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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Istituto Comprensivo Statale via De Gasperi - Seveso Via De Gasperi, 5 – 20822 Seveso (MB) Tel. 0362 501 796 – Fax 0362 526989 C.M. MIIC86100V – C.F. 83010540157 mail: [email protected] , pec: [email protected] www.icviadegasperi.gov.it Valutazione Scuola Secondaria di Primo Grado Per “valutare” occorre fissare cosa è oggetto di valutazione, cioè stabilire obiettivi generali e specifici che devono essere raggiunti. Secondo quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, la valutazione degli apprendimenti avverrà con l’attribuzione di un voto unico desunto da un congruo numero di prove diversificate tanto nel primo quanto nel secondo quadrimestre mentre la valutazione delle competenze avverrà con l’attribuzione di un livello desunto da lavori/progetti, compiti di realtà che abbiano coinvolto anche più ambiti disciplinari. La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, descrive i risultati del processo formativo e va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Obiettivi comportamentali Durante l’itinerario scolastico le azioni educative sono finalizzate alla formazione di ragazzi in grado di: interagire correttamente con i compagni di classe, con il personale docente, e con tutte le componenti scolastiche, rispettare gli spazi interni ed esterni alla scuola, riconoscere il regolamento scolastico come un insieme di norme che disciplinano il comportamento della comunità scuola, acquisire la consapevolezza che i fattori di diversità che caratterizzano l’ambiente classe e la realtà esterna sono superabili per mezzo del dialogo e della cooperazione,

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Istituto Comprensivo Statale via De Gasperi - SevesoVia De Gasperi, 5 – 20822 Seveso (MB)

Tel. 0362 501 796 – Fax 0362 526989C.M. MIIC86100V – C.F. 83010540157

mail: [email protected], pec: [email protected]

Valutazione Scuola Secondaria di Primo Grado

Per “valutare” occorre fissare cosa è oggetto di valutazione, cioè stabilire obiettivi generali e specifici che devono essere raggiunti. Secondo quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, la valutazione degli apprendimenti avverrà con l’attribuzione di un voto unico desunto da un congruo numero di prove diversificate tanto nel primo quanto nel secondo quadrimestre mentre la valutazione delle competenze avverrà con l’attribuzione di un livello desunto da lavori/progetti, compiti di realtà che abbiano coinvolto anche più ambiti disciplinari.La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, descrive i risultati del processo formativo e va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

Obiettivi comportamentali

Durante l’itinerario scolastico le azioni educative sono finalizzate alla formazione di ragazzi in grado di:

• interagire correttamente con i compagni di classe, con il personale docente, e con tutte le componenti scolastiche,

• rispettare gli spazi interni ed esterni alla scuola,• riconoscere il regolamento scolastico come un insieme di norme che

disciplinano il comportamento della comunità scuola,• acquisire la consapevolezza che i fattori di diversità che caratterizzano

l’ambiente classe e la realtà esterna sono superabili per mezzo del dialogo e della cooperazione,

• partecipare in modo adeguato al dialogo educativo, moderando le esuberanze, regolando gli interventi sia nelle ore curriculari che in attività extracurricolari, accettando il confronto e il dialogo,

• abituarsi alla riflessione e all’assunzione di responsabilità delle proprie decisioni,

• potenziare nel processo di crescita la percezione della propria identità di studente cosciente dei suoi doveri e dei suoi diritti.

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Criteri Per la Valutazione Comportamentale

Dall’a.s. 2017/18 e in base al D.M. 62 del 13/04/2017 la valutazione del comportamento degli alunni viene espressa mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e al patto di corresponsabilità. Il Collegio Docenti del 18 gennaio 2018 ha definito i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio.

Partecipazione• Abituarsi alla riflessione e all’assunzione di responsabilità delle proprie

decisioni.• Acquisire la consapevolezza che i fattori di diversità che caratterizzano

l’ambiente classe e la realtà esterna sono superabili per mezzo del dialogo e della cooperazione.

• Potenziare nel processo di crescita la percezione della propria identità di studente cosciente dei suoi doveri e dei suoi diritti.

Rispetto delle regole• Riconoscere il regolamento scolastico come un insieme di norme che

disciplinano il comportamento della comunità scuola.• Rispettare l’ambiente e gli spazi interni ed esterni alla scuola.

