorso per quanto riguarda la metropolitana di Roma: "Non fui mai richiesto di alcunche'". Entrambi gli episodi riguardano il periodo in cui Nobili fu Presidente della Cogefar. Nobili ha però anche detto che era a conoscenza dei contributi illegali versati da Cogefar ai partiti, precisando che a informarlo era stato Angelo Parola, morto l'anno scorso. Amministratore Delegato di Cogefar dal 1983 al 1988 e poi anche di Cogefar-Impresit, nata dopo l'acquisizione di Cogefar da parte del gruppo Fiat, Sempre il Mondo pubblica lunedì nuovi stralci delle dichiarazioni rese ai giudici da Alberto Grotti, ex vicepresidente dell'Eni. In particolare Grotti racconta le discussioni avvenute nel corso delle riunioni di giunta nel novembre 1990. Il 9 novembre il Tribunale di Milano accoglie la richiesta dell'Eni e procede al fermo provvisorio delle azioni Enimont. "Pochi giorni prima - ha detto ai giudici - il Presidente dell'Eni Cagliari viene in giunta e ci dice che la nuova idea è quella di chiedere il sequestro conservativo delle azioni…Ricordo che io, sulla base delle pregresse esperienze, dissi a Cagliari qualcosa del tipo: il Tribunale di Milano ci ha sempre dato torto, cosa vuoi che ci dia ragione adesso? Cagliari si dimostrò sicuro di potere, tramite l'Avvocatura dello Stato, ottenere il sequestro delle azioni".