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LA GUIDA CHE CONDUCE SU UN FALSO SENTIERO PREFAZIONE di Italo Chönyi Dorje Sembra difficile spiegare perché - di fronte a una così grande mole di dati scientifici, che dimostrano l'assoluta nocività del fumo per la salute degli esseri viventi - così tante persone siano attirate dal tabacco e non riescano a distaccarsene. Dal punto di vista buddhista, si può spiegare la cosa in termini di karma - un karma che spinge l'individuo ad adottare comportamenti evidentemente autodistruttivi. Si può anche collegare la dipendenza alle emozioni perturbatrici - e scoprire che il fumo rappresenta una perfetta "materializzazione" dell'attaccamento ; o rappresenta la rabbia soppressa che, anziché scaricarsi verso l'esterno, si rivolge contro il fumatore stesso; o, ancora, rappresenta un buon esempio di confusione o "inerzia". Si può anche spiegare il fumo come la quintessenza delle tendenze abituali, che sono il più sottile e profondo dei veli oscuratori: schemi ripetitivi di pensiero e comportamento, che rinforzano costantemente l'illusione di ciò che ci sembra esistente, vero e sicuro - in contrapposizione a ciò che ci sembra inesistente, falso e indeterminato. Questo testo di Dudjom Rinpoche, tuttavia, fa risalire l'origine del tabacco - e la schiavitù che questo è capace di creare - all'intenzione malevola di un demone. Questo concetto può apparire strano o superstizioso alla mente erudita e smaliziata di un Occidentale dei nostri giorni. Siamo liberi di interpretare questo racconto in senso più o meno letterale, metaforico o totalmente simbolico. Al tempo stesso, indaghiamo sul significato di questa metafora o di questo simbolo: la "intenzione malevola di un demone". Com'è possibile che una sostanza così radicalmente dannosa, per chi la usa e per gli altri, venga usata spesso, volentieri e liberamente da così tante persone? Com'è possibile che ci siano voluti decenni di scontri, dibattiti e minacce di referendum prima di riuscire ad approvare una legge (come quella entrata in vigore in questi giorni) che semplicemente vieta a una persona di avvelenarne un'altra? Com'è possibile che un prodotto recante avvisi di tossicità letale (causa di morte) sull'etichetta, a grandi caratteri, sia venduto e usato normalmente, su così vasta scala? E per quanto ancora tutto questo continuerà a sembrarci perfettamente normale? Da cosa dipende