Relazione con gli altri• Interagire correttamente con i compagni di classe, con il personale

docente, e con tutte le componenti scolastiche.• Partecipare in modo adeguato al dialogo educativo, moderando le

esuberanze, regolando gli interventi sia nelle ore curriculari che in attività extracurricolari, accettando il confronto e il dialogo.

Griglia per la formulazione del giudizio di comportamentoAutocontrolloL'alunno possiede

ottimepiù che buonebuonesufficientiparzialiinadeguatescarse

capacità di autocontrollo.RegoleL'alunno rispetta

pienamentecomplessivamentetalvoltanon sempre

gli altri, le regole scolastiche e la vita sociale.Relazione

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L'alunno si relaziona e collabora con gli altriin modo positivocomplessivamente positivonon sempre poco

OrganizzareL'alunno è in grado di organizzare

pienamentebeneabbastanza benetalvoltapoco

le proprie attività.

Griglia per la formulazione del giudizio globaleFrequenzaL'alunno

Frequenta con assiduitàFrequenta con regolaritàFrequenta con qualche discontinuitàFrequenta in modo discontinuoFrequenta saltuariamente

SocializzazioneRiguardo alla socializzazione

è integrato positivamente e costruttivamente nel gruppo/classeè integrato positivamente nella classeè integrato nella classeha qualche difficoltà d'integrazione nel gruppo-classe e collabora solo se stimolatoha difficoltà di integrazione nel gruppo/classe

Impegno e PartecipazioneManifesta un impegno continuo e tenace, partecipando proficuamente al dialogo educativoPartecipa in modo costante al dialogo educativoPartecipa in modo adeguato al dialogo educativoPresenta attenzione discontinua e tempi brevi di concentrazioneNon è attento e mostra difficoltà di concentrazione

Metodo di studioIl metodo di studio risulta

organico, riflessivo e criticoefficace

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organico per le fasi essenziali del lavoro scolasticopoco efficace e scarsamente produttivodisorganico

Progresso negli obiettivi didatticiha fatto registrare, rispetto al livello di partenza,

degli eccellenti progressidei notevoli progressiregolari progressialcuni progressipochi progressiirrilevanti progressi

negli obiettivi programmatiGrado di apprendimentoIl grado di apprendimento evidenziato è complessivamente

ricco e personalizzatoampio e approfonditoabbastanza completoadeguato ma settorialein via di miglioramentoframmentario e superficialedel tutto carentealquanto lacunoso

Tabella Delle Sanzioni Disciplinari

Comportamento Sanzioni Organo competente

1 Semplici negligenze Ammonizione verbale Docente2 Mancata regolarizzazione

delle giustificazioniAmmonizione scritta Docente

2 Disturbo al regolare svolgimento dell’attività didattica

Ammonizione scritta Docente

3 Atteggiamento non rispettoso verso compagni o il docente

Ammonizione scritta Docente

4 Uso non autorizzato del telefono cellulare

Ammonizione scritta e ritiro temporaneo

Docente

5 Fumo nei locali scolastici Ammonizione scritta Docente e Dirigente

6 Danni causati alle strutture e alle suppellettili.

Ammonizione scritta e sanzione economica

Dirigente

7 Danni causati al regolare funzionamento della scuola

Ammonizione scritta,sospensione

Dirigente

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8 Reati contro la persona Ammonizione scritta, sospensione

Dirigente

9 Uso del telefonino o di altro strumento che determinioffesa alle persone e alle istituzioni scolastiche

Ammonizione scritta, ritiro temporaneo e sospensione

Dirigente

10 Falsificazione di firma su documenti scolastici

Sospensione Docente e Dirigente

Corrispondenza tra i livelli di apprendimento e i voti

In sintonia con le idee guida del P.T.O.F., con gli obiettivi prefissati nelle programmazioni curricolari e nelle attività extracurricolari, anche il momento della valutazione finale deve necessariamente ispirarsi non solo a principi di oggettività e di chiara leggibilità per l’utenza scolastica, ma soprattutto all’iter evolutivo di ciascun alunno in termini di sapere, saper fare e di saper essere.La valutazione sintetica degli apprendimenti sarà riportata sulla scheda di valutazione quadrimestrale e sarà espressa in decimi:

10 Conoscenze consolidate9 Obiettivi pienamente

raggiunti8 Obiettivi raggiunti7 Obiettivi discretamente

raggiunti6 Obiettivi parzialmente

raggiunti4 - 5 Obiettivi non raggiunti

Criteri di promozione e di non promozione

• Fare riferimento agli obiettivi generali nonché a quelli specifici delle singole discipline, fissati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Classe in sede di programmazione.

