Gronchi in Sud America 1961 Spinto da un amico collezionista, ho eseguito alcune ricerche sulla Fdc Venetia 177/it traendo conclusioni che mi sembrano degne di interesse: ne è uscito fuori un mondo piene di sorprese, di varietà e di cose strane. Tralasciando la storia del Gronchi Rosa e della sua breve vita (per chi vuole approfondire legga Il Collezionista n.4 1991 oppure l’articolo all’indirizzo http://www.giandri.altervista.org/giandri_0203_GronchiRosa_1.html) veniamo subito a questa busta, che fu usata sia per accogliere l’emissione Gronchi in primo giorno sia come supporto per gli aerogrammi che dovevano viaggiare nell’aereo presidenziale. La prima domanda: qual è la tiratura di questa busta? Difficile saperlo con precisione: osservando i numeri progressivi al retro si arriva fino alla soglia dei seimila pezzi, ma in giro ce ne sono tanti senza il numero progressivo ed il loro riscontro è abbastanza frequente; diciamo un terzo delle numerate, che porta il numero totale a più di ottomila.

Gli aerogrammi Volo Specialefurono ottenuti dalla normale busta aggiungendo in alto a sinistra la scritta:

VOLO SPECIALE DEL 6 APRILE 1961

In basso al centro STAMPE AEREE RACCOMANDATE con a fianco i 3 indirizzi di destinazione nei 3 stati sudamericani

Al retro fu aggiunta la scritta : If undelivered within 5 days, please return to:

VENETA CLUB - Casella Postale 67 – VENEZIA (ITALIA)

sopra la consueta scritta pubblicitaria che può essere di colore azzurro su di un rigo (la maggioranza) oppure di colore nero su 2 righe (una minoranza); si riscontra frequentemente la mancanza del numero progressivo in nero (anche se ne esiste qualcuna col numero in azzurro)

La preparazione degli aerogrammi avvenne a Venezia a partire dal 3 aprile, unico giorno di vendita del Gronchi Rosa e fino al 4, giorno in cui gli aerogrammi completi di affrancatura dovevano essere spediti a Roma; quanti aerogrammi vennero preparati dal Venetia Club? Anche qui la risposta è approssimativa : i numeri al retro non aiutano; in genere gli aerogrammi sono compresi tra i n. 2000 (alti) e 5000, ma in questo intervallo si riscontrano anche le normali fdc; affidandosi alla frequenza con cui si trovano queste speciali buste, direi che i 3 aerogrammi sono in egual numero, forse quelli con il rosa un po’ meno ma non di molto, e come rarità siano più rari della fdc Ginnici (tiratura 650 pezzi); considerando poi che a Venezia furono venduti poco meno di 1000 Rosa si può ipotizzare che il Venetia Club ne prese qualcosa in meno della metà, per cui circa 400 dovrebbero essere quelli col 205 L e 500 ciascuno degli altri due valori. In totale quindi circa 1500 aerogrammi e 6500 fdc (stima approssimativa).

Gli aerogrammi furono preparati per viaggiare con posta aerea raccomandata come stampe; fu appiccicata l’etichetta PER VIA AEREA , la targhetta di raccomandazione e l’affrancatura aggiuntiva per il 170 e 185 L e giunsero a Roma il 5 aprile. Qui i francobolli vennero timbrati: o con l’annullo meccanico (ROMA FERROVIA più la targhetta del volo presidenziale allineata) o con annullo manuale (ROMA FERROVIA REPARTO POSTA AEREA –comune- o ROMA FERROVIA POSTA AEREA –raro- più targhetta su tampone, rettangolare ma più alto di quello meccanico, apposto in posizione casuale). Il Rosa venne ricoperto dal grigio e su di esso appare sempre l’annullo meccanico, mentre sugli altri due si possono riscontrare i due tipi di annulli in parti pressocchè uguali.

Annullo meccanico del volo

Annulli manuali Reparto Posta Aerea

Annullo Posta Aerea (non comune)

Secondo le cronache dell’epoca il Rosa fu ricoperto dai 30 impiegati volontari nella tarda serata del 5/4 e l’aereo presidenziale decollò da Ciampino merso mezzanotte circa; non è chiaro se si fece in tempo a caricare sull’aereo tutti i dispacci. Dato che il termine per la presentazione degli aerogrammi fu spostato dalle ore 20 del 5 aprile alle ore 12 del 6, per permettere la preparazione dei nuovi aerogrammi col 205 L grigio in vendita dallo stesso giorno, un gruppo di essi partì con un volo di linea (pur con gli annulli speciali del volo presidenziale) e riuscirono ad essere annullati a Lima il 7/4 insieme a quelli viaggiati nell’aereo presidenziale.