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LA GUIDA CHE CONDUCE SU UN FALSO SENTIEROPREFAZIONE

di Italo Chönyi Dorje  

Sembra difficile spiegare perché - di fronte a una così grande mole di dati scientifici, che dimostrano l'assoluta nocività del fumo per la salute degli esseri viventi - così tante persone siano attirate dal tabacco e non riescano a distaccarsene. Dal punto di vista buddhista, si può spiegare la cosa in termini di karma - un karma che spinge l'individuo ad adottare comportamenti evidentemente autodistruttivi. Si può anche collegare la dipendenza alle emozioni perturbatrici - e scoprire che il fumo rappresenta una perfetta "materializzazione" dell'attaccamento; o rappresenta la rabbia soppressa che, anziché scaricarsi verso l'esterno, si rivolge contro il fumatore stesso; o, ancora, rappresenta un buon esempio di confusione o "inerzia". Si può anche spiegare il fumo come la quintessenza delle tendenze abituali, che sono il più sottile e profondo dei veli oscuratori: schemi ripetitivi di pensiero e comportamento, che rinforzano costantemente l'illusione di ciò che ci sembra esistente, vero e sicuro - in contrapposizione a ciò che ci sembra inesistente, falso e indeterminato.Questo testo di Dudjom Rinpoche, tuttavia, fa risalire l'origine del tabacco - e la schiavitù che questo è capace di creare - all'intenzione malevola di un demone. Questo concetto può apparire strano o superstizioso alla mente erudita e smaliziata di un Occidentale dei nostri giorni. Siamo liberi di interpretare questo racconto in senso più o meno letterale, metaforico o totalmente simbolico. Al tempo stesso, indaghiamo sul significato di questa metafora o di questo simbolo: la "intenzione malevola di un demone". Com'è possibile che una sostanza così radicalmente dannosa, per chi la usa e per gli altri, venga usata spesso, volentieri e liberamente da così tante persone? Com'è possibile che ci siano voluti decenni di scontri, dibattiti e minacce di referendum prima di riuscire ad approvare una legge (come quella entrata in vigore in questi giorni) che semplicemente vieta a una persona di avvelenarne un'altra? Com'è possibile che un prodotto recante avvisi di tossicità letale (causa di morte) sull'etichetta, a grandi caratteri, sia venduto e usato normalmente, su così vasta scala? E per quanto ancora tutto questo continuerà a sembrarci perfettamente normale? Da cosa dipende questa "rimozione collettiva"? Com'è possibile che un adulto possa fumare liberamente in casa propria o in auto alla presenza di bambini, alla presenza dei propri figli, senza essere denunciato e neppure denunciabile? Com'è possibile che questo breve testo di Dudjom Rinpoche, uno dei più grandi maestri realizzati dei nostri tempi, sia ancora completamente sconosciuto e inascoltato nella comunità buddhista, non solo italiana? Com'è possibile che tanti meditatori possano pensare a se stessi come "praticanti", continuando a vivere annebbiati da una coltre di fumo di cui non sono neppure consapevoli? Com'è possibile che sia così difficile fare una cosa così facile: smettere di intossicare il proprio corpo fisico, di intasare i propri canali energetici, di avvelenare la propria mente con il pensiero della "prossima sigaretta"? Nell'incredibile mancanza di risposte a queste semplici domande, si può forse scorgere (in senso letterale o in senso simbolico, secondo le preferenze) l'intenzione di un demone, la maledizione di una forza nociva.

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In questo testo che ho tradotto dall'inglese, il grande Dudjom Rinpoche (il primo leader spirituale di tutta la scuola Nyingma dopo la diaspora dei Tibetani, un maestro di perfetta realizzazione) raccoglie le parole e le profezie di Guru Rinpoche - Padmasambhava, il Secondo Buddha, il fondatore del Buddhismo tibetano - su questo argomento. Le parole del "Guru Nato dal Loto" sono estratte da diversi "tesori rivelati" (tib. Terma), che sono le fonti essenziali della tradizione antica (Nyingma) del Buddhismo tibetano.Demone o non demone, un problema può essere costantemente ignorato, facendo finta che non esista o rimandando a un futuro incerto la sua soluzione; oppure può essere affrontato di petto e risolto con determinazione. In questi giorni, in cui vanno a ruba i tronchetti di liquirizia naturale e le erboristerie sono piene di "sigarette senza tabacco" per smettere di fumare (tutti strumenti lodevoli :-), il racconto degli individui perfettamente ordinari che hanno abbandonato il vizio del fumo ci confermerà che, alla fin fine, per smettere di fumare basta... la pura e semplice decisione di smettere di fumare! Se poi ascoltiamo il racconto degli amici meditanti ex fumatori, rimarremo stupiti dal sentire quanta lucidità mentale, quanta capacità di amare, quanta capacità di determinare la propria vita (e quanta energia per la pratica!) si sono sbloccati e sono diventati disponibili, dopo essere rimasti a lungo imprigionati dall'annebbiamento e dalla fissazione della "prossima sigaretta".Quindi, chiunque abbia sincera fiducia negli insegnamenti di liberazione, e genuino interesse per la pratica del Dharma, dovrebbe considerare molto attentamente questo testo, dovrebbe avere fiducia in se stesso/a e nella propria capacità di prendere decisioni, dovrebbe smettere di rimandare al futuro una decisione che può essere presa soltanto "qui e ora" e - per il beneficio proprio e di tutti gli esseri viventi - dovrebbe proprio mettere in pratica le indicazioni di questo testo breve ma preziosissimo.Dedico tutti i meriti derivanti dall'aver tradotto questo testo affinché così possa essere!Possano tutti gli esseri raggiungere l'illuminazione!

