Controllo di gestione.

Il controllo di gestione si inserisce nell’ambito dei sistemi di controllo interno agli enti pubblici, previsti dal decreto legislativo n. 286 del 1999 in aggiunta ai controlli esterni già operanti in base alla normativa vigente.

Il controllo di gestione consiste in un’attività di rilevazione analitica dei costi dei fattori produttivi relativi ai diversi servizi comunali, secondo criteri di contabilità economica.

Si tratta di un importante supporto strumentale che consente ai Dirigenti e agli organi politici (Sindaco, Giunta e Consiglio comunali), nei diversi ambiti di competenza, di assumere provvedimenti correttivi, in caso di necessità, per una gestione più efficiente ed efficace dei servizi rispetto agli obiettivi programmatici dell’Amministrazione.

Il conto del patrimonio

Il nuovo ordinamento contabile degli Enti Locali approvato con il D.Lgs. 25.2.1995 n. 77, successivamente recepito nel Testo unico sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18.8.2000 n. 267 (in seguito TUEL), introduce fondamentali innovazioni in materia di rilevazione della consistenza patrimoniale di tali Enti. Esso impone la dimostrazione dei risultati di gestione non solo mediante il conto del bilancio, ma anche mediante il conto economico e il conto del patrimonio.

Mentre il primo documento evidenzia l'andamento della gestione autorizzatoria, gli altri sono finalizzati alla rappresentazione della situazione patrimoniale ed economico-finanziaria dell'Ente Locale e quindi a rendere disponibili i dati necessari per valutare la capacità dello stesso di perseguire non solo l'equilibrio fra le entrate e le uscite monetarie, ma anche quello economico-patrimoniale, garanzia di continuità della gestione.

L’inventario

In linea generale, l'inventario può essere definito come un elenco ordinato, di carattere qualitativo e quantitativo, di un complesso ordinato di cose. (…) L'inventario generale (…) costituisce la base per la determinazione della consistenza patrimoniale dell'ente. Infatti solamente integrando tali informazioni con altre informazioni ricavabili dalla gestione finanziaria, economica e patrimoniale, è possibile determinare le variazioni attive e passive della consistenza patrimoniale, quindi giungere alla redazione del conto del patrimonio.

Settembre 2013