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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Umberto Follador” AGORDO (BL) Anno II - Numero 1 – Settembre 2012 5 MINUTI DI PACE PERIODICO SULLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO PACE Anche quest’estate nel mondo sono continuate le violazioni ai diritti fondamentali degli esseri umani Ecco perché non può cessare il nostro impegno di EDUCAZIONE ALLA PACE bene supremo da cui dipende ogni altro bene. Pace è anche attenzione e risposta a chi necessita di aiuto e di appoggio. Ecco le realtà che abbiamo deciso di sostenere con i fondi raccolti lo scorso anno. Per i terremotati del Comune di Finale Emilia (MO) 450 euro Associazione “Belluno Donna”, che si occupa di dare sostegno e risposte concrete alle donne vittime di violenza 300 euro Convento di Mussoi (BL), che gestisce quotidianamente una mensa per i poveri (si, anche a Belluno ci sono i poveri) e distribuiscono

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Umberto Follador” AGORDO (BL)Anno II - Numero 1 – Settembre 2012

5 MINUTI DI PACEPERIODICO SULLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO PACE

Anche quest’estate nel mondo sono continuate le violazioni ai diritti fondamentali degli esseri

umaniEcco perché non può cessare il nostro impegno di EDUCAZIONE ALLA

PACEbene supremo da cui dipende ogni altro

bene.Pace è anche attenzione e risposta a chi necessita di aiuto e di appoggio. Ecco le realtà che abbiamo deciso di sostenere con i fondi raccolti lo scorso anno.

Per i terremotati del Comune di Finale Emilia (MO) 450 euro Associazione “Belluno Donna”, che si occupa di dare sostegno e risposte concrete alle donne vittime di violenza

300 euro Convento di Mussoi (BL), che gestisce quotidianamente una mensa per i poveri (si, anche a Belluno ci sono i poveri) e distribuiscono settimanalmente una borsa contenente delle provviste essenziali

200 euro Abbiamo confermato il nostro impegno per finanziare le borse di studio in ricordo di Debora Nardi 250 euro

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Sappiamo che 1200 euro sono una cifra modesta,ma questa è la nostra parte.

Siamo certi che anche altri vorranno fare come noi e insieme…

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E DOPO IL MERITATO DIPLOMA…IL SALUTO DI ALCUNE VETERANE DEL PROGETTO

Il “Progetto Pace” è un’attività extrascolastica e questo è quello che tutti si limitano a sapere, ma in realtà io vi dirò di più. Al Progetto Pace partecipano alcune decine di ragazzi solari e, in certi casi un po’ pazzerelli ai quali in questi 5 anni ho voluto un sacco di bene. Si potrebbe arrivare a dire anche che è come una grande famiglia e, come in ogni famiglia, a volte si ride, altre si litiga oppure ci si diverte, a volte ci sono occasioni per affrontare discussioni su temi d’attualità, altre a partecipare tutti assieme a qualche incontro. Durante questi cinque anni che ho passato con voi, mi è stata data la possibilità di crescere culturalmente e moralmente, grazie agli svariati incontri formativi, ma anche grazie ai tre viaggi ai quali ho partecipato, molto diversi tra loro ma tutti ricchi di emozioni. Il primo in Polonia a visitare i campi di concentramento Auschwitz e Birkenau, il secondo a Roma dove abbiamo servito in una mensa della Caritas e il terzo a Firenze dove abbiamo svolto un percorso di cultura, arte e pace. Che esperienze fantastiche! Ora quando ripenso a tutto quello che abbiamo passato assieme sorrido; dall’organizzazione della lotteria a quella del Concerto per la Pace, dalle uscite a Treviso agli incontri a Belluno con le altre scuole della Rete, fino all’evento che più si attende ogni anno, il Meeting per la pace ( senza dimenticare il mese di full-immersion che lo precede). Quanti impegni, quanti traguardi, quante soddisfazioni! Poter aiutare, con i fondi che abbiamo raccolto con le nostre forze, persone che purtroppo sono meno fortunate di noi è un’azione che mi ha sempre riempito il cuore di gioia!Ora non mi resta che ringraziare tutti voi che avete fatto parte o partecipate ancora al Progetto Pace, è anche merito vostro se conserverò un ottimo ricordo di tutto ciò! Nel farvi un grosso in bocca al lupo per tutti gli impegni di quest’anno, vi abbraccio tutti e spero di potervi venire a trovare presto! Con affetto...