TABACCO:LA GUIDA CHE CONDUCE IL CIECO SU UN FALSO SENTIERO,

CHE FINISCE IN UN PRECIPIZIOdi Kiabje Dudjom Rinpoche, Jigdrel Yeshe Dorje 

OM SWASTI. Con profondo rispetto e suprema devozione per Padmasambhava - manifestazione della Saggezza di tutti gli esseri illuminati e personificazione delle Cinque Famiglie dei Buddha - racconterò la storia dell'origine del tabacco.Circa cento anni dopo il Parinirvana di Buddha Shakyamuni, un demone proveniente dalla Cina, reso folle dalla sua stessa ossessione, pronunciò queste parole in punto di morte:"Voglio usare il mio corpo per condurre  la gente di questa Terra nei reami inferiori. Grazie alla sepoltura del mio corpo intatto, una pianta - diversa da tutte le altre esistite finora - crescerà sui miei resti. Annusandola e fumandola, la gente proverà piacere nel corpo e nella mente, un piacere e un'attrazione simili a quelli dell'unione fra uomo e donna. Questa pianta si diffonderà in lungo e in largo, finché la maggior parte degli esseri ne sarà attratta".Al giorno d'oggi, gli effetti di questa intenzione malevola sono sotto gli occhi di tutti. Il tabacco e altre simili sostanze intossicanti vengono ampiamente

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consumati attraverso la bocca o il naso e non aiutano né a spegnere la sete, né a soddisfare la fame. Il loro gusto non è gradevole e sono privi di qualsiasi qualità in grado di promuovere la salute o di rinforzare l'energia vitale. Queste sostanze servono piuttosto a far crescere il nervosismo e la pressione sanguigna. Sono anche importanti cause di cancro e malattie polmonari. In questa epoca molte persone, appartenenti a ogni livello della società, sviluppano un'irresistibile attrazione verso queste sostanze e prendono a consumarle regolarmente senza alcun controllo; così quell'intenzione demonica sembra aver dato i suoi frutti.Nel Terma di Chögyal Ratna Lingpa, è scritto:   Una tossina si manifesterà, chiamata "il veleno nero". Crescerà nelle regioni periferiche, da cui si diffonderà in tutto il Tibet. La gente del Tibet consumerà questa sostanza, ritenendola gradevole. A causa del suo potere, i cinque veleni delle emozioni perturbatrici si accresceranno enormemente. Abbandonando le dieci azioni positive, la gente praticherà piuttosto le dieci azioni nocive. Le vite dei detentori del lignaggio diverranno precarie e, abbandonando questo mondo, essi preferiranno partire per le Terre Pure. Il fumo di questo veleno, penetrando nella terra, distruggerà centinaia di migliaia di città a Lu [1]. Le piogge diventeranno scarse, i raccolti e il bestiame mancheranno di nutrimento, ci saranno numerosi conflitti e calamità. I fumi del veleno, alzandosi verso il cielo, inquineranno le dimore divine, e ci saranno improvvise eclissi e comete non previste. I fluidi e i canali essenziali dei fumatori si disidrateranno; questo farà sorgere i quattrocentoquattro tipi di malattia. Chiunque fuma rinascerà nei tre reami inferiori. Se qualcuno fuma e altre persone inalano il cattivo odore, sarà come pugnalare al cuore sei milioni di esseri viventi.Secondo il Terma di Sangye Lingpa:   In questa epoca di degenerazione la gente indulgerà in comportamenti malsani. In particolare, anziché mangiare cibo nutriente, la gente consumerà sostanze tossiche e maleodoranti. Interromperanno improvvisamente ciò che stanno facendo, per fare uso del veleno. Sentiranno il bisogno di sputare catarro, il loro naso sarà intasato, il loro aspetto esteriore e la loro salute si deterioreranno.Dalle predizioni scoperte da Dudul Dorje:   I praticanti prenderanno gusto nell'inalare il fumo di queste piante e nell'annusare la loro polvere, e il Paese sarà invaso da individui che infrangono e disprezzano il samaya. Diverranno vittime di ogni sorta di illusioni e sorgeranno in loro i segni caratteristici dell'ossessione. Incontreranno circostanze che causeranno il loro pianto incontrollabile, ad indicare che i loro meriti sono completamente esauriti.I Terma di Longsel rivelano:   L'epoca in cui la gente fumerà queste vili sostanze sarà anche l'epoca in cui gli amici avveleneranno la mente gli uni degli altri.Nel Terma di Tugchog Dorje si aggiunge:   A causa dei cinque veleni delle emozioni perturbatrici, divamperanno le fissazioni, l'astio, i conflitti e le sofferenze degli esseri viventi. Mentre le dieci azioni positive verranno disprezzate, gli atteggiamenti nocivi infurieranno come una tempesta. Gli insegnamenti di liberazione verranno trascurati, mentre si propagheranno pratiche inutili e dannose. In questa epoca di degenerazione la gente inalerà il fumo del tabacco; i canali della saggezza discriminatrice diverranno intasati, mentre l'agitazione e le emozioni