• Fare riferimento agli obiettivi minimi per ogni disciplina ai fini dell'acquisizione di un giudizio di sufficienza.

• Valorizzare i progressi conseguiti dai singoli alunni in relazione agli obiettivi culturali, comportamentali e socioaffettivi in relazione a: assiduità, interesse, partecipazione, naturale inclinazione e socializzazione.

• Nei casi di assoluta insufficienza, gravità delle lacune nelle varie discipline, in relazione agli obiettivi minimi prefissati, constatazione

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dell'impossibilità di colmare le stesse nel breve periodo, il Consiglio di Classe delibererà la non ammissione alla classe successiva. Alunni BES

(si veda allegato PAI e relativi Protocolli)

Recupero / Approfondimento/Potenziamento

Nel nostro Istituto, compatibilmente con le risorse umane, per gli alunni e le alunne in difficoltà, o che abbiano conseguito risultati di rendimento insoddisfacenti o per valorizzare le eccellenze, sono organizzate, come da normativa vigente, attività per il recupero tempestivo delle carenze rilevate odi approfondimento che assumono varie forme:

• Recupero/approfondimento/potenziamento “in itinere”, durante l’orario scolastico, al termine delle unità di apprendimento.

• Attività di preparazione, durante il secondo quadrimestre, in vista degli esami conclusivi del primo ciclo d’istruzione.

• Corsi di recupero pomeridiani in orario extrascolastico.

Rapporti con le famiglie

Un costante e costruttivo scambio di informazioni tra scuola e famiglie é alla base di ogni progetto didattico. I colloqui con i genitori costituiscono pertanto una parte integrante dello sviluppo della didattica.

Ricevimento in orario antimeridiano

I genitori degli alunni e delle alunne possono incontrare i docenti, su appuntamento con comunicazione scritta, durante la settimana secondo l’orario di ricevimento. Per i genitori con limitata disponibilità oraria, per motivi di lavoro, è possibile chiedere appuntamento anche in altri momenti tramite richiesta scritta.

Ricevimento in orario pomeridiano

I ricevimenti pomeridiani delle famiglie con tutti i docenti di tutte le discipline sono due nel corso dell’anno. Per le classi terze è prevista anche una riunione di consegna del consiglio orientativo. Le eventuali note educativo-didattiche saranno consegnate dal Coordinatore/Coordinatrice di classe ai genitori degli alunni o loro delegati.

CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATOGli alunni delle classi terze sono ammessi all’esame di Stato in presenza dei seguenti requisiti:

• aver frequentato per almeno i tre quarti del monte ore annuale delle 990 ore di lezione per il TN e 1188 per il TP; sono fatte salve le deroghe deliberate dal Collegio dei docenti (motivi di salute, fisici o psichici, disagio socio-familiare)

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• non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’art. 4 del DPR 249/98;

• aver sostenuto nel mese di aprile le prove INVALSI di italiano, matematica ed inglese.

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti, inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa, un voto di ammissione espresso in decimi. Nel caso in cui l’alunno/a non abbia raggiunto i livelli minimi di apprendimento necessari per accedere all’esame (la scheda di valutazione dell’alunno/a dovrà presentare almeno tre valutazioni uguali o inferiori a 5) il CdC potrà deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione.Ai sensi dell’articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, il consiglio di classe esprime per l’ammissione un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto espresso in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado In caso di non ammissione all’esame si adotteranno idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. Per definire il giudizio di idoneità, si fa riferimento:

• alla media reale dei voti disciplinari della classe terza con arrotondamento all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5;

• al percorso scolastico e al processo di apprendimento compiuto nella scuola secondaria di I grado.

Il voto di idoneità concorre alla attribuzione del voto di fine ciclo. Facendo riferimento alle indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009, si ritiene che, per evitare possibili appiattimenti che rischierebbero: - di penalizzare le potenziali “eccellenze”; - di non evidenziare i punti di forza nella preparazione degli alunni anche in

funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi; - di penalizzare gli alunni che hanno raggiunto un livello di competenze

essenziale, ma adeguato al loro livello di maturazione e al percorso scolastico;

si debba tenere in debito conto della: - progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di

conoscenze, competenze, capacità e comportamenti; - progressione nel processo di maturazione e consapevolezza; - partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.Il voto d’ammissione è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di I grado secondo la seguente corrispondenza:

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10Impegno e partecipazione costanti, assidui, regolari. L’ottimo livello di preparazione in tutti i settori disciplinari comprende contenuti e conoscenze coordinati, organici e ampliati e denota capacità molto elevate di elaborazione personale. Ottimo il grado di maturazione nel corso della scuola secondaria di I grado e notevole la capacità di interagire con compagni e docenti.

9Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione in tutti i settori disciplinari comprende contenuti e conoscenze completi, approfonditi e organici e denota capacità elevate di elaborazione personale. Evidente ed apprezzabile grado di maturazione nel corso della scuola secondaria di I grado ed elevate capacità di interagire con compagni e docenti.

8Impegno e partecipazione costanti, regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze completi e denota buone capacità di elaborazione personale. In alcuni ambiti disciplinari si evidenzia particolare interesse espresso con competenza e abilità. Buono il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di I grado e buona la capacità di relazione con compagni e docenti.

7Impegno e partecipazione abbastanza regolari. Il livello di preparazione comprende contenuti e conoscenze abbastanza approfonditi, consoni agli obiettivi prefissati. Dimostra competenze che sa utilizzare in situazioni semplici in quasi tutti gli ambiti disciplinari. Positivo il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di I grado.

6Impegno e partecipazione risultano complessivamente accettabili. Il livello di preparazione comprende contenuti essenziali. In compiti e prestazioni semplici, consoni alle potenzialità espresse nel corso degli studi, dimostra positive competenze in molti ambiti disciplinari. Il grado di maturazione personale nel corso della scuola secondaria di I grado risulta adeguato all’età ed alle condizioni personali.

2 – CRITERI PER LA CONDUZIONE DELL’ESAME DI STATO

Le prove dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione sono finalizzate a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunna o dall'alunno, anche in funzione orientativa, tenendo a riferimento il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze previsti per le discipline dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio.

Le prove scritte sono:

a) prova scritta relativa alle competenze di italiano; b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate,

articolata in due sezioni.

La prova scritta di italiano accerta la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la

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coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni.La commissione predispone almeno tre teme di tracce con particolare riferimento alle seguenti tipologie:

a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;

b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;

c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

La prova scritta relativa alle competenze logico matematiche accerta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.

La commissione predispone almeno tre tracce, ciascuna riferita alle due seguenti tipologie:

a) problemi articolati su una o più richieste;b) quesiti a risposta aperta.

La prova scritta relativa alle lingue straniere accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo e, in particolare, al Livello A2 per l'inglese e al Livello Al per la seconda lingua comunitaria. La prova scritta è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente, per l'inglese e per la seconda lingua comunitaria.

La commissione predispone almeno tre tracce con riferimento alle tipologie in elenco:

a) questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;b) completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o

gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;c) elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente

situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti;d) lettera o e-mail personale su traccia riguardante argomenti di carattere

familiare o di vita quotidiana;e) sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.

Per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per potenziare l'insegnamento dell'italiano per gli alunni stranieri, la prova scritta fa riferimento ad una sola lingua straniera.

Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze. abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

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di istruzione. Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, ponendo particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

Ai fini della determinazione del voto finale dell'esame di Stato di ciascun candidato, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all'unità superiore o inferiore. Successivamente procede a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5. L'esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a sei decimi. Potrà essere assegnata la lode nel caso in cui il candidato ottenga la media del 10.

Durante l’anno scolastico gli alunni affrontano prove di verifica, scritte e orali, che simulino quelle d’esame.

Le prove d’esame saranno coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal PTOF e con il lavoro effettivamente svolto dai docenti. Le prove avranno carattere di validità e attendibilità per garantire omogeneità tra le varie classi, trasparenza ed equità nella fase di valutazione.

Ciascuna sottocommissione d’esame ha facoltà di decidere, in relazione alle caratteristiche della classe, quali strumenti potranno essere consentiti, dandone preventiva comunicazione ai candidati. Per alunni DVA e DSA ci si attiene alle indicazioni normative: tempi adeguati, sussidi didattici o strumenti compensativi o dispensativi necessari allo svolgimento delle prove d’esame.Per alunni migranti di recente arrivo, poiché non è prevista alcuna differenziazione della prova, si suggerisce di:

• prevedere nella terna almeno una traccia riferita a contenuti conosciuti dall’alunno straniero;

• facilitare l’elaborazione della prova con indicazioni adeguate, sia scritte (immagini, schemi) che orali;

• permettere la consultazione del dizionario bilingue (lingua madre /italiano).

