FDC Venetia e tariffe postali

Vogliamo confrontarci con un argomento alquanto ostico, un terreno calpestato dai puristi di storia postale che non sempre vedono con occhio benevolo il mondo delle buste primogiorno; conosciamo bene le critiche: sono buste prodotte da privati, sono tutte uguali, sono costruite ad hoc, sono difficili da inserire in tematiche di storia postale e via discorrendo; lungi da noi il tentativo di classificazioni o di appartenenze a generi di storia postale classica, ma questo studio vuole essere un primo approccio per ulteriori approfondimenti, sviluppi e ricerche che possano sfociare in partecipazioni ad esposizioni e concorsi nel mondo ufficiale della filatelia, secondo i regolamenti e le modalità vigenti. Le mie buste, la maggioranza di quelle che saranno presentate, sono a disposizione di chiunque voglia intraprendere questi affascinanti percorsi che potranno contribuire a dare maggiore visibilità ed adeguata pubblicità alle nostre amate collezioni.

Un po’ di storia Naturalmente si parlerà di fdc regolarmente inoltrate per vie postali; le fdc Venetia viaggiavano di norma come “stampe”, anche se non mancano le eccezioni; per essere considerate delle stampe (generiche o non periodiche) e godere pertanto della tariffa agevolata, le buste dovevano viaggiare aperte per consentire le verifiche postali, dovevano essere almeno 20, tutte uguali e prodotte da tipografia, indirizzate a destinatari diversi, non dovevano contenere scritte a mano o a macchina che potessero configurare corrispondenza personale ma solo comunicazioni generali comuni, materiale pubblicitario e cose simili; la parola stampe veniva quasi sempre scritta a matita da Li Gotti quando le fdc partivano da Roma, per facilitare il calcolo della tariffa all’impiegato postale. Quelle spedite direttamente dal Venetia Club, a Venezia o in altre città sedi dell’annullo speciale, non riportano la scritta: l’evidenza della spedizione come stampe era dato dall’elevato numero di buste, tutte uguali ed aperte. A partire dalla busta 108/it la scritta STAMPE venne aggiunta direttamente in tipografia al centro in basso, anche se non su tutte le successive. Di norma le fdc venivano spedite agli abbonati per raccomandata: nel caso di emissione di un solo francobollo, a quelli italiani veniva inoltrata una busta con coppia allorchè il solo francobollo non copriva la tariffa, a quelli esteri veniva inoltrata una busta con quartina, mentre nel caso di emissione di una serie la busta ne veicolava solo una; con questo sistema le buste risultavano però in eccesso di tariffa ed in effetti la maggioranza delle fdc Venetia viaggiate per raccomandata risultano sovraffrancate. Noi prenderemo ora in considerazione esclusivamente le buste che hanno viaggiato in perfetta tariffa, spesso con l’aggiunta di affrancature aggiuntive, al recto o al verso, per integrare e completare la relativa tariffa e ci limiteremo fino alla fine degli anni ’50, il periodo del nostro interesse collezionistico.

Parola alle immagini La prima volta che l’affrancatura aggiuntiva appare è nella fdc n. 10 Upu, ma solo quelle partite da Roma verso l’estero; quelle partite da Venezia, la grande maggioranza, erano sovraffrancate sia nel caso di raccomandate Italia (affrancate con bollo da 50 L) che estere (affrancate con 2 bolli da 50 L).

Nel 1949 la tariffa interna era 5 L per stampe più 20 L per raccomandata, mentre per la corrispondenza estera era 8 L per stampe più 60 L per raccomandata. Ecco come si arrivò alla tariffa di 68 L. con la n.10

e con la n. 14

Dal 1/1/50 le tariffe vengono così modificate (fino all’agosto 1951): per l’interno stampe 5 L raccomandata aperta 30 L, per l’estero stampe 10 L raccomandazione 60 L

Molto particolare questa fdc n.56 Unesco che ha viaggiato in perfetta tariffa come stampa raccomandata espresso (L 5 stampe + 30 raccomandata aperta + 40 espresso): forse unica

Per la raccomandate Italia, è in esatta tariffa la n. 97 Ginnici, dove a Roma il francobollo aggiuntivo venne posto sul davanti

mentre a Firenze venne apposto al retro

le raccomandate estere assolvevano la perfetta tariffa con l’aggiunta di un francobollo di 40 L.

Più complicato è comprendere la tariffa di questa fdc n.108 Ciclismo, affrancata per un totale di L. 130;

la tariffa posta aerea per gli Usa era di L.60; probabilmente fu preparata per essere inoltrata come stampa aerea raccomandata (10+60+60), ma alla fine viaggiò solo per posta ordinaria via aerea.

Dal 1 settembre 1951 al 30 settembre 1957 si entra in un nuovo periodo tariffario:

interno stampe 5 L raccomandata aperta 35 L

estero stampe 12 L raccomandata 65 L

Ecco qualche esempio:

fdc n.121 Alberi raccomandata Italia affrancata per 40 L

la stessa raccomandata per gli Usa affrancata per 77 L

difficile da interpretare questa tariffa aggiuntiva alla fdc n.136 Fiera Milano

mancano 5 L per la tariffa corretta di L.77; forse l’impiegato postale avrà applicato la tariffa stampe di 6 L per “giornali, libri, opuscoli ecc.”

Le fdc n.217 Elicottero hanno invece l’affrancatura aggiuntiva sul davanti, sia le raccomandate Italia che quelle estere, sempre in perfetta tariffa

Nel 1955 è in tariffa per le raccomandate Italia questa fdc n.111/it Beato Angelico

e per quelle estere la fdc n. 256 S. Francesco con un’integrazione di 2 L che crea una pseudoquartina

mentre questa n. 108/it Fao affrancata per L. 110 pare essere manchevole di 37 L (12 stampe + 135 posta aerea per l’Argentina)

Nel 1956 l’unico esempio di raccomandata interna con esatta tariffa è la fdc n. 116/it

mentre per l’estero segnalo la n. 121/it Astronautico

Nel 1957 la n. 124/it viaggia in esatta tariffa

Dal primo ottobre 1957 si entra in un nuovo periodo tariffario, fino al 30 giugno 1960:

viaggiando in Italia per le stampe occorrono L 10 e per raccomandata aperta L 60

per l’estero le stampe passano a L 15 e le raccomandate L 90

la fdc132/it Lippi è la prima ad essere spedita con le nuove tariffe

mentre la 139/it sperimenta le nuove tariffe per l’estero con una spettacolare e rarissima affrancatura

L 15 stampe + 90 raccomandazione + 100 espresso

Interessante è il caso della fdc 147/it Amicizia Italia Brasile, dove per gli Usa la busta risulta sovraffrancata di L 20 (15 stampe + 90 racc. + 50 posta aerea= 155) mentre per il Brasile occorreva un’integrazione di 10 L (15 stampe + 90 racc. + 80 posta aerea= 185)

e questa è una raccomandata per l’estero, la fdc 152/it Vittoria viaggiata per la Svizzera

Infine, per concludere, una tassata per giacenza: all’epoca dopo tre giorni si applicava la soprattassa per Fermo Posta, 15 L. appunto.

F I N E

by Pietro Pasta