Ecco alcuni aerogrammi preparati la mattina del 6/4:

Quest’altro è di straordinario interesse:

oltre a presentare un’affrancatura mista Italia-Vaticano, ci fa sapere che il 205 l grigio era disponibile in prima mattina anche all’ufficio postale della Santa Sede; è l’unico da me riscontrato, diretto a Lima, annullato con i timbri manuali; l’orario riporta le ore 17, facendoci sapere che il volo di linea partì in tardo pomeriggio (o sera) ma in tempo per arrivare a destinazione il 7 aprile; infine è uno degli ultimi a ritornare a casa, agli inizi di settembre

I ricoperti Venetia viaggiarono insieme a questi sul volo di linea oppure sull’aereo presidenziale? Non vi sono elementi che possano dare una risposta sicura a questa domanda. Resta il fatto che tutti gli aerogrammi arrivati a Lima vennero annullati con timbro d’arrivo il 7/4. Quelli del Venetia Club dovevano ritornare al mittente dopo 5 giorni di giacenza: e qui la faccenda si complica; vi sono difatti buste ritornate a Venezia timbrate a metà aprile (il 18, quando il presidente era ancora in viaggio) ed altre timbrate in arrivo fino al 5/7 mentre per quelli preparati da altri si va dal 13/4 fino a settembre inoltrato: questo arco temporale di circa 5 mesi non è di facile interpretazione, forse le buste respinte al mittente furono divise in gruppi o per altri motivi sconosciuti.

Gli aerogrammi diretti in Argentina furono tutti timbrati in arrivo il 10/4 a Buenos Aires e ritornarono a Venezia il 20/4; quelli diretti in Uruguay arrivarono a Montevideo il 17/4 ma solo

pochi ricevettero il timbro dell’aeroporto ed un timbro rettangolare commemorativo, la maggior parte di essi sono privi di questi annulli, per qualche misterioso motivo (mi sembra poco probabile che siano sfuggiti alla timbratura, dato l’elevato numero). Questi ultimi ritornarono a Venezia il 9/6: anche questo lungo tempo di ritorno sembra strano, dal momento che gli aerogrammi diretti in Uruguay furono gli unici che ritornarono col volo presidenziale, che ripartì da Montevideo il 19/4.

Ecco una busta dell’Alitalia preparata per il rientro in Italia

Oltre ai classici aerogrammi, il Venetia Club allestì poche buste con la serie completa, non più di una decina; eccone una diretta a Lima

Il 185 L non fu annullato in partenza ma in arrivo a Venezia.

Proprio alcuni di questi aerogrammi con serie completa viaggiarono con il Rosa non ricoperto. Se ne conoscono 3, la massima rarità per una busta Venetia.

Questo è quello presentato sul catalogo, fino a poco tempo fa ritenuto l’unico esistente

E questi gli altri due

In alto quello della collezione “Azzurra” dispersa qualche anno fa in un’asta Bolaffi, in basso quello attualmente in vendita sul sito dell’editore. Le 3 buste erano dirette a Montevideo e sfuggirono alla ricopertura, prevista per gli aerogrammi diretti in Perù.

Infine voglio segnalare questo aerogramma della Bucintoro, una linea parallela del Venetia Club nel tentativo di diversificare ed ampliare l’offerta, anche se non ebbe mai la diffusione ed il prestigio del marchio principale

La busta è identica alle Venetia, cambia solo la vignetta.

Le buste FDC La cosa che più colpisce di queste fdc con altissima tiratura, è il fatto che è difficilissimo trovarne una viaggiata per l’estero; in anni di collezionismo ho visto solo questa

e mai una viaggiata in Usa. Furono preparate a Roma il 6/4 e su qualcuna fu incollato un Rosa; non si comprende chi sia stato l’autore ed il motivo di questa creazione anomala: le buste, complete del destinatario e quelle in bianco in attesa di essere affrancate, erano in possesso di qualche collaboratore del Venetia Club presente a Roma quella mattina; il Rosa quotava già circa 10000 L., difficile pensare che l’abbia acquistato nella bolgia che si era creata; forse ne aveva con sé qualcuno rimasto dall’acquisto a Venezia del 3 aprile. Queste le immagini

Il Rosa correttamente non è annullato, come da disposizione ministeriale; visto che non poteva essere annullato si pensò di ricoprirlo come era stato fatto per aerogrammi diretti a Lima

e poi se ne fece pure una raccomandata

Qualche busta “normale” ebbe anche il privilegio di viaggiare col volo presidenziale; si conoscono solo buste col 170 e 185 L e finora non è stata trovata la “gemella” col 205 L: chissà se qualcuno ebbe la prontezza di spirito di creare qualche Venetia col solo 205 grigio allorchè la mattina del 6 aprile furono riaperti i termini per spedire gli aerogrammi. Non si può escludere l’esistenza di questa busta: i presupposti c’erano tutti: presenza di qualche collaboratore del venetia Club a Roma per le fdc, disponibilità delle buste in bianco, vendita e possibilità di inoltro col grigio.

Ecco le immagini

Quella diretta a Montevideo ha due annulli meccanici, uno orizzontale ed un altro verticale mentre quella diretta in Argentina presenta sia l’annullo meccanico che il manuale; quella diretta in Uruguay non fu timbrata in arrivo ed entrambe ritornarono a Roma qualche giorno dopo quelle dirette a Venezia.

E per finire una fdc Bucintoro viaggiata col volo presidenziale con due francobolli (un’affrancatura non usata nelle fdc Venetia)

F I N E

by Pietro Pasta