Ciascuna sottocommissione, in relazione alla presenza nella classe di alunni migranti di recente arrivo, valutato che la lingua straniera è spesso, per gli alunni migranti, una lingua “terza” veicolata dalla lingua “seconda”, ha facoltà di fornire indicazioni adeguate alla comprensione delle consegne.

Il colloquio pluridisciplinare si colloca a chiusura del I ciclo d’istruzione, come prova dell’acquisita capacità di esporre oralmente, utilizzando le nozioni apprese nei diversi ambiti disciplinari.

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Il colloquio d’esame valuterà pertanto la capacità dell’alunno di orientarsi nei contenuti appresi, la crescita e la personalità, le abilità trasversali (compresa la gestione del colloquio stesso), nonché gli apporti personali di cui il candidato dia dimostrazione. A tutti gli alunni sarà data la possibilità di avvalersi nell’introduzione del colloquio di propri manufatti, disegni, mappe concettuali, ecc. nonché la possibilità di organizzare e presentare percorsi pluridisciplinari che evidenzino un atteggiamento attivo e comparativo nei confronti dei programmi e delle esperienze svolte.

Criteri di conduzione del colloquio da parte della Commissione:

I docenti, durante la prova orale, svolgeranno la funzione di guidare e orientare il colloquio in relazione ai programmi svolti, agli eventuali approfondimenti e agli spunti emersi durante il colloquio stesso.

Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, dovrà consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno.

Il giudizio globale sul colloquio e il relativo voto dovrà scaturire dal modo in cui l’alunno saprà inserirsi in un armonico dispiegarsi di spunti e sollecitazioni. Per le discipline di carattere operativo, il colloquio prenderà spunto da quanto prodotto in esercitazioni pratiche, grafiche o performative effettuate nel corso dell’anno scolastico. Il colloquio valuterà le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni Nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentare, di problem solving, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico tra le diverse discipline.

Prova scritta nazionale INVALSI

Le prove nazionali standardizzate, volte ad accertare i livelli d’apprendimento conseguiti in italiano, matematica, inglese, si svolgeranno secondo un calendario prestabilito da INVALSI on line. La valutazione delle prove sarà effettuata direttamente dall’Istituto Nazionale di Valutazione. I risultati delle prove non incideranno sul voto finale d’esame.

Nelle Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione (Nota MIUR 1865 del 10.10.2017) si esplicita che:

“Le alunne e gli alunni con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui agli articoli 4 e 7. Il consiglio di classe, in coerenza con quanto previsto dal PEI, può prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, può predisporre specifici adattamenti della prova o proprie prove (in formato cartaceo o elettronico) atte a valutare i progressi dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità. Qualora nel PEI fosse previsto l'esonero dall'insegnamento della

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lingua straniera o altre discipline, l'alunno/a può essere esonerato da una o più prove.”

“Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento (DSA) partecipano alle prove INVALSI di cui agli articoli 4 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. Le alunne e gli alunni con disturbo specifico di apprendimento sostengono le prove d'esame secondo le modalità previste dall'articolo 14 del decreto ministeriale n. 741/2017, utilizzando, se necessario. gli strumenti compensativi indicati nel piano didattico personalizzato - dei quali hanno fatto uso abitualmente nel corso dell'anno scolastico o comunque ritenuti funzionali allo svolgimento delle prove - ed usufruendo. eventualmente. di tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove scritte. In ogni caso, l'utilizzazione di strumenti compensativi non deve pregiudicare la validità delle prove scritte.”

Anche per le alunne e gli alunni con DSA la partecipazione alle prove lNVALSI è requisito di ammissione all'esame di Stato.

Per gli alunni con DSA, dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con DSA, esonerati dall'insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.

Per gli alunni DVA e con DSA possono essere adottate le seguenti misure compensative e/o dispensative:

• tempo aggiuntivo (fino a 15 min. per ciascuna prova)• dizionario• donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia• esonero dalla prova nazionale di lingua Inglese per gli alunni con DSA

dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera (Art. 5, comma 2, lettera c, L.170/2010).

Le misure compensative sono applicabili solo agli allievi con DSA certificato. Tutti gli altri allievi BES svolgono la prova ordinaria secondo le modalità standard previste per tutti gli altri allievi.

