Web viewperché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, ... In linea generale...

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Verbale branca 13/04/2015

Convoca

Ciao a tutti! Buona Pasqua di Resurrezione e Buona route! Da figli del Signore risorto ci vediamo lunedì 13 aprile alle ore 20.30 presso le sedi del Bagnacavallo per la riunione di Branca.Odg:- atmosfera, meditazione e insegnamenti sulla confessione (far chiarezza per noi e per gli RS su questo sacramento)- Verifica del Challenge e calendario prossimi eventi

- Avvisi, varie ed eventuali

Vi aspettiamo!Buona strada

Vincio&Elena&DonVincio

Presenze: Claudia Cocchi, Alessandro Pasi, Paolo Fiorentini (Faenza 3); Walter Vitali, Alessandra Melandri (Ravenna 3); Lorenzo Melandri, Jenny (Ravenna 1), Davide Ricci (Bagnacavallo); Esther Mazzolani, Paolo Pagnon (Cervia).

ODG:

- Attività sulla Confessione. Attraverso la parabola del Figliol Prodigo abbiamo ripercorso le tappe fondamentali della confessione e ci siamo interrogati ad ogni passo su che cosa rappresenta per i capi e per i ragazzi.Erano state predisposte 3 tende + la chiesa.

Luca 15,11-32

11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. 13 Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. 17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te;19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. 20 Partì e si incamminò verso suo padre.Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26 chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. 27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. 28 Egli

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si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. 29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. 31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

1) Tenda buia con scomodità e musica disturbante – rappresentava il peccato. Riflessioni che sono emerse: il peccato è visto come una cosa lontana, se ne fregano; sanno di sbagliare ma non importa; i ragazzi sono distratti dal mondo e il peccato li distrae e li allontana; la fede viene vista come personale e solitaria e così anche il peccato; c’è vergogna e paura del giudizio nell’andarsi a confessare; la dimensione del peccato viene più percepita come giusto/sbagliato, c’è poco ragionamento sul peccato; c’è difficoltà di confronto sul peccato; il peccato è percepito solo come cosa cattiva, non come mancanza del bene o come essersi accontentati di una situazione invece di aver fatto del proprio meglio; non si sa più cosa sia il peccato; Il peccato è porsi al posto di Dio, non avere Dio nella propria vita e sentirsi autoreferenziali.

2) Tenda spoglia e buia ma con una croce di lumini in un angolo – rappresentava l’Esame di Coscienza.Riflessioni che sono emerse: l’esame di coscienza è il momento in cui fare silenzio e riflettere, è riconoscersi peccatori - non è fare una lista della spesa. Bisogna partire con ordine dalle cose positive che si è fatto e che si sarebbero dovute fare, non da quelle negative. E’ difficile e molto faticoso, ed è difficile farsi aiutare da Dio.I ragazzi non stanno volentieri in silenzio, non sanno fermarsi e non meditano sulla loro giornata; è difficile partire dalle cose buone perché è più facile partire dal male; si evita di pensare perché fare il bilancio del bene e del male fatto è difficile.

3) Tenda luminosa e con cuscini e la parola di Dio al centro – rappresentava il perdono.Riflessioni che sono emerse: nel perdono si rischia che non ci sia Dio e per questo è importante che ci sia la sua parola. Nel perdono si rischia la pesantezza e il senso di colpa, invece il perdono libera e semplifica e spiazza anche un po’; il senso di colpa è diabolico, è la tentazione di non sentirsi più degni di Dio – cosa non vera.

4) Chiesa – rappresentava la penitenza e il ritorno in se stessi.Don Vincenzo ha letto il vangelo della parabola del figliol prodigo e fatto una breve lectio divina. Al termine chi voleva poteva confessarsi.

In linea generale è emersa la difficoltà della confessione sia per i capi che per i ragazzi. Fermarsi a riflettere sui propri peccati e mancanze è difficile, non è semplice trovare tempo per farlo e spesso lo si banalizza come lista della spesa dei vari peccati. Spesso la confessione è imposta nelle feste comandate ma non è una cosa che si fa volentieri.

L’attività può essere uno spunto di riflessione per portare i ragazzi a riflettere su questo difficile tema.

- Verifica del Challenge.Abbiamo verificato come è andata anche se non c’erano buona parte dei gruppi presenti all’evento.

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I ragazzi erano 40 iscritti e 39 presenti (1 ha avvisato), quindi è andata bene in termini numerici. Nel tempo i numeri sono aumentati e dovrebbero assestarsi su questa cifra.11 capi presenti, organizzazione delle prove ottima perché erano tanti e ben organizzati.Unico problema logistico è stato il cambio di sede dell’evento dovuto a problemi di tempo atmosferico, il cambio ha influito sulle attività ma alla fine è andato tutto bene.Feedback dei presenti alla serata che hanno chiesto ai loro noviziati come era andata positivo: l’evento è stato molto intenso ed è stato visto come una bella avventura con molte possibilità di confronto. I ragazzi si aspettavano tanto, andare al Carnè forse ha un po’ tirato giù gli animi. Speravano anche di vivere di più la dimensione di coppia ma per problemi logistici non è stato possibile.

In generale l’evento è da riproporre. Si proponeva, in modo saltuario, di allargare il challenge ai clan in modo da fare le cose più in grande

- Calendario prossimi eventi: si confermano il 23-24 maggio per il Fuoco di Pentecoste e il 5-6-7 giugno per l’Hike partenti. Era presente solo una persona della staff dell’hike e non si è proceduto ad aggiornamenti. Le pattuglie comunque stanno lavorando quindi si avranno presto notizie!

- Varie ed eventuali: Come avrete visto dai giornali, il 12 aprile scorso sono stati invitati alla Camera gli alfieri che avevano partecipato alla Route Nazionale e alla stesura della Carta del Coraggio. Copia della Carta è stata consegnata alla Boldrini e alle istituzioni.L’1-3 maggio un ragazzo della zona, del gruppo Ravenna 3, parteciperà al Consiglio Generale 2015 in qualità di alfiere per continuare il percorso della Carta del Coraggio in AGESCI.Alcuni gruppi della zona sentono fortemente il bisogno di portare alle istituzioni la carta (soprattutto dopo che è stata portata ufficialmente alle istituzioni nazionali) e chiedono in mandato comune per tutti. E’ stato ribadito che è possibile procedere alla consegna, i vari gruppi cittadini dovranno coordinarsi per poter fare una consegna comune.Difficilmente si potrà convenire su un momento di consegna unico per tutta la zona (anche perché Faenza è sotto elezioni comunali).