Web viewI baby-sitter presentano giochi, filmati; ... Nella scuola media ad esempio su 300 alunni...

4

Click here to load reader

Transcript of Web viewI baby-sitter presentano giochi, filmati; ... Nella scuola media ad esempio su 300 alunni...

Page 1: Web viewI baby-sitter presentano giochi, filmati; ... Nella scuola media ad esempio su 300 alunni del secondo comprensivo si iscrivono solo 10 genitori

SCUOLE e COMUNE DI CARMAGNOLA FORMAZIONE INTEGRATA DOCENTI-GENITORI-TERRITORIO.L'educazione è compito di tutti i soggetti della Comunità educanteConduzione e report a cura di Patrizia Di Lorenzo(ANFIS) e Grazia Liprandi (RETE INSEGNAREDUCANDO) ENTI COINVOLTI NEL PROGETTO QUADRIENNALE di FORMAZIONE INTEGRATA:Carmagnola, Pralormo, Pancalieri, Virle, Villastellone.Tre Istituti comprensivi per un tot. Di 4000 alunni, dall'infanzia alla secondaria di primo grado, più scuole parificate e nido comunale.

La storiaNell'a.s 2012/13 l'amministrazione della città dà l'avvio all'istituzione di 3 IC sul territorio carmagnolese. Domenico Chiesa e Bruna Trucchi fanno da supervisori nella formazione dei comprensivi. Questo processo non viene accolto facilmente e si genera molto malcontento soprattutto nella scuola media abituata a lavorare in modo compatto e unitario. Si intuisce immediatamente la necessità di un percorso formativo comune.Il tentativo di creare collante fra i 3 IC viene stimolato anche dalla partecipazione alla Conferenza Regionale del FORUM.L'amministrazione si pone come obiettivo che la formazione dei comprensivi coincida con la formazione comune, nell'ottica della creazione di un raccordo tra i gradi diversi della scuola. L'idea nasce dall'assessore che, come insegnante, si occupava della formazione all'interno del proprio comprensivo da 10 anni ( si chiamava formazione genitori-insegnanti). L'esperienza aveva dato un buon esito, nonostante non fosse obbligatoria. La frequenza era alta.Quando viene proposta l'idea di una formazione integrata aperta al territorio si temeva di perdere la partecipazione, ma si voleva superare queste difficoltà.Nasce una commissione proposta dall'Assessore ai 3 comprensivi: 3 insegnanti rappresentanti dei 3 istituti del territorio, alcuni rappresentanti delle puericultrici del nido e dei genitori.

La finalitàL'idea di lanciare un messaggio ben chiaro: l'educazione è un compito di tutti, le tre componenti della comunità educante devono occuparsi insieme dell'educazione lavorando intorno ad un progetto comune. L'esperienza cerca di legare le varie componenti e di riconoscere a ciascuna i valori e le competenze.

La propostaSi decide di lanciare dei "semi" attraverso due conferenze territoriali annuali che aprano un po' lo sguardo, la prospettiva, che stimolino il dibattito nel luoghi informali, sui gruppi whatz-app ... Sono momenti formativi unificati, proposti dalla commissione a tutte le scuole del territorio. Si è convinti che ascoltare la proposta di un relatore diretta alle varie componenti educative sia fondamentale per costruire un progetto educativo condiviso ed efficace, soprattutto oggi, in un tempo in cui si assiste ad una forte conflittuali.Partire dall'osservazione dei bisogni, immaginare alcuni interventi, condividerli in un piccoloGruppo dove sono rappresentati tutte le diverse componenti, rivedere il percorso fatto e corregger eventuali errori. Ecco i passaggi che hanno permesso il successo dell'iniziativa. L'amministrazione ha colto un bisogno della realtà e ha fatto una proposta ad una commissione variegata che ha iniziato a "pensare" insieme. La commissione ha permesso di creare un accordo e un raccordo tra le varie componenti della comunità educante, favorendo l'accoglimento della proposta a tutti. Il

Page 2: Web viewI baby-sitter presentano giochi, filmati; ... Nella scuola media ad esempio su 300 alunni del secondo comprensivo si iscrivono solo 10 genitori