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perturbatrici si intensificheranno. Il canale centrale sarà ostruito e così la chiarezza della consapevolezza si estinguerà del tutto. L'esaurimento dell'energia causerà agitazione in tutto il mondo; ideologie perverse e false religioni si diffonderanno. Eserciti stranieri invaderanno il Tibet e i Tibetani saranno costretti a rifugiarsi in territori limitrofi. Molte dottrine illusorie si propagheranno, e nel mondo aumenteranno i luoghi e le situazioni simili a un inferno.Una predizione di Machig Labdrön [2] afferma:   In un'epoca di avanzata degenerazione apparirà una sostanza che, assorbita attraverso la bocca, aggraverà tutte le cinque nevrosi fondamentali. Originaria della Cina, si estenderà alla Mongolia e al Tibet; ovunque si diffonda verrà consumata e, ovunque venga consumata, danneggerà l'ambiente e gli esseri viventi. Se i praticanti consumano questa sostanza, anche se dovessero praticare per cento ere cosmiche, non realizzeranno alcunché. Nelle vite future vagheranno ripetutamente nei tre reami inferiori, dove neppure la compassione dei Buddha avrà il potere di aiutarli.Esistono innumerevoli altre predizioni riguardo il tabacco - il cui consumo è stato espressamente proibito da molti maestri realizzati delle scuole sia Nyingma che Sarma. Le parole adamantine di Padmasambhava non sono state pronunciate per ingannare i praticanti, dunque abbandonate ogni dubbio, come ad esempio: "Come è possibile che possano sorgere così tanti problemi, dal fumare una pianta naturale?". Anche l'aconito è una pianta naturale, eppure ingerirne una piccola quantità può essere letale! Se una pianta - al livello del corpo fisico - può produrre una conseguenza così devastante, perché non dovremmo pensare che l'intenzione malevola di un demone possa produrre conseguenze anche peggiori, al livello della morte spirituale? Comprendendo ciò, la persona saggia compirà un atto di grande gentilezza verso se stessa, rinunciando al tabacco e alle sostanze intossicanti. Nel fare questo, possa la persona onorevole e saggia, che evita il sentiero che conduce in un precipizio, incontrare la buona fortuna del trovare sollievo nel giardino estatico della liberazione!Questo testo è stato scritto, su richiesta di Golok Geta Jigme, da Dorje Yeshe (S.S. Dudjom Rinpoche). SARVA MANGALAM.Prefazione e traduzione dall'inglese di Italo Cillo, Chönyi Dorje.[1] = Uno degli otto subcontinenti, secondo la cosmologia buddhista.[2] = La grande yogini tibetana, cui si deve la diffusione del lignaggio di pratica del Chöd.