La Cate

Nei cinque anni in cui ho frequentato questa scuola, quattro li ho passati anche come membro del “Progetto Pace”. Ho imparato cose nuove, ho vissuto esperienze interessanti, mi è stata data la possibilità di crescere come persona facendo qualcosa con, e per gli altri. Sfruttatelo voi adesso! Come trampolino di lancio per riuscire ad atterrare in un punto, se stessi. Comprenderete che anche un piccolo aiuto può fare la differenza in un mondo sempre più dominato dall’indifferenza e dall’egoismo!

Vi auguro di poter costruire un gruppo coeso e creare rapporti umani veri. Lasciatevi il tempo di conoscervi e di integrare al meglio i nuovi arrivati per poter collaborare nei vari progetti, che so porterete avanti con spirito attento anche ai piccoli dettagli. Questo progetto è un’opportunità che avete di conoscere persone nella scuola e poi magari di creare amicizie anche al di fuori di essa. Buon inizio anno a tutti e buon lavoro al Progetto Pace!!!

Monica

Progetto Pace?Un nome piuttosto grande per un gruppo così piccolo…

La parola “pace” ci fa solitamente pensare ad eventi mirabili, a una condizione universale, a concetti tanto astratti quanto irraggiungibili, lontani dalla nostra sfera di influenza…Cos’è dunque questo ristretto gruppo che vanta un nome così importante?Beh, secondo quanto sostenuto ufficialmente non è che un’appendice delle Scuole in Rete, che ogni anno progettano e portano avanti una ricca serie di proposte sempre accolte con entusiasmo dai partecipanti, ma in realtà si tratta di un’assortita ciurma di personaggi dall’aspetto forse poco serio e raccomandabile, ma dall’essenza sana, dall’indole generosa e dal carattere allegro e coinvolgente:Gente che mette di buonumore.Gente in mezzo alla quale è impossibile rimanere seri.Gente che accoglie di buon grado tutti i nuovi membri, quelli vicini e quelli… lontani chilometri e chilometri, perfino ugandesi!Gente piena di entusiasmo.Gente che mette tempo e passione per la realizzazione di un magno spettacolo da proporre al meeting annuale per la pace.

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Gente capace di mettere sul palco a ballare perfino persone non proprio adatte allo scopo o, come si suol dire, “dure come en zoc”, come me ad esempio…Gente instancabile. Gente capace di arrivare in ritardo di un’ora ad un incontro di 50 minuti…Gente che ha sempre qualche idea per la testa, da mettere in atto nell’aiutare chi ha bisogno.Gente da conoscere. Gente con cui ho condiviso solo l’ultimo anno di scuola.Gente con cui, se tornassi indietro, vorrei condividere anche gli altri quattro.Gente indescrivibile a parole… e giuro che non ho mai fatto così tanta fatica a scrivere un articolo proprio per la mancanza di aggettivi adatti… PROVARE PER CREDERE!!Quindi gente, datevi da fare e provate a metterci del vostro in questo splendido gruppo!E voi che ci siete già dentro… continuate così che siete forti!E a chi chiede: “Il progetto pace?” Un grande nome per un grande gruppo!