territorio ha apprezzato. Quando ci credono gli amministratori e gli insegnanti, la formazione integrata con le varie componenti educative di un territorio diventa possibile!Sarebbe interessante comprendere se sono le persone che determinano i processi. La speranza e la fiducia sono stati due elementi chiave per la riuscita del percorso: spesso gli insegnanti non credono che i genitori siano interessati, partono sfiduciati. I dirigenti dei 3 comprensivi hanno lasciato fare, rispettando la sensibilità dell'amministrazione e di questa commissione. Gli insegnanti della commissione hanno un ruolo importante all'interno dei loro comprensivi, o di organizzazione della formazione o di vicari del dirigente.I genitori hanno risposto bene forse perché oggi viviamo un'emergenza educativa e la proposta nasceva sulla base di un ascolto dei bisogni dei genitori, sull'individuazione dei temi. Il primo anno si è fatta un'indagine tra i genitori chiedendo quali tematiche interessavano loro: regole, bullismo, relazione...tante proposte.Individuati i temi dell'anno, scatta un'organizzazione grande. Si contattano i relatori, si presenta un programma ai 3 comprensivi, ci si occupa di preparare e diffondere i volantini (a costo zero) che si consegnano con la scheda di valutazione del primo quadrimestre, momento nel quale il docente ricorda al genitore l'importanza della partecipazione alla formazione. Si raccolgono le adesioni presso ogni classe. Si organizza un servizio di babysitter con attenzione alle difficoltà delle famiglie più bisognose o più isolate. I baby-sitter presentano giochi, filmati; sono ragazzi giovani, volontari che non vogliono compenso ma ai quali si offre una cena insieme a fine serate. I genitori seguono rilassati le conferenze. I relatori tengono una conferenza sempre interattiva, sono molto coinvolgenti e interpellano il pubblico. Il pubblico partecipa numeroso: 500 persone alla prima serata, 250/300 alla seconda. Alla fine della formazione si dà ai partecipanti un questionario per permettere una analisi più dettagliata. Osservazioni sull'esperienzaLe famiglie son ben disposte alla formazione nelle fasi di ingresso. I genitori delle prime classi della scuola primaria partecipano molto volentieri. Si parte con un rapporto di fiducia. Le serate sono un momento molto intenso, i partecipanti escono con occhi diversi. In questi anni abbiamo notato l'importanza della continuità: se un genitore ha partecipato con fiducia ed è stato toccato dall'incontro, è facile che voglia proseguire a formarsi anche negli anni futuri.Col passare del tempo, il rapporto di fiducia e collaborazione tra genitori e insegnanti viene meno... Il fatto che nascano tensioni con i docenti fa sì che diminuisca la partecipazione alle serate formazione. Nella scuola media ad esempio su 300 alunni del secondo comprensivo si iscrivono solo 10 genitori. I docenti non sollecitano molto la partecipazione.Forse hanno paura che tutto finisca li, che si esaurisca in un momento. Questa paura condiziona la fiducia nel progetto, di conseguenza gli insegnanti che ci credono poco non lo sollecitano con le famiglie.Forse il genitore della scuola media percepisce diversamente l'importanza della formazione. Bisogna anche sottolineare che spesso l'insegnante della media si pone come ottimo disciplinarista e restituisce al genitore una visione dell'alunno come apprendente. L'aspetto educativo viene relegato in un angolo per essere poi rispolverato in situazioni molto complesse o esagerate.Va anche sottolineato che molti insegnanti della scuola media in questi 4 anni sono stati precari, si sono spostati, non vivevano sul territorio... Questa precarietà ha inciso molto sulla crescita del personale docente. Diventa fondamentale la continuità delle risorse in una comunità educante.

ProspettiveLa commissione si è chiesta se la formula utilizzata può essere modificata o migliorata. Un interrogativo aperto: come coinvolgere i paesi limitrofi, come motivare docenti delle medie e genitori alla partecipazione? Una docente della commissione ha un distacco e può seguire meglio la diffusione e la motivazione alla formazione nel suo comprensivo. Il segreto è avere una persona per plesso che ci crede, segue, ricorda l'evento, sollecita la partecipazione. La persona fa la differenza.

Page 3: Web viewI baby-sitter presentano giochi, filmati; ... Nella scuola media ad esempio su 300 alunni del secondo comprensivo si iscrivono solo 10 genitori

La motivazione del team e la formula interessante sperimentata, che permette un accorpamento di energie che all'interno dei singoli comprensivi non sarebbe possibile. La visione è che i 3 IC sono una struttura che condivide la faticosa crescita dei bambini che crescono nella stessa città. La commissione tenta di andare oltre le divisioni e le tensioni che ancora esistono tra docenti di grado diverso o tra dirigenti di IC diversi. È uno sforzo di unione, nell'ottica di una visione educativa comune. L'idea è di continuare il percorso con la prossima amministrazione.La partecipazione della capo-ripartizione della commissione istruzione del comune è un elemento importante. L'idea che un Ente locale si interessi del contenuto, non solo del contenitore è la base per costruire un percorso educativo condiviso. "Non solo edifici ma educazione dei ragazzi".È possibile esportare l'esperienza? L'esperienza si rende certamente esportabile se:• È presente almeno un rappresentate dei docenti di ogni IC del territorio.• Deve essere esserci una componente genitoriale che ci crede.• Deve esserci "un credo comune" con l'amministrazione e se non c'è, occorre lavorare per costruirlo.