Certificazione delle competenze

Come da indicazioni del decreto MIUR 03.10.2017, prot. N. 742Art. 1 - Finalità della certificazione delle competenze

1. Le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione

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certificano l'acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni.

2. La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l'intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.

3. La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

Art. 2 - Tempi e modalità di compilazione della certificazione1. La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe

quinta di scuola primaria e al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e agli alunni che superano l'esame di Stato, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

2. Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell'alunna e dell'alunno e, in copia, all'istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo

Art. 3 - Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria

1. Tenuto conto dei criteri indicati dall'articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017, è adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, di cui all'allegato A.

2. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n. 104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

Di seguito il Modello Ministeriale adottato:

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Gli esiti delle prove INVALSI confluiscono nella certificazione delle competenze in livelli descrittivi distinti per Italiano (6 livelli), Matematica (6 livelli), comprensione della lettura della lingua inglese (4 livelli) e dell’ascolto (4 livelli) (art. 9, c. 3, lettera f del D. Lgs. 62/2017 e art. 4 del D.M. 742 del 3.10.2017).Gli alunni dispensati da una o più prove INVALSI, o che sostengono una o più prove differenziate in forma cartacea o elettronica, secondo quanto previsto dal consiglio di classe, non riceveranno la relativa certificazione delle competenze da parte di INVALSI. In tali casi, sarà cura del consiglio di classe integrare, in sede di scrutinio finale, la certificazione delle competenze rilasciata dalla scuola con puntuali elementi di informazione.

Situazioni particolari - Prove differenziateQueste prove riguardano gli alunni con disabilità certificata (D. Lgs. 297/94, art. 318; D.P.R. 122/09, art.9, commi 2 e 3; C.M.49/2010)Per gli alunni con disabilità certificata, coerentemente con il piano educativo individualizzato, verranno predisposte prove d’esame adattate (graduate, semplificate) o differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.Le prove potranno essere sostenute con l’ausilio di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico.Le prove avranno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma.

Situazioni particolari – Prove non differenziateSi tratta delle prove d’esame per:

• alunni cui siano stati diagnosticati disturbi specifici di apprendimento (DSA): dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia (L.170/2010, art. 5, comma 4,)

• alunni con disturbi da deficit di attenzione e iperattività (ADHD o DDAI) (protocollo operativo MIUR, 15.6.2010)

• alunni con relazione diagnostica di svantaggio (C.M. 49/2010 con riferimento a Nota del 10 maggio 2007 – Prot. 4674 – Disturbi di apprendimento).

Fermo restando che gli alunni con diagnosi di DSA, ADHD e relazione diagnostica di svantaggio devono sostenere le prove previste dalla legge, si adottano le seguenti misure compensative coerenti con gli obiettivi minimi prefissati nell’ambito dei percorsi personalizzati e con l’impostazione metodologica-didattica seguita nel corso dell’anno scolastico in base alle specifiche situazioni soggettive:

• predisposizione di prove suddivise in più parti o in più quesiti;• possibilità di fruire di tempi più lunghi di esecuzione rispetto ai tempi

ordinari;

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• possibilità di utilizzare strumenti che favoriscano un adeguato investimento delle risorse attentive e cognitive (es. calcolatrice, tavola pitagorica, tabella delle formule geometriche, computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale...).

La valutazione delle prove scritte e del colloquio sarà coerente con i criteri utilizzati nel corso dell’anno scolastico. In ogni caso, la Commissione si riferirà alle misure dispensative e agli strumenti compensativi adottati nei singoli PDP.Nel valutare gli elaborati scritti, si terrà conto del contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno, piuttosto che la forma.Nel caso in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella madre, non potendo dispensare gli studenti dalla loro effettuazione, si riserverà maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta.Durante il colloquio ci si assicurerà che l’alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e si incoraggerà una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente.

Situazioni particolari - alunni non di madrelingua

La norma non prevede differenziazione delle prove: “I minori con cittadinanza non italiana... sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani” (D.P.R. 122/09, Art. 1, comma 9).Tuttavia, nel valutare la padronanza della lingua italiana, sia in sé che come strumento di accesso ai saperi disciplinari, e la padronanza delle lingue comunitarie, si terrà conto degli anni di permanenza e di scolarizzazione in Italia e dei progressi registrati nel triennio, all’interno di percorsi personalizzati.