Sara, 6^Liceo

Ho aderito al progetto solo nell'ultimo anno di scuola, ma ho avuto ugualmente modo di rendermi conto dell'affiatamento e della passione che accompagna questo gruppo di ragazzi in continuo rinnovamento. E' proprio il caso di dire che l'insieme fa la forza. Le varie iniziative, gli incontri che ci vengono proposti sono occasioni da non perdere. Il progetto mi ha fatto crescere come persona, avendo l'opportunità di conoscere realtà di cui non sempre e non tutti si è al corrente e di poter agire in maniera attiva, contribuendo concretamente anche con la creatività a progetti a favore di associazioni volte all'aiuto di realtà in difficoltà. E' sicuramente stimolante alla formazione del proprio pensiero, a renderlo più solido, per avere un idea propria basata su una realtà più vasta e veritiera. Penso che come progetto, contribuisca a formare adulti consapevoli e attivi, sempre più pronti ad affrontare una società non sempre semplice. Per la mia esperienza consiglierei a tutti di prendervi parte, è un modo di contribuire a qualcosa di utile e concreto, nonché di stare insieme ai nostri amici.

Luisa

Al Progetto Pace sarà per sempre rivolto il mio più affettuoso e nostalgico sguardo poiché è stata, senza dubbio, l’esperienza più bella che la scuola

avrebbe mai potuto offrirmi. Oltre ad avermi dato la possibilità di partecipare a numerose ed ammirevoli iniziative, il Progetto Pace mi ha coinvolto soprattutto a livello emotivo. Sono rimasta sinceramente colpita dai rapporti di amicizia che si sono creati all’interno di questo gruppo e posso dire di essere fiera di aver potuto condividere con tutti voi quest’indimenticabile percorso. Il mio più grande rimpianto è quello di aver rinunciato a parteciparvi per due anni e ,quindi, il consiglio che mi sento di dare ai “nuovi alunni”, è quello di non perdere tempo e di entrare subito a far parte di questo meraviglioso e caloroso gruppo! Non ve ne pentirete! Quanto a voi, vecchi miei compagni di avventure… mi mancherete tanto. Ma mi raccomando! Continuate così che siete GRANDI! Un abbraccio fortissimo! Fede

Un sentito GRAZIE a voi ragazze, per eiCONCORSO INTERNAZIONALE “I GIOVANI E L’ARTE”

A PADOVA PER IL FOLLADOR UN’ALTRA BELLA AFFERMAZIONE CON IL TERZO POSTO NELLA CATEGORIA TRIENNIO

La conclusione del lavoro dello scorso anno si è incentrata sulla partecipazione al concorso promosso dalla Rete Progetto Pace di Treviso e dal Ministero dell’Istruzione.La coreografia che abbiamo proposto ha cercato di evidenziare la ricchezza del rapporto tra le generazioni che non sempre oggi sappiamo valorizzare.Il mondo degli adulti ha spesso guardato con una certa diffidenza alle nuove generazioni. Spesso criticate per i loro costumi, le loro idee, i loro modi di fare. Dal canto loro i giovani hanno spesso visto nel mondo adulto qualcosa di vecchio, di poco aggiornato, insomma di superato, con il risultato che i primi hanno faticato a dare fiducia alle giovani

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generazioni, mentre queste hanno alle volte rifiutato un patrimonio di saggezza e di valori prima ancora di averli attentamente valutati.Se per certi aspetti tutto ciò può essere naturale, quello che ci siamo chiesti tuttavia è come il rapporto tra le generazioni possa superare questi modelli alle volte insieme un po’ miopi e poco lungimiranti.Ci è parso serva una conoscenza e uno sforzo da parte di entrambi. Da un lato non può mancare un rinnovato impegno educativo verso le giovani generazioni che, pur tuttavia, le sappia valorizzare a tal punto da consentire loro di prendere il timone della nave a cui è affidato il compito di affrontare le nuove sfide che abbiamo di fronte.

Nel dare un particolare benvenuto ai ragazzi delle classi Prime

auguriamo a tutti un positivo anno scolastico

Un momento della coreografia proposta a Padova al Gran Teatro Geox e a Belluno, al Teatro comunale nel corso dello spettacolo delle Scuole in Rete